Vai al contenuto

Classifica Utenti

  1. J-Gian

    J-Gian

    CTO (Staff)


    • Punti

      34

    • Numero contenuti pubblicati

      49947


  2. Matteo B.

    Matteo B.

    Utente Registrato


    • Punti

      15

    • Numero contenuti pubblicati

      38815


  3. AlexMi

    AlexMi

    Utente Registrato


    • Punti

      8

    • Numero contenuti pubblicati

      8222


  4. TonyH

    TonyH

    Utente Registrato


    • Punti

      8

    • Numero contenuti pubblicati

      56663


Contenuti più Popolari

Stai visualizzando i contenuti con il più alto punteggio, pubblicati in data 11/01/2020 e localizzati Tutte le aree/sezioni

  1. Le ibride plug-in iniziano ad essere sotto la lente d'ingrandimento degli ecologisti e degli enti governativi: l'uso che ne viene fatto, non risulta essere conforme a quello previsto (andrebbero usate prevalentemente in elettrico) e quindi penalizza l'ambiente. Le "ibride alla spina", si presentano con un eccellente biglietto da visita: sono auto termiche con bassissime emissioni di CO2. Questo risultato è conseguenza della curiosa procedura matematica, che da molto peso all'utilizzo in modalità elettrica. A beneficiare di questo "trucchetto" sono soprattutto le auto di una certa caratura (ovvero quelle più grosse, pesanti e potenti), le quali improvvisamente sembrano emettere meno anidride carbonica di quasi la totalità delle utilitarie. Ma non è tutto: al momento, vendere un'ibrida plug-in consente ai costruttori di avere un "supercredito", un bonus che consentirà di compensare le maggiori emissioni di altri veicoli inquinanti, eventualmente in gamma. I vantaggi però non sono solamente dal lato produttori, diversamente - visto gl'importanti costi all'acquisto - tali auto rimarrebbero in concessionaria. Essendo ritenute ecologiche, le plug-in godono d'importanti incentivi, detassazioni e vantaggi assicurativi, talvolta parcheggi gratuiti e possibilità di accesso ad area a traffico limitato. Anche per tali ragioni, in Europa ne sono state vendute circa 220.000 nel 2019 e si stima di raggiungere le 590.000 nell'anno in corso, per arrivare a coprire una quota di mercato del 5,2 % nel 2025. Finalmente però, qualcuno d'influente si è accorto di quanto possano essere controproducenti dal punto di vista ecologico ed economico. Transport&Environment (T&E), che da anni si occupa di analisi sulla mobilità sostenibile, ha portato alla luce i controsensi di tali tipologie di veicoli: people often get plug-in hybrids as a company car for which they get fuel paid on a fuel card, but they don't get electricity paid so there's no incentive to charge" - riferisce Julia Poliscanova, direttrice di T&E. Quindi una semplice analisi delle carte carburante, ha dimostrato come i conducenti non ricarichino praticamente mai le batterie delle auto Plug-in (sarebbe a loro spese..), preferendo invece utilizzarle in modalità termica. Il tutto con importanti dispendi di carburante e consistenti emissioni, solitamente superiori a quelli di un'auto tradizionale. Sono infatti auto significativamente più pesanti di un'equivalente non plug-ing, quindi poco efficienti, soprattutto nel momento in cui funzionano solamente in modalità termica. La tecnologia ibrida che utilizzano poi, nella maggior parte dei casi non è delle più evolute, quindi non fornisce un'ottimizzazione sufficiente a compensare la maggiorazione della massa. Come se non bastasse, l'attuale venduto riguarda mezzi molto potenti e quindi di loro già molto energivori, scelta che probabilmente consente ai costruttori di giustificare più facilmente i listini molto alti e garantire prestazioni apprezzabili, nonostante lo svantaggio sulla bilancia. Tutte queste incongruenze hanno portato paesi come l'Olanda alla rimozione di ogni forma d'incentivazione, seguita a ruota dall'Inghilterra e probabilmente in futuro anche da altri stati. Ciò ovviamente sta terrorizzando i costruttori, perché a quanto pare le svariate forme di incentivazione, sono il "doping" che alimenta le vendite di tale tipologia di modelli, tanto dispendiosi, quanto àncora di salvezza in vista dell'introduzione del tetto dei 95 g/km di emissioni medie di CO2. Resto curioso di vedere come andrà a finire. Perché è abbastanza antipatico assistere a come questi mezzi, non di certo alla portata di tutti, spesso dati come benefit aziendale a personale con impieghi abbastanza ben remunerati, drenino risorse destinabili altrove, magari a fasce più penalizzate e numerose. Il tutto senza raggiungere lo scopo d'impattare meno sull'ambiente, anzi, penalizzando utilitarie che emettono "il giusto" e che tornerebbero molto utili al rinnovo di un parco auto vetusto ed inquinante. Se volete approfondire, vi indico un articolo da cui ho preso spunto: https://europe.autonews.com/automakers/plug-hybrids-give-automakers-emissions-compliance-lifeline
    9 punti
  2. Oggi sono andato in concessionaria a vedere e provare il my2020. Le impressioni statiche sono positive: la nuova leva del cambio è bella e piacevole da impugnare, come anche il nuovo volante. La pelle delle versioni Ti oltre a rivestire anche la plancia è di qualità sublime, e il navigatore non è male, anche se personalmente non sono fan degli schermi touch e userei comunque la manopola o i comandi vocali. Il test drive (Giulia Sprint 190 cv bianco lunare con sedili sportivi) visto il traffico si è incentrato soprattutto sulla guida autonoma. Devo dire che non sono la persona migliore per recensirla: non amo gli adas e non mi sorprendono, riesco ad apprezzare la comodità del Cruise adattivo, ma faccio più fatica ad apprezzare gli altri. L'auto sterza e tiene le corsie anche nel traffico, ma occorre toccare il volante altrimenti dopo poco suona l'allarme ed è fastidioso. Ne posso fare a meno. Per il resto, nei brevi tratti dove ho potuto allungare, il motore c'è tutto, spinge alla grande come peraltro il mio 180cv. Complessivamente un buon miglioramento di prodotto, non avessi già Giulia semi-nuova la comprerei; spero possa portare nuovi clienti a questa vettura che indubbiamente ha raccolto meno successo di quanto meriti. La concessionaria era molto frequentata quindi direi che la presentazione ha richiamato un buon numero di persone. Aspettiamo di vedere gli ordini.
    6 punti
  3. Il problema sono i cicli omologativi che consentono di omologare le PHEV supponendo che le batterie siano sempre cariche al massimo e considerando l'intervento dell'ICE praticamente marginale. Bisognerebbe rivedere il ciclo di omologazione per le PHEV alla stregua di quanto fatto col NEDC --> WLTP per gli ICE.
    4 punti
  4. ... guarda che gli incentivi a Toyota LO STATO non li ha mai dati... è la stessa casa che per svecchiare il parco auto, da circa 4500€ di incentivi... poi regioni e giunte adeguano qualche altra agevolazione, ma si parla di bruscolini. Toyota non è mica fiat... incentivi al GPL perché in gamma c'è GPL... metano, ecc, ecc. Toyota sono 25 anni che sviluppa auto ibride, mica da ieri come gli altri. Se sarà la Co2 l'ago della bilancia, sono proprio curioso come faranno le altre case a rientrare in tali parametri....
    4 punti
  5. beh, insomma...questo da quando è rientrato un Toyoda ai vertici dell'azienda (e non da subito ,peraltro) ...prima per almeno 10 -15* anni Toyota aveva a listino solo elettrodomestici orrendi. Quello prima di Akio Toyoda era ossessionato dai numeri e nel far diventare Toyota il più grande costruttore al mondo. Non mi ricordo come si chiamava. *tutti gli anni '00 e parte dei '10
    4 punti
  6. Questo attualmente non è vero nella maggior parte dei casi. Il tipo di ibrido che usa la maggior parte delle plug-in, ricorre a tecnologie estremamente economiche, semplificate (un elettrico tra motore e cambio...) e poco efficaci a compensare il notevole incremento di peso. Se prendiamo come riferimento alcuni test effettuati da Quattroruote nel Dossier QHYBRID di aprile 2019, noterai i risultati disastrosi in modalità ibrida di praticamente tutte le PHEV siffatte. Senza contare che in molte situazioni fanno accendere il termico per richieste di potenza extra, e che la loro autonomia concreta in EV è spesso meno della metà del dichiarato. Ci sono delle eccezioni, vedi la Prius ( @Matteo B. ), Ioniq e Niro plug-in che, guarda caso, si basano su auto full-hybrid vere, quindi molto ottimizzate nel funzionamento ibrido e che subiscono poco svantaggio in termini d'incremento di massa, grazie ad un'integrazione ben pensata fin dalla loro prima fase di progettazione. Quindi: si possono fare anche delle PHEV efficienti, ma vanno pensate da zero, non come "rattoppo" per sfruttare il ridicolo metodo di calcolo delle emissioni. Inoltre, va trovato il modo per incentivarne l'uso in modalità elettrica e rendere sconveniente quello in modalità termica/ibrida. Pensare ad delle elettriche con range extender compatto. Altrimenti le fregature sono dietro l'angolo, sia in termini ecologici, che di danno economico, vista l'anomala destinazione di risorse per l'ecologia.
    3 punti
  7. Sleeping beauty ...a meno di non essere preso in contropiede da qualche emergenza, domani la Vantage viene a casa
    3 punti
  8. [OT ON] Non capisco sinceramente questo accanimento contro questa ragazzina (inculcato da un certo tipo di media tra l’altro). Come fosse colpa sua se in ambito ambientale vengono prese certe decisioni da persone ben più adulte... ? Per stavolta sorvolo sul tipo di commento, ma spero di non doverne leggere più di questo tenore! Anche perché ci son ben altri personaggi al limite a cui bisognerebbe far quel che dici tu... ? [OT OFF] P.S.: pensiero personale! Evitiamo adesso di prolungare l’OT, grazie!
    3 punti
  9. Tra l'altro anche la prima Panda può montare il 2din
    3 punti
  10. Dopo Continental, che ha realizzato il sistema di comando freni elettromeccanico usato su Giulia e Stelvio, anche Bosch propone un sistema analogo, utile soprattutto su modelli ibridi ed elettrici. Tra questi dovrebbe esserci proprio la Volkswagen UP, ed altri modelli del gruppo, anche Mild Hybrid. Il sistema è costituito da una pompa freno a cilindro idraulico, servoassistita da un motore elettrico, che svolge il ruolo del classico servofreno a vuoto. Ad affiancare il cilindro principale, vi è anche un accumulatore che ha il ruolo di regolare la pressione idraulica dell'impianto frenante, riducendola o compensandola nelle fasi in cui il cilindro principale è già premuto. Se volete approfondire, vi lascio 2 link: https://www.auto-motor-und-sport.de/technik/bremsentechnik-in-elektrofahrzeugen/ https://www.invetr.com/chassis/alternative-drive-electromechanical-brake-booster-ebkv
    2 punti
  11. posta dati, grazie. Se hai sky guarda su on demand il talk show di skytg 24 sull'inquinamento atmosferico del Nord Italia. Chiamati un responsabile ISPRA,uno di Lega Ambiente e uno di QR. Nessuno ha contestato l'affermazione. cito: fermano le auto perché sono l'unica cosa che possono fermare, riscaldamento , fabbriche e agricoltura fanno il 70-'80% dei PM10 . Per la Co2 (che non è un'inquinante ma un gas serra) è probabilmente ancora più alta la % di emissioni delle fonti che ho citato.
    2 punti
  12. Non lo fa In pratica usano l'alternatore per far girare il motore termico, quando si preme la frizione, senza che quest'ultimo debba essere mantenuto acceso dal carburante, e senza doverlo spegnere per frangenti magari troppo brevi. E' un po' quello che succede quando si rilascia l'acceleratore a marcia inserita, solo che qui il termico va in cut-off perché trascinato dall'elettrico (anche in folle se sotto i 16 km/h) e non dalle ruote.
    2 punti
  13. E' un po' la strada, a mio avviso intelligente, che ha scelto Mazda con il "range extender": fui un'auto elettrica con una batteria "giusta", senza eccedere in capacità e peso, che statisticamente vada bene per il 90% degli utilizzi inserisci un range extender compatto e leggero, che non vada a penalizzare eccessivamente la massa, ma possa essere salvezza qualora tu debba a tutti i costi marciare a batteria esaurita, oppure raggiungere una colonnina
    2 punti
  14. blowjob. scusate, non ho resistito
    2 punti
  15. E' confortante il fatto si spenga la spia, ma per sicurezza leggi il manuale d'istruzioni, perché ogni modello fa storia a sé: può essere ti suggeriscano di effettuare un percorso in autostrada, dandoti delle indicazioni precise sul regime/velocità da tenere. In quel caso poi potresti avresti risolto il problema. Se così non fosse, allora rivolgiti necessariamente ad un'officina, anche generica. Non costa proprio poco, sia perché devi seguire l'auto durante il tempo della rigenerazione (rischio run-away), sia perché soprattutto poi va cambiato l'olio ed il filtro olio.
    2 punti
  16. Dovrebbe essere il 1.5 di progettazione GM che monta anche l'Opel Astra.
    2 punti
  17. .. le PHEV, come le elettriche, sono un controsenso tecnico semplicemente per il prezzo. Quando fui invogliato a comperare la Prius Plug in, mi resi conto che costava quasi 10.000€ in più di una Prius normale... e quando la batteria era scarica, dopo 40km circa, le due auto erano identiche se non per il peso maggiore della Plug in. Capisco l'ambiente e il piacere di guida in elettrico, ma QUANDO avrei anche solo lontanamente recuperato qualche soldo? MAI. Poi c'è questa vaga idea di QUANTO COSTI RICARICARE? No, perché, con tutte le persone che parlo, fanno trasparire quasi che le ricariche sono gratuite... ma non è così. Qualcuno ha fatto un preventivo per una Wall Box in casa? Siamo in un momento di confusione totale e, chi dovrebbe mettere delle regole, o non lo fa o lo fa a cazzo. Questi cicli omologativi sono una presa per i fondelli. Un po' come i consumi dichiarati.
    2 punti
  18. Le PHEV sono un controsenso tecnico: uniscono gli svantaggi dei motori a combustione (ossia, la manutenzione onerosa e la complessità meccanica) con gli svantaggi di quelli elettrici (ossia, il peso e i tempi lunghi di ricarica, perché con batterie di pochi kWh il caricatore di bordo carica in AC a basse potenze: del tipo, la BMW 330e F30 carica al massimo a 3,7 kW anche se connessa ad una colonnina trifase da 22 kW). Si sono "diffuse" solo per i bassi valori di consumi e CO2 omologati.
    2 punti
  19. Senza contare che le PHEV hanno al momento prezzi molto più elevati delle corrispondenti versioni benzina o Diesel, che non si ammortizzano nemmeno ricaricandole tutti i giorni gratuitamente, per cui non interessano nemmeno a chi vuole semplicemente risparmiare. Come dicevo in un altro post, considerare come parametro d’incentivo solo la CO2 emessa nel ciclo di omologazione, per giunta a batterie cariche, è un grosso limite e si rischia di finire come nel dislegare.
    2 punti
  20. Come al solito fatta la legge e trovato l'inganno (mi riferisco alle agevolazioni fiscali), e non solo in Italia a quanto pare...per quanto riguarda gli incentivi io sono sempre stato contrario, se una tecnologia è valida si impone sul mercato senza bisogno di incentivi. Probabilmente senza questa forzatura le auto elettriche o ibride sarebbero state immesse già mature e con evidenti benefici invece di quelle attuali che non si riesce a capire se siano più ecologiche, più economiche, più pratiche o altro. Incentivare auto poi che possono, anche con l'incentivo, permettersele solo le classi benestanti mi sembra ancora più ridicolo visto che, di fatto, vengono finanziati anche con i soldi dei meno abbienti. Questo sta a significare che di green c'è ben poco, il business è molto più importante, ma questo penso che ormai in pochi si ostinano ancora a negarlo
    2 punti
  21. Se fossero obbligatori lavafari e autolivellamento anche con i 25w, gli stessi costerebbero e sarebbero complessi come i 35w e non avrebbero ragione di esistere.
    2 punti
  22. temo di si, faranno un processo di rigenerazione forzata (sperando che sistemi la cosa) , quello costa poco o nulla e si fa in poco tempo. Altrimenti (se non funziona) sono dolori per il portafoglio.
    2 punti
  23. No. Se ho capito bene - e semplificando molto - è come se avesse solo dalla terza in su, il cambio meccanico sostanzialmente lo usa quando si usa il motore a combustione. L'elettrico si incarica di compensare la mancanza di una prima e una seconda.
    2 punti
  24. La Celica ST185 però era più bella che efficace, a differenza della ST205. A inizio anni '90, le prendevano tutte dalla Sunny, brutta come la morte ma velocissima in versione stradale p.s. comparativa di 4R nel 1992 con Delta e Celica. 7km/l di media tutte e 3, voto UNA stella
    2 punti
  25. Prezzi giapponesi via Quattroruote
    2 punti
  26. Tre cilindri e drift mode. ?‍♂️
    2 punti
  27. basterà inserirlo tra i sistemi di sicurezza di serie, dotarlo d adeguato roboante acronimo (ASDOS - Automatic Safety Doors Opening System, ad esempio) e dare il tutto in pasto al reparto marketing che lo presenterà come "innovativo ed esclusivo sistema di sicurezza: in caso di impatto laterale apre automaticamente le portiere dopo l'urto, impedendo il rischio che gli occupanti rimangano bloccati all'interno ed agevolando il lavoro di eventuali soccorritori" . e ci si guadagna pure mezza stella Euroncap
    2 punti
  28. non so se essere onorato oppure offeso (soprattutto per le faccine che ridono lasciate dagli altri utenti) Mo che c'entro io? In questo topic scrivo pure poco! Come curriculum ci sta dai... Laurea in Economia con tesi sulla fusione FCA 1400 modelli in varie scale SOLO ITALIANI Tutti i 4ruote dal 1972 ad oggi Avevo pure "progettato" delle versioni poi effettivamente vendute (vedere punto sporting jtd) e vari spot (vedere quello della renault in cui rimane impresso sulla mano il simbolo del cambio) Sono il vostro Uomo. Contate su di me. Vi ridarò la Punto La delta Integrale e pure l'alfa a trazione post....ops... questa già c'è Comunque tornando IT a me Manley...non è mai piaciuto tanto eh. Io penso che in questi anni non abbiano gestito bene i vari marchi.
    2 punti
  29. In città non bisogna sostituire le auto con le auto. La maggior parte delle città europee è nata in periodi in cui se parlavi di carri senza cavalli se ti andava male finivi a fare materiale per barbecue. E da quello nascono i problemi di congestione, perchè non sono nate in funzione del fatto che 70kg di umano arrivassero con una dotazione di 1,5t di materiali vari che occupano 8m2 di spazio. O spianiamo tutto (in particolare i centri storici) e facciamo delle belle città stile USA, tutto in funzione degli spazi che servono alle auto......oppure, incominciamo a prendere in considerazione qualche metodo di mobilità che non sia 1 persona per 1 auto, come troppo spesso accade.
    1 punto
  30. Io, ho questa... "presa" da una certa distanza. Non ci facevano avvicinare.
    1 punto
  31. Stamattina stesso problema, la spia si accendeva per pochi secondi e si spegneva. Ho atteso che il motore andasse in temperatura poi ho fatto un tragitto sul GRA di Roma in 4° marcia a 2500 giri costanti (70 km/h). Avevo letto da più parti di tenersi appunto dai 2300 ai 2500 giri. Sul manuale del Berlingo si parla di fare qualche minuto sopra i 60 km/h. Comunque sia fatto questo percorso al momento non si è più riaccesa e ho preso la macchina diverse volte oggi per brevi tragitti. Speriamo bene!
    1 punto
  32. anch'io sono perplesso sulle auto plug -in , ho guardato qualche prova (riviste, internet ) e per avere 50 km di autonomia full electric (che poi sono 30-40 nella vita vera) sono auto pesanti, costose e bevono come draghi se usate a benzina. ho visto la prova di QR della Countryman con la spina, quasi 1800 kg di auto. o la usi in full electric o beve dall'abbastanza al molto in tutte le situazioni. mah...piuttosto una vettura 100% elettrica a quel punto. non so, sono molto dubbioso. Uno dei misteri qui su AP è cosa c'entri l'ibrido Toyota con le auto PHEV , sono proprio due modi diversi (quasi antitetici) di ridurre le emissioni di una macchina che va anche a carburanti fossili.
    1 punto
  33. Dovrebbero fare come per le auto bifuel ed incentivare di più quelle con piccoli serbatoi di benzina (che sono considerate monofuel) Per essere onesti dovrebbero calcolare la CO2 emessa pesando in proporzione l’autonomia solo elettrica e poi l’autonomia a benzina con batterie scariche. Più il serbatoio è piccolo e la batteria è grande più la CO2 calcolata diminuirebbe, altrimenti potremmo ritrovarci con plug-in con batterie ridicole e serbatoi enormi che nel breve ciclo di omologazione non inquinano niente e poi nella realtà emettono di più di un normale ICE
    1 punto
  34. Basta anche un Bosch Diesel Service, con l'examiner di Bosch riescono ad entrare nel 90% delle centraline del parco auto circolante e non e possono controllare lo stado di intasamento del FAP. In ogni caso non ricordo se il tuo modello è quello esente da manutenzione (quindi come se fosse un cDPF) o se necessita dell'inserimento dell'Ossido di Cerio per funzionare (Cerina). In ogni caso, se fosse arrivato a miglior vita, il FAP si può rigenerare presso ditte specializzate, con relativa garanzia, ad un costo pari ad 1/4 dell'originale. Esempio https://www.autoparti.it/bm-catalysts/12969420?gshp=1&gclid=Cj0KCQiAgebwBRDnARIsAE3eZjTiGePRtgqq075XedEH-i3w_XkMQeKoOx9jV8Dk8zOD9MkEhIN_oiwaAlB4EALw_wcB Mentre il completo viene circa 500 Euro.
    1 punto
  35. Ma anche i benzina... non ricordo se il 1.2 o il 1.4 ha 3 cilindri ma entrambi derivano dai propulsori sviluppati con SAIC... e questo 1.5 diesel 3 cilindri mi puzza di Multijet senza un cilindro... bisogna capire dove viene prodotto... @Beckervdo trovati: i motori 1.2 e 1.4 tre cilindri benzina sono GM prodotti a Russelsheim (evoluzione del 1.0 SDE GM-SAIC che hanno anche Roewe ed MG) mentre il 1.5 diesel viene prodotto a Kaiserslautern (stessa fabbrica dove viene fatto il 2.0 Mjet) quindi a tutti gli effetti lo si può definite un 2.0 litri privato di un cilindro! La fabbrica polacca che produceva il 1.6 CDTI non ricordo se è passata a GM o resta Opel ma di fatto il 1.6 vien montato solo sui modelli GM al momento per USA Asia Korea
    1 punto
  36. Comunque sono meno di 100g WLTP, secondo me potrebbe anche essere meno di 90g, la nuova Yaris e a 85g WLTP mi pare. Il limite di 95g e a norma NEDC2.
    1 punto
  37. ... Toyota è veramente impressionante come casa costruttrice... avanti nell'ibrido e idrogeno, ma sempre con un occhio di riguardo a macchine divertenti e sportive. Penso che sia l'unica casa al mondo con questa filosofia. Per il resto... 260CV... peccato che il superbollo non aiuterà le vendite, ma, sicuramente, avrà la sua nicchia di mercato.
    1 punto
  38. Esteticamente, sembra un incrocio tra una Bugatti e quel prototipo elettrico Citroen di cui non ricordo il nome.
    1 punto
  39. che non ne capiscano un cazzo di musica lo si vede ogni anno
    1 punto
  40. La mancata fusione tra FCA e Renault e dovuto a 2 ciffre: Alla fine sarebbe stato: Exor: 14.6% Stato Francese: 7.6% Impossibile essere cosi in basso per i Francesi... Con PSA la vicenda e un po diversa. Alla peggio per i Francesi sara: Exor: 14.6% Peugeot+Stato Francese: 12.5% La Francia ha gioccato MOLTO bene con Exor, rifilandole la piu debole PSA il tutto con piu "potere" e interessi Francesi (anche se sempre minoritatio) all'interno della NewCo.
    1 punto
  41. Pero' gli stessi 10, 20, 50k che si spendono per un SUV si potrebbero allo stesso modo spendere per qualcosa di automobilisticamente meno frustrante. ?
    1 punto
  42. Se parli dell'intervista con Materazzi, io ricordo solo gli aneddoti incentrati per lo più sulla micragnosità degli uomini Fiat e l'"avventatezza" di Artioli e la "modestia" dello stesso Materazzi, ma non questa storia di Pietro Barilla proprio non mi sovviene.
    1 punto
  43. Per le due opzioni, dipenderà se si adotterà un approccio pragmatico (analisi delle cause tramite varianza, implementazione delle soluzioni valutando anche l’impatto sociale e la democraticizzazione delle stesse) oppure l’approccio sensazionale e propagandistico (me ne batto la ciolla di eventuali problemi collaterali basta vedere che sto facendo). Io temo il secondo, perché essere “eco-sostenibili” sta diventando una faccenda di esibizione di status ECONOMICO. Non sono green perché convinto ma per dimostrare la mia ricchezza, visto che ahimè tante soluzioni hanno costi che al momento non sono alla portata di tutti
    1 punto
  44. Il cockpit del 380. Tra i più "scenografici" in circolazione...
    1 punto
  45. confermo, l'All-Weather di Giulietta è eccezionale, andrebbe messo di serie o almeno come optional.
    1 punto
  46. L'unico campo dove ha senso il "look&feel" con annesso palpamento è.....la fica. D'altronde, le tedesche non hanno mai disdegnato di farsi palpeggiare nel bel paese visto che i loro connazionali stanno in fissa a palpare la cosa sbagliata
    1 punto
La Leaderboard è riferita all'orario Roma/GMT+01:00
×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.