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infallibile_GF

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  1. Questo è ovvio: più ci si avvacina alla forma del parallelepipedo e più aumenta lo spazio a bordo per occupanti e per i bagagli, a parità di dimensioni esterne.
  2. Mi rifiuto categoricamente di commentare lo scempio perpetuato ai danni del Biscone, con la presentazione di tale modello Milano, che forse sarebbe stato più coerete chaimarlo "Parigi Roubaix", o "Marsiglia, o "Lione", o "Varsavia". Nomi certamente più appropiati per tale veicolo. Posso digerire tutto: il design, il fatto che sia un SUV compatto, che sia prodotto in Polonia, che abbia 10 mila led, la calandra tamarra ecc..ecc..., ma il motore! Ragazzi il motore! Vi pare che mancano i buoni motori Alfa, come il 1.3 e il 1,5? Il 1.5, che sulla Tonale fa cagare, perchè troppo pesante, sulla "Parigi Roubaix", ben più leggera, avrebbe fatto la sua porca figura! E invece ci montano il 1.2 moulinex.
  3. si, ma nulla toglie che anche un ingegnere possa avere un certo gusto estetico e possa anche capire quali siano le proporzioni giuste e magari è appassionato di bel design, di arte. Ok resta sempre un ingegnere, ma con un certo tipo di gusto e credo che la fortuna, in passato, del disgn automobilistico italiano sia stato propio quello di ver avuto ingegneri, che erano anche un po' designers. Cioè intendo dire delle personalità che si interessavano oltre il loro ambito di studi, o di competenze. Per me questo è quello che manca oggi nel mondo automotive e non solo nell'automotive. Cioè mancano delle figure "interdisciplinari", delle persone che abbiamo esperienza, o passione, in diversi campi della progettazione. Oggi magari ci sono tanti super specialisti, magari bravissimi nel loro ambito di competenza, ma non riescono a guardare oltre. Vorrei fare l'esempio del geniale progettista di F1 Adrian Newey. Si tratta di un ingegnere che ha una conosceza globale dell'auto in se. Sa di aerodinamica, ma anche di meccanica, di telaio e anche di design. La Valkirya pare l'abbia anche studiata nell'estetica. Del resto Newey è anche un grade appassionato e collezionista di auto d'epoca e non ha paura di sporcarsi le mani con brugole e chiavi inglesi, quando è necessario. Ecco una volta tutti i grandi progettisti di auto erano come Newey, oggi invece ci sono i super-specialisti, i quali però non hanno uan visione globale del progetto auto. Questo non credo sia tanto colpa delle persone o del fatto che no nci sono piùà giovani ingegneri preparati, o appassionati. Ci sono eccome! Solo è colpa dell'organizzazione aziendale, che è smepre troppo rigida, troppo settoriale, troppo specialistica. Vorrei fare anche un esempio personale. Io sono un progettista meccanico, anche se non ho mai lavorato nel automotive, ma in tanti campi diversi: macchinari, impianti, componenti, ecc...eccc.. Non sono ignegnere e tanto meno sono un meccanico, sono un perito elettrotecnico, prestato alal progettazione meccanica. Faccio questo lavoro da 25 anni, girando diversi posti e aziende e posso dire una cosa con certazza assoluto: fra tutti i miei colleghi, capi, responabili, tecnici; i migliori progettsiti meccanici sono sempre stati quelli che non avevano una formazione meccanica. Geometri, elettrotecnici, diplomati al liceo scientifico, addirittura al classico...questi sono stati, per la mia esperienza diretta, i migliori progettisti meccanici che abbia mai conosciuto e anche i migliori capi. Questo perchè un'esperienza interdisciplinare aiuta ad allargare la mente, fa venire molte più idee e idee migliori, Si ha una mentalità più aperta, hanno più voglia di imparare, hanno più curiosità, più umiltà. Invece, sempre per esperienza personale, i meccanici, o ingegnieri meccanici che prima han fatto i periti meccanici...ecco sti tipi sono sempre stati i peggiori progettisti e anche i peggiori capi che io abbia mai avuto. Li ho sempre trovati molto chiusi come mentalità, con poche idee e sempre quelle, con una sorta di inerzia mentale, incapci di pensare e vedere le cose in un modo diverso...bho...
  4. Qualcuno esperto di marketing e pubblicità, mi potrebbe spiegare perchè le case invenstono quasi tutto il loro budget pubblicitario, nello sponsorizzare quasi esclusivamente i modelli elettrici, o le versioni elelttriche dei vari modelli. Pur sapendo che le vendite di tali modelli, almeno in Italia, rappresentano solo il 3% del mercato? Per me è una cosa sensa senso. Si fa pubblicità solo alle auto elettriche e le altre...guai anche solo ad accennarle negli spot che passano in tv, o sui social media. Guai a nominare la parola diesel! Guai! solo elettriche. Quando andava di gran moda il diesel, giustamente, le case spingevano molto questa motorizzazione nella pubblicità. E quando andava di moda il gas, lo reclamizzano. Adesso invece continuano a menarcela con questo elettrico, che non lo compra nessuno. E' un po' come se la Barilla si mettesse a fare spot, promozioni e una martelllante campagna pubblicitaria per le "penne lisce", formato di pata che non lo vuole nessuno. Trascurando totalmente i formati più richiesti: spaghetti, rigatori, penne rigate, farfalle...ecc..., Ovvio che Barilla mai e poi mai investirebbe tanto in pubblicità sulle penne lisce.
  5. L'pplicazione migliore di un Wankel al di fuori dell'uso automobilistico, sarebbe il motore wankel utilizzato per spiegare come funziona il motore wankel.
  6. però io adoro quei veicoli che sembrano disegnati da un ingegnere, talmente sono funzionali e privi di qualsiasi vezzo stilistico, tipo roba come questa: Ecco questi che ho postato sono un esempio di quello che intendo per deisign da ingegnere. Sono dei veicoli che sembrano disegnati esclusivamente per la funzionalità, cioè li poteva disegnare tranquillamente anche un ingegnere, eppure a modo loro, sono delle icone del design. Ora non conosco se veramente siano stati disegnati da ingegneri o da disigner, però indubbiamente hanno un grande fascino
  7. cheee paaallleeeee! anche la Ferrari si piega alla moda della barra LED unica. MA basta! vi prego!! PEnsate di essere originali?
  8. dopo essere diventato padre da un anno e mezzo, credo che il miglior seggiolino per bimbi da auto sia il sedile ejettabile di un jet
  9. ecco una panoramica del futuro a breve dei siti produttivi italiani di stellantis: Mirafiori: Maserati Modena: Melfi: Pomigliano: Cassino:
  10. per me è bellissima e non è nemmeno così estrema, o almeno non estrema come certe serie speciali Lamborghini, o Mclaren
  11. ma che fine hanno fatto i tanto strombazzati firefly, che tra l'altro avevano tecnologie ben più evolute e raffinate di sto 1.2, come il multiair, e quindi più adatti alle nuove normative euro 7?
  12. sta andando che questa MC doveva essere un'alfa. PUNTO! Si tratta di un'anomalia nella gamma Maserati attuale, che appunto si prefigge di fare auto classicheggianti, senza tempo affermano in Maserati. Io dico auto dal disigne un po' vecchiotto.
  13. si ecco a verderle ste valvole mi viene da pensare che serve dell'olio fra quegli elementi circolari che girano ad alta velocità e la testata, altrimenti sai che problemi di attriti, surriscaldamenti, grippaggi. Poi sempre a gardarle mi sembrano delle masse importanti, con molta inerzia da far girare. e l'olio finirebbe inevitabilmente per essere aspirato nel motore e bruciato. Inoltre a guardare questa foto, si notano dei giochi molto ampi, cioè delle fessure molto larghe fra gli elementi sferici e la testata, questo fa si che non ci sia una chiusura ermetica di queste valvole. Cioè non si chiudono ermeticamente e questo comporterebbe anche una notevole perdita di compressione del cilindro e di potenza del motore
  14. problema delle valvole rotanti è sempre la tenuta e gli attriti. Cioè bisognerebbe lubrficarle con dell'olio costantemente, ma poi questo olio finirebbe inevitabilmente nella camera di scoppio, andando a creare problemi di emissioni. Senza contare poi che un sistema del genere consumerebeb una quantità di olio tipo motore a due tempi
  15. ecco direi che la quantità corretta di aria, in termini di massa, per ottenere una corretta combustione è di 12 parti di aria e una di carburante. Quindi se per il carburante basta un piccolo iniettore nel cilindro, quanto deve essere grosso un iniettore in grado di pompare una quantità di aria 12 volte maggiore di quella del carburante? Dovrebbe essere grosso come...come...ecco come una valvola! Prendiamo un moderno motore diesel common rail. L'iniettore del gasolio inietta a 2000 bar di pressione. Se noi iniettassimo con un iniettore aria, che deve essere 12 volte maggiore del gasolio, a che pressione dovrebbe lavorare questo iniettore dell'aria? Bhe basta fare i conti: 2000bar di quelle del gasolio x 12 volte fa 24000 bar (come dice Celentano). Sempre che ad una pressione di 24mila bar l'aria si presenti in forma liquida, questo non lo saprei dire, perchè dobbiamo sempre pensare all'aria in peso e non in volume eh... Che razza di pompa, o compressore è in grado di mandare aria a 24mila bar?
  16. mha...mi sembra uinsolitamente tozza in versione cabrio, con un muso troppo alto e la coda pure. La linea di cintura sale troppo in alto verso la cosda, ma forse è solo l'angolazione delle foto. Magari dal vivo è tuta un'altra storia
  17. bene, seguendo il tuo ragionamento perchè mai allora uno dovrebbe andare fuori a cenare in un ristorante stellato, che se vai da MC donald ingurgiti le stesse calorie (se non di più) e risparmi un casino su: personale di cucina e sala, impiattamento, materie prime, lavorazioni, preparazioni, ecc...?
  18. Giusto per farti un appunto: non era la 500 l'auto che ha motorizzato l'Italia nel dopoguerra, perchè era troppo costosa e d già negli anni '50 era considerata "fighetta". Lauto che ha motorizzato l'Itlia è stata la 600, molto più brutta della 500, ma più comoda e razionale.
  19. Di seguito farò delle considerazioni per le normali auto di serie. Cioè quelle macchine che quasi tutti possono comprare, quindi escludendo le supercar più costose, o le super lussuose. Una volta ci stavano auto molto belle, bellissime anche per i comuni mortali e però ci stavano anche auto bruttissime, delle vere e proprie ciofeche, che uno non si capacita di come fossero state disegnate e messe in produzione. Oggi non ci stanno più gli eccessi, sia eccessi di bellezza, che e-ccessi di bruttezza. Questo perchè oggi ci sta il marketig a governare il design autobomilistico, più che la creatività dei designers. Si fanno studi di mercato, interviste, ricerche, ecc...per capire quale linee, forme, accessori, possano piacere ai clienti. E quindi poi l'auto vine disegnata di conseguenza. Quindi oggi il design è qualcosa di più scientifico, ma allo stesso tempo meno fantasioso. Difficile fare auto veramente brutte, dopo aver fatto un sacco di ricerche di mercato, ma allo stesso tempo è difficile che vengano fuori auto veramente belle. Le case investono milioni di euro, o anche miliardi a volte, per lanciare un nuovo modello di auto e quindi non possono rischiare, nel bene e nel male. Cioè non possono rischiare di fare un design di rottura, troppo moderno, che, anche se bellissimo, potrebbe piacere a pochi. E così si va sul sicuro, sul "già visto". Si cavalca il trend del momento e le mode attuali, scopiazzando qua e là soluzioni già viste e che si è certi che piacciono. Troppo rischioso gettare al vento un progetto costato centinaia di milioni di euro, per una linea che osa troppo. Poi oltre a questo discorso ci stanno le normative varie: sulla sicurezza, sulle emissioni, sull'aerodinamica che fanno il resto. Basti pensare alle normative sull'urto pedone, di quanto abbiano abrruttito le auto, specialmente le medie-piccole a trazione anteriore. Prima di questa normativa, che è entrata in vigore nel 2003, o 2004, mi par di ricordare, era possibile vedere utilitarie, compatte e medie a trazione anteriore, che comunque mantenevano un frontale basso, aggressivo e filante, nonostante le dimensioni compatte. Dopo l'avvento di tali normative ecco che i musi di tali auto hanno iniziato a diventare goffi, tozzi, arrotondati, alti e sproporzionati. Oppure sopno stati costretti ad aumentare a dismisura lo sbalzo anteriore, rovinando le proporzioni della linea, coem accadde alle auto italiane dei primi anni del 2000. Le famose auto attapirate: GPunto, Croma, Bravo, Delta 3 serie, Mito, Giulietta..ecc.. di quegli anni che soffrivano tutte del muso a tapiro, ma prendevano 5 stelle nei test euroencap. Oggi per fare auto con un muso decente e abbastanza filante, lunica possibilità è ricorrere a soluzioni molto complesse e costose. Per esempio io posseggo una Fiat 124 spider. Ebbene ha un muso basso e filante e nonostante questo è in regola con le normative dell'urto pedone, ma per far questo c'è il trucco: in caso di urto con un pedone il cofano motore anteriroe si solleva, grazie ad attuatori con piccole cariche esplosive che, comandati da una centralina, intrvengono per alzare il cofano e per attutire l'impatto di un eventuale pedone investito. Una soluzione molto complessa e costosa e che, per la maggior parte delle auto normali, non vale la pena implementare e così si preferisce avere un muso tozzo e goffo, ma risparmi qualche centinaio di euro, da investire in un tablet più grande al centro dlela plancia.
  20. la trovo stupenda! Linea pulita e moderna e richiama le muscle car del passato. Molto ben riuscita la griglia anteriore, che non è nientaltpor che una presa daria. In questo modo il muso risulta cattivo e incazzato, ma è anche molto efficiente nell'aerodinamica.
  21. A me non piacicono sti prototipi. Preferivo di gran lunga la Fiat 120. Staremo a vedere i modelli di serie, che da quanto si è visto, saranno molto meno "WOW" di sti prototipi
  22. Ue, Consiglio conferma accordo su riduzione emissioni CO2 dei mezzi pesanti uahahahahaha Vedremo cosa succederà quando gli autotrasportatori inizieranno a bloccare auotostrade, caselli e rifornimenti alla grande distribuzione, che fine faranno questi accordi.
  23. scusate l'ignoranza, ma sta vcarb che cacchio sarebbe?
  24. bravo! Però con la versione cabrio è più facile: non hai dovuto pensare al famoso "gomito" ehehehe
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