ROBERTANIUS
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2 ore fa, davos scrive:
Se penso che poco più di 7 anni fa in listino avevano l'Insigna prima serie, bella ancora adesso... Dove andremo a finire...
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Ma visto che è praticamente un rebadge della C3 AIRCROSS... è a 7 posti anche questa?
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quel terzo vetro sul montante è di una finezza unica (soprattutto sottolineato dalla cromatura) ;-))
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Una scatola da scarpa sportiva.
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8 ore fa, GL91 scrive:
Vista la prima ieri. Dove abito vicino a Verona c'è una concessionaria (ex DR)
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Cirelli CMC Vitelli 2 si chiama? Sul serio?
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12 ore fa, PaoloGTC scrive:
La Ritmo 4 fari.... come dicevo non mi sento di escludere che sia stata presentata correttamente in quella immagine del CSF, sarà magari stata ripresa in considerazione, ma i miei due cents restano per la variante scartata agli inizi. Insomma, presentano la Ritmo al Salone e si portano dietro quel musetto, il succo è che nel 1978 esisteva già. Non credo che l'avessero presentata per dire "questa è quella che faremo poi"... e a dirla tutta non mi sembra una gran mossa nemmeno quella di mostrarla insieme all'auto che effettivamente va in vendita, dato che a detta di Autosprint praticamente tutti trovarono quel musetto più bello di quello dell'auto sulle pedane dello stand.
Una discreta "zappa sui piedi", direi...
La nuova foto in cui si vede la fantomatica berlina tre volumi: anzitutto, là in fondo mi sembra di scorgere una maquette di quella "Tipo Uno" che poi venne cassata per mettere in produzione la "Uno-Lancia". In primo piano, non saprei... mi sembra anche più antiquata della suddetta "Tipo Uno" là in fondo.
La berlinona invece, a mio parere potrebbe essere una ipotesi di "grande Fiat" antecedente alla decisione di derivare la Croma dalla Tipo 4 Lancia. Una post 132 per gli anni '80 forse, successiva all'Argenta.
Bisogna ricordare che la rivista Stern all'inizio della decade pubblicò un'immagine, poi ripresa da Quattroruote, che era indubbiamente ritoccata in parte ma non era del tutto fake. Le porte, il parabrezza, troppo "reali" lasciavano intendere che chi aveva lavorato su questa immagine l'aveva fatto con la foto di una maquette sul tavolo, magari non completa, e poi le aveva dato un'ambientazione "stradale".
Purtroppo per qualche assurda ragione non riesco ora a rintracciare quell'immagine nel mio db, ma la sostituisco con il bozzetto che successivamente venne realizzato dal famoso Mark Stehrenberger per una rivista tedesca. Lui l'aveva "ribaltata" (perchè la "mezza foto-mezzo ritocco" mostrava un 3/4 sinistro) ma era la copia precisa di ciò che era stato pubblicato da Stern. Noterete che a livello di porte e maniglie c'è troppa somiglianza per credere ad una coincidenza.
In ambo i casi la vettura veniva presentata come una grossa 3v Fiat per gli anni '80.
Questa me la ricordo su Quattroruote e, con disegno meno accurato, anche su Autosprint... Mi sembra parlavano di vettura media per sostituire la 131... Su QR, muso, porte e coda praticamente uguali (coda con meno sbalzo)
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esteticamente... non ci siamo: nata vecchia, peccato.
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Se discutiamo di tablet... significa che per il resto c'è poco o nulla di diverso. Ah i bei restyling di una volta, anche pesanti pur a 1/2 anni dal pensionamento. Certo che investendoci un "pelino" almeno l'anteriore come la Brasiliana ci stava. Però è un MY, quindi qualche colore, un tablet inchiodato e zero costo.
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Questa invasione di auto cinesi tutte uguali ma con marchi diversi mi ricorda il boom degli scooter da fine anni 90 in poi: motorini uguali marchiati in Italia da importatori locali diversi.
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2 ore fa, j scrive:
Ho il mal di mare...
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On 11/1/2024 at 11:14, Abarth03 scrive:
Fa sembrare l'Austin Metro un capolavoro di design...
On 10/1/2024 at 19:04, PaoloGTC scrive:Mise pure le ruote in pista.
...
Grazie, stavo proprio apsettando la storia di questa Renault... ricordo che al tempo avevo iniziato ad acquistare AutoOggi è in uno dei primi numeri c'era questa. Se non ricordo male, la chiamavano Renault 2, quello che però mi sembrava di aver letto è che era un modello economico da posizionare sotto la Renault 5, una specie di antesignana della "twingo" o riedizione della 4 per la sua spartanità/economicità. Ma è passato tanto tempo e la memoria non è più quella dei bei tempi.
1 minuto fa, ROBERTANIUS scrive:Grazie, stavo proprio apsettando la storia di questa Renault... ricordo che al tempo avevo iniziato ad acquistare AutoOggi è in uno dei primi numeri c'era questa. Se non ricordo male, la chiamavano Renault 2, quello che però mi sembrava di aver letto è che era un modello economico da posizionare sotto la Renault 5, una specie di antesignana della "twingo" o riedizione della 4 per la sua spartanità/economicità. Ma è passato tanto tempo e la memoria non è più quella dei bei tempi.
O era 4R? Sì forse era 4R, AutoOggi se non sbaglio uscì nel 81 o 82...
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On 8/1/2024 at 12:30, angeloben scrive:
In aggiunta al post sul progetto 142 (o X42) per lo sviluppo della Renault 9, ecco qualche foto di maquettes in fase di realizzazione o rifinitura.
Si tratta già di modelli basati su un impianto semidefinitivo, sebbene ancora mostrino differenze interessanti con la versione finale;
questo modello in gesso, ad esempio, rivela un'idea di coda ben più tondeggiante, con lunotto arcuato e fari avvolgenti:
Una successiva (presumo...) maquette see-thru appare con soluzioni ormai prossime a quelle della scelta definitiva; ma nei fari, sia davanti che dietro, ancora si lavorerà con ulteriori modifiche.
P.S. Della maquette di coupé bianca avevamo già parlato in questo post. Dell'altra utilitaria magari lo faremo più in là...
Ecco, l'utilitaria (Renault 2?) mi ha sempre intrigato... aspetto, fremendo, info e immagini, grazie ;-))
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Il logo proprio non mi convince, è una pataccata stile DR...
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A parte la terza immagine da Coccia di Morto, na' discarica, foto molto belle al contrario dell'auto che mi da' sentimenti contrastanti: brutta come la classica auto futurista dei film di serie B sci-fi anni 80... e forse per questo la trovo interessante. Mah.
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Ecco un suvvetto proprio azzeccato! Sempre meglio! Moderno, piacevole, qualche dettaglio originale, mantiene l'identità Dacia. Forse troppo simile al futuro Bigster, vediamo cosa esce rispetto al prototipo di qualche anno fa.
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4 ore fa, DOssi scrive:
Non ci sono molte informazioni, pero' ne avevamo discusso 4- 5 pagine indietro
trovate, grazie!!! Mi erano scappate proprio quelle 2 pagine...
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On 13/7/2023 at 18:28, maxsona scrive:
Auto bellissima, peccato sia enorme 🥲
Per me, uno dei pochi casi dove le foto sono meglio che l'auto dal vivo... Forse il colore (argento), o le dimensioni (me l'aspettavo più piccola) ma quando l'ho vista ferma al distributore di Campogalliano è stata una delusione. Tanto quanto la Polestar 2, vista in autostrada, colore nero, sembrava un'auto degli anni 80/inizio 90. Mah...
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4 ore fa, angeloben scrive:
Un altro aggiornamento, su un tema già accennato in alcuni post precedenti: la semi-ignota SEAT Rose.
Qualche mese fa - sul sito periodismodelmotor.com - sono venute fuori informazioni più dettagliate su questo prototipo e sul progetto che ci stava dietro.
Pur confermando la collaborazione con Suzuki, sull'effettivo contributo dei giapponesi poche notizie sono disponibili. Solo si menziona la firma del protocollo tra le due aziende il 24 Luglio del 1992, per lo sviluppo di un modello comune da produrre in Spagna in circa 150.000 unità l'anno, oltre al probabile utilizzo di un motore a 3 cilindri da 1 litro e circa 60 CV, da produrre in Spagna anch'esso (come l'auto), ma nella fabbrica Santana di Linares in Andalucia, con la quale notoriamente Suzuki già aveva accordi per la produzione in loco dei suoi fuoristrada. Dettaglio che assieme all'architettura del motore (ai tempi i piccoli tricilindrici erano quasi esclusiva dei marchi giapponesi) ci fa ipotizzare che il motore dovesse essere sviluppato da Suzuki.
Comunque, oltre a queste scarne informazioni, è stata pubblicata una bella carrellata di foto sullo sviluppo di questo prototipo, oggi presente nella cosiddetta Nave A122, il deposito di veicoli storici di SEAT a Barcellona.
Partiamo allora da qualche disegno, di cui purtroppo non riesco a capire né l'anno, né l'autore (Pilsbury?? non trovo nessuna notizia/collegamento con un simile cognome).
Nonostante mostrino la sola versione 3 porte, sono disegni interessanti perché di una fase già sufficientemente realistica, e con una qualche vaga somiglianza con il concept Volkswagen Chico del 1991. Ma anche per i loghi sulla targhe...
Il primo disegno recita "ROSE" ed è il nome con cui oggi viene identificato il prototipo, ma a me suscita qualche domanda: SEAT in quegli anni aveva già stabilito la regola di denominare i propri modelli secondo note località spagnole, ma non esiste alcun luogo in Spagna esattamente con questo nome. Era quindi solo un nomignolo interno? Stranamente, la piccola che poi prese il posto di questo progetto, la Arosa (località della Galizia), ha una certa assonanza.
Ma è altrettanto curioso l'altro disegno che riporta "600": semplice riproposizione del nome della storica utilitaria FIAT/SEAT, come aveva appena fatto FIAT con la Cinquecento? O magari proprio un'ipotesi di cilindrata da un piccolo motore nipponico?
Infine l'accoppiata di bandiere che indica inequivocabilmente la collaborazione ispano-giapponese (o nippo-spagnola?).
Andando avanti, in un periodo imprecisato, ecco l'inizio della fase di modellazione delle maquette:
...che via via prende forma...
...aggiungendo sempre più dettagli...
Ed eccola qua bella e finita!
E dall'altro lato... eccola anche a 5 porte!
Maquette ovviamente asimmetrica, di cui possiamo apprezzare la coda in quest'altra vista:
Si passa anche attraverso le classiche prove con l'applicazione di semplici fogli disegnati per differenti soluzioni del frontale:
Per passare poi ad una seconda maquette che sviluppa un tema leggermente diverso, non solo nel frontale, ma anche nelle linee della fiancata, con passaruota bombati:
...e coda più verticale:
Ed eccola ormai semifinita, con passaruota decisamente meno accentuati:
E finalmente completa e verniciata, ancora una volta asimmetrica, mostrando qui la fiancata della soluzione a 3 porte:
Mentre si lavorava agli esterni, anche l'abitacolo seguiva i suoi sviluppi, seguendo uno stile che mi sembra più di impronta giapponese che europea, soprattutto se si pensa agli abitacoli delle SEAT coeve, decisamente teutoniche nell'impostazione e nella componentistica:
Il prototipo finale tuttora conservato da SEAT, pare comunque avere una plancia diversa, che per l'aspetto della componentistica e per l'adozione di questo cambio automatico, potrebbe confermare ancor più l'origine sostanzialmente giapponese della meccanica:
E finalmente torniamo al prototipo conservato da SEAT, con queste nuove foto finalmente più ravvicinate, prese nei depositi:
Non sono certo che si tratti di maquette marciante (ne dubito, sia perché asimmetrica, sia per dettagli come i vari fanali che non sembrano veri, oltre ad essere - quelli posteriori - attaccati "con lo sputo" ), probabilmente è statica anche questa, ma è chiaramente un altro oggetto rispetto alle maquettes "piene" viste prima. Questa sembra un'evoluzione della seconda, ma con frontale chiaramente diverso, così come come altri dettagli.
Forse questo è il momento di partenza della realizzazione di questa maquette see-through:
Qui sotto eccola ancora nella sua attuale collocazione della "Nave A122" di SEAT:
- ancora dal lato 5 porte:
- e infine di coda, dal lato 3 porte:
Da capire, da queste ultime due immagini (da Motorpasion.com), il senso di quella scritta sotto al nome "ROSE", in cui mi pare di leggere "S003"...
Come mai allora questa Rose non vide mai la luce?
Suzuki intorno al 1995 si ritirò dall'intesa, per i problemi economici suoi e dello stesso gruppo Volkswagen di quel periodo. Il progetto ovviamente fu chiuso e SEAT vide nascere la sua nuova piccola quasi omonima (la Arosa) solo un paio di anni dopo, dal progetto comune con Volkswagen Lupo.
Sembra un mix tra una Tata Indica e una Hyundai Atos... bell'articolo, non la conoscevo, grazie angeloben!
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Combo dal più brutto (frontale) al migliore! Bel lavorone
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Alfa Romeo Junior 2024
in Presentazioni Nuovi Modelli
Inviato
A me non dispiace per nulla, c'è robba tedesca e coreana in giro che è ben più criticabile. Sarebbe carino scegliere tra varianti anteriori di marchio, perchè il biscione è moderno (non brutto, non bello, diciamo nuovo), grigia e scritta è vintage... avrei fatto una terza scelta tradizionale o una ispirata alla 33... Così per dare la possibilità di personalizzare un dettaglio importante.