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led zeppelin

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Risposte pubblicato da led zeppelin

  1. 53 minuti fa, libbio scrive:

    io non sono favorevole ai mild....o meglio: sono spaventato dalla manutenzione post vendita. Da valutare dopo 5-10 anni e ancora di esempi ne abbiamo ben pochi. Escludo, ovviamente, Toyota che è un caso a parte. 

    Boh. Parliamo di una tecnologia a bassissima complessità che non mi sembra abbia dato finora problemi particolari.

     

    In altre parole, non lo vedo causa di inaffidabilità maggiori di un cambio automatico doppia frizione....

  2. 12 minuti fa, carletto86 scrive:

    il vecchio 1.0tsi da 116cv però era molto più vispo anche sotto i 2000 giri, l'ultima versione da 110cv fra cui il mio, l'hanno reso molto più fiacco, sembra proprio un altro motore...

     

    Credo che in via generale i moduli mild hybrid possano dare una mano ad ovviare a questi problemi. 

     

     

  3. 7 minuti fa, Bojack scrive:

    L'idea è quella appunto di usarla poco, perchè comunque per lavoro non gli serve, quindi la usa per girare qua intorno e per fare qualche gita fuori porta. Poi magari adesso che non ha più la moto può essere che ogni tanto faccia qualche viaggio più lungo, ma come detto di solito usa l'auto della compagna per quello e comunque di viaggi lunghi ne fa magari uno all'anno, non oltre.

     

    In merito all'usato, lui è proprio partito subito con questo paletto, ovvero niente usati. Vuole un'auto nuova da tenere per anni, quindi su questo proprio è impossibile fargli cambiare idea. Anche perchè mediamente fa appunto 8.000km all'anno, però non si sa mai che magari possano diventare anche poco di più, ma dubito supererà mai i 10.000km annuali.

     

    Comunque penso che la Stepway sia il compromesso giusto, ma fa così tanto schifo o è una macchina almeno accettabile? Perchè mi pare di ricordare che anni fa quando si parlava di Dacia non è che se ne parlava tanto bene, era una macchina low cost ma non era esattamente il massimo. Però mi pare di capire che negli ultimi anni sono migliorati, almeno spero.

    Secondo me su Dacia l'unico vero punto debole è quello comune a Renault, ovvero l'elettronica.

     

    La Sandero in generale la considero un'auto azzeccata. Certo, a volerla tenere 15 anni, forse preferirei andare di Suzuki e Kia, in una prospettiva di affidabilità a lungo termine.

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  4. Sul discorso del nuovo, un po' lo capisco.

     

    Ok che la usa poco, ma

     

    - un usato, non hai mai la certezza di come sia stata usato. Di fatto, è una scommessa, a qualcuno può andare bene, a qualcuno no

     

    - ci sta che l'acquisto debba gratificare, specialmente se si cambia ogni 15 anni. Anche solo scegliere con cura il modello, il colore, se del caso l'optional...è una bella esperienza (anche per chi dell'auto interessa fin lì).

  5. La Sandero effettivamente sembrerebbe essere la scelta ideale per lui.

     

    Sconsiglierei anch'io il GPL, alla fine le percorrenze sono davvero basse, il gioco non vale la candela considerate tutte le potenziali rogne che un impianto a GPL si porta dietro.

     

    Volendo pensare a qualche alternativa, le uniche che mi vengono in mente sono:

     

    Kia Stonic, auto per certi versi paragonabile alla Sandero Steepway, è anche mild hybrid. Con garanzia della casa di 7 anni o 150mila km (non disprezzabile, se la prospettiva è di tenerla fino alla fine).

     

    Suzuki Swift, mild hybrid pure lei, una via di mezzo tra Sandero/Stonic e la Panda. Forse trovi anche qualche esemplare del modello uscente a buon prezzo...dotazioni di sicurezza molto complete. 

     

    Oppure forse forse, dando dentro la caliber, forse ci può scappare anche una Suzuki Vitara? Tutt'altra roba rispetto alle altre auto citate, di listino parte da 24900 Euro, mild hybrid...un pensiero ce lo farei. 

  6. Miei two cents.

     

    Nulla da ridire sulla meccanica, sempre di primo livello come da consuetudine per la casa.

     

    TP un gran bel biglietto da visita.

     

    Però....però...mi resta parecchio l'amaro in bocca, a vedere 6 cilindri e TP "sprecati" per dei SUV, quando è facile immaginare cosa potrebbero fare combinati con un'auto "bassa".

     

    Capisco le loro ragioni commerciali, eh, parlo solo da appassionato. 

     

    Però, a mio avviso, non possono lasciare solo la Mz 3 come vettura in questa fascia, oppure devono rivederla a 360 gradi per renderla più sfruttabile come prima auto (come ad esempio lo è Civic).

  7. 16 ore fa, Melone scrive:

     

    Se parliamo di Milano/Junior magari se uno ha bambini la usa giusto per portarli a scuola visto che non mi pare grandissima. In senso assoluto si, come dicevo, non arriva un flusso potente, ma specie col clima acceso fa la sua parte avere le bocchette sul tunnel e ora quando ne vedo la mancanza su auto nuovissime mi sembra una cosa gravissima.

    Comunque, alla fine più che le bocchette posteriori, la differenza la fa la qualità (e la potenza) dell'impianto di climatizzazione.

     

    Che puoi avere anche le bocchette posteriori (e ovviamente anche per me sono preferibili), ma se poi l'impianto non è adeguato, finiscono per essere delle finestrelle di plastica e basta. 

     

     

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    • Perplesso... 1
  8. 11 minuti fa, 1750tbi scrive:

     

    Io non critico i tempi che stiamo vivendo e non voglio neanche finire per essere il solito retrogrado che ragiona in termini di: si stava meglio quando si stava peggio, una volta le cose ecc. ecc.

    I tempi cambiano e se non ti adatti sei fuori. Questo vale anche per Alfa Romeo.

     

    Ma cosa farà ad esempio Ferrari? Vigna ha detto chiaramente che il V12 continuerà ad esistere e ci saranno due filoni di auto, uno elettrico con tutte i marchingegni elettronici e uno heritage a combustione dove conterà il ferro e non il chip.

     

    Alfa Romeo, in una scala minore, dovrebbe seguire la stessa strada. Io credo che se ci fosse ancora in listino qualcosa di simile alla 4C o comunque una GT vera senza fronzoli, poi potremmo digerire tutti i suv elettrici o purtech di questo mondo. Del resto anche Porsche campa vendendo furgoni VW ricarrozzati, però se vuoi c'è la 911 😍 

     

    Ferrari e Alfa non sono la stessa cosa. 

     

    E non lo sono nemmeno Porsche e Alfa.

     

    Alfa Romeo dal secondo dopoguerra è campata (*) producendo auto belle fa vedere e da guidare dalla fascia medio bassa (che potrebbe essere appannaggio dell'attuale Junior) a quella medio-alta (che potrebbe essere l'attuale Giulia/Stelvio). 

     

    Più coupé/spider, ma solo per una ragione: che all'epoca si vendevano, anche bene. Oggi non hanno praticamente più mercato.

     

    Poi ok, le varie specialties, come 4c, 8c, 33 adesso....ma parliamo di roba di estrema nicchia e sicuramente alla portata di molto pochi. E quelle, probabilmente, continueranno ad esserci.

     

     

    (*): sul concetto di "campare" ai tempi dell'IRI ci sarebbe da disquisire. Di fatto, a fronte dei volumi di vendita che faceva (bassi) e dei costi delle soluzioni tecniche che adottava (alti), non fosse stata pubblica sarebbe finita a gambe all'aria in men che non si dica. 

     

     

  9. 4 ore fa, Will scrive:

    Direi che il topic si stia concentrando per il momento sul segmento D berline, che per elezione, dovendo forzatamente scegliere, è l'essenza Alfa Romeo degli ultimi 40 anni.

    • Giulietta 77 - 380.000 auto prodotte
    • 75 --   355.000 auto prodotte
    • 155 -- 195.000 auto prodotte
    • 156 -- 675.000 auto
    • 159 -- 247.000 auto
    • Giulia -- 130.000 auto finora

    Le prime 4 si confrontano su uno scenario/paradigma temporale simile. Ancora non abbiamo la globalizzazione spinta, l'esplosione della Cina, la moneta unica (tranne ultima fase 156), i social (tranne 156 da metà carriera in poi), il mercato italiano è ancora di forte orientamento nazionalista, i SUV sono al di là dal venire (forse qualche vagito ma non nel D), l'elettrico tanto quanto, la politica green è meno pervasiva di oggi, le enormi concentrazioni di marchi di oggi non sono del tutto immaginabili.

    Cosa ci dice il mercato della filosofia Alfa: che una trazione anteriore con forte condivisione Fiat/Lancia, e dalla linea tutt'altro che leggendaria, non permette ad Alfa Romeo di distinguersi. Meccanicamente la 155 è forte, ma evolve all'estremo una tecnologia degli anni 70. Già la 75 inizialmente non era un enorme successo, finché non giunse la tecnologia della doppia accensione che diede una rinfrescata al bialbero.

    156 cambia i paradigmi del design, è un salto temporale. Ha il primo common rail della storia (insieme a Mercedes) e il suo successo poggia su una "filosofia" diversa da quelle di Giulietta/75 (modelli in successione ma sostanzialmente gemelli). E' di gran lunga più bella, è parimenti leggera e contenuta nelle dimensioni, poggia il suo appeal sul turbo diesel e meno sui benzina.

    159 entra già in un mondo dove le tedesche non pagano più lo scotto del marco forte, dove in casa Fiat non si ha ancora una precisa idea di cosa debba essere la filosofia di una vettura Alfa Romeo nel suo segmento principe e in uno scenario globale automobilistico in mutamento. Il mondo (come elencato sopra) è cambiato e Alfa Romeo deve reinterpretarsi nei nuovi parametri di riferimento, e capire qual è la sua identità - e distinguersi in modo univoco è più difficile oggi che allora.

    Giulia riprende motivi del passato, li porta all'estremo apice di perfezione. Ogni volta che la incontro per strada o leggo qualche nuovo test/recensione mi coglie un motto di dispiacere: sei una perfetta ellenista arrivata quando il mondo ellenico è ormai finito.

    Avessero dato anche un seguito, seguendo la stessa filosofia, affinandone ancora di più la tecnologia, rendendole ancora più accattivante nella linea, avrebbe parlato a persone con non hanno più l'udito per ascoltare quel sound... per rimanere alla metafora dell'auto "voluta da Dio", per Giulia dovremmo dire: una Dea che parla a persone che non sentono più la voce degli dei.

    Se analizziamo le auto elencate sopra in senso assoluto secondo quello che penso sia Alfa Romeo come filosofia, per me Giulia è al primo posto. Eppure rischia di essere quella con il più basso numero di vendite degli ultimi 40/50 anni. Ci dice qualcosa questo su quale debba essere la filosofia Alfa Romeo di oggi?

    Ora, ditemi, che cosa deve fare un CEO in questo contesto?

     

     

     

    Concordo. Giulia alla fine non è che l'ultima, degnissima, epigone (se non altro con motore termico) di una lunga stirpe di vetture che oggi fatica a trovare un posto nei gusti del pubblico, fosse persino di appassionati.

     

    Perché non è abbastanza pratica, perché è troppo bassa (critiche che nessuno si sarebbe mai sognato di fare a una 75, che per l'epoca era già considerata come un "macchinone", forse già a una 156 si, ma c'era comunque la Sw), perché...non esiste ibrida! 

     

    Che di per sé, sono mancanze oggi come oggi, nel 2024, questo è vero, ma sarebbero state considerate fantascienza se rivolte ad un'Alfa per come erano percepite qualche decennio fa.

     

    Oggi l'auto è un'utility, più che al piacere di guida spesso e volentieri si guarda al comfort (e di nuovo, tra zone C, autovelox, velocità autolimitate, ecc, forse è un certo modo di intendere la guida che è tramontato).

     

    Certamente ci saranno sempre (anche con l'elettrico, e forse pure anche con la guida autonoma) quelli desiderosi di guidare un mezzo con un po' più di verve rispetto alla media, e magari anche disposti a pagare di più per questo.

     

    Ma per l'appunto, piaccia o meno, siamo in tempi in cui più che alle sospensioni posteriori si guarda al livello di guida autonoma che un mezzo propone. Facciamocene una ragione.

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  10. 11 minuti fa, stev66 scrive:

    Molto meno, meno della metà. 

    Lancia è fallita in pratica due volte, una coi Lancia, una coi Pesenti. 

    L'acquisizione da parte della Fiat è precedente a Gamma. 

    C'è da dire che per i primi anni Fiat lasciò mano libera quasi totale a Lancia, tanto che Gamma fu una scelta interna totale, e Beta ebbe il solo limite dell'uso del basamento del Lampredi bialbero. 

    Si lo so che Gamma è stata successiva all'acquisizione Fiat.

     

    Ma quello che intendevo sottolineare, è che dopo esser praticamente fallita e passata sotto l'egida Fiat, comunque sui segmenti alti le fortune rimasero alterne, come Gamma dimostra.

     

    Di fatto, negli ultimi 50 anni, l'unica Lancia di fascia alta di successo è stata Thema I. 

     

     

  11. 7 minuti fa, AlexMi scrive:

    Più che altro ho mitizzato Giorgio, ma consapevolmente.

    Per capirci, io faccio riferimento al piano 2018-2022, questo qui:

    Sergio Marchionne svela il futuro piano di sviluppo del marchio Alfa Romeo

     

    Mi risulta che GTV e E UV erano già progetti iniziati, bloccati dai successori di Marchionne.

     

    Tra 2018 e 2022 non è venuto a mancare solo Marchionne.

     

    Sono state rivoltate come un calzino le prospettive dell'automotive europeo (elettrico).

     

    Certi segmenti, poi, come il C o quello delle coupé/spider, sono collassati a livello di vendite (nel 2018, un'erede di Giulietta mi sarebbe sembrata ancora perlomeno ragionevole. Nel 2024, è un segmento in via di estinzione).

     

    Sul SUV di seg. E, poi, credo che per la risposta si debba citofonare in casa Maserati. 

  12. 12 minuti fa, johnpollame scrive:

     

    Premium era nato per un impiego trasversale su molti modelli condiviviso con GM, non poteva avere certe raffinatezze e doveva essere impostato per trazione anteriore/integrale.

     

    Giorgio era stato l' "all in" di Maglionne per creare con Alfa un'alternativa credibile a BMW con una meccanica superiore a tutto quanto ci fosse all'epoca a listino.

    Tentativo da bicchiere mezzo pieno/vuoto, ma vedendo anche come si sta evolvendo BMW e l'obbligo di elettrificazione, temo che anche si fosse mantenuto tutto l'impegno strategico del Compianto, non saremmo ora come ora ad un punto tanto distante...

    Quoto.

     

    Guardate che qui la sfida adesso davanti è quella di fare auto "a batteria" (e già questo vediamo come sia tutt'altro che facile, a prescindere da chi le produce) che riescano a mantenere qualità stradali degne del blasone, a fronte di un aumento di masse che inevitabilmente complica l'agilità.

     

    Giulia/Stelvio è stato, involontariamente, il capitolo conclusivo (a modo suo, anche memorabile se non storico) che ha rilanciato le Alfa "termiche" medie, dopo anni di "boh". 

     

    Quello che avviene adesso, è tutto da scoprire, e per tutti i costruttori. 

  13. Miei two cents.

     

    Nei segmenti alti FCA (e Fiat prima) ha scontato una debolezza "storica", durata per decenni, con delle brevi eccezioni, la principale delle quali il successo dell'operazione Croma-Thema-900-164 negli anni 80, che però per l'appunto è rimasto un caso isolato, senza precedenti e nemmeno seguito.

     

    Non dimentichiamo poi che 

     

    - Lancia produceva auto di fascia alta eccellenti, ma di fatto fini in bancarotta (acquisita poi da Fiat. E non è che la Gamma fu poi questo grande risultato)

     

    - Alfa alternò nella medesima fascia anch'essa risultati eccellenti (Alfetta) ad altri perlomeno opinabili (Alfa 90) ad altri clamorosi fiaschi (Alfa 6), il tutto per decenni con le spalle coperte dall'IRI. Fosse stata privata, avrebbe fatto la stessa fine di Lancia.

     

    Il tutto senza dimenticare la cronica debolezza sul mercato italiano di queste tipologie di auto, unita alla tradizionale forza (ingigantitasi negli ultimi 30-35 anni) dei marchi tedeschi nelle medesime categorie. 

     

    Tutto questo per dire che quella di Giulia/Stelvio è stata una sfida, vinta dal punto di vista tecnico e forse anche dell'immagine, ma economicamente non convincente al punto da necessitare dei correttivi, forse anche dei passi indietro. 

     

    A meno di non pensare che Stellantis sia una Onlus e investa su certi marchi a prescindere dall'esito economico, solo per un risultato di immagine (spoiler: evidentemente non è così).

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  14. 7 minuti fa, Motron scrive:

    L'auto aziendale non è mica beneficenza, fa parte del pacchetto retributivo e spesso il dipendente se la sceglie in base a come la vuole lui.

     

    Dipende.

     

    Ma soprattutto, non è vincolata al reddito.

     

    Detto molto banalmente, un rappresentante di un'azienda può circolare con un'auto aziendale che con il suo stipendio non si potrebbe permettere, o che dovendo pagare di tasca propria non acquisterebbe, ovviando su qualcosa di più economico.

     

     

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  15. 7 minuti fa, Alain scrive:

     

    Vedremo come andrà questo BSUV, a mia sensazione il cliente che prese Giulietta non mi sembra uno da Junior...

    dovranno pescare dagli attuali clienti di questo segmento. Non sono molto fiducioso per questo prodotto ma magari mi sbaglio, sono invecchiato e non capisco io i nuovi gusti degli automobilisti. 

    Il problema è che auto come Giulietta sono in via di estinzione perché anche chi le comprava spesso e volentieri ora guarda ad altro (ovvero i SUV). Sennò non si spiegherebbe perché le C "basse" abbiano vendite in picchiata e stiano sparendo dai listini, mentre crossover e SUV spopolano.

     

    Junior per me è UNA risposta (non LA risposta) a quella clientela. Tonale può esserne un'altra, specialmente se penso a flotte e aziendali che usavano Giulietta come macina chilometri (banalmente, Tonale esiste diesel, Junior no).

    2 minuti fa, __P scrive:


    Beh non c’è ombra di dubbio.

    Anche la presenza fin da subito in gamma della versione MHEV lo fa capire.

    Scomettiamo che arriverà in un secondo tempo anche una versione da 100 cv?

    Se i numeri lo richiederanno, penso di si. 

     

    Anche Giulietta in fondo all'inizio partiva da 120 CV, e poi in un secondo momento da 105 (stesso motore, ma depotenziato. Ma non fu mantenuto a lungo, se non erro).

  16. 4 minuti fa, Sepp0 scrive:

     

    E ho capito ma se sapevi che 156 veniva comprata solo perché costava come la Golf, non puoi (non tu, Stellantis) sorprenderti se ora improvvisamente la gente compra solo la Golf visto che la tua nuova 159 costa ora come due Golf. Uno può essere Alfista fin che vuoi ma se i soldi non ci sono, non ci sono.

     

    Alfa non è nella condizione di avere grossi numeri a fronte di grossi (alti) listini: deve scegliere se vendere più pezzi a meno o meno pezzi a più.

    E non compra nemmeno più Golf, ma T Roc, T cross o Taigo. 

     

    E la Junior questo alla fine è, la concorrente Alfa ai modello di cui sopra.

  17. 55 minuti fa, 1750tbi scrive:

     

    Non sono d'accordo, il marchio ha un appeal mondiale, prova ne è che a tutte le rievocazioni storiche le Alfa ci sono sempre. I concept presentati ai concorsi internazioni sono sempre vittoriosi e votati dal pubblico. Brera, quella originale di Giugiaro, ha vinto in America come in Giappone.

    Esperienza personale, viaggio in Australia, arrivo a Melbourne e il giorno dopo, una domenica se non ricordo male, un mega raduno di Alfa Romeo dalle Giulia GT alla Brera Spider, era il 2008.

     

    Viene sempre tirata in ballo Giulia per dimostrare che Alfa non ha appeal, ma non basta il blasone per vendere. Se sei assente da un mercato (vedi America) per anni, se sei assente da certi segmenti di mercato per anni, non puoi pensare di risollevarti perché hai fatto due modelli in croce di alto livello. Se funzionasse così, marchi come Aston Martin o Jaguar, il cui appeal mondiale credo sia fuori discussione, dovrebbero essere dei bestseller, invece campano sul filo del rasoio da decadi. Aston Martin poi non so quante volte sia stata venduta e rivenduta senza mai saltarci fuori.

     

    Oppure forse bisogna scendere a patti con il fatto che, alla fine, di appassionati, fuori dai forum, nelle strade non ce ne sono poi così tanti.

     

    Oppure sono appassionati di auto storiche (e per quelli, comunque le Alfa attuali interessano fin la).

     

    Oppure ancora, che oggi non è che le Alfa stanno in strada e le concorrenti no o poco ci manca, come poteva essere negli anni 50, 60 o 70. 

     

    Così come con il fatto che  per la maggioranza degli automobilisti, le qualità stradali sono importanti fino ad un certo punto (e, se vogliamo, non è nemmeno questa un'ipotesi così peregrina: vedere velocità massime limitate elettronicamente, sempre maggiore attenzione alla sicurezza, autovelox, ecc).

     

     

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  18. Sul discorso piacere di guida, parliamo di barilotti rialzati dove alla fine il benchmark è rappresentato da Puma o Cx-30 ( che in realtà sarebbe un segmento superiore, ma come prezzi è competitiva con questa Junior), auto che non hanno poi chissà che soluzioni tecniche di pregio (entrambe montano il torcente dietro, per intendersi), ma che

     

    - con taratura sterzo adeguata

    - assetto adeguato

     

    sono pensate per divertire alla guida (senza essere sportive, tolta giusto la Puma St).

     

    Per me queste cose sono tranquillamente realizzabili anche su una Junior, considerata la base di partenza e le maestranze a disposizione all'interno del gruppo. 

     

    Aspetterei a confrontarla con il resto delle cugine 2008, Mokka, 600, Avenger...perché semplicemente la taratura del loro comportamento stradale era pensata per un target diverso rispetto all'Alfa. 

     

    Se vogliamo, anche questa una scelta di marketing che la condivisione di piattaforme, meccanica e componentistica consente. 

     

     

     

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  19. 1 minuto fa, 4200blu scrive:

     

    GSR'24 dice che una telecamera posteriore deve essere di serie.

     

     

    Certamente.

     

    Ma considerato che è una dotazione così importante (e come scrivi tu, obbligatoria per legge tra pochi mesi), mi sembra strano che il configuratore non la citi espressamente (o sono io che non la trovo). 

     

     

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