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Stai visualizzando i contenuti con il più alto punteggio, pubblicati in data 28/04/2023 e localizzati Tutte le aree/sezioni

  1. Buondì, ho raccolto una serie di immagini sulla genesi delle Serie 5 E34, quella nata nel 1988. La maggior parte del materiale l'ho trovato sul sito VWVortex (sul quale non si chiarisce l'origine delle foto, al di là del watermark...). Da qualche tempo si tende ad attribuire il design di E34 al nostro Ercole Spada, partiamo quindi da qualche tavola di... ...Manfred Rennen! Siamo nel luglio 1981 e la forma di quella che sarà E34 definitiva è già lì, nel disegno a sinistra al centro. Vi pare? Comunque questa serie di disegni mi piace perché riesce a far capire come su una forma generale abbastanza definita, si possano elaborare una varietà di soluzioni diverse, che ovviamente finiscono per caratterizzare significativamente una linea. Inclinazione del frontale, del lunotto, forma dei passaruota, forma dei paraurti, altezza delle nervatura sulla fiancata, deflettore posteriore nello sportello o terza luce laterale... Tornando al nostro Ercole Spada, ecco un disegno più o meno coevo. Frontale escluso, sembra un approccio abbastanza distante, con linee piuttosto morbide, passaruota un po' americaneggianti, terza luce laterale... Arrivano nel 1982 invece, i più famosi schizzi di Spada per E34, quelli che affascinano per il dinamismo e lo slancio, che la fanno associare spesso alla successiva Serie 8 E31: Quest'altro disegno, di cui non conosco l'autore, mi colpisce invece perché riesce sì a condensare efficacemente temi di Serie 3 E30 con altri di Serie 7 E32, ma allo stesso tempo non sembra evolvere in nulla di nuovo davvero. Si prosegue quindi con altri disegni, già di una fase più evoluta, dove su un impianto ormai ben definito, si provano soluzioni alternative per il complesso griglia-doppio rene. Infine un bel disegno preparatorio per gli interni, del periodo 1982-83: Finita la serie dei disegni, passiamo alle realizzazioni in tre dimensioni. BMW inizia a lavora ai primi modelli in argilla nel 1982: Nel 1983 le maquette "piene" sono pronte ed eccone alcune a contronto (non vi fate ingannare da targhe o badge, si tratta in ogni caso di Serie 5 e di E34...). Una proposta alquanto innovativa, con qualcosa che mi riporta a Audi e altri dettagli che invece si vedranno solo più tardi, con la successiva Serie 3 E36: Altra proposta più classica, ma con interessante innovazione nel gruppo fari-calandra davanti e dei curiosi gruppi ottici "Fiat Brava style" al posteriore: In breve, nello stesso anno 1983 si passa ai modelli "see-thru" con vetrature in perspex. Un tema dalle linee particolarmente moderne e pulite, lunotto molto inclinato e coda piuttosto corta: Un altro più tradizionale, ma con terza luce laterale: Infine quella che sembrerebbe il tema fondamentale prescelto (ovviamente seguiranno modifiche e affinamenti...): Nel 1984 si arriva quindi alla definizione della linea finale: Alcuni dettagli sono ancora in evoluzione, vedi i paraurti o i fari, sia anteriori (che fanno ancora molto E32) che posteriori (apparentemente più sottili di quelli finali). Nel dicembre di quello stesso 1984 si arriva infine al congelamento del design in ogni dettaglio: Esattamente tre anni dopo, a fine 1987, iniziò la produzione in serie della nuova Serie 5 E34, per essere poi presentata alla stampa all'inizio del 1988.
    7 punti
  2. OK, ma giù le mani da "β"!! (PS: non è off topic, è la nuova norma Autopareri 2023: Lancia in ogni topic)
    6 punti
  3. La cosa positiva è che la Ferrari ha un giorno in più per capire come far arrivare ultimo Leclerc.
    5 punti
  4. Oserei dire "grazie al ca..." con quello che costano (e soprattutto con la tecnologia di 20/30anni più recente) Tenere una "vecchietta" va ben oltre, e questa discussione è pure la dimostrazione che non è nemmeno da tutti
    4 punti
  5. No, divertimento è sentire la meccanica, le vibrazioni, la risposta del motore al pedale, uno sterzo senza filtro che fa quello che gli dico io, la perizia della cambiata, l'odore di benzina, il rombo dello scarico, sentire l'appoggio delle sospensioni, possedere un qualcosa di speciale che mette il sorriso anche a chi incontri (massima soddisfzione quando i motociclisti incontrandomi mi fanno il saluto, che goffamente ricambio commosso...) e a te mette il sorriso anche solo vederla sonnecchiare in garage. Non certo ultimo, il far parte di un gruppo di sodali dediti al gozzoviglio goliardico (moderato, che l'età avanza). Per me. Il che non vuol dire che non sia comunque possibile guidare con gusto anche le macchine d'oggidì: persino col Cetaceo a nafta si riesce a prendere qualche curva di montagna fatta bene (gusto che aumenta quando il fenomeno con la A4 che prima ti sfanalava in rettilineo rimane indietro di una curva ogni due fatte... 😎), figuriamoci... Ma da una parte noto che la soglia del divertimento negli anni si è man mano spostata a velocità sempre più oltre la linea della mia coscienza (linea che pur essa stessa si è spostata in avanti, ritenendomi -verosimilmente a torto- sempre più bravo a guidare con l'esperienza), dall' altra che le auto a listino quantomeno aspiranti a blandire chi ama la guida, sono sempre meno e sempre più costose. E a questi fenomeni il miglior rimendio per me è stata una vecchietta. Quindi ben comprendo chi si posa trovare in una situazione simile. Tredici anni fa, nei miei primi incerti passi per queste bande, scrissi così: (forse in quel topic sarebbe d'uopo trasferire parte di questo...)
    4 punti
  6. che pilota signori, che gran pilota!
    3 punti
  7. Charles su Sky ha detto: "Abbiamo messo l’auto in una finestra dove forse è più difficile estrarre il potenziale, ma il potenziale è più alto“. Vedo Vasseur dietro a ciò: fine dei setup facili per aiutare il pilota più lento, auto più difficile ma più veloce; meglio vincere con un pilota che perdere con 2.
    3 punti
  8. che manico pazzesco che ha questo ragazzo, è un fenomeno
    3 punti
  9. Piccolo OT: che spettacolo che era Auto in quegli anni, gli unici in Italia a evidenziare la tendenza a cappottare delle auto senza timori reverenziali
    3 punti
  10. Mi trovo d'accordo con l'analisi fatta da @Renault. Aggiungo che a torto o ragione, quel segmento di Fiat veniva visto come un dogma come oggi viene acquistata Panda o Ypsilon. Per esempio mio padre nel 2001 aveva un 330 XD, eppure per girare in città volle un'auto adeguata e dopo avergli fatto vedere Twingo, Ka, Atos Prime, Arosa/Lupo ecc.. andò da Tony Fassina e ordinò una spartana Seicento Young, perché quella per lui era la Fiat da città, affidabile e con costi di acquisto ridotti all'osso. Aggiungo che ho venduto in mezz'ora la sopra citata Seicento a oltre mille km di distanza, quindi queste scatoline un mercato l'hanno avuto direi.
    3 punti
  11. In realtà, non c'è molto da girarci intorno: se un oggetto, per qualsiasi motivo e a prescindere da chi/come/quando/perché fu progettato, ha un forte exploit di richieste e gli esemplari disponibili sono tutto sommato pochi, la quotazione media aumenta. Certo, una Coupé T20 originale e perfetta piazzata a 30000 euro non la comprerebbe praticamente nessuno (giustamente), ma se a 12-15 vanno via facilmente, è normale che il prezzo per un buonissimo esemplare non va sotto queste cifre, poi che abbia il telaio della Tipo T.ds che avevano i miei trent'anni fa è un altro discorso, ma allora come oggi su certi aspetti si sorvola di fronte ad altri, a meno che i primi non compromettano gravemente una guida anche solo tranquilla. Tornando IT, io credo che Rokurouta possa tentare la ricerca di una Coupé, anche perché a cuor leggero non si acquista nemmeno un banale suvvetto a gasolio di pochi anni, e che in nessun caso ci si ferma al primo esemplare che capita.
    3 punti
  12. Ne avevamo parlato in altro thread che non ricordo il nome a proposito di errori fatti nel passato recente da alcuni marchi europei. Per il gruppo Fiat degli anni 90 avevo citato come MACRO ERRORI proprio la Cinquecento - Alfa 155 - Lancia Delta II - Lancia Kappa. Fiat si era affacciata al nuovo decennio 1990 con idee vecchie, legate troppo a degli schemi che tutto sommato avevano funzionato bene nel decennio precedente 1980 e che quindi per rassicurazione, cercavano di replicare. La gamma utilitarie degli anni 80: FIAT UNO 1983 FIAT PANDA 1980 FIAT 126 ( nella versione BIS perchè aveva il portellone ) L'errore principale era proprio l'idea di sostituire la 126 con la cinquecento. Aveva già in gamma la PANDA che stravendeva ancora molto nonostante avesse + di 10 anni alle spalle e l'errore e' stato quella di proporre un altra citycar economica sempre ed esclusivamente 3 porte solo con qlk cm in meno, proprio perche pensavano che le massaie dei piccoli paesini rurali avessero apprezzato le dimensioni compatte e il basso prezzo. (State of mind delle fiat del dopo guerra) La soluzione ideale sarebbe stata quella di sostituire PANDA e 126 con un unico modello 3 e 5 porte e riprogettando ex novo il concetto di city car utilitaria. Invece gli e' mancato il coraggio e hanno cercato volumi e profitti tenendo fino allo stremo la vecchia panda, la cinquecento appunto, affiancate nei primi tempi anche da modelli zombie di Innocenti come la SMALL, la MILLE, la KORAL e dalla Lancia /Autobianchi Y10. Questa gamma obsoleta fatta dal duetto PANDA- CINQUECENTO e' durato tutto il decennio fino all'arrivo di Seicento nel 2000 e nuova Panda nel 2003. Nel frattempo la concorrenza presentava modelli piu' moderni e piu' coraggiosi, come la TWINGO- la KA- la LUPO/AROSA, la MATIZ, la ATOS, la SMART. La MATIZ che Giugiaro propose come concept ID 500 Lucciola proprio su base cinquecento, sarebbe stata l'auto perfetta per combattere e vincere la concorrenza di quegli anni. (Infatti l'assurdità di Fiat : un anno dopo il lancio, al Salone di Torino, chiamò i principali designer per chiedere una loro interpretazione di un modello appena nato e paradossalmente alcuni di quei concept la fecero subito invecchiare ulteriormente !! Che grandi geni del marketing !! !X@X%!! ) Certo nel 1992 la cinquecento era già nelle concessionarie e sarebbe stato impossibile puntare sulla Lucciola...oramai i giochi erano fatti e le risorse finanziarie erano destinate ai nuovi modelli di CANTARELLA quali la PUNTO, la BARCHETTA, la COUPE' etc... Infatti il momento sliding doors era molto prima , quando nella lunga gestazione della sua nascita, avrebbero dovuto fermarsi, gettare tutto nel cestino e ripensare al nuovo concetto di citycar chiedendo prima un confronto con proposte di designer esterni , e cosi magari... chissà proprio la Lucciola sarebbe potuta nascere in anticipo rispetto al 1992 come la nuova FIAT Cinquecento. Cosi' come fece Renault con la TWINGO,. Anch'essa ha avuto una genesi molto lunga e se andate a leggere la sua storia , i primi progetti avevano un design molto tradizionale e molto simili alla cinquecento. Poi nel 1987 fu' tutto azzerato ed iniziarono tutto daccapo sotto la guida di Le Quement che ebbe il coraggio di cercare nuove soluzioni piu' innovative. https://www.carbodydesign.com/archive/2007/03/21-renault-twingo-i-design-history/ Proviamo a pensare che perfetto binomio di successo sarebbero state la Cinquecento con il design della Lucciola insieme alla PUNTO. Avrebbero potuto vincere la competizione con la concorrenza degli anni 90 e magari generato quei maggiori profitti che avrebbero evitato il quasi default e il successivo 'accordo-vendita con General Motors. Invece e' andata come andata.... Fiat ha perso una grande opportunità in quegli anni e abbiamo dovuto aspettare l'arrivo della new Panda nel 2003 per tornare a competere ad armi pari per poi andare a vincere con l'arrivo della New 500 che gli ha permesso di sopravvivere per un lungo tempo fino alla vendita ai francesi di PSA. 😒
    3 punti
  13. Ma infatti era proprio quello il punto, le vecchiette hanno senso sino a quando hanno prezzi da vecchiette. Con i prezzi che chiedono oggi, non ne hanno.
    3 punti
  14. Charles è veramente un mostro, piloti in grado di fare questa differenza in qualifica ce ne sono e ce ne sono stati veramente pochi, poi domenica arriveremo terzi se tutto va bene ma 'sti cazzi, godiamoci quello che arriva in questa stagione. P.s. Sprint Race 💩 ora e per sempre, le qualifiche al venerdì quando i povery tipo me lavorano
    2 punti
  15. Se ti riferisci al sondaggione di AP è ancora tutto aperto. Non c'era nessuna domanda relativa alla qualifica del venerdì.
    2 punti
  16. DAJEEEEEEE CHARLESSSSS 🎉🎉🎉🎉🎉🎉❤️
    2 punti
  17. Ragazzi piango di gioia, solo Senna era così in qualifica, ha sfiorato tutti i muri!!!
    2 punti
  18. Questi vendono la Chery fatta con tutti i crismi per l'Europa a meno della tiggo 7 importata da DR e pensata in economia per la sola Cina
    2 punti
  19. ricordo ancora quando feci di tutto per dissuadere mia moglie - che all'epoca era appena una conoscente - dal comprare una Atos... per fortuna dopo averla provata si convinse pure lei che era una scatoletta demmerda e optò per una Wagon R+, che era pure lei una scatoletta ma molto meno demmerda
    2 punti
  20. ne ho vista uno proprio stamane qui in paese, ben tenuta, ed è ancora una bella auto (all'epoca ricordo che fu vista stilisticamente come un salto quantico rispetto alla serie precedente). per me resta assieme a quella successiva la più riuscita delle serie 5 (ma più in generale, a pensarci bene e a mio gusto, il periodo '80-'90 resta quello in cui BMW ha sfornato le auto più belle, al netto di qualche piacevole eccezione).
    2 punti
  21. L'automobile però non è stata imposta per legge. Si è affermata sul libero mercato perchè è diventata PRATICA e alla portata della maggioranza. E nel frattempo nessuno ha vietato altri mezzi di locomozione.
    2 punti
  22. C'è da ricordare che Cinquecento fu molto vicina ai giovanissimi con il kit trofeo che consentii a piloti in erba di cimentarsi nelle competizioni; inoltre a memoria venne allegato il modellino Burago su Topolino.
    2 punti
  23. Certo, ma qualcuno vuole mettere delle date fisse senza alcuna giustificazione pratica.
    2 punti
  24. Allora per non procurare ulteriori sofferenze al nostro povero automobilista cambio la storia 😀. Quindi al posto della ED, dopo aver valutato la Matiz e averla scartata per la cilindrata e il numero di cilindri (800 cc e 3 cilindri gli ricordano troppo i 700 cc e i 2 cilindri della vecchia macchina), l'automobilista saluterà per sempre Fiat e comprerà una Hyundai Atos 1.0.
    2 punti
  25. CLE - classe C - truccata e prezzata classe E
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  26. Avevo letto con estremo interesse tutto il commento, condividendolo appieno, ma appena letta quest'ultima frase mi sono cadute le braccia.
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  27. Secondo me si trascura una cosa importante: allo scarico di una vettura ice, non esce solo CO2 e vapore acqueo, ma anche molte altre sostanze altamente nocive, controllate solo grazie ai sistemi di post trattamento. Sulle auto più vecchie, o su quelle modificate, o su quelle malfunzionanti, i sistemi di post trattamento non funzionano a pieno regime, e quindi vengono emesse sostanze cancerogene e tossiche a vario titolo per l'uomo. Con l'e-fuel il problema rimane, con l'elettrico si risolve alla radice. Inoltre il processo di creazione degli e-fuel consuma più energia di quanta ne produce, quindi è abbastanza utopistico pensare che sia la soluzione, e che paesi in via di sviluppo con grandi quantità di giacimenti petroliferi decidano di adottarlo al posto di estrarre direttamente economico petrolio dal sottosuolo.
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  28. Dimenticavo: il backplate 'panoramico' è stato poi tagliato a dx per avere un aspect ratio da camera 70mm 'cinema' (mi pare 2,35:1, cito a memoria ma potrei sbagliare) quindi ogni ragionamento sulla focale 'corretta' va a farsi stendere, comunque appena ho un po' di tempo preparo la versione 2.0, che in ogni caso poi mi voglio plottare almeno per una larghezza di 1,8 m per sostituire questa che ancora campeggia in studio: Altro esempio di uso improprio di un fondale (ebbene sì, è lo stesso dell'immagine di gamma MY19 di pagina 6 https://www.autopareri.com/forums/topic/62178-le-auto-di-ivan-basso/?do=findComment&comment=2223123 è questo TEST non poi rifinito ma che lascia intendere come le cose potrebbero lo stesso funzionare, senza porsi troppe domande 😊
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  29. Speriamo che ne sia valsa la pena 😂
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  30. Da quel che ho capito non solo lui è bravino ! Pure il Giova è bravino....e in pole ! 😍
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  31. si per dire, qualifiche nel nuovo format del weekend della sprint race
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  32. Votato Checco Leclerco best of the rest. Voglio crederci.
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  33. bazzico il mondo lotus e kit car da un pochetto e mi permetto di fare un paio di considerazioni: -sopra i 250cv in Italia è dura vendere e i costi di freni/gomme (va tutto accordato) vanno alle stelle -a 250cv si trovano motori e cambi adeguati a prezzo adeguato senza grossi bisogno di radiatori etc etc -più che al design bisognerebbe pensare alle economie di scala (fanali, minuteria, etc etc), ma comunque chi compra un mezzo del genere vuole la sportività non l'eleganza secondo me , quindi prevedere aerokit (splitter+ala) ed eventuale rollcage per uso pista -dashboard tipo aim basta e avanza -omologazioni? questo è il problemone secondo me altre info sul progetto?
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  34. Per me le Citroen sono come le BMW, ogni nuovo modello che esce è più orripilante dei precedenti.
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  35. Deresponsabilizzare il conducente non è mai un bene. O guida da sola, o guida il guidatore. Concordo con @VuOtto
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  36. 1 punto
  37. Sì, indubbiamente vero e di conseguenza fa bene Stellantis a tenerlo dov'è. Tuttavia trovo non ci sia nulla (o quasi...) di fresco e moderno in quanto disegnato sotto la sua supervisione. Anche la pur bellissima nuova Granturismo penso che potesse essere decisamente più coraggiosa sotto alcuni punti di vista.
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  38. Riguardo al fatto che il motore elettrico sia più efficiente rispetto a idrogeno ammoniaca etc ricordo che le energie rinnovabili ( vento e sole) sono del tutto discontinue. Si trova per forza trovare modi per accumularle, principalmente idrogeno. Quindi ben presto potrebbe essere una materia che si trova in grandi quantità.
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  39. come già detto e ridetto più volte, questo accanimento contro la co2 derivante dall'automotive privato è ridicolo in quanto stiamo parlando di numeri percentualmente minuscoli se guardiamo al ciclo del carbonio planetario. ma vabè, è colpa delle auto https://voxeurop.eu/it/qual-e-limpronta-carbonio-delle-navi-europee/
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  40. Da tempo seguo questa discussione sui prototipi e la trovo molto interessante. Mi è venuto in mente così di condividere con voi le foto allegate a questo messaggio e una storia che vede come protagonisti Fiat e Lada. Le fonti di storia e immagini sono due siti russi e un articolo di Repubblica. Quelle che vedete qui sotto potrebbero sembrare le foto di una versione quasi definitiva di Fiat Punto, ma nella seconda foto, su una tavola in basso a sinistra, si legge "variante proposta dagli studi sovietici - 04.04.1990". In realtà si tratta del prototipo ELAZ a93, frutto di una collaborazione tra tecnici avtoVAZ (meglio conosciuta come Lada), Fiat e Italdesign. Tutto ha inizio negli anni '80, un perido di cambiamenti non solo per la società e la politica sovietica, ma anche per l'automobile. Le principali aziende automobilistiche hanno lanciato nuovi modelli più moderni, ma rimane l'idea di realizzare una vettura compatta, moderna in grado di competere sui mercati occidentali con Uno, Fiesta, 205 e altro. Il progetto prende il via verso la fine degli anni '80 quando si decide di convertire uno stabilimento di Yelabuga dalla produzione di mezzi militari e trattori a quella automobilistica. Ai tecnici della Lada è affidato il compito di realizzare il progetto. Gli obiettivi sono ambiziosi e così si decide di coinvolgere un partner straniero che, come circa venti anni prima, è la Fiat. In un primo incontro in Urss gli ingegneri russi mostrano alla delegazione italiana non dei semplici schizzi o delle vaghe richieste, ma modelli in scala reale da cui sarebbe dovuto partire il progetto. Già nelle foto si può cogliere, sebbene le forme siano più squadrate, tozze e alte, il concetto di stile che porterà a qualcosa di molto simile alla Punto. I tecnici della avtoVaz arrivano a Torino per la prima volta nel gennaio del 1990 e così, dopo 4 mesi, il 4 aprile del 1990 appare il prototipo delle foto qui sotto. I progettisti russi ci tengono a precisare che l'idea del faro verticale integrato nel montante è stata loro (una proposta simile si nota già nei prototipi mostrati in Urss) e che in Fiat hanno cercato di scartarla perché considerata troppo costosa. A Novembre 1990 a Roma Fiat e il Ministero dei trasporti dell'Urss firmano un memorandum d'intesa per lo stabilimento Elaz di Yelabuga. L'obiettivo è costruire uno degli stabilimenti più grandi al mondo dove produrre la versione definitiva della A93, una profonda revisione della Oka (che cambia codice da vaz 111 a vaz 1121) e , udite udite, la Panda per il mercato russo, anche e soprattutto in versione 4x4. Con il crollo dell'Urss tutti questi progetti scompaiono. Fiat abbandona l'occasione di ritornare nella nuova Russia e i tecnici della AvtoVaz se ne tornano a Togliatti. Con l'esperienza raccolta a Torino iniziano un progetto che è in continuità con quello di Torino, la Vaz 1119 meglio conosciuta come Lada Kalina. La Kalina avrà uno sviluppo molto difficile, iniziata nei primi anni '90 e prodotta dal 2004. Confrontandola con la Punto prima serie si nota che i legami sono molti. Sono simili le forme dei lamierati, la coda tronca e, cosa più evidente, i gruppi ottici posteriori verticali e integrati nel montante. Per gli interni il volante ricorda molto quello della Lancia Y mentre l'intera plancia riprende lo stile della Marea. Nelle prime tre foto si notano i prototipi realizzati autonomamente in Urss prima della collaborazione con Italdesign e Fiat. Nella prima immagine si nota il faro posteriore verticale. In queste foto potete vedere il prototipo elaz a93 del 4 aprile 1990. Nella terza foto sul parafango è presente la scritta "elaz" in cirillico.
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