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jeby

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  1. 1. l'alta efficienza non si traduce necessariamente in un risparmio economico 2. Non ha nessun senso concordare con te, mi basta concordare coi dati. Non è un'opinione. 3. Che non c'entra nulla con quello che comporta lo scardinamento dell'auto termica per imporre quella elettrica. Cosa applicabile ai punti dal 3 al 7 4. Ancora?? STO PARLANDO DELLA LEGGE NUOVA!!! Il decreto di dicembre 2023, che parla di TERRENO e né il BOX né i garage né i giardino di casa sono terreni, sono al limite fabbricati e pertinenze. Solo le aree comuni sono coinvolte, anche perché la legge nuova ancora permette di sospendere l'assicurazione fino a 10 mesi/anno o 11 per le storiche, quindi quando è sospesa dove la metti? La mandi su Marte? Ho anche postato prima i postato prima i contributi che spiegano questa cosa e spiegano il razionale della legge. Valli a leggere per favore 5. Vedi punto 3. Non stai scardinando una filiera e un'industra, i "casifici" esisteranno come prima, anzi al limite lavoreranno di più per efficentare / rifare le case. Sul mercato dell'usato: l'IPE/APE è l'ultimissimissimissima cosa che si guarda, infatti a Milano per dire vedi case dgli anni 70 a 10k€/mq tanto quanto case nuove classe A+++++ a 6-7 k€/mq. Il vero scandalo se vogliamo è l'altra norma, quella sulle caldaie a gas. Per cui dal 2029 diventerà di fatto impossibile vendere caldaie a gas, e questa è una cosa deprecabile tanto quanto quella sull'auto elettrica (è esattamente la stessa cosa, ban di una tecnologia) 6. No, le azienda di elettrodomestici sono state con largo anticipo avvisate dei cambi, hanno continuato a produrre e fare magazzino mentre aggiornavano la produzione senza che vi fosse un impatto devastante sul modo di produrre e sulla filiera 7. Certo che è stato imposto dall'alto, il limite, non la tecnologia (salvo il catalizzatore). Ma lì perché ALLORA quello che dicevi tu era vero, le auto inquinavano veramente tanto. Come valori assoluti è ancora vero per le auto benzina pre E4 e diesel pre E6D Final, ma i dati ci mostrano che queste il contributo dell'auto è limitato e il fenomeno è molto molto localizzato, pertanto non ha senso risolverlo con un ban globale. Comunque sì, oggi le aziende "possono scegliere" con il caveat che nel 2035 non potranno più e che gli incentivi ci sono SOLO per le elettriche. Di che parliamo? Quindi per l'ennesima volta: a parte il ban della caldaia a gas, una cagata simile a quella del ban delle auto ICE, della tua lista non c'è un punto che abbia a che fare con la trasformazione IMPOSTA sull'industria dell'auto elettrica. Aggiungo, altrimenti è solo l'ennesima ripetizione di cose già dette e non lette / lette male: l'UE sta sostanzialmente appoggiando tutto il costo della transizione sui privati. Da una parte le aziende, che sono private, dall'altra gli utenti, che sono persone fisiche o giuridiche, comunque privati. E' un modo che sembra "economico" per l'UE, ma non è così perché intanto bisogna bruciare capitali in incentivi per dare una mano al privato in questo sforzo, dall'altra bisognerà fare i conti con i costi sociali. E non è uno spauracchio, sta già succedendo.
  2. Non è che mi sono risposto da solo, è che tu hai pensato di dire una cosa diversa. E comunque: - queste curve sono sul tempo, non sulla produzione, e non sono identiche per ogni tencologia, alcune plafonano subito, altre sembrano non plafonare mai. Ad esempio le batterie agli lioni di litio sono già plafonate. - il motore elettrico e l'accumulo a batteria esistono da prima del motore a combustione interna. La pila di volta è del 1800, il primo brevetto di motore a combustione interna è del 1853, la prima applicazione del 1899... - il motore a combustione interna è in realtà abbastanza immaturo. Quello che tu reputi maturo è un particolare tipo di motore a combustione interna, ovvero il motore alternativo a 4 tempi (e anche qui, andrebbe ancora più specializzato) - i "first technology" ecc ecc si riferiscono a salti evolutivi in cui il performance index effettivamente ha quel tipo di progressione. Il motore a combustione interna è stato il "third technology" per muovere le auto, e il salto prestazionale è stato così elevato che ha spazzato via tutto il resto per oltre un secolo. - ora tu mi dici che secondo te il salto tecnologico dei "nuovi elettrici" è tale da surclassare i termici. Se questo fosse vero, cioè se gli indici di prestazione avessero veramente le curve "giuste", non ci sarebbe bisogno né di incentivi per le elettriche né di disincentivi per le termiche. In poco tempo e in maniera "naturale" il mercato si convertirebbe alla nuova tecnologia e l'industria seguirebbe a stretto giro. Questo invece non sta accadento perché gli indici di performance in cui l'elettrico ha dei vantaggi riguardano solo una piccola parte dell'inviluppo di missione di un'autovettura (anzi: della vita di una autovettura, dalla sua fabbricazione al suo uso al suo smaltimento) e si discostano solo lievemente da performance simili ottenibili con tecnologie esistenti. Infatti per spingere il mercato si procede a: incentivi (a carico della collettività), vendite sottocosto (che poi risulteranno in disastri economici a carico della collettività, tipo licenziamenti e chiusure ecc), e divieti di specifiche tecnologie attuali che ancora vanno benissimo e avrebbero da dire.
  3. 1. Non comportano nessun risparmio (a meno di fortissimi incentivi, che sono una forzante esterna) in termini economici e impongono un sacco di vincoli, tra cui la creazione di una infrastruttura ad hoc che non esiste, 2. No, sulle emissioni già detto, torna indietro di qualche pagina 3. E' una misura fiscale che non rivoluziona un settore industriale e non è nemmeno universalmente adottata in tutta la comunità 4. Già spiegato prima, no non obbligherà nessuno ad assicurare l'auto in garage (fabbricato, non terreno) o nel giardino privato (pertinenza, non terreno), riguarda solo gli spazi comuni anche all'interno di aree private. Obbligo di certificazione energetica: è vero, costringe ad un aumento dei costi ma NON impone una scelta tecnologica. Ogni produttore e costruttore può ottenere l'aumento di prestazione energetica con la combo che preferisce. Certificazioni elettrodomestici: idem come sopra. Sono stati vietati dei gas tossici o inquinanti per i cicli frigo, ma il ciclo frigo è più o meno sempre lo stesso ciclo frigo. Obblighi euro X: come sopra, ci sono dei limiti concordati e che hanno diretto impatto sulla salute dell'uomo (vedi: morire in box per esalazioni di CO), e non sono imposte tecnologie per il raggiungimento di tali limiti, tanto che all'epoca degli anti particolati si erano diffusi sistemi diversi, così come ci sono strategie diverse per iniezione EGR ecc... si sono imposti "standard" industriali ma NON calati dall'alto e NON senza un fondamento razionale dietro. L'unica tecnologia che fu imposta, a mio parere in modo miope, fu il catalizzatore, anche perché i "reattori" non erano sufficientemente prestazionali. Però questa è storia e all'epoca la questione inquinamento era oltre l'allarmante e la fonte principale di quegli inquinanti erano veramente le automobili!
  4. Considera anche che dal 2020 al 2023 nonostante la pandemia la crescita del volume di auto elettriche prodotte è stata esponenziale. Solo Tesla ha quasi quadruplicato la produzione, a livello globale dal 2020 al 2023 le vendite di auto elettriche sono QUINTUPLICATE Electric car sales, 2016-2023 – Charts – Data & Statistics - IEA Peraltro con una grandissima crescita del mercato cinese, quindi low cost, che dovrebbe essere il contributo maggiore all'abbattimento di quei costi. E questa crescita esponenziale non si è tradotta in una altrettanto esponenziale diminuzione dei costi dei pacchi batteria che anzi ha rallentato. La correlazione tra aumento della produzione e diminuzione dei prezzi è tutto fuorché lineare, anzi se guardi i dati dei costi e quello delle vendite vanno in direzioni diverse, e continuare a raccontarsi questa cosa significa non guardare in faccia la realtà. Come spesso accade in tutti i campi della tecnica umana si arriva ad una situazione di "stallo" in cui per vari motivi, tecnologici o industriali o economichi, è difficile progredire nel costo/prestazione. E' una roba che ci accompagna dalle frecce con la punta di selce. Quindi concordiamo che il prezzo delle batterie NON andrà necessariamente a diminuire significativamente perché l'industria, la tecnologie e l'economia globale sono cose complesse e non vivono di pura teoria né di frasi da bar del tipo che con l'aumento della produzione scenderanno notevolmente i prezzi?
  5. Tu posti dati senza capire cosa stai postando, pertanto te lo spiego. Tu stai dando per scontato che l'elettrico sia il progresso, quando invece è una imposizione di cambio tecnologico senza che ci siano dati a supporto sulla riuscita dell'esperimento. Non c'entra col progresso. No io non faccio confusione di nulla, se scorri nmila pagine fa ho proprio fatto distinzione tra CO2 e inquinamento. Sul caso specifico @xtom parlava di inquinamento (tumori, mortalità -> inquinamento) e ho dimostrato coi dati che l'impatto delle auto è minimo e soprattutto localizzato (quindi una conversione globale non serve a nulla) Né ignoro il pressante tema del riscaldamento globale, anzi se torni indietro trovi i miei contributi sul tema. Sempre qui sto dicendo che l'auto privata contribuisce al 10% su questo tema, a livello di emissioni ALLO SCARICO, ma anche passando questo 10% a 0% in Europa non si otterrà nulla a livello di emissioni globali, perché i grandi produttori sono altri e quindi sarebbe meglio impiegare le risorse per risolvere IL PROBLEMA e non per distruggere tutto per risolvere una parte piccola piccola del problema. Mi cito:
  6. 1. Aspetto sul fiume le cinesi a sodio… diciamo che una casa cinese che mette in produzione 2 piccole per il solo mercato interno o quasi non è che sia sto grande passo in avanti. Comunque ok, prendo atto che ci sono 2 modelli con SIBA, le considerazioni sul resto restano valide. 2. Ripeto: il decreto si riferisce a terreni, e il box non è un terreno https://www.infortunisticaconsulting.com/amp/obbligo-assicurazione-per-veicoli-in-garage-una-falsa-notizia
  7. Scusa eh, ma posti un grafico per le ioni di litio, ti si dice che dal 2020 non è cambiato granché e tu per controbattere dici "guarda quelle al sodio"??? 1. cosa c'entrano quelle al sodio con le ioni litio?? NIente 2. di quando sono le Gen1 e di quando le Gen2? comunque, vedi sotto (punto 4) 3. Non esistono veicoli elettrici che usino le batterie al sodio a livello commerciale, ci sono stati test ma nessun programma per la commercializzazione. Sono batterie per impianti di terra. 4. CATL è tra le apripista ed ha cominciato da poco lo sviluppo, la sua GEN1 è del 2021 mi pare. Come si vede anche dal grafico che hai già postato, i costi si abbattono NOTEVOLMENTE all'inizio dell'adozione, perché ci sono ampi margini di miglioramento, poi però il costo si appiattisce e l'abbattimento è limitato, perché non c'è molto altro su cui lavorare. Quindi anche qui, perfettamente in linea con quello che ho scritto sopra. 5. Il grossissimo problema delle SIBA è che hanno a disposizioni ben pochi cicli di carica scarica, ed è il motivo per cui sono usate principalmente come batterie di accumulo per impianti di terra. Per favore, prima di postare screenshot, tabelle, grafici: leggi e interpreta e fai un commento, non è che ogni volta metti cose a caso e poi bisogna spiegarti cosa c'è scritto dentro! no, per come è impostata la norma no, parla di terreni e, almeno in Italia, il box non è un terreno.
  8. Sì ma guidati dal mercato, non imposti dalle commissioni.. ed è stato un passaggio graduale e al limite è stata la miopia di certe aziende che non hanno saputo adeguarsi... però non c'entra una mazza con l'esempio della filiera automotive e con l'imposizione dall'alto di una tecnologia. Torniamo a coppe quando briscola è bastoni? Queso è un grafico fuorviante... prende il profitto dell'azienda e lo divide per il numero di auto consegnate, MA non è rappresentivo del profitto per auto. perché? Perché Tesla non vende solo auto ma anche tantissimi carbon credits, ormai si aggira ai 2 miliardi solo per i carbon credits. Aggiungi che nel 2024 Musk stesso ha annunciato che scenderà la domanda e scenderanno i profitti perché per venire incontro a quella domanda dovranno tagliare i prezzi.... E a breve probabilmente avranno concorrenza anche sui carbon credit, quindi auguri. Tra l'altro i dati del 2023 sono a loro volta drogati da uno sconto di quasi 6 miliardi sui profitti, una tantum... No, ma come vedi sono anche dati fermi. Dal 2020 ad oggi il costo del "pack" per kWh è rimasto più o meno stabile. Aggiungi che i kWh installati mediamente stanno salendo (non scendendo) perché la gente vuole più autonomia e soffrire meno il condizionamento delle batterie, e facendo due rapidi conti ti renderai conto che il prezzo assoluto dei pacchi batteria è mediamente aumentato
  9. e non cambia nulla, perché? Perché il problema non è il traffico privato, grazie per avermi dato ragione. E comunque da Euro 6D benzina a Euro 5 diesel cambiano svariati ordini di grandezza di emissione. io parlo di BENZINA e tu mi citi problemi col DIESEL. Perfetto LoL è così un affare che NESSUNO lo vuole fare, stanno vendendo tutto sottocosto in perdita, stanno chiudendo fabbriche e buttando all'aria un secolo di Know How. Un affarisssimo. Le azioni di Volvo sono schizzate alle stelle dopo che si è defilata da Polestar... un affare produrre auto elettriche... Non è vero, lo è solo in un contesto di mercato fortemente vessato da forzanti esterne al mercato stesso. E tra l'altro non c'è razionalmente nessuna necessità di passare a Euro 7, come già ampiamente dimostrato, e visti i chiari di luna sposteranno tutto, anche perché ancora manco l'hanno deciso cosa ci deve andare nell'Euro 7... Questo si è già dimostrato FALSO. Le BEV costano moltissimo e l'unico modo di venderle è sottocosto (quindi perdendo profitto, situazione non sostenibil) e tramite incentivi (quindi facendo pagare alla comunità). Incentivi che si potrebbero invece impiegare per risolvere i problemi veri. Anche questo lo abbiamo scritto e documentato N volte ma fa sempre piacere riprendere a discutere sulla base di favolette / opinioni senza alcun supporto sotto.
  10. La metto qui così giova a tutti: Notare che la righa è "TRASPORTO SU STRADA" che include TUTTO, cioè per dire anche i camion e gli autobus. E che i valori in cui il trasporto su strada primegga sono quelli relativi agli inquinanti emessi in grande parte dai diesel pre-dieslegate e precedenti, ed in particolare dalla movimentazione pesante. Se quelli di ARPA Lombardia avessero diviso le righe si scoprirebbe che siamo qui a parlare del NIENTE, aria fritta. Anzi, aria inquinata ma non dal trasporto privato. Passi tutte le auto private a elettrico? Cambiancazzo. Passi tutte le auto private a Euro 7? Cambiancazzo. Vi invito a leggere tutto il report. In particolare la parte in cui mostra la presenza di un particolato primario (i PM emessi allo scarico, per dire) e di un secondatio (quello ad esempio generato dall'interazione di NH3 con l'atmosfera) e a trarre le vostre conclusioni C'è un "DATAROOM" stranamente fatto bene che spiega il fenomeno in parole e immagini semplici: https://www.corriere.it/dataroom-milena-gabanelli/inquinamento-smog-riscaldamenti-allevamenti-intensivi-polveri-sottili-pm-particolato/4eb39bde-39f5-11e9-a27a-3688e449a463-va.shtml notare che il grafico si ferma al 2016, oggi con le varie Aree B e blocchi in generale mi aspetto che il contributo per le auto sia ancora minore. Però continuiamo pure a martellare lo zerovirgola, sperando di risolvere un problema il cui grosso è causato da un'altra parte. D'accordo, a me va bene, però non diciamo cazzate almeno. Non è che la gente muore di tumore per il traffico veicolare, muore pricipalmente per altre cause e intervenire sul traffico veicolare non cambierà una mazza. E soprattutto non ci sarebbe nessun reale vantaggio tra auto tutte elettriche e auto euro 6D benzina ibride. Niente, numeri non rilevabili.
  11. Non c'entra nulla: - obblighi di sicurezza passiva: introdotti dopo un decennio dalla diffusione dei suddetti dispositivi. Peraltro dopo comprovate prove che salvano vite umane. Introduzione molto graduale e peraltro nessun divieto: volendo puoi ancora oggi circolare con auto senza airbag. Non hanno moltiplicato x2 o più il prezzo della vettura (anzi, impatto praticamente nullo), non hanno distrutto la filiera della produzione di veicoli, non ha portato i costruttori a spese insostenibili e a produrre in perdita, non hanno reso necessario la costruzione di una infrastruttura di ricarica, né hanno avuto impatto sull'autonomia della vettura. -> non c'entra nulla con l'obbligo di elettriche - assicurazione obbligatoria: non c'entra nulla con l'imposizione di una transizione tecnologica, è una salvaguardia per tutti perché se ti stirano c'è la buona possibilità che ti indennizzino (o l'assicurazione o il fondo vittime, che purtroppo è sempre più scarico a causa di quelli che l'assicurazione non la pagano). Non hanno aumentato il costo di produzione / acquisto di un'auto, non hanno distrutto la filiera della produzione di veicoli, non ha portato i costruttori a spese insostenibili e a produrre in perdita, non hanno reso necessario la costruzione di una infrastruttura di ricarica, né hanno avuto impatto sull'autonomia della vettura. -> non c'entra nulla con l'obbligo di elettriche - Bollo auto/moto: è una misura nazionale, anzi a dirla tutta regionale, ed è un tema prettamente fiscale. Non hanno aumentato il costo di produzione / acquisto di un'auto, non hanno distrutto la filiera della produzione di veicoli, non ha portato i costruttori a spese insostenibili e a produrre in perdita, non hanno reso necessario la costruzione di una infrastruttura di ricarica, né hanno avuto impatto sull'autonomia della vettura. -> non c'entra nulla con l'obbligo di elettriche - Nuovo obbligo di assicurazione per veicoli che non circolano: c'è sempre stato! Se il veicolo è per strada anche se non circola va assicurato. Qui hanno aggiunto il vincolo di veicolo non rimessato, cioè se è in un'area privata ma accessibile a tutti (tipo un parcheggio condominiale al'aperto). Discutibilie, per cartità, ma... Non hanno aumentato il costo di produzione / acquisto di un'auto, non hanno distrutto la filiera della produzione di veicoli, non ha portato i costruttori a spese insostenibili e a produrre in perdita, non hanno reso necessario la costruzione di una infrastruttura di ricarica, né hanno avuto impatto sull'autonomia della vettura. -> non c'entra nulla con l'obbligo di elettriche Vuoi andaae avanti? Devi postare esempi calzanti col tema, non andare a prendere obblighi qualunque. Il tema è che si sta imponendo un paradigma tecnologico (scelta bizzarra!) che peraltro porta a dover rivoluzionare tutta la filiera e sconvolge il mercato. Già detto, perché bisogna ripetere in ciclo le stesse cose??? Lo stesso risultato lo ottieni passando tutto a benzina euro 6D, eventualmente ibrido. Senza contare che le zone Europee di aria super inquinata sono poche e sono atavicamente inquinate non per il traffico privato ma per: - industria - produzione energia - riscaldamento - allevamento - trasporto pesante ma andiamo pure avanti a raccontarci che le elettriche salveranno il mondo....
  12. Si certo, se vuoi inventa pure una lista a caso di altre norme e obblighi che niente hanno a che vedere con una transizione tecnologica di quelle citate nel messaggio originale o con l'elettrificazione della mobilità. Giusto per completezza, questa era la lista orginale: Quindi sì, sono sicuro. Il passaggio al digitale terrestre è OBBLIGATORIO non perché si vuole forzare una tecnologia (migliorativa o meno), ma perché si DEVONO liberare le frequenze perché servono ad altro. Tra gli obblighi di sicurezza (che non c'entrano NULLA né con l'elettrico né, per die, col Tubo catodico -> LCD) perché non hai messo anche l'adozione dello specchietto retrovisore lato passeggero a sto punto? Peraltro sono tutti obblighi nati dalla comprovata miglioria a livello di vite salvate rispetto ai precedenti in cui il sistema non c'era, arrivando all'obbligo già dopo una larghissima diffusiuone come optional. E comunque è un salto discreto, non è una transizione, e non prevedono lo stravolgimento di tutta l'industria automobilistica e della sua filiera.
  13. LoL a parte che molte sono evoluzioni e non transizioni, senza nessuno svantaggio da parte dell'utente finale, sono avvenute in decenni e soprattutto senza forzanti statali / sovrastatali, né divieti né incentivi. E' bastato il mercato. A Milano, anche in area B, volendo puoi circolare con auto Euro 0, come in tutta la Lombardia, nel Piemonte ed Emilia Romagna, grazie a MOVE IN movein.regione.lombardia.it/movein/#/cms/move-in movein.regione.lombardia.it/movein/#/cms/ztls certo, con limitazioni chilometriche.
  14. No questi non sono i sotterranei, è il deposito in palazzina. Oramai lo aprono spesso. Nei sotterranei ci sono le officine
  15. io qui ci sono stato ma ero piccolo... ci ho passato una giornata intera tra "catacombe" e museo. Però adesso purtroppo mi pare che siano totalmente offline, anche le foto che si trovano sono vecchie di 20 anni.
  16. State confrontando due cose diverse. @abracat parla di inquinamento e ha messo la mappa con gli indici di qualità dell’aria. tu hai messo la stessa mappa (più o meno) che ho messo io poco fa, da cui si evince che: - co2/procapite in Cina è praticamente quella europea, mediata - co2/procapite in India è basso ma perché mediato su una popolazione in cui gran parte non ha accesso ai servizi minimi. Infatti se si passa alla visualizzazione del GDP per person si vede che l’India è nella parte bassa. Da questa mappa si vede anche che in generale più sale GDP/persona più sale CO2/persona. Cioè per stare bene in tanti bisogna produrre energia e quindi bruciare fossili. Sarebbe carino fare CO2/GDP per person - Non è un caso che l’India abbia valori simili a paesi del terzo mondo. In pratica l’India è la media di due “indie”, una in via di sviluppo e l’altra ancora nel terzo mondo - c’è una visualizzazione “emission change”, purtroppo limitata al 1990-2011, in cui si vede quanto abbia fatto l’EU e quanto gli altri… hai voglia a scendere da lì
  17. È più sostenibile perché hanno una vastità infinita di manodopera a bassissimo costo.
  18. sei mai stato in India? Io sì, ho fatto AR per 8 mesi verso Gurgaon (New Delhi) e ho visitato un po’ di posti nei weekend. Quello che tu chiami “stile di vita sostenibile” è in realtà “vivere ai margini della società” dato che c’è una larghissima fetta della popolazione che non ha accesso ai servizi più basilari, o vive direttamente per strada (intere famiglie). Non è che hanno uno stile di vita sostenibile, è che non hanno uno stile di vita. Ovviamente se ci fossi passato ti saresti reso conto che l’aria è irrespirabile (altro che Milano). E comunque, quello che dici è vero giusto per l’India ma non più per la Cina. Il livello di CO2/procapite in Cina ha ormai raggiunto quello Europeo, se non superiore se confrontato con nazioni a nucleare https://ourworldindata.org/grapher/co-emissions-per-capita?time=latest e senza che tutta la popolazione abbia ancora raggiunto degli standard di “comfort” che noi riteniamo normali, tipo il riscaldamento in casa… L’India, come buona parte dell’Africa, consumano poco perché semplicemente gli standard di vita per la maggior parte di popolazione sono sotto alla soglia minima ammissibile sì ma ripeto, è l’equivalente del dumping: vendono sottocosto, e nei risultati di bilancio si vede. Hanno già messo le mani avanti infatti
  19. Guarda che le barriere doganali le ha chieste Muso recentemente, quello che a leggere qui e sui giornali sarebbe il Messia della rivoluzione industriale in ambito automotive (sicuramente disruptive, ma a che pro?) Fabbrica in Ungheria: nasce PROPRIO per le possibili barriere, producendo in Europa le eviti
  20. Sì va bene, ma si chiama dumping, e non è una cosa che può durare a lungo, soprattutto se si mettono in mezzo i dazi (e si metteranno, perché le pressioni sono fortissime e il fondamento dell'industria occidentale si sta sgretolando). Insomma come martellarsi le palle per un niente di fatto
  21. Si ma è merito di politiche commerciali che hanno eroso i margini di chi le vende. E di incentivi statali. Tanto che i risultati in borsa sono crollati, hanno annunciato che ci sarà meno richiesta e hanno chiesto di mettere i dazi sulle auto cinesi per non dover andare ad abbassare ancora i prezzi che sono già a margine negativo
  22. Tranquillo, vedrai che un modo per farti pagare qualcosa lo trovano! Può esserci più "semplicità" nell'hardware, ma non nell'uso quotidiano, né in casi di emergenza (incendi), né in casi di riparazioni che riguardano le parti in potenza (ci vuole il personale certificato, i dpi ecc). E infatti i costi delle assicurazioni esplodono, perché ci sono costi di riparazioni più alti. Quindi boh.. semplicità è molto relativo.
  23. Ma anche lì... semplicità solo in parte... coppia istantanea, assenza del cambio le puoi avere con un ibrido plugin seriale. Zero emissioni per me è una roba da valutare, un PHEV non ha poi emissioni così alte e si risparmia un bel po' di complicazioni dell'elettrico
  24. Ecco perfetto: io spenderei tutti gli incentivi dati per cambiare auto e fare punti di ricarica nel primo punto, la produzione di energia rinnovabile (o in generale di energia a basso impatto di CO2), CO2 reclaiming ecc piuttosto che costringere un'intera industria e un intero mercato a cambiare col rischio di fallire male e non avere i soldi che servono per le cose di cui sopra. E' un tema di opportunità e anche di tempistiche. Stiamo andando molto velocemente verso un disastroso punto di non ritorno, chi parla di 20 anni, chi di 50... bisogna fare qualcosa che abbia un GROSSO impatto e in tempi BREVI. Le risorse economiche andrebbero concentrate lì, e non buttate a pioggia su cose con tempi lunghi e poco impatto e che peraltro massacrano le fonti delle risorse economiche. Aggiungo che oltre alle risorse economiche bisognerebbe mettere in campo le risorse politiche, e spendersi affinché la transizione ENERGETICA avvenga in tutto il mondo, prima di concentrarsi sull'imporre una transizione della mobilità a macchia di leopardo (e con obiettivi irraggiungibili che destabilizzano il mercato) Questa è la mia opinione, pertanto opinabile. Ma è un'opinione che ha anche una forte connotazione logica. Vorrei capire dove sto sbagliando nella mia logica, se sto sbagliando. (per favore: non dite che bisogna fare contemporaneamente l'una e l'altra, le risorse economiche sono limitate, qui stiamo sostanzialmente parlando di dove investire per affrontare il problema riscaldamento globale)
  25. Siamo su un forum, si discute. Se si discute del topic secondo me tutto ok, c'è chi ha un piglio più tranchant, chi meno, chi posta dati, chi spara a zero... d'altra parte è un forum. Stare qui a discutere della discussione mi sembra un livello superiore e bada, ho solo riportato l'esempio perché ti sei lamentato solo del tono delle risposte con contenuti che non ti piacevano. Per me questa cosa dei 2 fronti è poco interessante, come dire: it is what it is. In un dibattito è necessario che ci siano idee e opinioni contrapposte, altrimenti non è un dibattito. Come faccio io a cambiare le mie idee sulla validità ai fini del cambiamento climatico delle auto elettriche, se non c'è nessuno che si oppone al mio modo di vedere? Poi ovvio, se si oppone con boutade, opinioni senza dati sotto, e filosofia spicciola non mi convincerà mai. Ad esempio ho molto apprezzato questa risposta: a cui però rispondo che quello che dice è vero, ma l'auto elettrica è una soluzione che funziona male ad una piccola parte (trasporto PRIVATO, non trasporto in generale) del problema, applicato duramente solo in alcune parti del pianeta. Per l'inquinamento: la differenza tra un'auto elettrica e un'ibrida a benzina euro 6D final è veramente roba di lana caprina. Comincia a sostituire le auto vecchie con auto che la gente può ancora permettersi / con niente (perché il problema è anche che ci sono troppe auto) e vedrai che nelle zone che oggi hanno quei problemi (tipo la pianura padana) non cambia nulla / cambia pochissimo, e sarebbe lo stesso per le elettriche. Perché? Perché il grosso dell'inquinamento atmosferico viene da altre fonti (allevamenti - fonte di NOx e PM secondaria, produzione di energia, industria, riscaldamento). In altre zone il problema non si pone, perché gli indici di qualità dell'aria sono già buoni. Vi invito ad aprire una mappa con indici di qualità dell'aria in Europa per vedere che i problemi stanno in Pianura Padana e in altre zone fortemente industriali / con produzione di energia da carbone o altre fonti fossili. Comunque giustamente @aboutdas fa presente che il problema è il riscaldamento globale, ovvero in ultima analisi il modo in cui produciamo energia. A me fa molto ridere/pensare questa immagine: a sinistra l'impianto VW di Hannover che produce gli iD.Buzz elettrici, a destra l'impianto a CARBONE che produce l'energia (anche) per l'impianto. Carbone che una volta la Germania comprava per il 40% abbondante dalla Russia (via treno + gomma), e adesso quel carbone arriva dagli USA e dall'Australia.... Pertanto mi spiace, ma continuo ad essere fermamente convinto che l'auto elettrica "a zone" (Europa) non sia una soluzione a nulla: - non risolve il problema dell'inquinamento nelle aree occidentali inquinate, perché l'inquinamento ormai non è più causato principlamente dal trasporto privato. - non risolve il problema del riscaldamento globale, perché va ad agire su una parte minima del problema, senza proporre alcuna soluzione alla parte enorme del problema: le fonti energetiche e il loro approvvigionamento.
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