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RiRino

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Risposte pubblicato da RiRino

  1. L'ha avuta mio padre, 1.4 aura 5p restyling presa usata, identica a questa

     

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    un pò troppo morbida d'assetto per i miei gusti, da guidare niente di che, ma sedili e divano molto comodi. Ottimo spazio per le gambe per i posti dietro e ottimo anche il divano posteriore scorrevole. Auto onesta.

     

    Confermo che l'impianto elettrico lasciava a desiderare, lampadine e batterie a gogo. Come tutti i TU anche la nostra bruciò la guarnizione di testa che faceva perdere fiumi di olio a terra oltre ad emulsionarsi nel liquido di raffreddamento, fortunatamente capitò a fine vita e la rottamammo poco dopo.

     

    Biellette della barra stabilizzatrice anteriore da cambiare ogni tot, cambiato un potenziometro del corpo farfallato, motore andava su e giuù di giri da solo come fosse posseduto, fortunatamente il meccanico aveva da parte questo potenziometro, altrimenti era da cambiare il corpo farfallato intero. Su strade a scorrimento veloce faceva puzza di zolfo, catalizzatore andato.

     

     

     

    1 ora fa, saveus scrive:

    Ce l'aveva mio papà... ZX break 1.4 avantage. Dall'acquisto (nuova) fino alla rottamazione (10 anni dopo, neanche 100k km):

    • scheda elettronica dell'avviamento codificato cambiata due volte, poi fatta bypassare dall'elettrauto, in quanto si era bruciata una terza volta. Per chi non sapesse cos'era, l'avviamento codificato era un tastierino numerico attraverso la quale bisognava immettere un codice per ottenere il consenso all'avviamento;
    • perdita d'olio del circuito servosterzo;
    • perdita olio circuito raffreddamento;
    • perdita olio motore;
    • (per me la migliore) perdita di una molla dal ponte posteriore;
    • guarnizione della testa bruciata.

    Fine :D

    Come è possibile visto che aveva le barre di torsione e non le molle?🤔

     

    La break aveva le molle dietro per aumentare la portata?

     

    Ricordo che la nostra un pò che la caricavi si siedeva molto dietro, ora che ci penso una volta vidi una 5p con delle molle che mi sembrarono posticce, pensai fossero state messe per l'impianto gpl/metano.

  2. 31 minuti fa, giopisca scrive:

    Non penso la Enzo perchè fra 348 ed Enzo passano ere geologiche ( 8 anni fra fine produzione di una ed inizio dell'altra ) pure io avevo quel dubbio fugato da chi ha detto F50 che direi sia giusto

    E' un mashup di 348 e 360.

     

    Qualche anno fa andò all'asta un' esemplare

     

    https://www.topgear.com/car-news/supercar/amazing-ferrari-enzo-prototype-sale

     

     

  3. On 7/5/2020 at 10:35, jameson scrive:

    Ha due alberi a camme ognuno con un Multiair, invece che un albero a camme senza Multiair per lo scarico che aziona il Multiair sull'aspirazione come i motori FCA.

     

    10 ore fa, jeby scrive:

    Non sono sicuro che ingenium abbia il multiair anche sullo scarico invece di un semplice variatore di fase.

     

    Esatto, sullo scarico ha un semplice variatore di fase. La particolarità è che sull'aspirazione oltre al Mair, ha anche qui il variatore di fase.

     

    jaguar-ingenium-engine.thumb.jpg.b75a6f1f8b14f72dfa735d0e4e2bbb7f.jpgjaguar-ingenium-engine3.thumb.jpg.60fc00da7283f46099e7cc497ac597e7.jpg

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  4. Articolo di settimana scorsa, profetico

     

    Cita

    Non potevamo non chiudere il cerchio e siamo tornati da dove eravamo partiti, domandando cioè all'ortopedico che ci aveva fornito un primo punto di vista sull'incidente, un'altra opinione, questa volta a freddo, con la foto quei raggi X alla mano.

    Ci ha risposto, con una premessa: “Il mio è un discorso generale, poiché ogni sala operatoria è una storia a sé stante e soltanto chi opera e chi gli sta intorno sa che cosa è meglio fare per il paziente in ogni secondo dell'intervento”. Così il Dottor Matteo Lombardi (che, lo ripetiamo, è soltanto omonimo di chi scrive, nda), chirurgo ortopedico ad altissima specialità sui traumi maggiori, traumatologia del bacino, del gomito e della chirurgia vertebrale all'Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure (SV) che di fratture collegate agli incidenti in moto ha una lunga e fitta esperienza (motociclisti e ciclisti sono, purtroppo, tra i suoi pazienti più numerosi e frequenti), così come ha già avuto a che fare con i piloti (tra le altre cose è stato nell'equipe che ha riattaccato la mano a Robert Kubica, nel 2011).

    Una placca, ma soprattutto tante viti conficcate in quell'osso...

    Sì, si tratta di una sintesi molto rigida. Che, come tale, comporta un certo rischio di tipo biomeccanico.

    Cioè?

    Se consideriamo che per saldarsi completamente può metterci anche due o tre mesi, sotto quella piastra - che viene applicata da una sola parte - l'osso è ancora tenero. Questo comporta che, altrove, la frattura un minimo si muove. Si tratta delle cosiddette microvibrazioni biomeccaniche, movimenti innocui per una persona che svolge una vita normale, ma non nel caso di un pilota, dove le sollecitazioni legate alla guida estrema in circuito, soprattutto nella fase della staccata, possono generare un'instabilità generale dell'osso che può portare alla rottura della placca stessa.

    Ma se per saldarsi, una frattura ci mette diverse settimane, significa che, dopo soli cinque giorni, quell'osso non era proprio in condizione di sopportare il carico di una moto da centinaia di cavalli...

    Sono certo che chi ha operato ha dato al pilota tutte le informazioni sulla tipologia di intervento e sui suoi esiti, oltre che le indicazioni sui comportamenti da adottare una volta uscito dall'ospedale, secondo i protocolli e la propria coscienza. Ma, in definitiva, le decisioni ultime spettano sempre al solo e unico responsabile della propria salute.

    Tuttavia ammeto di trovare bizzarro che, con una placca così, che tra l'altro da quel che posso vedere in foto mi pare da 35 mm, quindi più piccola rispetto alla misura standard che si usa per l'omero (da 45 mm, nda), quel ragazzo sia risalito in moto dopo neppure una settimana.

    Ma ha visto quante flessioni è riuscito a fare?

    Un conto è il carico che una muscolatura da atleta può supportare durante delle flessioni, distribuendo peraltro il carico più su un braccio che sull'altro, un altro è frenare dai 300 ai 90 all'ora e poi piegare a quella velocità diverse decine di chili per farle percorrere la curva.

    Si sarebbe potuto intervenire in modo diverso?

    Sulla carta sì. Placca e viti sarebbero state la soluzione migliore per un paziente “comune” che può permettersi di stare fermo per tutto il tempo necessario al saldarsi dell'osso, ma per un pilota che - comprensibilmente - vuole tornare in sella il più presto possibile, l'inserimento di un chiudo endomidollare che va a stabilizzare l'osso da dentro, sarebbe stata la strada in grado di garantire una maggiore tenuta, anche - e soprattutto - nella malaugurata ipotesi di una caduta.

    E allora perché la piastra?

    Da quanto mi risulta, la spalla destra di Marquez è già stata “martoriata” per via di altri infortuni e recenti interventi. Pertanto, poiché l'accesso per l'inserimento del chiodo si ricava da lì, evidentemente il chirurgo ha scartato l'ipotesi per evitare di comprometterla ulteriormente o comunque stressarla.

    Posso anche ipotizzare che alla base della decisione ci sia stata anche la volontà di esplorare il nervo radiale per verificare con certezza che nonvi fossero lesioni. Per questo tipo di operazione, infatti, è necessario aprire e arrivare a scoprire totalmente l’omero, e quindi a quel punto conviene procedere con l’applicazione della placca.

    https://www.moto.it/MotoGP/la-motogp-e-i-raggi-x-di-marquez-dal-parere-dei-social-a-quello-del-chirurgo.html

     

     

  5. Si per via della sospensione posteriore a bracci tirati con barre di torsione, essendo le due barre messe in parallelo una di fianco all'altra, ognuna collegata al proprio braccio oscillante della rispettiva ruota, che di conseguenza risultavano sfalsate. Non sono statate sempre così fino alla fine della produzione? Che mulo di macchina la R4...

  6. 44 minuti fa, Beckervdo scrive:

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    Si nota appena che è inclinato :D

    Si, credo dipenda anche dall'applicazione, la Quattro aveva la trazione integrale e il sistema di trasmissione all'epoca doveva essere alquanto ingombrante, probabilmente più di così non andava, da notare anche quanto è montato in alto.

     

    Questa è una 80

     

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    Qui in una delle ultime applicazioni

     

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  7. Lo stesso bialbero Lampredi era inclinato in avanti nelle varianti turbo, con lo scarico anteriore, probabilmente per questionI di packaging.

     

    Per quanto riguarda i motori in linea longitudinali, anche Audi li usa da molti anni(a sbalzo), ma è arrivata dopo BMW.

  8. La cosa che ha mortificato di più quel motore(ma non è l'unico) è la farfalla elettronica dalle €5 in poi, che per abbassare le emissioni in fase di omologazione, attua strategie che ammazza la risposta al pedale e nei transitori. Come prestazioni assolute va ovviamente meglio delle versioni precedenti, che però avendo l'acceleratore a cavo*, la farfalla eseguiva esattamente ciò che diceva il piede e in alcuni casi avevano anche rapportature un pò più corte, e spesso nella guida di tutti i giorni, nonostante le prestazioni assolute minori, erano più gradevoli da guidare.

     

    *versione da 65cv €4 della GP a parte, che nonostante l'acceleratore elettronico era meno castrata, forse la versione/compromesso migliore di quel motore.

  9. 18 minuti fa, ciraw scrive:

    Miracolo: son riusciti a mettere un cambio a 6 marce su questo pianale!!! ci voleva per la abarth!

    Ottima auto, peccato la pessima ergonomia del posto guida

    Questo cambio c'era già sulle 1.4 16v e Twinair, sia 500 che Panda. Cambio che però non regge la coppia del t-jet della Abarth che usa il 5m c510. Il c635 6m credo non ci stia.

  10. Quello che potrebbe salvare questo motore rispetto al 1.2 FIRE sono le 6 marce(da vedere come sono scalate, parlano di 6a allungata, nelle precedenti applicazioni il c514.6 le aveva abbastanza corte) e il contributo dell'elettrico, 3,6kw(4,9cv) non sono malaccio, sull'ibrido suzuki sono 2,6cv.

     

    Parlando di termico puro, ho i miei dubbi che questo vada meglio del Fire prestazionalmente, che è comunque un chiodo da città.

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  11. 48 minuti fa, GL91 scrive:

    400 milioni mi paiono tanti per adattare un nuovo motore, ma è una mia supposizione, magari sbagliata; in effetti potrebbero anche essere le spese per una variante elettrica della piattaforma. Boh, comunque alla fine è esattamente quello che volevo dire, elementi concreti definitivi non ci sono, solo qualche comunicato FCA in cui si parla di "piattaforma inedita dedicata", che vuol dire tutto e niente, e questa trascrizione di una conference call con gli analisti in cui si citano le spese sostenute per lo sviluppo del pianale Mini, e anche qui si capisce poco cosa vogliano dire.

    Non adattare, ma costruire un nuovo motore(insieme al 1.5) in uno stabilimento dove non si fanno motori di quella famiglia fin'ora(Termoli) e implementare lo stesso motore, con nuova componentistica(batteria ecc..) su 3 modelli e due linee produttive diverse(Pomigliano e Tichy), IMO non sono così tanti.

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