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Stai visualizzando i contenuti con il più alto punteggio pubblicati dal 01/04/2022 e localizzati Tutte le aree/sezioni

  1. La neo paternità mi ha regalato un sacco di tempo casalingo un tempo a me sconosciuto. Così mi sono lanciato in un progetto che ha la finalità di proporre un concept di utilitaria fiat, elettrica, low cost, ecosostenibile, che ha come focus la mobilità urbana. A molti può sembrare stia parlando della Panda... in effetti è così 😁. è un caso che Fiat abbia nei giorni scorsi presentato il suo concept di Panda, il mio progetto in effetti iniziò già qualche mese addietro. La fonte di ispirazione è la Panda 1980 di Giugiaro, auto ancora oggi per certi versi geniale, linee semplici, abitabilità, facilità d'uso. Partiamo dal nome: To.Go, che in italiano si legge "Togo" termine in uso negli anni 80 per definire qualcosa di piacevole, (spero) mentre in inglese la traduzione è "per andare", perché in effetti, come in alcune utilitarie giapponesi anni 80, la To.Go include nella sua ribaltina del paraurti posteriore un monopattino elettrico ripiegabile per accedere nei posti con l'imitazioni, aree pedonali ecc. Quindi il concetto è: Andare sempre. partendo dall'esterno ho voluto disegnare una linea aerodinamica, pulita e priva di barocchismi. la vista laterale a goccia, i cerchi pieni, l'assenza di specchietti e maniglie sporgenti, una piccola ala posteriore contribuiscono ad abbassare il cx. il padiglione vetrato e le ampie superfici vetrate rendono l'abitacolo luminoso mentre le protezioni laterali sono realizzate in plastica riciclata proteggono l'auto dai piccoli urti urbani. Nella ribaltina posteriore (Heritage delle Weekend Fiat) è incluso un monopattino elettrico, disegnato insieme all'auto, ripiegabile e ricaricabile sia direttamente dalla presa oppure mentre è riposto nell'auto. Il portellone è un richiamo alla Panda Van ma è un espediente che aumenta la capienza del bagagliaio e permette l'apertura in luoghi dall'altezza limitata come i box. ecco alcuni dettagli esterni: Nel parafango laterale è prevista una zona che include presa di ricarica (su entrambi i lati e le camere latrali) piccolo richiamo alle cerniere a vista della storica Panda Sul frontale nel grosso pannello che include i gruppi ottici è presente un'indicatore esterno del livello di batteria, utile nei casi di car sharing, richiamo alla griglia frontale asimmetrica della Panda. ed infine passiamo agli interni, quattro posti singoli che possono essere rimossi (a parte quello guida 😁) per esigenze di carichi lunghi o voluminosi. Utilizzo limitato al minimo di plastiche e materiali ecosostenibili come i tessuti in fibra di bambù sia per sedili, plancia e pannelli e sughero per le parti a contatto. Ed infine non c'è solo bianca e per chi ha bisogno di più di 2 ruote motrici.
    50 punti
  2. Buonasera ai frequentatori del forum, vi scrivo per un aggiornamento: Dopo 13 anni di uso da quando sono venuto in proprietà, che sono arrivato al traguardo dei 500.000 chilometri , cosa non da poco per questa versione, e nonostante svariati interventi, più dedicati a "tormentare" il Busso al suo interno, devo dire che il mio "progetto V6" non poteva dare risultati più positivi e appaganti, una vera goduria quotidiana. Buona strada, vecchia Cromona!
    49 punti
  3. Fatti finora 2000 km per capire principalmente due cose...La prima è che non vi è alcun confronto con la Quadri liscia (che conosco molto bene nella versione manuale del 2017) e la seconda è che se avesse avuto i tanto desiderati 30 o 40 hp in piu, sarebbe diventata davvero una vettura spaziale nell'allungo agli alti, ma forse poco gestibile nella trasmissione a terra della potenza nelle marce piu basse, perchè già cosi... fatica (in effetti il prototipo aveva le 295 al posteriore, poi rimosse). Peccato sia in numero limitato, perché davvero avrebbe meritato una maggiore presenza sulle strade...Metto foto e commento per dovere di cronaca, avendone annunciata la prenotazione, mesi fa...
    49 punti
  4. Ed eccola qui, finalmente ritirata. Ragazzi, che macchina, un capolavoro.
    48 punti
  5. Ritirata. Le prime impressioni sono positivissime. E la combo colore/cerchi è meglio di quanto mi aspettassi.
    45 punti
  6. Ciao Autopareristi, quando ho visto il mio disegno qui, mi sono registrato qui. le riferisco. Questo è solo uno schizzo casuale di come immaginerei la nuova Ypsilon sulla base degli indizi che si conoscevano fino alla data di pubblicazione. Mi ha fatto piacere vedere questa foto qui. A proposito, il mio gatto, che è nella foto, si chiama Pirelli Lo seguo qui, vengo dalla Slovacchia e lavoro a stretto contatto con l'industria automobilistica. Cerco anche di rendere visibili i marchi italiani in Slovacchia. Cordiali saluti Francesco.
    43 punti
  7. Non importa che se ne parli bene o male, l’importante che se parli! Una frase che sembra creata apposta per l’auto più controversa degli ultimi 30 anni: La Multipla! che vi sia piaciuta o meno, in ciascuno di voi ha creato delle sensazioni, chi l’ha amata, chi l’ha odiata! un’auto dove ogni dettaglio fu innovativo, dal telaio spaceframe, alle maniglie esterne con i para spigoli, in 4 metri (la grandezza di una Mini Cooper) portava in giro 6 persone con bagaglio! Non bisogna aggiungere altri ingredienti per capire quanto geniale fosse, quanto la Fiat non ci credette più gia dal primo restyling, quanto fu ingloriosa la sua fine (in esilio in Cina) e quanto forse (se rivista in alcuni dettagli) potrebbe anche oggi avere il suo mercato! Ho provato a rivederla con gli occhi di oggi, rispettando l’idea iniziale di un corpo vettura diviso in due parti totalmente slegate tra di loro! l’illuminazione composta da 3 elementi geometrici: il cerchio, il quadrato e il triangolo! non mi uccidete!
    41 punti
  8. Ordinata. Tonale Speciale 1.5 Mhev 160cv Blu Misano.
    35 punti
  9. Vista dal vivo questo pomeriggio in via Durini a Milano. L'impatto è notevole. La macchina è compatta e tuttavia filante, il colore è splendido e i cerchi dal vivo sono incredibilmente eleganti e futuristici. Il posteriore ricorda più la Lancia Sibilo che la Stratos, a mio parere. Gli interni hanno la particolarità di illuminarsi nel posteriore col motivo della veneziana. Purtroppo non era previsto che si potessero vedere gli interni a portiere aperte. Sostando un po' nei pressi ho colto solo pareri positivi, anche di tanti stranieri che facevano foto. Un signore un po' attempato ha riconosciuto l'ispirazione della Beta HPE, ma quello che davvero mi ha fatto piacere è che i miei alunni diciottenni e diciannovenni abbiano apprezzato l'auto e i nuovi stilemi.
    34 punti
  10. Mi autocito per comunicarvi che la mia Tonale è arrivata. Ora non tocca che aspettare l’immatricolazione. Lo so, la foto fa pena, ma il concessionario non è molto pratico.
    33 punti
  11. 32 punti
  12. Perchè l'ho comprata: Perchè da anni, come sapete avevo il desiderio di avere un'auto decapottabile, preferibilmente leggera e che fosse una seconda vettura (così da potermi permettere, mentalmente, di staccare tra lavoro e svago o, volendo, di usare saltuariamente l'auto da svago per andare a lavoro. La scelta proprio della StreetKa è maturata analizzando una serie di fattori: il primo di ordine economico, dati i rialzi dell'ultimo anno e mezzo di qualsiasi auto da svago, il secondo perchè volevo qualcosa di estremamente semplice dal punto di vista meccanico e di gestione. Non ultimo il fattore legato all'offerta; la maggior parte dei mezzi visti, da foto o dal vivo, erano spesso dei rottami neanche tanto imbellettati, proposti a cifre assurde. Quindi, cercando per mesi delle spider/cabrio a benzina, Euro3 o superiori, con un budget massimo di € 8000, ho finito per procedere per esclusione: via tutte quelle con tetto in lamiera, via quelle con cambio automatico, restava qualche E46 e/o A4 cabrio, scartate perchè tenute piuttosto male, un paio di Mazda MX-5 NB e le StreetKa. Vado a visionare una bella MX-5 edizione limitata Phoenix proposta a 7900 €, ma la sua storia era in pratica non ripercorribile, venendo dalla Germania ed essendo appena immatricolata, ma soprattutto mi veniva consegnata dopo due anni di fermo e con il consiglio forte di fare immediatamente la cinghia di distribuzione. Insomma, almeno altri 2000 € sarebbero partiti facili. Per cui restava visionare la StreetKa, auto che mi ha sempre incuriosito, mai vista davvero bene se non di sfuggita: individuo un esemplare che pare quello giusto, e quando mi ci siedo dentro è amore a prima vista. Premetto che, ritirata una settimana, fa, ci ho percorso solo i circa 300 km per portarla a casa e nelle condizioni peggiori (pioggia consistente), e un breve giro dell'isolato con capote aperta nonostante il freddo, giusto per mostrarla alla mia compagna. ESTERNI Di sicuro particolare. Difficile descriverla, hanno cercato di incattivire la linea simpatica della Ka riuscendoci in parte. Il risultato è quasi fumettistico, a me è sempre piaciuta. Inoltre aiuta non poco la combo cromatica verde inglese metallizzato con interni in pelle biscotto, un classico, tra i miei preferiti. INTERNI Per essere un giocattolo per adulti va più che bene. Lo spazio è poco ma sfruttabile, quello che salta all'occhio è la mancanza di un vero e proprio vano portaoggetti chiuso (quello davanti al passeggero ha le dimensioni di un fodero per gli occhiali), per cui, per dire, libretto d'uso e documenti meglio tenerli nel bagagliaio. Dietro, tra i due sedili, sotto ad una piccola luce di cortesia, c'è una piccola retina, dove ci si può mettere un block notes o poco più, dietro agli schienali si può infilare un raccoglitore per i cd. Ci sono infine due piccoli svuotatasche, non foderati nelle portiere e uno sul cruscotto a sinistra del posto guida, sufficiente giusto per il Telepass. Gradevoli gli interni in pelle, ripresi anche sul vano porta, che vanno ad impreziosire l'atmosfera anni '90 dell'auto. POSTO GUIDA Comodo per me, nei limiti del progetto. La mancanza maggiore è quella del bracciolo, per fortuna sono diversamente alto, 173 cm, quindi riesco a starci a mio agio. Con il sedile regolato tutto indietro riesco ad avere il volante, dalla corona gradevolmente ridotta come diametro, ovviamente non regolabile, alla giusta distanza dal busto. Sedile regolabile in altezza e piacevolmente ergonomico, la seduta ribassata ma non bassissima tradisce la derivazione utllitaria del progetto. Però non la trovo una pecca, anzi, lo trovo più comodo di quello della MX-5 NB, sul cui volante finivo per urtare le ginocchia. PLANCIA E COMANDI Se la valutassi come un'auto nuova o comunque moderna, il giudizio non potrebbe essere che poco lusinghiero. Tuttavia cercavo, in quest'acquisto, sensazioni assolutamente lontane dalla modernità, per cui, un'auto presentata nel 2003, ma con una plancia presa pari pari da un'utilitaria lanciata ben 7 anni prima, diventa paradossalmente un plus, più che un minus. La forma è quella particolare della prima Ka, con il piccolo tachigrafo retroilluminato di verde, pochi comandi e scarni, comando dei tergicristalli che sembra addirittura provenire dagli anni '80 (due regolazioni e tanto basta!) Totale assenza di computer di bordo, orologio analogico a centro plancia, sorprende già quasi che il contachilometri sia digitale. Di buono c'è che tutto è a portata di mano. La capote manuale è dimensionalmente piccola e facile da riporre/estrarre dall'apposito vano. ABITABILITA' Buona, a patto di non essere più alti di 175 cm. Anche salire/scendere dall'auto non richiede i sacrifici di auto ben più basse (penso a MX-5 o Z3) Con la capote chiusa non si ha assolutamente la sensazione di claustrofobia, sebbene anche una Punto di fianco sembri un SUV, e con la capote aperta si è sufficientemente "a giorno", come sulle auto anni '80, appunto, complici gli sportelli sottili e il montante del parabrezza abbastanza distante dalle teste di guidatore e passeggero. BAGAGLIAIO E' un pozzetto squadrato di 214 litri. Pertanto decisamente capiente e pratico in rapporto alle dimensioni esterne. Inoltre, la capienza non cambia in caso di apertura capote, che rientra in un vano a parte. Una pecca non da poco è che si può aprire solo dalla chiave telecomando, o da un'apertura d'emergenza tra i sedili, per la quale è comunque necessaria la chiave. Per cui, mai sia che posi il cappotto con le chiavi dentro e lo chiudi. Allucinante. ACCESSORI Difficile chiedere di più. Specchietti elettrici, radio CD (forse ha anche il caricatore, non so), fendinebbia, sensori di parcheggio posteriori, sedili riscaldati, climatizzatore manuale molto potente e ben regolabile. Mancano solo cruise control e bracciolo centrale, ma credo sia giusto così. COMFORT Rigida ma non troppo, rumorosa il giusto. Ad andature autostradali con capote chiusa l'ideale è tenere andature tra i 100 e i 120 km/h, oltre il rombo del motore diventa un po' troppo presente. Fruscii aerodinamici non pervenuti (magari perchè coperti, eh) Inevitabilmente, rispetto ad un'auto normale, richiede qualche compromesso, ma nulla di impossibile. Diciamo che il viaggetto estivo di 1000 km per portarla in terra natia (e nel suo habitat naturale) in estate sarà meglio dividerlo in due tappe con una sosta strategica in Umbria! MOTORE 1.6 95 cv, classico aspiratone molto elastico, favorito dal peso dell'auto inferiore ai 1000 kg. Risponde sempre molto bene al pedale, favorito dal cambio con rapporti corti. La Casa dichiara una velocità massima di 173 km/h, l'ho brevemente tirato fino ai 160 e, niente da dire, "sale come il mio" cit. Ovviamente dopo qualche minuto a quelle andature sarebbero consigliate cuffie da elicotterista. ACCELERAZIONE E RIPRESA I freddi numeri non sono stupefacenti, ma la leggerezza e il cambio corto fanno tanto, per cui in marcia è estremamente godibile e non ho avuto la sensazione di volere qualcosa in più. A 100 km/h, per dire, viaggia già a 3000 giri, quindi basta spingere e riprende benissimo. Dopo un bel giretto in statale collinare potrò avere un'idea più definita. CAMBIO Piacevolissimo, da vedere e manovrare. Corsa un po' lunga, pomello tondo in alluminio con asta a vista, innesti secchi e precisi, è assolutamente lontano dall'essere sportivo, ma è molto divertente e piacevole da usare. STERZO Molto preciso, dona un kart feeling non ai livelli di Mini, ma assolutamente piacevole. A dispetto delle dimensioni da 500, però l'angolo di sterzata pare essere quello del Titanic. Da farci l'abitudine, in garage o in parcheggio, le prime volte si rischiano figuracce (e l'abitudine a far manovra con i bus da 14 m non aiuta, anzi...) FRENI A disco anteriori, a tamburo dietro. Facili da modulare, spazi di frenata corretti. TENUTA DI STRADA/STABILITA' Molto buona in autostrada, complici le gomme 195/45/16, ai limiti dell'esagerato per il tipo di auto, e le ruote agli estremi della carrozzeria che la rendono piantata a terra. Anche a velocità sopra i limiti non si scompone, e neanche in frenata. Anche le rotatorie sono percorribili a velocità belle alte, in una di queste, esco in piena accelerazione, vado a mettere la quarta, e....mi sale su di giri. Convinto di esserci entrato in terza a 50 km/h, c'ero entrato in quinta!!! CONSUMO Da aggiornare in modalità pieno/pieno. Il serbatoio contiene 42 litri e dopo 300 km il galleggiante è poco sotto la metà. A occhio credo siamo intorno ai 13 km/l come consumo prettamente autostradale. Non male. IN CONCLUSIONE Automobilina simpatica e totalmente irrazionale, con delle caratteristiche che di fatto la rendono un po' un unicum nel panorama delle spider moderne. In fin dei conti sono soddisfatto dell'acquisto, in cui ho cercato di coniugare le sensazioni di una spider datata con l'affidabilità e l'economicità di un'auto comunque moderna. E a questo riguardo, la derivazione proletaria credo aiuti non poco.
    32 punti
  13. Linee a caso? Questo concept è avanguardia. C'è voluto coraggio per disfare lo scudo e reinventarlo rivedendone solo le linee primordiali. Il trattamento delle superfici e dei dettagli è perfetto, il connubio tra il migliore design italiano e ciò che richiede il mondo oggi. C'è del minimalismo spinto fuso con forme geometriche e naturali senza che queste facciano a cazzotti. Non perdetevi nel dettagli come la coda o i fari, non si tratta di una vettura da vendita ma della somma di tutte le idee e dettagli che vedremo traslati negli anni a venire. Un pò come queste Mi dispiace sinceramente che diversi qui dentro non riescano ad apprezzare il lavoro svolto e che vi sia anche del pregiudizio dato che ci sono i francesi di mezzo, secondo me siete troppo legati a dei concetti superati di design e ad una percezione ormai morta e defunta di territorialità aziendale.
    31 punti
  14. TREDIECI: IL RESTOMOD DI ERRE DESIGN STUDIO IL LABORATORIO DI IDEE DI ERRE COMPANY Un potente stimolo per la memoria emotiva dei fan. Una proposta che riprende i valori di una sportività basata sulle sensazioni. Moncalieri, 12 febbraio 2024 – Comprendere il valore del patrimonio offerto dalle auto d’epoca è un compito fondamentale di ogni car designer. TREDIECI comunica questo valore partendo da un’indiscutibile icona degli anni Settanta. ERRE Design Studio, l’officina “sartoriale” composta da un team di circa venti designer provenienti da tutto il mondo e guidati da Hernan Charalambopoulos, propone questa concept car che nasce con l’obiettivo di far rivivere la passione per l’automobile riportando a galla la sua vera sostanza, e aggiungendo contenuti tecnici rinnovati e contemporanei. Il Team di ERRE Design Studio ha scelto di lavorare su un’auto dalle forme molto caratterizzate e definite che, pur riproponendo linee spigolose tipiche di quegli anni, si distingueva dalle classiche vetture degli anni Settanta. Proporzioni inedite, sovrapposizioni di trapezi e una certa crudezza nell’incastrare i volumi tra di loro fanno di questa vettura, ancora oggi, un vero oggetto di culto. TREDIECI (lunghezza: 4150mm - larghezza: 1760mm - altezza: 1120mm - interasse: 2270mm) è un concept elettrico (electromod) con un’impostazione totalmente sportiva, come evidenziano le carreggiate allargate (+130mm) e i cerchi di dimensione maggiorata (19’’). Il concept è caratterizzato dalla divisione in due blocchi, di larghezza differente, sovrapposti, che vanno a riprendere una caratteristica della vettura originale enfatizzando la posizione delle ruote che occupano una posizione più esterna. Ne deriva un lavoro scultoreo, dall'impronta estetica fortemente incisiva e distintiva che contribuisce a trasmettere una sensazione di potenza e sicurezza sulla strada. Buongiorno a tutti. Sono particolarmente lieto di presentarvi il frutto del mio lavoro degli ultimi mesi. La scelta della A310 è nata dal fatto di voler lavorare su una vettura dalle forme iconiche che già ai tempi si differenziavano dalla concorrenza. Aspetto i vostri commenti
    30 punti
  15. Scusate che aggiungo ancora un'altro commento sui commenti italiani in internet, forse si rischia anche di andare troppo OT ma mi butto. Sono nato e vivo in germania (forse l'ho detto gia molte volte) e probabilmente ho altri punti di vista conoscendo anche, molto bene, un'altra cultura. La cultura da cui derivano le famose auto tedesche. Io non mi faccio capace come fanno gli italiani a denigrare le loro auto in certi modi che si vedono su internet (specialmente ad esempio Giulia e Stelvio, un esempio di tanti ehh). Specialmente adesso che si inizia con sta storia dei francesi, che a mio parere è molto arrogante ora a dare diciamo ,,la colpa" ai francesi. Perche sinceramente (Ferrari e piattaforma Giorgio a parte), cosa ha fatto l'industria automobilistica in Italia di cosi speciale negli ultimi anni? Forse mi sbaglio ma io vedo che ,,con i francesi" qualcosa succede ca***, le auto stanno venendo ca***. Normalmente gli italiani si dovrebbero mettere vergogna e non nominare proprio ,,i francesi" e in qualche modo ringraziarli anche zitti zitti. Per non parlare dei modi che usano. Discuto su varie piattaforme con tanta gente in tedescho, inglese (che possono essere gente da tante nazioni) e italiano. L'italiano è il piu fastidioso e quello che tende molto poi anche ad insultare e volendo a forza ragione. Grazie a questo forum e gente che ne sa davvero come funziona l'industria automobilistica, ho anche la possibilita di cercare con fatti e informazioni a mia disposizione, a fargli capire a certa gente che magari non hanno ragione. Beh che devo di, con gli italiani meglio se vai a parlare con il muro, alla fine sei anche lo scemo poi e non capisci niente. Perche ovviamente le uniche auto buone o auto che si possono prendere in considerazione sono solo le tedesche, il rest fa tutto schifo al cesso, forse, ma forse si salvano le giapponesi perche nelle statistiche sono le piu affidabili ma anche li poi l'affidabilita è l'unica cosa buona delle giapponesi. Ma va va. Gia da tempo sono arrivato ad un punto che, anche se vedo commenti banali, con falsita assurde ecc... con tutto che mi sale la pressione e l'ira in me, non rispondo piu perche non serve a nulla. Ovviamente non tutti sono cosi ma ho notato negli italiani che lo è la gran parte. Pero stranamente nella vita reale non sono cosi🤔 Scusate ma volevo far sapere come la penso io, cresciuto in un'altra cultura anche se in una famiglia e in un ambiente italiano. Ho soli 25 anni, magari devo ancora imparare e mi sbaglio di grosso ma io la vedo cosi. Certe volte non capisco il mio popolo italiano.
    30 punti
  16. ma si, avevo dato l'esclusiva ad un sito ma vi anticipo 2 immagini e bon.
    29 punti
  17. Bello il box da tetto, a che ora mostrano il concept dell'auto?
    29 punti
  18. Eccomi dopo un po’ per condividere con voi le sensazioni che sto provando a proposito della mia nuova M3. Ho preferito aspettare un po' per avere il quadro molto più chiaro, e per mettere qualche chilometro dietro al volante. Inizialmente….le cose sono partite molto male come qualcuno di voi sa bene. L'avventura con la mia prima "vera" M inizia ritrovandomi i blocchi di trasporto ancora montati, poca roba….si tolgono in un quarto d’ora con un cric, ma oltre a questo (che esalta il livello cui è sceso il service BMW in generale…..e non solo in Italia, anche nel resto del mondo è successo che abbiano dimenticato i blocchi…) la cosa che mi ha davvero deluso è il fatto che la macchina è arrivata disallineata sia di sterzo che di retrotreno. Cosa che ho preferito correggermi da solo, utilizzando il ponte a laser dedicato di un amico, almeno so che la macchina va dritta e non me la “fanno” andare dritta allo sterzo, quando in realtà va storta. Ho sentito cose fatte in BMW che rasentano l’indecenza per correggere problemi analoghi al mio. Oltre a questo…..l’infinita attesa, che ha rischiato seriamente di farmi annullare l’ordine verso fine 2021. L’auto mi è arrivata 14 mesi dopo l’ordine iniziale, per la verità, 5 mesi li ho persi poiché l’ho presa xdrive, e a gennaio ’21 non era ancora a listino…..….diciamo che comunque 10 mesi non sono pochi, per una serie M3, dato che la mia è stata pure la prima xdrive ordinata in italia….e ovviamente…non è stata la prima ad essere consegnata qui da noi…anzi…….ma tutto è bene quel che finisce bene. La volevo una M3 nella mia vita, finalmente sono riuscito ad averla come volevo io, nuova, ordinata, ma si è fatta aspettare un po' troppo….. Detto questo passiamo alla macchina in sè. Non appena uscì il concept della 4er coupé, fui uno dei più acerrimi a criticarne il muso (cosa che tuttavia, faccio anche oggi, poiché è imbarazzante la stehgrille sulla 4 liscia), ma al contempo non avevo dubbi che su una M avrebbe avuto il suo gran perché. E così è stato. Non ho mai avuto neanche dubbi sulla scelta del colore, poiché da sempre dicevo a mio fratello: “questa va color acciaio”, e così infatti è. Il colore che ho scelto è il grigio Skyscraper, che nei forum è altamente snobbato, invece per la M3 berlina, secondo me, è il miglior colore a listino. Non funziona allo stesso modo sulla M4, poiché esalta le linee di una fiancata piena e muscolosa, come quella della M3 appunto, non una fiancata liscia e “vuota” come quella di una coupé. Ma detto questo, nei forum viene descritto come un “boring silver”. Non è assolutamente vero. Cambia tonalità in funzione del cielo. La mattina sotto il sole diretto presenta sfumature bronzee, calde, davvero bellissime, a mezziogiorno diventa un grigio delfino con riflessi blu-verdastri, la sera invece cambia ancora, sempre sotto luce diretta il verde esce preponderante, per cui è un grigio “verdolato”. Bellissimo, a mio avviso. Qui di seguito vi metto delle foto, prese la mattina, al pomeriggio e la sera. In certe condizioni sembra addirittura il brooklyn grey, pazzesco come cambia colore a seconda di come viene colpito dalla luce e dalla sua intensità. la Mattina: Il pomeriggio in penombra: la sera: Ho mantenuto anche i cerchi di serie, ma a differenza di molti che li prendono neri, ho preferito quelli (gratis) bicolore, che esaltano il disegno a ragnatela. Tutto questo contornato dai meravigliosi (sia esteticamente che prestazionalmente) freni carboceramici. Optional costosissimo per la categoria di auto) il 10% del suo valore di listino ante optional), ma ampiamente meritati come vedremo dopo. Dentro ho preferito andare sul classico, tutta pelle nera (Merino extended full pack) con profilo in alcantara dei sedili e cuciture in grigio, che si accompagnano perfettamente con la vernice esterna. Assieme a questo, immancabile il pack carbonio interno ed esterno. Ho inserito anche altre cose, come vetri privacy, bagagliaio elettrico, street recorder, display key ecc, ma molti sono solo accessori belli da guardare più che da usare. La prima impressione quando, finalmente, l’ho vista dopo che mi hanno chiamato dalla concessionaria che la stavano scaricando è stato di stupore. Non immaginavo che il grigio SS (che ho scelto a scatola chiusa senza neanche mai vederlo dal vivo) donasse così tanto all’auto. Crea il giusto contrasto con il carbonio, esaltandolo, e crea quel senso di moderno, di “ferro” di “digitale” che volevo avesse la mia macchina. qui al momento del ritiro il 18 marzo scorso: Dopo averla ritirata, e dopo aver fatto i primi chilometri, una volta rotto il ghiaccio e sistemate le magagne di cui sopra….nonché una volta passato l’effetto “emozione della novità” tipica dei primi giorni, ecco che ho cominciato davvero a capire l’auto. Non voglio essere frainteso, ma è al di sopra delle mie aspettative per la qualità costruttiva, è in linea con le mie aspettative sul motore, è sotto le mie aspettative su Cambio e sound. Parlando della qualità costruttiva in generale, il passo avanti è abissale rispetto al passato. Gli interni odorano di pelle vera, non di quell’orribile sensatec che spacciano per materiale eco friendly…..(e spacciavano per pelle qualche tempo fa…..) e tutti gli allineamenti sono fatti a modo. Non da la sensazione di qualità di una Porsche 992….però è innegabile il salto qualitativo, e comunque ci si avvicina abbastanza. Se paragonassi la mia F20….direi che qualitativamente, gli interni sono come chi passa da una Focus del 2007 ad una Giulia Q. Ben fatto BMW quindi. Parlando del motore, molto bello…..in linea con le mie aspettative. Non è al di sopra come lo era (e lo è ancora) il B58 mono-turbo twin scroll della mia M140, però non si comporta male. E’ tangibile la scelta fatta dei due turbo single scroll, poiché si traduce in un spinta non proprio prontissima ai bassi regimi (1500-2300 giri) poi è dirompente laddove invece il B58 cala, l’S58 spinge in crescendo fino ai 7 mila. Tuttavia , pur con questo piccolo neo di prontezza ai bassi (per me), è uno dei migliori 6 cilindri in commercio, o per lo meno, di quelli che ho provato finora. Il B58 invece regala le soddisfazioni migliori tra i 1500 ed i 5 mila, poi perde smalto anche se urla come può anch’esso fino a 7mila. Chiede di essere guidato allegro, non come un diesel come il B58. Come anticipato….il cambio a convertitore di coppia porta molti, moltissimi vantaggi di fluidità ed efficienza rispetto al vecchio DCT, non proprio apprezzato per la sua ruvidità a freddo, nonché per la sua poca compostezza e marcata sofferenza nel gestire tratti di traffico, come code e ripetuti stop and go. In scalata non è male….sempre un po’ artificiale……ma tuttavia veloce. Diciamo che non è il piatto forte della macchina, poiché se la si guida come va guidata….il cambio sarebbe preferibile averlo più secco, più ”macho”…ma sa divertire molto, per cui non lo reputo così male. Quanto a Sound…..…qui proprio abbiamo il punto cruciale della mia insoddisfazione e il difetto principale che trovo alla macchina. Niente sound, niente magia per me. La realtà è questa. Ok, sono cose facilmente risolvibili….e tuttavia le leggi non permettono ai costruttori chissà quali margini….però….è un peccato avere tanto motore…e così poca voce. Peccato davvero. Sarebbe stata la ciliegina sulla torta, pur sottolineando che non abbia soft limiters o menate di questo tipo da perbenisti come le VAG o le Mercedes. Tuttavia il suono c'è.....prima dei filtri....ma purtroppo le già menzionate norme ci impongono di accontentarci di 70/80 dB. La sensazione al volante è di leggerezza. Il peso si sente un po’ a dire il vero specie quando si va a caccia del punto di corda in ingresso curva, ma poi il motore e la coppia, sono così abbondanti che la macchina sembra pesi molto meno di quello che in realtà è. Per cui ci si fa l’abitudine, anche se la leggerezza e compattezza che trasmette la M140 sono inarrivabili, ovviamente; ma a livello di presenza su strada la M3 è granitica, trasmette quella sensazione di grip e prestazione onnipresente, sempre pronta e a portata di mano che una macchina così deve trasmettere. Nelle impostazioni "custom "M1 ed M2" richiamabili dai tastini rossi al volante, l'utilizzo "all in " della trazione posteriore (utilizzabile solo disinserendo però tutti i controlli) non l'ho prevista, proprio perhcé la trazione in 4wd-sport è talment eefficace e sbilanciata dietro come si conviene, che utilizzarla in RWD sarebbe inutile e controproducente ai fini del piacere di guida e della trazione, che tanto mi piace. Le scodatine le faccio con la 140....che oltre ad essere più piccola, leggera e corta, è anche più divertente per fare queste scemenze. Capitolo a parte li meritano i freni carboceramici: solo una parola: splendidi. Costano...ma sono un Must Have. Davvero incredibili.....io non ne farò più ameno sulle mie prossime auto (spero di potermele permettere ancora......) Dal mio punto di vista, per quel poco che ho potuto saggiarla finora (2500km….) si apprezza molto l'S58 della M3 nella ripresa 100-200 piuttosto che lo spunto da fermo. Sullo scatto puro (draggy) mi ha staccato un bel 3.39 (corre solo con 100 ottani la mia) e ho la sensazione che migliorerà con l’aumentare dei chilometri, ma come dicevo, è la ripresa il suo piatto forte, costante, corposa, onnipresente, è un continuo accelerare senza sforzo anche oltre i 200 (il massimo a cui sono riuscito brevemente ad arriva finora), e sempre tramite (draggy), il 100-200 me lo ha coperto in 7.78 secondi. Non male, davvero per una macchina stock da 1830kg a secco, con tanto di pieno e conducente però, quindi prossimi alle 2 tonnellate effettive. Se qualcuno mi dovesse chiedere così a freddo se ho rimpianti ad averla presa xdrive piuttosto che posteriore, la risposta è NO senza alcun dubbio. L’Xdrive per la M3 per me è imprescindibile per chi cerca il massimo della prestazione sullo spunto e chi cerca comunque il massimo ottenibile dai pneumatici quanto a trazione ed uscita di curva. Le 4wd (che sono, comunque, disinseribili on demand…) permettono di avere sempre tutti i cavalli per terra e in 4wd sport è sbilanciata 80 dietro e 20 davanti, per cui interviene solo se effettivamente è necessario, quel tanto che basta per lanciarti fuori dalla curva in trazione, senza sottosterzo….e magari con un bel traversino a 45 gradi sotto controllo. la RWD non è adatta a questa macchina, io l'ho provata, e sinceramente trovo molto più bilanciata la xdrive, proprio poiché hai la percezione chiara che riesce a mettere a terra tutti i cavalli del motore. Richiede una guida pulita, non è adatta alla guida sporca....meglio usare altre auto pe rfar fumare le gomme secondo me; la G80 ha dimensioni da e39 quanto a lunghezza.....diciamo che ti diverti poco nelle strette strade nostrane....ed è meglio quindi prenderla in funzione della ricerca prestazionale, a mio avviso. Per cui se qualcuno ha intenzione, la prenda xdrive senza pensarci per quel che mi riguarda. Inoltre, avendo la M140 posteriore con differenziale autobloccante meccanico, consiglio sempre una macchina “corta” per divertirsi un po’ a fare traversi….poiché le strade italiane sono malmesse e molto strette….è un attimo fare migliaia di euro di danni alle chiappe della macchina. Meglio quindi corta per fare gli scapestrati ogni tanto lo ribadisco. Ovviamente il confronto è con la Giulia Q….auto che avevo trovato decisamente più impegnativa da guidare “forte”, molto più incline ad allargare il sedere ad ogni accelerata. Diciamo che caratterialmente, la Giulia è più vicina alla mia M140, cioè…da guidare….da impegnarsi e da divertirsi. Una guida più analogica…più vecchio stampo. La M3 4wd è più “sterile” da questo punto di vista, tutta precisina, tutta trazione, tutta perfetta. Ti permette una guida pulita ad andature indecenti, tanto da far fare molta fatica a starti a paraurti anche auto ben più blasonate e “sportive” nel misto-veloce (leggi 992 4s.....). La proverò in pista il 23 giungo, a Misano, non la mia ma grazie al corso M drivers che mi ha regalato la BMW con l’optional M driver’s package che ha la mia. Quel giorno avrò la possibilità di maltrattare una M3 come si deve (immagino con freni in acciaio per ovvi motivi di costi di ricambio), ma avrò il modo di integrare a dovere questo post con un appendice dopo quell’esperienza. Ad andature autostradali è una semplice serie 3, fedele, silenziosa, confortevole. niente fruscii aerodinamici. Tutto da copione insomma! Unica pecca oltre al sound è il consumo. ad oggi il CdB segna una modesta media di 14,8litri per 100km........ok ...... è anche colpa mia.......il benzinaio diventerà il vostro migliore amico.......la M140, che pur consuma, in confronto è un turbodiesel! dopo aver rotto il ghiaccio provo al momento sensazioni contrastanti. Ho la consapevolezza di avere la berlina seg.D più veloce e capace nel mercato, il “punto di riferimento” come si dice. Però me l’aspettavo in modo diverso, pur ripetendo all’infinito, che mi fa voglia guidarla e mi piace guidarla. Vedo la gente, anche ragazzi, che mi incitano a sgarsare, a fargliela vedere, a farci una foto quando mi fermo in centro o sono al distributore; per cui vuold dire che un certo effetto lo fa nelle persone, e per quanto un po' la cosa sia scocciante, al contempo mi regala comunque una bella soddisfazione nel vedere tanto entusiasmo. Se ci guardiamo intorno….oltre alla M3 alla fine esiste solo la Giulia Q, in questa classe non c’è davvero più nulla. La RS4, con il dovuto rispetto per chi ce l’ha e per la categoria, è un’auto da rappresentanti che si è no ha fatto un corso di crossfit in palestra, la C63 AMG è quella messa peggio, con un 4 cilindri che mi fa preferire una qualsiasi model 3 elettrica a quell’aborto che hanno scelto di mettere sotto il cofano. Restano solo l’Alfa Romeo e la BMW quindi. Poi il nulla. Poi sarà probabilmente il nulla....visto l'andazzo elettrico, e seppur le batterie siano affascinanti ed il domani (preferendo però l'idrogeno....) la cosa mi rende triste, poiché stiamo assistendo al capitolo conclusivo di un'epoca. Quella dei motori a scoppio veri. Fine dei romanticismi….l’amarcord meglio tenerlo per un’altra volta che dite? Ora sono curioso di provarla in pista….non sono così sicuro che la scritta “competition” là dietro nasconda una vettura da track day….ma sono impaziente come un bambino di vedere quanto vale, quella scritta, in pista. Ad oggi consiglierei la M3, a chi cerca un giocattolone che bruci tutte le rivali al semaforo, che bruci tutte le rivali quanto a look (poiché è innegabile…me la guardano davvero tutti, ed i commenti sono sempre stra positivi) e finché è nuova questa linea…tanto vale godersi l’effetto “wow” che vedo nelle persone. Da prendere rigorosamente xdrive però! Se qualcuno volesse una TP, la scelta è solo una per me, Giulia Q. non consiglierei la M3 proprio perché sarebbe incompleta per me. La M3 con il manuale mi da l’aria di impacciata e troppo “pachiderma” per regalare le emozioni che uno si aspetta. Ecco quindi che le 4wd esaltano le doti di prestazione pura, invece Giulia esalta l'esperienza di guida probabilmente. Le mie considerazioni finali dopo questo breve assaggio di "rodaggio" sono che la G80 (mi spingo a dirlo), è forse la migliore M3 mai prodotta, finora. E' la migliore per la prestazioni da supercar, è la migliore per finitura, è la migliore per usabilità a 360 gradi nella vita quotidiana. Non vado a scomodare mostri sacri come la E36 o la e46, ma le considero belle....per la loro epoca. Oggi non avrebbero telaio, sterzo, freni, motore. non avrebbero niente se non un bel suono quello si. Nell'epoca moderna quindi, la G80 è la migliore M3 di sempre. Senza alcun dubbio per me, poiché ultimo capitolo di una storia nata negli anni'80, poiché ultimo capitolo prima dell'avvento dell'elettrico, l'ultimo capitolo di un'auto iconica come quelle che piacciono a noi petrolheads...quelle a benzina...prendere o lasciare. Se qualcuno ha intenzione quindi, non indugi.....anche perché la Touring è proprio l'"arrivederci" in grande stile e porterà in dote un'usabilità ancora maggiore della già eccellente sfruttabilità quotidiana della berlina. Integrerò il post dopo il 23, quando potrò dare qualche considerazione dopo la giornata Misano. Nel frattempo, metto qualche scatto accanto alla M8 di mio fratello. 24 giugno 2022 - Faccio un UP a questa discussione. Ieri ho partecipato a Misano alla giornata dedicata ai clienti M, nel quale grazie alla scuola GuidarePilotare ho potuto provare quasi l'intera gamma M, anche in pista, seppur con pace/safety car. Venendo al punto saliente, senza dubbio sono felice della scelta che ho fatto. In pista la M3 è quella che mi ha divertito di più senza se e senza ma. Quella più precisa, più equilibrata, più "veloce" e quella che soffriva meno i trasferimenti di carico. Davvero bella, seppur, come detto, abbia potuto provarla con pace car che dettava il passo. A margine dico......avendo provato la M8 Cabrio e la M4 cabrio, che si....sono proprio delle vasche da bagno. Imbarazzanti. Sono rimasto stupito dalla M5 e dalla X5M. Credevo fossero dei pescherecci...invece....come detto....i pescherecci sono state le cabrio (per me), davvero pessime. Inoltre ho avuto una qualche difficoltà a far driftare bene la M8 Gran coupè......laddove sia con Cayman GT4 che con la 992 GT3, era un giochetto da ragazzini tenerle in drift senza troppi pensieri. La M8 richiede continuamente correzioni....e tuttavia.....il sottosterzo è davvero marcato. La M3 è quella che mi ha dato la sensazione di agilità e prontezza, di confidenza ed equilibrio. Se qualcuno ha qualche dubbio su cosa prendere, per quel che mi riguarda, prenda tutto il listino M e metta nel cestino tutte le X, tutte le M8, e la M4 cabrio. la partita se la giocano M2, M3 (berlina e forse Touring), M4 coupé e come outsider la M5. La M5 mi ha stupito, al pari della X5M, ma a differenza del suv che si...è meno vasca da bagno di quanto pensassi, la M5 ovviamente diverte di più. se devo sceglierne solo una però, sarei onestamente indeciso tra la M2 e la M3. Poi però.....sapendo dove vengono utilizzate (su strada) sceglierei proprio la mia a mente fredda e questo mi rasserena sulla scelta che ho fatto. Per cui si.......il mio verdetto dopo averla provata in pista è che la M3 è la M per antonomasia oggi. Non so come vada la M2, ma credo le manchi quell'allungo che invece ha la M3 grazie a quella manciata di cavalli in più. Nella vita di tutti i giorni, la M3 è la M da prendere, pratica versatile, veloce, inconfondibile quanto a stile....e se non bastasse, ora c'è pure la Touring. Non ho altro da dire, se non che sound a parte che purtroppo non c'è........confermo che è lei la regina ad oggi nel suo segmento, in base alla mia esperienza diretta con la M3. Buon nome non mente insomma..........anche se l'occhio è caduto alle vetture corse clienti.......ieri c'erano dalle Lamborghini alle Lola, alle 488 GT, alle 911 RSR, a protoitpi con dei V8 che mi facevano venire la pelle d'oca che giravano prima di noi "umani"........davvero delle orchestre sentir cantare certe cose.........e ti fanno capire che le auto da pista giocano altri campionati.........e che...... forse forse.......qualche track day con una macchinina da corsa vera (che sia alla portata e gestibile economicamente....mica una Lamborghini) è un progetto da mettere nella lista delle cose da fare nella vita. p.s. sempre bella la pista di Misano.....però....Imola non si batte per me.
    29 punti
  19. A me piace, e trovo che nelle foto all'aperto migliori parecchio. Possono esserci dei dettagli che apprezzo meno di altri, ma da qui a leggere di disastro totale, mancanza di rispetto verso l'originale, Mesonero vai via e moriremo tutti (come vedo qui e là nel mondo) ce ne passa. "La 33 Stradale non si tocca"... oh beh raga, nulla si tocca allora. Se la rifaceva uguale con ruote moderne, "eh ma è uguale, sai che roba". Posto che il mio prettamente personale giudizio può anche essere influenzato dal fatto che per me la 33 Stradale originale non è affatto "l'auto più bella di sempre", Franco Scaglione ha indubbiamente realizzato il suo capolavoro. Scaglione era un designer con idee originali e di rottura. Ha fatto la Stradale che ha tutto il suo fascino fatto di curve e sensualità, ma ha fatto anche le B.A.T., la prima Lamborghini (che era tutt'altro che facile da digerire così in un attimo), e la Intermeccanica Indra che tanto ai tempi quanto oggi fa dire "meh...", perchè aveva le sue idee. In un mondo alternativo e fatato in cui possiamo immaginare un Franco Scaglione sì giovane ai tempi della Stradale da poter essere ancora con noi oggi, e di vederlo alle prese con un remake del suo capolavoro, cosa possiamo pensare? Che avrebbe rifatto un copia-incolla come ha fatto il Walter quando ha preso la Miura e per non sbagliare l'ha ingrandita, gonfiata e le ha messo le ruote grosse, oppure si sarebbe ispirato al suo stesso capolavoro e ci avrebbe preso di sorpresa con qualcuna delle sue estrosità? Non dico che l'avrebbe fatta come Mesonero, ma di certo ci sarebbe stato del nuovo ed inaspettato. Anche lì probabilmente si sarebbero levati dei "l'originale non si tocca". Ma l'originale non si tocca mai, altrimenti non sarebbe l'originale, non so se mi spiego. O si può toccar tutto, o non si tocca niente, e non si fa niente. Io ci trovo tante idee interessanti, dall'interpretazione dello scudetto Alfa alla maniera in cui i fari posteriori escono dal corpo vettura (e sì, mi piacciono così tagliati, e sì mi piace anche il modo in cui ha lavorato il cofango con le linee che convergono dal parabrezza verso il frontale, tipico stilema Alfa... "via Mesonero e i suoi triangoli"... intanto non è un triangolo, ma vabbè...) e di sicuro i pareri diametralmente opposti al mio hanno altrettanta ragione di esistere (ci mancherebbe...) ma leggere in giro aggettivi come "aberrante", "vomitevole", vederla definita come un insulto... bah. Quanta cattiveria c'è in giro oggi. Mi piacerebbe vedere quanti, trovandosene una nel box regalata e mantenuta gratis, direbbero "oddio che vergogna andare in giro con questo insulto su ruote, continuerò ad uscire con la mia Corolla (una a caso, per dire)". Maddai Per non parlare di qualche personaggio famoso nel mondo del car design che vede qualunque cosa fatta da altri come un obbrobrio irrispettoso mentre da anni non mostra una cippalippa delle sue fantastiche idee che avrebbe per fare tutto meglio. O di tutti quelli che, nel campo o meno, lasciano intendere che loro sì avrebbero in tasca la ricetta perfetta per rifare la Stradale citandola ma senza copia-incolla, facendo anche meglio, lasciando tutti a bocca aperta con un qualcosa di inattaccabile da qualunque punto di vista. Avanti, accomodati, falla tu e faccela vedere. Stupiscici. Questo non è in difesa di Mesonero, son curioso di vedere cosa farà sulla produzione e se non mi piacerà, non mi piacerà. E' un pensiero sulla critica troppo facile dei nostri tempi (che, discorso a parte, fa figo finchè poi non si cambia faccia per fare gli splendidi... la cosa che mi ha fatto più ridere della presentazione al Museo è stava vedere certi personaggi - che ai tempi dei tempi bazzicavano anche qui - litigarsi Gian Filippo Appreso per fare una foto insieme da postare sui social, dopo mesi di insulti per quel che sta o non sta facendo... santa coerenza. Se ti sta sul belino ti sta sul belino, non ci fai la foto-trofeo da mettere online ma vabbè questa è un'altra cosa...)
    28 punti
  20. Per me siete fuori.... (opinione mia personale eh). La trovo un oggetto sexy da morire, con quintali di personalità e richiami Alfa Romeo dappertutto. Stiamo parlando di un oggetto da 330 km/h con un design piuttosto fluido e morbido, senza appendici aerodinamiche estreme, riconoscibile a distanza come Alfa 100%. Un mix di Hi-tech e Classic Vibes che si trova sia all'esterno che all'interno. Beati i 33 che se la sono comprata. La Daytona SP3 risulta quasi pachidermica rispetto a questa e gli interni 10 volte meno personali. Praticamente è un concept Alfa che non è un concept. Non capisco le lamentele sul design dei fari, quanto la stessa 33 Stradale originale e custodita al museo di Arese ha delle proporzioni similari. Quello che è certo è che il disegn sarà davvero difficile da confondere con qualsiasi altro oggetto. La vista la laterale è clamorosa, le portiere sono un'opera d'arte, il posteriore è personalissimo... l'unico elemento da digerire (ma a me non sembra poi così drammatico) sono quelle linee un filo spigolose sul muso che vanno a creare un triangolo e arrivano poi allo scudetto piccolo e basso. Gli interni sono un omaggio evidente alla 33 Stradale originale e donano una sensazione minimale meravigliosa e per nulla cheap, perchè è tutto Alluminio lavorato dal pieno e pelle, giochi di luce e, comunque, tutti i comfort del mondo (Virtual Cockpit e Schermo a scomparsa). Quando la paragonate a una delle recenti Zagato, mi fate spuntare uno di quei sorrisetti increduli. Ripeto, attualmente, per me, l'oggetto più sexy ed interessante sul mercato. Ha design e proporzioni, ha senso estetico, ha storia, ha dettagli, non è "pacchiana" quanto una Pagani pur mantenendo una certa vena "analogica" negli interni. Come prestazioni va praticamente come una Ferrai Daytona SP3... cioè, è una creatura impressionante. Comunque i gusti son gusti, ci sta tutto. 🤷🏻‍♂️
    28 punti
  21. Potrebbe sembrare un domenica mattina qualsiasi, c'è un bel sole, il cielo è sereno ma per me non si tratta di una domenica qualsiasi. Oggi incontrerò quello che per me è il Freddie Mercury del design automobilistico. Sogno questo incontro da almeno 25 anni ovvero da quando la Fiat barchetta fu presentata alla stampa nel lontano 1995 e rimasi folgorato dal suo design, avevo 15 anni e cominciai a tappezzare la mia stanza dei vari poster che trovavo su vari Quattroruote e simili. Qualche tempo dopo riuscii a comprare la barchetta e per molto tempo fu la mia unica auto, poi diventò la seconda auto, quella da tenere in garage ed usare solo in alcune occasioni. Da quando la comprai il mio sogno fu quello di farmela firmare da chi tracciò quelle meravigliose linee, fluide, mai arroganti, iconiche. Per una serie di coincidenze che sono spiegabili solo in maniera irrazionale ma trovano spiegazione nel modo delle vibrazioni cosmiche, questa domenica lo incontrerò. Preparo il pennarello, tiro fuori la barchetta dal garage e mi avvio verso casa sua, sono emozionato come se uscissi con Sabrina Salerno... porto con me anche le tavole del mio ultimo lavoro, il restomod elettrico della barchetta che nel frattempo grazie al web, ha fatto il giro del mondo e di cui ho ricevuto i sui personali complimenti. Suono il citofono, mi risponde la stessa voce gentile con cui qualche giorno prima ho combinato l'incontro per telefono e non fu una breve chiacchierata ma anzi mi stupii di come avessimo trascorso un'ora a parlare d'auto, di design, di storia dell'auto. Un'ora a parlare di design con Zapatinas... il cancello si apre e viene fuori questo signore sportivo, energico, cordiale. Stretta di mano e mi invita a mettere la barchetta giu in cortile. Mi apre il garage e sono folgorato dalla quantità di tavole originali appese alle pareti. C'è un pezzo importante della storia dell'auto moderna, si va dagli studi preliminari della barchetta, la 145, la 147, e poi tutte le BMW disegnate insieme a Bangle (come le Alfa). Davanti ad un buon caffè trascorriamo due ore a parlare di aneddoti, sul design della barchetta, delle Alfa, di quanto non si possano guardare le BMW e le Merceds odierne, di personaggi (Cressoni, Gandini, Cantarella...). Mi sento proiettato in un film, sto parlando con Zapatinas di tutto ciò che non ho mai saputo ma ho sempre immaginato, cosa accadeva dietro le quinte di un mondo che adoravo. Il tempo è finito, è ora di salutarci, mi firma la barchetta (anche se non capisce il perché ci tenga così tanto). è stata una delle giornate più belle della mia vita.
    28 punti
  22. Barchetta Legal La Fiat barchetta è una delle ultime spider disegnata, progettata e costruita in Italia. Il suo design firmato Andreas Zapatinas, risalente agli anni ’90 risulta ancora oggi piacevole ed attuale. La piccola roadster soffriva però della mancanza della trazione posteriore nonostante una motorizzazione di 1,8 litri benzina che si dimostrava brillante e scattante. Delle 56.000 unità prodotte sono ancora molti gli esemplari circolanti, segno che la vettura è entrata nel cuore dei loro proprietari, purtroppo però le limitazioni antinquinamento limitano di molto la sua circolazione. Da qui nasce l’idea del restomod. Un’aggiornamento che non ha voluto stravolgere il riuscito design esterno, se non in alcuni particolari, mentre si è concentrato in maniera importante sulla meccanica. All’esterno spiccano i nuovi scudi paraurti integrati da nuovi elementi aerodinamici, nuovi proiettori anteriori a Led e nuovi anche i gruppi ottici posteriori. L’elemento che ha subito più modifiche è il baule posteriore ora dotato di due gobbe che richiama lo spirito delle roadster anni ’60. Altre modifiche si concentrano all’interno, oltre ai nuovi sedili e pellami utilizzati per rivestire i pannelli porta, viene integrato un moderno sistema audio, di navigazione ed integrazione con smartphone, per questo motivo è stato ridisegnato il tunnel e la consolle centrale. Gli strumenti davanti al guidatore diventano ora digitali come anche i comandi del clima. Al posto del brillante 1.8 litri a benzina montato trasversalmente sull’anteriore, nel restomod della barchetta trova posto un motore elettrico da 177 Kw con cambio automatico montato al posteriore rendendola di fatto una spider a trazione posteriore. Le batterie sono alloggiate in parte nel vano anteriore ed in parte dietro l’abitacolo distribuendo in maniera equa i pesi sull’asse anteriore e posteriore. La barchetta Legal (legale perché grazie al motore elettrico può circolare legalmente senza infrangere le norme antinquinamento) non è dotata di soft top, è pensata per circolare sempre in configurazione aperta.
    28 punti
  23. Fin dal giorno della fusione tra FCA e PSA ho sognato il remake della non bellissima ma fascinosissima Citroen SM a motore Maserati, e visto che avevo tempo libero e dovevo aggiornare sia la pagine social che il portfolio, beh... https://www.behance.net/gallery/142223091/STELLANTIS-SM-Manifesto non vuole essere un remake vero e proprio, ma un omaggio che ne mantiene il feeling
    28 punti
  24. Quando entrano nei concessionari Audì BMW Mercedes e comprano le “business advantage 90’s Beirut edition” al posto di quelle viste sulle riviste tanti problemi non se li pongono.
    28 punti
  25. Ma io non capisco: questo è una SUV di segmento B. Serve a far ingolosire i giovani ed avvicinarli al marchio. Serve ad avere dei margini da schifo (non a livelli del DUCATO FIAT...) e a incamerare investimenti per altri prodotti. Quindi? Cazzo, abbiamo avuto una Grande Punto come Alfa Romeo, abbiamo avuto i roiti di 145 e 146...ed ora non ci sta bene un Suvvino del kaiser. Non vi interessa? non lo comprate...tanto il mondo è ancora pieno di SUV.
    27 punti
  26. Comunque vorrei sottolineare una cosa guardando i social: da anni non c'era tutto questo hype, Napolitano ha già fatto anni luce meglio del previsto secondo me.
    27 punti
  27. In vendita in Italia già con il marchio BAIC X35 e con quello della EVO5 e della Cirelli CMC 2 si aggiunge anche la Fulvio della aP. Proposta anche a GPL, costa 100 € in meno della corrispettiva Cirelli. Per i membri del forum autopareri in omaggio i tappetini marchiati aP --- Anche qui aP ha deciso di importare e vendere con il proprio marchio un modello già conosciuto come EVO Cross4, DR PK8, Sportequipe SK e Cirelli Pickup. Il aP Cosimo viene proposto con un 2.0 benzina/GPL a € 25.146,00 + IVA Anche in questo caso, per i membri del forum autopareri in omaggio i tappetini marchiati aP
    27 punti
  28. Ormai Fiat ha più loghi che modelli 😅
    27 punti
  29. my friends, wait is almost over. more news will come later today or tommorow and it looks like they found new pack of fender badges: this time 'competizione' don't expect much, but those cars aging gracefully as for me
    27 punti
  30. Ciao Amici, è tanto che non pubblico qualcosa. Ho deciso di cimentarmi in questi tanto di moda "restomod". Come soggetto ho scelto uno dei veicoli a me più cari, la barchetta. Inutile sottolineare cosa sia la barchetta, per molti una delle occasioni mancate a causa della trazione anteriore. A livello di design resta però forse una delle ultime creazioni apprezzabili (insieme al Coupé di Bangle) della Fiat prima che diventasse 500dipendente. Uno dei grossi problemi attuali della barchetta è che non può circolare in alcuni luoghi (Torino per esempio) perché è Euro 2. Ma io l'ho resa elettrica e quindi "LEGALE" da qui il suo nome "barchetta Legal". In più ho sfruttato la compattezza dei motori elettrici montandoli al posteriore e rendendola di fatto una trazione posteriore. ecco una piccola anticipazione, nei prossimi giorni la galleria completa.
    27 punti
  31. Per onorare le tradizioni del Forum
    27 punti
  32. Alleggerisco un po' l'ambiente con la classica carrellata di colorazioni (da palette Renegade), sperando di fare cosa gradita:
    27 punti
  33. Ecco le mie prime impressioni dopo averla vista dal vivo Visto che ho dovuto aspettare un’ora prima che la scoprissero, mi sono seduto dentro ad altre auto esposte, dalla 500e alla Stelvio passando per 500x e Compass per avere un termine di paragone. Esterni è abbastanza imponente, soprattutto all’anteriore, mentre dietro sembra un po’ snellirsi grazie alla superficie più concava. Nella vista laterale mi è piaciuto più l’anteriore così pieno e possente che il posteriore, bello il montante A ed il profilo laterale del parafango anteriore. È più filante della Stelvio, soprattutto al posteriore, ma non è tanto più piccola. Difficile invece fare paragoni con la Compass che è più squadrata, esternamente sono molto diverse. Metto qualche foto di dettagli, tanto l’avete già vista in lungo e largo Interni Esteticamente è come me l’aspettavo, forse il tablet me lo aspettavo più piccolo, invece è bello largo e per quanto ho potuto vedere reattivo, così come il virtual cockpit. In generale bella la plancia come design e come dettagli. Bella la plafoniera, molto moderna, purtroppo non ho una foto. Sedili in pelle, belli e comodi, sono la parte più rifinita degli interni, mentre le portiere sono rivestite di diverse plastiche, ma tutte rigide, mentre Stelvio ha il bracciolo rivestito in similpelle morbida. Il tunnel è come me lo aspettavo dalle foto, ma devo dire che pensavo che quello di Compass fosse rifinito meglio invece sono entrambi con materiali semplici paragonabili a quelli di Tipo e 500x, mentre quelli di Stelvio sono un pelino migliori, ma sempre plasticosi anche se ci sono quelle maniglie rivestite ad arricchire un po’. La parte nera che sta intorno al cambio ed ai tasti del volume e del freno a mano è di plastica sottile rigida e liscia, come immaginavo dalle foto, non ne capisco il senso a livello di design, ma è così, ormai mi ci sono abituato, così come il bubbone del DNA messo in quella posizione. Bagagliaio abbastanza capiente, più sfruttabile in altezza di quello della Stelvio, che sotto ha la batteria quindi non si può abbassare su 2 livelli come quello di Tonale. Nel doppiofondo ho scoperto anche il portatarga anteriore, un po’ massiccio come visto in alcune foto. Vano motore bello e ordinato Mentre uscivo pensavo che è una bella macchina, ma ha un prezzo di listino veramente alto pur avendo tanta tecnologia a bordo, ma anche tanta plastica, non è un difetto di Tonale, sono tutte così, però per questi prezzi ci si potrebbe aspettare un rivestimento in pelle completo degli interni, con il verdone metallizzato mi immaginavo già degli interni in pelle beige. Poi all’improvviso vedo nel piazzale queste due Alfa d’epoca, con tanti anni sulle spalle, ma che interni !!!
    27 punti
  34. Qualche dettaglio. Luci zona piedi. Luci maniglie (solo anteriori). Dettaglio bandierina italiana sul tunnel. Grafica strumentazione che cambia da N a D. N D N (Classica) D(Classica)
    27 punti
  35. Maledetti francesi! Un tempo le Abarth era simbolo di eleganza e sobrietà… 🙄
    26 punti
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