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Davialfa

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  1. ok Chiaro. Parlando di affidabilità per mia esperienza le audi sono ok con inoltre sempre ottimi assemblaggi. Non potrei dire lo stesso però per le sorelle VW, qui tanti tanti problemi, specialmente da qualche anno a questa parte (elettronica, Motore in primis). Porsche mai avute personalmente, così come non ne passano in azienda. Però su quelle in cui sono salito la qualità si percepisce e da possessori che conosco sembra che siano anche affidabili. Bmw al contrario sempre molto male. Ok che non sono certo conosciute per essere auto affidabili, però per quel che comunque se le fanno pagare credo dovrebbero fare decisamente meglio. A livello personale possedute in famiglia 2 (disastro) più una range rover anni fa che montava motore bmw (completamente bruciato). Anche Aziendalmente non bene, però non giudico le M in quanto mai passate da noi. Sul discorso comportamento "asettico", direi che invece la bmw tra le varie tedesche è quella che, soprattutto in passato trasmetteva di più.. con un comportamento stradale impeccabile ma anche divertente. Gli ultimi anni bmw invece proprio non riesco a giudicarli, per me completamente snaturate.. a monaco hanno sicuramente venduto l'anima alla Cina, però, parere personale, hanno preso una deriva nel design interno + esterno tremendo . Se non fosse per lo stemma, per me sono diventate auto che un tempo venivano chiamate "Cinesate". Sicuramente Bmw non è mai stata un auto di classe, però in passato per me aveva un vero animo sportivo, sempre borderline per essere vicina alla tamaraggine, ma riuscendo quasi sempre a uscire bene.
  2. Uno dei suv piu belli, complimenti. Ma cosa intendi per le tedesche sono perfette? Senza fare polemica sterile, io sarò strano ma le tedesche non le trovo perfette, ne in affidabilità (tutt'altro che perfette) ne in qualità generale. Però forse intendi altro. Delle tedesche io apprezzo la vastità delle gamme, gli assemblaggi delle audi, le linee delle Porsche.. Però non mi verrebbe da dire come primo aggettivo perfette o di qualità
  3. uh mi ero perso l'ennesima bruttura bmw, santo Iddio sempre peggio
  4. Non sono d'accordo, intanto tutto fa brodo, secondo Maserati e Alfa fanno numeri omeopatici perchè hanno avuto gamme omeopatiche. Maserati da quest'anno ha avuto una gamma un po' più sensata (con ancora importanti modelli quali nuova levanti e nuova qp che devono uscire). Alfa Romeo con due modelli, persino datata cosa dovrebbe mai vendere. Se già si parte dall'idea che questi due brand non possano crescere si sbaglia.
  5. sinceramente mi pare strano pure a me che tra i primi brand a saltare ci siano eventualmente alfa o maserati. Si parla tanto del fatto che i cinesi presidieranno per primi le posizioni mass market e stellantis dovrebbe chiudere quelle ad alto valore o premium? Non credo proprio. Ds e Lancia per me sono quelli più a rischio
  6. effettivamente in stellantis si sentiva la mancanza di un altro brand
  7. Importante novità da ilsole24ore Tesla concede a BP le colonnine dei supercharger e apre una nuova era per l’auto elettrica Dal prossimo anno le colonnine ultraveloci con la tecnologia Tesla saranno disponibili anche con i colori del brand dei carburanti. Ma questo è solo l’inizio di un nuovo capitolo della casa di Elon Musk di Massimo Mambretti 29 ottobre 2023 I punti chiave Tesla, aprendo il sistema di ricarica avvia un nuovo business Tesla, Bp prevede centomila supercharger negli Usa 2' di lettura Tesla e BP siglano un accordo importante da oltre 100 milioni di dollari (circa 95 milioni di euro) con cui il brand di Elon Musk concede al colosso petrolifero inglese l’hardware dei suoi potenti supercharger. Di fatto, l’operazione apre un nuovo percorso del business di entrambi i marchi perché nel caso di Tesla non poggia più solo su auto, batterie di accumulo e pannelli solari, mentre in quello di BP è la prima pietra della nuova road map della sua presenza sulle strade, per il momento solo quelle americane. Tesla, aprendo il sistema di ricarica avvia un nuovo business L’accordo per certi versi è inaspettato data la cura con cui Tesla ha protetto sinora la sua tecnologia di ricarica. Tuttavia, cedendola a terzi non solo rafforza il proprio giro d’affari ma, per di più, consente anche chi non ha una vettura del suo brand di rifornirsi rapidamente. Proprio per questi motivi è facile pensare che la vendita dei supercharger da parte di Tesla proseguirà con altre industrie petrolifere e con fornitori di energia in altre parti del mondo. L’operazione può anche essere considerata anche figlia dell’intenzione di recuperare terreno dopo il calo di profitti registrato nel terzo trimestre di quest’anno e che secondo Musk in parte è dovuta all’avio della produzione del pick-up Cybertruck e che porterà Tesla ad affrontare sfide enormi per aumentare il flusso di cassa. Tesla, Bp prevede centomila supercharger negli Usa Per quanto riguarda il primo atto della vendita dei supercahrger, la Bp integrerà le colonnine supercharger all’interno della rete Pulse, ovvero la divisione che si occupa delle infrastrutture di ricarica delle vetture elettriche che negli Stati Uniti sta iniziando a diffondersi anche nelle stazioni di servizio di altri marchi petroliferi. L’attuale rete Bp Pulse americana comprende circa 30mila stalli per auto elettriche, ma il piano industriale ne prevede centomila entro il 2030 con un investimento di un miliardo di dollari, di cui cinquecento milioni nei prossimi tre anni. Le colonnine che saranno installate avranno una potenza di 250 kW con connettore Magic Dock adatto sia allo standard americano Nacs sia a quello Ccs, ovvero quello utilizzato anche da noi che consente sia la ricarica rapida in corrente continua sia quella in corrente alternata. Inoltre, la tecnologia Tesla permetterà di utilizzare anche la funzione Plug & Charge con cui si connette la vettura alla colonnina e si effettua il pagamento del pieno di elettroni senza utilizzare app e card.
  8. Comunque ragazzi, continuare a discutere su nuova Giulia e nuovo Stelvio Ice o BeV ha un po' stancato. Hanno scelto di puntare al solo BeV, non perchè non ci sono risorse ma perchè probabilmente non credono che alfa romeo riesca a generare abbastanza vendite nel segmento D per rendere economicamente convenienti produrre sia una versione ice che una versione Bev. Aggiungo che se avessero optato per solo versioni ice con uscita dei modelli nel 25 e 2026 avrebbero cannato alla grande. Io credo che l'importante è che riescano a far uscire un prodotto bello esteticamente e che sia competitivo come tecnologia e dotazioni alle concorrenti del settore. Con Stelvio e Giulia hanno fatto un ottimo prodotto, però sinceramente spesso incompleto che ha pareggiato le dotazioni sempre in ritardo rispetto alla concorrenza e in alcuni casi (vedi motori ibridi) nemmeno quello. Io spero che sia ben chiaro che il discorso: " col tempo aggiungeremo il resto " in un mercato molto competitivo non ha senso, vorrei un prodotto allo stato dell'arte e che esca già completo e al passo della migliore concorrenza. Considerando che Alfa è il marchio di punta nel premium del quarto maggiore costruttore mondiale, non credo si chieda il mondo
  9. maledetti cani, le vere fastback sono berline due volumi … peccato, per 5 minuti avevo sperato. Comunque chiamare ammiraglia un suv segmento c mi fa strano. Lancia non doveva tenere compagnia ad Alfa e Ds nel premium?Quale brand premium a l’ammiraglia in quel settore? Sicuri non sia un D?
  10. Ti hanno già risposto gli altri. Piuttosto c’è da dire che insonorizzazione abitacolo buona no, molle normali, cerchi da 20
  11. mi ero perso questa info che l’ammiraglia non sarà un suv ma una fastback, molto bene… potrebbe rientrare nella scelta dell auto futura. Unica cosa pensavo che l’ammiraglia viaggiasse su Large e fosse imparentata con new Stelvio/giulia
  12. Provata Grecale GT, che dire a me piace. Gli esterni hanno un design poco gridato ma elegante (quindi per me è un bel si), rispetto alla mia Stelvio la trovo più proporzionata, i cm in più riescono a renderla più filante. Dal vivo è una macchina che secondo me rende molto meglio che in foto, anche i fari non li trovo cosi malvagi (sinceramente li preferisco rispetto a macan o cayenne). Come tutti i suv (ma forse un po tutte le macchine) il tipo e dimensione dei cerchi cambia molto l'aspetto dell'auto. Tuttavia cerchi eccessivamente sportivi e "cattivi" non li vedo troppo adatti per questo tipo di auto. Interni ben fatti, trasmettono una bella sensazione di qualità e lusso. Il carryover di elementi da altri modelli/brand è minimo. Le sedute sono molto comode e ben fatte. Il sistema infotainment è fatto bene, con grafiche chiare, forse potrebbe essere un pochetto più fluido. Si fa un po' fatica ad entrare nell'ottica dei bottoni per il cambio automatico, sopratutto quando si fa manovra è una soluzione per me scomoda. Idem non sono un grande fan del sistema clima digitale (sarebbe stato bello un sistema ibrido con qualche manopola). Il comportamento in strada è molto buono, sterzo meno diretto dello Stelvio (ma ci sta) ma rimane comunque molto preciso. Sospensioni più rigide, ma io le preferisco. Speravo qualche sorpresina in positivo lato consumi che non c'è stata, ma vabbè è una Maserati, è un suv ed è comunque un benzina mediamente ibridato . Il motore spinge il giusto per peso e tipo di veicolo. Nel complesso per me è una bella sorpresa, sicuramente non adatto per chi vuole Apparire. Quando uscì macan per me era il suv più interessante. Attualmente Macan mi ha stufato parecchio e sicuramente sul podio ci metto anche grecale
  13. Però chi parla di batterie allo stato solido parla di tempi di ricarica da 4 a 6 volte inferiori rispetto a quelle a elettrolita liquido . Anche Toyota ha dichiarato che si aspetta tempi di ricarica nell'ordine dei 10-15 minuti
  14. mi par di vedere solo le pinze rosa e poi tutta nera. Comunque in un altra vita voglio nascere beckham
  15. Come ho scritto nell'altro post sulla mobilità elettrica.. le BeV avranno il loro punto di svolta con le batterie a stato solido e il problema di tempi di ricarica e percorrenza kmetrica magicamente sparirà. La tecnologia arriverà (cioè sarà industrializzabile con costi accettabili) già diversi anni prima del 2035 e invecchierà subito di 100anni l'attuale tecnologia elettrica
  16. Io credo che in ambito elettrico il game changer sarà il passaggio alle batteria allo stato solido che garantiranno percorrenze sopra i 1000 km e tempi di ricarica brevissimi. Chiaramente ora hanno dei limiti (costi estremamente elevati, meno cicli di ricarica) ma verosimilmente in 5-6 anni lo sviluppo tecnologico le renderà applicabili in ambito automotive e questo spazzerà via le attuali elettriche. Mi chiedo anche quanto può aver senso comprare un elettrica ora, sopratutto in ottica rivendibilità futura. Credo che i costruttori europei dovrebbero tutti fare All in su questa tecnologia, cercando quindi di riagganciare americani e cinesi che attualmente hanno un evidente vantaggio competitivo . Al solito chi sembra in vantaggio in questa corsa è Toyota, che è sempre stata una spanna davanti agli altri per i propulsori ibridi, ma che era in ritardo sull'elettrico. Giustamente arriverà alle date X riguardo al passaggio all'elettrico con probabilmente la giusta tecnologia
  17. Parlavo con un tecnico di produzione della purosangue che mi diceva che hanno il compito di dover aumentare la produzione giornaliera perchè le richieste sono troppe rispetto alla capacità produttiva. A quanto pare non vogliono limitarsi al numero programmato . Mi diceva anche che c'è una certa ossessione sul progetto, un addetto alla fine di ogni giorno di produzione verifica che nessuno si sia portato via qualche pezzo, ogni parte viene marchiata. Quando sostituiscono un pezzo difettoso questo viene subito smantellato e distrutto
  18. Grazie per la spiegazione, non sapevo di questi problemi dell'idrogeno. Comunque nella prossima vita voglio nascere norvegese... Va il petrolio hanno il petrolio, va il litio vai con i giacimenti di litio.. Son 4 gatti e hanno di tutto
  19. considera questa cosa, prendiamo in riferimento i due paesi che conosco meglio : Italia e Austria. Entrambi hanno una tassazione elevata (anche se servizi forniti dallo stato agli antipodi). Esempio Un italiano con uno stipendio annuo lordo di 40.000 di 13 mensilità, prende un netto di 27.000€ Un austriaco con uno stipendio annuo lordo di 40.000€ in 13 mensilità , prende un netto di 33.000€ E ripeto, in Austria la tassazione è comunque elevata, figurati nei paesi dove è bassa. La cosa peggiora ancor di più quando invece di considerare il lordo si considera il costo ditta Giusto come esempio, pensa che in Italia il costo ditta per una store manager di un negozio medio ha un costo ditta di circa 41/42.000 euro (non stipendio lordo, ma costo per azienda). In Austria è " solamente " di circa 44.000 , quindi poco di più... però non ti sto a dire quanto di più si portano a casa. Purtroppo tutto ciò paralizza completamente l'Italia, anche perchè tutto questo carico fiscale (che penalizza sia l'imprenditore che il dipendente) da decenni non si traduce in miglior welfare, in buona spesa pubblica, in investimenti statali etc... ma si traduce semplicemente in un costo infruttifero speso in interessi sul debito pubblico, mala gestione statale, corruzione e appalti gonfiati etc etc. Purtroppo quindi si, in Europa occindentale il reddito disponibile è molto più elevato, in Europa orientale no, ma sta crescendo assai rapidamente. In Italia siamo al palo, da decenni. Non riusciamo ad uscire da questo circolo, ma anzi ci indebitiamo sempre di più (stato e famiglie) ottenendo sempre meno. Le maggiori tasse inoltre incentivano la maggiore evasione, la maggiore evasione incentiva le maggiori tasse. Le maggiori inefficienze di spesa aumentano il debito, il debito aumenta l'interesse, l'interesse aumenta la spesa infruttifera, la spesa infruttifera aumenta il debito e avanti così. E non è nemmeno un problema politico, è un sistema dal quale non puoi uscire
  20. Io continuo a pensare che ci sia stato un grosso problema strategico da parte dell'Europa. Per decenni si è fatto ricorso al petrolio facendo la fortuna dei paesi produttori ma facendo anche la propria in quanto il motore ICE è stato una tecnologia in cui il vecchio continente ha sempre avuto enorme know how. Ora che era giunto il momento di affrancarsi da questa tecnologia, la scelta di fare un all in sull'elettrico ha significato consegnarsi mani e piedi ai produttori Americani e asiatici e parlando sempre di materie prime ai cinesi. Ancora faccio fatica a capire il perchè di questa scelta in un continente dove il mercato automotive è sempre stato fondamentale in termini di crescita economica. Un all-in doveva essere fatto, ma per me la tecnologia che si doveva scegliere era quella dell'idrogeno. Sicuramente per alcuni versi è una tecnologia ancora acerba, sicuramente per produrre idrogeno hai bisogno di generare energia, però 1) non si sarebbe dovuto stravolgere le nostre città per mettere il maggior numero possibile di colonnine (che oltretutto di volta in volta rischiano di diventare obsolete in base alla loro capacità di ricarica) ma si sarebbe proseguito con l'attuale modello dei distributori (convertiti) che in europa hanno già un ampissima rete. Oltretutto per la conformità di moltissime città storiche europee, il modello di distribuzione delle colonnine elettriche è utopia. 2) conseguenza della prima, non si sarebbe nuovamente riversato il costo dello strumento per il rifornimento al consumatore finale, che molto spesso deve pagare di tasca propria per costruirsi (la dove possibile) il proprio sistema di ricarica 3 ) Ci si sarebbe affrancati dal problema economico ed ecologico dell'estrazione delle terre rare. 4) nell'elettrico oramai americani e cinesi erano molto più avanti.. nell'idrogeno a parte Toyota si poteva essere pionieri Produrre energia (per fare idrogeno) è un problema, ma lo ugualmente produrre energia per caricare il parco auto elettrico, tanto vale. Inoltre l'all in sulla idrogeno avrebbe sicuramente fatto aumentare rapidamente la tecnologia sia in termini di efficienza che di sicurezza... Ci sarebbe stato comunque un periodo di transizione (come lo è adesso) dove avrebbero convissuto i motori Ice e l'idrogeno, però sarebbero stati modelli con un sistema distributivo compatibile, al massimo in ogni distributore si aggiungeva la pompa ad H. L'Europa aveva la grossa possibilità finalmente di smarcarsi dagli altri continenti per produrre il proprio carburante, di evitare di foraggiare arabi, cinesi o americani ... Prima o poi la produzione elettrica per essere effettuata troverà una soluzione più ecologica e sostenibile, già ad oggi la produzione verde (eolico, solare, idrico, geotermico, nucleare etc) ha fatto grandi passi in avanti.. non era impossibile prevedere in futuro la nascita di grosse centrali europei produttrici di idrogeno. Non so, ci vedo veramente un grosso errore che costerà moltissimo all'Europa (Germania, Francia e Italia in primis)
  21. Tesla sa il fatto suo, niente da dire. Rimane per me la berlina più brutta del segmento D… Però prezzo, software, powertrain e punti ricarica rapida hanno determinato un solco pazzesco con le europee. Credo solo le cinesi riusciranno a starle dietro e superarla nel tempo. Mi fa strano che i grossi gruppi tedeschi e ci metto anche Stellantis non provino a mettersi insieme per fare dei punti di ricarica europei concorrenti ai tesla SC
  22. Ragazzi non capisco Come solo si possa parlare di Urus e purosangue nella stessa discussione... Na cafonata contro il più bel suv esistente
  23. Salve Non so se è la sezione giusta, ho provato a fare una ricerca nel forum ma non riesco a trovare risposte sull' argomento. Visto che per il prossimo anno ho preso questa "probabilmente" malsana idea di tornare in Italia, oltretutto a fare quello che non dovresti mai fare in italia ovvero fare impresa, avrei alcuni dubbi riguardo all'auto aziendale. Mi sembra di capire che in Italia c'è molta differenza (sopratutto in merito alla deducibilità fiscale) tra auto aziendali per dipendenti, per amministratore o per solo socio. Lasciando perdere discorso di Autocarro o meno (nel mio caso non sarebbe autocarro), così come promiscuo o meno (nel mio caso uso promiscuo), ho visto che le migliori condizioni in termini di deducibilità sono nel caso di auto aziendale ad uso promiscuo data ad un dipendente. Da qui la prima domanda. Se l'auto aziendale fosse data alla moglie come dipendente , potrei usare anche io l'auto? E' strettamente legata al dipendente ? Seconda domanda, per auto aziendale ad un dipendente uso promiscuo la deducibilità è al 70% senza limiti di costo.. Nel caso di NLT il 70% vale solo per la parte dell'affitto, oppure anche per tutti i costi accessori solitamente compresi nel noleggio? (Tipo gomme, assicurazione casc, service) ... e per la benzina sempre il 70%? Nel caso in cui invece del socio amministratore, mi sembra di aver capito che l'auto è deducibile al 100% fino alla soglia del Fringe benefit, per la parte residua invece lo è solo al 20%. Ma come si fa il calcolo per capire quanto è la soglia mensile del Fringe benefit per un NLT?
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