Abarth03

On 6/2/2024 at 20:54, sonicwp7 scrive:

Il posteriore della proposta IDEA si era già visto? 

Un leggerissimo cuneo lungo la fiancata...
Solo a me ricorda la Punto 1a serie abortita a favore della proposta del Giugi?
Devo posare il fiasco?

13 ore fa, Mazinga76 scrive:

 

Se la scritta posteriore è originale, questa è una più unica che rara 70 CL automatica. A partire dal 1984, l'allestimento CL abbinato al motore da 70 cv era esclusivo della versione con cambio automatico. A parte la maschera e il paraurti anteriore, che sono dell'ultima serie, e i copricerchi integrali, questa Ritmo è identica in tutto alla 70 CL automatica dell'aprile '85, avuta dalla buonanima di mio zio.

 

Per quanto riguarda i dati tecnici non so chi menta tra la tua banca dati o la targhetta sul posteriore di questa Ritmo. Ma una cosa è certa: Non c'è nessun elemento estetico che la contraddistingua come una "S"; per me è una "CL" tutta la vita.

Aggiungo che secondo me è molto improbabile che sia una MY '85. Osservate attentamente le maniglie delle porte, sono tonde.
Inoltre non vedo nessun dettaglio che riconduca alla Super. Le cornici dei finestrini non mi sembrano cromate, il montante centrale è in tinta mentre dovrebbe essere scuro.
Per me è una CL su cui sono stati montati mascherina e paraurti del modello '85.

49 minuti fa, savio.79 scrive:

Il portellone?

Proprio così...

So benissimo che la Beta coupè rally è esistita 😉
Ma quella Beta Berlina ha un particolare che non dovrebbe esserci.

l

On 27/1/2024 at 06:47, PaoloGTC scrive:

...

 

Qui sotto uno dei bozzetti presentati da Giugiaro, che la dice tutta.

 

 

 

 

E' facile notare come il bozzetto "1968" di Nardiello fosse un'interpretazione di quello proposto da Giugiaro, nella foto qui sopra.

Per anni e anni e anni questa storia è rimasta sepolta, e per molti l'unica Alfetta su cui mise le mani Giugiaro è stata la GT, ma in realtà c'era il suo zampino anche sulla berlina.

Il frontale e l'andamento della linea laterale  in questo bozzetto fanno molto Alfasud, se dovessero mai esserci dubbi sulla paternità...

On 27/1/2024 at 16:56, PaoloGTC scrive:

 

Sì il periodo è lo stesso, questo bozzetto è uno di quelli presentati da Giugiaro, insieme a quello che ho postato stamattina. Un reimpasto su quote inferiori, volendo essere un po' cattivelli, di quello da lui eseguito nel '66 per la Fidia di Iso Rivolta.

 

 

 

Ecco cosa mi ricordava...🤔
Nessuna cattiveria, sig. Paolo! La verità è che nessuno butta mai via nulla 😁
In ogni caso, questo design funziona meglio su scala maggiore. Francamente quell'Alfetta-Fidia che non ce l'ha fatta, appariva alquanto sgraziata, se posso dire.

On 26/1/2024 at 22:21, max_pershin scrive:

Regarding Alfetta 2 porte

 

This model appeared in production plans in December of 1971. The internal codings of Berlina 2000 (2 porte) Sport were 116.16 (LHD) and 116.17 (RHD)

Weight - 1050 kg, 

 

 

 

And just for fun, the planned model line for 1972-1975

 

 

L'Alfetta due porte, come già sottolineato in precedenza, sarebbe stata molto interessante per i mercati del nord europa.

Il piano commerciale a quanto pare prevedeva anche una versione 1300, motorizzazione che pero' si è vista solo sulla "sorella minore" Giulietta del '78.

E' interessante anche notare che avevano pianificato tutto, anche gli aumenti di listino 😂
Mi sa che non era ancora iniziato il periodo dell'inflazione galoppante...

Su Facebook, mi sono imbattuto in un oggetto che ufficialmente non è mai esistito.
Io stesso per qualche istante ho sospettato si trattasse di un fake, successivamente ho ipotizzato che qualcuno al reparto corse Lancia dev'essersi dilettato a fare esperimenti...

Ingrandite, ingrandite. 

Purtroppo non esistono foto a risoluzione maggiore.

 

On 23/1/2024 at 09:49, AlessioAlfa scrive:

Si parlava di Cinquecento, e a proposito ho trovato su FB questa foto di uno studio alternativo per gli interni che non so se si sia mai vista qui:

Minimalismo allo stato dell'arte...😲 Devo dire che ha il suo perchè.
In qualche modo rimanda alla Panda, e non solo per il volante.

Mai vista nè sentita. Sicuri che sia Lancia?

26 minuti fa, stev66 scrive:

Non odiatemi, ma è una Fiat 130 che ce l'ha fatta 😁

 Beh, ci sta.

Mica è solamente Giugi quello che non butta mai via niente 😁

16 ore fa, PaoloGTC scrive:

Mise pure le ruote in pista.

 

Fa sembrare l'Austin Metro un capolavoro di design...

Dannata crisi energetica del '73. Ci siamo persi una signora macchina 😐
O forse era stata abortita prima della guerra dello yom kippur? Non ricordo se Roberto.c avesse detto qualcosa al riguardo. Ma di questa ammiraglia ne aveva parlato qui molti anni fa, e quando ho visto i disegni ho pensato immediatamente a lei.

I più giovani non possono capire.

Ma a questo signore qua sopra, piace questa vettura 😂

Ma è una Kia Stinger accorciata? 

21 ore fa, multiplex scrive:

VOLKSWAGEN PASSAT - 1973...

 

 

Altra vettura longeva del Gruppo VAG, quanto meno come denominazione, è senza dubbio la Passat giunta fino ai nostri tempi attraverso una serie infinita di ... serie. Quella postata è la 4°, presentata nel 1993 e prodotta fino al 1997 quando fu sostituita dalla 5° serie. Diffusissima, ebbe un notevole successo specialmente nella versione Variant o sw

Al modello '93 ho sempre preferito la terza serie dell'88, di cui a mio avviso la versione pubblicata qui costituiva un restyling.
La Passat '88 in qualche modo è diventata di "tendenza" anche in Italia, mentre i modelli precedenti (al di là del fatto che la seconda serie, negli ultimi anni era stata importata solo in versione sw) secondo me si compravano per caso o per noia, e comunque in numeri esigui.

Povera Arna, bistrattata gratuitamente. Non era peggio delle altre giapponesi di quel periodo 🤣

On 6/1/2024 at 16:31, TonyH scrive:

Se ricordo bene c’è stato appunto un periodo in cui ai neopatentati erano precluse le auto che superavano i 180km/h di velocità massima dichiarata.

 

Di fisso negli anni 80 fino al 1993 (quando introdussero massimo 1.2, massimo 60cv, massimo 150 km/h da rispettare tutte e 3)

Ricordo anch'io quel limite di 180 km/h, che mi pare fosse applicato anche alle patenti cosiddette "speciali", che venivano rilasciate ai portatori di handicap (categoria poi abolita). Sicuramente fino al '93, limitazione poi sostituita da quella ancora più restrittiva che hai citato, rimasta in vigore credo solo per un paio d'anni.

On 6/1/2024 at 16:06, 3volumi3 scrive:

 

 

Potrebbe essere, ma che senso aveva fare due versioni così simili (una da 180, l'altra da 178km/h), con tutto quello che comporta in costi di messa a punto, omologazione, etc?

Non sarebbe convenuto fare un'unica versione da 179km/h (perché immagino che questo ipotetico limite sarà stato di 180km/h), per dire? 🤔

Fermo restando che secondo me la Beta Coupé non era di certo una vettura che aveva un tale mercato tra i neopatentati da rendere conveniente questa lieve diversificazione.

Osservazione più che logica e condivisibile. In effetti si fatica a cogliere motivazioni logiche in una scelta commerciale del genere...

Credo anch'io che si trattasse di una versione "adattata" a qualche legislazione dell'epoca correlata all'età del conducente. Versione di cui peraltro non ricordavo l'esistenza, e che credo fosse poi stata sostituita con la 1300.

La stessa 1300 poi, per un certo periodo e credo per lo stesso motivo, aveva avuto l'insolita cubatura di 1299 cc anzichè 1301, pur essendo lo stesso motore.

1 minuto fa, Mazinga76 scrive:

 

Lesa maestà per chi? Erano auto e marchi forse diversi per filosofia ma ancora simili per immagine, prestigio, fascia di prezzo. Ed entrambe con uno zoccolo duro di clientela appassionata.

Sappiamo bene che non possono esistere auto ugualmente o più performanti delle Alfa Romeo. Il ministero della Verità lavora alacremente affinchè queste eresie non vengano diffuse 😁


Scherzo 🤪
Auto diverse sicuramente come filosofia, ma perfettamente sovrapponibili in termini di prestazioni...e mi permetto di dire che la Lancia appariva comunque più lussuosa dell'Alfetta GT.

On 4/12/2023 at 17:06, stev66 scrive:

GT prima serie la considero una mezza occasione mancata. 

Nel senso che facendola debuttare col 2.0 invece che col 1.8 di Alfetta, e soprattutto con i 6v ( che nascevano per Alfa 6, quindi pronti prima del congelamento) magari portati subito a 3.0 si sarebbe potuto fare concorrenza alle 911 base e medie. 

Per capirci, la gamma 911 nel 1974 aveva un 2.7 150 cv, 177 cv e la Carrera 210 cv. 

Il V6 Busso era già pronto nel 1974, fu stoppato insieme all'Alfa 6) 

Una GT 2.0 130 cv ( motore disponibile sulla coeva 2000), e le Busso 156 cv e 3.0 190 cv sarebbero state degne concorrenti. 

La meccanica avrebbe supportato tranquillamente i motori. 

Invece si preferì fare la 1.6, che alla fine non fece neppure numeri enormi. 

 

Si tratta, secondo me, dell'eccessiva prudenza dell'industria Italiana in quell'epoca.
L'Alfetta GT batteva già dall'inizio la Porsche 924 (peraltro uscita dopo), motorizzata opportunamente avrebbe superato anche la 944 (e non dimentichiamo che lo schema meccanico era lo stesso).
C'è un altro modello Italiano dello stesso periodo che è stata una grande occasione mancata: la Beta Montecarlo.

Forse ancor più dell'Alfetta GT, avrebbe potuto costituire una valida alternativa alla Porsche 911 e, diciamolo, un bastone tra le ruote per le Ferrari 208/308 GT4.

Credo proprio che terrò la mia 1.0 Boosterjet S del 2017...😐

4 minuti fa, Mazinga76 scrive:

 

...Ne scaturì che durante le fasi del passaggio vi furono esemplari marchiati addirittura con tre scritte/loghi: Chrysler-SIMCA-Talbot. Lascio a voi il giudizio se questa politica avesse un costrutto oppure no.

Non ne ha 🤣
A parte che il marchio Chrysler era più radicato in UK, mentre in Europa il prodotto era visto come Simca e basta...tutta quella gestione proprio non aveva senso logico, e io direi neanche commerciale. Perchè se io costruttore sono uscito dalla tua società, ti diffido dal continuare a usare il mio logo.
Si sono mai viste Seat con loghi Fiat dopo l'uscita di quest'ultima dalla società? No.
Si sono viste solo auto che sembravano delle Ritmo, ma è un altro discorso 🤐

Andando indietro nel tempo (1989/90) ci sarebbe da analizzare il mancato accordo tra Fiat e Chrysler, quello "vero", saltato si dice per un veto imposto dall'uomo di Mediobanca...

Uno dei risultati immediati, stando a ciò che avevo letto molti anni fa, sarebbe stato l'importazione in Europa del Chrysler Voyager a marchio Fiat, e la vendita (non so se addirittura la produzione) negli USA delle Tipo/Tempra con marchio americano.

Poi tutto è saltato, e gli americani hanno fatto la Plymouth Neon, noialtri invece l'Ulysse...

Notare che la Talbot 1510 ha continuato a montare volanti con logo Chrysler, il che è piuttosto curioso. Probabilmente dovevano svuotare i magazzini...

18 ore fa, stev66 scrive:

190 costava come Thema, ma l'alternativa a Thema era w123 .che però costava quasi il doppio a parità di prestazioni.

 

W123 o W124? Quando è uscita la Thema, era uscita da poco anche la W124...

In ogni caso, la Thema aspirata era sicuramente in linea con la 200 E almeno per quanto riguarda la potenza massima (secondo me come prestazioni complessive era anche meglio...)
La Thema Turbo i.e batteva tutta la gamma a benzina della W124 al momento della presentazione (*), e mi permetto di dire che anche in versione Turbodiesel non c'era storia (sulla W124 almeno all'inizio i diesel più piccoli erano tutti aspirati, solo la 300D era anche turbo).


(*) per intenderci, la W124 inizia a diventare un oggetto interessante motoristicamente parlando solo a partire dal 1989 con l'adozione delle testate a quattro valvole, non parliamo poi di quell'oggetto pornografico che è stata la 500E.