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Fatti finora 2000 km per capire principalmente due cose...La prima è che non vi è alcun confronto con la Quadri liscia (che conosco molto bene nella versione manuale del 2017) e la seconda è che se avesse avuto i tanto desiderati 30 o 40 hp in piu, sarebbe diventata davvero una vettura spaziale nell'allungo agli alti, ma forse poco gestibile nella trasmissione a terra della potenza nelle marce piu basse, perchè già cosi... fatica (in effetti il prototipo aveva le 295 al posteriore, poi rimosse). Peccato sia in numero limitato, perché davvero avrebbe meritato una maggiore presenza sulle strade...Metto foto e commento per dovere di cronaca, avendone annunciata la prenotazione, mesi fa...49 points
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Ciao Autopareristi, quando ho visto il mio disegno qui, mi sono registrato qui. le riferisco. Questo è solo uno schizzo casuale di come immaginerei la nuova Ypsilon sulla base degli indizi che si conoscevano fino alla data di pubblicazione. Mi ha fatto piacere vedere questa foto qui. A proposito, il mio gatto, che è nella foto, si chiama Pirelli Lo seguo qui, vengo dalla Slovacchia e lavoro a stretto contatto con l'industria automobilistica. Cerco anche di rendere visibili i marchi italiani in Slovacchia. Cordiali saluti Francesco.42 points
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Vista dal vivo questo pomeriggio in via Durini a Milano. L'impatto è notevole. La macchina è compatta e tuttavia filante, il colore è splendido e i cerchi dal vivo sono incredibilmente eleganti e futuristici. Il posteriore ricorda più la Lancia Sibilo che la Stratos, a mio parere. Gli interni hanno la particolarità di illuminarsi nel posteriore col motivo della veneziana. Purtroppo non era previsto che si potessero vedere gli interni a portiere aperte. Sostando un po' nei pressi ho colto solo pareri positivi, anche di tanti stranieri che facevano foto. Un signore un po' attempato ha riconosciuto l'ispirazione della Beta HPE, ma quello che davvero mi ha fatto piacere è che i miei alunni diciottenni e diciannovenni abbiano apprezzato l'auto e i nuovi stilemi.34 points
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Perchè l'ho comprata: Perchè da anni, come sapete avevo il desiderio di avere un'auto decapottabile, preferibilmente leggera e che fosse una seconda vettura (così da potermi permettere, mentalmente, di staccare tra lavoro e svago o, volendo, di usare saltuariamente l'auto da svago per andare a lavoro. La scelta proprio della StreetKa è maturata analizzando una serie di fattori: il primo di ordine economico, dati i rialzi dell'ultimo anno e mezzo di qualsiasi auto da svago, il secondo perchè volevo qualcosa di estremamente semplice dal punto di vista meccanico e di gestione. Non ultimo il fattore legato all'offerta; la maggior parte dei mezzi visti, da foto o dal vivo, erano spesso dei rottami neanche tanto imbellettati, proposti a cifre assurde. Quindi, cercando per mesi delle spider/cabrio a benzina, Euro3 o superiori, con un budget massimo di € 8000, ho finito per procedere per esclusione: via tutte quelle con tetto in lamiera, via quelle con cambio automatico, restava qualche E46 e/o A4 cabrio, scartate perchè tenute piuttosto male, un paio di Mazda MX-5 NB e le StreetKa. Vado a visionare una bella MX-5 edizione limitata Phoenix proposta a 7900 €, ma la sua storia era in pratica non ripercorribile, venendo dalla Germania ed essendo appena immatricolata, ma soprattutto mi veniva consegnata dopo due anni di fermo e con il consiglio forte di fare immediatamente la cinghia di distribuzione. Insomma, almeno altri 2000 € sarebbero partiti facili. Per cui restava visionare la StreetKa, auto che mi ha sempre incuriosito, mai vista davvero bene se non di sfuggita: individuo un esemplare che pare quello giusto, e quando mi ci siedo dentro è amore a prima vista. Premetto che, ritirata una settimana, fa, ci ho percorso solo i circa 300 km per portarla a casa e nelle condizioni peggiori (pioggia consistente), e un breve giro dell'isolato con capote aperta nonostante il freddo, giusto per mostrarla alla mia compagna. ESTERNI Di sicuro particolare. Difficile descriverla, hanno cercato di incattivire la linea simpatica della Ka riuscendoci in parte. Il risultato è quasi fumettistico, a me è sempre piaciuta. Inoltre aiuta non poco la combo cromatica verde inglese metallizzato con interni in pelle biscotto, un classico, tra i miei preferiti. INTERNI Per essere un giocattolo per adulti va più che bene. Lo spazio è poco ma sfruttabile, quello che salta all'occhio è la mancanza di un vero e proprio vano portaoggetti chiuso (quello davanti al passeggero ha le dimensioni di un fodero per gli occhiali), per cui, per dire, libretto d'uso e documenti meglio tenerli nel bagagliaio. Dietro, tra i due sedili, sotto ad una piccola luce di cortesia, c'è una piccola retina, dove ci si può mettere un block notes o poco più, dietro agli schienali si può infilare un raccoglitore per i cd. Ci sono infine due piccoli svuotatasche, non foderati nelle portiere e uno sul cruscotto a sinistra del posto guida, sufficiente giusto per il Telepass. Gradevoli gli interni in pelle, ripresi anche sul vano porta, che vanno ad impreziosire l'atmosfera anni '90 dell'auto. POSTO GUIDA Comodo per me, nei limiti del progetto. La mancanza maggiore è quella del bracciolo, per fortuna sono diversamente alto, 173 cm, quindi riesco a starci a mio agio. Con il sedile regolato tutto indietro riesco ad avere il volante, dalla corona gradevolmente ridotta come diametro, ovviamente non regolabile, alla giusta distanza dal busto. Sedile regolabile in altezza e piacevolmente ergonomico, la seduta ribassata ma non bassissima tradisce la derivazione utllitaria del progetto. Però non la trovo una pecca, anzi, lo trovo più comodo di quello della MX-5 NB, sul cui volante finivo per urtare le ginocchia. PLANCIA E COMANDI Se la valutassi come un'auto nuova o comunque moderna, il giudizio non potrebbe essere che poco lusinghiero. Tuttavia cercavo, in quest'acquisto, sensazioni assolutamente lontane dalla modernità, per cui, un'auto presentata nel 2003, ma con una plancia presa pari pari da un'utilitaria lanciata ben 7 anni prima, diventa paradossalmente un plus, più che un minus. La forma è quella particolare della prima Ka, con il piccolo tachigrafo retroilluminato di verde, pochi comandi e scarni, comando dei tergicristalli che sembra addirittura provenire dagli anni '80 (due regolazioni e tanto basta!) Totale assenza di computer di bordo, orologio analogico a centro plancia, sorprende già quasi che il contachilometri sia digitale. Di buono c'è che tutto è a portata di mano. La capote manuale è dimensionalmente piccola e facile da riporre/estrarre dall'apposito vano. ABITABILITA' Buona, a patto di non essere più alti di 175 cm. Anche salire/scendere dall'auto non richiede i sacrifici di auto ben più basse (penso a MX-5 o Z3) Con la capote chiusa non si ha assolutamente la sensazione di claustrofobia, sebbene anche una Punto di fianco sembri un SUV, e con la capote aperta si è sufficientemente "a giorno", come sulle auto anni '80, appunto, complici gli sportelli sottili e il montante del parabrezza abbastanza distante dalle teste di guidatore e passeggero. BAGAGLIAIO E' un pozzetto squadrato di 214 litri. Pertanto decisamente capiente e pratico in rapporto alle dimensioni esterne. Inoltre, la capienza non cambia in caso di apertura capote, che rientra in un vano a parte. Una pecca non da poco è che si può aprire solo dalla chiave telecomando, o da un'apertura d'emergenza tra i sedili, per la quale è comunque necessaria la chiave. Per cui, mai sia che posi il cappotto con le chiavi dentro e lo chiudi. Allucinante. ACCESSORI Difficile chiedere di più. Specchietti elettrici, radio CD (forse ha anche il caricatore, non so), fendinebbia, sensori di parcheggio posteriori, sedili riscaldati, climatizzatore manuale molto potente e ben regolabile. Mancano solo cruise control e bracciolo centrale, ma credo sia giusto così. COMFORT Rigida ma non troppo, rumorosa il giusto. Ad andature autostradali con capote chiusa l'ideale è tenere andature tra i 100 e i 120 km/h, oltre il rombo del motore diventa un po' troppo presente. Fruscii aerodinamici non pervenuti (magari perchè coperti, eh) Inevitabilmente, rispetto ad un'auto normale, richiede qualche compromesso, ma nulla di impossibile. Diciamo che il viaggetto estivo di 1000 km per portarla in terra natia (e nel suo habitat naturale) in estate sarà meglio dividerlo in due tappe con una sosta strategica in Umbria! MOTORE 1.6 95 cv, classico aspiratone molto elastico, favorito dal peso dell'auto inferiore ai 1000 kg. Risponde sempre molto bene al pedale, favorito dal cambio con rapporti corti. La Casa dichiara una velocità massima di 173 km/h, l'ho brevemente tirato fino ai 160 e, niente da dire, "sale come il mio" cit. Ovviamente dopo qualche minuto a quelle andature sarebbero consigliate cuffie da elicotterista. ACCELERAZIONE E RIPRESA I freddi numeri non sono stupefacenti, ma la leggerezza e il cambio corto fanno tanto, per cui in marcia è estremamente godibile e non ho avuto la sensazione di volere qualcosa in più. A 100 km/h, per dire, viaggia già a 3000 giri, quindi basta spingere e riprende benissimo. Dopo un bel giretto in statale collinare potrò avere un'idea più definita. CAMBIO Piacevolissimo, da vedere e manovrare. Corsa un po' lunga, pomello tondo in alluminio con asta a vista, innesti secchi e precisi, è assolutamente lontano dall'essere sportivo, ma è molto divertente e piacevole da usare. STERZO Molto preciso, dona un kart feeling non ai livelli di Mini, ma assolutamente piacevole. A dispetto delle dimensioni da 500, però l'angolo di sterzata pare essere quello del Titanic. Da farci l'abitudine, in garage o in parcheggio, le prime volte si rischiano figuracce (e l'abitudine a far manovra con i bus da 14 m non aiuta, anzi...) FRENI A disco anteriori, a tamburo dietro. Facili da modulare, spazi di frenata corretti. TENUTA DI STRADA/STABILITA' Molto buona in autostrada, complici le gomme 195/45/16, ai limiti dell'esagerato per il tipo di auto, e le ruote agli estremi della carrozzeria che la rendono piantata a terra. Anche a velocità sopra i limiti non si scompone, e neanche in frenata. Anche le rotatorie sono percorribili a velocità belle alte, in una di queste, esco in piena accelerazione, vado a mettere la quarta, e....mi sale su di giri. Convinto di esserci entrato in terza a 50 km/h, c'ero entrato in quinta!!! CONSUMO Da aggiornare in modalità pieno/pieno. Il serbatoio contiene 42 litri e dopo 300 km il galleggiante è poco sotto la metà. A occhio credo siamo intorno ai 13 km/l come consumo prettamente autostradale. Non male. IN CONCLUSIONE Automobilina simpatica e totalmente irrazionale, con delle caratteristiche che di fatto la rendono un po' un unicum nel panorama delle spider moderne. In fin dei conti sono soddisfatto dell'acquisto, in cui ho cercato di coniugare le sensazioni di una spider datata con l'affidabilità e l'economicità di un'auto comunque moderna. E a questo riguardo, la derivazione proletaria credo aiuti non poco.32 points
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Linee a caso? Questo concept è avanguardia. C'è voluto coraggio per disfare lo scudo e reinventarlo rivedendone solo le linee primordiali. Il trattamento delle superfici e dei dettagli è perfetto, il connubio tra il migliore design italiano e ciò che richiede il mondo oggi. C'è del minimalismo spinto fuso con forme geometriche e naturali senza che queste facciano a cazzotti. Non perdetevi nel dettagli come la coda o i fari, non si tratta di una vettura da vendita ma della somma di tutte le idee e dettagli che vedremo traslati negli anni a venire. Un pò come queste Mi dispiace sinceramente che diversi qui dentro non riescano ad apprezzare il lavoro svolto e che vi sia anche del pregiudizio dato che ci sono i francesi di mezzo, secondo me siete troppo legati a dei concetti superati di design e ad una percezione ormai morta e defunta di territorialità aziendale.31 points
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ma si, avevo dato l'esclusiva ad un sito ma vi anticipo 2 immagini e bon.29 points
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Bello il box da tetto, a che ora mostrano il concept dell'auto?29 points
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Eccomi dopo un po’ per condividere con voi le sensazioni che sto provando a proposito della mia nuova M3. Ho preferito aspettare un po' per avere il quadro molto più chiaro, e per mettere qualche chilometro dietro al volante. Inizialmente….le cose sono partite molto male come qualcuno di voi sa bene. L'avventura con la mia prima "vera" M inizia ritrovandomi i blocchi di trasporto ancora montati, poca roba….si tolgono in un quarto d’ora con un cric, ma oltre a questo (che esalta il livello cui è sceso il service BMW in generale…..e non solo in Italia, anche nel resto del mondo è successo che abbiano dimenticato i blocchi…) la cosa che mi ha davvero deluso è il fatto che la macchina è arrivata disallineata sia di sterzo che di retrotreno. Cosa che ho preferito correggermi da solo, utilizzando il ponte a laser dedicato di un amico, almeno so che la macchina va dritta e non me la “fanno” andare dritta allo sterzo, quando in realtà va storta. Ho sentito cose fatte in BMW che rasentano l’indecenza per correggere problemi analoghi al mio. Oltre a questo…..l’infinita attesa, che ha rischiato seriamente di farmi annullare l’ordine verso fine 2021. L’auto mi è arrivata 14 mesi dopo l’ordine iniziale, per la verità, 5 mesi li ho persi poiché l’ho presa xdrive, e a gennaio ’21 non era ancora a listino…..….diciamo che comunque 10 mesi non sono pochi, per una serie M3, dato che la mia è stata pure la prima xdrive ordinata in italia….e ovviamente…non è stata la prima ad essere consegnata qui da noi…anzi…….ma tutto è bene quel che finisce bene. La volevo una M3 nella mia vita, finalmente sono riuscito ad averla come volevo io, nuova, ordinata, ma si è fatta aspettare un po' troppo….. Detto questo passiamo alla macchina in sè. Non appena uscì il concept della 4er coupé, fui uno dei più acerrimi a criticarne il muso (cosa che tuttavia, faccio anche oggi, poiché è imbarazzante la stehgrille sulla 4 liscia), ma al contempo non avevo dubbi che su una M avrebbe avuto il suo gran perché. E così è stato. Non ho mai avuto neanche dubbi sulla scelta del colore, poiché da sempre dicevo a mio fratello: “questa va color acciaio”, e così infatti è. Il colore che ho scelto è il grigio Skyscraper, che nei forum è altamente snobbato, invece per la M3 berlina, secondo me, è il miglior colore a listino. Non funziona allo stesso modo sulla M4, poiché esalta le linee di una fiancata piena e muscolosa, come quella della M3 appunto, non una fiancata liscia e “vuota” come quella di una coupé. Ma detto questo, nei forum viene descritto come un “boring silver”. Non è assolutamente vero. Cambia tonalità in funzione del cielo. La mattina sotto il sole diretto presenta sfumature bronzee, calde, davvero bellissime, a mezziogiorno diventa un grigio delfino con riflessi blu-verdastri, la sera invece cambia ancora, sempre sotto luce diretta il verde esce preponderante, per cui è un grigio “verdolato”. Bellissimo, a mio avviso. Qui di seguito vi metto delle foto, prese la mattina, al pomeriggio e la sera. In certe condizioni sembra addirittura il brooklyn grey, pazzesco come cambia colore a seconda di come viene colpito dalla luce e dalla sua intensità. la Mattina: Il pomeriggio in penombra: la sera: Ho mantenuto anche i cerchi di serie, ma a differenza di molti che li prendono neri, ho preferito quelli (gratis) bicolore, che esaltano il disegno a ragnatela. Tutto questo contornato dai meravigliosi (sia esteticamente che prestazionalmente) freni carboceramici. Optional costosissimo per la categoria di auto) il 10% del suo valore di listino ante optional), ma ampiamente meritati come vedremo dopo. Dentro ho preferito andare sul classico, tutta pelle nera (Merino extended full pack) con profilo in alcantara dei sedili e cuciture in grigio, che si accompagnano perfettamente con la vernice esterna. Assieme a questo, immancabile il pack carbonio interno ed esterno. Ho inserito anche altre cose, come vetri privacy, bagagliaio elettrico, street recorder, display key ecc, ma molti sono solo accessori belli da guardare più che da usare. La prima impressione quando, finalmente, l’ho vista dopo che mi hanno chiamato dalla concessionaria che la stavano scaricando è stato di stupore. Non immaginavo che il grigio SS (che ho scelto a scatola chiusa senza neanche mai vederlo dal vivo) donasse così tanto all’auto. Crea il giusto contrasto con il carbonio, esaltandolo, e crea quel senso di moderno, di “ferro” di “digitale” che volevo avesse la mia macchina. qui al momento del ritiro il 18 marzo scorso: Dopo averla ritirata, e dopo aver fatto i primi chilometri, una volta rotto il ghiaccio e sistemate le magagne di cui sopra….nonché una volta passato l’effetto “emozione della novità” tipica dei primi giorni, ecco che ho cominciato davvero a capire l’auto. Non voglio essere frainteso, ma è al di sopra delle mie aspettative per la qualità costruttiva, è in linea con le mie aspettative sul motore, è sotto le mie aspettative su Cambio e sound. Parlando della qualità costruttiva in generale, il passo avanti è abissale rispetto al passato. Gli interni odorano di pelle vera, non di quell’orribile sensatec che spacciano per materiale eco friendly…..(e spacciavano per pelle qualche tempo fa…..) e tutti gli allineamenti sono fatti a modo. Non da la sensazione di qualità di una Porsche 992….però è innegabile il salto qualitativo, e comunque ci si avvicina abbastanza. Se paragonassi la mia F20….direi che qualitativamente, gli interni sono come chi passa da una Focus del 2007 ad una Giulia Q. Ben fatto BMW quindi. Parlando del motore, molto bello…..in linea con le mie aspettative. Non è al di sopra come lo era (e lo è ancora) il B58 mono-turbo twin scroll della mia M140, però non si comporta male. E’ tangibile la scelta fatta dei due turbo single scroll, poiché si traduce in un spinta non proprio prontissima ai bassi regimi (1500-2300 giri) poi è dirompente laddove invece il B58 cala, l’S58 spinge in crescendo fino ai 7 mila. Tuttavia , pur con questo piccolo neo di prontezza ai bassi (per me), è uno dei migliori 6 cilindri in commercio, o per lo meno, di quelli che ho provato finora. Il B58 invece regala le soddisfazioni migliori tra i 1500 ed i 5 mila, poi perde smalto anche se urla come può anch’esso fino a 7mila. Chiede di essere guidato allegro, non come un diesel come il B58. Come anticipato….il cambio a convertitore di coppia porta molti, moltissimi vantaggi di fluidità ed efficienza rispetto al vecchio DCT, non proprio apprezzato per la sua ruvidità a freddo, nonché per la sua poca compostezza e marcata sofferenza nel gestire tratti di traffico, come code e ripetuti stop and go. In scalata non è male….sempre un po’ artificiale……ma tuttavia veloce. Diciamo che non è il piatto forte della macchina, poiché se la si guida come va guidata….il cambio sarebbe preferibile averlo più secco, più ”macho”…ma sa divertire molto, per cui non lo reputo così male. Quanto a Sound…..…qui proprio abbiamo il punto cruciale della mia insoddisfazione e il difetto principale che trovo alla macchina. Niente sound, niente magia per me. La realtà è questa. Ok, sono cose facilmente risolvibili….e tuttavia le leggi non permettono ai costruttori chissà quali margini….però….è un peccato avere tanto motore…e così poca voce. Peccato davvero. Sarebbe stata la ciliegina sulla torta, pur sottolineando che non abbia soft limiters o menate di questo tipo da perbenisti come le VAG o le Mercedes. Tuttavia il suono c'è.....prima dei filtri....ma purtroppo le già menzionate norme ci impongono di accontentarci di 70/80 dB. La sensazione al volante è di leggerezza. Il peso si sente un po’ a dire il vero specie quando si va a caccia del punto di corda in ingresso curva, ma poi il motore e la coppia, sono così abbondanti che la macchina sembra pesi molto meno di quello che in realtà è. Per cui ci si fa l’abitudine, anche se la leggerezza e compattezza che trasmette la M140 sono inarrivabili, ovviamente; ma a livello di presenza su strada la M3 è granitica, trasmette quella sensazione di grip e prestazione onnipresente, sempre pronta e a portata di mano che una macchina così deve trasmettere. Nelle impostazioni "custom "M1 ed M2" richiamabili dai tastini rossi al volante, l'utilizzo "all in " della trazione posteriore (utilizzabile solo disinserendo però tutti i controlli) non l'ho prevista, proprio perhcé la trazione in 4wd-sport è talment eefficace e sbilanciata dietro come si conviene, che utilizzarla in RWD sarebbe inutile e controproducente ai fini del piacere di guida e della trazione, che tanto mi piace. Le scodatine le faccio con la 140....che oltre ad essere più piccola, leggera e corta, è anche più divertente per fare queste scemenze. Capitolo a parte li meritano i freni carboceramici: solo una parola: splendidi. Costano...ma sono un Must Have. Davvero incredibili.....io non ne farò più ameno sulle mie prossime auto (spero di potermele permettere ancora......) Dal mio punto di vista, per quel poco che ho potuto saggiarla finora (2500km….) si apprezza molto l'S58 della M3 nella ripresa 100-200 piuttosto che lo spunto da fermo. Sullo scatto puro (draggy) mi ha staccato un bel 3.39 (corre solo con 100 ottani la mia) e ho la sensazione che migliorerà con l’aumentare dei chilometri, ma come dicevo, è la ripresa il suo piatto forte, costante, corposa, onnipresente, è un continuo accelerare senza sforzo anche oltre i 200 (il massimo a cui sono riuscito brevemente ad arriva finora), e sempre tramite (draggy), il 100-200 me lo ha coperto in 7.78 secondi. Non male, davvero per una macchina stock da 1830kg a secco, con tanto di pieno e conducente però, quindi prossimi alle 2 tonnellate effettive. Se qualcuno mi dovesse chiedere così a freddo se ho rimpianti ad averla presa xdrive piuttosto che posteriore, la risposta è NO senza alcun dubbio. L’Xdrive per la M3 per me è imprescindibile per chi cerca il massimo della prestazione sullo spunto e chi cerca comunque il massimo ottenibile dai pneumatici quanto a trazione ed uscita di curva. Le 4wd (che sono, comunque, disinseribili on demand…) permettono di avere sempre tutti i cavalli per terra e in 4wd sport è sbilanciata 80 dietro e 20 davanti, per cui interviene solo se effettivamente è necessario, quel tanto che basta per lanciarti fuori dalla curva in trazione, senza sottosterzo….e magari con un bel traversino a 45 gradi sotto controllo. la RWD non è adatta a questa macchina, io l'ho provata, e sinceramente trovo molto più bilanciata la xdrive, proprio poiché hai la percezione chiara che riesce a mettere a terra tutti i cavalli del motore. Richiede una guida pulita, non è adatta alla guida sporca....meglio usare altre auto pe rfar fumare le gomme secondo me; la G80 ha dimensioni da e39 quanto a lunghezza.....diciamo che ti diverti poco nelle strette strade nostrane....ed è meglio quindi prenderla in funzione della ricerca prestazionale, a mio avviso. Per cui se qualcuno ha intenzione, la prenda xdrive senza pensarci per quel che mi riguarda. Inoltre, avendo la M140 posteriore con differenziale autobloccante meccanico, consiglio sempre una macchina “corta” per divertirsi un po’ a fare traversi….poiché le strade italiane sono malmesse e molto strette….è un attimo fare migliaia di euro di danni alle chiappe della macchina. Meglio quindi corta per fare gli scapestrati ogni tanto lo ribadisco. Ovviamente il confronto è con la Giulia Q….auto che avevo trovato decisamente più impegnativa da guidare “forte”, molto più incline ad allargare il sedere ad ogni accelerata. Diciamo che caratterialmente, la Giulia è più vicina alla mia M140, cioè…da guidare….da impegnarsi e da divertirsi. Una guida più analogica…più vecchio stampo. La M3 4wd è più “sterile” da questo punto di vista, tutta precisina, tutta trazione, tutta perfetta. Ti permette una guida pulita ad andature indecenti, tanto da far fare molta fatica a starti a paraurti anche auto ben più blasonate e “sportive” nel misto-veloce (leggi 992 4s.....). La proverò in pista il 23 giungo, a Misano, non la mia ma grazie al corso M drivers che mi ha regalato la BMW con l’optional M driver’s package che ha la mia. Quel giorno avrò la possibilità di maltrattare una M3 come si deve (immagino con freni in acciaio per ovvi motivi di costi di ricambio), ma avrò il modo di integrare a dovere questo post con un appendice dopo quell’esperienza. Ad andature autostradali è una semplice serie 3, fedele, silenziosa, confortevole. niente fruscii aerodinamici. Tutto da copione insomma! Unica pecca oltre al sound è il consumo. ad oggi il CdB segna una modesta media di 14,8litri per 100km........ok ...... è anche colpa mia.......il benzinaio diventerà il vostro migliore amico.......la M140, che pur consuma, in confronto è un turbodiesel! dopo aver rotto il ghiaccio provo al momento sensazioni contrastanti. Ho la consapevolezza di avere la berlina seg.D più veloce e capace nel mercato, il “punto di riferimento” come si dice. Però me l’aspettavo in modo diverso, pur ripetendo all’infinito, che mi fa voglia guidarla e mi piace guidarla. Vedo la gente, anche ragazzi, che mi incitano a sgarsare, a fargliela vedere, a farci una foto quando mi fermo in centro o sono al distributore; per cui vuold dire che un certo effetto lo fa nelle persone, e per quanto un po' la cosa sia scocciante, al contempo mi regala comunque una bella soddisfazione nel vedere tanto entusiasmo. Se ci guardiamo intorno….oltre alla M3 alla fine esiste solo la Giulia Q, in questa classe non c’è davvero più nulla. La RS4, con il dovuto rispetto per chi ce l’ha e per la categoria, è un’auto da rappresentanti che si è no ha fatto un corso di crossfit in palestra, la C63 AMG è quella messa peggio, con un 4 cilindri che mi fa preferire una qualsiasi model 3 elettrica a quell’aborto che hanno scelto di mettere sotto il cofano. Restano solo l’Alfa Romeo e la BMW quindi. Poi il nulla. Poi sarà probabilmente il nulla....visto l'andazzo elettrico, e seppur le batterie siano affascinanti ed il domani (preferendo però l'idrogeno....) la cosa mi rende triste, poiché stiamo assistendo al capitolo conclusivo di un'epoca. Quella dei motori a scoppio veri. Fine dei romanticismi….l’amarcord meglio tenerlo per un’altra volta che dite? Ora sono curioso di provarla in pista….non sono così sicuro che la scritta “competition” là dietro nasconda una vettura da track day….ma sono impaziente come un bambino di vedere quanto vale, quella scritta, in pista. Ad oggi consiglierei la M3, a chi cerca un giocattolone che bruci tutte le rivali al semaforo, che bruci tutte le rivali quanto a look (poiché è innegabile…me la guardano davvero tutti, ed i commenti sono sempre stra positivi) e finché è nuova questa linea…tanto vale godersi l’effetto “wow” che vedo nelle persone. Da prendere rigorosamente xdrive però! Se qualcuno volesse una TP, la scelta è solo una per me, Giulia Q. non consiglierei la M3 proprio perché sarebbe incompleta per me. La M3 con il manuale mi da l’aria di impacciata e troppo “pachiderma” per regalare le emozioni che uno si aspetta. Ecco quindi che le 4wd esaltano le doti di prestazione pura, invece Giulia esalta l'esperienza di guida probabilmente. Le mie considerazioni finali dopo questo breve assaggio di "rodaggio" sono che la G80 (mi spingo a dirlo), è forse la migliore M3 mai prodotta, finora. E' la migliore per la prestazioni da supercar, è la migliore per finitura, è la migliore per usabilità a 360 gradi nella vita quotidiana. Non vado a scomodare mostri sacri come la E36 o la e46, ma le considero belle....per la loro epoca. Oggi non avrebbero telaio, sterzo, freni, motore. non avrebbero niente se non un bel suono quello si. Nell'epoca moderna quindi, la G80 è la migliore M3 di sempre. Senza alcun dubbio per me, poiché ultimo capitolo di una storia nata negli anni'80, poiché ultimo capitolo prima dell'avvento dell'elettrico, l'ultimo capitolo di un'auto iconica come quelle che piacciono a noi petrolheads...quelle a benzina...prendere o lasciare. Se qualcuno ha intenzione quindi, non indugi.....anche perché la Touring è proprio l'"arrivederci" in grande stile e porterà in dote un'usabilità ancora maggiore della già eccellente sfruttabilità quotidiana della berlina. Integrerò il post dopo il 23, quando potrò dare qualche considerazione dopo la giornata Misano. Nel frattempo, metto qualche scatto accanto alla M8 di mio fratello. 24 giugno 2022 - Faccio un UP a questa discussione. Ieri ho partecipato a Misano alla giornata dedicata ai clienti M, nel quale grazie alla scuola GuidarePilotare ho potuto provare quasi l'intera gamma M, anche in pista, seppur con pace/safety car. Venendo al punto saliente, senza dubbio sono felice della scelta che ho fatto. In pista la M3 è quella che mi ha divertito di più senza se e senza ma. Quella più precisa, più equilibrata, più "veloce" e quella che soffriva meno i trasferimenti di carico. Davvero bella, seppur, come detto, abbia potuto provarla con pace car che dettava il passo. A margine dico......avendo provato la M8 Cabrio e la M4 cabrio, che si....sono proprio delle vasche da bagno. Imbarazzanti. Sono rimasto stupito dalla M5 e dalla X5M. Credevo fossero dei pescherecci...invece....come detto....i pescherecci sono state le cabrio (per me), davvero pessime. Inoltre ho avuto una qualche difficoltà a far driftare bene la M8 Gran coupè......laddove sia con Cayman GT4 che con la 992 GT3, era un giochetto da ragazzini tenerle in drift senza troppi pensieri. La M8 richiede continuamente correzioni....e tuttavia.....il sottosterzo è davvero marcato. La M3 è quella che mi ha dato la sensazione di agilità e prontezza, di confidenza ed equilibrio. Se qualcuno ha qualche dubbio su cosa prendere, per quel che mi riguarda, prenda tutto il listino M e metta nel cestino tutte le X, tutte le M8, e la M4 cabrio. la partita se la giocano M2, M3 (berlina e forse Touring), M4 coupé e come outsider la M5. La M5 mi ha stupito, al pari della X5M, ma a differenza del suv che si...è meno vasca da bagno di quanto pensassi, la M5 ovviamente diverte di più. se devo sceglierne solo una però, sarei onestamente indeciso tra la M2 e la M3. Poi però.....sapendo dove vengono utilizzate (su strada) sceglierei proprio la mia a mente fredda e questo mi rasserena sulla scelta che ho fatto. Per cui si.......il mio verdetto dopo averla provata in pista è che la M3 è la M per antonomasia oggi. Non so come vada la M2, ma credo le manchi quell'allungo che invece ha la M3 grazie a quella manciata di cavalli in più. Nella vita di tutti i giorni, la M3 è la M da prendere, pratica versatile, veloce, inconfondibile quanto a stile....e se non bastasse, ora c'è pure la Touring. Non ho altro da dire, se non che sound a parte che purtroppo non c'è........confermo che è lei la regina ad oggi nel suo segmento, in base alla mia esperienza diretta con la M3. Buon nome non mente insomma..........anche se l'occhio è caduto alle vetture corse clienti.......ieri c'erano dalle Lamborghini alle Lola, alle 488 GT, alle 911 RSR, a protoitpi con dei V8 che mi facevano venire la pelle d'oca che giravano prima di noi "umani"........davvero delle orchestre sentir cantare certe cose.........e ti fanno capire che le auto da pista giocano altri campionati.........e che...... forse forse.......qualche track day con una macchinina da corsa vera (che sia alla portata e gestibile economicamente....mica una Lamborghini) è un progetto da mettere nella lista delle cose da fare nella vita. p.s. sempre bella la pista di Misano.....però....Imola non si batte per me.29 points
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Potrebbe sembrare un domenica mattina qualsiasi, c'è un bel sole, il cielo è sereno ma per me non si tratta di una domenica qualsiasi. Oggi incontrerò quello che per me è il Freddie Mercury del design automobilistico. Sogno questo incontro da almeno 25 anni ovvero da quando la Fiat barchetta fu presentata alla stampa nel lontano 1995 e rimasi folgorato dal suo design, avevo 15 anni e cominciai a tappezzare la mia stanza dei vari poster che trovavo su vari Quattroruote e simili. Qualche tempo dopo riuscii a comprare la barchetta e per molto tempo fu la mia unica auto, poi diventò la seconda auto, quella da tenere in garage ed usare solo in alcune occasioni. Da quando la comprai il mio sogno fu quello di farmela firmare da chi tracciò quelle meravigliose linee, fluide, mai arroganti, iconiche. Per una serie di coincidenze che sono spiegabili solo in maniera irrazionale ma trovano spiegazione nel modo delle vibrazioni cosmiche, questa domenica lo incontrerò. Preparo il pennarello, tiro fuori la barchetta dal garage e mi avvio verso casa sua, sono emozionato come se uscissi con Sabrina Salerno... porto con me anche le tavole del mio ultimo lavoro, il restomod elettrico della barchetta che nel frattempo grazie al web, ha fatto il giro del mondo e di cui ho ricevuto i sui personali complimenti. Suono il citofono, mi risponde la stessa voce gentile con cui qualche giorno prima ho combinato l'incontro per telefono e non fu una breve chiacchierata ma anzi mi stupii di come avessimo trascorso un'ora a parlare d'auto, di design, di storia dell'auto. Un'ora a parlare di design con Zapatinas... il cancello si apre e viene fuori questo signore sportivo, energico, cordiale. Stretta di mano e mi invita a mettere la barchetta giu in cortile. Mi apre il garage e sono folgorato dalla quantità di tavole originali appese alle pareti. C'è un pezzo importante della storia dell'auto moderna, si va dagli studi preliminari della barchetta, la 145, la 147, e poi tutte le BMW disegnate insieme a Bangle (come le Alfa). Davanti ad un buon caffè trascorriamo due ore a parlare di aneddoti, sul design della barchetta, delle Alfa, di quanto non si possano guardare le BMW e le Merceds odierne, di personaggi (Cressoni, Gandini, Cantarella...). Mi sento proiettato in un film, sto parlando con Zapatinas di tutto ciò che non ho mai saputo ma ho sempre immaginato, cosa accadeva dietro le quinte di un mondo che adoravo. Il tempo è finito, è ora di salutarci, mi firma la barchetta (anche se non capisce il perché ci tenga così tanto). è stata una delle giornate più belle della mia vita.28 points
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Fin dal giorno della fusione tra FCA e PSA ho sognato il remake della non bellissima ma fascinosissima Citroen SM a motore Maserati, e visto che avevo tempo libero e dovevo aggiornare sia la pagine social che il portfolio, beh... https://www.behance.net/gallery/142223091/STELLANTIS-SM-Manifesto non vuole essere un remake vero e proprio, ma un omaggio che ne mantiene il feeling28 points
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Quando entrano nei concessionari Audì BMW Mercedes e comprano le “business advantage 90’s Beirut edition” al posto di quelle viste sulle riviste tanti problemi non se li pongono.28 points
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Ciao Amici, è tanto che non pubblico qualcosa. Ho deciso di cimentarmi in questi tanto di moda "restomod". Come soggetto ho scelto uno dei veicoli a me più cari, la barchetta. Inutile sottolineare cosa sia la barchetta, per molti una delle occasioni mancate a causa della trazione anteriore. A livello di design resta però forse una delle ultime creazioni apprezzabili (insieme al Coupé di Bangle) della Fiat prima che diventasse 500dipendente. Uno dei grossi problemi attuali della barchetta è che non può circolare in alcuni luoghi (Torino per esempio) perché è Euro 2. Ma io l'ho resa elettrica e quindi "LEGALE" da qui il suo nome "barchetta Legal". In più ho sfruttato la compattezza dei motori elettrici montandoli al posteriore e rendendola di fatto una trazione posteriore. ecco una piccola anticipazione, nei prossimi giorni la galleria completa.27 points
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Barchetta Legal La Fiat barchetta è una delle ultime spider disegnata, progettata e costruita in Italia. Il suo design firmato Andreas Zapatinas, risalente agli anni ’90 risulta ancora oggi piacevole ed attuale. La piccola roadster soffriva però della mancanza della trazione posteriore nonostante una motorizzazione di 1,8 litri benzina che si dimostrava brillante e scattante. Delle 56.000 unità prodotte sono ancora molti gli esemplari circolanti, segno che la vettura è entrata nel cuore dei loro proprietari, purtroppo però le limitazioni antinquinamento limitano di molto la sua circolazione. Da qui nasce l’idea del restomod. Un’aggiornamento che non ha voluto stravolgere il riuscito design esterno, se non in alcuni particolari, mentre si è concentrato in maniera importante sulla meccanica. All’esterno spiccano i nuovi scudi paraurti integrati da nuovi elementi aerodinamici, nuovi proiettori anteriori a Led e nuovi anche i gruppi ottici posteriori. L’elemento che ha subito più modifiche è il baule posteriore ora dotato di due gobbe che richiama lo spirito delle roadster anni ’60. Altre modifiche si concentrano all’interno, oltre ai nuovi sedili e pellami utilizzati per rivestire i pannelli porta, viene integrato un moderno sistema audio, di navigazione ed integrazione con smartphone, per questo motivo è stato ridisegnato il tunnel e la consolle centrale. Gli strumenti davanti al guidatore diventano ora digitali come anche i comandi del clima. Al posto del brillante 1.8 litri a benzina montato trasversalmente sull’anteriore, nel restomod della barchetta trova posto un motore elettrico da 177 Kw con cambio automatico montato al posteriore rendendola di fatto una spider a trazione posteriore. Le batterie sono alloggiate in parte nel vano anteriore ed in parte dietro l’abitacolo distribuendo in maniera equa i pesi sull’asse anteriore e posteriore. La barchetta Legal (legale perché grazie al motore elettrico può circolare legalmente senza infrangere le norme antinquinamento) non è dotata di soft top, è pensata per circolare sempre in configurazione aperta.27 points
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Ecco le mie prime impressioni dopo averla vista dal vivo Visto che ho dovuto aspettare un’ora prima che la scoprissero, mi sono seduto dentro ad altre auto esposte, dalla 500e alla Stelvio passando per 500x e Compass per avere un termine di paragone. Esterni è abbastanza imponente, soprattutto all’anteriore, mentre dietro sembra un po’ snellirsi grazie alla superficie più concava. Nella vista laterale mi è piaciuto più l’anteriore così pieno e possente che il posteriore, bello il montante A ed il profilo laterale del parafango anteriore. È più filante della Stelvio, soprattutto al posteriore, ma non è tanto più piccola. Difficile invece fare paragoni con la Compass che è più squadrata, esternamente sono molto diverse. Metto qualche foto di dettagli, tanto l’avete già vista in lungo e largo Interni Esteticamente è come me l’aspettavo, forse il tablet me lo aspettavo più piccolo, invece è bello largo e per quanto ho potuto vedere reattivo, così come il virtual cockpit. In generale bella la plancia come design e come dettagli. Bella la plafoniera, molto moderna, purtroppo non ho una foto. Sedili in pelle, belli e comodi, sono la parte più rifinita degli interni, mentre le portiere sono rivestite di diverse plastiche, ma tutte rigide, mentre Stelvio ha il bracciolo rivestito in similpelle morbida. Il tunnel è come me lo aspettavo dalle foto, ma devo dire che pensavo che quello di Compass fosse rifinito meglio invece sono entrambi con materiali semplici paragonabili a quelli di Tipo e 500x, mentre quelli di Stelvio sono un pelino migliori, ma sempre plasticosi anche se ci sono quelle maniglie rivestite ad arricchire un po’. La parte nera che sta intorno al cambio ed ai tasti del volume e del freno a mano è di plastica sottile rigida e liscia, come immaginavo dalle foto, non ne capisco il senso a livello di design, ma è così, ormai mi ci sono abituato, così come il bubbone del DNA messo in quella posizione. Bagagliaio abbastanza capiente, più sfruttabile in altezza di quello della Stelvio, che sotto ha la batteria quindi non si può abbassare su 2 livelli come quello di Tonale. Nel doppiofondo ho scoperto anche il portatarga anteriore, un po’ massiccio come visto in alcune foto. Vano motore bello e ordinato Mentre uscivo pensavo che è una bella macchina, ma ha un prezzo di listino veramente alto pur avendo tanta tecnologia a bordo, ma anche tanta plastica, non è un difetto di Tonale, sono tutte così, però per questi prezzi ci si potrebbe aspettare un rivestimento in pelle completo degli interni, con il verdone metallizzato mi immaginavo già degli interni in pelle beige. Poi all’improvviso vedo nel piazzale queste due Alfa d’epoca, con tanti anni sulle spalle, ma che interni !!!27 points
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https://notizie.tiscali.it/economia/articoli/stellantis-sorpresa-nuova-fiat-600-in-germania-00001/?chn26 points
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Finalmente! E' proprio il caso di dirlo. Finalmente ho potuto provare una delle auto che più ho atteso di guidare...anzi forse quella che attendevo di più di provare. Il teatro che ha accolto questo evento è la pista di Fiorano, una "prima" assoluta per me in questo mini circuito....ma grandissimo per ciò che rappresenta per qualsiasi appassionato, me compreso. L'evento si è articolato in due giorni, il primo (venerdì) era per prove su strada, visita alla linea di montaggio, cena al cavallino e pernottamento all'executive hotel di Fiorano......giornata a cui non ho potuto partecipare per motivi di lavoro...ma il giorno seguente vi è stata la prova a Fiorano....e diciamola tutta, è il piatto forte della cosa dato che il venerdì pioveva a dirotto per cui non mi sono perso molto per fortuna. Peccato per la visita in linea di assemblaggio....ma rimedierò .... o almeno lo spero. Arrivo all'Hotel di buon ora, faccio check in, diligentemente mi accomodo sulla navetta che ci porterà in pista (eh già......speravo di fare qualche foto della M140 di fronte al real cancello....ma niente......solo Ferrari possono entrare....gli altri-----out), ma nessun problema......ho rimediato al pomeriggio per una foto di rito in onore della trasferta modenese per la mia amata serie 1, che ormai mi accompagna come daily car effettiva...povera le sparo 3/4 mila km al mese ormai negli ultimi tempi....e siamo prossimi ai 100mila. Ma torniamo al succo del discorso...la 296. Già la 296......mai sentita in moto, mai fatto un metro. Bello poter iniziare così con lei....a Fiorano, a casa sua. tanta roba. Arrivati in pista si è accolti da una struttura nuova, una lounge house antistante ad una bella scuderia, è proprio il caso di dirlo...con quasi tutta la gamma esposta. Mancano le hyper car e le Icona...ma il resto c'è più o meno tutto. 812 competizione inclusa.....ma è d'obbligo una scappata a piazza Michael Schumacher...luogo di molte presentazioni.....luogo in cui troneggia ancora la casa di Enzo....luogo magico per chiunque.....e devo dire fa un certo effetto poterci camminare attraverso, in silenzio...da solo...un sabato mattina qualunque. Mentre tutti (gli altri) si prendono il caffè...io mi fiondo sulla 296 esposta vedendo uno stewart che la sta aprendo...."mettimela in moto, ti prego....in caso dai la colpa a me se qualcuno si lamenta". detto fatto...finalmente la sento in moto. Beh.....insomma....non male...ma neanche bene...il filtro antiparticolato purtroppo ha messo una bella FFP2 anche a lei........ma il sound c'è....ed è tuttavia una situazione spiacevole rimediabile volendo. Mi chiamano per il briefing, sarò ultimo delle tre sessioni in pista....poco male....potrò godermi un po' la platea di auto esposte e godermi un po' l'ambiente....ho pensato, tanto a parte altri tre o quattro italiani, sono tutti stranieri....meglio così. Il primo turno è seduto a destra, dove ci fanno vedere il tracciato e ci fanno sentire come va la macchina, gli altri due sono con una 296 assetto fiorano e con una "liscia", in modo da percepire le differenze. Arriva veloce il mio turno demo e manco a dirlo, capito sulla numero 2, una splendida asseto fiorano in rosso imola. Beh...che dire.....tracciato corto e pure stretto...ma è una pista di prova...ed è comunque Fiorano...non devo permettermi di dire insolenze oggi! Bellissimo poterci anche fare un giro lì....avendola vista sempre dai video....e dagli spies dei vary Varryx & co. Mentre gli altri iniziano a girare...io vado al parcheggio antistante il famoso box, dove ci hanno riunito per l'attesa, a godermi la moltitudine di 296 in varie configurazioni che sono presenti per la giornata e ancora.....a fare un giretto in piazzetta Schumacher per riassaporare la storia. Tutto trasuda qualcosa da raccontare lì....pura emozione. Niente da fare.....emozionante poter essere li da soli a guardare quelle costruzioni.......rivivi tutto il passato...tutto il sogno di Enzo, tutti i personaggi che ci hanno messo piede..... da Fangio a Lauda....ad Alesi....a Schumacher......a Charles........pazzesco. Provare per credere. E' il mio turno e manco a dirlo di nuovo....capito sulla 2. primo mezzo giro un po' calmo...poi si va ad un buon ritmo....nulla di così eclatante certo...però si ha modo di capire un po' il circuito e soprattutto la macchina. I tre giri passano in fretta.....altra oretta di pausa...poi risalgo su una 296 normale, rifaccio il mio turno.....ed essendo ultimo...ho il tempo di soffermarmi poi al box mentre gli altri si fiondano al ristorante per il pranzo, che tra l'altro...io non ho neanche potuto apprezzare poiché ero in ritardo per un altro appuntamento in quel di Reggio Emilia.... Ma...quindi.......come va questa 296? Vengo da un anno in cui ho potuto provare diverse auto sportive in pista. Dalla Cayman GT4, alla 992 GT3, alla 992 Turbo, alla AMG GT, all'Audi RS7 ed R8, alle BMW M3-4-5-8, e seppur su strada, anche la Huracan, la SF90 e la MC20 sono nella lista "con la spunta" quest'anno. Nutrivo grandi aspettative, in virtù del fatto che di tutte quelle citate che vanno tutte davvero molto forte ma....solo due mi avevano "divertito" nel vero senso della parola: la GT4 e la M3. Si......non la GT3.....e non so come mai...perfetta in tutto......ma ben distante da come ti fa sorridere una GT4, seppur sia più lenta, meno potente e meno scenica. Ma molto più compatta....e per me, bilanciata, rispetto alla GT3 che mi ha un po' deluso in un certo senso, seppur sia una vettura davvero squisita, ma con la S maiuscola. Ma le manca qualcosa.....che la GT4 mi ha dato, stranamente...il divertimento. Altra cosa la M3, e provandola in pista ho capito di aver fatto bene a comprarla. Efficace e molto, molto divertente. Una berlina da teppisti...hooligan come si conviene......cazzara.....definitela come volete. Ma mi ha divertito...e tanto. Per me il miglior value for the money ad oggi in quel segmento. Le altre...tutte belle....ma alcune asettiche....altre sterili....altre dei veri pachidermi........si insomma...i cavalli non sono tutto. Ecco proprio il divertimento di guida è quello che più mi aspettavo dalla 296, essendo pure in bella mostra come slogan nel video di presentazione. "Vediamo quanto è fun to drive" allora, mi sono detto. Beh....taglio corto...è MOOOOOOOLTO FUN to drive ragazzi. é splendida, piccola, leggera, veloce, potente.......pura....in una parola. Le manca il bracciolo, i pannelli porta sono tutti in carbonio (sulla fiorano) ed è essenziale e scarna...un po' in antitesi con quello cui siamo abituati oggi, dove troneggiano comfort di ogni tipo e schermi qua e la. Ti leghi alle quattro punti e vai. devi guidare. Punto. A livello dinamica di guida è un rasoio, l'anteriore da molta confidenza e feedback rispetto a quello della GT3, così come il posteriore. Gli inserimenti alla corda arrivano subito, sulla GT3 dovevo cercarli....e devo dire mi sembra pure un po' filtrata rispetto alla Ferrari. capitolo a parte il motore. Che signor Motore. Quando pensi non ne abbia più attiva il post bruciatore. Sono rimasto impressionato da come lavora l'ibrido sopra i 6 mila giri. non senti cali di coppia o di spinta, ma anzi....è tutto un crescendo di spinta che sembra non finire mai. Tutto il contrario del motore della GT3...che è aspirato per cui non si possono pretendere chissà quali respiri, ma il 6 cilindri Ferrari gioca un campionato a parte. Il motore mi ha davvero impressionato. In generale vi è perfetto lavoro tra telaio, sospensioni e sterzo. La macchina, ribadisco...a me, risulta molto comunicativa.....analogica per così dire. La guidi e la senti e ti senti davvero un tassello del puzzle che compone la macchina. La stessa sensazione che avevo provato sulla SF90 Stradale, l'auto che più mi era piaciuta nella mia lista delle auto provate su strada di sempre. Ok....non sono certamente 6/7 giri in pista che rivelano il carattere di una macchina...ma laddove la GT3 mi aveva deluso (probabilmente avevo io aspettative troppo alte dopo il divertimento enorme avuto con la GT4), la 296 mi ha impressionato (probabilmente non nutrivo aspettative così alte dopo la doccia fredda della GT3). Ma mi ha divertito, e tanto. Questo è innegabile per me e va al di là dei numeri sulla carta. Comunque...... scendo e rifletto..... promossa a pieni voti, su pista. Entro un mesetto la proverò anche su strada e vediamo come si comporta lì....ma come primo appuntamento....è andata benone davvero. Complimenti Ferrari, gran bella auto. Scusate....dicevo della povera M140 che mi scorrazza qua e la....ok non è la pista di Fiorano, ma c'è comunque una pista..... quella dell'aeroporto di Reggio Emilia, non è una 296......ma è un 326......diciamo che il pranzo a Fiorano non è stata una gran perdita.....visto il volo da solista che ho poi fatto sabato pomeriggio con "l'arancione"..... comunque come promesso...foto di rito post - volo ed hangaraggio. Anche lui è bello divertente....più della Ferrari credetemi! 😄 Che bel sabato......magari fossero tutti così.......26 points
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Here we go https://www.carscoops.com/2023/02/2024-fiat-600-ev-makes-spy-debut-as-jeep-avengers-cute-italian-cousin/25 points
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le auto attuali non sono nemmeno lontane parenti di quelle di 20 anni fa. Proprio per via delle normative. Se non te ne rendi conto la tua analisi è fallace in partenza. Prendi l'auto medioman per eccellenza la golf. In 20 anni, a forza di normative più restrittive viaggia come se una persona viaggiasse con uno zaino di 30 kq in spalla piuttosto che senza. Eppure mantiene prestazioni e consumi medi simili. tu confondi gli accessori con il progetto globale di un'auto. E tutto questo c'entra molto poco con il processo di elettrificazione di cui stiamo parlando. La guida autonoma cosa c'entra in questo discorso? a parte il fatto che è stata più che altro una grimaldello pubblicitario per vendere una supposta auto del futuro non ancora matura. Koreani e Cinesi hanno un sistema paese diverso dal nostro. Tu sei disposto ad adottarne uno simile per avere risultati industriali simili nell'automotive? Perche la domanda è questa: Cambiare il proprio stile di vita. Peggiorandolo e sperando che contribuisca a renderlo sostenibile. Ammesso che altri continenti facciano la stessa cosa, perchè comunque l'atmosfera non possiamo recintarla (per fortuna) E tu mi parli di godronature? Torniamo alla domanda originale di questo 3d un po' bislacco: L'odio per l'elettrico, perchè? Per ma è una domanda che non esiste: l'elettrico non è odiato, l'elettrico è neutro. Io piuttosto credo che la sua imposizione potrebbe renderlo indigesto, in virtù di quanto ti ho scritto prima. E' piuttosto l'atteggiamento come il tuo, incapace di vedere le criticità e le storture di questa imposizione dall'alto che alimenta insofferenza da parte di chi farebbe molta fatica a reggere economicamente un cambiamento simile. La macchina in quanto tale con accessori e tutto quello che si porta dietro è un aspetto del problema. E' tutto quello che c'è attorno, dal mondo lavorativo, allo stile di vita che preoccupa molti. E non venirmi a dire che son cazzate, perchè se no non dimostri maturità. Ti faccio un esempio molto terra terra per farti capire che non parlo per partito preso, anzi te ne faccio due: primo esempio: anni fa faccio un piccolo investimento assieme ad altri soci per installare un impiantino pilota di cogenerazione in una struttura residenziale, l'idea era abbassare inquinamento e bollette e vedere se tale tecnologia poteva essere utilizzata altrove. Le premesse tecniche erano promettenti. Dopo 10 anni abbiamo recuperato qualche soldo rivendendo il macchinario. Eppure in teoria tutto sembrava un sistema migliorativo. secondo esempio: 5 anni fa abbiamo deciso di modificare l'impianto degli uffici dove lavoro eliminando il gas e sostituendo tutto con delle UTA. Costo della conversione superiore ai 150k euro a cui si aggiunge un impianto fotovoltaico da 15kw perchè di più non ci stavano. A distanza di tot anni le bollette non si sono ridotte, anzi, la manutenzione è aumentata, la temperatura invernale è più bassa, soprattutto il lunedì. L'apparato domotico di fatto non viene utilizzato perchè sballava tutte le curve di consumo in quanto doveva far fronte a tot profili di utilizzo. Sulla carta l'impianto è di alto livello, in pratica le sue prestazioni sono medie, nulla più. Ma l'obiettivo era quello di togliere il gas. Nonostante questo, in strutture che progetto assieme ad altri, quando possiamo continuiamo a perseguire questo obbiettivo. Ecco perchè quando tu, o persone come te mi fanno il pippone elencando i soli vantaggi dell'elettrico e soprassedendo indignati sulle potenziali criticita, ecco, mi cadono un po' i coglioni25 points
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Ho avuto modo di sbirciare qualche anticipazione. Rimarremo piacevolmente sorpresi, non saranno dei semplici rebadge. Molti spunti dal passato ma rivisti in chiave molto attuale, mi viene da dire molto avanti rispetto a ciò che si vede oggi sul mercato (almeno per quanto concerne gli interni) Spunti da Dialogos come, Trevi e Beta come interni. Esterni molto 037 e Delta. Se ho tempo faccio degli schizzi. Alcuni spunti di ciò che vedremo25 points
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Questa estate ho avuto una nuova commessa su cui lavorare, mio nipote di 8 anni è venuto da me con carta e matita e mi ha detto che dovevamo fare un progetto di una 500 modificata. Mi ha chiesto esplicitamene di avere cerchi più grandi ma vecchi, prese d'aria sul cofano e per il motore, marmitte più grandi (che non si vedono), alettone, rigorosamente "bianco sporco" con la striscia rossa! Come fai a non accontentare un nipote così? 😍 ecco il risultato il 48 è un tributo alla sua grande passione, l'Iveco Turbostar 190-48, che ho messo sullo sfondo come camion della scuderia https://www.behance.net/gallery/151020291/Fiat-500-Modificata25 points
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Buongiorno amici, ho provato ad immaginare la prossima piccola di casa Lancia. Come moda vuole è un piccolo crossover (anche se so che la prossima Ypsilon non sarà un SUV) Anyway base CMP di Stellantis e misure analoghe a DS3 Crossback.24 points
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Comunque da aspirante designer mancato il dettaglio che mi piace di più è l’interno porta. il materiale con polvere di marmo, il lettering tridimensionale, gli inserti in metallo opaco ramato con la maniglia integrata, le strisce bianche e nere orizzontali, l’alcantara nella parte bassa… cioè, mi spippolerò solo io, ma questa è la quintessenza del design moderno italiano, la nuova tendenza stilistica che oggi l’Italia ancora detta al mondo in tanti settori del design, lo sposalizio tra i due mondi, con dettagli e colori in grado di piacere sia agli uomini che alle donne… ok la smetto24 points
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Noto che gli amanti del marchio del forum sono molto variegati in quanto a gusti. Molto attenti a connettività, fari full led ed elettrificazione nei topic su Giulia e Stelvio (nonché amanti delle SW segnatamente per Giulia). Per Tonale vedo alfisti ancora legati alla meccanica delle emozioni (che nei post dei modelli precedenti non si filava nessuno) ai CV e cilindrata rigorosamente termica ed al caro e vecchio giunto delle versioni 4x4. Senza contare chi vorrebbe motori diesel da 200cv e potenze da superbollo.....24 points
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Perchè è un imposizione che non migliora la mobilità anzi per certi versi la limita parecchio. Almeno per ora. Se con una Panda da 10/15k puoi tranquillamente affrontare viaggi lunghi con prestazioni decenti e senza dover pianificare soste di almeno 30min ogni tot, non si può dire altrettanto di poterlo fare con un elettrica di pari valore (sempre che esista incentivi esclusi). A me da più fastidio il non poter scegliere e subire un imposizione, anche perchè dell'elettrico apprezzo (per il momento da fuori) i possibili vantaggi ma siamo ancora lontanissimi da quelle che sono le mie esigenze. Oltre al fatto che le auto sono solo una parte del problema, ma sono le uniche che sono state demonizzate.23 points
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Dopo 1 mese e 2000km, posso condividere le prime impressioni sulla mia Stelvio Sprint Q4 250cv MY21, comprata km0 con questi accessori: Colore Nero Vulcano, Cerchi 20 pollici, Driver Assistance pack, Noise Reduction pack, Pack convenience, Pinze freno gialle, Tailgate hands-free, Wireless charger, Cristalli oscurati. Per contesto arrivo da una Giulia 150cv AT8 del 2017 (anche quella provenienza km0). Di recensioni ce ne sono tantissime, quindi mi concentro sulle mie sensazioni e le differenze che ho notato nel cambio: Interni: netto passo avanti rispetto alla Giulia. Oltre alle cose che sanno tutti (rotore, bracciolo), ho notato molti altri dettagli migliorati. Il rumore degli alzacristalli, i poggiatesta e la portiera più morbidi, vani portiere rivestiti, nuova rifinitura intorno ai tasti del volante e altro. decisamente c’è un’atmosfera più appagante. Comportamento su strada: non si guida come la Giulia, giustamente, ma adesso inizio ad abituarmi al rollio maggiore e sto ritrovando la confidenza e la precisione di prima. Oggi ho fatto un pezzo di appennino tra Bologna e Firenze ed ho trovato un bel feeling. Sicuramente meno affilata della Giulia, ma sto scoprendo con il passare dei giorni che in condizioni normali il compromesso con Giulia è minimo. Incredibile quanto il grip in curva sembra non finire mai, lo sterzo pare finto da quanto ogni movimento viene trasmesso alle ruote con precisione assoluta, anche chiudendo la curva in percorrenza la stelvio non fa una piega. Impressionante per un SUV. Nei prossimi mesi avrò occasione di portarla sulla alpi, vedremo. Motore: il 2000cc è pieno e corposo, ma mai rabbioso. È anche molto silenzioso (fin troppo), vibrazioni non pervenute. Ben abbinato al cambio, anche se la logica di funzionamento tiene sempre i giri bassissimi, anche in Dynamic. Per fortuna c’è la modalità manuale e le fantastiche palette al volante, altrimenti rispettando il codice ben raramente supererebbe i 2000 giri. Come consumi, è presto per dare numeri ma per il momento posso dire “pensavo peggio”. Trazione, da rivalutare più avanti (forse il prossimo inverno). Al momento penso che l’asse anteriore sia intervenuto ben poco, complici anche le gomme da 255… sovradimensionate forse. Freni: sulla Giulia erano molto sensibili, quasi difficili da modulare a bassa velocità prima di abituarsi. Sulla Stelvio sono più pastosi e fluidi nella prima parte di corsa del pedale, adesso devo ricalibrare il piede di nuovo ma sicuramente sono più intuitivi e richiedono meno assuefazione. ben fatto. Infotainment, ACC, steering assist, blind spot eccetera… funzionano bene. Uso Carplay/Siri spessissimo, e gli adas sono comodi nei trasferimenti e in autostrada. In sostanza, sono contento del cambio? decisamente sì: volevo una macchina più pratica e utilitaria di una berlina, ma non ero pronto a rinunciare al piacere di guida. La Stelvio era l’unica opzione possibile, ed il plus del motore compensa ampiamente la perdita di agilità. Sono anche rimasto sorpreso delle differenze negli interni, un plauso ad Alfa per aver migliorato un prodotto già ottimo, non pensavo si notasse così tanto. Non ho ancora avuto l'occasione di fare molte foto, ma il profilo è probabilmente la mia vista preferita per entrambe. Possente la Stelvio, sfuggente la Giulia. Ecco una foto nostalgica dalla mia ex nell'ultimo viaggio insieme (Silvaplana, Svizzera) ed una della nuova (Crete Senesi). Curiosità: la Giulia (tenuta molto bene e con un buon allestimento) è stata rivenduta dal concessionario cui l’ho permutata in 3 giorni. Alla faccia del "poco mercato".23 points
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Quella è la sigla per quando le Alfa escono di produzione: Start Of Beatification23 points
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