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Risposte pubblicato da ACS

  1. Non per favoleggiare, ma in definitiva non escluderei del tutto neanche questa possibilità, fatta salva, però la caratterizzazione del modello (che altrimenti va a mangiarsi lo spazio già risicato di Thema).

    Facendo un'analisi a fiuto, direi che per la prima volta nella storia del gruppo i product plan vengano rispettati e a volte allargati in corso d'opera. Non escluderei del tutto quindi che l'idea della Giulia da 4,9m sia stata sostituita da quella di una Giulia 4,6 più una 169 più lunga su base 300. La meccanica da usare, come fai notare, c'è; e con tanti marchi e motoroni 2-3 segmento E sono poche.

    Idea mia, eh!

    Fonte Marvel o DC Comics? ;) Copione della ILM di Lucas? :lol:

    944 è ancora congelata a 492 cm con un team italo-USA a lavorarci sopra in Michigan e non c'è AD OGGI nessun progetto di assemblaggio italiano a riguardo. Ma soprattutto NON esiste nulla "di differente" AD OGGI od in fase di product concept.

  2. Resto sconcertato...hanno ripreso la Z3 Coupé mettendogli una bocca, i fari e il finestrino posteriore di una Peugeot e la maggior parte degli utenti del forum sono entusiasti.

    Fosse marchiata con l'elica sarebbe sicuramente monnezza, cafona, tamarra.

    Da parte mia, avendo quelle possibilità, entrerei dalla porta di un concessionario Aston, perché lì stanno le macchine veramente belle ed eleganti. Sorry.

    Al netto di qualsiasi consderazione sulla tecnica, che è indiscutibile, non riesco a dire che sia brutta (beh, la fanaleria anteriore IMHO rasenta l'inguardabile), ma il bello, quello Ferrari anche moderno, è davvero diverso. E meno che mai la si può definire elegante.

    Ciò non significa che non possa avere il suo appeal, anzi.

    Sul resto ti quoto al 100%. Avesse un QUALSIASI altro marchio sul cofano i giudizi sarebbero invertiti al 100%

    ...e per rispondere anche a Matteo, non tutti lo fanno, di concedersi al truzzo. C'è chi ancora "parte dal bello, armonico" per aggiungere il resto. Questa mi sa molto di X6/5erGT come azzardo e come riuscita.

    Cmq voglio vedermela bene dal vivo.

    ora potrà piacere o meno, tuttavia credo che tra dieci anni questa linea sarà assai difficilmente ricordata in termini positivi (credo piuttosto che apparirà come oggi vediamo la mondial, ossia come la forzatura di una forma per ottenere uno scopo pratico); passato l'effetto novità presso l'aquirente tipo, sono dubbioso sul fatto che questo modello possa sostenere un ciclo commerciale di 6-7 anni sino in fondo; la storia insegna che questa formula si è di norma rivelata di scarso successo commerciale (es; z3 coupè; anche se non paragonabile per molti aspetti, la stessa Brera proponeva questa impostazione generale, che nel 2005 scaldava gli apassionati del marchio ma a cui hanno fatto seguito vendite modeste; proviamo a pensare quanti allora l'avrebbero definita più accattivante di una serie 3 coupè, e cosa ha invece decretato il mercato, anche se per motivazioni non solamente estetiche). Anche se definire un concetto oggettivo di bellezza è arduo, prima che dal punto di vista pratico, da quello filosofico, non credo che si possa sostenere che la forma due volumi di questa macchina regga il confronto con l'equilibrio di una berlinetta classica a 3 volumi, per una questione di simmetria, di linearità, di armonia formale...

    La 612 non ha incontrato il gusto unanime più che altro per questioni di dettaglio stilistico (fari anteriori, calandra... ) anche se globalmente appariva senz'altro meglio bilanciata di questa. Dire che i posti posteriori della scaglietti sono inutilizzabili mi sembra quantomeno irrealistico, lo dico per esperienza personale (almeno per persone fino a 185 cm).

    Anche qua mi trovo d'accordo.

    Nel corso della Storia, Ferrari ha fatto cose belle e meno belle. Riuscite e meno riuscite stilisticamente. Anche altre volte è andata in rottura, riuscendo sia stilisticamente che commercialmente. Ma ci sono state anche tappe semidisastrose. Ai posteri l'ardua sentenza, ma temo che potremmo anche indovinarla...

    Questa alla fine può sfangarla OGGI per la tecnica, che è superiore a quasi chiunque altro... e sicuramente è così stilisticamente differente che potrà attrarre anche il Warhol di turno.

    Però è anche vero che in una gamma Ferrari ALMENO un'auto che esprima davvero la sportività estrema ma con stile elegante a mio parere NON può mancare.

    La 458 è un missile terra-aria, ma preferivo la F430 (che è meglio anche di 360) perchè stilisticamente si sono inoltrati troppo vs l'estremo oriente, probabilmente per ovvie ragioni... il fatto è che poi perdi radici!

    La California è... vabbè la crocerossa, lassamo perde, manco la tecnica le hanno lasciato.

    In questo momento l'unica vera Ferrari al 100% è la F599, e spendere per spendere la GTO è imbarazzantemente (e qualunquemente) stupenderrima.

    Volessi i 4 posti, OGGI, non prendo questa Ferrari, così di primo acchito.

  3. Gianni caro ;) qua a leggere la Pravda, il NY Times, Il Manifesto o altro è tutto oro colato... le aziende comunicano quello che vogliono comunicare in base ai loro bisogni e comodi. Che siano nostrane, jappanesi, oltralpine o mangiacrauti.

    Vi ripeto, prendete armi e bagagli e fatevi un esperienza sul campo. A furia di guardare schemi, rendering e disegni avete perso la "sensibilità del marciapiede" ;)

    A7 è venuta fuori con poche sensibili modifiche a qualcosa di più "nobile" che chiaramente non vuole essere troppo reclamizzato. Questa cosa infatti sta già venendo sfruttata (testata) per una possibile "cugina" più sportiveggiante senza essere troppo estrema.

    Siccome "...del doman non v'è certezza..." e "...dagli amici mi guardi Iddio, ché dai nemici mi guardo io..." facciamo che non ho detto nulla, e che qualcuno di voi armato di pazienza e lasciando i pregiudizi a casa va a fare un po' di compitini per passare info agli amichetti di blog ;):D:lol:

  4. Fiat, ora impara da Hyundai

    Passato il referendum su Mirafiori, l'azienda torinese non ha più alibi: deve tornare a essere competitiva con i concorrenti che fanno risultati migliori. Come i coreani, ma anche Bmw, Peugeot, Volkswagen e Ford

    La partita clou dell'anno? Germania-Corea del Sud. È davvero un sorprendente campionato mondiale, quello dell'auto planetaria. Nella culla delle quattro ruote - 125 anni fa in Germania Carl Benz brevettò il primo veicolo a motore a tre ruote mentre il suo futuro socio Gottlieb Daimler progettava la prima auto a quattro ruote - le vendite nel 2010 sono calate parecchio, eppure per le marche tedesche l'annata è stata da record, soprattutto grazie alla corsa all'acquisto del goloso pubblico cinese. Ma dall'altro lato del mondo, a Seul, cresce un pericoloso antagonista, quel gruppo Hyundai-Kia che è diventato il quarto nelle vendite globali, con una gamma giudicata tra le più complete in circolazione e i nuovi modelli piacevoli anche agli occhi della sofisticata clientela occidentale. Non manca un campione in affanno: non è bastato alla Toyota mezzo secolo di utili senza mai sgarrare e la conquista, un paio d'anni fa, della leadership nelle vendite mondiali, il drammatico scivolone dei 10 milioni di richiami di vetture difettose negli Stati Uniti e il primo bilancio in rosso l'hanno fatta scivolare indietro nelle preferenze degli analisti industriali. E in Borsa, l'anno scorso, è stata la meno brillante, mentre le azioni delle rivali filavano come delle Formula 1.

    Dalla grande recessione la mappa dell'industria automobilistica mondiale è uscita completamente ridisegnata. La previsione che qualche anno fa vedeva imminenti mega concentrazioni e la sopravvivenza di soli cinque grandi gruppi, è stata smentita. Restano in piedi tutti i vecchi giocatori, anche se in qualche caso dimagriti. In Oriente sono appunto esplosi i marchi coreani; l'innovazione tecnologica dell'auto ibrida ha tenuto a galla le case giapponesi; hanno ripreso fiato gli americani, anche se con con modalità diverse: Ford si è concentrata sul marchio di famiglia, General Motors ha fatto pulizia nel troppo vasto portafoglio di brand, la Chrysler è tornata in pista dopo un 2009 da incubo, grazie ai sacrifici dei lavoratori, all'appoggio del governo e l'attivismo di Sergio Marchionne.

    Quanto alla Vecchia Europa, i gruppi francesi passati attraverso la crisi strappano la sufficienza piena mentre la Fiat resta sotto esame. Ma è l'industria tedesca che ha davvero il vento in poppa, Opel a parte, che però appartiene a General Motors. Osservare le evoluzioni del settore automobilistico dall'Italia fa toccare con mano le differenze di passo tra noi e gli altri. Nel 2010, le immatricolazioni di auto e veicoli commerciali leggeri ha superato nel mondo quota 70 milioni e tra gli analisti c'è chi azzarda, per quest'anno, un incremento addirittura del 10 per cento. Da noi, invece, produzione e mercato boccheggiano. La vicenda di Mirafiori tiene banco e c'è il rischio concreto che le 650 mila vetture costruite l'anno passato non siano un picco negativo eccezionale ma la nuova normalità. La Fiat perde quote di mercato a ritmo vertiginoso in Italia e in Europa, eppure il suo gran capo Marchionne è una delle star dell'industria planetaria e negli Stati Uniti piace ai democratici, ai repubblicani e pure al sindacato. Nelle infuocate giornate dello scontro con la Fiom, il boss svizzero-italiano-canadese ha posato la prima pietra del nuovo stabilimento della Fiat in Brasile, il paese dov'è leader di mercato da anni e che sta dando ossigeno ai conti del gruppo, ed è salito al 25 per cento nella Chrysler, omologando per gli Stati Uniti un motore a benzina che garantisce 40 miglia di strada con un gallone di benzina (17 km con un litro).

    Con gli aiuti di Stato o con i modelli azzeccati, tagliando i costi e chiudendo le fabbriche (soprattutto in Nord America, dove è stata ridotta di 1,5 milioni di veicoli la capacità produttiva), i conti ufficiali dei grandi gruppi hanno chiuso in utile. Il settore, che due anni fa pareva inesorabilmente in ginocchio, oggi appare tutt'altro che maturo. A Detroit, dove da lunedì 10 gennaio è in corso l'edizione 2011 del Naias, il salone automobilistico più importante d'America, i pianti di due anni fa hanno lasciato spazio a un ottimismo generalizzato. Ma la situazione è ben diversa sulle due sponde dell'Atlantico.

    http://espresso.repubblica.it/dettaglio/fiat-ora-impara-da-hyundai/2142350/10

    di Maurizio Maggi

    LA REPUBBLICA

    Fiat, se questa è modernità

    Marchionne e Sacconi stanno ancora brindando, ma non si accorgono che azienda e lavoratori stanno andando indietro, tutti insieme. Con produzioni e relazioni industriali molto vecchie

    Sergio Marchionne ha commentato l'esito del referendum di Mirafiori parlando di "svolta storica". Gli ha fatto eco il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, augurandosi "tante altre intese" sul modello Fiat. Insomma, sia l'uno sia l'altro sono convinti che quel voto abbia aperto una fase di straordinario rinnovamento per l'intera economia italiana. È fin dal principio di questa vicenda, del resto, che entrambi si sono attribuiti il ruolo dei grandi modernizzatori, lanciando accuse di ottuso conservatorismo contro l'opposto fronte sindacale e politico mobilitato a contrastare accordi ritenuti lesivi sia di diritti sia di interessi materiali dei lavoratori.

    Il principale tasto sul quale i sedicenti modernizzatori battono nei loro sermoni è l'invito a prendere atto che il mondo è cambiato. Nuove potenze economiche si sono prepotentemente affermate insidiando il comodo benessere nel quale si erano adagiati padroni e operai nei Paesi dell'Occidente industrializzato. In Cina, per esempio, è accaduto ciò che soltanto pochi anni fa era inimmaginabile: i capi del più grande Partito comunista del pianeta hanno scelto di lasciar crescere una vasta classe di miliardari intraprendenti sulle spalle di qualche centinaio di milioni di lavoratori retribuiti con paghe irrisorie. Che fare dinanzi a un simile e massiccio processo di dumping economico e sociale?

    L'unica idea è stata quella di chiedere ai lavoratori nostrani di fare uno, due, anche tre passi indietro per garantire al sistema produttivo condizioni più favorevoli nella competizione internazionale. Alcuni sindacati (Cisl e Uil) hanno accettato, altri hanno respinto. La Fiom-Cgil, in particolare, si è opposta con una tale radicalità da offrire, anche senza volerlo, il fianco alle accuse di miope conservatorismo che le piovevano già addosso dal fronte Marchionne, Sacconi & C. Il risultato è stato quello di intorbidire vieppiù le acque di questa querelle fra presunti antichi e supposti moderni.

    In forza dello slogan per cui un operaio può rivendicare diritti sul posto di lavoro soltanto se quel lavoro lo ha, la partita per ora si è chiusa come si sa.

    Si rischia così di arrivare davvero alla svolta storica - che piace a Marchionne e Sacconi - senza aver chiarito se essa sia in avanti o all'indietro. In Germania, proprio nell'industria dell'auto, la risposta alla concorrenza altrui è stata di ben altro tenore. Dalla Volkswagen (pubblica) alla Bmw (privata) si è deciso di alzare il tiro della produzione sfruttando quel punto di forza tipico delle economie mature che è il primato tecnologico. Ciò ha comportato uno scambio più equilibrato per tutti fra capitali investiti, salari e organizzazione del lavoro. Un risultato è che oggi la Germania esporta auto ad alto valore aggiunto perfino in Cina.

    In Italia, viceversa, si è imboccato anche per la produzione il cammino dei passi indietro seguito coi lavoratori: a Pomigliano si produrrà la banalissima Panda, a Mirafiori*** si monteranno componenti made in Usa.

    Scelte che fanno a pezzi la patente di modernizzatori dietro la quale i vari Marchionne e Sacconi stanno cercando di nascondere la loro vista ancor più corta che conservatrice.

    http://espresso.repubblica.it/dettaglio/fiat-se-questa-e-modernita/2142788

    di Massimo Riva

    LA REPUBBLICA

    ***FORSE?!?!

    Piccolo insignificante inciso, è sparito un mio post senza motivo ne comunicazione alcuna, vado dalla Sciarelli?? :muto::muto:

  5. dubito che abbia un DeDion al posteriore....o lo spazio per il cambio...:)

    Al limite assomiglierà alla 124 del XXI secolo, la sr3....:)

    E da ingegnere ignorante resto dell'idea che passare da una configurazione TA/TI ad una TP ci voglia una completa riprogettazione.

    Al limite posso credere che le linee di produzione siano state pensate per poter produrre l'uno e l'altro senza grossi adattamenti sulla stessa linea.

    Acqua acqua acquissima caro steve ;)

    Ti ripeto, alzala sul ponte e scoprirai che la piattaforma è qualcosa di diverso da A6/A8, ma rimane in "famiglia".

    Paragonate una vicina all'altra... identiche!!

  6. Giusto una battuta su quest'ultima domanda, chiaramente tendenziosa e pretestuosa. Visto l'andazzus italicus, e la news non circolata che il nostro sarebbe ridiventato single immolando la vita privata sull'altare dell'efficienza, potrebbe offrire qualche Helga e Petra per risollevargli l'umore e magari distrarlo.

    Sul resto non commento più, ormai sono troppo coinvolto in alcune operazioni, e qua dentro la conoscenza si combatte solo a colpi di campane.

    Ignoro, as, avi, atum, are sarebbe lo status di AP se fosse su FB ;)

    Ergo, a bientot (mi mancano i caratteri corretti). Proverò a postare articoli con il corretto indirizzo della questione.

  7. Mah, dopo averla vista dal vivo, tra questa ed una 500 supermegaaccessoriata non c'è storia comunque, questa tutta la vita. Prezzo a parte, chiaramente.

    Un salotto unico ed inimitabile. Ti siedi e sei su una DB9...

    C'è chi se ne sbatte e cerca altro. Ma non è certo il cliente tipo di quest'auto, che tra l'altro ha una mission ben precisa. E vi assicuro che certa gente non la considera proprio... PER FORTUNA.

  8. Previsioni non ne faccio, non ho la sfera. Posso dire cosa sta effettivamente succedendo internamente a livello industriale, e siamo vicini ad un bungabunga.

    Ma se per caso UNA sola delle tessere del mosaico descritto sopra NON incastra bene, il castello di carte viene giù fragorosamente e si porta via tutto.

    Dico che sta giocando con il fuoco, più da raider che da industriale, ma questo si sapeva.

    La cina è lontanissima per fiat, il progetto india è un flop clamoroso checchè ne dica il nostro e ve ne accorgerete tra qualche anno, mentre l'america è una scommessa per la stessa CJD, al momento, visto che anche rispettando alla lettera il piano industriale, ed ammesso che il mercato riprenda a manetta, i competitor crescono meglio e più solidamente. Quindi modi di fare cassa industrialmente non ne ha, se non con operazioni straordinarie di alienazione, visto che con la gestione ordinaria AUTO soldi non ne fa da tempo, ne fiat ne CJD, ma anzi ne brucia.

    Questo per dire che anche arrivasse al 35% in tempo, poi scattano varie scadenze, in miscellanea ma tutte sullo stesso tavolo e tutte da risolvere con lo stesso portafoglio, sotto sotto, se l'azienda è una sola:

    a) i bond fiat

    B) il bailout CJD

    c) la call per il restante 16% di CJD

    Dico che gli servono troppi soldi, che ora non ci sono. C'è un contratto di compravendita di un'azienda del gruppo, già bello che fatto ma tenuto in freezer per poter eventualmente ritrattare nel caso, che può essere scontato come cash, ma è gran lunga dal bastare.

    Dico che se racconta di voler investire, dovrebbe anche raccontare da dove vengono i soldi, e da dove poi prenderà quelli INDISPENSABILI per le operazioni di cui sopra. Dico che Fabbrica Italia per ora sono solo parole e nessun reale progetto scritto con tempistiche e annessi e connessi.

    A meno che "a famigghia" come fece con l'affaire Italenergia con EDF, non voglia cercare di giocare la carta di costruirsi un'azienda con soldi che non esistono, praticamente una sorta di futures sulla quotazione. Pratica particolarmente illegale. (Tyter1 potrebbe agevolare una spiegazione molto migliore di quella che posso io a quest'ora della notte). In quel caso sappiamo com'è finita. Qua è ancora più complesso.

    Angurie e canguri...

  9. Se qualcuno ha la possibilità di farlo, vada a guardarsi bene un A7 da sotto e poi cerchi bene a cosa somiglia al 99% (diciamo che è proprio quella).

    Rimarrete sorpresi nel vedere un'architettura di piattaforma che potrebbe prefigurare ben altro nel segmento per il gruppo.

  10. Ecco gli accordi di Torino per scalare Chrysler

    Le clausole per salire del 16% e raggiungere il controllo, le condizioni e il rimborso del prestito

    C' è un piccolo giallo nell' operazione Fiat-Chrysler. Il 3 gennaio, all' esordio della doppia Fiat in Borsa, Sergio Marchionne ha affacciato la possibilità che la

    scalata al 51% della Chrysler avvenga già quest' anno, prima dell' offerta pubblica di vendita dei titoli di Auburn Hills prevista per novembre. La notizia ha

    galvanizzato le quotazioni di Fiat Spa, che ora contiene solo l' auto e le attività affini, perché si pensa che, una volta quotate, le azioni Chrysler diventino assai più care. Eppure, poco più di un mese fa, la Fiat aveva nascosto al mercato questa opportunità. Il comunicato del primo dicembre 2010, infatti, precisa che la Fiat potrà salire dal 20% al 51% di Chrysler in due tappe. Prima, l' acquisizione del 15% in tre parti uguali senza corrispettivo monetario ma al realizzarsi, entro il 2012, di tre condizioni l' omologazione di un motore Fire e di una vettura Chrysler su piattaforma Fiat che faccia 40 miglia con un gallone di benzina,

    esportazioni per oltre 1,5 miliardi al di fuori dei Paesi Nafta e l' offerta di auto Chrysler nel 90% dei concessionari Fiat brasiliani. Seconda tappa, l' acquisto di un altro 16% a partire dal 1° gennaio 2013, una volta rimborsato il debito verso i governi americano e canadese. Il prezzo è dato dalla media dei multipli dell' Ebitda il vecchio margine operativo lordo di altre case automobilistiche purché non superi quello Fiat. Il multiplo, chiariamo, è il rapporto tra l' Ebitda e il valore di mercato dell' impresa, dato dalla capitalizzazione di Borsa meno i debiti finanziari netti. Altro la nota non rivela, ma in coda dà un link con il sito del Tesoro Usa dove, in mezzo a una gran quantità di documenti, si trova, con la dicitura confidential, il contratto tra Chrysler e Fiat, stipulato il 10 giugno 2009, 200 pagine, allegati compresi. Un contrattone che mostra quanto la nota stessa sia reticente. La polpa è al punto b della sezione 3.5 in base al quale, nonostante quanto in precedenza prescritto, la Fiat avrà comunque il diritto di esercitare in tutto o in parte l' opzione sul 15%, detta Alternative call option, oppure quella sul 16% finale, detta Incremental call option, anche adesso, purché Chrysler abbia rimborsato per intero il debito verso i governi di Usa e Canada. Un diritto contrattuale che infila un jolly nella manica di Marchionne. Poi viene il prezzo. La Fiat deve pagare per l' opzione incrementale, mentre per quell a alternativa lo dovrà fare solo se la esercita prima di aver centrato gli obiettivi. Ebbene, il prezzo di entrambe sarà pari a un multiplo dell' Ebitda di Chrysler degli ultimi 4 trimestri, di cui sia stato approvato il rendiconto, meno i debiti finanziari netti delle attività industriali, senza contare dunque i debiti relativi al leasing, alle pensioni e all'assistenza sanitaria degli ex dipendenti. Il multiplo per fare il prezzo dell' opzione sarà il minore tra il multiplo Fiat e la media dei multipli di 10 concorrenti Gm-General Motors, Ford, Renault, Peugeot, Volkswagen, Bmw, Daimler, Honda, Toyota e Nissan, escludendo quelli superiori alla deviazione standard.

    Dato curioso: il contrattone fa riferimento a un Gruppo Fiat che comprende la holding, Fiat Group Automobiles e Fiat Powertrain, come se la divisione della Fiat tra auto e il resto fosse già decisa con 18 mesi di anticipo. Previsione probabile: Fiat ha tuttora, assieme a Peugeot, il multiplo più basso tra i big dell' automobile, e perciò farà il prezzo. Osservazione: con lo spin off di Fiat Industrial, il multiplo Fiat cala da 3,8 a 1,7 e questo giova nella partita Chrysler. Forse troppo.

    Veniamo al quantum. Dato il multiplo Fiat e posto che l' Ebitda Chrysler si aggiri sui 4 miliardi di dollari, a metà 2011 Marchionne avrà un valore Chrysler di

    circa 7 miliardi dai quali togliere il debito finanziario netto. Qui viene il bello. La Chrysler ha poco più di 7 miliardi di esposizione verso i governi americano e

    canadese, utilizzati per 5,2. Mano a mano che investe, cala la parte liquida del debito e sale il debito finanziario netto. In teoria, la Fiat potrebbe fare in modo che Chrysler valga zero. E' il secondo jolly di Marchionne. Ma basteranno queste due carte a vincere la partita? Mediobanca vede rosa, Ubs idem, Goldman Sachs stravede, Credit Suisse è scettico. Ecco i valori in campo. Al 30 settembre 2010, Chrysler ha ancora un patrimonio netto negativo per 3,8 miliardi di dollari che, depurato dalle attività intangibili, diventa negativo per 8. In Italia, sarebbe fallita. Per la legge americana, invece, se riesce a pagare le spese correnti, magari indebitandosi, una società può tirare avanti. Ora, per calare i due jolly, Marchionne deve prima ottenere due risultati: portare a casa alla svelta le prestazioni industriali che lo portano al 35% e rimborsare i governi. E qui si apre la trattativa. La vulgata nazionale racconta dell' astuta Fiat che ha acquisito gratis il 20% di Chrysler. Ma questo Marchionne non lo ripeterà: a che pro contraddire il Tesoro Usa che valuta in «miliardi di dollari» il patrimonio tecnologico Fiat messo per intero a disposizione di Chrysler in cambio del primo 20% e delle due opzioni? D' altra parte, la vulgata italiana è abbastanza falsa se è vero che la sola condivisione del motore multijet con la Gm venne valutata mezzo miliardo di euro in occasione del divorzio nel 2005.

    Dunque, la Fiat ha dato e ora vorrebbe ricevere. Che cosa? Una corsia preferenziale per le omologazioni che le farebbero avere subito il 15% aggiuntivo dal sindacato Uaw scenderebbe dal 67,6% al 55% e dai governi americano dal 9,9 all' 8% e canadese dal 2,5 al 2%. E poi i finanziamenti pubblici Usa per la ricerca ecologica. A Chrysler e Gm pericolanti erano stati negati. Ora Gm, tornata in pompa magna a Wall Street, li reclama. Marchionne confida che se ricevesse presto, e cioè prima dell' offerta pubblica di vendita, almeno 3 dei 6 miliardi richiesti sarebbe contento. Secondo il Foglio, li userebbe per rimborsare una parte dell' attuale debito verso il governo.

    Nell'Italia degli anni Ottanta, Imi e Mediocredito, che davano il credito agevolato a presentazione di fattura, non avrebbero permesso una tale distorsione delle finalità. L' America è più elastica. Ottenesse due facilitazioni di tal fatta, Marchionne avrebbe meno problemi a farsi prestare dalle banche i dollari per rimborsare il debito residuo verso i due Tesori. Ma qualche problema resterebbe. Con il 51% e a 5 amministratori su 9 in Chrysler, Marchionne dovrebbe

    consolidare Torino e Auburn arrivando a un debito finanziario netto delle attività industriali di 7-9 miliardi pari o addirittura superiore all' Ebitda. Molto alto

    nel settore auto, dove i migliori hanno addirittura cassa netta. La promessa di cedere quote Ferrari, Magneti Marelli e forse l' Alfa convincerà le banche?

    I jolly, insomma, potrebbero far stravincere Marchionne, ma le omologazioni e i nuovi finanziamenti, necessari a chiudere il cerchio, ci saranno solo se il sindacato Uaw e i governi di Usa e Canada, forse più abili dei sindacati italiani nel far di conto, reputeranno conveniente sacrificare a favore del socio Fiat il valore del 15% per l' opzione alternativa e del premio di maggioranza, connesso all' emissione di nuove azioni per il 16% dell' opzione incrementale, sull' altare dell' offerta pubblica di vendita di novembre. In fondo, nota il Credit Suisse, i giapponesi hanno lasciato risanare la Nissan alla Renault, ma non l' hanno fatta salire al 51%.

    E oggi stanno meglio dei francesi.

    Massimo Mucchetti

  11. Articolo di 10 giorni fa del Financial Times

    FT.com / Companies / Automobiles - VW in hot pursuit of Alfa Romeo

    Anche qui, nulla di nuovo... tranne forse le due frasi che ho messo in neretto.

    Secondo l'articolo, che riporta le parole di un'insider, VW starebbe tentandole tutte per ottenere Alfa Romeo. (la frase esatta è "abbiamo chiuso la porta, ma stanno provando ad entrare dalla finestra.") Si allude forse alla delega di VAG che ha incontrato il presidente della regione Lombardia Formigoni ? Cioè, che VAG sta facendo pressione su leve politiche per arrivare alla vendita. Secondo me.

    Poi, secondo una persona "familiare con il "VW-pensiero", si dice che in VAG escludono di pagare 1.5 milliardi di € (o di più) per il solo Marchio Alfa Romeo.

    Il che sembra "normale", quando si sa che un'azienda come Ferrari, completa di fabbrica, know-how immenso, grande prestigio internazionale, è stata stimata tra i 2.6 e 3.1 milliardi di €...

    Chiaramente, come avevo anticipato tempo fa, con dovizia di argomentazione "tecnico-economica" a riguardo.

    Il piano che è stato a grandi linee preventivamente presentato al Pirellone, SE MAI dovesse andare in porto, dovrebbe far ingoiare lingua e tanti cappelli di Rockerduck :mrgreen: a parecchi ;)

  12. cazzo, regalata.....:lol::lol::lol:

    10 anni fa, qualcuno aveva a listino ANTE EURO roba a 93 (dicesi NOVANTATRE) milioni di lire che certo non si avvicinava alla sofisticatezza di questa e esattamente come questa utilizzava un nome altisonante per richiamare altro*. Un listino quasi pari ad un'M3 dell'epoca, che scommetto se la mettiamo a confronto con questa ci va a perdere.

    *con 100cv in meno, meccanica non paragonabile a questa come "indirizzo" e un'insieme vettura che non valeva per nulla il listino proposto ed un motore eccezionale ma non certo "dedicato" come sono generalmente i motorsport.

    Cmq, se facciamo la tara alla conversione euro dei listini ed aggiungiamo 10 anni di inflazionamento prezzi, per questa in confronto 55K sono il suo prezzo, visto che la 335i è praticamente la stessa auto con il pianale accorciato... ;)

    Non che poi ci compri altro di così "performante", ed io stesso da sempre sostenitore (ci sono i 3d appositi a confermarlo) x esempio di 350Z (oggi 370) direi che ti stupiresti molto dallo scoprire che non è così più sportiva come pensi (nella TUA idea di sportività, chiaramente :D)

    In ogni caso, è vero anche che con quei soldi e poco più forse prendo un 335i, che mi piace parecchio di più, con pacchetto M e chip da 370cv, che è cmq più "mia" come idea di auto quotidiana. Volendo.

    Però rimane che questo è un bel ferro, che arriva quasi a fine ciclo vita prodotto anche per loro (come RS3). Diciamo che il "gotha" sia commercialmente che a livello immagine - che chiaramente riflette poi anche la prima - si raggiunge e mantiene così. E guadagnano...

    Poi color ruggine metallizzato...

    :idol::idol::idol::idol:

    Si vede che siamo della stessa "generazione" 8-):mrgreen:

    La seconda che hai detto

    Non intendevo il motore chiaramente, che è quello della 335i TT (non la twin scroll) che è disponibile i USA a richiesta come upgrade rispetto alla 335i twin scroll.

    Guarda, ti posso assicurare che, dopo aver visto quanto può arrivare a costare una TT con 2 accessori (:lol::roll::roll:), non mi scandalizzano nemmeno poi tanto. Alla fine è la stessa cifra che ti sparano per la 370Z.

    esattamente, ahimè...

    Io prima di buttarmi nel tafazzismo aspetto le prove su strada, anche se sono tendenzialmente d'accordo con quanto scrivi.

    Con la Z4M spariamo sulla crocerossa, però... :lol: La più bella (e sanguigna) auto sotto i 100K vs una Accent (che,non importa quanto sia vestita a festa, rimane sempre una Hyundai). Per un esemplare fresco (magari Azurishwartz con interni panna :lol:) potrei vendermi la madre.

    Se dovessi cambiare la mia ci farei comunque un pensiero a quest'accrocchio, sebbene una certa creaturina col marchio delle Pleiadi mi attiri altrettanto...

    si però non venirmi a parlare di eleganza vs truzzismo :muto::mrgreen::§ voglio dire, questa in versione normale si avvicina più alla 313 di Paperino che altro, mentre in questa versione perlomeno ha un suo perchè. Ma le pleiadi che dici tu sono il massimo del truzzismo :roll::lol::mrgreen:
    E`brutto e triste da dire ma purtroppo è così. E`la prima BMW Motorsport a sharare/condividere/riciclare/riutilizzare (sentiti libero di utilizzare il verbo che ritieni più appropriato :D) il motore da/con una BMW NON Motorsport: la Z4 sDrive35is. :( molto triste secondo me, a memoria non ricordo proprio altre BMW firmate ///M con un motore riciclato/condiviso da una "non M".

    ed infatti non è una M tout-court come le M3/5 ma esattamente quello che sono le X5M, etc. Motorsport interviene parzialmente, mentre le altre le produce proprio.

    In ogni caso, il motore della prossima M3 deriverà da questo. Evoluto e "motorsportizzato" ma sempre di questo stiamo parlando.

    Più andiamo avanti più sarà sempre più raro vedere cose come quelle che intendete voi, costano sempre più a produrre, danno margini sempre più risicati, ma soprattutto il mercato risponde sempre meno.

    Onore cmq a quelli che insistono ad averle a listino.

    La macchina a me piace di per se non per il fascino della sigla Motorsport, secondo me non vale quello che costerà, non in se ma per il fatto che a quel punto si risparmiano 15-20mila euro e si può optare per la 135i Msport (magari con qualche accessorio estetico dal listino BMW Performance), io non vedo quell'esclusività di avere una BMW Motorsport in questa serie1 M, anche per le altre cose che ho scritto sui freni. Tutto qui, mi aspettavo qualcosa di più "esclusivo" per quel prezzo (55-57mila euro si parla? mica poco) aspetto comunque i primi test e tempi!

    Come sopra, il prezzo è allineato a prodotti "simili". Poi è vero che con quella cifra prendi anche altro, ma sono "scelte" di vita :agree:

    oh ragazzi è un sei cilindri su una seg.C che sia già montato su una non ///M cosa importa? imho è una bella bestia di auto è in completa mentalità Motorsport (anche se non pagherei mai quel prezzo per stà cosa per quanto buona sia.. facessero una giulietta GTA con questo prezzo cadrebbe il forum anche se riuscissero ad infilarci un v8 ferrari
    Chiaramente quoto. Vedi mia risposta a MatteoB ;)
  13. NO!! Sbaglia a dire OGGI che il metano SARA' strategico per fiat nel mercato USA. In assoluto.

    Perchè?

    1) OGGI non sa neanche se LUI potrà sfondare con i modelli normali nel mercato USA.

    2) non c'è un MINIMO progetto di implementazione di una rete di metano per autotrazione, OGGI, ne c'è un progetto a medio lungo termine in studio al congresso.

    3) non ha NEANCHE UN MODELLO pronto OGGI, ne in studio per il futuro dai programmi TECNICI che vedo quotidianamente.

    Parliamoci chiaro si. La dichiarazione sul metano, anche fosse indirizzata a 5 anni vale MENO di quella sulle 500.000 Alfa nel 2014 (o era 15? ho perso il conto delle stronzate).

    Ecco perchè me la prendo.

    Avesse detto: "noi siamo forti in questa tecnologia, che a nostro parere è PARTE del futuro nell'autotrazione se vogliamo differenziare ed abbassare le emissioni in modo veloce e tecnologicamente poco costoso in termini di investimenti da parte delle case costruttrici, ERGO, chiederemo ai vari paesi ed agli USA in particolare di creare un programma AD HOC per avere uno scenario distributivo tale da permettere una diffusione relativa di un certo interesse... che possa coinvolgere tutta l'industry* e far avvicinare i cittadini a questa soluzione... etc. etc...", beh allora avrei appplaudito a scena aperta.

    Ma se mi dice, battendosi il petto "noi fiat, augh... ora che USA aperto porte noi portare pandametano e fare utili nel giro di pochi anni (metano strategico!!)"... tiro fuori le freccette e vado in un pub inglese...

    *perchè certo non si fanno incentivi o programmi solo per un competitor o solo sotto la spinta di uno degli attori...

  14. Senza entrare nel merito del ferro dal punto di vista tecnico, che immagino sia godurioso, vorrei solo dire che si poteva evitare di accostarla esteticamente alla nonnetta, la quale vince 100 a 0 ancora oggi per stile ed eleganza nonostante fosse la versione maranza.

    (ma non faccio testo, sono obsoleto :D)

    sai quanto sia obsoleto io... e sai quanto adori io la nonnetta... eppure non mi scandalizzo per l'accostamento.

    Vorrei capire se meccanicamente è una M a tutti gli effetti o è una 135 con steroidi ed assetto.

    va beh, i nomi sono solo nomi, non è che uno solo perche si chiama Rocco è super dotato :D

    se si va ad analizzare i modelli (anche per la dieta ingrassante che hai detto tu..) lo spirito della vecchia serie 3 coupè fine anni 80 è piu incarnato dalla serie1 che dalla 3 coupè attuale...

    Sono sostanzialmente d'accordo.

    La 1er 3 volumi la trovo bruttarella da sempre (come trovavo e trovo bruttarella la vecchia 3er E30) ma così steroidizzata non mi dispiace. Sarà anche truzza, ma non peggio della vecchia M3 o delle M in generale rispetto alle normali, o delle varie sportive ricavate sul genere e la truzzeria aggiunta la fa diventare passabile e meno "accent".

    Solo avrei approfittato dell'ondata "vintage spirit" per utilizzare un motore 4L, magari turbizzato, per renderla più fruibile. Magari direttamente una versione cattiva alleggerita in stile CSL, con un bel 4L turbo da 300cv.

    Avrei potuto anche fare la pazzia...

  15. Allora che minchia c'entrano i soloni, la borsa, la mito bic che è una presa per il culo e tutta la paccottiglia di contorno?

    C'entra eccome. Perchè forse VOI non ci fate caso e non credete ai collegamenti di questo genere. Ma basta chiedere a chi fa il mestiere che una dichiarazione di questo genere muove il titolo in basso ed in alto. E basta prendersi un report delle quotazioni giornaliere del titolo on le date di certe dichiarazioni poi smentite dai fatti che QUESTO titolo in particolare da una certa data in poi ha oscillato più per dichiarazioni che per risultati positivi anche quando ci sono stati.

    Per carità, non è il primo ne sarà l'ultimo a utilizzare questo metodo, ma visto che gli ultimi 5 anni sono stati una pioggia di dichiarazioni di intenti poi smentite dai fatti che invece altri nella sua stessa "industry" generalmente rispettano in buona percentuale e non si nascondo dietro "c'è la crisi aspettiamo che passi", è chiaro che l'ennesima dichiarazione su un argomento che OGGI è praticamente impercorribile a brevissimo, mi fa saltare sulla sedia.

    Così come ho fatto quando da monaco volevano convincerci che in 5 anni avremmo visto flotte di 7er a H in giro per Presidio, South Central, South Beach, etc...

    Ergo, visto che il contorno è NECESSARIO per una premessa del genere, scusa se sono malizioso e sono andato a vedere quanto è stato il delta di scambio azionario a valle della dichiarazione con la media dei 5 gg precedenti.

    E ho sorriso...

    C'entra, c'entra...

    Comunque è certo che gli USA in un modo o nell'altro devono svoltare e infatti si parla pure di TAV, almeno sulle due coste e fra le città maggiormente popolate...andare avanti con gli Shuttle aerei tra città ogni 15 minuti è roba da anni '90 :roll:

    Per certi versi il treno in USA lo vedo molto peggio dell'auto a metano (e li capisco visti i ritardi di 24h che hanno certi loro Express :lol: ) eppure se ne parla,si smuove un pò l'acqua...certo è che se si ragiona sempre col chiodo fisso che niente deve mai cambiare allora buonanotte :roll:

    e chi dice che non deve cambiare mai nulla?

    Tra l'altro proprio gli USA almeno ci provano a cambiare le cose. Certo che quando ci sono certi interessi in ballo è più difficile, ed in questo momento vedo più facile che EXXON canalizzi gli investimenti sul metano vs la conversione delle centrali termoelettriche che non sull'autotrazione, a meno di un pesantissimo intervento federale. Che come ha ben scovato lo Zio Cosimino risulta "postponed", quando non cancellato, a medio termine (ps: e poi voglio vedere quando rinasce se i R vincono le presidenziali :D:D:D:D).

    Capisco bene il problema sopratutto della rete di distribuzione, lo abbiamo noi italiani da Firenze in giù figuriamoci nel continente americano però mi auguro che:

    _negli USA non ci vogliano 3 anni per aprire un distributore (di cui 2 anni e 6 mesi in Italia si buttano per problemi burocratici)

    _per il suo essere una tecnologia abbordabile,affidabile e collaudato il metano sia veramente l'alternativa ecologica "per tutti" e non come i vari X6 ibridi fatti apposta per le star di Hollywood e per accontentare Terminator

    In altri paesi europei (svizzera,austria,germania) il metano per autotrazione è partito in ritardo rispetto a noi (con i vari pro e contro) ma oggi loro hanno una più che buona diffusione di distributori e pure il self-service :((( per cui quando c'è volontà politica e la giusta informazione all'utenza anche le piccole rivoluzioni possono arrivare a compimento.

    Obama (o chi lo sostituirà) non punterà sul metano per fare un favore a fiat, dovrà puntare sul metano per avere un pò più di indipendenza energetica.Se gli altri giocano a costruire le GiG Nikko per farsi belli ai saloni non è colpa di Fiat.

    proprio per quello che scrivi tu, io posso augurarmi il contrario, ma ciò non toglie che la logica razionale dei FATTI è questa ed anche in paesi molto attenti all'ambiente nei FATTI come Germania o nord EU in generale, e cmq molto più dipendenti da importazioni di greggio di quanto non siano gli USA, il metano non ha sfondato fin'ora.

    Con la situazione socio-POLITICA ed economica odierna in USA, possiamo RAZIONALMENTE ed al di la di speranze e progetti, pensare che nel giro di 2/3 anni le cose possano cambiare??

    Direi che sostenerlo è inconscenza o ignoranza (o malafede da talebano di greenpeace).

    Qui a furia di vedere l'assiamo Marchionne=stronzo,bastardo,infame,ladro,insider trader si sta perdendo di vista il concetto principale: il metano non lo possiede fiat e fiat non ha inventato il laboratorio il metano :lol: è l'unico e vero carburante "cuscinetto" tra il petrolio e il futuro (sia esso elettrico,fusione nucleare,fuel cells ecc ecc)

    Direi proprio il contrario... qua (e fino a ieri anche TUTTI i media tradizionali) a furia di sostenere che SM ha fatto il miglior lavoro del mondo con fiat "uscendola" dal guado del fallimento (aiutato da pantalone - tanto per cambiare - altrimenti...) gli si continua a dare credito per quello che NON E' ne mai sarà, e soprattutto per cose che NON ha fatto ma di cui millanta credito.

    Siamo 3 gatti spelacchiati a spaccare il capello sulla questione ed infatti veniamo puntualmente additati come quelli che lo fanno x partito preso, e le discussioni stoppate o "voltate" sui massimi sistemi... Invece lo facciamo con ARGOMENTAZIONI.

    In questa sede, NON ME NE FREGA UN BEATO KAISER che il metano è il futuro carburante cuscinetto in assoluto. Perchè fondamentalmente SONO D'ACCORDO e me lo auguro!! In questa sede io tiro freccette ad uno che dichiara che il futuro di fiat (fiat?? cos'è fiat in USA OGGI?? e cosa sarà in futuro se ancora devi riuscire a consolidare quello che hai comprato con soldi altrui e non hai la certezza di farlo??) è il metano, in un mercato in cui il metano manco sanno cos'è...

    Occhio ragazzi, a furia di dare a noi dell'untore, vi siete unti tra voi e guai a chi si avvicina... ma soprattutto ogni argomentazione non allineata viene subito additata come "catastrofista, prevenuto, traditore della patria, rancoroso, e soprattutto mosso da frustrazioni personali" senza manco sapere cosa c'è dietro a certe dichiarazioni ed alle conseguenti "critiche" che si muovono... ed infatti il più delle volte manco leggete e valutate le argomentazioni.

  16. No, ACS, BMW ha smesso col ridicolo progetto di far andare il motore a pistoni ad H2, hanno tenuto buono il fantastico progetto del serbatoio ad h2 liquido (un pò troppo futuribile anche quello) con trazione elettrica da fuel cell come fanno tutti gli altri tranne i samurai..:mrgreen:

    BMW sta facendo ancora ricerche su H2 , ma ha girato sul fuel cell.....essenzialmente fino ad oggi ha perso tempo coi pistoni....

    toh, il primo link che ho trovato...

    BMW working on hydrogen fuel-cell hybrid drivetrain for 2014 - egmCarTech

    Ed io che ho detto??

    Se gente che i programmi che dichiara solitamente li rispetta alla lettera in questo caso ha dovuto mestamente fare marcia indietro, e gli rinfacicamo di averlo fatto perchè DA SUBITO avevamo detto "UTOPIA"... cosa dovrei pensare all'ennesima dichiarazione senza un fondamento di gente che non rispetta un programma tecnico e di prodotto da 20 anni??

    Siamo seri!!

  17. Zio Cosimino, parliamo seriamente. Il 3d è nato sulla base dell'ennesima esternazione del nostro. E giù a sperticare lodi di chi la vede sempre lunga.

    Io NON ho bocciato la tecnologia, ne la paragono all'utopia idrogeno. Ho solo fatto un parallelo con altre iniziative "alternative", di cui UNA e l'H ed è utopica mentre ALTRE molto più percorribili sono ancora al palo ANCHE con gli incentivi.

    Non solo io sostengo le tue speranze, mi auguro proprio che ci sia un ribaltone rivoluzionario, ma ne questo è il 3d adatto a parlarne, ne è l'argomento in questione. Qua si sostiene che nel giro di 24 mesi una tecnologia che OGGI praticamente non ha diffusione sul mercato USA possa diventare STRATEGICA, sia in assoluto (quasi utopia) che più in piccolo per un'azienda come la neoChryFga (fantascienza pura).

    E' l'orizzonte temporale, insieme al peso che dovrebbe rilevare, che mi fa dire "non diciamo cazzate". Non la cosa in se.

    Io sono abituato a ragionare per "marciapiedi". Mentre a torino si ragiona di massimi sistemi come quando fanno i numeri di budget senza considerare che gli incentivi non ci sono più, e dopo 3 mesi c'è qualche solone strapagato che legge un report e ha il coraggio di chiedere una presentazione per giustificare i volumi mancanti.

    Cristo, il cervello non lo azionano preventivamente ma ne manco postumo... :roll:

    Quindi, riportiamo la discussione sulla dichiarazione e sulla REALE capacità di

    A) azienda di riuscire a proporre al mercato un numero di prodotti tali a metano da attirare potenziali clienti, ad un prezzo competitivo

    B) il mercato di riuscire a creare le condizioni per interessare un minimo di clienti

    C) il governo federale di investire a riguardo una considerevole somma di denaro per aiutare UN solo competitor, il quale peraltro ha già da ricomporre un debito enorme.

    La questione è TUTTA qua. Non è se/quando/quanto EXXON (Valdes:mrgreen:) capitanata ora da Mariner e non più dal cattivone Deacon possa investire sulla tecnologia (sul combustibile ma non necessariamente AUTOTRAZIONE!!), visto che lo sfruttamento ha ben altri canali più immediati e meno "da costruire"... ed ergo se lo fanno loro allora sicuramente tra 5 anni il 50% dei Bubba del Mid-West girerà su F-150 a metano :pz

    Vuoi parlare di scenario? apriamo un 3d apposta... qua un tizio fa un'affermazione che merita le freccette ed io ARGOMENTO freccette ;)

  18. mhmm..sono quasi convinto che la stessa dichiarazione , fatta dal CEO Bmw o Vag, sarebbe stata considerata diversamente :)

    (quanto vorrei avere il sarcasmo di Stefano73 su queste cose..lo confesso):)

    4 anni fa abbiamo bastonato alle stesso modo i programmi HYBRID e Hydrogen di BMW. Puntualmente i programmi sono slittati. E quella è gente che generalmente gli investimenti li fa fruttare.

    Volvo ha da anni auto bifuel, ma non azzarda cose del genere, e si che ha un mercato USA DA ANNI enormemente più sviluppato di quello che fiat potrà avere tra 2 anni ed un'immagine che non sto neanche a considerare.

    @Cosimo: se ammetti che non esiste mercato se non incentivato, e se accetti l'idea che l'incentivazione OGGI non è prevista per mancanza di politica e di risorse che Obama DEVE utilizzare x altro, beh la discussione è bella che conclusa e possiamo parlare di scenari oltre le Porte di Tannahuser.

  19. Deve essere veramente snervante lavorare per una azienda di cui si disprezza anche le poche cose che fa bene.....io ero nel tuo stato in tutt'altri contesti e me ne sono andato....ma io sono poco razionale.

    Me chi lo dice che "disprezzo"?? :pz

    Analizzare quello che si fa NON è disprezzare. Non cedere alla piaggeria NON è disprezzo. Se non me ne fregasse nulla me ne starei zitto zitto e cercherei di imboscarmi al meglio. Invece alzo la voce e cerco di far capire cosa si sbaglia. E puntualmente anno dopo anno si ripetono i medesimi errori.

    Ho da 15 anni un quaderno con annotate tutte le soluzioni proposte ed i possibili miglioramenti, con relativi costi/benefici e date in cui sono stati proposti.

    Puntualmente lo tiro fuori con dovizia di particolari ed argomentazioni per smontare il Pavone di turno che se ne viene fuori con "ma questo chi te lo dice, se facciamo così significa che funziona..."

    Auguri...

    Cmq si, alla lunga è snervante vedere che una cosa a cui tieni, e prescinde da Alfa o affini, viene smontata per:

    a) mancanza di visione (il management imbelle e yesman)

    B) un'agenda differente (la strategia di proprietà ed imperatore)

    Se le cose che fa bene, e su cui devo basare il futuro del mio datore di lavoro, sono "il metano" ...io speriamo che me la cavo (CIT.) ma altrove ed al più presto :muto:

    Cmq... riguardo fiat... stavo pensando...

    Vi immaginate una gamma della 500 americana con 3/4 versioni ecologiche e così articolata:

    1.4 Multiar 105cv

    TwinAir Hybrid 85cv (mini ibrida)

    TwinAir Natural Power 85cv (metano)

    EV (elettrica)

    1.3 Multijet2 75cv

    Abarth 1.4 TurboAir 140cv

    Il diesel non è ancora omologato, e non è detto che lo sia. Probabile, ma OGGI non lo è.

    La versione Abarth non è deliberata e non è detto che lo sia.

    La versione EV semplicemente NON ESISTE, ma forse in un futuro...

    La versione HY semplicemente NON ESISTE, peggio della EV.

    Il resto ok, ma non immediatamente.

  20. fonti?
    Le fonti le trovi ovunque ;)

    E cmq sono anche studi nostri interni.

    In ogni caso, prenditi le vendite di auto a metano in UE (17? 25? pari sono...) degli ultimi 10 anni e riparliamone. Fiat cavalca il metano perchè non ha mai investito un cent sul gpl, visto che da sempre fa pressioni sul NOSTRO governo x favorirne la diffusione per autotrazione. Cosa che è avvenuta molto in parte.

    Infatti rispetto al gpl è poco più di un'inezia, al punto tale che in fretta e furia abbiamo dovuto chiedere al sciùr Landi di montarci un po' di bomboloni gpl per recuperare quote di mercato che gli incentivi ci stavano letteralmente soffiando sotto il naso.

    Chiaramente poi ce lo siamo venduto come il massimo della tecnologia gassosa proprietaria, progettato e costruito da fiat... ahahahahahaha, la seconda operazione di marketing della storia.

    Questa però ha avuto un po' meno successo della prima... :pen:8-):muto::§

    Ergo, se da oltre 15 anni in UE, con una distribuzione cmq essitente e con pressioni di ogni tipo, il mercato rimane quello che è se non artificiosamente, e cmq solo per brevissimi periodi, gonfiato, come possiamo LOGICAMENTE prevedere che in 2 anni in USA, mercato notoriamente refrattario a queste cose (altrimenti il gpl [LPG] sarebbe già diffusissimo da secoli) possa diventare il business del futuro prossimo??

    Io ragiono per numeri REALI e potenzialità di crescita reale, non per ideologia o ideale. AD OGGI, qual'è la percentuale di auto a METANO circolanti in Europa sul totale parco circolante? E quale quella a gpl?

    Trovato quel numero, quale è la percentuale di queste che sono circolanti ESCLUSIVAMENTE grazie agli incentivi all'acquisto dei governi?

    E quanto pesa il mercato italiano, da sempre molto più avanti degli altri sulla questione?

    Quando analizziamo quei numeri, vediamo che il mercato reale, acquisto e riaquisto senza particolari incentivi, di auto a metano è nella migliore delle ipotesi INSIGNIFICANTE ai fini del consumo, se non sussidiato.

    Monsieur Obamà ha circa un milioncino di cazzi acidissimi da schivare e gestire nei prossimi 2 anni fino alla rielezione, di sicuro eventuali misure sul metano per autotrazione non sono nella shortlist delle prime 1000 cose da fare. Ergo, l'idea è ottima, la potenzialità esiste, ma OGGI è solo sulla carta e la vedo lunga.

    Molto più probabile che trovi il tempo per bussare al portoncino di Auburn Hills per chiedere qualche valigia di palanche indietro, piuttosto che metterne altre per favorire UNO dei competitors, tra l'altro quello che gli deve più soldi e quello con i piedi più di argilla (favorire lui perchè è l'UNICO che spinge quella tecnologia).

    Questo chiaramente in considerazione del fatto che se il nostro vuole vendere una Sebring a metano devi dagli un incentivo all'acquisto (e se lo dai al metano lo devi dare anche al gpl?? o forse no?? boh...) che diventa aiuto DIRETTO, e poi devi incentivare la distribuzione.

    Cose entrambe tutt'altro che scontate proprio perché l'abbronzato ha altri cazzi a cui pensare e per cui spendere soldi che non sono proprio così immediati da trovare e far approvare al Congresso.

    Riguardo agli investimenti dei petrolieri, cosa che peraltro NON ho MAI messo in dubbio, vorrei ricordare che non esiste solo l'autotrazione, ANZI. In USA da qualche anno c'è una riqualificazione delle centrali termoelettriche, che possono essere convertite a metano.

    Ora, diventa più facile, nel giro di un lustro, investire per rifornire un numero di centrali termoelettriche attualmente esistenti e "consumandi", o mettere in piedi una rete distributiva per autotrazione per servire potenziali clienti che OGGI non esistono e che nella migliore delle ipotesi A REGIME non supereranno lo 0,qualcosa del totale mercato?

    Visto che la stragrande maggioranza delle abitazioni USA sono idrovore di elettricità, ANCHE per il riscaldamento, è facile capire come gli investimenti dei petrolieri su un combustibile fossile come il metano siano assolutamente pertinenti ma anche mirati su quello.

    Ora, va bene che gli ammeregani ora sono impallinati con l'ecologia, ma se togli i californiani e qualche pasionario del nordest, che cmq oggi sono abbacinati dall'ibrido, il lavoro per convertire "le menti" è lungo e laborioso.

    Intendiamoci, non ho detto che non funziona, ho detto che le date che leggo qua sono fantascienza pura a meno di PESANTISSIMI interventi federali. Interventi che OGGI sono altrettanto fantascienza a causa di Nmila motivi sia economici che di opportunità politica dell'attuale amministrazione.

    E se la prossima, come è possibile, cambia colore... auguri a maglioncino su tutto il resto tanto che il metano sarà proprio l'ultimissimo dei suoi problemi.

    Per un'azienda come Landi invece le cose possono essere diverse perchè ha sia la flessibilità che la possibilità di ricavare qualcosa nel medio periodo anche da percentuali di penetrazione basse. E' strategico nel lungo periodo, strategico "esserci" da subito, ma tattico nel breve-medio, visto che i numeri percentuali saranno bassissimi, ma su numeri assoluti parecchio + alti di quelli europei, anche una percentuale bassa per un'azienda come Landi diventa interessante fonte di ricavo.

    Due dati a cazzo tanto per capirci:

    per far entrare in funzione il galsi (metanodotto algeria - sardegna -toscana, quasi 800 km a profondità massima di 900 metri sott'acqua con un tubo da 60-120 cm e pressioni fino a 200 bar ) due paesi con le pezze al culo ci mettono meno di 4 anni, la prima potenza potenza al mondo non è in grado di mettere su tot distributori nelle aree urbanizzate. Che poi sono le stesse dove girano le ibride.

    se il discorso è: "non c'è la volontà politica" le cose cambiano, ma visto che l'approvigionamento del metano (anche con modalità che non condivido) sta diventando questione di supremazia geopolitica, soprattuttto nei confronti dei tanto amati cugini russi, vorrei capire perchè il governo americano, notoriamente poco pragmatico, si martellerebbe le palle da solo non usando il suo o quello canadese.

    Lo so anche io che non si parla di certezze, ma l'ibrido al momento è una certezza? L'elettrico lo è?

    Ecco bravo, volontà politica, opportunità politica ed economica.

    E poi... proprio parlando di certezze, se l'ibrido che è li da decenni non lo è ancora, dovrebbe esserlo il metano con tutti i problemi esposti sopra?? partendo da ZERO?

    Ad "onde moventi" io ricordavo un Cannone, precisamente della Battleship Yamato....... c'entra qualcosa?:D
    Derek Winstar :mrgreen: manovrava sia il Cannone che il motore, azionati entrambi dalla medesima fonte energetica, che permetteva alla Yamato di raggiungere velocità vicine alla luce (mi pare:pen:).
  21. Da quando i rendimenti (visto che parliamo di efficenza parliamo in termini precisi) di un motore a combustione interna di oggi si diano come i numeri del lotto :roll: ?

    Siamo tutti livellati sugli stessi numeri (e questo gli ingegneri veri lo sanno) e quando qualcuno guadagna lo 0,x% in rendimento globale c'è da festeggiare tutti insieme :roll: perchè va avanti la scienza...e non il marketing o un singolo marchio

    Crediamo pure che i motori BMW abbiano il rendimento di una centrale a turbo-gas :D :D a me frega niente, la realtà tanto è un'altra e infatti tutti i bidoni "15 anni avanti" sono sempre anche loro dal benzinaro a lasciarci giù un centone ogni 3 giorni

    A te non frega mai nulla, ma sei sempre qua a parlarne :mrgreen:

    Fino a prova contraria non siamo noi all'avanguardia dei motori "normali", ma loro. E tutti vanno dal benzarolo a rifornire, noi con un numero discreto di motorini piccoli venduti a chiunque, loro con motori medi e grandi che a detta di tutti sono tra i migliori al mondo, e venduti ANCHE a chi il grano non ce l'ha.

    Sono proprio dei coglioni...

    Siete voi che avete iniziato il discorso dicendo che i 3L famigerati bmw saranno idolatrati rispetto al 2L fiat. Io mi sono permesso di dire che fino ad oggi loro hanno fatto roba migliore della nostra e che se il nostro è un ottimo motore è facile che lo sia anche il loro, e così sarà il loro sarà ancora una volta un'eccellente unità come lo sono le attuali... e per muovere 4 metri ed oltre con 1300kg ed oltre preferirò tutta la vita un 3L 1200 ad un 2L 800 a prescindere dalle emissioni, che come si sa aumentano all'aumentare della pressione sul gas... che siano 2 o 4 cilindri

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