Classifica Utenti

Lo scopo è di dare addosso ad FCA (o meglio dire "la Fiat") del resto non frega nulla, e non frega nemmeno il fatto che dando addosso continuamente si da addosso anche al sistema paese.

il fatto quotidiano ? il giornale di Torino con vendite in caduta libera portavoce della vecchia dirigenza Fiat che è stata esautorata in potere e money ( citofonare terzisti e fornitori per chiarimenti ) da Sergione e Co ? E come cercare un'opinione sull'integrazione razziale sul " KKK news " :lol:

Ecco il prossimo.... "Ma Fca, rispetto alla concorrenza, è in ritardo sugli investimenti per l’elettrica" "L’accordo con Tesla è solo un tampone. In questo contesto il futuro di quella che era la Fiat, potrebbe seguire il modello “Stampubblica”: con l’ingresso di Peugeot (a guida franco-cinese) e diluizione della partecipazione degli Agnelli. Uno scenario illustrato dall’inchiesta di Ettore Boffano" https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/04/14/fca-linchiesta-del-fatto-del-15-aprile-investimenti-in-ritardo-lingresso-di-peugeot-e-il-ruolo-degli-agnelli/5109867/

Che è un po' anche il mio. Ho rivisto più volte la breve prova della Model 3 fatta da Lago di Motor1, e quest'auto, avessi 70k € da spendere, potrebbe anche piacermi tra effetto novità, silenzio in marcia, prestazioni differenti rispetto a quanto sono abituato a guidare e chissà quanti altri pregi da scoprire nell'uso quotidiano (senza ironie) Ma poi è inevitabile calare il tutto nel mio contesto: garage privato con 30 posti auto con temo nulla possibilità di ricarica (ma mettiamo che gli do altri 100 €/mese e mi fa ricaricare...), nessuna possibilità di caricare in giro nelle zone che frequento per lavoro (prov. di Sa e Basilicata), autonomia scarsa (credo che se viaggiassi a 130 km/h con clima acceso dopo 300 km l'energia finirebbe, ma non ho idee chiarissime in merito). Ad oggi, e dopo qualche anno, nessuno ha dato una risposta univoca su come risolvere questi temi (che immagino non riguardino solo me, a dire il vero, come potenziale utente) ed è qui che nel mio caso alla lunga nascono ironiche risposte forse categorizzabili come leggero e ameno trollaggio. Tralasciando il discorso longevità batterie: che nella mia gretta ignoranza in materia posso solo notare come i miei cellulari con un utilizzo intenso riducono del 40% il tempo d'uso senza ricaricare dopo appena 2 anni. Stesso feedback (vi prego non ridete, che sono serissimo) con l'aspirabriciole. Pertanto dei dubbi sull'acquisto, anche futuro, di un'auto elettrica ne ho e non pochi. Fossi invece pendolare nell'arco di 10 km da casa e abituato come stile di vita ad uscire molto raramente se non quasi mai dal mio microcosmo (e di persone così ne conosco tantissime...) non avrei dubbi ad acquistarne una, qualora in budget. Pertanto osservo pigramente l'evolversi delle cose, auspicando qualche risposta, prima o poi, alla mia domanda di cui sopra.

Teramont è prodotta e venduta da VW-SAIC, questa invece da VW FAW, reti di vendita differenti. Anche Toyota produce sostanzialmente stessa auto con due JV ?

BMW 501 di 1952

A me fa ridere onestamente la gente che cita solo i pro in un discorso e si arrabbia se arriva qualcun' altro a sottolineare anche altri aspetti meno positivi. quello è un primitivo che non capisce che il mondo evolve. Permetti che siamo anni che ci sentiamo discorsi qualil tuo che cito,anni che sentiamo il prossimo anno è la svolta degli e ev, anni che sentiamo i paragoni sullo 0 a 100 che dicono oche tesla è più veloce di una ferrari. E allora hai citato questi dati, addirittura ora si è trovato questo effetto osborne, che col caso tesla non ha nulla a che fare. Allora oltre a quelli che tu hai citato ti cito altri fatti. ( non metto in dubbio che tesla sia un auto elettrica matura efficace anche innovativa e con un livello tecnologico eccellente). Dicevo dati. Tesla è al mondo da anni, non pochi ma sopratutto ha investito capitali spaventosi, decine di miliardi e ricerca dei migliori ingegneri al mondo. Dopo tutti questi anni l'evoluzione tecnologica della batteria è stata minima, la batteria costa ancora tantissimo, pesa ancora tantissimo, ha un autonomia limitata e ballerina a seconda di molti fattori. Son dati che i tesla fan continuano a evitare, si è un po' più scomodo. Come un po' più scomodo è decisamente più problematico di un auto ice e in un mondo dove la mobilità è fondamentale per avere una vita sociale e lavorativa compiuta non è poco. Dopo anni e miliardi di investimenti tesla vende una model 3 con batteria standard a cui ha tolto tutto per renderla meno costosa possibile a 50mila euro. Dopo anni l'autonomia è ancora aleatoria e legata moltissimo a condizioni di giuda e climatiche ( e anche questo totalmente taciuto). E tacio di altre problematiche logiche su un eventuale o prossima (per gli ottimisti) come stazioni di ricarica dove centinaia di auto possono ricaricare contemporaneamente etc, e taccio anche sul problema dello smaltimento delle batterie. Se a te danno fastidio quelli che criticano tesla a prescindere ti dico a me danno fastidio quelli che bollano tutte queste cose che ho citato come fantasie. E si ma un viaggio lo programmi prendi l'app calcoli il percorso carichi in mezz'ora, rimani col 10% di batteria, preghi che vada tutto bene non ci siano code etc, se c'è freddo non usi il riscaldamento, usi i sedili riscaldati, rallenti la velocità, ti butti dietro un camion per fare scia... Ma scherziamo o siamo seri?

Grazie dell'incitamento Jack, ma non sono riuscito, forse per colpa mia, a far passare il messaggio che il fenomeno Tesla, e in particolare Model 3, con i suoi incredibili successi di vendita, va studiato in quanto primi EV di largo consumo e non in quanto Tesla o in quanto mi piace/non mi piace, mi serve/non mi serve: - dal punto di vista commerciale, per capire l'imprevista reazione dei compratori. Ancora sono basito perchè non pensavo ci fosse tanta gente ad affrontare qualche limite/seccatura per abbracciare l'elettrico (risposta tipica totalmente idiota: la moda green, come se chi può spendere dai 50 ai 150.000$ sia l'ultimo dei fessi). - dal punto di vista del tipo di offerta di prezzo, perchè le altre EV per ora sono molto lontane nell'equilibrio prezzo per il loro segmento (vedi grafico dall'Effetto Osborne). - dal punto di vista del powertrain, per le soluzioni su motori, progetto batteria e suoi circuiti secondari, struttura telaio e informatizzazione spinta dei sistemi di bordo (parlo di cose come l'impianto freni aggiornato via OTA, incremento prestazioni e altre cosine nemmeno citate, non di giochini o tablet..) - dal punto di vista industriale, perchè non si è solo discostato dalle pratiche produttive correnti ma anche per la fondamentale gestione manifatturiera semi-in-house delle batterie con una produzione di 23 GWh in crescita e costi produttivi arrivati all'osso. Ovvero ci si chiede se sta/debba cambiare come è strutturata un'industria automobilistica e le cose che produce in casa e su cui guadagna e abbassa i costi. Anche in vista dell'inaridimento della funzione dei centri di assistenza, che infatti in Tesla sono stati abbondantemente sostituiti da furgoni dislocati in poche città che vengono a ripararti l'auto sotto casa. E mi risparmio il modello di vendita. Ma evidentemente ci sono meno utenti del forum interessati al fenomeno, o contrari all'EV, o a cui sta sui cabasisi Musk "schema Ponzi", che si limitano a considerare se il prodotto Tesla soddisfi le proprie preferenze/esigenze. Che è sacrosanto, ma se cerchi di illustrare una novità come i motori elettrici a riluttanza (modificati), 450hp a 800 euro (come alleluia ricordava @tonyx ) e ti danno del fanboy (a me che non comprerei mai una Tesla), un pò ti girano le palle. Non dovrei, so bene cosa sia il trollaggio, ma a un certo punto ti rompi e gli dai soddisfazione.

Vorrei far notare che senza motore rotto e ordini di scuderia, leclerc sarebbe arrivato davanti 3 su 3

Altra curiosità: la barchetta coupè è inedita, non è quella realizzata da maggiora.. https://images.app.goo.gl/Hp1QHmKSmaHvSSSNA

Metto anch'io una piccola anteprima, di qualcosa che probabilmente è sfuggito alla maggior parte dei visitatori.

E magari allo stesso tempo chiedono il reddito di cittadinanza

Avvistamento giornaliero : Mio zio : Alfa Romeo Giulietta Sprint :

Io di dico che il reality check lo avranno anche persone che fanno i discorsi che fai tu. Perché son tutti ragionamenti di fantasia che si fanno quando l'auto non la possiedi. Basta andarsi a fare un giretto nei forum american dove scrive gente che l'auto la possiede e l'ha comprata magari sentendo informazioni completamente errate. Alcuni dati a spanne, la model 3 long range a velocità autostradale perde il 30\40% di autonomia, a temperature prossime allo 0 o sotto perde il 30\40% dell'autonomia. Se c'è neve perde autonomia, se c'è vento perde autonomia, se ci sono code perché c'è neve e il viaggi si allunga avendo il clima acceso perde autonomia. Se parcheggi al freddo o al caldo dopo devi usare energia per riscaldare o raffreddare..perdi autonomia. Tesla sta consigliando ai clienti di ricaricare al 80-90%. Questi son tutti fattori che rendono un viaggio molto aleatorio. E dati i limiti della ricarica non siamo tanto lontani da dire che in parecchie condizioni pure con la tesla 3 long range in autostrada ti tocca fare 1 ora o poco più di macchina e 1 di ricarica, perché chi la compra deve essere cosciente che l'auto in determinate condizioni d'uso possa perdere tranquillamente il 50% dell'autonomia. Questi son dati non fantasia. Stupisce che ancora oggi ci sia un sacco di gente che nega l'evidenza. La fantasia è che sia pieno di persone che possono permettersi una tesla da 50-60mila euro come seconda auto e non gli interessi in nessun modo questi limiti alla fruibilità che non ha neppure un ice da 10mila euro. Dati tipo questo dove la model 3 perde il 42% del range (epa che già è inferiore a quello europeo) a -8 gradi. https://insideevs.com/tesla-model-3-range-drop-cold-weather/

Diventeranno dei treni autoguidati. Il che non è male in ottica anzianità; solleverà molte persone dal problema dei riflessi attardati ecc. Mi ci metto anche io nel mezzo, tra quaranta/cinquantanni (se avrò la fortuna di arrivarci) mi sa che non sarò tanto diverso dagli ottantenni che girano per strada oggi....quindi la guida autonoma sarà di certo un grande aiuto. Ma noi, potendo e finché si potrà circolare, noi petrolheads in garage avremo sempre una di queste meraviglie (anche meno blasonate di questa, ma ugualmente vecchia scuola):

Esatto, come dice[mention=31502]KimKardashian[/mention], il mercato in Cina non risente (o comunque in minima parte) della sovrapposizione proprio per questo motivo. Chi vuole produrre e vendere in quel paese deve accordarsi con un produttore locale o anche più di uno e può darsi che più produttori siano interessati a produrre un medesimo modello o uno molto simile, naturalmente nei segmenti più richiesti. Ecco perché, a seconda della divisione/accordo, esistono modelli simili (ma mai identici) tra loro ma con caratteristiche estetiche diverse (più o meno marcate), nomi diversi e canali di distribuzione separati. Toyota ad esempio vende la Corolla e la Levin, che sono sostanzialmente la stessa macchina ma con target differenti è frutto di jv diverse.

Sì, ma chiaraferragni ha più followers..

Però spero sia ottimizzato in maniera diversa rispetto sia a quello della mi Cooper d che della Cooper S. La settimana scorso ho avuto per due gg una 3 porte Cooper S manuale e l’esperienza di guida è stata molto più piacevole rispetto alla versione automatica (pre-restyling con cambio auto a convertitore) che ho guidato più di una volta in passato. Siciamo che in in base alle mie impressioni l’Aisin 8 marce non ha molto a che vedere con lo ZF8, perlomeno nelle applicazioni “sportive”

L'edera sul tetto ??????

Vero, questo articolo forse addirittura andava citato nel 3d sull'acquisto crediti da Tesla, sta di fatto che oramai ogni scelta strategica di FCA viene attaccata o catalogata come debolezza o come fallimento o come o come... ma delle marechelle degli altri degne di galera guai a parlarne. Questo, pur non avendo nessuna necessità od obbligo a difendere FCA mi da parecchio sui nervi.

Che palle, ormai le case (Tranne FCA [emoji6]) hanno seicentomila modelli...Comincio a perdere i conti, è non mi era mai successo... ☏ SM-J510FN ☏

... grande rimonta di Dovizioso che su questa pista fa sempre fatica... e arrivare 4° non è niente male. Complimenti a Suziki che dopo un duro lavoro ha portato in America una moto molto a posto. Marquez... deve essere veramente noioso stare davanti così, senza nemmeno dover tirare al massimo... la troppa sicurezza il più delle vote, ti fa fare cazzate. PESSIMA la gioia di Meda alla caduta di un pilota che, a prescindere dal tifo e dalla nazionalità, va rispettato.... sopratutto se sei un professionista e fai le telecronache... non sei al circolo a giocare a scopa. Rossi... se non vince nemmeno in queste condizioni... non vince più.

Per sfizio, più che Abarth cercherei una versione speciale America

Semi-OT

Meno peggio del previsto? E che doveva succedere di peggio per il mondiale? Una prima guida deve anche essere tale, non dietro mediamente 3 gare su 3. Non sta facendo la differenza

Lo ha battuto in qualifica lo scorso gp e lo stava suonando anche in gara prima del problema al motore. Chi sta perdendo ogni scontro con l'inglese si chiama Vettel.

Alla fine ho preso lei la settimana scorsa, 2.0 184 dsg

Per me l’aspetto più preoccupante è il fatto che continuano a trattare un fenomeno di 21 anni alla stregua di un pilota 40enne con tutta la carriera alle spalle. Quando si renderanno conto che allo stato attuale delle cose (cioè fuori dalla lotta per il titolo) è meglio galvanizzare un giovane d’assalto che coccolare un “vecchio” un po’ spento? E anche in ottica mondiale (per ora improponibile), sono proprio sicuri che Vettel offra più garanzie? Oggi piagnucolava di essere più veloce, ma una volta accontentato ha guadagnato 2 decimi in 10 giri. In pratica, su una pista su cui Vettel corre da 10 anni e che l’altro vedeva per la seconda volta, andavano uguali, quindi perché rovinare la gara di Leclerc, regalando anche una posizione a Verstappen?

Ne venderanno parecchie perché è meglio della classe A, della quale comunque mi pare più riuscita. Resta da vedere la terza incomoda, la A3. Detto questo, non è brutta ma.........tolta la calandra, non sembra una BMW...non ha alcun fascino....è solo una normale generalista con i guanti della Sparco, per usare una metafora, nulla più.

Su questo ho qualche perplessità. Avremo in futuro sempre automobili, case in cemento o legno, elettrodomestici, telefonini, treni, mobili. Possono chiamarli 2.0, 3.0, 80.0, Smart city.... è tutto marketing... tante caz...e, molta fuffa e poca sostanza. In pratica si collegheranno in rete e passeremo il giorno a guardare sulle app quanti kw consumano, le statistiche (!!!! pazzesca perdita di tempo) le accenderemo mentre siamo in macchina a 1 ora da casa. Tutte cose che ti svoltano la vita. Penseremo di essere più liberi...invece saremo schiavi di tutte queste complicazioni. Le ruote rimarranno ruote, gli sportelli sportelli, i sedili sedili.... certo tutto sarà connesso, parzialmente autonomo ma rimarranno i prodotti attuali. Da li a dire che il futuro è software.... secondo me ce ne passa. A meno che non si pensi di utilizzare al posto delle scarpe dei software, molto molto soft per camminare... Che poi le lavastoviglie parlino con il forno chiedendogli "ehi forno non bruciare i cibi che poi mi tocca faticare il doppio per pulirli!" E il forno gli risponda "A Lavastovì vedi di non rompere i maroni che le patate s'hanno da mangià bruciate!" .... se permettete sono fatti loro ?

Davvero fatico a capire cosa intendiate per gap tecnologico. Perché se mi parlate di schermini/ONI, o di ADAS, o di "Hey Maghena" o anche di guida autonoma, beh, scusate, ma evidentemente parliamo di robe diverse. Qui siamo in un forum di appassionati di auto e credo che la discussione fra noi possa essere un poco più approfondita che non nell'articolino del primo autosuperfigheperutti.it che ci capita di leggere on line (o del Sole 24H... ). Parliamo di tecnica; parliamo della piattaforma di Tesla, non dei mega-schifo-schermi in plancia. Parliamo dei nuovi ibridi che stanno uscendo (e si, ne ho guidate diverse di ibride ), alcuni davvero interessanti. E argomentiamo, perchè dire questo è il non plus ultra perchè si, beh, non mi suona granchè bene.

Ho versato la caparra

l'han pensata, addirittura in versione 8.32 integrale.. ma è stata la successiva gestione romitiana ad ammazzarla...

Può essere che lo stare a cavallo di due segmenti di Gamma, non abbia permesso a Thema di raccoglierne completamente l'eredità. Ad ogni modo non comprendo come mai in piena epoca di MB 500 SEC e nel massimo periodo della Lancia "ghidelliana" non abbiano mai pensato di fare una Thema Coupè.

e quindi quelle cose tonde e nere...checchè ne dicano certi giornalisti imparziali

Ad inizio gara Dovi era attaccato dietro Rins, ma non aveva il passo dei primi e ha perso parecchio, dopo ha migliorato e ha recuperato su Miller che nel frattempo era in crisi con le gomme.

LA concept e fatta su MEB come ID3 con motore 170CV. Ma secondo Audi e solo la base per la visione/il concept, la versione di serie si vede per il periodo di 2030 e in questo tempo MEB non sara piu in gioco per nuovi modelli, si sa, che piu di 10 anni in future sara un altra piattaforma. Messagio ufficiale Audi: At Auto Shanghai 2019, Audi is introducing a visionary mobility concept for the megacities of the future: The showcar, known as the Audi AI:ME, offers compact dimensions, a spacious, futuristic interior, and the ability to drive autonomously at level 4. This allows the occupants to do what they like with their time on board. The Audi AI:ME offers a broad range of high-tech features for communication, entertainment, or simply relaxation. The body line of the Audi AI:ME demonstrates how emotion and spatial economy can form a perfect synthesis in an electrically driven compact car. There is a reason that the name AI:ME emphasizes the relation to the Audi AIcon, the study of automated long-distance operation introduced in 2017. The affinity of the body line and the concept of these two cars will become evident in Shanghai, as the AIcon will flank the world premiere on the stage of the Audi booth at Auto Shanghai 2019. Compact architecture, electric drive: The concept With an exterior length of 4.30 meters (14.1 ft) and a width of 1,90 meters (6.2 ft), the Audi AI:ME takes up as much traffic space as a present-day compact car. However, the wheelbase of 2.77 meters (3 ft) and the height of 1.52 meters (5 ft) indicate interior dimensions that are more likely to be found in the next higher class at least. This is made possible by the architecture of the electric drive. It allows for short overhangs and a large-volume interior without a propeller shaft tunnel. The drive unit is positioned on the rear axle and mobilizes 125 kW (170 metric hp). For the occupants, the compact drive package offers a maximum amount of objectively available space, spatial comfort, and a great deal of variability. The Audi AI:ME is designed as a 2 plus-x-seater. Its layout relies on a variety of configurations for seat positions and stowage space. While only the individual seats at the front will be used during most journeys, the car offers space for up to four people in the front and on the rear bench if necessary. Audi AI:On our way to automated mobility Audi AI:ME and Audi AIcon: two concept cars whose very names refer to the new, two-letter abbreviation under which Audi is bundling an entire cluster of innovative mobility technologies. Audi AI is the cipher for a variety of electronic systems that relieve strain on drivers and simultaneously offer them new possibilities to use the time spent in the car. To this end, Audi AI also uses strategies and technologies from the field of artificial intelligence and machine learning. Audi AI also combines vehicle intelligence, which makes automated driving possible in the first place, and interaction intelligence, which turns the vehicle into the occupants’ partner. The name of the Audi AI:ME thus already makes the connection between AI and the users themselves.Audi AI systems are capable of learning and thinking, while also being proactive and personal. Thanks to Audi AI, models bearing the four rings will be both intelligent and empathetic in the future. They will be able to continually interact with their surroundings and passengers, and thus adapt themselves in a better way than ever before to the requirements of those on board. Automated driving at level 4: Relax while gliding through the city What is long established in rail transportation and even aviation is at the threshold of a breakthrough in automotive transportation—automated driving. The Audi AI:ME is designed for use in the city and for driving at what is known as level 4. This is the second-highest level on a standardized international scale for increasing automation. Although systems with level 4 do not require any assistance on the part of the driver, their function is limited to a specific area—such as highways or a specially equipped area in inner cities. In these places, the driver can completely transfer the task of driving to the system. The driver needs to resume the task only when the car leaves the area defined for fully automated driving. By contrast to the Audi AIcon, a vehicle with level-5 function that is always fully autonomous, the Audi AI:ME is therefore equipped with the traditional steering wheel and pedalry control elements in addition. This means that the car, as well as the remaining road users, will drive automatically in a defined traffic area equipped with the corresponding infrastructure in the future. Self-regulating and self-controlling flows of traffic allow the vehicle to glide along calmly, avoiding heavy longitudinal or lateral acceleration. This is an important requirement for the occupants of the car to be able to detach themselves mentally from the traffic around them. Luxurious refuge and high-tech control center: the interior Audi AI fundamentally changes how automobiles are used and significantly enhances the time spent on board. The car is increasingly becoming a “third living space” alongside our homes and workplaces. It is thus only consistent that the Audi designers did not subordinate the interior of the Audi AI:ME to the shape of the body. On the contrary. They prioritized the interior and made it the core of the whole vehicle. The focus here is less on the traditional connection between driver and vehicle—steering wheel, instruments, pedals—and more on the time spent in the automated vehicle. This is why these control elements are retracted with an elegant and sophisticated choreography and are then almost fully concealed by a stowage compartment with a surface made of open-pore walnut wood. In general: Stowage space will become more important than before in automated vehicles. The Audi AI:ME features large areas both on the cockpit cover and between the front seats that conceal a further innovative detail: Magnets serve as cup holders and hold metal cups or plates in place as required. Occupants can enjoy a relaxed meal while riding in the automated Audi AI:ME. No matter what they are doing, the passengers can always find a comfortable seating position. The front seats are inspired by the classic lounge chair and feature a wide, comfortably cushioned seat, upholstered with textile material in warm shades of gray. The backrests are designed as curved shells that are attached to the seat cushion only with a vertical carrier. When the pedalry is not needed, drivers can rest their feet on the supports under the dashboard, such as on an ottoman. On the rear bench, which reaches around to the side sections of the car, occupants can vary their seating position almost any way they like. The horizontal angle in the deep window in the interior is a significant element of the side section—a feature quoted from the Audi AIcon, so to speak. It offers an obvious ergonomic advantage to the occupants: It extends the range of motion of the arm resting on the door rail and also visually increases the size of the entire interior to a significant degree. The vehicle and as the communication and interaction systems are operated by means of eye tracking, voice input, and touch-sensitive fields in the door rail. They are positioned perfectly in terms of ergonomics and are normally integrated into the surface, making them invisible. The lighting is activated only when approached, and guides the user’s gaze to the functional surfaces. There is a multifunctional, three-dimensional OLED monitor that runs below and along the entire length of the windshield and is used primarily in dialogue with eye-tracking control. Terminologically coded function menus, for example for navigation or infotainment, can be activated with the eye and then open up further levels that move from the background into the sharp view mode on the 3D monitor. There are VR goggles on board for the visual output of the infotainment system. They turn Internet use, watching movies, or even interactive gaming into a fascinating experience for the passengers. Audi demonstrated the possibilities that await us in the future with the Holoride system at the CES 2019 in Las Vegas. Here, the vehicle’s own movement is detected by a sensor system and then integrated interactively into the visual course of a game. Passengers feel like they are literally in the midst of the action. The occupants experience the interior of the Audi AI:ME not simply as a means of transport, but as a luxurious atmosphere with numerous high-tech features. It also literally acts as a filter that keeps out the omnipresent traffic all around. The high-quality audio system is coupled with noise compensation that can completely suppress the outside noise level by means of active noise control. This allows occupants to enjoy meditative silence or listen to music in concert-hall quality in the Audi AI:ME. Surfaces and structures that are familiar from the home environment dominate even in terms of the materials. High-quality textiles, some of which are made of recycled products, wood, and the touchpads in the door rails made of the mineral composite material Corian, which is particularly pleasant to touch, give the predominantly technical character of the vehicle a cozy and luxurious touch. The interior gets its special ambiance from the tension between the natural and technological elements. Large glass surfaces in the deep windows and the roof area make the interior light and transparent. Electro-chromatic control can insulate the entry of light and heat if necessary, and shield the interior with the continuously tintable windows. Filigree wooden struts in the roof area create a pergola above the interior. The use of real plants in the interior of the automobile is a first. Vegetation, which is rarely found in the hostile city environment, gives occupants a feeling of proximity to nature and helps to objectively improve air quality in the automobile at the same time. Sophisticated filter technology prevents odors from traffic and the city from entering into the interior of the Audi AI:ME in the first place. Systems that determine the stress levels for vital parameters also serve the wellbeing of the occupants. Intelligent algorithms allow the Audi AI:ME to get to know the driver better and better and improve their options in a specific manner. A face in the crowd: the exterior The Audi AI:ME is immediately recognizable even in the rearview mirror: Its face is characterized by the hexagonal Singleframe with the inverted shape and surface typical for an electric Audi. The architecture of the body is a newcomer to the pool of Audi shapes. If you look closer, though, the relation to the Audi AIcon concept car introduced in 2017 becomes apparent. Despite the completely different proportions, there are clear similarities in the precise graphics of the contours and the long arch of the roof line. But the main connection between the two different autonomous vehicles is the significant angle in the side windows. The exterior differs strongly from the mainstream competition. The Audi AI:ME is a targeted alternative design. More than just a hint of a wedge shape, the accentuated and drawn out wheel wells that are typical for the brand and the striking window graphics create a highly emotional overall shape. The traffic area is clearly subordinate to the small space requirement: With an exterior length of 4.30 meters (14.1 ft) and a width of 1.90 meters (6.2 ft), the vehicle fits into the compact car segment. Its height of 1.52 meters (5 ft) offers great advantages in the interior in particular, and gives occupants a sense of ample space, makes it easy to get in, and offers excellent headroom. The large side doors that open in opposite directions and are fastened at the front and back also facilitate getting into the vehicle. And yet, the Audi AI:ME does not appear as a cubic van, but exudes dynamism even at a standstill. Large 23-inch wheels emphasize this appearance. See and be seen—the lighting With the self-driving cars of the future, headlights will have a part-time job at best because the driver will be concerned with other things most of the time and will rarely need the road to be brightly illuminated. It is another function of the lighting that takes on a more important role here: communicating with other road users. The Audi AIcon already demonstrated how digital matrix luminous surfaces can use moving graphics to output clearly understandable signals relating to the driving condition and, of course, also to mark the vehicle itself. The Audi AI:ME takes this approach one step further: As road users come even closer in the city, the traditional positions of the front and rear lights are often not visible. Because of this, Audi lighting designers integrated LED elements in the body in an unusually high position above the wheel wells, where they are visible from all angles. This 360-degree communication is an important additional safety feature for pedestrians or cyclists. Like in the AIcon, the LED units at the front and the micro matrix projectors can use easily identifiable symbols to signal to pedestrians when the AI:ME is letting them cross the road, for example. The graphics can be projected onto the road or a wall. This function is also used to illuminate the door area to ensure that occupants can enter or exit the vehicle safely and also to mark the vehicle for other road users. The matrix projectors can also provide additional safety to other road users with weaker lighting by automatically illuminating their surroundings. The Audi AI:ME features a further innovation: It can interpret signals from other vehicles and use its own lighting technology to amplify them if this benefits the surroundings. Example: A vehicle driving in front indicates danger with faint hazard warning flashers. The AI:ME can detect this signal and amplify it with projections and the LED units on the body so that it is clearly visible to all road users. As a level 4 vehicle, the Audi AI:ME is equipped with bright LED headlights and perfectly visible brake and tail lights for all those situations in which drivers take the wheel themselves. When driving actively, being able to see is just as important by night as it is by day in the future, too. Mobile for hours: the drive architecture Audi took a targeted approach to tailoring the specifications of the AI:ME to the scope of use of a city car. This means that extreme acceleration values and top highway speeds are just as obsolete as high cornering speeds and ranges that are suitable for driving long distances. An automobile like the AI:ME will drive predominantly in the speed range between 20 and 70 km/h (12.4 and 43.5 mph) and will often have to remain mobile for hours at a time without charging. However, long ranges in terms of kilometers are less relevant than the ability to make good use of the operating time. The engineers therefore drew on a comparatively simple, yet light, basic configuration. A battery unit with a storage capacity of 65 kilowatt hours is sufficient for meeting these requirements. A permanently excited synchronous motor that can mobilize 125 kW (170 metric hp) if necessary operates in the area of the rear axle of the AI:ME. A fraction of this is usually sufficient for keeping up with the flow of city traffic. Thanks to brake energy recuperation and its comparatively low weight, the Audi AI:ME exhibits extremely low energy consumption even in city traffic. The axles and other components of the suspension are found in the portfolio of compact sister models of the Audi portfolio. The tried and tested combination of adaptive dampers and small unsprung masses ensures good ride comfort in the city. The body is made of a light-weight multi-material compound consisting of high-tech steel, aluminum, and plastic components, particularly in the attachments. Audi on request: innovative offer concepts After the Audi AIcon, which debuted at the International Motor Show in 2017, and the radical Audi PB 18 sports car, which was introduced in the summer of 2018, the Audi AI:ME is now the brand’s third vision vehicle to present an offer for use in clearly defined areas (“use cases”). While the Audi AIcon offers the qualities of a business jet for long-distance drives, the PB 18 is a vehicle for the occasional trip to the race track. The Audi AI:ME is the perfect companion for use in conurbations. A fourth vision vehicle will complete the concept quartet at the International Motor Show in September 2019. The top priority given in the specifications for these test mules is not to design an all-rounder for the versatile and long-term spectrum of use of a heterogeneous clientele. These are highly specialized premium automobiles that can be ordered as needed and with extensive possibilities for individualization as part of an on-demand offer. This approach is based on the requirement profile of many customers, especially in urban areas, which is undergoing a transition. Automobiles are to be available and ready for use upon request and should ideally be custom tailored, but they need not pass into permanent personal ownership. However, premium customers still demand that they can order their automobiles with as many individual features as possible—and, of course, with the same high quality they are used to and expect—from the Audi. Customers who book a vehicle will then not only get their desired vehicle, but can also have it configured to suit their personal preferences as far as possible. The color, interiors, and technical options can be pre-configured online with the app or via the driver details stored in the “myAudi” system. Even drivers’ preferred interior temperature, the perfect ergonomical seat adjustment, and their personal music library are already activated when they get into the car. This offer is accessible and easy to use via an app that connects the vehicle order, personal preferences of the user, and numerous options that can be used while driving. Users make use of this app to order their Audi AI:ME and can preorder the car with two or more seats, and even a child’s seat, as required. They will find the AI:ME at the requested time and in the agreed-upon place and can simply park it somewhere after using it. In zones with the appropriate equipment, the vehicle can even travel between the depot and the customer’s address without a driver. The app, which is operated via a smartphone and in the car itself, also serves as an assistant and intermediary for many other services. For example, it can be used for spontaneous communication with friends via the Internet or social media. Users can take selfies on board and share them in social networks. They can access the entire Internet for the purposes of entertainment, research, and service. Users can order food on the way and make a quick, automated stop at a restaurant to have it delivered to the car, and then enjoy their meal in the vehicle on their way home. The connection between the user’s home network and the Audi AI:ME even allows users to continue watching a movie using the VR goggles in the car, picking up where they left off at home. On their way home from work, they can close their eyes, enjoy the silence on board, and relax. The Audi AI:ME becomes a fixed point in its user’s personal digital biotope. The tedious daily journey from A to B turns into an enjoyable ride with free time. After they have arrived at their destination, the users can get out of the car, relaxed and in good spirits, and do not even have to look for a parking spot or charging station. The Audi AI:ME will find its own way back to the depot. “Audi on demand” is available in metropolises on several continents and is already the perfect example of the future expansion of Audi’s offer into a global mobility service provider. With the simultaneous expansion and specialization of the vehicle fleet, this program will become even more attractive to customers with high demands in the future. The premium vehicle offer itself and the digital integration of the automobile and living environment will give the Audi brand a head start in this segment, too: Vorsprung durch Technik.

Il pit stop in contemporanea è una prova di forza incredibile*, soprattutto mentre per arrivare terzo e quinto devi fare pure gioco di squadra. Ad ogni modo, credo che con oggi palesemente Leclerc abbia messo in saccoccia dei crediti da riscuotere. Mettiamo caso si profili una doppietta col tedesco secondo, le posizioni resterebbero invariate (vivaddio), o succederebbero casini. *come/meglio della vittoria di Schumi con 4 soste.

Forse confondi Il Fatto Quotidiano con La Stampa.

Ok il dibattito Vettel-Leclerc, etc. Ma finchè questo discorso vale per il terzo-quarto posto è un discorso che ha poca importanza purtroppo. Ad oggi la macchina non è a livello Mercedes, il resto viene dopo.

Sarà presto per dirlo ma io quest'anno non la vedo mica tanto bene. La vettura sembra molto tirata e ciò nonostante le busca dalle MB, mentre la prima guida per essere tale ha bisogno degli ordini di scuderia altrimenti sarebbe fisso dietro, compreso il Bahrain dove il giovane Charles se ne è infischiato visto che ne aveva palesemente di più. ☏ SM-G903F ☏

Non mollare. Sei prezioso per AP. ?

Perché ducati ha fatto un motore di serie (che puoi comprare pure tu) che è un'astronave

ELEGANTISSIMA..... @poliziottesco

Fatto giusto oggi (per testare il quasi millino di rendita del meccanico). Ragazzini che si girano ai semafori, gente che ti insegue (a volte non riuscendoci ) solo per farti i complimenti. E con una cosa che secondo RC vale meno di una Panda. Passione per l'auto ce ne è ancora. E' tanta. Sono sparite le auto abbordabili per cui vale la pena averla.

Per scaramanzia volevo aspettare di finire la trafila burocratica... Ma siccome sta andando per le lunghe vi anticipo già qualche foto della mia Giulia acquistata in Germania. Evito di farlo perchè non so se vuole essere citato, ma ad un particolare utente del forum vanno ancora i miei ringraziamenti per il supporto che mi ha dato.

E la classe G può "accompagnare solo"....

Una domanda. E non prendetela in termini polemici, perché non vuole esserlo. Mi spiegate dove sta l'abisso tecnologico rispetto alle berline tradizionali, perché, sinceramente, non riesco a vederlo.