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mariola

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  1. Delta è un ottimo consiglio, ma attento che molte km zero hanno una dotazione insufficiente. Che esigenze di carico hai? se ti serve la capienza di una SW direi Octavia SW, ottimo rapporto qualità prezzo.
  2. Esigenze simili a quelle dei miei genitori (che però facevano molti meno chilometri). Loro hanno risolto alla grande con una Fabia SW, la Ibiza è la gemella, l'una o l'altra vanno bene entrambe, scelga quella che gli piace di più. Io con 20k chilometri l'anno, per di più di statale, il diesel lo valuterei.
  3. Hai qualche testo da consigliarmi? A proposito di testi, posso mettere qui qualche lettura consigliata pubblicando il link al libro su Amazon o è pubblicità ad Amazon? oppure come posso fare, metto il link ad Anobii?
  4. Sulla guerra Russo-Giapponese mi accorgo di sapere troppo poco, mi devo documentare. E comunque due dei tre fronti principali si caratterizzavano proprio per la guerra di trincea, a parte il fronte orientale gli altri contavano relativamente poco. La guerra è finita quando questi due fronti sono diventati insostenibili per gli imperi centrali (esaurimento risorse + intervento americano + i tank le cause principali). Parlando di documentazione, condivido anch'io il consiglio dell'ottimo libro di Giorgio Rochat "Le guerre Italiane 1935-1943", approfondito ma di piacevole lettura, non ho (ancora) letto invece il libro di Rochat e Isnenghi sulla prima guerra mondiale: a differenza di Rochat, Isnenghi scrive in maniera faticosa e pesante, è ben preparato ma per nulla godibile nelle sue narrazioni. Per ora sto leggendo il primo volume della storia dell'URSS (consigliatomi su questo forum), ma dopo cercherò qualcosa sulla guerra russo-giapponese.
  5. Caporetto: Quasi d'accordo, ma Cadorna aveva detto "difensiva stretta", Capello "difensiva, ma non dimenticate le occasioni di controffensiva", e Badoglio ha detto "ok pronti alla controffensiva..." Chiarimento per i meno preparati: Cadorna comandava tutto l'esercito, Capello era suo subordinato diretto e comandava la seconda armata (schierata in tutto il Friuli eccetto gli ultimi 20-30 km verso il mare) e Badoglio, subordinato diretto di Capello, aveva la responsabilità del settore tra Caporetto e Tolmino. Russia: I problemi dell'Armir erano i mezzi corazzati, e l'armamento pesante in genere, la qualità dell'equipaggiamento invernale, e la motivazione delle truppe, causata a sua volta da uno scadente livello degli alti comandi. x Giò: se ti capita di tornare vai a mangiare a Gradisca al Mulin vecio: pasta e fagioli, affettati e formaggi di qualità eccellente, mangiati all'aperto a due passi dall'Isonzo. Poi attraversa il ponte e sali sul monte San Michele diretto all'azienda agricola Castelvecchio, salendo prova ad immaginare cosa voleva dire su quei colli ripidi andare all'assalto in salita, con le mitragliatrici che ti tirano dall'alto... Poi ancora, all'azienda Castelvecchio comprati del buon vino! Contrariamente alla maggior parte dei produttori friulani fanno meglio i rossi dei bianchi, io vado matto per il loro cabernet sauvignon.
  6. Capitolo entrata in guerra: l'Italia non ha scelto da subito di schierarsi con il miglior offerente, nel paese c'era una maggioranza neutralista, cui apparteneva, per esempio, Giolitti, il cui parere sull'entrata in guerra era "non mi sembra un buon affare scambiare mezzo milione di vivi con mezzo milione di morti" (alcune fonti attribuiscono la frase, con il senso invertito a gruppi interventisti). Il problema era che gli interventisti, in nome delle "terre irredente", erano più rumorosi, cospicuamente finanziati dalle potenze dell'intesa, e avevano dalla loro le forze armate (che all'epoca avevano un peso politico importante) e il re, entrambi desiderosi di cercare "onore e gloria" in una guerra vittoriosa. Il dramma dell'Italia è stato che i neutralisti non sono riusciti a far valere il loro maggior numero, e hanno lasciato prevalere la minoranza facinorosa. La triplice alleanza non ci vincolava in alcun modo, poichè era stata l'Austria a dichiarare guerra alla Serbia, e l'alleanza aveva solo funzione difensiva. Capitolo Caporetto: Gli ammutinamenti erano una leggenda inventata dai generali (Cadorna in primis) per coprire le loro colpe. Le vera cause di Caporetto sono altre, ci vorrebbe un libro per riassumerle tutte, provo a fare una sintesi. 1) dopo l'undicesima battaglia dell'Isonzo (seconda metà di agosto) Cadorna aveva ordinato ripetutamente che le truppe fossero disposte secondo criteri di difensiva stretta, ma i suoi sottoposti non hanno ottemperato con rigore e Cadorna non ha vigilato a sufficienza sull'esecuzione del suo ordine; in molte zone pertanto l'offensiva ha colto le truppe mal disposte e troppo esposte al fuoco ed agli attacchi; pare che l'area tra Caporetto e Tolmino, sotto il comando del generale Badoglio, avesse le truppe particolarmente mal schierate. 2) la Germania ha spostato sul fronte italiano una parte importante delle truppe rese disponibili dagli eventi politici in Russia, e questo ha improvvisamente spostato la bilancia delle forze a favore degli imperi centrali sul teatro di guerra friulano; i generali tedeschi che hanno comandato le operazioni erano particolarmente capaci, e in grado più degli altri capi militari dell'epoca di condurre una battaglia di movimento; 3) uno sfondamento decisivo, che ha colpito sul lato le truppe disposte nell'area del medio Isonzo, è derivato da una eccezionale efficacia di un attacco con i gas (all'epoca non c'erano convenzioni internazionali contro il loro uso) nella conca di Plezzo (Bovec), che in un solo colpo ha azzerato le difese italiane in quel punto.
  7. Hai capito male, la fca la mettiamo noi. Loro mettono possenti e virili operai.
  8. Non è obbligata quando utilizza strumenti come tutor, autovelox, ecc, ma se riesce a fermare il veicolo e a rivolgere la parola al conducente DEVE identificarlo e contestare l'infrazione.
  9. In effetti, intanto verificherei che sia vera e non sia un tentativo di truffa (basta telefonare alla Polizia Municipale che l'ha emessa), poi in caso impugnerei tranquillo, credo che sia un caso lampante di omessa contestazione immediata e omessa identificazione del trasgressore.
  10. D'accordo sull'alternativa. Quanto ai bagagli, si può comprare anche con 5 posti, e in tal caso il volume destinato agli strapuntini diventa un doppiofondo che aumenta la capacità di carico. Considera poi che, per carichi ingombranti o bagagli da villeggiatura, c'è molto spazio tra il tendalino e il soffitto (per paragonare altre auto che ho avuto, meno di un Galaxy prima serie ma più di una Mondeo).
  11. da "Spinoza" Voci di fusione tra FIAT e Volkswagen. Se non puoi batterli, unisciti a loro. E uccidili come un cancro.
  12. Io ho un Dodge Journey, che è quasi la stessa macchina, solo col motore Volkswagen 140 cv iniettore pompa e gli interni diversi. Io ho il cambio manuale (e anche il Freemont si trova pure col cambio manuale. ottima macchina da autostrada, solida, affidabile, comoda per i lunghi viaggi, comoda per 5 con un buon bagagliaio, specie se lo sfrutti anche sopra il tendalino per le vacanze o altre occasioni di carico. La tenuta di strada è normale, tiene bene la curva impostata, ma come tutte le macchine un po' alte non è velocissimo nei trasferimenti di peso, caratteristica che si sente più che altro nelle strade di montagna. Consumi, la mia fa circa 9 litri per 100 km di media, un po' di meno se faccio quasi solo autostrada o statali, di più se faccio molta città. Quattroruote diceva che col motore Fiat consuma di meno, ti auguro che sia vero. Devo anche dire che la mia consuma molto meno rispetto alla prova di Quattroruote del Dodge, fatta col cambio automatico, ed è verosimile che sia così anche con motori e cambi Fiat, io al posto tuo la prenderei col cambio manuale (io lo preferisco pure). Se però non hai particolari esigenze di capienza e i consumi contano molto, per lo stesso prezzo o anche meno andrei su una berlina o sw segmenti C o D.
  13. Volkswagen vuole la FCA! "E' da troppo tempo che qu a Wolfsburg non s batte chodo" rferscono font azendal
  14. mariola

    Disegno al liceo scientifico

    Spero che la discussione sia consentita, da una prima lettura del regolamento credo lo sia, a meno che no rientri (non mi pare) nella nozione di pubblicità. Ho un figlio capra (capra, capra) che frequenta il liceo scientifico, non ci ha mai capito niente di disegno (è di famiglia peraltro), ed è riuscito a farsi rimandare in disegno in seconda liceo. Ha bisogno di un po' di ripetizioni, sono convinto che studio e i corsi di recupero scolastici non bastino, ma non riesco a trovare qualcuno che gli dia ripetizioni, pare che sia rarissimo avere bisogno di ripetizioni di disegno tecnico. Siccome molti di voi sono veneti, e qualcuno anche padovano, e molti sono ingegneri, conoscete uno studente/laureato in ingegneria o in architettura, o comunque competente in disegno tecnico (forse basta un buon diplomato che non abbia dimenticato i suoi studi) che possa dargli delle ripetizioni pagate? Scrivete qui o contattatemi con un messaggio privato, grazie.
  15. Vediamo se la ricordo bene: Un ingegnere un fisico e un matematico sino su un treno, diretti in Scozia, entrati nel paese la prima pecora che vedono è nera. L'ingegnere dice: "Guarda, in Scozia le pecore sono nere" Il fisico dice: "In Scozia ci sono anche pecore nere" il matematico dice: "in Scozia c'è almeno una pecora, di cui almeno un lato è nero".
  16. Si, qualcosa del genere ,l'idea di partenza era all'incirca una decespugliatrice che, al posto dell'elemento falciante avesse una ruota (e quindi con movimento non perpendicolare ma parallelo al palo), e un paio di pattini ai piedi, di quelli vecchi, magari un po' più larghi del piede per avere più stabilità. Veloce come una bici, ma così poco ingombrante da poterlo portare in ascensore e lasciare appeso all'attaccapanni in ufficio.
  17. Qui in Veneto le vere famiglie contadine hanno tutte il maiale che si ammazza a novembre-dicembre per fare salami, soppresse, cotechini, pancette, ecc.. Io sono cittadino da almeno tre generazioni, ma ai clienti indigeni ricordo sempre che il modo migliore di fare contento l'avvocato è portargli un paio di salami "di casa"; nei paesi non tutti li fanno, ma tutti conoscono un amico da cui procurarseli. Per come vedo le cose i veri fattori, più della capacità economica, sono il tempo a disposizione e la capacità di cucinare, molte famiglie che lavorano possono fare la spesa solo in orari "strani" e quindi vanno al super (iper) perchè è aperto fino a più tardi, molti credono che fare un ragù sia una cosa molto difficile, e manco ci provano (la cosa più difficile è essere in casa 'per tutto il tempo della cottura).
  18. Straquoto, magari io prendo i Pachino o i datterini anzichè il cuore di bue, ma il concetto è lo stesso. E gli affettati in vaschetta (per esempio) sono da evitare come la peste. Io poi (ma so che non faccio media, posso permettermi di spendere nel cibo) ho fatto un passo più avanti, ho l'affettatrice e ne faccio un uso intensivo. Quando arrivo tardi a cena, quando devo fare sport e ho bisogno di cibi proteici ma facili da digerire mi taglio la bresaola, presa alla Metro (Rigamonti, pezzo tra 1 e 2 kg) costa 20 euro al chilo, come le fettine di origine dubbia. Ribadisco che gli ipermercati (di cui pure sono un appassionato frequentatore) vanno bene per pasta (di Gragnano), acqua, sale (grosso, da macinare direttamente nel piatto), zucchero (di canna), birra (tedesca), burro (tedesco), latte (fresco intero), ecc... per il resto a cercare la qualità si spende poco di più, e si gode la vita infinitamente di più. E vorrei fare il pane, almeno la domenica, e la pasta (e quella la si può congelare). Altro esempio, noi non usiamo mai i sughi in barattolo, costano un botto e fanno tutti schifo. Basta avere la pazienza, una volta alla settimana (anche ogni due) di fare mezzo chilo/un chilo di ragù e congelarlo in vaschette. Ti migliora la vita! Mi accorgo che dovrei postare qualcosa anche nel settore "l'autoparerista in cucina", e chiedere anche consigli su alcune macchine da cucina.
  19. Mi domando, o meglio domando a voi ingegneri: Esiste, sarebbe fattibile un mezzo di locomozione personale costituito da due pattini, e un palo su cui è montato un motorino (più piccolo di quello del ciao) un piccolo serbatoio (1-2 litri) e una ruota?
  20. Qui a Padova non ho mai trovato il servizio, nel paese dove vado in vacanza il titolare dell'unico alimentari fa il giro delle case dei pensionati in pausa pranzo, loro vengono al negozio al mattino e lui consegna loro la spesa a pranzo, compreso nel prezzo. Il supermercato più vicino (COOP) è alla cittadina, 6-7 km, e ha una qualità eccellente, anche nei freschi, per stare sul mercato il negoziante ha a propria volta freschi di ottima qualità e altri prodotti (più cari che alla coop) consegnati a domicilio, almeno a coloro per cui portare peso è un problema.
  21. Sulla spesa mensile è un conto, ma sulla spesa settimanale, sotto i 100 euro (spesso sotto i 50) è pesante in un settore in cui molti guardano agli 0,1 euro di differenza, e poi l'effetto psicologico è molto superiore al costo reale. Il negoziante ha il vantaggio di avere tutte le consegne concentrate nel quartiere, per questo può permettersi se vuole di non aggiungere costi di consegna, o di metterli simbolici (tipo 50 centesimi), certo sa che a fine giornata o in pausa pranzo deve lavorare un'ora di più, ma non ho detto che avere un negozio da mandare avanti sia più redditizio di venti anni fa. Il target dell'offerta di Esselunga è una persona che è abituata a usare internet, lavora molto e guadagna bene e non ha tempo/voglia di farsi un giro al super dopo il lavoro, manager, liberi professionisti, gente così. Il target del servizio a domicilio del negozio di quartiere è il pensionato o comunque chi ha problemi a trasportare sacchetti ingombranti e/o pesanti.
  22. Ordine da internet e maggiorazione (pesante) di prezzo, elimini questi requisiti ed ecco che la nicchia si crea, e d'altra parte non è sulla spesa mensile che le botteghe possono fare la concorrenza alla grande distribuzione.
  23. Una volta per tutte, i negozi piccoli devono capire che non possono giocare con la grande distribuzione sul terreno del prezzo. Le economie di scala, il potere di contrattazione dei grandi con i produttori i piccoli non li possono avere. Restando nel campo dell'alimentare, le scelte sono due: o punto su una qualità più alta o offro altri servizi (per esempio la consegna a domicilio). Nella mia città è così, e credo un po' in tutto il nord, i negozi di alimentari di quartiere stanno alzando moltissimo la qualità offerta, propongono verdure già tagliate e lavate (e buone, mica ci mettono gli scarti approfittando del taglio) per chi lavora fino a tardi, le macellerie sono oramai quasi tutte buone, con carne bio, ipertracciabile, buona, ben fatta e ben tracciata. E d'altra parte non è pensabile di fare concorrenza agli ipermercati sul prezzo del cartone di acqua, è semplicemente suicida (però portarlo a casa agli anziani è un buon modo per fidelizzare quel tipo di clientela). Alla fine il principio è lo stesso, in tutti i settori dell'economia, devi ricavare la tua nicchia di mercato in cui eccelli, o per qualità o per prezzo, o per servizi offerti, perchè nessuno è così pirla da pagare più caro roba più scadente (o almeno percepita come più scadente). e se non puoi eccellere per prezzo o scegli una nicchia diversa o chiudi. Le rendite di posizione sono finite, e non è un male per la collettività. Banalmente, io, che spendo molto e MOLTO volentieri per mangiare bene, l'acqua, la pasta (Rummo però, non Jolly), lo scatolame, i detersivi, ecc... li compro all'iper. Però è rarissimo che ci compri carne, verdura, frutta, vino, e per queste cose posso anche fare qualche chilometro in più per andare a comprarle al negozio migliore. P.S. quanto al riso, nessuno ha tenuto conto del fatto che in Asia producono riso di qualità diverse che non vanno bene per le ricette italiane (risotti, insalate di riso), ragion per cui la concorrenza sarà poca e i prodotti importati dal sudest asiatico saranno acquistati soprattutto dagli immigrati, che cucinano le ricette del loro paese?
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