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AleMcGir

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Risposte pubblicato da AleMcGir

  1. Ah ok, quindi le prime selezioni le fanno comunque verso ottobre novembre a sto punto :)

    Le auto candidate devono essere in vendita in 5 o più paesi europei entro la fine dell'anno 2014, ed avere una prospettiva di vendita di almeno 5000 pezzi/anno.

    Elenco definitivo il 1° dicembre

    Prima selezione il 15 dicembre, data in cui vengono scelte le 7 auto finaliste

    A marzo, in occasione del Salone di Ginevra, viene reso noto il nome dell'auto vincitrice.

  2. Winner to be named at Geneva Motor Show next year

    The 2015 Car of the Year jury has selected 33 vehicles that will fight for the prestigious award.

    The list consists of cars that are already on sale or will be before the end of this year in five or more European markets and will sell at least 5,000 units in 2015. On December 15 the list will be reduced to a total of seven nominees, which will enter the final phase. The winner will be named during the 2015 Geneva Motor Show, on March 2 next year.

    The Peugeot 308 has won the 2014 European Car of the Year. The car was described by the jurors as a "stylish" vehicle that exudes "quality and elegance”.

    Here are the 33 candidates:

    • Audi TT Coupe
    • BMW 2-Series Active Tourer
    • BMW 2-Series Coupe
    • BMW i8
    • BMW X4
    • Citroen C1
    • Citroen C4 Cactus
    • Fiat 500X
    • Ford EcoSport
    • Ford Mondeo
    • Hyundai i20
    • Infiniti Q50
    • Jeep Renegade
    • Kia Soul
    • Lexus NX
    • Lexus RC
    • Mercedes-Benz C-Class
    • Mercedes-Benz GLA
    • Mercedes-Benz S-Class Coupe
    • Nissan Pulsar
    • Nissan Qashqai
    • Nissan X-Trail
    • Opel Corsa
    • Peugeot 108
    • Porsche Macan
    • Renault Twingo
    • Skoda Fabia
    • Smart ForTwo
    • Smart ForFour
    • Subaru WRX STI
    • Suzuki Celerio
    • Toyota Aygo
    • Volkswagen Passat

    Car of the Year

    2015 Car of the Year candidates announced

  3. “Oggi inizia la seconda vita di Mirafiori”

    Elkann e Marchionne inaugurano Officina 82, nuova sede degli uffici del Gruppo. Il presidente:«Questa scelta conferma l’impegno per la città di Fiat e Chrysler». L’Ad: «Il nostro obiettivo è mantenere tutti i servizi qui a Torino»

    «Oggi inizia ufficialmente la seconda vita di Mirafiori». Lo ha detto il presidente di Fiat, John Elkann durante la cerimonia di inaugurazione di Officina 82 dove vengono trasferiti gli uffici direzionali e amministrativi del Gruppo. «Questa scelta conferma l’impegno per Torino di Fiat e Chrysler», ha aggiunto.

    Alla cerimonia presente anche il sindaco di Torino Piero Fassino: «Torino - ha detto - è strategica per Fiat. Anche adesso che è un gruppo globale continua ad avere qui le sue radici».

    «Qui, nell’ex `Meccanica 2´ non c’erano più attività da decenni - ha detto l’Amministratore delegato Sergio Marchionne - ora è diventato un quartiere direzionale di vitale importanza. Negli anni abbiamo portato qui il nuovo centro stile, le sedi Abarth e New Holland e oggi tutti i servizi prima svolti in corso Ferrucci. L’obiettivo era e resta quello di mantenere tutte queste attività a Torino pur di fronte alle alternative che esistono per una azienda globale come la Fiat di oggi». Sergio Marchionne ha anche precisato che «Officina 82 è l’ultimo tassello in ordine di tempo di un disegno molto più ampio, avviato nel 2005 per riqualificare il comprensorio di Mirafiori che, tra i primi interventi, ha visto nascere il Motor Village e l’asilo per i figli dei nostri dipendenti».

    La Stampa - ?Oggi inizia la seconda vita di Mirafiori?

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    http://www.lastampa.it/2014/07/23/multimedia/italia/ecco-officina-il-progetto-targato-fiat-vc7W7zSTpLLQd7cWU1LpiM/pagina.html

  4. http://video.corriere.it/concordia-viaggio-genova-diretta/f6f6ec32-11c4-11e4-affb-3320a03d21e8

    Sono iniziate le operazioni di rotazione di 180° dell Costa Concordia, alle 12 è prevista la partenza, direzione Genova, arrivo domenica.

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    Foto ricordo

    Concordia, smantellamento-show

    Genova si prepara al business dei turisti

    Hotel e ristoranti fiutano l’affare: “Boom di arrivi” . E c’è chi chiede 2mila euro per la casa vista scafo

    Si dice che qualcuno abbia chiesto duemila euro la settimana per un appartamento con vista sul mare di Prà. «Magari per le troupe televisive che arriveranno da tutto il mondo» dice l’edicolante di zona. All’hotel Méditerranée di Pegli, il più grande albergo della zona, hanno il fine settimana tutto esaurito e richieste per la settimana successiva. «Certo nessuno ci dice che viene qui per la Concordia. Vedremo che cosa accadrà la prossima settimana, con la certezza della nave presente». Genova si prepara all’arrivo della Concordia per uno smantellamento senza precedenti. Nessun frammento della nave dolorosamente più famosa del mondo potrà essere identificabile. Nell’accordo da 80 milioni di Costa con l’associazione temporanea di impresa che diventerà proprietaria del relitto è vietato qualsiasi merchandising della tragedia.

    Il porto

    «Siamo pronti» dice il presidente dell’Autorità Portuale Luigi Merlo. Le 13 bitte doppie sistemate lungo la diga sono in grado di sostenere una trazione di 94 tonnellate l’una, come ha dimostrato il collaudo effettuato da due rimorchiatori agganciati con un’angolazione di 45 gradi. Se ci sarà vento di scirocco o di libeccio. I distanziatori sono capaci di contenere l’energia cinetica prodotta dalla nave in caso di tramontana che la spinga verso la diga. Nick Sloane ha chiesto che i distanziatori consueti da 12 metri fossero tagliati in due: ancorati al fondo, in caso di mare scarrocciano meno se sono più corti. Sono strutture metalliche ulteriormente circondate da parabordi Yokohama, ovvero cilindri di tre metri coperti da catene e pneumatici. La Capitaneria di Porto ha creato una zona rossa per l’arrivo e le operazioni d’attracco del relitto, domenica: dalle 4 del mattino sono vietate navigazione, sosta e ancoraggio, il transito delle petroliere dirette al Porto Petroli, le partenze e gli arrivi al Vte, la balneazione e l’attività subacquea.

    La vista

    Finita l’emergenza, il relitto resterà visibile per almeno 4 mesi: lo scorgeranno tutti i giorni i passeggeri della Navebus che collega Porto Antico e Molo Archetti a Pegli, la vedranno i passeggeri del Genova-Ventimiglia, all’andata e al ritorno. Ma per assistere all’arrivo ci sono zone particolarmente panoramiche. Ci ha pensato, ad indicarle, la Fondazione Primavera, di cui è ideatore e presidente Guido Barbazza, ingegnere ed ex capitano di macchina. «Domani distribuiremo una piantina con le indicazioni e le informazioni utili per chi arriva a Prà, ex cittadina diventata parte di Genova a caro prezzo, con le spiagge distrutte dal porto» spiega. Tra le indicazioni, i suggerimenti delle altre mete da visitare, la pieve del 900, la chiesa dell’undicesimo secolo, il Museo del Basilico. E ancora, la piscina all’aperto per serate di relax dopo la giornata sotto il sole. «Le zone con vista sulla Concordia sono una rotonda in via Martiri del Turchino, la strada che porta al quartiere popolare del Cep, una rotonda nel quartiere delle cosiddette Lavatrici». E ancora le spiagge tra Voltri e Crevari, la passeggiata di Pegli. Il Comune sta organizzando un servizio speciale di sorveglianza con la polizia municipale e i gruppi di protezione civile.

    Gli alberghi

    I più vicini sono a Pegli, il Méditerranée, l’Albergo Puppo e il Miramare, a picco sull’acqua. «Siamo pieni, però è anche la stagione. Vedremo nelle prossime settimane se ci saranno arrivi per il relitto». «Siamo pronti ad accogliere i turisti in più - dice Biagio Peres, coordinatore ristoratori Fiepet Confesercenti Genova -. Siamo una città da scoprire, e la Concordia può essere il pretesto». «La premessa è che dobbiamo avere grande rispetto per questa tragedia - sottolinea Marco Senatore, presidente Asshotel -. Non possiamo negare che le prenotazioni ci sono, ma è stato tutto questo parlare di Genova che ha mosso l’interesse verso la città. Il bilancio lo faremo più avanti».

    La Stampa - Concordia, smantellamento-show Genova si prepara al business dei turisti

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    New Volvo XC90's Parking Assist Tricks Revealed

    Don't you feel a sense of accomplishment when you park your car in the tightest of spots without touching another vehicle or the curb, all by yourself, perhaps with a little help from a storefront's window reflections?

    If the answer is yes, then you'll probably be meh about all these parking assist systems found on modern cars, but on the other hand, you might be grateful they exist the next time someone leaves their vehicle's paint on your bumper…

    To assist less capable drivers when parking (well, they don't say it like that, but isn't it what they mean?), Volvo has created a suit of systems for its upcoming 2015 XC90 SUV, which include an automated Park Assist Pilot that offers automatic reversing into a parking bay as well as entering and exiting a parallel parking spot, plus a Bird's Eye view displayed on a screen.

    The automated parking system utilizes 12 ultrasonic sensors positioned around the car and it takes over the steering wheel, with the driver controlling the gearbox and gas pedal. A display in the instrument cluster then guides the driver via texts and animations. The system works when a parallel parking spot measures at least 1.2 times the car’s length, while in a bay parking situation, the slot needs to be as wide as the car plus one meter (3.3 feet).

    Also found in the new XC90 is a 360-degree Surround View that displays the area around the car as seen from a point above and a Cross Traffic Alert, which warns the driver of approaching traffic up to 30 meters (~ 100 feet) on each side through audio and visual signals on the center screen.

    The new XC90 will be presented at the Paris Motor Show this October.

    New Volvo XC90's Parking Assist Tricks Revealed

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  6. Lauda chiede scusa a Montezemolo e alla Ferrari

    Il tre volte iridato riconosce di aver esagerato ad aver definito la F14 T una macchina di m....

    "La Ferrari ha fatto una macchina di merda". Una frase che non poteva che avere reazioni su scala mondiale essendo stata pronunciata da un grande ex come Niki Lauda, che oggi gode dei successi della sua Mercedes, ma sotto sotto è dispiaciuto nel vedere in grande difficoltà una squadra che ha segnato una fetta importanta del suo passato.

    Questa mattina è quindi apparsa sulla Gazzetta dello Sport un'intervista nella quale il tre volte campione del mondo ha chiesto scusa per la frase apparsa su El Pais: "Chiedo scusa alla Ferrari, al presidente Luca Cordero di Montezemolo, ai tifosi italiani: non dovevo proprio usare quella parola".

    "Ho sbagliato e non cerco scuse" ha poi proseguito Lauda. "Ho chiamato il presidente e anche a lui ho spiegato la mia costernazione per questo incidente che non doveva affatto capitare. Colpa mia. Non ho visto l'intervista uscita su quel quotidiano spagnolo, però sono stato troppo pesante nel termine, perdonatemi. E' come se fossi arrivato lungo in frenata, può succedere".

    Lauda chiede scusa a Montezemolo e alla Ferrari

  7. buongiorno Signori

    una domanda per i piu informati...

    sapete indicarmi l'interasse tra le due ruote..??' devo verificare se riesco a infilarla in garage :pen:

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    [TD=colspan: 2]DIMENSIONI E CAPACITÀ(a)[/TD]

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    [TD=width: 38%]Passo[/TD]

    [TD=width: 61%]2.570[/TD]

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    [TR]

    [TD=width: 38%]Carreggiata anteriore[/TD]

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    [TD=width: 61%]170 per modelli 4x2

    200 per modelli 4x4

    220 per Trailhawk 4x4[/TD]

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    Fonte: http://www.autopareri.com/forum/concept-anteprime/65055-jeep-renegade-2014-foto-ufficiali.html#post28163796

  8. Delicatissimo Lauda: "McLaren e Ferrari hanno fatto due macchine di merda"

    Lo stile frizzante di Niki Lauda sale nuovamente agli onori della cronaca: l'ex campione del mondo di F1 1975 e 1977 (con Ferrari) e 1984 (con McLaren), senza mezze parole, ha criticato duramente il risultato del lavoro delle due scuderie che una quarantina di anni fa gli davano gloria, onore e... pane.

    "La McLaren ha lo stesso nostro motore e la macchina è una merda. Dove sono? Da nessuna parte. Guarda la Ferrari: altra macchina di merda. L'anno che viene sarà diverso perché possono cambiare la metà del propulsore (48%, solo il 16% nel 2016)", ha dichiarato il pilota austriaco al giornale spagnolo El Pais.

    "IL CASINO FERRARI" — L'analisi della situazione del Cavallino è pesante: "È il famoso casino italiano. Montezemolo sta provando di tutto e per questo ha deciso di inserire Mattiacci al posto di Domenicali. Però nessuno pensa che le cose cambieranno da mattina a sera. Ha cercato di convincere Newey ma non c'è riuscito."ALONSO — E Lauda pizzica anche il frustrato Alonso a cui rimane sempre un buon motivo per consolarsi: "Alonso deve essere molto frustrato perché da alcuni anni guida una macchina che non va, però lo stipendio che percepisce lo dovrebbe consolare. In questo momento non può andarsene alla McLaren perché ha un contratto. Se hai un contratto con la Ferrari non te ne vai a meno che non ti caccino loro. A volte si sceglie la macchina giusta, a volte quella sbagliata. Ha trascorso molti anni guidandone una cattiva, ma questa è la vita. Ronnie Pettersson. Ricordate il suo caso? Era il migliore però andava sempre nel posto peggiore." Sommessamente, è necessario che ricordi a Lauda che Alonso nel 2012, due anni fa, non 50, ha perso il mondiale da Vettel per soli 3 punti e nel 2010 lo perse per soli 4 punti. Quindi la Ferrari è stata in grado di dargli una "buona" macchina in questi anni. Sommessamente poi dubito che Alonso vorrebbe veramente ritornarsene alla McLaren considerato lo stato attuale della monoposto del team di Woking che mi sembra ancora piuttosto zoppicante.

    STILE EL PAIS — Notevole anche lo stile del giornale spagnolo che ha intervistato Lauda. Se andate a ricercarvi la pagina online dell'intervista, è stata usata una foto di Lauda — un primo piano intenso e ristretto degli occhi — che lo scambi senza la minima difficoltà con Freddy Krueger...

    Delicatissimo Lauda: "McLaren e Ferrari hanno fatto due macchine di merda"

    Intervista integrale da El Pais Entrevista: ?Ferrari ha hecho un coche de mierda? | Deportes | EL PAÍS

    “Ferrari ha hecho un coche de mierda”

    La entrevista con Niki Lauda (Viena, 1949) se interrumpe al minuto de haber comenzado porque el austríaco, campeón del mundo con Ferrari (1975 y 1977) y con McLaren (1984), sale un momento de la caravana de Mercedes para saludar a un hombre que le espera fuera porque la silla de ruedas con la que se desplaza no puede salvar los tres escalones sobre los que se eleva el pabellón. Se trata de Guy Edwards, nada menos que quien le rescató del infierno que vivió en aquel gran premio disputado en Nürburgring en 1976, con un accidente que le dejó marcado de por vida y en el que sufrió graves quemaduras. Lauda tiene fama de hablar claro y la mayor parte del tiempo lo hace, aunque actualmente ocupa el puesto de presidente no ejecutivo de la escudería de las flechas de plata y algunas de sus opiniones pueden estar lógicamente condicionadas. Especialmente en una temporada como la actual, dominada con brazo de hierro por los dos pilotos de Mercedes [Rosberg logró la poleen casa, en la décima prueba del Mundial (14.00, Antena 3), por delante de los dos pilotos Williams, Bottas y Massa].

    Pregunta. ¿Qué le parece la interpretación que hace de usted Daniel Brühl en Rush?

    Respuesta. En Rush está brillante y además, es un buen tío. Hace dos años, antes de la película, vino a verme a mi casa y estuvimos varios días juntos. Después me lo llevé a Brasil para que conociera la F-1 de hoy en día.

    P. ¿Cómo se distribuyen las áreas de trabajo en Mercedes usted y Toto Wolff, el director?

    R. Yo estoy al tanto de todo. Mi función es supervisar todas las operaciones y, si veo algo que no me cuadra, le reporto a Toto o al responsable del departamento en cuestión. Les doy mi opinión al respecto y después ellos hacen lo que consideran oportuno.

    P. ¿Cómo se maneja un equipo con la tensión competitiva que hay entre Rosberg y Hamilton?

    R. Es muy sencillo: pueden correr como quieran. No somos nada políticos, no queremos concentrar la mayoría de los puntos en uno de ellos, como hacen otros. Los dos tienen las mismas posibilidades y todos lo tienen claro desde principios de año. Pueden competir entre ellos, punto final.

    P. ¿Lo ha digerido igual el que manda en la clasificación (Rosberg) que el que le persigue?

    R. Absolutamente. De otra forma no se habrían visto luchas como las que tuvimos en Bahréin. Son muy competitivos y les dejamos serlo, lo mismo que en su día me pasó a mí con Prost o a él con Senna. No hay ningún problema.

    P. Hamilton habla maravillas de usted. ¿Le ve tranquilo?

    R. Lo está. Yo fui quien le trajo a Mercedes, esa fue mi primera tarea como presidente. Le fui a buscar a Singapur hace dos años y gracias a Dios pude convencerle. Con él empleé el leguanje de los pilotos, el de las carreras. Su llegada supuso un tremendo cambio para la compañía. En 2013 pasamos de ser el quinto equipo al segundo. ¿Por qué? Porque trajimos a otro piloto muy rápido que nos hizo acelerar en todos los aspectos. Ahora podemos ver cómo Nico y él se van empujando: uno es más rápido esta vez y el otro lo es la siguiente. Esa es la clave, que los dos cuentan con el mismo coche y van en la misma dirección.

    P. ¿Lenguaje de carreras?

    R. Le daré un ejemplo: Toto les dice a los pilotos que si no juegan limpio entre ellos están perjudicando la imagen de Mercedes. Pero cuando el piloto está en el coche, la imagen de la marca no le importa un pimiento, solo piensa en sí mismo. Esas advertencias les resbalan. Entonces aparezco yo y les digo: “Mirad, chicos, a mí me da igual cómo corráis, pero no os mandéis a la hierba porque entonces ponéis en riesgo vuestros propios puntos”. Tal vez eches fuera a tu compañero, pero él puede seguir y tú, no.

    P. ¿Cuesta dominar a Hamilton?

    R. Ahora está muy equilibrado. Se hablaba mucho de sus locuras pero ya no es aquel chico.

    P. ¿Qué le faltaba a Mercedes antes de que él llegara?

    R. Velocidad. Incorporar a un corredor tiene una influencia tremenda en el conjunto. Vino de McLaren, y allí hay muchas cosas que se hacen de forma distinta. Sacamos partido de esa nueva mirada. Te planteas que existan métodos más efectivos que el tuyo.

    P. ¿Le sorprende cómo soporta la presión Rosberg?

    R. No, para nada. Lewis es muy agresivo y tiene mucho talento. Pero Nico tiene el mismo talento que él y piensa de forma distinta. Lewis aborda las carreras con talento y velocidad, pero Nico está pensando en todo momento en hacer el coche más rápido.

    P. Siempre ha estado muy unido a Red Bull. ¿Cómo son las cosas ahora desde la competencia?

    R. Desde mi posición y gracias al bagaje que tengo en la F-1, puedo entrar en Ferrari, en Red Bull, en McLaren... Puedo ir donde quiera y eso también es bueno para Mercedes. Hay muchas cosas en esta F-1 que deberían cambiar.

    P. ¿Qué es lo que no le gusta?

    R. Hay demasiado recelo en cualquier acción. En Canadá, Lewis y Nico pelearon por la posición en la primera curva, e inmediatamente apareció en la pantalla que estaban siendo investigados. ¿Quién coño necesita esa información? A más regulación, más aburrimiento. Hay que hacer algo. El año que viene, cada vez que aparezca el coche de seguridad, se volverá a arrancar desde la parrilla. ¿Son idiotas? Las carreras son aburridas y aún lo serán más si paran cada dos por tres. Si hay un accidente, lo que hay que intentar es que todo vuelva a ponerse en marcha cuanto antes.

    P. ¿Y qué piensa del campeonato? Con la actual normativa y los motores congelados nadie tiene margen para recuperar terreno.

    R. Con eso hay que ir con cuidado. La escalada de costes es uno de los principales problemas que tenemos. Hace cinco años se decidió introducir estos nuevos propulsores híbridos, que consumen y contaminan menos. Pero desarrollarlos cuesta un dineral. Mercedes, Ferrari, Renault y Honda pueden venderlos a los demás equipos, que pagan lo mismo por ellos, entre 18 y 20 millones de euros por unidad. Para poder implantar ese control presupuestario hay que establecer límites.

    P. ¿La solución es la más adecuada dado el dominio de Mercedes.

    R. El año que viene, Renault y Ferrari podrán cambiar el 48% del motor, que es mucho. En 2016, solo el 18%.

    P. Pero un error en invierno ya te elimina.

    R. Sí, pero eso es lo de siempre. McLaren tiene el mismo motor que nosotros y el coche es una mierda. ¿Dónde están? En ninguna parte. Mira el Ferrari: otro coche de mierda. El año que viene será distinto porque podrán cambiar la mitad del propulsor. La norma está escrita así. No puedes penalizar a Brixworth (la fábrica de motores de Mercedes) porque los demás hayan sido estúpidos.

    P. ¿Qué le parece los cambios en los que anda metido Ferrari?

    R. Es el famoso casino italiano. Montezemolo lo está intentando todo y por eso ha decidido incorporar a Mattiacci en el puesto de Domenicali. Pero que nadie crea que la cosa cambiará de la noche a la mañana. Trató de convencer a Newey pero no pudo. Alonso tiene que estar muy frustrado porque hace años que conduce un monoplaza que no funciona, pero el sueldo que cobra le debe aliviar. En estos momentos no puede irse a McLaren porque tiene contrato. Si tienes contrato con Ferrari no te vas a menos que ellos te echen. A veces eliges el coche indicado y a veces el equivocado. Él lleva muchos años pilotando uno malo, pero la vida es así. Ronnie Pettersson, ¿recuerda su caso? Era el mejor y siempre caía en el peor sitio.

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    La Stampa - La Concordia è quasi fuori: si rivedono scritta e prua

    Marco e Serena invece sono venuti da Arezzo apposta per non perdersi lo spettacolo. “È una trasferta mordi e fuggi, stiamo sull’isola solo cinque ore, il tempo di scattare un po’ di foto da condividere su Facebook”, ammettono candidamente. “Certo, dispiace per le persone che sono morte ma quando ricapita nella vita di vedere una cosa del genere?”. Lei, Serena, sulle navi da crociera ci ha anche lavorato come sottufficiale: “Non ho mai vissuto un’emergenza di quel tipo, posso solo immaginare il panico tra l’equipaggio quando manca una figura autorevole che ti dica esattamente cosa fare”

    :disp:

    La Stampa - Concordia, la lunga attesa Si lotta contro vento e sversamenti

    Webcam WebCam Costa Concordia Live Refloating - Isola del Giglio Porto Panoramica | GiglioNews - Isola del Giglio

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  10. Ducati: terza Desmosedici ufficiale per Iannone

    Con Crutchlow che resta con Dovizioso, nel 2015 si colorerà la moto della Pramac

    Andrea Dovizioso rinnova il contratto con la Ducati, Cal Crutchlow fa valere l'opzione a suo favore che scadrà a fine mese, anche se aveava un'offerta importante dalla Suzuki per fare coppia con Maverick Vinales, il campione in carica della Moto3 che corre in Moto2 con il team di Pons e che ha già firmato un contratto con Davide Brivio. Con la conferma del team Factory, chi rischiava di rimetterci era Andrea Iannone che ambiva al passaggio dal team satellite Pramac a quello ufficiale.

    La Ducati ha speso delle parole per l'abruzzese, per cui si ha studiato una soluzione alternativa. L'idea è stata quella di vestire da ufficiale anche la Desmosedici di Andrea, pur lasciandola in dote alla Pramac. A Borgo Panigale hanno chiesto il supporto della Marlboro e degli altri sponsor che sostengono economicamente il progetto e Paolo Ciabatti ha potuto chiudere il mercato 2015 con ampia soddisfazione di tutti.

    È certo che quella della terza moto ufficiale è la soluzione più logica che non va a rompere degli equilibri già esistenti, offrendo comunque una promozione a Iannone che è già seguito dai tecnici che dipendono direttamente dalla Casa. Adesso serve solo una moto competitiva...

    Ducati: terza Desmosedici ufficiale per Iannone

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