Vai al contenuto

Cerca nel Forum

Mostra i risultati del/dei TAG ''impressioni di guida'' .

  • Ricerca via TAG

    I TAG sono delle "parole chiave" che permettono di distinguere l'argomento e ricercarne rapidamente altri di analoghi. Usa la funzione con criterio!
    PS. Usa la virgola per confermare un TAG e separarlo dagli altri.
  • Ricerca secondo Autore

Tipo di contenuto


Forum

  • Consigli e Pareri sul mondo dell'Automobile
    • Consigli per l'Acquisto dell'Auto
    • Riparazione, Manutenzione e Cura dell'Auto
    • Assicurazioni - Contratti e Finanziamenti - Garanzie
    • Codice della Strada e Sicurezza Stradale
    • Tecniche e Consigli di Guida
    • SOS Autopareri - Urgenze Viaggiando
  • Novità ed Anteprime dal mondo dell'Automobile
    • Presentazioni Nuovi Modelli
    • Scoops and Rumors
  • Mondo Automobile
    • Prove e Recensioni di Automobili
    • Tecnica nell'Automobile
    • Mercato, Finanza e Società nel settore Automotive
    • Car Design e Automodifiche
    • Auto Epoca
  • Mondo Motori
    • Due Ruote
    • Veicoli Commerciali-Industriali e Ricreazionali
    • Altri Mezzi di Trasporto
    • Sport Motoristici
    • Motori ed Attività Ludiche
  • Mobilità
    • Mobilità e Traffico nelle Città
    • Traffico Autostrade
  • Case Automobilistiche
    • Auto Italiane
    • Auto Tedesche
    • Auto Francesi
    • Auto Britanniche
    • Auto del resto d'Europa
    • Auto Orientali
    • Auto Americane
  • Off Topic in Autopareri
    • Off Topic
    • TecnoPareri
  • Venditori Convenzionati
    • Vuoi farti pubblicità su Autopareri?
  • Il sito Autopareri

Categorie

  • Notizie dal Mondo dell'Automobile
  • Ex

Blog

  • Autopareri News

Cerca nel...

Cerca risultati che...


Data di creazione

  • Inizio

    End


Ultimo Aggiornamento

  • Inizio

    End


Filtra per numero di...

Iscritto il

  • Inizio

    End


Gruppo


Marca e Modello Auto


Città


Occupazione


Interessi


Twitter


Facebook


Instagram


YouTube


Altri Social


Sito Internet

  1. Eccomi qua, la mia prima prova online su un blog ed eccomi con la nuova Seat Leon ST Xperience nella versione 1.6 turbo diesel con la nuova declinazione da 110cv, e finalmente un cambio a 6 marce, ovviamente presente la trazione 4×4….. https://abordoconmarcolino.wordpress.com/2015/03/23/la-mia-prima-prova-sul-blog-test-seat-leon-x-perience-1-6-tdi-110cv-6m/ Prova avvenuta in collina grazie alla collaborazione della concessionaria Seat Cuneo che ringrazio. Test durato circa 2 ore per una percorrenza di circa 60 km totali misti tra urbano, extraurbano , con inserita una salita molto ripida di circa 3 km. Iniziamo ricordando i dati tecnici della vettura, 110 cv dichiarati e finalmente un cambio a sei rapporti che diciamolo subito poco può fare in questo caso contro la massa della vettura di Martorel… nel caso specifico dichiarati 1470 kg e spiccioli sicuramente la motorizzazione perfetta o migliore per renderla agile e sprintosa è il 2.0 tdi 150 cv… dicevamo i dati dichiarati…..Il 1.6 TDI da 110 CV sviluppa 250 Nm di coppia massima, arriva a 187 km/h di velocità di punta e compie lo scatto da 0 a 100 km/h in 11,6 secondi, con un livello di emissioni pari a 122 g/km ed un consumo di 4,7 l/100 km nel ciclo combinato…..ma sotto al piede come si muove realmente e quanto consuma? in pianura o città nessun problema la presenza delle 6 marce permettono di contenere i consumi che nel corso della prova si sono attestati sui 6,5-7 litri per 100 km da cdb, e di rendere la vettura piacevole da guidare, sicuramente non sportiva anzi ma dotata di discreta spinta, senza picchi o vuoti particolari. Certo se si affonda, la risposta è quella che è, nessuna spinta brutale e nessuna sgommata indesiderata, e non per merito dei controlli elettronici è il motore che proprio è tranquillo e pure a volte rumoroso. In salita ed in presenza di pendenze elevate la seconda marcia spesso non permette di uscire dai tornanti con la verve che ci sia aspetterebbe o si vorrebbe. Il resto della vettura spinge al divertimento, l’assetto ben risucito permette di percorrere le curve sia lente che veloci in tutta sicuerezza il telaio mqb è sincero e sicuro, cosi come i freni sempre pronti e piacevoli da usare. Una vettura tranquilla perfetta per il tempo libero.? si perfetta direi. Interni praticamente identici alle Leon con altezza normale cambiano solamente alcune tonalità degli interni nello specifico i pannelli portiera. Esteticamente nella livrea bianca della vettura in prova ricorda in maniera imbarazzante l’audi a4 allroad, molto belli i cerchi da 18 pollici specifici, e come sempre spettacolari i conosciuti full led comuni con tutte le nuove leon 5f. Guidata allegra si sente la presenza della coda lunga e del peso aggiuntivo ma il piacevole intervento della trazione integrale 4Drive, che utilizza una frizione multidisco a comando idraulico e controllo elettronico rende il tutto armonioso e tranquillo nella gestione. Comoda come tutte le sue sorelle più basse o con meno porte risulta nel complesso un modello riuscito, e come detto perfetta per il tempo libero , si passa da 587 litri di capienza a 1.470 semplicemente abbattendo le file posteriori, parlando della capacità del vano portabagagli. unico appunto personale? il prezzo di listino che secondo me sale un po troppo,…
  2. Signori, visto che ci siamo un po' incartati sul confronto di EVO ...beccativi questa. Due righe tenute nel cassetto da un po', riesumate per un altro forum, vediamo se ho il potere di distrarvi per due secondi due dalla 4C Come una bestia feroce…ovvero il piacere della pura semplicita’ No, no, niente di che, nessuna velleita’ letteraria, questo titolo e’ la cosa piu’ immediata che mi e’ venuta in mente dopo aver girato per giusto un paio d’ ore a bordo di un’ auto che rapirebbe anche I cuori piu’ duri…a patto che di cuori da gentleman si tratti. Roba in via di estinzione: Aston Martin Vantage V12 manuale. Esterni Devo aggiungere qualcosa? Interni. Aspetta, guardiamone ancora le forme. Belle le portiere con apertura ad ala di cigno, meno interessante per me la chiave che vorrebbe sembrare un pezzo di gioielleria ma che invece sembra un mattoncino glitterato. Una volta scesi in abitacolo I veri pezzi di gioielleria sono invece i quadranti sul cruscotto, davvero belli anche se il contagiri cha va al contrario una volta in Marcia da’ un po’ fastidio. In abitacolo c’e’ un tripudio di pelle ed alcantara, persino il volante, bruttino, molto bruttino, acquista fascino cosi’ come i bei sedili molto contenitivi. L’ambiente e’ veramente piacevole, lussuoso e sportivo, poi pero’ ad un occhio approfondito…console centrale bella come linea ma con tasti sparzi alla “caput cazzi”, bruttissimo l’ orologio. Con la ormai consolidata associazione con Jaeger-Lecoultre potevano tirare fuori qualcosa di piu’ carino? Terribili poi tasti del navi, con uno schermino triste. A provare ad usarlo comunque non ci ho minimamente pensato quindi…passiamo alle cose serie: posizione di guida. Sedili posizionati molto in basso ed indietro, si sfiorano letteralmente strada el’ assale posteriore con il culo. Volante e pedaliera in ottima posizione. Adorabile la leva del cambio con il pomello squadrato in alluminio pieno, le cambiate, complice il movimento fluido della leva e la frizione pesante il giusto sono una goduria, peccato che il tunnel sia molto alto e la leva posizionata troppo indietro. Per chi e’ basso di statura come me e’ difficile trovare una posizione perfetta per le cambiate. Alla guida. Partiamo. Una volta girata la chiave, inutile dirvelo, lo sapete, il suono che viene fuori e’ allucinante, la prima cosa che mi viene in mente e’ un misto tra un abbaio, un ringhio ed un ululato, molto mannari. Questo e’ un mostro, pensando ad un film mi verrebbe di dire” state lontano dalla brughiera”. Questo e’ un lupo mannaro inglese a Londra. Subito si sente che la risposta all’ accelleratore e la fame per gli alti giri ti inondano il cervello. Non abbiamo la incredibile onda di potenza che puo’ darti una GT-R, abbiamo una energia senza fine che in collaborazione con un suono aulico e malvagio allo stesso tempo ti porta in inferno, purgatorio paradiso e ritorno senza che tu abbia neache il tempo di fiatare. Gundam o maggiolino turbo (aka nucleare) sono certamente piu’ veloci ma questa roba ha una catattere inarrivabile. L’ adozione del motore di DBS nel corpo piccolo, asciutto e teso di Vantage ha creato un’ opera d’ arte bella da vedere e da guidare. La maniera in cui il motore libera la sua furia, la intuitivita’ con cui la sale senza sussulti sono perfettamente in sintonia con la maniera con cui puoi controllare il corpo vettura. Per un pecoraro della guida come il sottoscritto un mezzo cosi’ corrisponde al bere un vino pregiato che pero’ mantiene la genuinita’ di un primitivo fatto in casa. Allora, a parte l’ abitacolo cosi’ cosi’, tutto perfetto? Boh, per quelle due ore sono stato completamente rapito, il cambio manuale. …il cambio manuale su una V12, goduria. Buttati su una strada tutta curve, sembra che quasi tu abbia il potere di far espodere quei dodici cilindri sotto il cofano, li vedi quasi respirare dalle ferite sul cofano.Troviamo I difetti… le sospensioni sono abbastanza agghiaccianti , ricordo la presenza di un tasto sport che puo’ anche perggiorare le cose. Poi? Ce ne sarebbe una lista ma mi rendo conto di essere influenzato dal fatto che Quest’ auto va al di sopra della tecnica, della bellezza, del suono. E’ una bestia strana, e’ rumorosa, veloce, antiquata e bellissima. Sembra fatta da un artista che aveva in una mano una clava e nell’ altra un pennello. E’ una forma di terapia.
  3. E vediamo come va... quanto va, quanto consuma e tutto il resto. a breve per un resoconto dettagliato. saluti https://abordoconmarcolino.wordpress.com/2015/05/13/manca-poco-e-poi-3-giorni-con/
  4. Che dire, tutto molto molto bello. In pista a Modena grazie agli amici del Club Toyotagt867Brz italia. Si ringrazia il proprietario della rossa gt86 Emanuele. Mi ha scarrozzato per 12-15 giri in pista tra un traverso e l'altro. Mi sono diverto tanto che... a breve passerò ad una GT 86...spero!!! https://abordoconmarcolino.wordpress.com/2015/05/25/se-dico-gt86-se-dico-trazione-posteriore/
  5. Come promesso due righe due su un’ auto assolutamente incredibile. Premetto che non ho mai guidato la 458, alla guida sono una schiappa e l’ auto l’ho provata su strada e neanche per tanto tempo. Insomma, le solite impressioni di un appassionato medio-man. Esterni. Per me, bellissima. Acquattata e cattiva, dal vivo appare insolitamente compatta. Purtroppo non ho fatto foto ma quando l’ ho presa era parcheggiata accanto ad una 458 Italia e ad una MP12. Se la prima e’ attraente ma strana, la seconda elegante ma blanda, la piccolo Lambo e’ un concentrato di energia, un insieme di forme, curve e tagli che sprigionano una cattiveria immensa senza fronzoli. Anteriore corrucciato, muso bassissimo che per fortuna si puo' sollevare, posteriore sublime perche’ un po’ ricorda la Miura, bella la griglia sul cofano motore che pero’ e’ di una plastica abbastanza scialba. La linea laterale poi sembra quella di un animale pronto ad aggredire. Se amo le linee retro’ e la “happy face” da ranocchia del maggiolino schiacciato, devo dire che la cattiveria "essenziale" della Huracan non mi dispiace affatto. Interni. Cominciamo dalla chiave. Bella, peccato pero’ che sia quasi identica a quelle Audi. Premi un tasto e le maniglie si aprono automaticamente. Una volta spalancata la portiera entri in un ambiente che definire claustrofobico e’ poco. 458 e’ ariosissima al confronto, stessa cosa che succedeva paragonando tra loro le antenate Gallardo ed F430. La vetratura molto ridotta, I rivestimenti scuri in alcantara, I sedili molto contenitivi ed un abitacolo piccolo, con in piu’ la griglia dietro…sembra di essere in un mini tank o in un caccia. Il disegno degli interni devo dire che non mi affascina piu’ di tanto, il motivo esagonale alla lunga stufa ed alcuni comandi (clima e navi) sembrano quasi buttati li' a casaccio. I tasti presenti sotto il piccolo display di temperature acqua olio etc.. sono invece molto belli e di ispirazione aeronatica. Splendidi poi gli enormi paddles sul piantone. to be continued... - - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - - Alla guida. Specifico che questo esemplare non ha lo sterzo ad assistenza variabile tanto criticato da parte della stampa. Allora, partiamo. Lo sapete tutti, c’e’ un tasto da premere dopo aver sollevato il pannellino rosso. Si da’ fuoco con gli scarici che eruttano rabbia. Una volta partiti, con I settaggi in “strada” e tutto in automatico e’ impressionante quando sia facile portarla. Devi guardare l’ abitacolo e le facce di chi ti guarda per ricordarti di essere in una supercar piuttosto che in una comoda auto di lusso. L’ ergonomia a bordo e’ esemplare. Poi cambi I settaggi o semplicemente dai un paio di mazzate in downshift sui paddles e… la bestia viene fuori. The devil inside, impressionante. Dove Gallardo diventava un po’ scorbutica (e adorabile) qui si entra in una dimensione semplicemente superiore. Il cambio automatico e’ di una velocita’ che non so esperimere. Cayman GTS da questo punto di vista mi aveva impressionato ma qui, ohhhh, decidi tu e solo tu, vedi una curva, pesti come un mulo, downshift, entri ed in uscita appena sfiori di nuovo i paddes parte come siluro con il V10 che urla e lo scarico che sputa fuoco. Credi di abituarti e quando provi di nuovo ti meravigli di nuovo….e ti meravigli, se ce ne fosse il bisogno, che hai appena compiuto 40 anni e qui, seduto in questo mostro sei quel bambino felice che negli anni 80 sognava la Countach, la Testarossa o la 911 turbona. La maniera con cui accellera, cribbio, prende a schiaffi una una GT-R, la Huracan e’ solo..incredibile, aggressiva, comunicativa e facile. Sovrasterzo, sottosterzo??? E che ne so, cosi’ su strada, vai vai vai, SUPERCAR TOTALE. Non so quanto di queste impressioni siano attendibili perche’ seppur abbia guidato spesso roba forte (inclusa l’ adorabile Gallardo e la piu’ "dura" F430) non sono certo un guidatore esperto. O forse e’ per questo che sono estasiato. In questi lidi ci sono utenti con ben altra esperienza, alfa jtd, simogtr, ricky1750 e altri, se l’avete provata o vi capita di provarla, sarei curioso di sapere cosa ne pensate. In conclusione mi limito a ripetere quando pensato sia da me che un altro tipo che l’ha guidata lo stesso giorno: metti insieme la finesse di una NSX, le prestazioni di una GT-R, la facilita’ di una 458, il suono di una F-type R ed il dramma di una Lambo a caso. Basta? No.
  6. Arcy79

    La "stella" di Arcy...

    Ciao cari ragazzi e da un po' che non apro un thread continuando a seguirvi in una posizione un po' più arretrata:D. Beh ho deciso di rendervi partecipe del mio nuovo acquisito in sostituzione della oramai famosa, per i più vecchiotti:lol:, della mia Alfa Romeo 147 MJet 150 cv Distinctive. Dopo qualche riflessione, forse anche eccessiva, ho dediso di prendere la MB Classe A 180Cdi grigio montagna con Pack Sport, Audio20, Mirror Pack, fari bi-xenon e cerchi da 18" cut-style. Dopo poco più di un mese dal suo arrivo credo di essere in grado di dare le mie prime impressioni sulla vettura. Premesso, mai avrei immaginato di comprare un giorno una MB essendo stato lo stesso marchio, fino a qualche anno fa, la cosa più lontana dal mio modo di concepire un auto. Tuttavia oggi posso dire che il nuovo corso stilistico MB, eccessivamente criticato qui su AP, é riuscito invece nel suo obiettivo di far avvicinare coloro che mai avrebbero pensato un giorno di farlo. Ma veniamo alla mia Stellina Esternamente l'auto é per me la più bella della categoria anche se necessita della presenza dei fari a led i quali cambiano completamente l'auto trasformando il frontale da un design bello ma "moscio" in un design aggressivo e sportivo. Nel mio caso a rendere ancora di più l'auto proporzionata concorrono i cerchi da 18" che per me, alla pari degli xenon, dovrebbe essere il primo optional con cui dotare una MB Classe A. Entrati nell'abitacolo l'auto si presenta molto ergonomica ed il posto guida mette subito a proprio agio grazie alle diverse regolazioni sia del sedile che del volante. In generale la seduta é bassa ma é al tempo stesso comoda forse anche grazie ai bellissimi sedili con poggiatesta integrato abbinati all'allestimento sport. La plancia ha un design riuscitissimo ed ergonomico con ogni comando posizionato nel posto dove te lo saresti aspettato. La qualità della zona alta della pancia é ottima con plastiche soft-touch mentre la parte bassa della stessa l'ho trovata piuttosto cheap così come ho trovato estremamente cheap il design del clima semi-automatico di serie. Mi sarei aspettato qualche vano portaoggetti in più dato anche le ristrette misure del cassettino lato passeggero anche se sul tunnel centrale trovo comodissimo la presenza sia del doppio porta bottiglia che del vano presente al di sotto del bracciolo centrale. Dopo un mese o poco più e 2000km percorsi con un ciclo città/autostrada al 50/50 con consumi che si attestano intorno ai 5,7l/100 posso dire che l'auto è silenziosissima in autostrada mostrando una cura nell'aerodinamica da parte dei tecnici MB che altre case non mostrano di avere ed una silenziosità complessiva anche in città e su diverse superfici, compreso il pavé, nonostante la vettura sia dotata di cerchi run-flat da 18". Al momento posso annoverare tra i pregi: 1-design esterno 2-design interno 3- qualità percepita generale 4-tenuta di strada 5-cambio e frizione 6-silenziosità di marcia complessiva 7-sedili allestimento sport. Meritano una annoverazione per la comodità e per la qualità. Difetti: 1-comparsa di un cigolio sul pedale frizione comune a parecchie classe A. 2-con il pieno di carburante si può sentire il rumore dello stesso quando l'auto è in movimento:pz. É un difetto comune a parecchie classe A che poi scompare appena si consuma qualche litro di carburante. 3-parte bassa della plancia troppo cheap 4- su un auto da €30.000 è per me inaudito non avere un clima automatico di serie. Imho. 5-Audio20. Non è che sia un vero e proprio difetto ma mi sarei aspettato qualcosa in più dall'interfaccia multimediale sia perché non riesce completamente a dialogare con il mio IPhone e sia perché dialoga male con il mio supporto USB con tutta la mia discografia. Nello specifico per alcuni Album sullo schermo viene mostrata la copertina dello stesso e per altri no pur avendo eseguito le stesse operazioni di upload. Al momento non ho altro da aggiungere:lol: ps. Al più presto arriverà un book fotografico state tranquilli:lol:
  7. Buongiorno. Vi scrivo oggi, dopo averla guidata in un paio di occasioni, ed averci viaggiato da passeggero innumerevoli volte, di un VW Maggiolino 2.0 TSI DSG, auto con due anni di vita e 22k km percorsi acquistata a dicembre scorso dal mio amico più caro in conce VW. Esterni L'auto è una rivisitazione, stilisticamente ben riuscita, del tema e dell’icona Maggiolino. Paragonandola alla precedente New Beetle, è più razionale e “stradale”, più aerodinamica quantomeno alla vista; potremmo dire che ciò che del vecchio Maggiolino veniva rielabolato in una gradevole chiave caricaturale e fumettistica nella New Beetle, qui viene rielaborato in chiave più sportiva dandole un risultato più serioso. Imho è stata tentata una sorta di razionalizzazione e normalizzazione volta a rendere piacevole quest'auto anche a persone meno estrose: il risultato, purtroppo, è stato un innegabile flop di vendite in tutte le motorizzazioni (nonostante la trovata dell’optional dei cerchi vintage, che trovo fantastica). Interni Anche qui, come che per gli esterni, il tentativo è stato quello di essere più fedeli al Maggiolino anni ’70 in parte riuscendoci, come nella zona davanti al passeggero. Il limite è che “sa troppo di Golf”. Il colore scuro preponderante delle plastiche, la solita grafica con l’illuminazione bianca, il blocco centrale del clima e dell’infotainment sono, inevitabilmente quelli della Golf. Pertanto il senso di efficienza e austerità generale che si respira cozza un po’ con l’idea di ciò che dovrebbe essere un’auto che si acquista per sfizio; pecca un po’ a mio avviso di qualche componente emozionale, qualche vezzo, qualcosa di bizzarro e originale che ti aspetteresti ma non c’è. Posto guida Molto comodo e pratico da regolare. Regolazioni dei sedili tutte manuali e precise. Il sedile è ben contenitivo, ma altresì comodo anche per lungi viaggi. Chiaramente alla guida la percezione degli ingombri è quella che è, data la linea esterna e la vetratura poco estesa, ma un po’ le dimensioni ridotte, un po’ l’aiuto dei sensori avanti e dietro in manovra, rendono l’auto comunque semplice da manovrare. Unica scomodità è che sei a rischio strappo ogni qualvolta prima di partire devi recuperare la cintura dietro al sedile; meglio ci sia qualcuno seduto dietro che te la porge. Plancia e comandi Sull’austerità di fondo mi sono espresso già. L’imprinting Golf garantisce, tuttavia, che tutto sia dove aspetti di trovartelo, e con una qualità di montaggio a regola d’arte. Curioso che il contagiri sia molto piccolo, e l’indicatore del livello carburante molto grande. In pratica uguali! Abitabilità In due si viaggia senza rinunce; i sedili anteriori sono molto comodi e dietro chi è alto 1.75 riesce a starci discretamente, senza toccare con la testa il tetto, che comunque resta spiovente, e a patto che chi è davanti riduca un po’ lo spazio per le gambe. Peccato solo che i due posti dietro hanno lo schienale in posizione un po’ troppo verticale. Bagagliaio Non c’ho chiaramente mai caricato nulla, ma me l’aspettavo più piccolo. A occhio tre borsoni morbidi di media grandezza c’entrano. Ribaltando i sedili posteriore c’entra il mondo intero (di due persone) Accessori E’ una versione ben accessoriata: navigatore, attacco Usb, vivavoce, cruise control, clima aut., sensori di parcheggio avanti e dietro. Mancano solo i fari allo xeno e, vista l’impatto estetico di questi sul dato modello, è davvero solo un bene! Comfort Soprendente. Da un’auto comunque derivata da Golf GTI e dotata di cerchi in lega da 19”, mi aspettavo qualcosa di più rigido e, soprattutto, reazioni più secche alla guida. Invece riesce ad essere comfortevole, a patto ovviamente di fare comunque molta molta attenzione a dove metti le ruote. Motore 2.0 turbo e 200 cv. Sornione, sempre pronto a spingere, ben aiutato dal cambio e dal turbo. Perfetto per il tipo di auto, non per le nostre strade. In pratica va guidato sempre sfiorando il piede sull’acceleratore, se vuoi rispettare i limiti. Rumore molto poco. Efficienza massima, ma zero farfalline nello stomaco. Accelerazione 0-100 dichiarato in 7,5 secondi è un risultato giusto per chi vuole brio, e all’occorrenza un po’ di più. Ripresa Un motore turbo, abbinato ad uno dei migliori cambi automatici mai progettati, ti toglie da ogni impiccio in qualsiasi situazione. Schiacci e va, anzi non schiacci nemmeno quanto vorresti, ed è andata già, e ti tocca frenare Mi piacerebbe provarla con il cambio in S, ma su strada pubblica non è consigliabile. E’ tutto tranne che un’auto da pista. Pregio e limite di quest’auto. Cambio Poco da dire sul DSG 6 marce. Molto apprezzato anni fa su Leon FR, molto apprezzato qui. Forse alla lunga su un’auto del genere annoia, ma qui entrano in gioco fattori di gusto altamente personali. Mi ripeterò, il cambio è perfetto, l’efficienza è massima, l’emozione poca. Sterzo Molto leggero in manovra; in autostrada è preciso, ma l’avrei voluto un po’ più consistente. Trasmette poco la sensazione delle ruote messe sull’asfalto. Freni Potenti e ben modulabili, sebbene non ho avuto modo di staccare per bene. Tenuta di strada/Stabilità Non l’ho minimamente portata al limite, né ci sono stato da passeggero in un caso del genere. La sensazione è che il limite sia molto alto, e l’auto molto molto incline al perdono se lo superi. Mi dà anche l’idea che non si scomponga troppo su asfalto imperfetto, ciò la rende adatta alla qualità media delle nostre strade. Consumo Il trip parla di 9 km/l per un’auto usata principalmente per tratti brevi e cittadini, con qualche capatina autostradale a velocità da codice. Non mi sembra affatto male. In conclusione E’ un’auto che acquisti per la linea, mantiene uno stile che si fa notare ma non troppo. Alla guida è un buon compromesso per chi vuole un’auto sfruttabile nel quotidiano, ma che sia in grado di dare un po’ di brio all’occorrenza. Il resto è fredda efficienza e lucido razionalismo tedesco nel bene e nel male. Fossi stato l’amico, l’avrei comprata cabrio e il senso dell’auto sarebbe stato differente. Ma la cosa importante è che la prende e la posa quotidianamente con il sorriso a 44 denti, pertanto, alla fine, l’ho consigliato bene.
  8. Ospite

    Seat Ibiza SC FR 1.2 TSI

    Questa è la prima recensione che redigo qui in questa sezione, quale modo migliore per inaugurare la prima di - si spera - altre prove scritte recensendo la mia personalissima auto? Sto parlando della mia "Coccinella" che oggi compie 6 mesi: la mia pargola Seat Ibiza FR, versione Sport Coupè 3 porte, con un cuore sovralimentato e tanta grinta da vendere. - Iniziamo con una presentazione degli esterni dell'automobile. Eccola come appariva nel posteggio della mia università il giorno dopo che l'avevo ritirata, quando era stata lucidata e pulita a specchio. Se ci penso mi viene da piangere dato che ora è sporca da fare schifo e sto rimandando il più possibile la pulizia causa tempo instabile. Torniamo alla descrizione, come dicevo questa è la versione FR della Ibiza, acronimo che sta per Formula Racing, cioè il modello sportiveggiante nel look esterno, interno ed in parte della meccanica (freni maggiorati, sospensioni più rigide e servosterzo tarato in modo diverso) a cui sono riservati i motori più potenti della gamma ma che però rimane sempre sotto un gradino alla sportivissima versione speciale Cupra che monta il 1.4 Tsi da 180 cavalli. FR si potrebbe paragonare a ciò che i modelli S stanno ad Audi, ovvero sono quelli sportivi ma non ancora estremi come i modelli RS, ma diciamo che in realtà quest'auto in questo particolare allestimento (e a partire da questo modello di Ibiza moderno) è stata resa disponibile anche con un motore che ha una potenza insolitamente bassa: il 1.2 Tsi, che possiedo, da 105 cavalli. La scelta era tra quello ed il 1.4 Tsi da 150 cavalli abbinato al cambio doppia frizione DSG, reputato troppo spinto per le mie esigenze (e per il mio portafoglio al momento dell'acquisto) e perciò ho seguito la testa comprando quello che secondo me è il motore perfetto per questa automobile e che ogni volta che mi siedo al volante mi regala gioie e una fluidità di guida che molte altre auto si sognano. Minigonne, spoiler, paraurti anteriore maggiorato con griglia a nido d'ape e posteriore maggiorato con un estrattore d'aria (a carattere meramente estetico immagino) da cui spunta un cromatissimo scarico doppio che non viene montato neanche su vetture come Golf e Audi A1 da diverse migliaia di euro in più, con motori molto più potenti e prestigiosi (es. 2.0 Tdi da 170 cavalli), se non in versione "nuda e cruda" senza cromatura, fari anteriori bruniti, posteriori a led e per finire dei cerchi da 17" con pneumatici Pirelli P7 225/45 R17 completano la dotazione specifica per questa versione sportivetta. Di serie l'apertura comfort dei vetri, tramite telecomando. Gli optional che ho aggiunto sono i vetri posteriori oscurati, i sensori di parcheggio posteriori e gli stessi cerchi da 17" che per soli 200€ in più mi hanno fatto salire di livello dai 16" offerti di serie per l'allestimento e la vernice pastello speciale "Rosso emotiòn" che - secondo me - si intona perfettamente all'auto con quei riflessi violacei che spuntano sotto al sole. INTERNI: Se all'esterno l'auto ha molta personalità, grinta e non passa di certo inosservata, gli interni peccano in parte per fantasia e per qualche rifinitura un po' al risparmio (es. il cielo e il rivestimento delle portiere) ma pur sempre di qualità. Ho letto molti utenti su internet parlare male degli interni di quest'auto e, vi dirò, prima di salirci sopra in concessionario ero scettico anche io circa la qualità del prodotto ma alla fine mi sono totalmente ricreduto poichè mi sono trovato seduto in un abitacolo realizzato con plastiche e materiali di qualità (anche se purtroppo alla vista non sembra) ed assemblaggi fatti con cura. La corona del volante è rivestita in pelle traforata con cucitura a contrasto rossa e logo FR in basso, con comandi "al volante" di radio e telefono posti sotto i comandi delle frecce, abbaglianti e cruise control, posizione insolita ma curiosamente comoda devo dire, poichè i comandi sono stati sagomati per essere impugnati agevolmente allungando le dita, rivestimento in pelle anche per cuffia e pomello del cambio mentre nei posti anteriori trovano posto due comodi sedili sportivi (ho dimenticato di fare la foto XD) ben profilati, contenitivi il giusto, e spaziosi. Il motivo sportivo rimane invariato anche nel comodo divano posteriore che può accogliere in totale comfort due adulti di statura anche considerevole (provato con amico alto 1,90 e ci stava bene) e, stringendosi un pochino, anche un terzo passeggero può viaggiare senza doversi sacrificare troppo. La pedaliera di alluminio è un optional aftermarket che arriva direttamente dall'Audi ed è un prodotto per la A1 (che altro non è che una Ibiza/Polo ricarrozzata) che ho preferito rispetto al prodotto di Seat. La posizione di guida è perfetta e, se ci fosse bisogno, in un battibaleno si trova la giusta regolazione spostandosi anche in altezza (idem il passeggero anteriore) e regolando la profondità del comodissimo volante. L'abitacolo è spazioso anche se non brilla per la disponibilità di vani porta oggetti, tuttavia quelli presenti possono comodamente accogliere il contenuto delle nostre tasche ed una bottiglia, mentre il vano portaoggetti è molto spazioso ed è climatizzato se l'aria condizionata è in funzione. Il baule invece è uno dei più spaziosi del segmento, soglia di carico bassa e regolarità del vano di carico assicurano doti di carico insospettabili per una 3 porte dalla linea sportiva. Di fronte alla leva del cambio, sopra alla presa 12v, si trovano una presa usb (posizione un po' scomoda ma se non altro tiene nascosta la chiavetta) ed un ingresso AUX per collegare telefoni cellulari e lettori mp3 perchè, ahimè, purtroppo il modulo bluetooth dell'automobile non essendo dei più recenti non dispone della funzione di interfacciamento allo streaming audio degli smartphone e quindi l'unico audio disponibile è quello delle chiamate. Si può tranquillamente fare a meno visto comunque che l'auto non è esattamente freschissima come progetto (è il restyling del modello)...tuttavia si può ovviare al problema acquistando il nuovo Seat portable system, che fa anche da navigatore satellitare e da interfaccia aggiuntiva che fornisce parametri interessanti come temperatura del motore, dei liquidi, pressione del turbo e tante altre cose, che personalmente mi sento di consigliare a chi fosse interessato. Al centro della plancia la strumentazione - a sfondo luminoso rosso - cerca di darsi un piccolo tono essendo rivolta verso il guidatore, quindi troviamo nella parte superiore la radio lettore cd/mp3 ed in basso il climatizzatore automatico Climatronic. Inizio subito con il dire che l'idea di mettere tutti i tasti grossi uguali non è stata delle più felici anche se comunque ad oggi riesco a giostrarmi bene quando devo azionare il tasto che mi serve. La funzione radio non è facilissima da usare e purtroppo non è neanche stata dotata di un'antenna molto performante poichè in alcune zone si possono sentire dei disturbi al segnale, tuttavia la qualità dell'impianto audio (2+2 altoparlanti e 2 tweeder anteriori) fa dimenticare questo inconveniente, mentre l'utilizzo di unità usb o aux in è facile ed intuitiva da adoperare: nessun problema, plug & play. Il climatizzatore automatico l'ho trovato ottimo nel mantenere la temperatura e deumidificare l'aria (è dotato di filtro al carbone attivo antipolline) e mi sento di promuoverlo quasi con il massimo dei voti se non fosse per una scelta che non mi è stata molto chiara, ovvero quella di settare come temperatura minima quella di 18 gradi dopodichè se si vuole scendere ancora il display del climatizzatore segna "LO" - Low - ed inizia a sparare a manetta aria alla temperatura più fredda possibile (se AC è accesa) o direttamente l'aria esterna (d'inverno e con temperatura < 18 gradi): personalmente avrei optato per arrivare a 16 gradi minimi. Il resto della strumentazione è ben visibile e molto gradevole alla vista, specialmente l'ottimo computer di bordo che fornisce un'infinità di dati (consumo medio, istantaneo, autonomia, velocità corrente, media, durata del viaggio, ecc..) ed è comodamente manovrabile da un piccolo bilancere posto sulla leva dei comandi dei tergicristalli. Insomma la bontà di tutto l'insieme purtroppo non riesce a trasparire a prima vista a causa di una "mancata fantasia" nel disegnare la plancia e la strumentazione, si ha come l'impressione che l'auto sia stata volutamente trascurata dentro per non dare fastidio alla sorella di famiglia buona (Polo, ndr) che tra le varie cose viene a costare mediamente 2000€ in più fornendo un motore aspirato 1.4 come scelta top per quanto riguarda i benzina. Sottolineo di nuovo che comunque tutto è assemblato come si deve e, gusti personali a parte, ci si trova in un ambiente gradevole e spazioso con un posto guida come si deve. Veniamo ora alle cose che contano. COME VA: Un furetto. Si, avete letto bene, quest'auto è un piccolo furetto che sguscia per le strade e che non guarda in faccia neanche a motori di cilindrata più grossa quando c'è da fare la voce grossa. Il motore 1.2 Tsi da 105 cavalli ha una coppia massima di 175 nm disponibili sin da 1450 giri/min ed allunga con una progressione omogenea fino a poco più di 5000 giri/min, ma credete a me: non ci sarà mai e poi mai bisogno di andare oltre i 3000 giri/min a meno di non volere tirare le marce per avere il massimo dello sprint. La potenza non è da record ma è abbastanza per consentire all'auto di scattare da 0 a 100 sotto la soglia psicologica dei 10 secondi attestandosi dunque a 9,8 secondi (9,7 con il dsg) ma sinceramente di questo dato non me ne può fregare di meno perchè comunque ci mette in primis un tempo relativamente basso (ricordiamoci che è una utilitaria) ed in secondo luogo perchè a quella velocità ci si arriva benissimo anche premendo un attimo il pedale sulle strade di tutti i giorni, lasciando dietro 1.6 da 120 cavalli a mangiare la polvere. L'auto ha appena 3100 km, la mia percorrenza annua stimata è di 6500 km, ed è stata utilizzata fin'ora in prevalenza in tangenziale/autostrada e per il resto ha fatto città, diciamo per un 20% del totale della percorrenza totale, ed è stata guidata con attenzione ed in modo gentile fino alla soglia dei 1500 km dove, dopo il tagliandino iniziale, in barba alle severissime guide per il rodaggio perfetto che mi sono capitate sotto gli occhi su internet, ho iniziato a guidarla con il mio stile di guida solito...adattato alla filosofia del motore turbo! Arrivavo da 4 anni marcissimi passati alla guida di un mattone blu dotato di 90 cavalli aspirati e con l'asma, una Opel astra H 1.4 twinport, che consumava come una petroliera ed era così pessima che il climatizzatore raffreddava a malapena l'abitacolo e a pieno carico mi toccava spegnerlo per fare una salita senza dover arrivare a limitatore in seconda per vedere l'ago dei giri del motore iniziare a salire una volta innestata la terza marcia, quindi appena ho messo mano a questo nuovo ferro decisamente più leggero e più potente ero l'uomo più felice del mondo (e la felicità ancora non vuole andarsene via). Vista la generosa coppia fornita dal motore ad appena 1450 giri non sento il bisogno di andare oltre i 2000 giri e perciò, in ossequio al computer di bordo che mi consiglia quando cambiare per avere i migliori consumi (si adatta in base al mio stile di guida e capisce se sono in salita/discesa/accelerazione da sorpasso), meccanicamente muovo la leva del cambio in modo che quando la frizione viene rilasciata il motore si trovi già in regime di pressione massima del turbo, cioè di nuovo sui 1500 giri al minuto. Il motore è di una fluidità incredibile e la cosa che mi stupisce più di tutte è che ovviamente è ancora legato vista la giovinezza ed i pochi km all'attivo, ma il piacere di guida viene esaltato da un cambio manuale con innesti perfetti (anche se la retro mi fa smadonnare ancora a volte per farla entrare ), corti e senza contrasti, e da una frizione tra le migliori mai provate. Un'appunto: purtroppo il cambio è di sole 5 marce (6 sarebbero state perfette) e per ovviare a questa lacuna gli ingegneri Seat hanno optato per allungare quarta e quinta (un po' troppo secondo me) e questo può inficiare un pochino la ripresa ma una volta presa confidenza con la cosa basta scalare in terza o tirare un attimo più la quarta ed ecco che il problema sparisce nel nulla. A velocità autostradali il motore sonnecchia sui 2300 giri al minuto, volendo arrivare al limite e qualcosina di più riusciamo a raggiungere i 3000 giri al minuto e se si prosegue con la pressione sull'acceleratore si arriva a 180 km/h con una facilità disarmante (non ci ho provato ma vi assicuro che tira come un mulo). Il volante è sagomato in modo sportivo, tagliato in basso, e ciò oltre ad avere una funzione estetica viene ad essere molto comodo anche nelle svolte cittadine mentre in qualsiasi altra situazione rimane comunicativo come pochi essendo uno degli ultimi modelli elettro idraulici del segmento, tuttavia in alcune situazioni lo trovo un pochino leggero e lo preferirei tarato più pesante (se conoscete un meccanico compiacente in Seat fatevi sistemare il tutto chiedendo di passare dalla regolazione attuale 2 alla regolazione 3 - quella della Cupra - tramite VAG), specie in autostrada, anche se rimane comunque molto preciso anche grazie all'assetto sportivo e agli pneumatici a spalla bassa che garantiscono un grip enorme, per qualsiasi errore comunque interviene il differenziale XDS che frena singolarmente le ruote per annullare sottosterzo nelle accelerazioni forti in curva e durante la guida da tamarro inesperto (o che gioca a fare il pilota di formula 1 con la trazione anteriore) o, più semplicemente, durante le situazioni d'emergenza. Parlando di emergenze, i quattro freni a disco di cui autoventilanti sull'anteriore, consentono di frenare in modo forte e potente, in modo molto modulabile, incrementando ulteriormente il livello di sicurezza percepito alla guida di quest'auto, e vi posso assicurare che un paio di volte ho dovuto inchiodare per colpa dei soliti idioti che cambiano corsia e ti frenano di colpo davanti e l'auto ha rallentato in modo composto accennando giusto un pochino l'intervento dell'abs che si è tenuto in allerta pronto ad intervenire. In autostrada e tangenziale si apprezza il turbo che è perennemente in funzione, sempre tenendo la quinta marcia, e consente di sorpassare agevolmente chiunque e di farlo anche potendo azzardare anche qualche tirata 100 --> 130 kmh quando il traffico richiede di muoversi con decisione e senza esitare, il tutto sotto agli occhi dei milioni di turbodiesel cagafumo che circolano sulle nostre strade pensando di essere i re della strada. Bisogna ricordare a queste persone che il carburante nobile è solo la benzina (). Uh...a proposito di diesel, non vi ho parlato dei consumi. Lascio questa immagine esplicativa: Un viaggio di 60 km in tangenziale mi ha fatto ottenere questo mio record personale di ben 18,50 km con un litro di carburante. La cosa bella è che non è stato un caso, no, perchè con il mio percorso giornaliero per l'università (80% autostrada 20% misto) il computer di bordo - in base al mio stile di guida - segna un valore compreso tra i 5,5 ed i 6,0 litri per 100 km. Ad andature a velocità limite in autostrada, su un viaggio di 160 km, ho ottenuto un consumo misto di 6,5 litri per 100 km mentre in città, a patto di non viaggiare nel traffico intenso e fermarsi ogni 2 secondi, si riesce a stare sui 7 litri per 100 km con facilità. Sono molto ma molto soddisfatto di questi dati e posso dirvi che il consumo medio di quest'auto, tenendo conto di tutte le situazioni, si attesta su un ottimo valore di 15 km con un litro di benzina e questo è senz'altro merito del peso contenuto dell'automobile unito ad una rapportatura sapiente del cambio (e ovviamente del mio stile di guida). Insomma, un piacere su tutti i fronti unito a bassi costi di gestione (ed una dotazione di serie completa) fanno passare totalmente in secondo piano gli interni un po' anonimi e la mancanza dei dispositivi futuristici che tanto ci piacciono (touchscreen, radio dab, luci di posizione a led, ecc..) su auto eleganti come Peugeot 208 e incrementano il mio ego maschile alla guida. Ad oggi se ci penso mi viene da chiedermi che razza di bestia potesse essere il 1.4 Tsi da 150 cavalli che mi ha fatto brillare gli occhi in concessionaria, a cui ho dovuto dire di no per motivi economici (e perchè c'era solo con cambio DSG), o anche la Cupra da 180 cavalli e assetto specifico...ma ricordate che il 1.2 Tsi non è una scelta di ripiego, anzi, come ho detto all'inizio della recensione credo fortemente che sia il motore perfetto per la vettura: equilibrato e cucito su misura attorno alla macchina. Dal lato insonorizzazione temo che si potesse fare qualcosa di più per isolare dal rumore di rotolamento degli pneumatici, ma questo è anche enfatizzato a causa dei cerchi grandi, ma non ci sono fruscii fastidiosi e rumori molesti vari: è tutto nella norma e confortevole. Una curiosità: mettendo la retromarcia la radio si abbassa di volume in automatico per permettere di sentire il *bip* dei sensori di posteggio e si accendono in automatico i fendinebbia (con funzione cornering comodissima). Non sarà una cosa rivoluzionaria ma mi piace. - OPTIONAL E PREZZO: La dotazione è stata integrata con i seguenti optional: vernice pastello speciale, bluetooth per cellulare, sensori di parcheggio posteriori, cerchi da 17" e pneumatici maggiorati. La vettura così allestita è stata acquistata staccando un assegno da 14.000€ a fronte di un listino calcolato di 17.800 (esclusa ipt e messa in strada) e ritengo che ancora adesso sia una delle migliori scelte se si vuole una segmento B con motore turbo adatto anche all'autostrada e che consumi poco facendo divertire con "soli" 105 cavalli. - VARIE ED EVENTUALI: Concludo con due consigli per gli acquisti, per chi fosse interessato all'auto: fari allo xeno e luci diurne a led ed il pacchetto che include specchi ripiegabili elettricamente e retrovisore interno elettrocromico. I fari allo xeno sono spettacolari e vengono via per una cifra mediamente bassa (sui 700€) ma vi assicuro che mi sto rodendo per non averli presi (ahimè, il budget) perchè non solo vi assicurano di vedere bene la strada ma inoltre incattiviscono il frontale dell'auto, mentre il secondo pacchetto ho preferito evitarlo (costava sui 200€) ma mi rendo conto che il retrovisore schermabile automaticamente è una comodità non da poco, specialmente viaggiando su strade piene di veicoli con fari regolati troppo in alto e gli odiosi xeno aftermarket ILLEGALI che mi accecano la notte. Dimenticato il nuovo Seat Portable System (disponibile per le MY2013), prendetelo e godetevelo perchè quando presi io l'auto c'era solo il tom tom che faceva navigatore e stop. - Siamo giunti alla fine del papiro, sono sicuro che ho saltato della roba perchè sono dietro a scrivere da ben 2 ore, mi rendo ovviamente disponibile a rispondere ad ogni vostra domanda se ciò può aiutare a colmare le eventuali falle della recensione.
  9. Ciao a tutti, vi presento la nuova auto arrivata in famiglia: Come alcuni di voi sapranno, la "gestazione" è stata un po' lunga, partita a novembre per cambiare la Corsa con una Note, alla fine è arrivata lei. Gran parte del merito del suo arrivo (e del mancato arrivo della Note, pronta consegna anche lei) va a mia moglie, che oltre ad aver apprezzato le maggiori dimensioni interne di Giulietta ha anche sostenuto che ogni tanto bisogna togliersi degli sfizi e che comunque anche i contenuti della nuova arrivata giustificavano appieno la differenza di 3500eur sborsata. Al momento l'ho guidata per 350km, principalmente nel noioso viaggio Udine-Oderzo e limitrofi, senza tirarla troppo né mettere alla frusta i freni per aspettare che si assestino. Condivido con voi le prime impressioni. Sicuramente spicca tra le note positive, venendo comunque da auto "inferiori" è il grande confort di marcia: UD-Oderzo adesso la faccio e mi sembra di essere partito 10min prima, non 75min prima! L'auto è molto silenziosa e nonostante i 17" filtra molto bene le asperità del fondo. Su strade "sfondate" con le crepette dell'asfalto gli pneumatici diventano un po' più rumorosi, sull'asfalto liscio torna il silenzio. Il fruscio aerodinamico più evidente è quello dei retrovisori: lo senti come se avessi un finestrino aperto! Il posto di guida è molto comodo, il sedile mi sembra ben contenere e non è - per fortuna - troppo soffice. Ho trovato abbastanza velocemente la posizione di guida adatta e l'auto dà molta confidenza, la guidi come la guidassi da sempre (anche se questo è un pregio che hanno un po' tutte le auto del Gruppozzo). Il consumo, nonostante il rodaggio, è sui 4.5/4.8 l/100km a velocità costante, sui 100kmh indicati, praticamente consuma come l'Opel Corsa! uConnect 5": è il primo sistema multimediale "strutturato" che provo in un auto, devo dire che è una figata, o meglio, ho apprezzato molto la parte telefonica: in questi giorni ho prenotato visite, parlato con amici, etc etc senza mai staccare le mani dal volante, con un audio perfetto, soprattutto per chi mi ascoltava. Per il resto ho provato solo la radio, non ancora né CD né l'USB, non ne ho avuta ancora l'occasione. Devo prendere confidenza con le dimensioni esterne, soprattutto in parcheggio, anche su questa, come su GPunto, non si vedono i limiti del muso, per cui massima attenzione. Il "problema" di quest'auto è che non ti rendi conto "di quanto stai correndo" Anche la percorrenza in curva, lasciandola scorrere, senza far chissà che numeri, è soddisfacente. Confronto con "vecchia" Giulietta 2.0JTDm. Sicuramente la nuova è più insonorizzata e filtra meglio le asperità (nonostante il 2.0 avesse i 16") e i nuovi pannelli porta sono più gradevoli. Onestamente, però, sono la persona meno indicata per fare confronti/dare giudizi sugli interni, non sono feticista delle plastiche e a me piacevano anche le dure ma allineate plastiche delle B-MPV giapponesi, per cui non faccio testo. Come scrivevo anche nell'altro topic, non sono ancora abituato a un'auto che comunque si nota. Sicuramente il passo in avanti importante da 147 a Giulietta è stato anche l'aumento dello spazio a bordo, così da includere nella clientela anche chi, oltre alla macchina "bella", cerca anche un mezzo che sia spazioso. Alla fine il concessionario mi ha "regalato" il controllo ai 3/4/5000km ("Vieni attorno a questi kilometraggi." (cit.)) e lo sconto del 20% sui primi due tagliandi. Per il momento trovo che i soldi, anche se non pochissimi, siano ben spesi e mi sento di consigliare il mezzo a che possa averla nel mirino come dimensioni e prezzi. Dove l'ho presa io c'erano sconti ingenti su pronte consegne/km0, che comprano a stock e le piazzano. Lo stesso concessionario (è un multimarca: KIA, Hyundai, Lancia, Subaru, Alfa, Mitsubishi) mi faceva la Cee'd Cool 1.6 CRDi circa 1000eur in meno. A quel punto, come potrevo non prendere la Giulietta? Col passare di km e delle ore di guida aggiornerò il topic.
  10. gianmy86

    '05 Mazda 3 2.0 Sport

    Buonasera! In quest'occasione vi parlo dell'auto che mi ha felicemente accompagnato per 120.000 km negli ultimi 3 anni. L'auto in questione è una Mazda 3 2.0 benzina con GPL aftermarket, in rarissimo allestimento Sport (almeno in Italia). Esterni L'auto, in vendita dal 2003, soprese per le dimensioni atipiche rispetto alle seg. C coeve (tutte allora intorno ai 420 cm, la Mazda 442 cm; per intenderci la Serie 3 Touring ne misurava appena 5 in meno. Si potrebbe parlare di "crossover" ante-litteram). La linea, già di suo piuttosto massiccia e squadrata, appariva poco armoniosa proprio per via della lunghezza eccessiva, ma con quest'allestimento si rivela più gradevole delle altre "3" grazie ai paraurti ridisegnati in chiave sportiva, alle minigonne laterali, ai cerchi da 17" e allo spoiler posteriore, che le donano un primo impatto estetico chiaramente differente. Inoltre è l'unica a presentare inizialmente i gruppi ottici posteriore a effetto led, estesi poi sull'intera gamma con il restyling '06, il quale risulterà più equilibrato nelle forme e invecchierà meglio, grazie anche al lievitare nel frattempo delle dimensioni delle concorrenti. Interni Molto spaziosi ovviamente per la categoria, i sedili sono in tessuto blu-nero che tratteiene ogni tipo di pelo (guai a far salire il cane o mamma/nonna impellicciate in auto, per non parlare di altro ). I materiali sono di qualità appena discreta, ma in compenso il montaggio risulta molto molto curato. Portaoggetti/lattine e svuotatasche vari davvero capienti e ben distribuiti. Posto guida Molto comodo grazie ad una poltrona di dimensoni notevoli. Le regolazioni, tutte manuali, (altezza, profondità e supporto lombare) sono precise. Curioso che per il posto guida lo schienale si regoli con la pratica rotellina, quello del passeggero abbia la regolazione a scatti con una leva (a tal proposito una volta quasi litigai con mio padre che insisteva che non ci fosse nessuna rotellina...ebbene, aveva ragione lui!) Plancia e comandi La zona davanti al guidatore nelle forme è una sorta di plagio alla 147, quindi sportiveggiante e bella da vedere. Il quadro strumenti ha i numeri e le lancette di colore arancio su un riposante sfondo sfumato blu molto bello. La parte centrale è squadrata e dominata dal colore nero delle plastiche, in pieno stile giapponese un po' triste. Le plastiche sono di qualità un po' economica, ma montate molto molto bene, quindi pochissimi scricchiolii. Si sono manifestati un po’ di più invece dopo aver fatto smontare letteralmente mezza plancia per far montare un autoradio con bluetooth e parrott incorporato, ma in assoluto nulla di fastidiosissimo. Abitabilità Spaziosa per 4 persone, in 3 sul divano si sta discretamente. Il divano è ben conformato e i 3 poggiatesta sono regolabili. Manca solo la bocchetta del clima dietro. Bagagliaio Appena discreto in rapporto agli ingombri esterni (300 l) ma la forma è regolare. Il divano è reclinabile nella classica frazione 1/3 2/3 Accessori Il punto di forza di quest'auto. Fari allo xeno, sensore crepuscolare e pioggia, clima automatico, ESP + ASR sono chicche che poche auto offrivano di serie, e nessuna a 20000 euro di listino da nuova Comfort Globalmente è buono, le sospensioni fanno un buon lavoro sulle asperità, ma il punto debole della vettura è la cattiva insonorizzazione dei passaruota. Il rumore del rotolamento supera spesso quello del motore, silenzioso si, ma che in autostrada gira molto alto, facendosi quindi sentire di più e risultando fastidioso in un viaggio di 2-3 ore. Motore L’unità propulsiva è ottima, e ideale per il tipo di auto. E’ un 2.0 cc 150 cv MZR con testata in alluminio, motore rivelatosi eccellente per elasticità, silenziosità (tranne in autostrada) e, quando volevo spingere, brio. Sopra i 4000 giri cambia voce facendosi tirare fin sui 7000. Inoltre, pur camminando quasi solo esclusivamente a gpl nelle mie mani, non ha mai manifestato nessun problema nei suoi complessivi 174.600 km. Accelerazione Mai stato fan delle accelerazioni massime, ma il dato dichiarato di 9” sullo 0-100 mi è sembrato assolutamente credibile Ripresa Deluderebbe ovviamente in rapporto ai moderni turbo, ma questo motore posso dire di averlo amato. Se volevo un po’ di sportività annacquata bastava usare l’ottimo cambio e pestare, guidando invece normalmente era molto piacevole riprendere senza esitazioni anche in 5° a 45 km/h senza scalare, ovviamente con relativa calma. Insomma potevo scegliere tra due anime. Cambio La sparo grossa dopo i 7 antecedenti anni su 147. Questo è il cambio che ogni alfista avrebbe voluto su un’Alfa degli anni 2000. Leva corta e bella da impugnare, innesti secchi e precisi, frizione dal peso giusto, dall’ottimo stacco e dalla buona resistenza. Peccato solo per la mancanza della sesta marcia e per la quinta abbastanza corta, che penalizza il comfort nei lunghi viaggi autostradali. A 100 km/h il contagiri già sorpassa quota 3100, a 130 km/h da codice siamo attorno ai 4300. Ottimo l’allungo del motore fino a 200 km/h circa (anche qua mai testati per più di un km, che la mia strada privata è breve!!!) Sterzo Buona manovrabilità in città, leggero in manovra e abbastanza preciso nelle curve e nei curvoni autostradali, ma è stato comunque difficile adattarmici all’inizio, abituato allo sterzo dell’Alfa, che trasmetteva ben altre sensazioni. Freni Potenti e ben modulabili, incredibile la longevità, uniti ad una gestione sapiente in base al flusso stradale: li ho rifatti solo una volta dopo 80.000 km percorsi. Tenuta di strada/Stabilità Soprendente. Ritenevo l’Alfa un punto di riferimento, poi ho scoperto che questa Mazda mi consentiva di entrare e uscire da alcune belle curve a velocità ben maggiori, anche se prendeva paga dal punto di vista delle sensazioni, del trasmettere la strada. In 3 anni solo una volta è entrato l’ESP in funzione, ed è stato molto utile. Consumo Semplicemente eccellente per la cubatura e le prestazioni. Il dato che posso esprimere con certezza è quello riferito al consumo di GPL, media esatta di 10 km/l su un percorso medio 40% autostrada, 40% extraurbano, 20% traffico intenso. Il computer di bordo segnalava il consumo medio di benzina di ben 7.4 litri /100 km ad una velocità media di 49 km/h. In conclusione In conclusione è l’auto che guiderei ancora se domenica 1° dicembre scorso una ragazza ubriaca non avesse fatto strike centrando 3 auto parcheggiate (100 punti a chi indovina quale ha avuto la peggio tra quelle in sosta). Considerando che l’ho acquistata già da ipersvalutata nel 2011 e che quasi sicuramente vivrà una sua terza vita in Bulgaria, ci avrò perso 3000 euro in 3 anni e, visti i costi di gestione, ha per me rappresentato in miglior value for money possibile in assoluto. E, cosa non da poco, visto che quando l’ho acquistata ho guardato quasi solo a quell’aspetto, ha saputo farsi davvero voler bene, conquistandomi prima con il suo aspetto incattivito e con gli optional, poi con l’affidabilità, la cura costruttiva giapponese e la longevità di tutti gli organi soggetti ad usura. Un giorno, riguiderò Mazda, e spero sia tanto MX-5!
  11. Nelle mie recenti trasferte, ho guidato una Panda ed una 500 S 1.2 . comincio dalla prima L’auto provata è una Fiat Panda 1.3 Mjet Lounge con pneumatici 175/65 14” I km percorsi sono stati circa 100. Esterni L’auto si presenta come una piccola monovolume / SUV ben piantata sulle ruote e bella alta ( fin troppo ). La linea non è entusiasmante ma, molto funzionale. L’impressione è che sia molto più grande di quello che in realtà è, e certamente trasmette una sensazione di minor giocattolosità delle altre A. Interni Ovviamente impostati alla praticità assoluta. I tessuti dei sedili in bianco sporco, sembrano più vissuti di quanto in realtà siano, idem le plastiche di ugual colore chiare della plancia bicolore. . Le plastiche sono tutte ovviamente dure, solo i fianchetti porta sono un po’ più curati con inserti in tessuto. Decisamente cheap la plancetta centrale porta cambio, lo sportello del cassetto portaoggetti passeggero ed i portaoggetti centrali. Nessun particolare disallineamento nei montaggi. Il passo avanti rispetto alla generazione precedente c’e’ , ma il risultato è ancora lontano dai migliori. Posto guida Le regolazioni ci sono quasi tutti , manca quella del volante in profondità. Il sedile guida è un po’ stretto,c’e’ qualche difficolta’ a trovare la posizione migliore. Il volante è privo di qualsivoglia comando che non sia il clacson Pedaliera con pedali acceleratore e freno allineati. Plancia e comandi Il design con l’apertura portaoggetti che include la radio ed i comandi principali è gradevole. Intrigante la goffrature a motivi quadrati della parte superiore della plancia., ma, come già detto, la plastica chiara sembra troppo vissuta. Il risultato complessivo è un po’ troppo utilitario. I comandi climatizzazione sono intuitivi, meno l’accensione climatizzatore. Per agire sulla radio bisogna staccarsi dallo schienale. Strumentazione mista analogico digitale, con un bel plus dato dal termometro acqua, ma con grafica poverella per la parte digitale. CdB monocolore standard fiat, ormai basso di gamma. Manca il termometro temperatura esterna, chissà perché. Cambio ben impugnabile, come su tutte le sorellastre. I comandi degli alzacristalli, sulla plancia centrale, si raggiungono comodamente. Mancano gli specchietti elettrici regolabili dall’interno Abitabilità Molto buona per i posti anteriori, sia per la categoria, sia relativamente alle sorellastre. Dietro un po’ meno: la panchetta è lunga e larga, ma un adulto tocca con le ginocchia nel sedile anteriore quando quest’ultimo è settato per un guidatore “medio” ( io sono alto 176 cm ). Rispetto al segmento resta comunque più che sufficiente. Notevole l’ariosità data dallo spazio sopra la testa. Un punto di merito: i finestrini posteriori standard a maniglia, rispetto a molte concorrenti che offrono quelli a compasso posteriori Bagagliaio Non molto piu’ grande della precedente versione, e’ ricoperto di stoffa robusta. Grazie al portellone verticale e’ sfruttabile anche oltre la cappelliera, ma in assoluto un po’ stretto . Stona lo schienale della panchetta completamente “nudo” in metallo, e stona ancora di più che non sia frazionabile. Accessori Nonostante la Lounge sia la più costosa a listino ( 15.000 euro circa ), la dotazione è scarna e quasi al limite dell’inaccettabile. Passi per la mancanza dell’ESP , ora in fase di risoluzione, e passino i soli 4 airbags, limite condiviso con segmenti B ben più prestigiosi come Polo e Clio, ma nel 2014 non si dovrebbero accettare auto senza il sedile posteriore abbattibile e frazionabile e gli specchietti elettrici riscaldabili e regolabili dall’interno. Due accessori che, sommati insieme, stanno sul 2% del prezzo di listino. Per contro c’e’ lo Stop & Start, che aiuta molto i consumi. Comfort Discreto: il motore si sente solo a freddo , poi a caldo quasi scompare, complici i bassi giri di funzionamento anche a velocità medio alte.. I fruscii aerodinamici solo a velocità superiori ai 90 km/h. Permane un difetto tipico delle Fiat, cioè lo scarso assorbimento del rumore di rotolamento pneumatici, ma è in pratica una costante per tutta la gamma. Sono comunque possibili viaggi a velocità codice anche lunghi, visto anche lo spazio interno non opprimente e la facilità di guida. Motore C’e’ poco da dire sul Mjet 75 Cv e sulle sue qualità che non sia già stato detto in lungo ed un largo. Per non ripetermi, aggiungerò solo che l’ho trovato molto adatto e molto ben accoppiato al corpo vettura. Accelerazione Molto buona, l’auto raggiunge le velocità volute con un filo di gas e molto velocmente, e non va mai in affanno. Per quanto la sua “mission” non sia certo la lotta con il coltello tra i denti, potersi muovere in surplace in ogni condizione aiuta la qualità della guida. Ripresa Vedi accelerazione. Cambio Un classico cinque marce Fiat. Corsa un po’ lunga ed innesti non precisissimi. Più che sufficiente, ma si potrebbe migliorare. Sterzo Anch’esso molto Fiat , leggerissimo in manovra, pecca un po’ in precisione. Adatto all’auto Freni Nell’uso quotidiano, si sono rivelati ben modulabili. Tenuta di strada/Stabilità Auto ovviamente, non da spari o da record nel misto stretto, dona al conducente nell’uso quotidiano una grande sicurezza e familiarità, cercando di essere quell’auto per tutti che Fiat ha sempre saputo far bene. .Almeno a velocità tranquille , l’altezza non si sente. Consumo Ottimo. Nel percorso Roma Fiumicino, Settecamini, tutto nel GRA, con velocita’ dove possibile intorno ai 90 km/h, ma con code a tratti ha fatto segnare sul CdB ( grazie anche allo Stop and Start inserito ) un quasi da record 3,6 litri/100 km ( pari a quasi 28 km/litro . ) Il giorno dopo, a velocità maggiori e con il condizionatore inserito sempre, ho fatto 3.9 litri/100 km. Di fronte a questi dati, non servono alte parole. In conclusione Rispetto alla generazione precedente , Panda III vuole porsi a cavallo tra i seg A e quello B, ereditando la clientela delle B piccole di inizio 2000 ( Punto II, 206, Clio II, etc ) . Ed il salto quantico rispetto si sente. Rispetto alla generazione precedente è migliorata in tutto,e per quanto una piccola diesel sembri quasi un’ossimoro , se serve un commuter urbano tutto fare, capace di affrontare anche viaggi medio/lunghi senza affanni questa e’ l’auto che fa per voi. Noh è però accettabile, a mio parere, che in un’auto già comunque discretamente cara, si debba por mano al portafogli e rimpolpare la lista accessori per benefit oggi francamente indispensabili e che hanno tutte le sue concorrenti , a maggior ragione se stiamo parlando dell’alto di gamma.
  12. Ebbene sì sono riuscito a provare il brucomela . Ecco le mie impressioni ( e scusate se mi sono dilungato più del solito ) L’auto provata è una Fiat 500L Easy Mjet 1.3 85 cv. cerchi da 16”. I km percorsi sono stati 500 circa. L’auto aveva 3000 km. Esterni L’auto si presenta come una monovolume bella grossa. Le foto non le rendono molto giustizia, ed anche una seg. C a fianco sembra piccolina, sia pur più lunga . Rispetto alle concorrenti coreane ed alla sorellastra tedesca sicuramente è più gradevole. Le belle maniglie cromate, l’accenno di bombatura ai passaruota, ed il lunotto non verticale rendono la linea di cintura molto gradevole, mentre è un po’ anonima la coda. Ok il muso, cinquecentesco ma non troppo. Belli i cerchi. Nessun disallineamento o imperfezione evidente e clamorosa. Interni I sedili bicolori con le scritte 500 rendono allegri gli interni comunque molto luminosi.. La sensazione di spazio disponibile è grande ed effettiva. Stonano un po’ le maniglie di regolazione sedili troppo “a vista” e gli attacchi isofix dei sedili posteriori non annegati nel sedile, ma sono peccati veniali per un’auto che vuole essere una “grande utilitaria”. Tessuti e plastiche sono robuste e dure, ma non certo lussuose. I fianchi portiera presentano tasche amplissime , ma a parte la fascia centrale sono in plastica dura e non hanno neanche uno straccio di catarifrangente per segnalare l’apertura, ed ovviamente niente luci di cortesia piedi ( Grrr ) Posto guida Come tutte le auto del gruppo, comodo già al primo contatto. E’ facilissimo grazie a tutte le regolazioni trovare la posizione ideale. Gli unici difetti sono il sedile guida un pochino stretto ed il pedale del freno più alto di quello dell’acceleratore, cosa che costringe ad alzare il piede per frenare senza poter ruotarlo sul tacco. La leva del cambio sembra smontata da un caccia della II GM , ma, lunghezza a parte, si impugna perfettamente. Quando si regola troppo in alto il sedile, la corona del volante copre parzialmente la strumentazione. Una regolazione longitudinale maggiore non sarebbe stata sgradita. La visibiltà è buona , solo davanti non si riesce a cogliere la fine del muso. Plancia e comandi Tutti i comandi sono ben posizionati , di facile comprensione ed accesso, con l’eccezione del comando regolazione specchietti esterni, posizionato sullo specchietto sinistro ,e di quelli della climatizzazione manuale ( molto belli ) , posti troppo in basso. Molto utili e di uso intuitivo quelli della radio al volante, un po’ più scomodo quello del cruise control. Bella la radio Uconnect ed il volante rivestito in pelle . La strumentazione recupera il termometro dell’acqua e segue lo schema della cugina maggiore alfista, ma senza illuminazioni immaginifiche. Resta di chiara lettura, a meno che non si tiri troppo in alto il sedile. Il CdB è il classico ( ed un po’ superato ormai ) Fiat monocolore. Freno a mano tipo Panda, allinizio sconcerta, poi se ne apprezza la comodità. La plancia si ispira alla nuova Panda, ed il design minimalista quasi svedese e la bella fascia centrale di color carrozzeria fanno quasi scordare il fatto che sia tutta in plastica durissima . La sensazione di qualità apparente è comunque buona, grazie anche alle cromature strategiche, ma visto il prezzo discretamente elevato si poteva e si doveva far qualcosa di più. Abitabilità Veramente elevata: quattro adulti stanno comodi anche avanzando al massimo i sedili posteriori regolabili ( io ho fatto la prova col sedile dietro a quello guidatore , e sono alto 176 cm ) ed anche cinque non soffrono troppo. La luminosità abitacolo aumenta poi la sensazione di spazio. Ci sono poi molti vani e vanetti disponibili. Bagagliaio Anch’esso ampio e spazioso , ed ulteriormente ampliabile con lo spostamento dei sedili posteriori. Si può modulare con un tramezzo lo spazio a disposizione. Due nei: il rivestimento di moquette non è completo ( i fianchi sono in plastica ) ed il portellone posteriore è pesantuccio. Accessori Questa versione ( Easy + qualcosa ) è abbastanza ben dotata. Spiccano il cruise control, la radio Uconnect e l’interfaccia Blue Tooth per il cellulare. Validi ed efficaci Start & Stop e sterzo City. Per contro mancano gli accessori più “sfiziosi”( tipo telecamera posteriore od accesso keyless ) che si stanno diffondendo nella categoria e dintorni ( citofonare Golf , ma anche le concorrenti coreane ), non disponibili neppure a richiesta. Uno sforzo in più in questo senso poteva essere fatto. Comfort Bivalente: a velocità moderate ed in città l’ottimo assorbimento delle sospensioni, i sedili comodi e la rumorosità non accentuata creano un ambiente molto valido: oltre i 120 km/h invece la rumorosità del motore ( esaltata dai rapporti corti ) ed i sibili aerodinamici cominciano a filtrare, mentre il rumore di rotolamento pneumatici , che è sempre presente, , giunge quasi al limite del fastidio. Siamo sempre nell’ampiamente sopportabile ( ed un bel passo avanti rispetto alla ben più rumorosa Musa ), ma le berline C equivalenti fanno sicuramente meglio. Motore Il piccolo Mjet Fiat è come il buon vino: più invecchia, più diventa migliore . Questa versione da 85 cv si comporta addirittura meglio della versione da 95 cv da me provata su Meriva, perdendo un po’ di allungo in cambio di una corposità maggiore da 1500 a 3000 giri ( che sono i regimi più usati ). Purtroppo peso ed aerodinamica lo penalizzano non poco, soprattutto a velocità autostradali, costringendo l’autista medio ad un uso più pesante di acceleratore e cambio per mantenersi in linea con il resto del traffico. Silenziosissimo in città , grazie anche allo S&S, diventa un po’ romboso in autostrada. Accelerazione Discreta, ma non chiedetegli miracoli. Ripresa Pigra sotto i 1500 giri, diventa più che sufficiente oltre. Per ottenere il meglio, bisogna però pestare a fondo il pedale. Con questa accortezza, i tira-e-molla autostradali vengono comunque digeriti con disinvoltura ( per lo meno a minimo carico ). Cambio Un cinque marce turistico molto Fiat come manovrabilità ed innesti. Corsa lunga, innesti a volte gommosi . Rapporti ben spaziati, ma corti ( 3000 giri a 130 km/h in quinta ) . Vista la cavalleria ed il peso, non si rimpiange la mancanza di una sesta marcia Sterzo Leggerissimo ( grazie al City ) in manovra ed a bassissime velocità, mantiene una sufficiente precisione ad andature più sostenute. Non è sportivo, ma non è una mancanza di rilievo Nota di colore: questo esemplare, per chissà quale svista sabauda, aveva la ruote dritte solo con lo sterzo girato di circa 10° a sinistra. Visto che la cosa non aveva influenza sulla tenuta di strada, credo che sia un problema solo di preconsegna Freni Potenti ma poco modulabili soprattutto nella prima parte della corsa. Tenuta di strada/Stabilità L’auto mantiene sempre una buona controllabilità e trasmette sicurezza all’autista. Nonostante l’altezza non rolla ed affronta i veloci curvoni autostradali con disinvoltura e restando piantata. Retrotreno abbastanza granitico, quindi poca agilità, ma non è proprio il suo mestiere. Consumo Rilevato dopo 400 km di autostrada e 50 km di città : 5.4 litri 100 km . Buono, visto l’impegno  In conclusione Auto molto riuscita, racchiude in sé il meglio ed il peggio di ciò che FGA sa fare. Alle consuete doti meccaniche e stradali tipiche delle auto italiche ( più che sufficienti anche in questa versione con motorizzazione base ), associa una linea gradevole, uno sfruttamento dello spazio da primato ed una qualità percepita allineata alle concorrenti. Dove è il problema allora ? Fondamentalmente in due ambiti. Il primo è annoso, cioè il tirare via su particolari che potevano essere perfettibili a basso costo, come l’insonorizzazione, gli accessori di serie ed a richiesta, i materiali usati ( e lo sterzo non controllato ) . Il secondo , invece è nuovo per FGA: il prezzo. Una 500L 1.6 mjet Lounge con due accessori viene 23000 euro e rotti, 3500 più di una Kia Venga e 2000 più di una Hyundai ix20 di pari dotazione e motorizzazione. Non siamo lontani dai 25000 necessari per una VW Golf Highline ( per esempio ) di pari cilindrata e potenza, auto paragonabile per utilizzo, che però resta di categoria superiore complessivamente come contenuti, e decisamente come materiali e finiture. Qui FGA deve lavorare ancora un po’, ma la direzione, come dimostrano le vendite, è quella giusta.
  13. L’auto provata è una Opel Meriva 1.3 CDTI 95 CV Cosmo con cerchi da 16” e 35.000 km circa. I km percorsi sono stati 330 circa. ( da Lamezia Terme a Catania, con giri in loco ) Esterni La linea e’ piacevole, anche se non particolarmente innovativa ( linea di cintura a parte ) . La linea di cintura a zig zag da’ un tocco di particolarita’ all’ auto, ma secondo me stona. L’auto a noleggio era parecchio “vissuta”, quindi con verniciatura ed accoppiamenti esterni in pratica ingiudicabili. Interni Come nel caso di Y sono state usate due plastiche di non eccelsa qualita’, una scura e rigida per le parti inferiori della plancia e dei fianchetti porta, una piu’ morbida per le parti superiori . Padiglione e montanti rivestiti di stoffa e plastica chiara, di aspetto robusto. Le abbondanti cromature ( cornici bocchette , contorno plancia centrale , battitacco ) rendono pero’ l’ insieme piu’ gradevole ed alzano parecchio la qualita’ percepita , che resta comunque un gradino sotto le sorelle maggiori Astra e Insignia, anche se adeguata all’auto ed alla categoria. Sedili e rivestimenti interni piu’ robusti che lussuosi. Posto guida Un po’ rialzato, ma comodo anche dopo molti km e ben regolabile. Gli specchietti esterni sono piccoli. Fastidioso il fatto che il pedale del freno sia molto rialzato rispetto al pedale dell’ acceleratore , che non permette di passare da acceleratore al freno ruotando solo il piede . Comode le nicchie svuotatasche. Plancia e comandi Bello il volante, e comodo il cambio rialzato. La parte centrale della plancia in cui stanno climatizzatore automatico bizona e radio, presenta in scala minore il profluvio quasi incomprensibile di comandi di Astra, ma la semplificazione in questo caso aiuta non poco la gestione. Sul volante insieme al regolatore di velocita’ ed al bluetooth, sono comunque replicati ( e di uso intuitivo ) i comandi della radio ( ottima ) Tutti gli altri comandi sono comodi e ben posizionato. Strumentazione classica , con il ritorno del termomentro dell’acqua. Molto scomodo il freno a mano elettronico, anche perche’ l’Hill Holder o non c’ era o non funzionava. Abitabilità Ottima, esaltata dalle portiere posteriori ad apertura ad armadio . Davanti i posti sono molto confortevoli anche in larghezza; dietro due persone stanno comodissime, tre ci stanno senza troppe difficolta’. Comunque il sedile posteriore scorrevole ( anche parzialmente ) esalta le possibilita’ di gestione dello spazio. Bagagliaio Dimensioni piu’ che buone , ma non eccezzionali . Il rivestimento interno e’ in plastica, ma adeguato alla categoria. Si puo’ sfruttare anche il pozzetto molto ampio per la ruota di scorta ( non presente ) ed il sedile scorrevole per ampliare lo spazio, se necessario. Accessori L’ allestimento Cosmo e’ piuttosto completo, ed offre tutti i principali accessori della categoria , tra cui un comodo ed ottimo regolatore di velocita’. In pratica mancano solo i sensori di parcheggio, i fari allo xeno ed il navigatore. Solo e’ molto fastidiosa la mancanza dell’hill holder. Potente e silenzioso il climatizzatore bizona, ottima e ben regolabile la radio. Comfort Altro punto di forza dell’auto. Il motore e’ ben insonorizzato, le sospensioni filtrano bene, i fruscii aerodinamici e i rumori di rotolamento sono minimi. Si viaggia in assoluto relax . ( viste anche le altre caratteristiche dell’ auto ). In questo modello si sentivano strani cigolii e vibrazioni all’avantreno in I e II. Motore Il piccolo quattro cilindri italo tedesco qui raggiunge la sua piena maturita’ . Senza buchi a nessun regime, resta brioso da 1500 a 3000 giri, laddove comincia a sentire massa e aerodinamica dell’ auto. Un piccolo grande cuore, con l’unico limite di essere trapiantato su un corpo vettura forse troppo grande per lui. Accelerazione Adeguata al motore e buona fino a a 120 km/h, oltre l’ auto si siede un po’ e richiede di tirare a fondo le marce. Anche in salita Soffre un po’. Ripresa Vedi accelerazione : nelle riprese fino ai 120 Km/h va bene, oltre soffre. Nel traffico di tutti i giorni comunque non ci sono problemi. Cambio Un cinque marce piu’ turistico che sportivo , con i rapporti abbastanza corti ( 2700 giri a 130 km/h ) di tachimetro ) . Innesti precisi, corsa lunga , buona manovrabilita’ . Molto migliore di quello a 6 marce della sorella maggiore. Sterzo Pesante e preciso il giusto, ti trasmette sempre le sensazioni corrette. Migliore di quello un po’ vago della sorella maggiore. Freni Potenti e ben modulabili . Male solo l’hill holder o non funzionante o non presente che obbliga a tenere schiacciato il pedale del freno per disinnestare il freno a mano, e quindi e’ parecchio fastidioso nelle partenze in salita. Tenuta di strada/Stabilità Buona per la categoria. L’ auto nonostante l’altezza si appoggia bene e non dondola . Non e’ una Lotus, ma per la categoria e’ piu’ che sufficiente. Consumo CdB dopo 330 km di autostrada ( in maggior parte ad una corsia  ) e statale : 5,2 litri/100 km . Molto buono, anche se l’ auto non era a pieno carico In conclusione Nonostante io normalmente diffidi delle auto sottomotorizzate, questa Meriva e’ stata una lieta sorpresa. Alle note ( ma non scontate ) doti di abitabilita’ ,comfort e bagagliaio, questa auto unisce guidabilita’ piu’ che buona e prestazioni forse non esaltanti, ma comunque piu’ che adeguate, soprattutto se l’uso prevalente non e’ a pieno carico . In ogni caso, se necessario, la versione 1.7 110 Cv ( col cambio a 6 marce ) costa solo 1000 euro di piu’. Le note negative sono un generale scadimento della qualita’ reale dei prodotti della casa di Russelheim: e’ vero che le Opel non sono piu’ le “Doktorwagen” di Kadettiana memoria, e che le auto da noleggio sono storicamente ben piu’ vissute della media, ma avere l’Hill Holder non funzionante e vibrazioni e rumori sospetti all’ avantreno dopo soli 35k km, non depone a favore della qualita’ reale dell’ auto. Peccato perche’ l’ auto in generale c’e’ eccome.
  14. Eccoci, allora in realta’ avevo intenzione di fare una mega recensione cazzettara di tutte le auto che ho avuto la fortuna di portare nell’ ultimo anno…purtroppo il culo pesa tanto quindi aspetta oggi, aspetta domani, chissa’ quando la faccio. Per cui, sollecitato, ecco qualche riga su Gojira. Innanzitutto mi chiedo, dopo tutto quello che si e’ letto, visto e sentito su quest’ auto cosa dire? Niente di nuovo ovviamente, semplicemente riporto qualche impression sparsa da parte di un classico guidatore medio-man. L’ho potuta guidare per diversi giorni, facendo strade che conosco a memoria e dopo essere entrato in confidenza con auto ad alte prestazioni. Allora che faccio, una recensione bella precisa, magari partendo dai consumi? Ma noi dai, non serve. L’auto non e’ normale, e’ assolutamente insana, pazza e razionale allo stesso tempo, impressionante per chi e’ appassionato di tecnica o semplicemente per chi ama le vettura Jappe. Allo stesso tempo e’ parecchio brutta se si seguono dei canoni estetici di altro tipo. A proposito di design, una piccola chicca che ho notato con una curiosita’ un po’ bambinesca: l’ aerodinamica e’ cosi’ curata, che ad alte velocita’ e con I finestrini tutti tirati giu’, di aria in abitacolo ne entra pochissima ed i vortici sono quasi assenti. Passato l’ impatto iniziale dovuto alle forme squadrate da robottone giapponese, una volta in abitacolo si nota che tutto sembra normalissimo, non si e’ seduti in basso, i sedili sono comodi ed offrono parecchie regolazioni, la visibilita’ e’ molto buona, c’e’ spazio in giro qua e la’, molto belli I paddles fissi sul piantone. Poi la fai svegliare, ti becchi la cacofonia del motore e dei differenziali che si svegliano e si stiracchiano e quando parti davvero rimani sconcertato. Le prestazioni sono ovviamente rabide e in breve sufficienti a mandare la tua patente in soffitta. L’ accellerazione e’ mostruosa, con il motore che parte trattabilissimo e dal basso spinge ininterrottamente fino a 7000 e passa giri, dai un botta al paddle di destra e bang, bang, una vera mitragliatrice di cui hai pieno controllo in modalita manuale, meglio quando settato in Race mode. I freni sono poderosissimi, eccellenti, lo sterzo parecchio leggero ma preciso. Quello che impressiona ancor di piu e’ comunque la rigidita’ dello chassis, la motricita’ atroce e la velocita’ con la quale puoi affrontare le curve. Lavorando giudiziosamente con l' accelleratore questa e’ la cosa piu’ assurda, sembra essere insaziabile, letteralmente si artiglia all’ asfalto e ti corregge senza pero’ essere troppo invadente. Questa e’ una TI che si scompone poco a meno che tu non metta i controlli in R o peggio OFF (io non l’ho fatto). Purtroppo un’ altra caratteristica di quest’ auto e’ quella, sopratutto su strada, di far sentire chi guida come un vero pilota. Peccato che la realta’ spesso e’ ben altra per cui e’ meglio essere realisti e capacitarsi che ad un certo punto le leggi della fisica vengono a galla e che e’ meglio tenere i piedi per terra. Guidare quest’ auto andando veloci richiede palle ed esperienza, altroche’. Insomma finito questo vero e proprio tour de force tecnologico sono rimasto dell’ idea che Godzilla sia troppo veloce per l’ utilizzo in strada e comunque credo troppo pesante per quello in pista, pero’ allo stesso tempo sono anche persuaso che non sia solo tutta tecnica, efficienza e capacita’ industriale. Dietro quest’ oggetto assurdo, dietro questo mostro con prestazioni da supercar, look da mecha, vivibilita’ tutto sommato notevole, prezzo altamente concorrenziale, dietro questo mostro dicevo, c’e’ tanta passione che ha portato gli ingegneri a costruire un monumento all’ auto sportiva. Infine, la comprerei? No
  15. ricky1750

    Porsche GT3 RS 997

    Si, va bene, lo confesso, e allora??? sono stato costretto, non volevo, c'erano le cavalette, i libici, mi hanno minacciato e costretto contro la mia volonta', io volevo girare in Caterham, mi hanno detto "no devi far pratica col motore dietro" mi hanno sbattuto prima su una Exige (perche' a Balocco non avevo capito un c***o), poi mi hanno costetto a salire sull'odiata Porchetta... Ok, Franciacorta e' un buco per provare un GT3 RS, ma alla fine ci sta.. meglio provarla qui e vedere se quadra o no, che trovarsi in una pista piu' impegnativa e veloce (anche se comunque alla fine del rettilineo piu' lungo il porcellino arriva tranquillamente a 200 e passa...) e poi meglio abbandonare questa valle di lacrime a due passi da casa che esplodere tra le ardenne o in un altopiano crucco.... voglio dire, spiantarsi la prima volta contro un muro proprio a casa del nemico non e' dignitoso dopotutto... Giro prima in Exige, in modo da imparare un minimo la pista e prendere un po' mano, poi salgo in macchina con l'istruttore che fa un paio di giri per, ehm... scaldare le gomme... torniamo ai box, con le gomme sicuramente scaldate (e dimezzate ), ripassino su cosa fare e cosa non fare assolutamente onde evitare di ritrovarsi a fare la trottola impazzita, e via... la posizione di guida e' ottima, le 5 punti ovviamente tengono ancorati modello salama da sugo, l'auto dentro e' quasi normale, giusto il rollbar dietro e un aspetto piu' spartano di quanto abitualmente si pensa una porsche (e la cosa mi piace). Il quadrante strumenti e' piuttosto affollato, con il contagiri piazzato in mezzo ed in posizione nettamente dominante, il tachimetro e' spostato invece sulla sinistra (della serie, tanto non ti serve), ma comunque la velocita' e' richiamata in piccolo sotto il contagiri, a numeri digitali.. Ci allineiamo all'uscita, mi passano davanti tutte le innumerevoli volte in cui ho sentito parlare delle famigerate reazioni dei cari maggiolini schiacciati, mi vedo gia' su per un muretto, o perlomeno arenato nella sabbia, ma mi rilasso un attimo vedendo che che i controlli elettronici sono inseriti... dopo un po' li vede anche l'istruttore, e li disattiva... yeppa! evvai... Usciamo, con cautela, fortunatamente la pista e' vuota quindi ho tutto il tempo e lo spazio di assaggiare con calma i comandi dell'auto: e' spiazzante... lo sterzo ha una reattivita' impressionante, e l'auto segue con altrettanta rapidita' ed agilita', cosa non cosi' scontata visto che pur essendo alleggerita non e' che sia proprio una foglia, e che mi sono abituato nelle ultime uscite in pista con auto tutte con almeno 300/400 kg di meno addosso. Pur essendo servoassistito risulta estremamente comunicativo... lo so che e' assurdo ma durante il primo giro fatto a passo mi sembra di trovarmi su un'auto perfino rassicurante, con la sola necessita' di ritarare la guida sul fatto che l'auto e' estremamente reattiva. Comincio il secondo giro tirando un po' di piu', curioso di capire come il bilanciamento dell'auto influenzi il suo comportamento e di come reagisca aumentando il ritmo... la sensazione e' stranissima, caricando l'anteriore piu' possibile fino alla corda le ruote anteriori si aggrappano a terra a livelli assurdi, poi cominciando a dare gas l'auto sembra quasi avvitarsi su se stessa, ma in maniera inaspettatamente progressiva e controllabile, ma allo stesso tempo rapidissima, aumentando il gas mentre si esce dalla curva l'auto scivola il comportamento ridiventa piu' tradizionale. E' una sensazione strana, tuttavia piacevole e paradossalmente rassicurante... si sente molto l'auto "in mano", e trasmette una quantita' di input enormi e con largo anticipo... facciamo, credo, una decina di giri, a ritmo sempre piu' sostenuto e senza nessun problema. L'impressione sull'auto e' ottima alla fine, il motore e' praticamente infinito... su Franciacorta si puo', volendo, girare senza mai togliere la terza (i due punti piu' veloci da quarta si possono fare tirando la terza quasi a limitatore e alleggerendo un po' il gas negli ultimi metri, i due punti piu' lenti dove andrebbe la seconda si possono fare tranquillamente in terza, senza il minimo sforzo a riprendere, anche se ovviamente ci si mette di piu'), la voce del boxer e' sempre bella presente e piacevole. Mi ha fatto piacere guidarla, mi sono stupito del comportamento.. secondo l'istruttore Franciacorta e' il posto peggiore in cui apprezzarla... se e' cosi', siam messi bene...
  16. stev66

    Kia Ceed diesel Berlina

    L’auto provata è una Kia C’eed Active pneumatici 205/55 16”. I km percorsi sono stati 850 circa. Nota: non sono riuscito a capire quale motorizzazione fosse dal contratto o dalla chiave, ed introducendo la targa nel sito dell’agenzia delle entrate non mi dice niente. Sicuramente era una di queste due: 1.4 90 Cv o 1.6 110 CV. La valutazione per motore, accelerazione e ripresa sarà perciò duplice. Esterni Di primo acchito lo stile non entusiasma, poi fattoci l’occhio, si apprezza molto il frontale “a muso di tigre” e la linea slanciata e sportiveggiante. Niente di particolarmente innovativo, ma comunque il risultato è gradevole. L’impressione è quella che non si sia voluto caratterizzare particolarmente l’auto, per mantenere una gradevolezza più generica possibile . Montaggi esterni senza difetti evidenti. Interni Tessuti e plastiche tutto sommato sono più utilitaristici che lussuosi, ma comunque di qualità apparente e reale più che sufficiente . I pannelli portiera invece , sono superiori alla media, impreziositi da profili di plastica metallizzata e da catarifrangenti. Tunnel centrale in plastica dura, come tutte le concorrenti. Tappetini un po’ scarsi . Posto guida Allineato alla media dei concorrenti, quindi comodo e ben regolabile. E’ sfizioso il porta biglietto autostradale nell’aletta parasole, mentre il poggia braccia centrale è quasi inutilizzabile ( troppo in basso ed indietro per le mie regolazioni ) Il blocchetto chiave si illumina all’apertura porte, cosa molto utile L’ acceleratore incernierato in basso , a differenza di quasi tutte le concorrenti, cosa che affatica molto meno il piede nei lunghi viaggi. Ottima visibilità anteriore, sufficiente quella posteriore, quasi inutili le mini terze luci. Plancia e comandi La plancia ha un disegno abbastanza tradizionale, ma impreziosita dai buoni materiali usati per costruirla e caratterizzarla. Come sulle migliori concorrenti, la parte alta ( compresa la parte alta dei pannelli porta ) è in plastica morbida, quella inferiore dura , ed il tutto è caratterizzato da profili cromati . Come per il resto dell’auto l’impressione è che sia stata progettata con una foto della Golf davanti, ed , ad onor del vero, il bersaglio non è poi così lontano. Un notevole passo avanti rispetto alla versione precedente. Strumentazione bella e ben visibile in quasi tutte le posizioni di regolazione del volante ( bello e ben rivestito ) . Manca il termometro dell’acqua , ma può essere recuperato come opzione del CdB. Tutti i comandi, compreso quelli al volante, sono comodi ed intuitivi. Nel mobiletto centrale ci sono i comandi del clima manuale ( belli ) le prese 12 V, Aux e USB illuminate. Poco visibile il CdB ( poverello ) monocromatico a luci accese, e altrettanto poverelli lo schermo radio e lo schermetto centrale con l’indicazione della temperatura esterna ed altre info. Freno a mano tradizionale , ma con hill holder ( che richiede un minimo di ambientamento, soprattutto se si vuol fare retromarcia in discesa ) Abitabilità Buona sia anteriore che posteriore Bagagliaio Rivestito completamente di tessuto, ma il rivestimento è un po’ cheap. Ampio, ma ad occhio meno del dichiarato ( 380 dmc ) a meno che non si consideri la vasca sotto il pianale. Accessori Sufficiente per la categoria . Spiccano cerchi in lega, vetri oscurati, appoggia braccia e quattro alzacristalli, ma manca l’utilissimo cruise control. Una specie di via di mezzo tra l’attuale Active e la Cool. Comfort Molto buono, il motore non si sente quasi, le sospensioni assorbono bene, i sibili aerodinamici si sentono solo a velocità autostradali ed il rumore di rotolamento pneumatici è presente solo sugli asfalti più vecchi e ruvidi. Complice anche il confortevole posto guida, anche i viaggi più lunghi non sono un problema ( prestazioni a parte ) Motore Come detto non ho capito quale fosse: in ogni caso si è rivelato un punto debole. Anche per colpa dei rapporti lunghi, si rivela inesistente tra i 1000 -1500 giri, per poi diventare moscio tra 1500 – 2300 , e solo dopo i 2300 comincia a distendersi bene ed ad allungare, costringendo ad un uso abbondante del cambio ( comunque ben manovrabile ) ed a scalate a volte fino alla 3^ per tenere il ritmo nei trenini autostradali e nei rallentamenti dovuti a cantieri Il comportamento sarebbe comunque accettabile se si tratta del 1.4, un po’ meno se è il 1.6. C’e’ da dire che l’auto aveva solo 4000 km, quindi è presumibile che da rodato le prestazioni crescano un poco. Accelerazione Tra il discreto ed il sufficiente, a seconda del motore. Richiede comunque un uso frequente del cambio e l’acceleratore a tavoletta fino a 2500 giri per avere prestazioni accettabili. Ripresa Tra il quasi sufficiente ed il sufficiente a seconda del motore. I rapporti sono lunghi ( 130 km/h in 6^ a 2200 giri ) , ma nella norma per la categoria; ciononostante in pratica la ripresa in 6^ è possibile a fatica solo da 90 km/h circa, e per mantenere con certo brio l’andatura nei rallentamenti si è sempre costretti a scalare una o due marce. Cambio Visto l’ampio uso che se ne deve fare è molto positivo che questo sei marce sia ben manovrabile e con corsa corta e quasi sportiva. Un buon cambio, che meriterebbe qualcosa di meglio come input . Sterzo Leggero, ma non troppo , preciso ma non troppo. Si adatta bene all’indole turistica dell’auto e coadiuvato dalla buona ciclistica, trasmette sempre le corrette info all’autista. Pensato evidentemente per essere medio ( ma non mediocre ). Freni Potenti, ma si induriscono un po’ al limite. Tenuta di strada/Stabilità L’indole dell’auto non è certo sportiva ma il comportamento è comunque più che buono. Nel mio tradizionale e personale benchmark ( A7 da Serravalle a Genova ) . l’auto si è dimostrata sincera e sempre ben controllabile per lo meno a basse e medie velocità. Si avverte che l’auto è pensata per adattarsi ad un vasto ventaglio di autisti, mantenendo comunque un ottimo margine di sicurezza. Consumo Altino in ogni caso: la media rilevata in 850 km quasi tutti di autostrada a velocità codice à di 5.8 litri/100 km. Nella categoria c’e’ chi fa meglio. In conclusione Che il potente zaibatsu coreano abbia deciso di ripercorrere la strada tracciata da VAG non è certo un segreto, e questa Ceed è un gradino importante e fondamentale su questa strada. Insieme alla sorellastra i30, inseguono l’obiettivo di diventare la Golf del paese del calmo mattino, e come la Golf vogliono essere la world car media ( ma non mediocre ) che non eccelle in nulla, ma che è buona in tutto. E da questo punto di vista, motore a parte , l’obiettivo a mio parere è quasi raggiunto, facendo nel contempo un bel salto in avanti rispetto alla versione precedente. Resta da lavorare sul motore ( almeno per le versioni base ), sulla dotazioni e sul posizionamento, cercando di evitare il rischio di rifar la Golf al prezzo della Golf, cosa che nessuno è mai riuscito a fare ( citofonare Fiat Tipo per chiarimenti ), senza pagar dazio, ma le premesse per far bene a mio parere ci sono tutte.
  17. Eccolo qua, l'ultimo arrivato casalingo. Dopo che abbiamo ritirato la 500, mia mamma ha iniziato con "ma dobbiamo fare la cinghia, le gomme, poi c'è il bozzo, voglio il navigatore, ne ho visto uno bello...." Ergo, dopo averne visionati 2-3 di usati, abbiamo trovato questo: E' un experience immatricolato il 28/02. Son riuscito - stranamente - a guidarlo, quindi posto le prime impressioni, concentrandomi soprattutto sulle differenze rispetto alla 1.9 m-jet pre-rest che avevamo. Interni: Il salto è stato notevole col restyling. Prima era molto robusti, ma anche decisamente molto tristi. Qua le plastiche hanno una colorazione più furba, anche il cruscotto e la plancetta clima migliorano l'insieme. I sedili in pelle e il navigatore poi danno un tocco in più. Permangono alcune ingenuità (su cui i giappi non ci hanno voluto sentire), come l'assenza di alette illuminate, e l'assenza di illuminazione della plancetta alzavetri. Radio: prima semplice radio CD. L'experience monta un radionav Blaukpunt touchscreen, con presa USB, sd-card e bluetooth. Funziona bene, abbastanza intuitivo. Solo un po' macchinosa la telefonata (ma io sono abituato al B&M). visto che non ha comandi al volante (sulle razze ci sono radio, e cruise) Motore: Qua, la differenza, è abissale. Nonostante il motore sia legato. Il 1,9 era un mulo indistruttibile, ma soffriva di un comportamento a scalino, moriva abbastanza presto ed era molto trattoroso. Qua, la rumorosità è molto, molto attenuata. A 130 i rumori principali sono di rotolamento, e il motore si fa sentire solo nelle riprese da bassissimo regime. E' anche decisamente più regolare. E con il CloseDPF non dovrebbe soffrire più di tanto di inquinamento dell'olio. Dovrebbe avere una bella grinta una volta slegato, visto che le prove di accelerazione lo danno vicino alla prima 320d e alla prima 156 2.4 jtd Su strada: Qua è uguale al precedente, ma spendo due parole lo stesso. Si guida bene, è ben frenato, sterzo-cambio-freni non sono sportivi ma nemmeno "mosci e insensibili". Si macinano bene i km, ancora meglio sarà col la rumorosità inferiore. In curva segue bene le traiettorie, non è ciondolone come altri suoi simili. Paga però questo con un po' di secchezza sulle sconnessioni brevi al posteriore. In definitiva. Lo abbiamo pagato 19.000€ tutto compreso. Abbiamo un ottimo motore, la 4x4 se serve, dimensioni non troppo grandi fuori ma non troppo piccole dentro, tutto l'equipaggiamento per farne una "prima macchina" (mancherebbero giusto i sensori di parcheggio a essere pignoli) per i prossimi anni ai miei.
  18. TonyH

    Mercedes SL500 R230

    Gentilmente offerta da un amico padovano. Provata sull'altopiano di asiago Non l'ho frustata più di tanto, causa strada e auto sconosciute, passeggero e guidatore in riflessi post-pranziali Esterni: Pur non raggiungendo la vetta della R129, c'è ancora linfluenza di Sacco. E si vede, poche linee, niente arzigogoli, sta bene anche coi cerchi "piccoli". Le successive, paiono uscite da un catalogo Lester..... Interni: Anche qua, PER FORTUNA appartengono una generazione passata. Niente tablet appiccicati in plancia. Disegno sufficientemente pulito. Molti tasti per comandare la miriade di ausili e accessori. Forse giusto la zona navi sarebbe stata meglio pulita col comando a rotella tipo iDrive. Strumentazione ben leggibile anche se non prodiga di indicatori (i 4 classici). Due schermetti digitali per odometro e CdB, un filo piccoli per uno cecato. Sedili molto comodi e regolabili a piacere. Peccato per il volante che resta sempre un filo lontano per chi è alto (ma lascia sufficiente spazio per la panza). Buona la dotazione di portaoggetti per essere una spider. Motore-cambio: un V8 "vecchia generazione". 3v se ricordo bene. 306cv. Non un mostro di potenza "pura" ma molto generoso e lineare, smuove la non indifferente massa decisamente bene. Bel suono, specialmente aprendo ai bassi regimi gorgoglia che è un piacere. Al minimo e a regime costante, sparisce. Il cambio è il vecchio e vituperato NAG a 5 rapporti. Si, non ha milioni di rapporti, ma le cambiate sono puntuali, anche in kick-down, e la coppia del motore rende praticamente inutile averne troppi.... Sterzo: Uno sterzo SERIO che si trova ormai raramente. Pronto, preciso, progressivo...con due dita metti le ruote dove vuoi te. Raggio di sterzata ridotto. A essere pignoli, avrei gradito un filo di pesantezza in più in versione "sport" Freni: i famosi elettroidraulici. Oh, a me son piaciuti. La sensazione iniziale è un po' strana. Ma poi il fatto di riuscire a dosare la potenza frenante con pochissima escursione del pedale, la gradisco. La gamba ringrazia come affaticamento. Sarà l'abitudine a giocare all'Xbox.... Su strada: 2 tonnellate, e sentirle poco. Gran divoratrice di km, in totale comfort e a velocità sostenuta. A ritmo allegro, si beve le curve come se niente fosse, specie settando le sospensioni in modalità sportiva. Si tengono dei buoni ritmi senza doversi affaticare. La macchina rolla pochissimo, beccheggia pochissimo, non si scompone su asfalto irregolare. Tuttavia, guidando alla morte, credo che l'inerzia possa farsi sentire decisamente. Ma a quel punto, non sarebbe più la "missione". Settando le sospensioni su normale, l'auto perde un filino di compostezza, in compenso passa su qualsiasi sconnessione come se non esistesse. Trazione davvero elevata, neanche facendo l'animale di proposito si notano grossi lavori degli ausili elettronici. A capote aperta, col frangivento, refoli e rumore aerodinamico ridotti al minimo. In conclusione: E' uno dei modelli di punta di Mercedes. E si vede. Ci riversa tutto il bendidio di novità che hanno, e tutto viene curato ai massimi livelli. Verrebbe da cercarne una, ma si trovano più che altro le 350 (anche se ne ho già viste un paio belline). Menomale che non posso permettermela.
  19. Dopo quasi quattro anni e quasi 50000km percorsi è giunta l’ora di pubblicare la prova su strada della mia auto personale ovvero una Volkswagen Scirocco 1.4 TSI 122cv Bluemotion del 2010. Premetto che ho sempre avuto un debole per le auto poco diffuse e anche in questo caso la scelta è caduta su un modello decisamente poco diffuso ma che ancora oggi ad anni di distanza suscita domande e curiosità da parte di molte persone. Scheda della vettura: Volkswagen Scirocco 1.4 TSi 122cv Bluemotion Optional installati: cerchi da 18”, sensori di parcheggio,radio touch RCD510, vetri oscurati, pack specchietti Valutazioni ( su una scala di massimo 5 ) POSTO GUIDA 4,5 Sinceramente per la mia statura (178 cm ) è quasi perfetto, ampie regolazioni e sedile sportivo ben profilato,seduta bassa e sportiva, manca purtroppo il supporto lombare regolabile. Volante sportivo in pelle tagliato in basso e sedili in tessuto nero sportivo che nonmostrano segni di usura. PLANCIA E COMANDI 4 Dal punto di vista estetico mostra i suoi anni ma c’è da dire che la qualità c’è tutta e l’ergonomia pure.La presenza dei profili alluminio e della radio con ampio schermo la arricchiscono molto. Non capisco molto la logica del comando fari, se messo in “Auto”per accendere i fendinebbia devo ruotare il selettore su anabbaglianti passando per le posizioni creando un attimo di buio totale.Sensore pioggia e specchietto fotocromatico ben funzionanti. Quadro strumenti classico Volkswagen, chiaro e semplice integrato da un buon computer di bordo che consente di impostare il funzionamento di tanti dispositivi (intensità luci interne, numero lampeggi freccia, ecc) e si è dimostrato anche molto preciso nella valutazione del consumo medio. AUDIO 4 La radio touch RCD510 è più che sufficiente per un buon audio a bordo, dotata di caricatore 6cd integrato,presa aux e soprattutto lo slot per card SD veramente comodo.Da segnalare solo la scarsa visibilità dello schermo in particolari condizioni di soleggiamento. CLIMATIZZAZIONE 4,5 Impianto automatico bi-zona diserie, che ripete i comandi sullo schermo della radio, buona logica di funzionamento e raggiunge la temperatura richiesta in poco tempo.Mancano le bocchette per i posti dietro ma su una coupè forse non sono così essenziali. VISIBILITA’ 3,5 Perché esiste la visibilità in quest’auto? Scherzi a parte davanti niente da dire, montanti che non disturbano troppo e ampi specchietti il problema è dietro, la linea rastremata del tetto porta ad avere un lunotto piccolo e finestrini posteriori quasi inesistenti,per questo i sensori di parcheggio sono fondamentali e proprio grazie a questi non ho mai avuto problemi nemmeno di sera, anzi mi hanno salvato svariate volte da muretti o panettoni altrimenti invisibili.Purtroppo non ho fatto montare ifari xeno e di questo mi pento, non che quelli di serie non siano sufficienti anzi ma una volta provati su un'altra auto mi sono pentito.Acquistando il pach Specchi il retrovisore destro si abbassa quando si inserisce la retro consentendo parcheggi a lato strada perfetti senza rischiare di lasciare i cerchi sul marciapiede. FINITURA 4,5 Molte plastiche morbide e ben assemblate che anche dopo un po di anni non hanno fatto uscire rumorini e quant’altro.Piccola caduta di stile per la maniglia interna sul pannello porta fatta in plastica un po troppo economica.Sedili ben fatti con tessuti resistenti e sportivi, rivestimento in tessuto per le tasche portaoggetti nelle portiere e per il vano portaoggetti e in gomma antiscivolo per i vani portabicchieri. ACCESSORI 5 Non si può dire che la dotazione di serie sia scarsa, in particolare ci sono sedili sportivi, volante sportivo,radio CD, cerchi da 17, fendinebbia, climatizzatore automatico bizona, oltre a tutto il pacchetto sicurezza. DOTAZIONI DI SICUREZZA 4,5 La dotazione di sicurezza prevede ABS, ESP, TCS, 6 airbag rispetto alle vetture più moderne mancano solo i dipositivi di frenata automatica ecc ABITABILITA’ 4 Lo spazio per una coupè non è sicuramente una cosa fondamentale ma devo dire che l’abitacolo (omologato per 4persone) è tutto fuorchè piccolo, in più i sedili posteriori singoli rendono la seduta molto comoda. La parte negativa resta ovviamente l’accesso a causa delle3 porte e della ridotta altezza ma questa è cosa comune con vetture dello stesso segmento. BAGAGLIAIO 3,5 Il bagagliaio c’è ed è anche molto capiente e sfruttabile grazie ai sedili posteriori sdoppiati, le cose negative sono l’elevata soglia di carico ( di fatto il bagagliaio è un pozzetto) e la mancanza dell’apertura sul portellone bisogna sempre usare il telecomando o aprire dall’interno, a volte un po scomodo. CONFORT 4 Nonostante l’assetto sportivo la vettura risulta essere abbastanza confortevole (sempre tenuto conto del segmento a cui appartiene) la situazione migliora notevolmente con i cerchi da17” e pneumatici a spalla più alta che uso come treno invernale. MOTORE 5 E’ il noto 1.4 a iniezione diretta di benzina da 122cv, integrato dal pacchetto bluemotion, ovvero recupero di energia in frenata e start/stop. Raggiunge la temperatura di esercizio in pochi minuti anche d’inverno e risulta molto fruibile nella guida di tutti i giorni grazie alla coppia di 200Nm già a 1500 giri. Molto silenzioso ai bassi giri e al minimo ha un bel sound alzando i giri, diciamo che ha una doppia faccia. ACCELERAZIONE 4 Buona progressione in accelerazione e uno scatto 0-100km/h in circa 9 secondi, buona risposta dell’acceleratore e del cambio RIPRESA 3,5 Nelle marce basse la ripresa è molto buona mentre utilizzando le marce alte tipo la sesta a bassa velocità per una ripresa efficace è necessario scalare. Le marce alte sono calibrate come marce di riposo piuttosto che di potenza. CAMBIO 4,5 Cambio sei marce quasi perfetto,comandi fluidi e poco contrastati anche dopo 50000km, devo dire il miglior cambio mai avuto fin’ora. Cosa negativa la lunghezza dei rapporti più alti. Indicatore di cambiata sul computer di bordo che consiglia il miglior rapporto in funzione dello stile di guida utilizzato. STERZO 5 Piacevole e diretto, sufficiente leggero anche in manovra, anche alle alte velocità trasmette un buon feeling di guida. Il volante piccolo e sportivo aiuta molto a pennellare le curve. FRENI 4 Impianto frenante dotato di quattro freni a disco, anteriori auto ventilanti. Si è dimostrato all’altezza,non presenta consumo di disco freno e nessun fischio in frenata in nessuna condizione meteo. SU STRADA 4,5 Decisamente divertente da utilizzare e lo sarebbe sicuramente di più con un motore più potente ed un assetto ancora più estremo. Nei percorsi misti l’elevata precisione dello sterzo unita all’elevata tenuta di strada consente una guida molto sciolta e sportiva con reazioni sincere. CONSUMO 4 Il computer di bordo segnala un consumo medio negli ultimi 5000km su percorso misto di 15,6 km/l guidando in maniera allegra, questo grazie alla possibilità di utilizzare le marce alte anche alle basse velocità in città con traffico scorrevole. Devo dire che sono molto soddisfatto e i miei calcoli fatti da pieno a pieno confermano queste medie chilometriche. PREZZO 3,5 Sicuramente non è tra le vetture più economiche come tutte le Volkswagen del resto ma devo dire che nel suo segmento non ho trovato di meglio vista anche la qualità che la vettura ha dimostrato nel tempo. Comunque al momento dell’acquisto c’è stato un buono sconto anche se la vettura è stata fatta su misura per le mie richieste e non era un pronta consegna (introvabile tra l’altro allora). Questa è la mia prima prova su strada e spero sia stata esaustiva, mi scuso per la scrittura se non è molto fluida e se avete domande o curiosità fatevi avanti.
  20. Ciao ragazzi, ecco qua una mia recensione sulla mia Golf acquistata a Marzo 2011 che oggi ha 55000km. Auto acquistata in condivisione con mio padre anche se lui la usa pochissimo. Si tratta della versione Highline 5p con cerchi da 17, RCD 510, sensori parcheggio, palette dsg, ruotino, bianca. Posto guida 5/5 Sedile ampio e ben profilato, trattiene bene il corpo in curva, rifinito perfettamente (tessuto e alcantara), non mostra ancora segni di usura. Le regolazioni sono davvero ampie e millimetriche, sia per il sedile (altezza e lunghezza) che per il volante (altezza e profondità). Il posto guida sarebbe perfetto anche per gente alta 2 metri e io che sono 1,84 a sedile completamente arretrato non riesco ad arrivare ai pedali!! Comandi e strumenti 4/5 Il cruscotto è ordinato e da tutte le informazioni necessarie, però gli indicatori della benzina e della temperatura dell'acqua sono un po' piccolini, ma ben leggibili. Il computer di bordo da tante informazioni (velocità in formato digitale, consumo istantaneo, TEMPERATURA OLIO, distanza (1 e 2), consumo medio (1 e 2), tempo viaggio (1 e 2), velocità media (1 e 2)) e i comandi per visualizzarle sono molto intuitivi (pulsanti sul volante). La radio touchscreen rcd 510 è intuitiva ed è ben a portata di mano, comandi del clima automatico molto intuitivi ma tasti piccolini. Audio 4/5 Radio touchscreen rcd 510 a colori intuitiva, abbellisce molto l'abitacolo, ma alzando il volume l'audio non è perfettamente limpido.. Altri impianti sono migliori, tuttavia rimane buono. Climatizzazione 4,5/5 Climatizzatore di serie automatico, raggiunge abbastanza rapidamente la temperatura impostata e lo sbrinatore rapido funziona bene. D'estate è sufficiente tenere l'aria condizionata a potenza 1 o 2 (su 6!!) per rinfrescarsi per bene, oltre si gela!! Bocchette anche per i passeggeri dietro. Tasti e numeri un po' piccoli, ma non mi lamento affatto Visibilità 3.5/5 Davanti si vede molto bene, il montante anteriore non è affatto fastidioso. In manovra non è bene intuibile dove finisce il muso (difetto accentuato dalle persone basse come mia mamma) e il lunotto dietro è piccolo. Ma per fortuna con 500 euro di acquistano i sensori di parcheggio (sia anteriori che posteriori) con tanto di grafica sullo schermo della radio (a prova di deficiente). I sensori sono vivamente consigliati, tenendo l'auto 10 anni è impossibile non fare manovre di parcheggio sbagliate, per cui i 500 euro spesi li recuperi con i danni in parcheggio che non farai. Finitura 5/5 Finiture di qualità decisamente elevata (certo, in un audi sarebbero ancora più curate) e materiali resistenti, anche nel baule. Nessun montaggio messo in maniera posticcia, nessuna economia. Qui mamma VW ha fatto davvero un bel lavoro (e ci mancherebbe, con quello che è costata). Accessori 3.5/5 Questa è la versione Highline, cioè la top di gamma (escludendo gti e gtd). Infastidisce il pagare a parte i cerchi da 17 e la radio touchscreen a colori. Le altre case (audi, mercedes e bmw a parte) sono molto più generose con gli accessori, soprattutto nelle versioni top di gamma. Mamma Volkswagen è un po' tirchia considerando il prezzo superiore alle generaliste. Dotazioni di sicurezza 4/5 7 airbag di serie, compreso quello per le ginocchia, esp e antipattinamento. A richiesta gli airbag laterali posteriori. Certo, la 6 non ha i recenti sistemi antitamponamento e avvertenza quando superi senza accorgerti che sta arrivando uno (basta non essere dei mongoloidi distraendosi col telefonino o guardare gli asini che volano mentre si guida). Abitabilità 4.5/5 Davanti si sta molto comodi grazie allo spazio abbondante. Dietro si sta bene, c'è spazio per le gambe anche se i passeggeri davanti sono sopra il metro e ottanta. Se si è in 5, quello che sta in mezzo dietro sarà scomodo a causa del tunnel centrale (però c'è la bocchetta). Molto bene considerando che la golf è lunga 4.20 metri!! Ah, abbiamo dormito una notte io e un mio amico e non è stato traumatico (amico, non pensate male!!) Bagagliaio 4/5 Molto capiente per una segmento C. Non mi ricordo quanti litri, ma per una vacanzina in 4 ce la si cava bene se non si portano delle valige enormi con tutto il guardaroba appresso. Confort 4/5 Molto silenziosa, grazie anche al motore 1.4 tsi che, a macchina ferma, sembra spento. Quando lo tiri un po' senti il rombo piacevole del turbobenzina . I cerchi da 17 con l'assetto sportivo non rendono l'auto molto morbida, per cui le buche si sentono abbastanza e se si prendono i crateri che le amministrazioni comunali non coprono o coprono male, sembra di aver spaccato una sospensione!!! I sedili sono molto comodi e nei lunghi viaggi si arriva abbastanza riposati. Anche il dsg migliora molto il comfort di marcia, soprattutto in città e in coda. Motore 4,5/5 Il 1.4 TSI è un ottimo motore, piacevole, fluido ma non sportivo. Se volete sportività rivolgetevi a gti e gtd. Motore brioso, muove la macchina in maniera sciolta e la coppia ai bassi è molto generosa. Basta pensare che il dsg cambia a 1500 giri quando si è in piano e con un filo di gas, senza che la macchina tossisca!! Si sente giusto una leggera pigrizia in salita con l'aria condizionata, ma niente di grave. Motore promosso decisamente. Penso che sia un'ottima alternativa al diesel se non fate tanti km, ha prestazioni analoghe al 2.0 TDI (tranne la ripresa che è un filo più lenta) e decisamente superiori a quel polmone del 1.6 TDI. Accelerazione 5/5 0-100 in 9.5s reali (non misurati da me perché i soldi per la benzina e per le gomme non li raccolgo sugli alberi). Il dsg contribuisce a migliorarla molto grazie alle sua velocità (e impercettibilità) nel cambiare. Al semaforo, senza sgasare e far intervenire l'antipattinamento, la golf lascia al palo tutte le altre auto. Caratteristica molto importante quando vi dovete immettere nella strada principale durante l'ora di punta e vedete giusto un piccolo spazietto tra un'auto e un'altra in cui potete infilarvi senza quello che arriva a inchiodare e insultarvi. Immaginate a fare questo con una 1.6 TDI che ora che arriva il turbo quello vi ha già tamponato.. O peggio, con una panda a metano. Ripresa 3.5/5 Il dsg qua fa davvero tanto, l'auto di per se ha una coppia molto buona ma non quanto quella del diesel. Schiacciando un po' a fondo riprende bene, si sente il beneficio del turbo, ma ricordate di disattivare l'aria condizionata se siete a pieno carico. Cambio 5/5 Allora, io non ho mai voluto questo cambio dsg, mi ha costretto mio padre a metterlo e tutti i giorni lo maledico perché io provo molto più piacere a premere la frizione e spostare la leva. Tuttavia questo cambio merita 5 stelle, cambiate rapide e impercettibili che non hanno a che vedere con il robotizzato psa o, peggio, il cambio della smart. Appena schiacci risponde subito e rende la guida rilassante in città. Tenete presente che il dsg richiede il cambio olio e filtri (proprio del dsg!!) ogni 60000km, costo 250 euro, il rischio di rotture è maggiore rispetto a un manuale.. Se però siete amanti del manuale non c'è niente che tenga: prendete la golf col manuale. Se volete un'auto con cambio automatico (anzi, doppia frizione) scegliete assolutamente un'auto del gruppo VW. Sterzo 4.5/5 Perfetto, preciso, trasmette sicurezza e senso di controllo della macchina, soprattutto fuori città. In manovra però non è leggerissimo. Freni 3/5 Qua si poteva fare meglio, la golf non da la sensazione di frenare prontamente, gli spazi d'arresto mi sembrano un po' lunghi (rispetto alla lybra che avevamo prima). Mi aspettavo di più. Su strada 4.5/5 Sterzo pronto, cerchi da 17 con assetto sportivo e buon telaio sono un ottimo mix che rendono la golf sicura su strada e piacevole nelle strade tortuose.. Purtroppo i freni non sono il massimo come ho spiegato prima. Non mi lamento affatto!! Anche se qua la giulietta (che ho provato) sarebbe stata ancora meglio. Consumo 4.5/5 In città soffre un po' e difficilmente va oltre gli 11km/l (se scorrevole un po' meglio), in extraurbano non è difficile arrivare a 16km/l e in autostrada a velocità codice 14km/l. Nel misto faccio 14km/l e durante la bella stagione arrivo anche a 15. Percorrenze ottenute guidando intelligentemente, senza stare a culo a quello davanti, senza sgasare inutilmente e inchiodare, si sfrutta molto l'inerzia (cut off) quando ci si avvicina all'incrocio/semaforo/casello/colonna. Ogni tanto la tiro un po e li sono dolori (10km/l). Penso siano consumi molto buoni per un turbo benzina, anzi mi sa che è il migliore della categoria sotto questo aspetto. L'aria condizionata la fa un po' soffrire, da usare solo quando veramente necessario. Prezzo 3.5/5 Purtroppo la golf costa 3000 euro in più di un'altra segmento C generalista e c'è effettivamente un'ottima qualità, ma molti accessori sono da pagare a parte e gli sconti limitati. Prezzo finito di 25700, portata via a 23800, ho chiesto a un'altra concessionaria e mi faceva ancora meno sconto. Oggi con la 7 si lima qualcosina di più con le pronta consegna, l'allestimento highline è un po' più ricco, ma c'è purtroppo l'ipt da rapina che compensa lo sconto maggiore :(r
  21. Ad Agosto è arrivata la nuova auto dei miei genitori, una Fiat Panda Trekking Twinair. Sono appassionato di automobili ma non un "esperto", quindi cercherò, per quanto possibile, di non scrivere troppe cavolate, considerando anche che l’auto ha appena 500 km. In sostanza sarà una recensione più sulle peculiarità dell’auto che non sulle prestazioni/proprietà telaistiche, visto che stiamo parlando di un’auto di seg. A… Esterni L'allestimento, teoricamente, è il top di gamma della Panda a due ruote motrici. Dico teoricamente perché le caratterizzazioni estetiche la rendono più simile alla 4x4 che non alla Panda "normale". Esternamente le differenze con l’integrale consistono nei cerchi non bruniti (imho più belli), nell’assenza delle piastre anteriore e posteriore dei paraurti e nella fascia laterale in plastica senza logo. All’interno cambiano il mobiletto che ospita il cambio e alcuni tasti sulla plancia. Il colore scelto è il Verde Toscana, metallizzato da 500 € esclusivo per la Trekking e la 4x4, che ricorda vagamente il verde della Panda Sisley. All’interno abbiamo optato per la fascia color sabbia in abbinamento ai sedili sabbia/grigio, in quanto la plancia verde era vistosa e avere gli esterni, la plancia e i sedili verdi ci sembrava troppo…verde! Pannelli porta e appoggiatesta sono color sabbia in entrambe le configurazioni, ma nella nostra Panda le maniglie di apertura delle porte e il centro del volante sono anch’essi nella medesima tinta (sull’altra variante sono neri). L'insieme è molto elegante e luminoso. Balza all’occhio anche l’incremento dell’altezza da terra (vedi foto, a fianco della mia Ypsilon), che rende la Panda più simile a una mini-jeep che non a una seg. A. Interni e dettagli Gli interni chiari restituiscono una bella percezione di luminosità e la continua ripetizione dello "squircle", unito alla goffratura "PANDA" della plancia e dei pannelli porta e ad alcuni tocchi in nero lucido (sporchevolissimo), danno la sensazione di ben fatto e pensato. I tessuti sono piacevoli al tatto e lo skai è robusto; l’unico appunto da fare è che il sedile più in alto del normale, unito alla finitura dello skai dei fianchi dei sedili, ostacola leggermente la salita in auto perché non si "scivola" sopra di esso. L’auto nel complesso è molto curata: 1) la cintura del quinto passeggero ha la sua sede nel tetto quando non in uso 2) il pulsante del freno a mano è in nero lucido come il pomello del cambio e la radio 3) i portaoggetti del tunnel sono numerosi (anche se il mio Samsung S3 non ci sta e finisce nel vano della plancia); ci sono le guide dei sedili scoperte (su una seg. A ci può stare) e gli agganci delle cinture con il feltro antirumore, inutile imho in quanto non possono muoversi dalla loro posizione ma solo ruotare 4) la sede degli agganci delle cinture posteriori è annegata nella seduta per non interferire se non in uso 5) l’imperiale con il motivo dello "squircle", che Fiat vende come dettaglio che riduce la rumorosità…i motivi sulla cappelliera invece servono come pista per le macchinine dei figli. Spero solo ad auto rigorosamente ferma. E ci sono anche le sfere per impedire ai cordini della cappelliera di interferire con la chiusura dello sportello (vedi foto bagagliaio più sotto) 6) l’intramontabile plafoniera Fiat, qui aggiornata con la dissolvenza. Sul libretto ce n’è un’altra come "opzione", abbastanza simile a quella di MiTo o Punto se non erro…che sia per le auto con il tetto apribile? 7) il vano ricavato nel nuovo mobiletto. Fa tanto Volvo e come l’originale è scomodo da raggiungere e poco utilizzabile 8) i sedili presentano la parte inferiore rivestita (agugliato?) per non rovinare le scarpe dei passeggeri posteriori 9) fortunatamente le maniglie a pozzetto sono di plastica nera (con inserto che copre le viti di fissaggio), così da non sporcare il rivestimento dei pannelli porta. Le tasche posteriori, molto belle come design, hanno leggere bave di stampaggio nel bordo interno, ma niente di preoccupante 10) furbo l’uso della cornice colorata per nascondere l’accoppiamento della plancia con i pannelli porta e ben fatta la cassa della radio; peccato per il fondo del portaoggetti (il tascone a marsupio per intenderci), che è liscio non impedisce agli oggetti di vagare qua e là 11) il cassetto portaoggetti è una vera e propria caverna: ci stanno fogli A4, quindi siamo nell’ordine dei 30 cm…brava Fiat! 12) un furbo stratagemma per i sedili (lato verso tunnel): invece di un carter di plastica per rifinire la parte bassa, c’è uno strato rivestito dello stesso tessuto (agugliato?) della parte posteriore. In questo modo se si infila il beccuccio di un aspirapolvere non si riga la plastica, non ci si fa male con eventuali bave di stampaggio e…credo che costi pure meno a Fiat Posto di guida Comode regolazioni, nonostante il volante non regolabile in profondità e lo schienale a scatti. Posizione di guida molto "seduta" e alta, con comandi tutti a portata di mano, soprattutto il cambio. Ingombri identificabili senza problemi (l’auto è pure dotata dei sensori di parcheggio, optional) e specchi ben dimensionati. Durante la guida in autostrada si può appoggiare la gamba al mobiletto del cambio come faccio anche sulla Ypsilon, ma avrei preferito una regolazione continua del sedile, per sistemarmi al meglio. I sedili sono comodi ma non trattengono molto in curva (mica è una Ferrari); fortunatamente lo skai, come ho detto sopra, impedisce lo scivolamento. Diciamo che per me, che sono alto 1.82 cm, è una posizione di compromesso: preferirei avere le gambe più distese, ma a quel punto non riuscirei ad impugnare la parte alta del volante; se mi avvicino, le gambe sono un po' troppo flesse. Plancia e comandi Tutto a portata di dito. Il devioluci aziona solo anabbaglianti e abbaglianti e per i cambi di corsia in autostrada è prevista la posizione instabile delle frecce, che attiva 3 soli lampeggi. Curiosità: l’intermittenza dei tergicristalli, secondo il libretto di uso e manutenzione, varia automaticamente in base alla velocità e le leve hanno l’accoppiamento sferico al piantone. Strumentazione un po’ infossata e con qualche riflesso; nel computer di bordo imho ci sono troppe informazioni: data, temperatura, spia S&S, indicatore cinture di sicurezza, livello benzina, temperatura acqua e contachilometri, shift gear indicator…le lancette sono trasparenti con la punta rossa perchè le spie sono all'interno dei quadranti e ne limiterebbero la leggibilità. A proposito delle cinture: il cicalino suona per le cinture anteriori non allacciate, per quelle posteriori invece, l’avviso parte quando si slacciano (sul display resta l’indicazione per tutti e cinque i passeggeri). Il cicalino è collegato all’aggancio della fibbia e non, come per i sedili anteriori, con il sensore che rileva la presenza del passeggero. Piccola nota per la radio: la rotella si preme per accendere e spegnere ma, come per le auto tedesche, il simbolo gira indipendentemente dal livello del volume e il livello zero non corrisponde a una posizione particolare. Parlando della radio: la nostra Panda non ha i comandi al volante e io, abituato alla Ypsilon con il Blue&me, mi sono dovuto ri-abituare ai tastini; per fortuna sono vicino al volante e non ci si distrae troppo. La radio legge gli Mp3 ma non c’è un’uscita AUX o USB per collegare un lettore…peccato. Ho già detto che la finitura lucida è sporchevole? Sì, ma lo ribadisco, anche se è molto bella. I comandi del clima sono semplici e ripropongono la disposizione della Panda precedente. Il clima si aziona premendo la levetta della ventola e mio papà trova difficile vedere la luce gialla che ne ricorda l’azionamento. A proposito, sul nostro esemplare il clima non raffreddava e all’accensione partiva un fischio fastidioso; dopo una veloce controllata pare che non avessero messo il liquido refrigerante del circuito (in settimana devono controllare nuovamente, per verificare eventuali perdite). Ora, se è grave che a Pomigliano se ne siano dimenticati, è altrettanto grave che l’addetto della concessionaria, nella lista della pre-consegna, non abbia controllato (e sulla carrozzeria c’erano anche segni di cera qua e là). Il comando alzavetri del guidatore è automatico in salita e discesa, quello del passeggero solo in discesa. Per essere una seg. A è un bel plus (io sulla Ypsilon non ce l’ho), ma non so se sia di serie su tutte. Particolare anche la chiusura centralizzata: non c’è un tasto ma bisogna spingere la maniglia del guidatore (il segno rosso indica la chiusura). Le altre tre maniglie comandano solo il proprio sportello, ma dal CdB si può inserire la chiusura automatica in movimento. Un'altra chicca è l’apertura delle porte, che non ha scatti intermedi e permette di fermare la porta in qualsiasi posizione. Comoda per i parcheggi stretti ma purtroppo ho riscontrato un piccolo difetto: tirata la maniglia, la porta non si muove (non c’è lo scatto) e quindi bisogna spingerla con l’avambraccio, che finisce inevitabilmente sulla parte chiara del pannello porta. Prevedo che si sporcherà in fretta, ma mi auguro che esista un prodotto per pulire come è stato fatto con il volante chiaro della 500. Mancano i catarifrangenti sulle portiere. Abitabilità e visibilità E' piccola fuori, ma dentro si sta bene, specie davanti. Rispetto alla 500, grazie alle fiancate dritte, credo si sia ricavato qualche cm in più in larghezza. Dietro sconta l'assenza del divano scorrevole e/o sdoppiato (che io ho sulla Ypsilon e che trovo comodissimo quando si va al supermercato), ma in due si sta benissimo e pure in tre, considerato che è una seg. A. Non ci si può lamentare, per lo meno nei viaggi brevi. Poggiatesta posteriori abbattibili e ben posizionati, dato che se si sale dietro premono nel bel mezzo della schiena costringendoti ad alzarli. La finitura chiara delle sellerie rende arioso e luminoso l’abitacolo e le ampie vetrature consentono un’ottima visibilità. L’unico angolo cieco è costituito dal triangolo che si forma in corrispondenza del grosso montante anteriore e dello specchio retrovisore. Dietro, i sensori di parcheggio aiutano parecchio e sono precisi. Io li reputo abbastanza inutili su una Panda, ma i miei genitori li trovano molto comodi per evitare contorsionismi in parcheggio. Entrare e uscire è abbastanza agevole grazie al raggio di apertura delle porte, ma l’assenza delle maniglie di appiglio (c’è solo per il passeggero anteriore, dietro ci sono i ganci per la giacca) mi pare un eccesso di economia (approfondirò il discorso più avanti). Tanti i vani portaoggetti sparsi nell’auto, a partire dal marsupio per arrivare alle tasche su tutte le porte e ai vani sul tunnel. Mia zia, in una giornata di pioggia, in un impeto di genialità ha usato quello più vicino al divano come portaombrello per l’ombrellino pieghevole. Pulendo la macchina ho notato che è pure dotato di fondo in gomma asportabile…e infatti lo stavo aspirando con l’aspirapolvere! Credo sia l’unico dotato di fondo per nascondere la vite di fissaggio al pavimento dell’auto. Nota a margine: ci sono anche i due attacchi isofix per il sedile posteriore. Bagagliaio Il giusto per un'utilitaria: non so se ci entrerebbe un passeggino, ma la spesa settimanale ci sta. In caso di acquisti più importanti occorre utilizzare il sedile posteriore. La Panda è dotata di serie del kit gonfiaggio e noi abbiamo aggiunto il ruotino di scorta. Il problema è che di solito il ruotino è inserito nel sottofondo e all’interno ci sono gli attrezzi nello stampo di polistirolo; qui invece, forse per far spazio alla sospensione della versione 4x4 o per le bombole della Natural Power/Easypower, il cerchio è messo sottosopra e la borsa dei ferri è una sacca piuttosto bruttina che, insieme alla sacca del concessionario contenente i guanti, il triangolo e la torcia, resta in giro nel bagagliaio. Entrambe sono dotate di velcro per non vagare qua e là, però mi pare una piccola caduta di attenzione per un’auto davvero ben progettata (c’è pure l’imbuto per il rifornimento di emergenza, dato che il tappo è stato tolto e c’è il sistema "smart fuel"). Attenzione anche all'altezza del garage: il mio è 2.15 m e il portellone sfiora il soffitto, ma in questo modo si carica facilmente. Nota a margine: è illuminato di serie, ci sono due ganci di metallo sullo schienale per fermare i carichi e un gancetto di plastica per mantenere in piedi le borse della spesa, nella parte che sorregge la cappelliera a riposo. Accessori e finiture Essendo la versione top di gamma, ha tutto quello che serve: clima manuale, 4 airbag, autoradio (senza comandi al volante né bluetooth o presa USB/AUX), cerchi in lega, fendinebbia, retrovisori elettrici, portapacchi e poggiatesta. Di serie ci sono anche l’ESP, il Traction+ e lo start & stop. Noi abbiamo aggiunto il ruotino di scorta, i sensori di parcheggio, il terzo poggiatesta con omologazione 5 posti e la vernice metallizzata. Come ho più volte rimarcato qui su AP, trovo abbastanza deprecabile chiedere più di 200 € per avere il quinto posto; nella norma invece l’esborso per gli altri accessori. Considerato che la caratterizzazione estetica ha un suo peso economico e che il motore è il nuovo bicilindrico, il prezzo, pur non popolare, mi sembra adeguato ai contenuti dell’auto, che può tranquillamente essere utilizzata come unica auto. In sostanza, la Panda mk3 fa egregiamente le veci di una Punto mk1. Parlando di finiture: alcuni dettagli sono davvero ben studiati, come le parti in nero lucido della plancia, l’accostamento dei colori, il dettaglio in agugliato dei sedili nella parte bassa, la plancia con la scritta PANDA, ecc…altri sono un po’ tirati via, come si nota all’interno del vano bagagli (il piano non è piatto perché la consistenza del feltro del fondo è incostante e la maniglia di chiusura è un pezzo di stoffa attaccata con un bullone), nel cofano, dove manca il trasparente e pure la tinta (a essere pignoli, anche l’astina per mantenere il cofano aperto sembra piuttosto esile e fatica ad incastrarsi nella sua sede) e nello sportellino del carburante, decisamente traballante.. Sono dettagli accettabili su una seg. A, ma considerando pure il prezzo di listino, cozzano con altri particolari senza funzioni specifiche (le scritte PANDA nei fanali posteriori e in prossimità del lunotto per coprire il vano di accesso al terzo stop - vedi foto del bagagliaio) che però hanno di sicuro un costo. Piccole bave di stampaggio nelle tasche delle portiere e sul freno a mano. Comfort La Panda digerisce senza problemi le asperità della strada, complice anche l’assetto rialzato e la gommatura non estrema. Appena il motore entra in temperatura, il rumore cala decisamente. Al momento non ci sono rumori dalla componentistica esterna e pure a pieno carico, il confort è di buon livello. Il ventilatore è piuttosto rumoroso dalla terza velocità, ma a quel punto la quantità d’aria che esce dalle bocchette diventa quasi fastidiosa. Riguardo alle bocchette: sono molto belle e ben fatte e si riesce a mandare aria ai posti posteriori senza trovarsi getti caldi/freddi in faccia. Alcune "chicche" come il comando automatico per i vetri anteriori, i numerosi portaoggetti o il serbatoio senza tappo, migliorano la qualità della vita a bordo. Peccato che le utili maniglie di appiglio posteriori siano relegate tra gli optional, in un pacchetto che contiene anche le cinture regolabili in altezza e il sedile anteriore ribaltabile. Sembra una sciocchezza, ma quando si viaggia in 4 o 5 persone su percorsi ricchi di curve, dietro non ci sono appigli per reggersi in quanto le maniglie a pozzetto sono scomode da usare per reggersi. Motore Tanta roba. Forse, per una Panda, pure troppo. Mi spiego meglio: 85 cv su un trabiccolo così leggero consentono di destreggiarsi agevolmente nel traffico, senza complessi di inferiorità con auto più grandi e cavallate che, in proporzione, hanno un rapporto peso/potenza meno favorevole. Se all’inizio avevo criticato la scelta di Fiat di proporre la 4x4 e la Trekking a benzina solo col bicilindrico (il 1.2 Fire avrebbe abbassato il prezzo di listino), ora capisco che tale scelta è motivata dal desiderio di offrire un prodotto superiore alla concorrenza. Il Twinair è un motore dalla doppia personalità: in modalità ECO la macchina si muove disinvolta e ha la necessaria verve per affrontare le strade extraurbane e le autostrade. Sfruttando la piena potenza, l’auto diventa "cazzuta" e davvero divertente da guidare, grazie anche al rumore del motore. A me ha ricordato tantissimo la Panda30 che avevamo in casa. All’accensione il suono fa un po’ "trabiccolo", ma appena entra in temperatura, il rumore si attenua e la Panda diventa estremamente silenziosa, per lo meno finchè non si pigia l’acceleratore con decisione. In tal caso il rumore torna a farsi sentire nell’abitacolo, ma a me non disturba affatto. Mia madre, provenendo da una Stilo Jtd, dice che sembra un trattore a confronto…mah! La nota dolente è la partenza. Io sono abituato al Multijet che parte senza sussulti mentre il Twinair restituisce, soprattutto in salita, la sgradevole sensazione di andare "sotto coppia", come se fino all’ingresso del turbo non ci fosse abbastanza potenza per partire. Credo sia solo una questione di abitudine, ma tutti in famiglia abbiamo avuto la stessa impressione. Questo porta a dare gas con maggiore decisione e in partenza sembra una Panda Selecta con il trascinamento del CVT…la stessa cosa capita alle rotonde, nel caso in cui la seconda marcia sia "poca" e la prima…"troppa". Meglio fermarsi, mettere la prima marcia e ripartire. A tutto questo si aggiunge lo Shift Gear Indicator che in ECO suggerisce di cambiare intorno ai 2200 giri/minuto: a orecchio a me sembra un po’ troppo basso come regime e mi pare che il motore sforzi un po’; però anche qui credo sia una questione di abitudine perché il motore sale di giri arzillo e ci si ritrova a 70 km/ora (su extraurbano) senza nemmeno accorgersene e con la quinta marcia ancora da inserire. Forse dovrei dare retta alla centralina e smettere di farmi ste seghe mentali. Altre considerazioni a pelle: innestando la retromarcia, aumentano le vibrazioni trasmesse alla leva del cambio e imho il motore scalda tantissimo. Non ne dubitavo, considerando la potenza in gioco, il turbo e le prestazioni di cui è capace il frullino. Come abitudine, dopo lunghe tratte autostradali o periodi di guida vivaci, meglio lasciar girare il motore al minimo per qualche minuto, ricordandosi di disattivare lo Start & Stop. Durante un viaggio Varese/Pavia e ritorno, i passeggeri hanno apprezzato la verve del motore e la silenziosità. In fase di sorpasso basta e avanza la potenza disponibile con la funzione ECO, ma quando si disattiva, il motore tira fuori le unghie e sale di giri con ancora più grinta. In definitiva, sto motore è davvero un gioiellino, anche se spero che la complessità che lo caratterizza non si riveli un’arma a doppio taglio. Cambio Si manovra bene e gli innesti sono ben delineati. Bisogna fare l’abitudine alla retro con siringa, più che altro perché la leva si sposta molto verso destra e in basso e la mano fa un movimento poco naturale. I rapporti imho sono ben spaziati, soprattutto in accordo col motore (a parte la questione delle partenze di cui ho parlato sopra). In autostrada a 130 km/h non si sente la necessità della sesta marcia (c'è sulla 4x4). Sterzo Tutto sommato adatto al mezzo, per quello che ne capisco io. Servoassistito elettricamente, diventa molto morbido con il CITY attivo, mentre è corposo il giusto nella configurazione normale. Sulle altre auto di famiglia (Ypsilon, G.Punto e Stilo), il CITY è comodissimo per le manovre di parcheggio forse anche per la dimensione delle gomme. Sulla Panda, complice la leggerezza dell’auto, la demoltiplicazione del comando o la forma del volante, per ora è sempre rimasto disattivato. Il feedback alla guida è sufficiente, considerando la vocazione cittadina della vettura. Freni Nella norma. Impianto misto dischi/tamburi e potenza adeguata all’auto. Per ora, fortunatamente, non ho dovuto provarli in occasioni d’emergenza. Tenuta di strada/Stabilità L’auto trasmette una buona sensazione di sicurezza e compostezza. A causa dell’assetto rialzato dondola un po', ma senza inficiare la sicurezza. Probabilmente la seduta alta concorre alla percezione del rollio. Al momento l’auto monta ruote M+S con snow flake, vedremo con i primi freddi come si comporteranno. Non abbiamo ancora avuto modo di usare il Traction+, ovviamente. Consumo Discreto, ma l’auto è ancora troppo nuova per dare un voto. Il CbB ha rilevato una media di 15 km/l in modalità ECO e con S&S attivo, su una percorrenza totale di circa 500 km. Di certo il terreno ideale della Panda col Twinair sono le strade extraurbane e le autostrade, dove il bicilindrico viaggia con un filo di gas. In città lo S&S aiuta, e per il momento non ci è sembrato così fastidioso come rilevato da alcuni utenti su altre auto del gruppo FGA. Ovviamente siamo consapevoli che un motore turbo con una cavalleria notevole ed Euro 5 non potrà mai consumare come la Stilo Jtd in versione 116 cv Euro 2. In ECO si consuma decisamente meno senza perdere troppo in termini di prestazioni; al contrario, sfruttando la potenza piena, le tacche del serbatoio calano più rapidamente…ma bisogna considerare che il serbatoio ha una capacità di circa 35 litri (contro i 47 litri della mia Ypsilon…ovvio che sembra durare meno). Vedremo come saranno i consumi appena il motore si slega un po’. In conclusione Auto non chiaramente inquadrabile, questa Panda. Cambia faccia in base all’allestimento e al motore scelto. E’ in’utilitaria, ma svolge perfettamente il ruolo di unica auto visto il generale salto qualitativo fatto rispetto alla Panda 2. Mia cognata ce l’ha e il confronto, a partire dalla plancia, è impietoso, ma bisogna tener conto anche del tempo che è passato tra le due generazioni. In allestimento Trekking fa la sua porca figura e ha una buona dotazione di serie, anche se so che c’è poca razionalità in una utilitaria da 15.000 euro, soprattutto a confronto con le offerte in corso un po’ su tutte le seg. B o guardando alle più “spartane” seg. A (trio lescano, Spark e coreane). Il motore invoglia a sfruttarne le potenzialità, a scapito delle percorrenze, che tuttavia in ECO sono di buon livello. Di certo se avete bisogno di una utilitaria per uso prettamente cittadino, imho meglio orientarsi su una Panda Easy con il 1.2 69 cv km zero con qualche optional. Se invece volete una macchina con un po’ più di pepe, il Twinair fa per voi. E’ un motore brillante, digerisce benissimo le lunghe tratte autostradali e ha un rumore perfetto per una Fiat. Di sicuro non è il motore rivoluzionario in fatto di percorrenze che hanno pubblicizzato all’inizio, ma non è nemmeno l’idrovora che tanti detrattori hanno descritto. Imho su auto del seg. B diventa la quadratura del cerchio. E soprattutto, surclassa il Multijet da 75 cv, che reputo inutile su una seg. A dato il punto di pareggio molto sfavorevole. Se si vuole risparmiare, ci sono la Easypower e la Natural Power. Scusate per la lunghezza del post e per le tante immagini! el Nino PS: qualcuno mi sa dire a cosa servono le protuberanze sulla plastica dei fendinebbia?? Non nascondono viti di fissaggio nè altro...Regazzoni o Aymaro ne sapete qualcosa??
  22. Luca141

    Prova Golf 7 GTD

    Ciao a tutti, oggi ho provato la golf 7 nella variante gtd con il 2.0 diesel da 184 cv e 380nm, tralasciando la qualità che è la classica vw dunque molto buona sia come assemblaggi sia come materiali, mi vorrei soffermare sul motore: Esplosivo!!! Sembra di guidare un vecchio iniettore pompa ma più fluido pronto e rotondo, allunga senza tirarsi indietro fino a 4500 giri, sotto i 1500 giri è un pochino fiacco ma poi si sveglia di botto, esplode letteralmente schiacciandoti nel sedile, e nell abitacolo si sente un sound davvero grintoso e rabbioso che non sembra neanche di un diesel 2000, sono rimasto davvero impressionato... Mi ha emozionato di più del gti 6 che avevo provato tempo addietro... Purtroppo il giro (corto) è stato fatto in statale prevalentemente dritta quindi non posso esprimermi in merito alle qualità dinamiche, ho trovato però lo sterzo fin troppo molle anche in modalità sport, questo a mio parere mortifica un bel po' la sensazione di sportività che da il resto dell' auto, avete avuto modo di provarla anche voi? Il modello in prova era quasi full optional 38.000 euro (troppi a parer mio) ed aveva solo 133 km, non oso immaginare quando sarà ben slegata quanto sia poderoso questo motore. Io ho fatto un preventivo anche per la gti performance, sono a dir la verità indeciso però credo che nella guida di tutti i giorni sia più fruibile ed emozionale il GTD perchè la potenza è sfruttabile immediatamente in un range di giri molto più ridotto del benzina.. Però ovviamente è un mio parere ditemi anche voi cosa ne pensate...
  23. Giunti al traguardo del mese di vita (e 1100 km) di uso della vettura aziendale in oggetto, ho deciso che vi onorerò con una cronaca di come va la Focaccia. Per la cronaca, il soprannome Focaccia deriva dal fatto che, sul libretto, alla voce azienda costruttrice compare appunto la dicitura FOCACCIA GROUP, e l'auto stessa è registrata come SPARK/FOCACCIA. Quindi, quand'è vuota, essa è la Focaccia, mentre quand'è in uso, è la Focaccia farcita. Esaurito l'excursus, passiamo all'auto: è una versione basebasebase, color bianco, priva di alzacristalli elettrici (era dai tempi della Giulia che non guidavo un'auto con le manovelle per gli alzavetri) ma con aria condizionata e farcita di airbag, oltre al logo aziendale sulle due portiere anteriori. Furgonata in modo artigianale (stendiamo una pietosa colata di cemento armato), ha solo i sedili anteriori. Da ferma: a guardarla, coi ruotini da 13 pollici e le coppe in plastica, senza fendinebbia anteriori né mancorrenti sul tetto, sembra che le machi qualcosa. Salendo a bordo la sensazione si acuisce anche per l'assenza dell'autoradio, mentre lo strano cruscotto (solidale al piantone dello sterzo) sembra un incrocio mal riuscito tra un orologio analogico ed uno digitale. Come va: il 4 cilindri a benzina da 68 cavalli (dove sono?) di potenza s'avvia al primo colpo, anche dopo soste prolungate vari giorni all'aperto: complimenti. Qui però finiscono le norte positive: la leva del cambio è indicibilmente lunga, ma talmente lunga d'aver un gioco mostruoso anche a marcia innestata, tale da faticare a capire quale marcia è stata innestata e soprattutto SE si è innestata una marcia. . Soprattutto, è estremamente lenta: occorre tirare il motore (fino a 4000 giri, poi si ferma) per poter muoversi dignitosamente in extraurbano; in autostrada impiega una vita a raggiungere i 130. Sembra sportivissima perché è rumorosa come una Uno 45 a 4 marce, tanto che a 60 sembra d'andare a 120 ; le ruote strette e il baricentro altro danno all'auto un notevole rollio in curva, che quindi occorre affrontare con calma. L'impianto frenante è di tipo misto, dischi pieni davanti e tamburi dietro, sufficiente per un uso cittadino poco gravoso. Insomma: auto da città, con scarse velleità extraurbane ed ancora più scarse autostradali; confrontata con una Panda III Easy 1.2 (si trovano nuove a km0, anche su autoscout: Auto nuove: Fiat, New Panda, 1.2 Easy ESP, Benzina, ? 9.990,- pagina di dettaglio) le prende di brutto. A che prò comprarne una? Boh. In conclusione: per la modica cifra di 9900€ É UNA CAGATA PAZZESCA. Voto: 3/10. M'avesse preso un Fiorino Combi avrebbe speso sicuramente di più ma il mezzo sarebbe stato infinitamente più versatile per l'uso che dobbiam farne noi. I viaggi autostradali (già fatti due per un totale di 650 km) sono una tortura. PS: alla prima accensione del condizionatore, in autostrada, dalle bocchette centrali uscì un fiotto di fumo. La prima cosa che pensai fu: AL FUOCO!!!, ma fortunatamente era vapore condensato.
  24. Mi sono reso conto di non avervi ancora deliziato con la recensione della mia Verso. Sono arrivato a 10000km, ormai, e credo che la cosa sia matura. Tra l'altro, devo ricordarmi di andare ad invertire gli pneumatici.... :gratta:Cominciamo, va.... Esterni Che dire... brutta non è, anzi, trovo che tra i monovolumi sia uno dei migliori e mi piaceva parecchio anche prima del facelift. Certo è un suppostone ma ha una certa personalità e una sua eleganza. Vi dirò, poi, che il facelift gli ha giovato parecchio, con il frontale che si integra perfettamente con la fiancata. La coda era e rimane il suo pun to debole... Un cassone squadrato era... un cassone squadrato è rimasto... Notare lo sbreghetto sulla fiancata fresco fresco! Grazie mio caro collega adorato con la tua lucente Up! del piffero.... Interni La plancia è rimasta praticamente invariata, rispetto alla serie precedente, hanno solo aggiunto un listellino cromato... vabbè. Comunque non era male anche prima. Il design è piacevole, senza nessuna alzata di ingegno ma fin troppo serioso (per fortuna c'è il listellino cromato!). I materiali sono discreti, con un bello schiumato morbido sulla parte superiore della plancia. Tutto il resto è rigido ma comunque piacevole al tatto e ben assemblato. I pannelli porta non fanno udire alcuno scricchiolio , i sedili sono ampi e comodi, di un bel tessuto a trama resistente e facilmente pulibili (per ora... ). Tutto molto bello e tutto ben fatto ma, ripeto, un tocco di colore non avrebbe guastato. Notare la strumentazione centrale, finemente incoronata da un dito di pregiatissima polvere... Posto guida Molto buono il posto guida, ampiamente regolabile e con tutti i comandi a portata di mano, specialmente l'hazard. Il cruscotto centrale è ben visibile, anche perchè e rivolto verso il guidatore. Il cambio rialzato è alla giusta altezza e anche il bracciolo, purtroppo fisso, è ben posizionato e molto comodo. Viene naturale appoggiarcisi, anche da parte del passeggero. Il ginocchio destro, mio cruccio, si appoggia piacevolmente al mobiletto del cambio, senza provocare fastidi anche nei lunghi viaggi. Alla fine la posizione di guida è quasi automobilistica ma non illudetevi, sempre di un pulimino si tratta e, seppur buona, si resta comunque un pò troppo in alto e pò troppo seduti. Io normalmente guido rasoterra ma mi sono comunque trovato meglio sulla Verso che sulla Scenic, che era la rivale, insieme alla mia nefasta Giulietta TCT... Visibilità Ecco il primo punto debole. La visibilità di 3/4 posteriore è un pò critica. Mentre frontalmente e lateralmente , anche agli incroci, non c'è nessun problema, anzi, di 3/4 posterioe non si vede quasi niente. In nparte ciò è dovuto alla linea di cintura che sale verso la coda e al piccolo terzo vetro laterale. In parte è dovuto alla conformazione del sedile del passeggero, che va a coprire l'angolo di visuale ideale. Quando si beccano immissioni oblique, qualche problema c'è. Ma ormai ho fatto l'abitudine e l'occhio e basta immettersi con la giusta inclinazione. Abitabilità Il grande punto di forza dell'auto. C'è spazio ovunque: sopra, sotto, a destra e a sinistra. Portaoggetti ovunque, e pure belli ampli. Sul divano in tre si sciacquano... in pratica si riesce ad accavallare le gambe! Mandando tutto indietro il mio sedile e tutto avanti il divano, comunque riesco a sedermi comodamente. Inoltre, fattore determinante, l'accessibilità è ottima, grazie al brancardo basso e all'ampia aprtura delle portiere. Questo, per le mie esigenze (Nonnina...), è stato una delle determinanti all'acquisto. I due strapuntini sono solo d'emergenza ma due bambini o due ragazze minute ci stanno abbastanza comodi. Io ci ho infilato due fanciulle mignon che fanno teatro con me e se ne stavano belle comode. Bagagliaio Ampio e con un fondo piatto a filo soglia, comodissimo. Non regolarissimo, per via dei duomi delle sopsensioni ma comunque molto sfruttabile. I due sedili ausiliari portano via spazio al doppio fondo del baule che in questa configurazione è ridotto. Utilissimo, giacchè molto profondo, ma ridotto. Comunque l'ho già stipato all'inverosimile e ci stà di tutto. Accessori La mia Verso è una Active Plus, l'allestimento intermedio. Ma in conce montano su tutte le active il navigatore, che è lo stesso delle Style e i cerchi da 17 bruniti (belli ma avrei preferito i 16 diamantati). Di suo ha il cruise, l'hill holder, gli specchi ripiegabili e riscaldabili, la porta usb e aux, le luci d'ambiente, le luci diurne, i fari posteriori a led, i fendinebbia e non so che altro... Grazie al navi, l'auto ha anche il bluetooth con vivavoce e la retrocamera di retromarcia, comodissima, anche perhè è d'aiuto anche nelle uscite dai parcheggi, dato che fornisce una visione piuttosto ampia e profonda. Due parole sul navigatore. E' molto buono, migliore del mio vecchio Garmin ma ha strana abitudine di autosettarsi sulle miglia, come unità di misura... Boh... Il mio rimpianto, rispetto alla Style, è l'aver rinunciato al tetto panoramico e, sopratutto, agli Xeno. Purtroppo, l'offerta era quella e avrei dovuto rinucniare ad uno sconto molto consistente, se avessi voluto la Style. Pace... Le luci alogene di serie sono comunque ottime e si sono rivelate di un altro pianeta rispetto ai faretti delle mia vecchia Leon. La comodissima retrocamera! E mi raccomando: controllate i dintorni! Notare il navi giappo che da la distanza in iarde! Comfort Altra determinante all'acquisto! La mia schiena ha subito tratto beneficio dal passaggio alla Verso. I sedili sono comodissimi, non soffici alla francese ma nemmeno duri alla tedesca, mentre le sospensioni fanno un lavoro egreggio nellassorbilre le asperità. Da questo punto di vista, sono soddisfattissimo. Motore Un gran bel pezzo di motore. Sapevo che fosse buono ma mi ha comunque sorpreso in positivo. Un filo vuoto ai bassi ma molto progressivo e rotondo. Mai ruvido ma sfodera anche un discreto carettere, se messo un pò alla frusta e anche il suond agli alti non è male. Ma solo agli alti, perchè altrimenti fa un bel GROOOOOOO da trattore. Comunque, il 2.0 D-4D è adeguato al peso non da piuma della Verso. Fin'ora non mi ha fatto rimpiangere il PDE della mia Leon, anche se hanno caratteri ben diversi, ovviamente. Tagliandi leggeri ma frequenti (15000km), con distribuzione a catena (SGRATT SGRATT). Accelerazione Non male, considerando la stazza: sullo 0-100 (dato fondamentale... ), stiamo sugli 11 secondi. Ripresa Qui fatica un pò. In quinta e sesta (Quattropere docet), ci vuole un pò per farle riprendere giri. Ma, esistendo un robo chiamato cambio, basta scalare e non c'è nessun problema con nessun sorpasso. Cambio Ottimo. Fluido, mai gommoso, mai nessun impuntamento. Rapporti ben spaziati, con la sesta più di potenza che da riposo. Devo dire che l'accoppiata motore/trasmissione è riuscita in pieno. Lo considero quasi pari allo splendido sei marce Honda che ho provato sulla Civic (miglior manuale mai provato). Sterzo Dai due volti. Alle basse velocità è leggerrissimo, anche troppo... Ho faticato un pò ad abituarmi alla sua leggerezza, anche perchè, strano ma vero, è piuttosto diretto, quindi mi ritrovavo, i primi tempi, a stringere od allargare le curve senza accorgermene. Agli alti si indurisce il giusto, senza diventare inultimente pesante e fa un buon lavoro; è anche sufficientemente comunicativo. Freni Potenti ma dalla corsa un pò lunga. Bisogna farci il piede o si rischia di finire troppo sotto a chi ti precede. Parlo qui dell'Hill Holder. All'inizio quasi pensavo che non ci fosse o che non funzionasse. In realtà c'è ma l'ho scoperto grazie a mio fratello che pesta sempre i pedali come un allucinato. In pratica per attivarlo, bisogna pestare forte dopo che il pedale del freno è arrivato a fondo corsa. Non è quindi, un automatismo come sulle francesi o sulle auto del gruppozzo. Ad alcuni potrebbe sembrare scomodo ma in raltà io lo considero una genialata. Sulla C4 l'ho trovato comodo ma troppo invasivo, qui invece è on demand. Per me è promosso. Tenuta di strada/Stabilità Decisamente buona. L'auto è piantata a terra e difficilmente si scompone, col suo bel culone granitico, come piace a Quattrorotelle. Ha una sua tendenza ad allargare il muso se si esagera ma basta farla scorrere e tutto fila liscio. Devo dire che il buon assetto, responsabile dell'ottimo comfort, fa il suo anche del punto di vista della dinaminca di guida. Il pulmino Jappo se la vede praticamente alla pari con la mia vecchia Leon, che aveva assetto sportivo, frizzi e lazzi. Alla fine restano due ponti torcenti a confronto e mi duole dirlo, ma la Jappa è migliore. Intendiamoci, staimo comunque parlando di un monovolume dalla discreta stazza... Ma anche di un progetto di dieci anni più recente. Il rollio è quasi assente, sottosterza il giusto e non si scompone in frenata. Direi che può bastare. Consumo Sono a 10800km e il trip segna 15.2 km/l. Più a meno siamo a 60% città e il resto superstrade e tangenziali. Inoltre guido allegro di mio. Credo di non potermi lamentare. In conclusione Niente da dire, ottimo acquisto. Ne sono molto contento e, ad oggi, non la cambierei con nessuna pari categoria. Purtroppo il colore è quel che è (questo passava il convento) e non ha gli xeno ma sopravviverò. Del resto è stata un'occasione, dato che, grazie alla legge 104 e al fatto che dovevano chiudere il mese con delle vendite per avere i bonus dalla casa madre, l'ho pagata circa 10000 euro in meno rispetto al listino. Dando dentro anche la mia Leon, ovvio, che ora se ne starà gironzolando in Romania o giù d li. E' davvero un'auto versatile, come promette il nome. Brava Toyota, ora che il design non è più quell'abominio che era, vengono a galla tutte le sua qualità. P.s. Certo però... quella Giulietta TCT... Ahaaaa...... P.p.s. Per i MOD: l'ho messa in Toyota ma mi sa che invece non andava qui. Se ho scappellato me la potreste riposizionare? Grassie.
×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.