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4 ore fa, Thedriver scrive:
Ci sono alcune stranezze però: le linee sono indiscutibilmente Giugiaro ma che ne è del prototipo Lancia che presentava in piccolo delle volumetrie giá definite e apparentemente 'congelate' ?! Che sia una variante proposta bocciata ed indi rifilata a Seat?
Attenzione, non bisogna fare confusione (in casa Giugiaro) tra "nuova A112" (per la quale era stato interpellato così come Pininfarina) e "piccola Lancia" (la Uno-Lancia) chiesta da Rossignolo al Giugi... la Ibiza in sè deriva più dalla "nuova A112", che vediamo qui, e non è la Uno-Lancia.
Qui si stava studiando di dare un'erede all'A112 (marchiata ancora Autobianchi oppure no).
La Uno-Lancia, per quanto coeva (più o meno) e figlia della stessa mano, era già qualcosa di diverso.
Oggi osservando delle immagini non è facile unire i giusti puntini, e poi c'è il fatto che essendo in casa Giugiaro sia ovvio vedere cose che si ripetono (in ogni specifico periodo) e il provare di tutto su tutto (motivo per cui credo esistano immagini di maquettes "Uno" col posteriore diritto ed altre con un'aria da Ibiza)... ma una cosa è certa: prima ancora che nascesse la Uno-Lancia, certe soluzioni s'erano già viste ai tempi in cui si era trattato di immaginare un'erede per la A112, cosa poi ovviamente finita nel nulla dato che venne al mondo la Y10.
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6 ore fa, FaGiO scrive:
Ma "Deltina" è mai andata oltre lo status di sketch? @PaoloGTC tu che ne sai? Hai visto/posseduto qualcosa?
Mai visto nulla.
Molto tempo fa vidi degli sketch che mostravano un'auto dallo stile assimilabile a quello Lancia dei tempi (quello che ha dato vita alla Delta III per intenderci) ma che sembrava più compatta, e pensai di aver trovato qualcosa di curioso... ma poi venne fuori che si trattava di materiale risalente alla genesi di Delta III.
Semplicemente, si trattava di bozzetti in cui il designer aveva immaginato una Delta III più compatta, più vicina allo spirito della Delta di Giugiaro e meno "HPE".
La Kayak di Bertone... mah. Non so se qualcuno sarà d'accordo con me, ma non credo che avremmo visto, dal punto di vista della riuscita industriale, una storia tanto diversa.
Oddio, il design era di un altro livello e anche l'apprezzamento lo fu (chè tutti noi sappiamo cosa è la K coupè, cosa ha fatto, cosa non ha fatto, a quanti piace e a quanti no), ma se debbo immaginare l'investimento che sarebbe stato necessario per mettere in produzione una Kayak piuttosto che la K coupè, e poi ipotizzare, così da profano, quando avrebbe venduto in più (sicuramente di più, ma non bisogna dimenticare che sarebbe stata - proprio per la sua individualità e forse forse anche per la costruzione "fuori" - una Lancia che costava UN BOTTO e che eravamo già nel periodo in cui chi spendeva UN BOTTO andava su altro...), formulo il mio pensiero, che dice che sarebbe stata pure lei un bagno di sangue.
("Venezia è bella ma non so se ci vivrei")
Piuttosto, vista la bellezza di alcune soluzioni - il frontale era UN AMORE - in un mondo immaginario avrei voluto vedere la K berlina, disegnata da Bertone con diversi stilemi mostrati dalla Kayak (e magari col sedere un po' meno cadente e col giusto passo, dato che anche su Kayak, nel disegno postato qui sopra, troviamo uno sbalzo anteriore IMBARAZZANTE e secondo me un effetto "passo corto").
Il frontale di Kayak è l'elemento per cui provo più dispiacere... l'idea della calandra bassa e larga, a tutta larghezza, che inglobava i fari e li faceva sparire sarebbe stata da utilizzare, a suo tempo. Io me la sogno ancora oggi una Lancia con un frontale del genere (perchè son vecchio ) ma ragazzi, oggi si fa altro... ne uscisse una così oggi sarei felice ed accerchiato da gente che mi dice che è roba vecchia
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27 minuti fa, LNA scrive:
Come alcuni di voi già sapranno, sto preparando un libro sulla FIAT 133, prodotta in Spagna dalla SEAT, nella Repubblica Argentina dalla FIAT Concord e in Egitto dalla NASCO.
Il libro entrerà nelle macchine lunedì, se qualcuno ha qualche informazione da condividere, qualcosa di poco conosciuto, soprattutto dalla fase di progettazione e sviluppo, fotografie di prototipi o qualcosa del genere, può condividerlo qui, se lo desidera, fino a lunedì .
Grazie a tutti dalla Spagna.
Ciao,io ho queste foto di prototipi, però non ricordo se sono già state pubblicate qui e quindi le hai già viste, le pubblico ancora...
Le prime arrivano dal web quindi le hai sicuramente, le altre da riviste italiane, ma come dicevo forse le avevo già pubblicate.
Spero possano servire!
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On 22/3/2024 at 11:44, DOssi scrive:
Fantastica la cabrio 4 posti con l'innovativo coperchio a doppia gobba. .😍😍
Aggiungo altro disegno con variante posteriore...
e della versione Chamade...
e della Sw ( Nevada ?) mai nata...
Doppia gobba copiata rubata nientemeno che agli stilisti della Fondazione Knight
La ipotetica 19 Nevada... beh osservando queste due proposte... meno male che è rimasta sulla carta
On 22/3/2024 at 15:20, DOssi scrive:+ i primi sketches della 19 disegnata da Jardin
Quest'ultima , stranamente porta la firma di JARDIN ed e' molto somigliante alla 19 definitiva, almeno nel frontale e nervatura laterale.
Il che fa pensare che Giuggi non e' proprio partito da un foglio completamente bianco , ma ha ripreso già un idea d Jardin...🧐🧐
Ne riporto tre
Il primo, sapore di PSA ma direi anche di Bertone x PSA mi ricorda tanto la concept Mazda MX-81
Il secondo, l'avevo preso per il restyling della prima Fiesta le manca solo l'Ovale blu.
Il terzo... mah sai, io la vedo anche al contrario... tenendo conto del fatto che si tratta del bozzetto della variante sportiva, che solitamente nasce come elaborazione del disegno-base... anche perchè se fosse andata così davvero mi metterei nei panni di Giugiaro a dire "ma cosa volete da me?"
Da notare il tema della griglia bassa e larga che separa i fari dal paraurti, e che in qualche modo verrà ripreso dalla prima Safrane negli anni '90.
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18 ore fa, __P scrive:
Ma questo è un render però…Certo... però che io ricordi non si trattava di roba amatoriale.
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On 17/3/2024 at 19:03, j scrive:
Fu una soluzione già testata con la vecchia generazione, furno farti anche dei clinic test
Ci avevano provato anche con la Y 843
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13 ore fa, max_pershin scrive:
We can see a 75 at the back of the first picture, with a side strip at the bottom of the body. I just can guess but it was probably in 1982-1983. Again I'm guessing but in that period they could only adopt the design of 156 to the new T4 platform. I think the proposal from Pininfarina was not ready yet.
Yes. As we know the Pininfarina proposal won the battle at the end of September 1983. In other pics we see they are working on the white maquette ( you still see that on the background of the pics I posted yesterday), the last GTV face lifting never born but they are also building a maquette on a T4 platform.
Pic 1
Here seems they are working about this one but honestly I don't know what they are doing because if you look at the left you see the rear end of a 156 maquette at the final stage. Now look at right, you see the GTV with the rear door open and behind the car you see a little of a wooden mockup.
Pic 2
From the other side: this pic is interesting because we can't see the platform but the A and B pillar and the windshield angle looks already like 164. On the background you see the GTV and the white maquette.
Pic 3
Here we can see what was behind the GTV: that's a Thema platform and even the carry over is very similar to 164 (look at the rear door carry over). If you imagine the car complete it looks really a 164 and different from the white maquette that's a work in progress.
Sometimes to me seems like even when the green light was for the Pininfarina, they went on about their things. Maybe it's just my feeling.
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20 ore fa, Nocte favente scrive:
Grosso modo era lei, però con i "baffi" sporgenti come Nuvola, la fiancata molto morbida senza scalfature, come Nuvola e lo scudetto abbastanza simile a questo. Mi ricordassi dove diavolo l'ho visto, accidenti. Spero di ritrovarlo.
In ogni caso mi son sempre chiesto come mai di 147 (ma anche di 166) il Centro Stile abbia pubblicato una pletora di figurini e maquette, alcune in vista al Museo, mentre di 156 solo schizzi e modelli evidentemente realizzati a vettura già deliberata, oltre alle maquette dei carrozzieri. Un'idea sul motivo me la sono fatta, sia per contatti lavorativi nel settore, sia grazie a questo splendido forum, e credo che oramai non sia il solo.
Credo di aver già espresso in passato il mio parere sulla nascita di questa auto, su cose che al riguardo son state dette, su chi le ha dette e non lo ribadisco perchè alla fine oh... è solo il mio pensiero.
Aggiungo solo di aver imparato negli anni che quando il materiale su una certa auto, rispetto ad altre è un po' poco, accade perchè è meglio che se ne sappia un po' poco
Anzi... ritengo che per chi conosce un po' l'ambiente, è un curiosone e sa fare 2+2 hanno mostrato già un filo troppo.
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17 ore fa, Indav scrive:Anzitutto lieto di aver aggiunto qualcosa che Paolo non ha 😆
Effettivamente non avevo considerato che una maquette difficilmente ha ruote sterzanti (mentre è più facile che almeno girino). Continua però a sembrarmi tutto molto strano. Cioè: non è sicuramente la prima - né l'ultima - vettura che ha visto i primi muletti girare con una carrozzeria che non è mai andata in produzione, mi vengono in mente nell'ordine Uno, Tipo, Punto, Large, 159, tutte messe su strada con lamierati "vecchi", ciò riferiti a uno stile che nel frattempo era stato stravolto. Tutte vetture che hanno subito un cambio radicale di rotta quando già si era praticamente deciso di produrle così, ma era nel frattempo arrivata quella proposta che aveva fatto dire "fermi un attimo".
Con 164, se non dico una corbelleria, le proposte di CS e Pinin viaggiarono parallelamente, e la spuntò il buon Enrico. Sarebbe quindi già strano che siano esisti dei muletti con carrozzeria "Cressoni", ma sappiamo che furono realizzati (accrocchiati direi, viste le foto) per anticipare i tempi in attesa dei lamierati definitivi. Quello in foto, oltre ad essere diversissimo da questi ultimi, non ha nulla di un muletto, non un camuffo, gruppi ottici ben definiti (che nelle prime fasi di norma non ci sono mai), tirato a lucido, coppe ruota, niente specchi... e poi è uguale a quella maquette lì. Magari una maquette allestita su un pianale meccanizzato? È l'unica spiegazione che saprei dare.
Eeeh ne hai di robe che io non ho! A partire dalla gioventù, per passare alla mano con la grafica e con la fotografia, e potrei andare avanti
Parto dalla tua chiusura: la maquette allestita su pianale meccanizzato è l'ipotesi che convince di più anche me... il dubbio (atroce eh.. siam qui a spaccare il capello in quattro su una roba di oltre 40 anni fa ) è se fosse meccanizzata/funzionante oppure meccanizzata e basta per renderla 1) mobile 2) già utile in fase di costruzione per vedere se gli ingombri meccanici e la carrozzeria andavan d'accordo (ne facevano di maquettes in cui i motori erano solo manichini... vedi la Ferrari Pinin che è stata resa funzionante solo pochi anni fa perchè il V12 che conteneva era quasi finto...).
Perchè di maquettes montate su una meccanica (o simulacro della stessa) ce n'è una anche nelle foto scattate all'interno del CS Alfa, l'avevo postata qualche tempo fa (non ricordo se qui o nel topic dedicato alla 164) e la ripropongo.
Questa qua, se osserviamo l'interno dell'abitacolo attraverso il parabrezza che non c'è e notiamo come è fatta la fiancata, non pare un'auto apribile: i montanti non danno l'idea di una scocca su cui poggiano delle portiere apribili, la struttura è troppo esile e oltretutto non vedo indizi di aperture/accoppiamenti. Certo, c'è un volante, ma le fiancate sembrano un pezzo solo, come fosse la carrozzeria di una Bburago.
Però c'è un radiatore (o intercooler che sia) e attraverso lo scudetto notiamo un collettore di scarico di un motore TRASVERSALE: siamo quindi davanti ad una maquette iso-156 Cressoni però a TA?
E perchè c'è il motore? Se fosse funzionante, come si guida? Entrando dai finestrini come Bo e Luke?
Allora magari 'sta cosa non marcia, e il motore è un manichino.
A scanso di equivoci, non è ovviamente la vettura delle foto di cui stiamo parlando in questi giorni... è molto diversa ed è, lei sì, molto simile ai prototipi neri, come linea.
Anche questa è un bel mistero
Già che sono qui, due parole sul design: sicuramente siamo anni luce lontani dalla meraviglia della 164 di Fumia, però anche lei aveva un bello scudo Alfa.
6 ore fa, Nocte favente scrive:mi distacco dall'interessantissima discussione qui sopra per chiedere a @PaoloGTC (e mi scuso se rimetto mano ad un argomento "caldo") se nel suo archivio ha delle immagini delle maquette della proposta originaria del Centro Stile Alfa Romeo della 156 progetto 932. Rispulciando questo topic infatti ho notato le due proposte di Italdesign, quella con la fiancata ripresa poi dalla 156 definitiva e quella con il frontale molto simile (fari a parte) a quello definitivo, entrambe con la targa DA EE 989 propria dei lavori Italdesign. Su queste pagine si è vista anche la proposta Pininfarina con i quattro faretti simil 916.
Mi pare che la proposta del Centro Stile fosse una "Nuvolona", molto morbida nelle linee, che poco aveva a che fare con le linee finali che invece propongono decisamente il frontale e il profilo delle due proposte di Giugiaro. Son sicuro di averla vista anni fa, ma non la ritrovo da nessuna parte.
Ho controllato le foto di maquettes che ho nella design story, ma ho trovato solo quelle che abbiamo già visto e che in parte hai nominato tu.... certo ci sono tanti bozzetti che mostrano diverse idee (ne metto un paio) ma se hai visto una maquette "Nuvolosa" indicata come proposta originaria del CS Alfa vorrei vederla anche io, perchè non veniva "da me"
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On 17/3/2024 at 18:01, Indav scrive:
Che la vettura si sia effettivamente mossa sulle sue ruote credo sia inequivocabile 😆, basta guardare come cambia la posizione della finestrella valvola sul copricerchio nelle varie immagini. Non credo però che ciò basti per identificarla come marciante, l'ipotesi più plausibile resta secondo me quella di un modello statico portato "in esterna" per delle foto. L'omino alla guida, perché non potrebbe essere anche lui una "manipolazione" fatta dalla stessa mano che aveva ritoccato le immagini?
Aggiungo anche questa foto che a mio avviso:
a) mostra l'auto con un angolo di sterzo opposto alla sequenza postata prima, ma fotografata pressoché dalla stessa distanza/posizione della foto successiva (postata prima da Paolo) e con il copricerchio post che sembra non essersi mosso, quindi le foto sono state scattate a vettura ferma;
b) ci permette di confrontare le parti ritoccate tra le due immagini, rendendo secondo me chiaro come la prima sia quella originale. La maquette nella terza immagine, che arriva dalla design story di 164, è secondo me proprio la stessa che vediamo in queste immagini.
Resta solo da capire il perché dello scudo coperto da una pezza nera. Forse un clinic test?
Per concludere, sempre rifacendomi a quanto postato dal buon Paolo in precedenza, sappiamo che effettivamente erano esistiti dei muli 164 con carrozzeria posticcia, ma erano abbastanza diversi da questa.
Anzitutto grazie per la foto da te aggiunta, perchè mi giunge nuova (poi sarà la mente che me lo fa immaginare, ma a me pare di scorgere una parziale sagoma umana anche qui, attraverso il parabrezza )
La maquette (o quel che era ) dovrebbe essere questa, magari leggermente modificata, perchè una cosa non combacia, a meno che oltre alla foto di 4R (palesemente pasticciata) pure quella da te postata sia stata in qualche modo ritoccata: quelle che immagino siano maniglie di apertura - e non ho idea di come funzionassero... se fossero state funzionanti, ovviamente... - posizionate lì, alla base del finestrino, non sono nello stesso posto.
Nella foto da te postata, e in quella pasticciata da 4R, si vede solo quella della porta anteriore, ed è praticamente attaccata al montante.
Nella maquette all'interno del CS Alfa se ne vedono due, e l'anteriore è un po' più avanti.
Comunque questo accrocchio (brutto, meno male che il destino ci ha salvati) aveva aveva le ruote che sterzavano (cosa mica scontata, molte maquettes le avevano fisse e le spostavano con i transpallet eh....) e che giravano
(e come le hanno sterzate, e perchè, se 'sta cosa da sola non cammina? "Vediamo come sta con le ruote sterzate a destra, ora vediamo con le ruote sterzate a sinistra? Le muovevano da fuori, con le manine? Oppure davvero si poteva entrare, sedersi, girare il volante? Allora un omino ci potrebbe essere davvero! )
Osservando meglio le valvole dei pneumatici, tra la foto con le ruote sterzate a destra da te postata e quella di 4R pasticciata in realtà pare che un minimo di movimento ci sia, perchè se noti la valvola posteriore rispetto al bordo nero del paraurti nella foto di 4R è un filino più in su... e anche quella anteriore: se noti, nella foto da te postata è più verso il paraurti anteriore, mentre in quella di 4R sta già andando verso la minigonna.
Oh... ditemi quello che volete, per me quella cosa si sta muovendo (e nella foto da te postata mi gioco un ghiacciolo che il parabrezza è stato oscurato - anche se continuo a vederci qualcuno lo stesso, ma sarò ubriaco - perchè attraverso i finestrini si vedono il lunotto e il montante posteriore sinistro, mentre attraverso il parabrezza si vede una cippa... una maquette coi laterali e il posteriore trasparenti e il parabrezza pellicolato?? )
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18 ore fa, max_pershin scrive:
Paolo, the first 3 photos show the static car in the same position, look at he angle of the front wheels, it's the same.
At the last two photos the front wheels were straight, but the position of the car on the road looks the same as the previous pictures.
To me the car looks static
But if you think about how much had to be the photographer while taking these pics with a half ton camera Lehmann style, that man had to walk yards to take all these different angles if the car was not moving, and the background would be different, because it had to change too. To me the car looks moving, making a large U-turn and at the end the wheels are almost straight. And the man behind the wheel? You can see him in some pics, was a dummy, or they added later? To me the car looks running... Then... who knows
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18 ore fa, competizione scrive:
Ot. Mi piacerebbe sapere come hai trasformato la tipo bburago in questo capolavoro. Avrei voglia di fare qualcosa di simile con la Punto e 75.....mi sai indicare metodi o dive comprare "i pezzi"?
Ti rispondo attraverso il mio topic nella sezione modellismo, così non andiamo OT
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48 minuti fa, giopisca scrive:
senza offesa nelle ultime due foto non colgo troppe diffferenze
quindi la bianca sopra è una TA ma con carrozzeria pensata per una TP ?
chissà dove è finita e dove sono le resine che l'hanno generata
Ma infatti Enrico le aveva pensate come due sorelle piuttosto simili fra di loro, nel 1981 (forse gliel'aveva chiesto Alfa, non so...) differenti però per diverse soluzioni che rendevano più classica la grande (la scanalatura a livello del paraurti anzichè su parafanghi e portiere, che veniva dalla sua Quartz; la fanaleria posteriore di 164 la vediamo sulla piccola mentre la grande aveva dei gruppi ottici molto più comuni; il frontale un po' meno aggressivo sulla grande) e più sfrontata, coraggiosa la media.
La vettura delle foto, credo mostri l'idea che Cressoni aveva in mente quando iniziò a pensare alle TP 154/156, rivista per andar d'accordo con il pianale della Thema e la TA.
Lo dico perchè mi sento di escludere, in base alle memorie di Chirico, che abbiano avuto tempo e modo di costruire qualcosa di nuovo e marciante a TP. Secondo quanto raccontò al ventennale della 75, le 154/156 erano:
- due vetture in grande sinergia tra di loro (portando quindi avanti la filosofia delle 116)
- a trazione posteriore
- col cambio ANTERIORE a 6 marce (quello completamente disegnato e costruito) come Alfa 6, quindi niente più cambio posteriore come era sulle 116
- in grado di accogliere tutti i motori di cui Alfa disponeva ai tempi, e anche quelli che sarebbero arrivati dopo ma già erano sulla carta (ad es. il boxer 1700, che nel 1981 non esisteva ma il progetto c'era già): i boxer, i bialbero, il V6 Busso e il VM diesel
Poi, ad un certo punto, Chirico diceva "però...." e raccontava di quando l'ordine "venuto dall'alto" era di togliersi dalla testa l'idea di progettare nuove vetture di gamma medio/alta DA SOLI e di andare a Torino a prendere visione di un capitolato che Fiat chiamava Tipo 4.
Quindi... che abbiano avuto la possibilità di costruire qualcosa a TP che abbia girato, provato, e sia stato fotografato... ho dei dubbi.
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3 ore fa, giopisca scrive:
quindi la famosa vettura ritratta , con conducente , a Balocco era una foto falsa o ritoccata
La foto di 4R riguardava la 156, che è quella cui fa riferimento la maquette completa che ho postato per confronto. In pista e.... "in studio" le due si somigliano abbastanza e... che dire, è sempre rimasto il mistero riguardo il "camminare" o meno di una di queste vetture, perchè le foto comparvero un po' alla volta, le prime su 4R nell'autunno del 1983, poi altre in seguito su altre testate, ma mettendole tutte insieme dopo anni sembrava proprio che facessero parte della stessa sequenza, e in qualche modo davano un'idea di movimento.
Sembrava che la vettura fosse stata colta nel compiere un'inversione a U. In più, in una immagine un po' più chiara pareva proprio di vedere un omino al volante.
La striscia nera non compare in tutte le foto, e altri dettagli anneriti o meno non combaciano, ma questo secondo me non fa testo: probabilmente per qualche ragione si decise di cancellare e/o modifcare col ritocco (accadeva spesso quando le foto prese col "tele" facevano un po' schifo...), sono troppi i dettagli che combaciano. Per me si trattava di tanti scatti presi nello stesso momento, e la vettura era in movimento.Ovviamente stiamo però parlando di 156, o meglio, dell'ammiraglia Alfa su pianale Thema con la carrozzeria di Cressoni. Citando il codice di progetto, mi riferivo all'estetica che grossomodo dovrebbe derivare da ciò che Alfa stava studiando per un'ammiraglia TP. Non so, non ho mai avuto notizie di un'effettiva costruzione di prototipi TP, nemmeno per la grossa.
La mia opinione.... quella macchina qui ha il pianale della Thema, la TA e monta la carrozzeria di Cressoni (che poi uscirà anche su strada) perchè è stata costruita in un momento in cui la sfida per il design era ancora in corso ricordiamoci che la 164 di Fumia viene approvata da Alfa il 29 settembre del 1983, Quattroruote pubblica queste foto a novembre.. questa l'avevano già fatta.
154 queste fasi non le ha viste manco col binocolo: di lei ci resta... la 164 dato che alla fine l'Alfa di Fumia è una versione ingrandita di ciò che lui aveva ipotizzato per la media.
Usando la fantasia, se Alfa avesse potuto costruire le sue medie/grandi a TP e la sfida per il design l'avesse comunque vinta Pininfarina, avremmo avuto una grossa TP di linea un filino più classica (così come la stava studiando Enrico) e una media che sarebbe stata... una 164 delle dimensioni di una 155.
Ammiraglia
Media
Poi alla fine lui ha preso qualcosa da qui, qualcosa da là, ma è indubbio che la piccola somigliasse di più alla 164 che abbiamo conosciuto.
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10 minuti fa, giopisca scrive:
@PaoloGTC ma la mai nata 154 se non ricordo male , forse c'era pure una risposta in giro per il thread , dovrebbe aver messo le ruote su strada o si favoleggia di un prototipo marciante , non è che per caso è stato salvato ed è nelle segrete super segrete di Arese? oppure in qualche remoto garage a Balocco ?
A quanto ne so, la piccola rimase sulla carta. La precedenza era per la grossa, i cui studi furono interrotti dall'accordo che portò la TA. Unico pezzo in comune realizzato e testato fu il cambio a sei marce (così ricordava Chirico).
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On 14/3/2024 at 10:43, Abarth03 scrive:
Giurerei di aver visto questa soluzione di stile come proposta scartata per la Thema.
O forse chissà, era solamente il buon Giugi che non buttava via nulla. Oppure sono io che ricordo male.
In ogni caso, trovo che la Saab 9000 andata in produzione, sia hatchback che berlina tre volumi, sia indubbiamente meglio di quelle viste in queste foto.Qui siamo nel periodo in cui stava buttando giù tutto quel che gli veniva in mente e lo proponeva in tutte le salse. Ci sono maquette Thema assai simili in diversi dettagli, anche se così a memoria la soluzione con tre finistrini laterali per la Lancia rimase sulla carta.
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Adesso, DOssi scrive:
Ah ok... beh se non ricordo male era stata fatta un'asta (Bolaffi?) aperta a tutti. Un amico me l'aveva segnalata suggerendomi di andare a curiosare... ma di reni ne ho solo due e mi servono
Facile che LP non abbia portato a casa tutto tutto tutto....
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2 ore fa, giopisca scrive:
Questa è 154 ?
la mai nata / morta in culla ?
Io credo sia legata alla coppia di berline strettamente imparentate che stavano nascendo prima dell'accordo con Fiat, quindi si, o è lei oppure la sorella grande in una fase iniziale... queste foto sono più o meno del periodo di altre in cui, all'interno di reparti limitrofi, si stanno realizzando i master per i lamierati che renderanno la 75 diversa dalla Giulietta. Potrebbero essere un pochino più vecchie, e quindi mostrare quel che stavano pensando di fare prima.
La foto non aiuta a capire le dimensioni del modello in lavorazione, potrebbe anche essere una fase primordiale di questa eh.... c'è comunque una certa somiglianza...
Il modello in scala ridotta comunque lo trovo molto simile al famoso bozzetto blu, e la scocca all'interno del passaruota anteriore mi sembra quella delle 116...
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On 21/2/2024 at 18:51, PaoloGTC scrive:
Ecco perchè c'erano 15 commenti nelle mie notifiche dopo anni sono saltate fuori anche qui queste mate posso smettere di tenerle nascoste tra i Topolini e gli Starter (non ho visto quelle sugli studi per le griglie di raffreddamento e radiatori, che citano anche gli engines... mi sono scappate?) comunque non sono affatto d'accordo sul fatto che questa fosse meglio di 159. La berlinona di Giugiaro come design secondo me vince ancora oggi a mani basse (non che questa non fosse interessante ma per me vince l'altra).
Una postilla riguardo l'immagine con tutti quei bozzetti di 155 (che ha postato il Museo su FB per comunicare la periodica apertura degli archivi superslurp): quale Sw grigia? Il disegno che si vede in alto a dx è di una berlina (e non è la 155, è roba più vecchia, la portiera sa di 75): il vetro che si vede dopo il montante non è un terzo vetro, è il lunotto che va via in prospettiva.
La vista laterale blu di una berlina che di Alfa ha ben poco invece credo appartenga alla genesi delle 154/156 poi cassate quando dissero a Chirico e Surace che era meglio andare a Torino a vedere le quote della Thema e in alcune foto ricevute dagli USA tempo fa credo di aver trovato una maquette molto simile in lavorazione... la devo cercare.
Mi quoto perchè l'ho trovata
8 ore fa, DOssi scrive:Non so se gia postate queste proposte di restyling della Alfa 6.
Interessante il posteriore simile alla 164...
Se questo restyling avesse avuto luce verde, si sarebbero bruciati l'elemento piu caratteristico del design di Pininfarina.
Ma anche quello a fascia semi trasparente grigia era sempre un anticipazione di un altra idea di Pininfarina vista sulla Cadillac Allante'.
Immagini molto belle! Mai viste prima, grazie! Essendo chiaramente materiale Bertone, credo sia LP che ogni tanto si diverta a lasciar scappare fuori qualcosa da tutto quello che ha portato a casa
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9 ore fa, DOssi scrive:Così "a naso" direi che dovrebbero essere le proposte per le due sorelline (Panda e nuova Y10 appunto) che avrebbero dovuto affiancare la "Punto mancata" quando il progetto per l'erede della Uno era denominato Trino, e che come Fiat aveva queste sembianze:
Poi come sappiamo il progetto da "Trino" divenne "Bino" dopo aver lasciato la Panda a fare... la Panda, e ciò che rimase di quell'idea (anche dopo che la Punto era diventata... la Punto) fu la Lancetta di Fumia basata sulla nuova Fiat, fatto che ricordiamo oggi attraverso quest'immagine simbolica
8 ore fa, Lagarith scrive:ciao,
ma come mai nelle prime foto di anteprima del modello, pubblicate da 4r se non erro nel 87, era fotografato un modello color oro con l'elemento centrale dei fari posteriori bianco anzichè brunito? era un'idea poi scartata? o una fantasia di 4r?
Adesso non riesco a trovare al volo la rivista, ma ricordo una didascalia: "fiat tipo? in fondo piace poco"
Il titolo che ricordi era quello di un articolo di QR (fine estate/inizio autunno 1987) composto da una serie di interviste fatte in giro per l'Italia subito dopo l'uscita di quelle tre immagini ufficiali, e stava a sottolineare che molte persone erano piuttosto perplesse riguardo la sconcertante forma della coda.
Il modello mostrato in quelle tre foto credo fosse (dopo alcune modifiche) questo, visibile nella design story della Tipo. La stampa dei tempi, con tutte le tonalità di colore che venivano fuori passando da una rivista all'altra, non aiuta, ma così, sempre "a naso", secondo me potrebbe essere lui.
Dopo una profonda analisi, tempo fa venne infatti fuori che quella delle tre foto dell'estate 1987 non era una vettura vera, bensì il cosiddetto "prototipo 0" (del 1986, terminato da I.De.A mentre in strada giravano gli "Unone") come in gergo veniva definito il carrozzato e - magari parzialmente - meccanizzato con alcuni dettagli ancora finti, come ad esempio i fari posteriori che qui erano semplici blocchi colorati o le frecce anteriori che in una delle foto del 1987 apparivano palesemente farlocche.
Questo modello poteva essere soltanto uno, rimaneggiato più volte, oppure potevano essere due molto simili: la prima cosa che potrebbe farci dubitare che sia lo stesso è la tipologia di poggiatesta. Potrebbero aver cambiato sedili, oppure le "auto" potrebbero esser due, ma il fatto è che anche nelle tre foto del 1987 il modello non è sempre uguale (cosa di cui mi sono accorto dopo anni).
Se osserviamo infatti il laterale, notiamo che i poggiatesta che sporgono dalla sagoma del montante centrale sono quelli della Digit (presenti anche sul modello "0") mentre le due immagini di tre quarti mostrano questi poggiatesta finestrati che sembran presi dalla Croma (perchè non sono quelli che avrà la Tipo base).
Si nota chiaramente che non sono gli stessi sedili, anche perchè, oltre a mostrar bene la sagoma di quelli in velluto della versione ricca, sono più in alto rispetto quelli finestrati delle altre foto, come se fossero completamente sollevati.
7 ore fa, v13 scrive:sostanzialmente era un esemplare pre-pre serie. peccato, perché era un bel colore che le donava. anche i fari con la parte chiara secondo me non erano male, più leggiadri di quelli di serie...
Se non ricordo male i fari posteriori con la parte centrale bianca vennero scartati nelle fasi finali per motivi di percezione delle luci di svolta (che erano posizionate in quella parte insieme a quelle di retromarcia): la freccia lampeggiante, immersa nel bianco della sezione, si notava meno.
Molti prototipi furono costruiti con quei fari, e probabilmente si resero conto in quel momento del problema.
Onestamente non saprei dire se avessero visto giusto o meno, a me in questa foto (che casca a pennello) pare che la freccia si noti bene.
Magari fu solo un capriccio estetico a far cambiare i colori, chissà... sicuramente una cosa che accadde proprio all'ultimo, perchè in tutta la design story non vi è una sola immagine di una maquette Tipo con i fari posteriori scuri (anzi, erano bianchi/rossi pure quelli della Tempra, a quei tempi... scusate la foto "strizzata" ma non è colpa mia, la stamparono così )
Dispiace anche a me che alla fine quel colore mostrato nell'estate del 1987 poi non sia andato in produzione così come era, per me era una bella tinta e le donava.
Questo non mi ha affatto aiutato quando ho deciso di customizzare la Tipo Bburago per riprodurre il momento in precedenza mi era successo di mettercela tutta nel riprodurre in scala una particolare vettura, andando a cercare il colore giusto con l'aiuto del codice della Casa... ma in quel caso non sapevo proprio cosa andare a pescare e cercai qualcosa di simile, andandoci forse molto vicino, ma sicuramente senza prenderci al 100%.
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In effetti la Uno Turbo ha preceduto la Tipo! Dettaglio che si tende a ricordare meno perchè Fiat nel 1985 non lo enfatizzò tanto quanto fece tre anni dopo con l'erede della Ritmo. Forse perchè si presentava la variante sportiva di un modello già conosciuto e non una vettura di nuova generazione, sulla quale c'erano da dire tante cose.
Per la Tipo la motivazione era data dalle dimensioni (e dal conseguente peso) del portellone.... che comunque pesa un botto lo stesso. Lo so perchè lo apro spesso e non è affatto leggero, quando chiude fa un bel botto che fa sedere tutta l'auto... mi chiedo che peso avrebbe avuto se fosse stato in lamiera.
Il materiale plastico con cui era realizzato avrà sicuramente avuto un peso specifico inferiore alla latta ma la costruzione era bella tosta comunque, composta da due elementi sovrapposti.
Sulla Uno Turbo penso che il desiderio sia stato quello di realizzare un portellone con lo spoiler integrato, anzichè aggiungere al lamierato standard il solito spoilerino nero.... una soluzione piuttosto innovativa per l'epoca. Così a memoria non me ne vengono in mente altri, risalenti a quel periodo.
La nervatura del portellone "Uno" in lamiera era sicuramente una soluzione studiata per irrobustire un lamierato altrimenti assai facile da ammaccare, ma era anche un vezzo stilistico del Giugi (visibile anche sulla Thema per diversi anni) messo lì a collegare idealmente le due luci posteriori ed allargare otticamente la vista posteriore.
In verità Giugiaro aveva ipotizzato anche una soluzione un po' più "mossa" per la parte bassa del portellone... c'era una maquette (di cui ora, mannaggia, non trovo la foto) che nella vista posteriore mostrava dei gruppi ottici leggermente diversi: la dimensione era più o meno quella ma essi erano tagliati in diagonale nella zona dell'angolo superiore interno (dove c'è la luce di retromarcia per intenderci... che infatti diventava un po' un triangolino come quello della Golf II) e all'altezza di quella diagonale, sul lamierato, correva una scanalatura molto simile a quella che ha la 164 sulla fiancata, per rendere l'idea.
Tornando alla Tipo, aggiungo stasera questi bozzetti che trovo molto interessanti per diversi motivi: la Tipo in generale la vediamo già, ma molte cose che si vedono qui rimasero sulla carta.
Prima di tutto, il frontale con fari e calandra più inclinati, oltre che privo del cofano a tetto, ricorda la soluzione adottata per la Tempra. Poi abbiamo il divisorio del vetro porta posteriore che segue maggiormente il taglio diagonale della porta stessa, e proseguendo verso la fine della fiancata troviamo due diverse soluzioni che lasciarono entrambe qualcosa sulla vettura definitiva.
Sulla prima troviamo il terzo vetro il cui bordo inferiore curva verso l'alto ed è abbinato al taglio obliquo del paraurti, che lo segue con la stessa angolazione.
Sulla seconda è tutto orizzontale: un paraurti classico, e un terzo vetro che prosegue orizzontale verso il portellone.
Il paraurti col taglio obliquo venne scartato in fase di industrializzazione, se non ricordo male per problemi legati al montaggio ad elevata automazione (così dicevano....), ma la vettura uscì con un mix di queste due proposte: terzo vetro dal profilo inferiore che "svirgolava" verso l'alto (molto bello, secondo me) e paraurti "classico".
Inoltre, da notare la soluzione proposta per la fanaleria, più "quadrata", che non arrivava a toccare il paraurti ed era abbinata ad una fascia nera portatarga che univa i due gruppi, una soluzione simile a quella adottata sulla Croma. Devo dire che mi sarebbe piaciuta molto: anni fa, dopo averla scoperta, ho cominciato a guardare il posteriore della Tipo in modo diverso, e a pensare che le manchi qualcosa. Sarebbe stata più "ricca".
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6 ore fa, Abarth03 scrive:5 ore fa, giopisca scrive:quella rossa è la VSS penso che a livello di design non abbia nè preso nè influenzato nulla ma più realisticamente a livello di ingegneria ed ottimizzazione delle meccaniche
Però... una certa somiglianza (che non avevo notato... lei è tutto'altro che arrugginito sior Abarth!) tra la VSS e la maquette 144 c'è, e se ci fosse stata una "contaminazione" sarebbe interessante scoprire se nacque prima l'uovo o la gallina. Ricordiamoci che il VSS viene presentato nel 1981, ma non dimentichiamo neppure che è un parto I.De.A (coinvolti Renzo Piano e il Uolter).
Cosa poi abbia realmente influenzato il VSS a livello progettuale e costruttivo è noto a tutti, non serve dirlo... anche se il profilo della station in quest'immagine che mostra cosa si poteva fare coi Lego mi ha sempre fatto sorridere... perchè se pensiamo ad una certa wagon nata all'inizio degli anni '90....
Uno degli articoli pubblicati nel 1981 (e precisamente quello di Auto & Design) chiudeva così, con le parole dell'Ing. Scolari.
"... comunque entro 3-4 anni avremo una vettura Fiat con 'sottosistemi", anche in materiale plastico, ad esempio il portellone..."
Dettaglio che credo di aver già riportato anni fa da qualche parte, il caratteristico terzo vetro laterale della Tipo non era soltanto un elemento estetico o funzionale (superficie vetrata-->visibilità): aveva un senso anche a livello progettuale perchè la struttura della 2v così concepita, senza un grosso montante C pieno sostituito dal lamierato tetto (e relativo supporto) che incontrava l'esile montante finale su cui poggiava il portellone era la struttura più semplice su cui aggiungere, togliere, sostituire sul carry-over per creare altri modelli.
La base-base la vediamo qui, priva di struttura superiore ma evidententemente costruita con i pezzi per fare una Tipo:
Si erano organizzati per poter fare, dal retrotreno in poi, tutto quello che volevano... e il VSS sta tutto qui.
(ovviamente le staffe oblique che vanno dalla zona cerniere porta al longherone non facevano parte della scocca... credo servissero per tenerla in bolla, dato che le mancava "la testa" )
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Giugiaro ha raccontato mille volte la genesi della Panda, di quando De Benedetti gliela commissionò durante i suoi 100 giorni alla Fiat, mentre lui aveva già le valigie pronte per le vacanze in Sardegna, del suo cambio di programma che lo portò a lavorare mezza giornata alla cosiddetta "Rustica" (di cui in archivio c'è un dossier)
e l'altra giornata godersi il mare... di quando pensò che aveva lavorato per nulla perchè al suo ritorno a Torino gli dissero che ormai DB non c'era più... e di quando lo rincuorarono perchè il progetto era interessantissimo e sarebbe andato avanti.
Era l'estate del 1976... la Panda nacque in riva al mare e venne accettata così com'era, a parte alcune piccole modifiche.
Per cui... non credo che la Yugo sia in qualche modo a lei legata. Personalmente ho sempre pensato che fosse in origine una qualche idea (di quelle che magari restano sulla carta) di pesante aggiornamento della 127, prima di cambiare rotta e decidere di impostare un'auto del tutto nuova (i Progg. 143-144 poi scartati in favore del 146)
Taanto tempo fa, un caro amico che ai tempi lavorava per RC mi chiese se avevo voglia di buttar giù un dossier sulla Yugo, perchè in redazione c'era la voglia di realizzarlo e quella poteva essere la mia prima occasione per collaborare con la rivista. Lo feci, ma rimase nel mio pc a livello di bozza, perchè poi i venti cambiarono e non se ne fece nulla... onestamente non ricordo nemmeno se lo consegnai o meno (era a livello di bozza perchè fatto di tante parti e - come di consueto, quando si parla della differenza che sta fra il mio essere prolisso quando parlo di queste storie e la necessità di essere stringati, sommari e un po' superficiali tipica delle nostre riviste, che sull'auto in questione di pagine ne pubblicano tre perchè ne devono mettere tante diverse su ogni numero - troppo lungo, per cui se lo girai a loro lo feci dicendo "qui c'è tutto quello che ho trovato, diviso in sezioni, usate un po' quel che vi pare, tanto lo so che è troppo") ma non credo di sbagliare nel dire che alla fine un dossier sulla Yugo non sia mai stato realizzato.
Se non ricordo male la questione a quei tempi era che non riuscivano a recuperare degli esemplari decenti per allestire un servizio fotografico (a parte forse rintracciare qualche Koral che poteva ancora esserci in giro).
Non avevo comunque trovato molto riguardo la genesi stilistica, se non che il primo esemplare definitivo di Zastava Yugo era stato costruito praticamente a mano nel 1978.
p.s. Gente Motori nel 1981 fece una bella figura battezzando "Uno" la nuova piccola Fiat con due anni di anticipo, ma si trattò di una soffiata da parte di qualcuno che già conosceva il nome definitivo. Come tutti sappiamo, dopo la "Zero" che era stata la Panda (dopo esser stata "Rustica" per un po') e la "Quattro" che sarebbe stata la Croma, Fiat aveva battezzato "Tipo Uno" il progetto della Uno e seguendo questa corrente di pensiero avrebbe poi chiamato Tipo Due e Tipo Tre... vabbè non serve dirlo.
Quindi, Marin aveva semplicemente tolto il "Tipo", lasciandolo sottinteso. Il caso volle che poi Fiat decise di fare la stessa cosa.
Riguardo invece il prototipo bianco postato ieri, sinceramente non ho elementi per affermare su qualche pianale fosse. Non ci sono notizie certe (almeno che io sappia) su un possibile cambio di pianale nel momento in cui vennero gettati alle ortiche i 143-144 per passare al 146 "Uno-Lancia"... però c'è una cosa da dire: nel passaggio da "Uno-Lancia" a "Uno-Fiat" la vettura s'allunga, cresce (la Lancetta era più piccina) e questo mi ha sempre fatto pensare che Giugi abbia lavorato sullo stile da lui impostato per la Lancetta per adattarlo ad un qualcosa che era già pronto. Un po' come fece Fumia andando a riportare lo stile della 164 su un pianale più grande, perchè lui l'aveva creato per la media "154", l'ipotetica erede della Giulietta.
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6 ore fa, lelasquez scrive:
Infatti.... l'ho notato in seguito riguardandola dal telefono, ma ormai avevo già abbandonato il pc. Vista la lunghezza della portiera anteriore, dovrebbe trattarsi della 3p, di cui forse abbiamo delle immagini in strada.... ah, eccole:
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[Mai nate] Prototipi Fiat mai realizzati
in Automobili Mai Nate
Inviato
Onestamente è la prima volta che sento di questa indiscrezione, e molto umilmente ritengo che possa esser stata rimossa proprio perchè infondata.... se pensiamo che la A112 nasce nel 1969 e che Giugiaro inizia la sua carriera di "solista" l'anno precedente fondando la SIRP con Mantovani (e da subito la concentrazione è tutta sull'Alfasud)... beh io credo che nel 1968 lo stile della A112 fosse già stato definito (non vorrei sbagliare ma già quell'anno i Quattroruote mostrano i prototipi in prova all'interno di articoli che annunciano l'arrivo della piccola "bomba" BB - che non era la Bouchet, non era una Ferrari ma la "Baby Bianchi").
Se Giugiaro avesse proposto qualcosa per la A112, vorrebbe dire che ad essere stata interpellata era la Ghia, dove lui si stava esprimendo dopo aver lasciato Bertone.... e questo mi suona strano.
Purtroppo non c'è molto riguardo la definizione stilistica della A112... è nata in un periodo in cui non si pubblicavano grandi design stories... su FB girano le foto di alcune maquettes (che credo vengano dal volume di Dante Giacosa sui suoi anni di progettazione alla Fiat) ma non sono corredate da commenti riguardo la paternità.