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Stai visualizzando i contenuti con il più alto punteggio, pubblicati in data 01/10/2020 e localizzati Tutte le aree/sezioni

  1. Ogni volta che leggo il titolo "Lotus SUV"......
    8 punti
  2. Vero, ma in generale è la standardizzazione delle soluzioni tecniche, in parte legate alle richieste/gusti del mercato, in parte alle regole di omologazione, che ha tolto sapore e personalità ai vari marchi. La differenziazione tecnica - e persino estetica - è sempre più rara e difficile. Ma per essere ancora più onesti, in realtà si è spostata su aspetti diversi, forse per qualcuno meno interessanti, spesso perché meno visibili. Voglio dire che non c'è dubbio che da anni c'è notevole fermento e grande varietà di soluzioni su tecnologie come la motorizzazione elettrica (100% o ibrida), o le trasmissioni, o l'aerodinamica, o i sistemi di controllo della guida, o i comandi e sistemi di informazione in abitacolo. E' anche vero che molto di queste tecnologie è sviluppato non più dai marchi automobilistici in autonomia, ma da fornitori specializzati che quindi diffondono le loro soluzioni su vari marchi, ma comunque non sono tutte uguali o vengono applicate in modo diverso. Ma torniamo a Saab... Gli svedesi sono noti per l'attenzione alla sicurezza. Ma anche il design scandinavo nel secondo dopoguerra ebbe un successo eccezionale! Ecco allora un esempio alquanto originale di poggiatesta ideato per la Saab 99 del 1968. Tra l'altro presumo sia uno dei primi modelli realizzati in schiuma poliuretanica e forati. (immagine con diritti riservati all'autore indicato in sovrimpressione) Sui sedili e relativi poggiatesta, Saab si sbizzarrì con varie idee negli anni a seguire. Ad esempio, era possibile dotare lo stesso poggiatesta di specifico cuscino integrato: Nel 1974, sulla 99 furono introdotti dei sedili di nuovo design, con poggiatesta fissi integrati nello schienale, ma con la particolarità di essere forati. Godetevi la foto e l'ambiente tremendamente anni '70! A sua volta, anche questo modello di poggiatesta poteva essere dotato di specifico cuscino imbottito coordinato: Nella foto sopra vedete poi comparire l'ennesima curiosità: i poggiatesta posteriori "a tutto sedile" - anch'essi disponibili dal 1974 con le nuove sellerie - con i due cuscini extra-large per garantire la sicurezza anche di un eventuale passeggero centrale. Non so a voi, a me hanno fatto venire in mente questi, che dovrebbero esserci più familiari, immagino... A ripensarci, altrettanto particolari anche loro! Per i più cciofani (o gli smemorati ), si tratta di Fiat Bravo/Brava 1995 e poi Marea. E per finire con l'argomento, nel 1980 arrivano ancora dei nuovi sedili per la nuova Saab 900, con l'appoggiatesta "a sella", divenuti un classico Saab per i successivi tre decenni. Anche qui, i poggiatesta dietro erano sempre gli stessi cuscinoni uniti e l'atmosfera degli arredamenti (forme imbottite, velluti, impunture, moquette, colori...) sembra un manifesto dello stile dei salotti di moda a cavallo tra gli anni Settanta e i primi Ottanta... Notare anche le manovelle alzacristalli, che mi hanno tanto ricordato queste (di nuovo Fiat, stavolta 131 Supermirafiori): Infine per il tema sedili SAAB, ecco un piccolo ma speciale dettaglio della selleria dell'allestimento "Anniversary" di Saab 9000, per ricordare il logo originale della Svenska Aeroplan AktieBolaget e le sue origini aeronautiche.
    8 punti
  3. Ciao ragazzi apro qui questa discussione per cercare di capire (secondo i nostri gusti ed i nostri malcontenti) cosa non funzione nel design odierno di BMW. è palese dai vari topic aperti che molti di noi non trovano più l'appeal di una volta nel marchio di Monaco, la sobrietà e la sportività dosata con gusto e proporzione hanno ormai lasciato spazio a barocchismi e proporzioni discutibili. Cercherò (tempo permettendo) di argomentare le mie ragioni tramite render. Partendo dal basso tralascio la serie 1 che essendo diventata TA ha già perso in partenza. Qualsiasi modifica di design risulterebbe comunque un tentativo disperato. Mi concentro quindi sulla nuova serie 4. voglio partire analizzando la fiancata A mio parere il problema più grosso di quest'auto è il padiglione, troppo rastremato, forma quasi una linea unica con il baule. esso comporta quindi una finestrata laterale decisamente ridotta e di conseguenza una sovra abbondanza di lamiera sopra il passaruota. altro problema (secondo me) è la scalfittura mediana della fiancata, un tempo essa determinava l'appoggio della maniglia, oggi come vediamo invece è ben al di sotto. infine il sedere decisamente discendente (un pò in stile mercedes) fa sembrare fiacca tutta la fiancata. ho provato a porvi rimedio nel Ps qui sotto. appena potrò continuerò ad analizzare le altre viste.
    5 punti
  4. Lapidatemi pure, ma a me il tanto bistrattato Bangle piaceva...tutt'altra cosa rispetto a questa. Qui sembra più HR Giger.
    5 punti
  5. Wow, questo filone ruote di scorta è notevole, si imparano sempre un sacco di cose! Quanto a Bristol, è uno degli esempi di irrazionalità britannica che in campo automobilistico registra casi numerosi... Be', sulle ruote di scorta possiamo continuare ancora con Saab, visto che anche loro una idea non comune l'avevano proposta sulla 92: Era sotto il bagagliaio, come tante altre, ma in uno spazio chiuso da una carenatura (doppio vantaggio, protezione e aerodinamica) che si apriva verso il basso proponendo un più facile accesso alla ruota. E poi vorrei terminare questa lunga carrellata SAAB, con un'altro genere di curiosità che avevo trattato tempo fa, i volanti asimmetrici. Anche Saab ci ha provato, in collaborazione con la nostra specialista MOMO, proponendo come accessorio per la 9000 il volante che vedete sotto, in depliant e in una foto dal vero. Per concludere davvero con i primi volanti che volevano ricordare la sagoma frontale di una aereo: Anche con corona del clacson all'americana... O infine nella versione evoluta per ragioni di sicurezza con cuscino imbottito E qui davvero basta, non vi perseguiterò più con SAAB! 🤐
    5 punti
  6. con il machine learning, occhio che anziché a Roma ti porta ad Arcore...
    4 punti
  7. 4 punti
  8. No per cortesia, non puoi paragonarmi questa vasca da bagno con il "violino"
    4 punti
  9. È esattamente quello che ho detto, mentre l'ordinanza campana impone di indossarla anche in mezzo a una piazza deserta. Che sia perfettamente inutile, anche questo non mi pare così difficile da capire. Tra l'altro probabilmente il virus si trova anche nel sudore, quindi basta toccare una superficie per lasciarcelo. Per questo le 3 regole necessarie e sufficienti per evitare i contagi: distanza, quando non si può tenerla mascherina, e igienizzare sempre le mani dopo contatti con possibili superfici infette (e prima di toccarle, per ulteriore sicurezza, evitando anche di infettarle).
    4 punti
  10. Proseguiamo allora con altre particolarità del mondo SAAB. Si parte dalle origini, dal primo modello Saab, la 92 del 1949. Come nello spirito del topic, tralasciamo gli aspetti di meccanica motoristica/telaistica, che sarebbero numerosi anche per questo modello, per parlare di quelli più esteriori o di dettaglio, e questa foto sopra ci permette di parlare di tre soluzioni piuttosto originali: La prima. Fonti non ufficiali dicono che questo modello abbia un Cx di appena 0.30, un risultato davvero degno di nota. Un dettaglio che potrebbe aver avuto un ruolo significativo in questo senso sono i passaruota integrati con le ruote parzialmente carenate. E questo è un caso raro di carenatura anche delle ruote anteriori! Già dal modello successivo, la 93 del 1956, il passaruota anteriore fu modificato per scoprire totalmente la ruota. La seconda. L'originale apertura del cofano motore. Questo difatti integra i fari anteriori e si apre con le cerniere al di sotto di essi, permettendo un'apertura più ampia e un accesso più facile anche alle lampade stesse. L'idea di un meccanismo particolare di apertura del cofano, evidentemente per consentire un accesso migliore, continuò anche nei vari modelli eredi delle 92, fino alla 900 "classic" (per distinguerla dalla NG - New Generation - nata con General Motors). Ad esempio la 96, che dal modello 1965 modificò il frontale coi fari non più integrati nel cofano, ricevette un sistema con cerniera articolata per l'apertura del cofano, come nella foto sotto: con un sistema così è innegabile che l'accesso sia molto più agevole, almeno rispetto ai sistemi con cerniera frontale classica. Simile, ma assai più scenografica, l'apertura del cofano di Saab 99/900, che inglobava anche un'ampia sezione del parafango, all'interno del quale avevano pure piazzato alcuni componenti di servizio. La terza. Il brancardo nascosto. La portiera si estende in basso fino a coprire totalmente la trave inferiore della carrozzeria. Forse aveva una ragione principalmente aerodinamica, con una fiancata più liscia, ed era così, immutata, anche sulle derivate 93 e 96. Ma nel 1968, con la nuova 99, SAAB elaborò ulteriomente l'idea con una forma più complessa della portiera, non semplicemente diritta come nei modelli precedenti, ma con la base avvolgente (l'ho evidenziato nella foto sotto). Questo determinava una particolare conformazione della scocca nella zona della portiera, che definivano a "soglia arretrata", per l'effetto che si crea quando si apre la porta (qui in una più recente 900, che manteneva la stessa caratteristica): Saab indicava tra i vantaggi di questa soluzione la migliore accessibilità, e soprattutto la protezione dallo sporco per le gambe dei passeggeri quando salivano o scendevano, perché la soglia non era esposta alla sporcizia. Tornando all'apertura del cofano assieme ai fari della 92, potrebbe esser stata di ispirazione per la Renault Dauphine (1956) la cui diversa architettura - a motore posteriore - aveva dato modo ai progettisti francesi di inventarsi quest'altra curiosissima soluzione per alloggiare la ruota di scorta. E se questo frontale (non la ruota di scorta) vi ricorda qualcosa... sì, anche R4 aveva i fari inglobati nel cofano che si apriva allo stesso modo!
    4 punti
  11. Ecco le prime foto spia della CLS facelift, beccata in variante AMG 53. L’unica generazione che ho amato e amo tutt’ora è la prima: la seconda da dimenticare, la terza non incontra del tutto il mio gusto. Ciò detto, trovo che difficilmente ne vedremo una quarta serie. motor1
    3 punti
  12. sul mercato Francia dicono così "Insomma, il nuovo Sandero progredisce soprattutto sui punti deboli del suo predecessore, migliorando l'equipaggiamento, l'aspetto dell'abitacolo e le dotazioni di sicurezza, compresi gli ausili alla guida, dove finalmente assicura l'unione minima. Resta da vedere se su strada sarà migliorata la sua insonorizzazione (soprattutto in Stepway, soprattutto perché le barre del tetto non sono amovibili) e il suo minor consumo, che la raffinata aerodinamica dovrebbe garantire. Per quanto riguarda il prezzo, si gonfia solo leggermente: da 8 690 €, cioè un moderato aumento di 400 €. L'auto sarà disponibile entro la fine del 2020."
    3 punti
  13. C'è gente che quando gli chiedi 100 ti dà 100, che se gli chiedi 100 per ottenere 50 poi si incazza, me compreso.
    3 punti
  14. supercazzole. Le auto elettriche a tutt'oggi nella loro vita di uso non spostano il problema Co2, sicuramente ci saranno miglioramenti ma stiamo usando il tempo futuro.
    3 punti
  15. gioia mia, sei tu sempre sul chi vive ogni roba che esce it's magic, quando trattasi di normalissimi processi produttivi. Se c'è una cosa che non si fa mancare Mr Musk è la presenza mediatica, che sa fare molto bene, spesso in maniera geniale, guarda questi cambiamenti non annunciati che conoscono adesso tutti gli interessati. Non ti sembra un ossimoro? DIrei che invece di affidarsi alle vecchie cartelle stampa, utilizza dei media più moderni che colpiscono più favorevolmente il cliente Quindi non scazzarti se ogni tanto cerchiamo di riportare certe dichiarazioni sul pianeta terra. Ben vengano gli aggiornamenti, vuol dire che è sul pezzo, ma lo fanno tutti.
    3 punti
  16. Pensando al meccanismo a pistoncino delle bocchette Rolls Royce e Bentley, mi son venute in mente le altrettanto originali bocchette della Saab 9000. La piccola manopola circolare per regolare la portata è rimasto un unicum, non replicato neppure nella produzione Saab. Invece il comando a joystick per gestire la direzione del flusso delle bocchette (vedi sotto), anch'esso introdotto con Saab 9000, è stato poi mantenuto in vari modelli successivi di Saab. E la sua particolarità risiede anche nel meccanismo che varia l'angolazione delle alette solo all'interno, giacché la griglia esterna è fissa. Ma con SAAB si apre un mondo! Questi svedesi erano gli "originali" del nord, sempre alla ricerca di idee la cui razionalità, talvolta radicale, poteva portare a soluzioni decisamente non convenzionali, a volte davvero uniche. In altri messaggi era già stato ricordato il blocchetto chiave di Saab 99/900/9-3 (e poi 9-5, saltando la 9000 evidentemente vincolata al Tipo 4) posizionato sul tunnel, alla base del cambio. Al di là della posizione scelta per non offendere le ginocchia/gambe in caso d'urto, ovviamente spostava la funzione antifurto da "blocca-sterzo" a "blocca-cambio", richiedendo sempre di inserire la retro per poter sfilare la chiave. Proseguendo con la climatizzazione, era evidentemente un ambito che SAAB teneva in particolare considerazione, immagino per le severe condizioni meteorologiche del nord Europa. Su Saab 99 del 1968 ad esempio, il lunotto termico a filamenti elettrici era un optional (come ancora era comune a quei tempi), ma di serie c'era un sistema di canalizzazione dell'aria con bocchette posizionate dietro allo schienale del sedile posteriore, dedicate allo sbrinamento del lunotto. E queste bocchette godevano di una regolazione di portata indipendente, al pari delle altre bocchette dedicate alla zona piedi dei sedili posteriori. Nella foto sotto, sono quelle due levette alla base della leva del freno a mano, accessibili anche dai passeggeri dietro. In tempi più recenti, quando ormai il lunotto termico era divenuto uno standard che rendeva inutile un complesso sistema di bocchette dedicate, comunque Saab 9000 nel 1985 spostò la medesima attenzione ai finestrini laterali posteriori, per i quali prevedeva una bocchetta di sbrinamento specifica: Ma non è certo finita qui! SAAB ne ha tante che ci vorranno più messaggi...
    3 punti
  17. Ecco, appunto, al di la della tua interessantissima disamina sui l trattamento "non liscio" delle superfici della plancia, queste foto mi hanno fatto venire in mente una tendenza molto più banale del periodo a cavallo tra gli anni '60/70: l'applicazione di pannelli in (spesso finto) legno sul cruscotto. Qui a titolo d'esempio gli interni della triade italiana di inizio anni '70: Lancia 2000 (1972) Fiat 132 (1972) Alfetta (1972) Mi ci sarebbero davvero molti esempi su altri modelli coevi. A che cos'era dovuta questa moda? Azzardo questa ipotesi: verso la fine degli anni '60 l'elettronica di consumo (TV, radio e HIFI) comincia ad avere una diffusione crescente nella vita quotidiana, complice i nuovi prodotti made in Japan che abbassano notevolmente i prezzi di questi apparecchi. Ma in questo periodo, a livello di design, questi oggetti elettronici ancora si rifanno ancora un concetto pre-transistor (o valvolare, se si preferisce) nel quale le grandi dimensioni imposte dalle valvole facevano in modo che questi apparecchi fossero considerati dei veri e propri elementi di arredo. Quindi nella percezione dell'epoca questi oggetti, anche all'inizio del passaggio ai transistor, erano un ibrido tra un mobile e un apparecchio. E sappiamo tutti di che materiale sono fatti la maggior parte dei mobili: Anche in seguito, fino alla fine degli anni '70, per una questione di convenzione stitlistica, apparecchi sempre più hi-tech e piccoli (specialmente quelli pensati per un utenza mainstream molto conservatrice), continuavano a utilizzare questa reminiscenza "legnosa": Fino ad arrivare a settori di elettronica di consumo che non avevano antenati negli anni '60: Cosa c'entra tutto ciò con gli interni delle auto a cavallo tra i 60'/70'? Ebbene, anche in quel settore, secondo me, in quel momento si stava vivendo un periodo di transizione stilistica. I cruscotti in lamiera che erano la norma (anche per vincoli di produzione di materiali) fino ai primi anni '60 ormai risultavano troppo demodé in un epoca sempre più indirizzata all'hi-tech, mentre la plastica veniva ancora percepita come una soluzione troppo cheap, specialmente nelle fascie medio alte della produzione automobilistica. Ecco che allora, nelle intenzioni degli interior designer dell'epoca, uno strato di finto legno al posto della lamiera o della plastica avrebbe ricordato quegli apparecchi elettronici molto in voga diffusi in quasi tutte le abitazioni dell'alta borghesia dell'epoca, avrebbe, insomma, fatto tanto "salotto borghese". Almeno io la vedo così
    3 punti
  18. Ecco le foto e le caratteristiche del modello europeo E' in corso ora la presentazione (https://hello.lynkco.com/) ma le anticipazioni parlano di una forma di acquisto di 500€ al mese tutto compreso, garanzia a vita, tagliandi, assicurazione kasko, bollo e qualunque altra spesa e si può smettere di pagare quando si vuole. L'auto può anche essere condivisa tramite il servizio di car sharing della Lynk & Co a cui ci si può iscrivere gratuitamente. 1.5 Volvo HEV e PHEV con autonomia di 67km in solo elettrico, solo due colori; nero e blu. In Italia a fine 2020
    2 punti
  19. Credo mancasse anche il thread relativo alla nuova TLX (sarebbe stata virtualmente la nuova Accord), un’auto a cui sono particolarmente affezionato da diverse genereazioni. Anche a questo giro la trovo davvero fighissima 😍 Press Release:
    2 punti
  20. 2 punti
  21. Sinceramente, spero che rimanga. Può non piacere esteticamente, ma l'attuale è una delle segmento C più valide sotto il profilo tecnico, almeno tra quelle a motore 100% termico.
    2 punti
  22. l'unica bangle car davvero controversa, per i miei gusti è stata la 7er E65 pre LCI, e per certi versi la prima X3, specie dietro....Pre LCI con indicatori di direzione arancioni poiché era inguardabile. Le altre dalla 1er, alla 5er, alla 3er, alla 6er, alla Z4, alla Z8, alla X5 non erano poi così male. Tra tutte, dal mio punto di vista la E87 LCI è la macchina dell'era bangle dal '00 al '08 che sta invecchiando meglio di tutte, Z8 e Z3 escluse. Z4 prima serie sta invecchiando malissimo, da nuova era invece molto bella.
    2 punti
  23. Eh ma se salta Russell credo che in automatico salti la fornitura dei motori Mercedes, petchè iò suo sedile è dovuto a quello...cosa che potrebbe aprire alla fornitura di Renaultm però ho paura che andiamo un po' troppo avanti con la fantasia qua
    2 punti
  24. Se 500€ al mese, senza anticipo e km illimitati, l'offerta è molto interessante. Non solo per il prezzo, ma per la possibilità di restituirla al volo. Per forza di cose però, stante la flessibilità, è probabile che non sempre verranno offerte auto nuove a chi noleggia (che invece con un NLT classico si avrebbe). E' da vedere bene nei dettagli come funzionerà. Una cosa è certa: quando decidono di muoversi stati e grandi capitali (tipo anche Tesla) le logiche possono derogare di parecchio da quelle classiche di mercato. Quello che è sicuro è che se la cosa prenderà piede, ARVAL, ALD, LEASYS e co dovranno anche offrire un prodotto comparabile o chiudere i battenti.
    2 punti
  25. @angeloben "E qui davvero basta, non vi perseguiterò più con SAAB!" No no, continua pure!
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  26. Al momento è ancora garzone di bottega. Ne deve fare di strada per rilevare l'azienda
    2 punti
  27. Allora quella signorina la conosco bene perchè stavo adocchiandola al posto della V70 D5 per papà. Il 2.2 Toyota è affidabile, ma soffre molto la tipologia di olio inserito. Chi non eseguiva manutenzione scrupolosa ha avuto deformazione delle fasce elastiche e conseguente consumo di olio. Un difetto cronico è il volano bimassa che cede abbastanza facilmente e gli iniettori. Come dice @J-Gian è comunque un marchio Premium, quindi ricambi costosi e relativa manutenzione esosa. Se proprio ti piace falle fare un check in Toyota/Lexus, e soprattutto senza un controllo sulle fatture tagliandi ci fai ben poco. È un motore ed una vettura da anche 400 mila km se ben tenuta che non lascia trasparire lo sfruttamento: quindi poni attenzione.
    2 punti
  28. Per fortuna in quel caso c'era un grande criterio di coerenza, quindi l'auto era coerente da tutti gli angoli. Cosa che ora non c'è, con un frontale esuberante, una fiancata scialba per cercare di enfatizzare i passaruota (fallendo miseramente) ed un posteriore piatto.
    2 punti
  29. il virus si trasmette (fra le altre cose) con la saliva e la respirazione, il che significa che se ti muovi spargi la tua bella nuvoletta e che se ti tocchi il naso e bocca e poi tocchi qualcosa (una maniglia, una ringhiera, un volante, una penna) c'è la possibilità di trasmetterlo visto che sulle superifici pare che sopravviva più a lungo. Con la mascherina si riduce il rischio, tutto qua ("sarò a 2,0 o 2,1 m?" "ma se ho il fiatone respiro più lontano?" e altre domande assurde che nessuno ha tempo di porsi nella vita quotidiana ) Tutte ragioni per cui anche all'aperto va indossata e indossata bene. Se poi uno è da solo o a distanza da altre persone (più di 1,5 m, specie se ti muovi), allora uno può anche toglierla. È necessario farlo, almeno in questa fase. Non mi pare così difficile da capire.
    2 punti
  30. pensare che stamattina avevo davanti una X3 e per me è un prodotto centrato come design, così come la 5 che è enorme ma dissimula bene, questa sembra disegnata da due team diversi, uno anteriore e uno al posteriore.
    2 punti
  31. e perché non Delta, o Thema, o Derdra!!
    2 punti
  32. Ma Gesù mio ma possibile che Geely tutto in Cina deve fare?
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  33. Credo che in questo caso disperato non e niente da fare per migliorare, restera bruttissima.
    2 punti
  34. Io si. Ho una Honda Civic (tourer) e se dovessi cambiarla in pole position ci sarebbe la Civic attuale (anche se mia moglie protesta che è troppo tamarra). Spero che non la banalizzino troppo.
    2 punti
  35. Sulla M3 (ed M4) non ho dubbi che riserverà molte sorprese quando scenderà in pista.
    2 punti
  36. Per me rimane molto anonima...
    2 punti
  37. Eccomi qua, un sentito grazie a tutti per le risposte! Trovo la V60 splendida, ma trovo quel motore "grezzo" e rumoroso. Poi trovo le Volvo troppo care per quel offrono alla fine. Grazie comunque per l'idea! Ecco, quel che "temevo": la BMW è un po' "così così" come guida. Andro a provarla, ma c'è una forte possibilità che mi ritrovi nelle tue parole, dato che la penso come te sulla Giulia (che ho guidato abbastanza, in quasi tutte le motorizazzioni). Usata di preferenza, budget sui 40-50 mila Ecco, esatto. Vediamo se riesco a provare una 340 questo week-end. Alla fine, è la prova "della verità". Toh, non avevo pensato alla Ghibli. Seppure la reputo una bella auto, non mi ci vedo. Troppo grossa, troppo da "persona di età matura" e – con tutto il rispetto – troppo vecchia. Sapere che lì sotto c'è una piattaforma, seppure modificata, che data del 1996 m'invoglia poco. Senza contare che dentro ci sono cadute di stile abbastanza grossolane. Vedo il progetto "giorgio" molto, ma molto più appettibile. Grazie comunque per l'idea :-) Ecco, in pratica sei stato esattamente nella situazione che mi trovo io. :-) Guarda, se in Alfa non fossero c******i, proporebbero una SW, e la prenderei senza troppi rimpianti per il sei cilindri, dato la ciclistica da dio. Vorrei infatti caricarci dentro una bici, ogni tanto. Grazie per il parere, alla fine tutti o quasi concordano sulla superiorità della Giulia, pure con meno cavalli. Un SUV, seppure eccelso come lo Stelvio, manco morto. :-D Grazie per l'idea comunque! Prossima tappa ora, provare la BMW. Quasi spero che non mi piacia, così posso buttarmi su Giulia senza troppi rimpianti . :-D
    2 punti
  38. Quando giochi troppo con lo strumento ''sfumino'' di Photoshop e ti viene fuori sta roba qui...
    2 punti
  39. Sistemato. Ed ecco l'alloggiamento sulla 405 : Sulla 409 : Dall'altra parte, invece, l'alloggiamento della batteria e della maggior parte dei componenti elettrici : Se guardate bene si nota anche sulle più recenti Blenheim : Qua si nota di più. Sulla 412, con disegno di Zagato : ( Per le foto e le informazioni : http://leroux.andre.free.fr )
    2 punti
  40. Ha anche le rotelle del clima della Giulietta 😇
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  41. Ma non sono quelli della G. Punto. Sono quelli di Delta Iii portati poi anche su 4c
    2 punti
  42. Questa non mi pare si sia vista. L'Alfa Romeo Renault 4L assemblata in Italia montava i fanali posteriori della 500 Giardiniera.
    2 punti
  43. Concordo, lo stelvio e’ un suv che si guida quasi come una berlina, ottimo peso, ottimo bilanciamento... da un punto di vista dinamico lo stelvio è un prodotto quasi unico nel suo genere di furgoncini
    2 punti
  44. No, tecnicamente sono pari e in proporzione su Stelvio hanno fatto un lavoro anche migliore, sono le berline che sono più riuscite dei SUV in generale, per ragioni fisiche.
    2 punti
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