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  1. Cole_90

    Bentley Flying Spur Hybrid 2022

    Dopo un po’ di attesa ecco anche la variante plug-in della Flying. Equipaggiata con il 2.9 V6 + elettrico offre un combinato di 544 cv e 750 Nm. L’autonomia totale è 700km. Press Release: Bentley Motors
  2. Captur E-Tech Plug-In Hybird Press Release Plug-In E-Tech: via Renault Captur E-Tech Hybrid Press Release E-Tech Hybrid: Renault Italia Topic Spy --> Renault Captur E-Tech PHEV 2020 (Spy)
  3. LEVC, compagnia di proprietà della cinese Geely, presenta il suo nuovo LCV PHEV. Il veicolo, che fungerà da "London Cab" è stato svelato anche in declinazione furgonata. Non sono state dichiarate potenza totale ed altri dati tecnici, ma la compagnia sino-inglese tiene a far presente che è in grado di percorrere 130 km in modalità esclusivamente elettrica, mentre l'autonomia combinata è di 610 km.
  4. Beckervdo

    Škoda Octavia e Octavia Wagon 2020

    BERLINA RS iV (Plug-in hybrid) INTERNI MOTORI La Skoda Octavia di quarta generazione arriva in occasione dei 60 anni del suo ciclo produttivo. Bernhard Maier, CEO di ŠKODA AUTO, ha dichiarato: Si rinnova nel frontale, che ora appare meglio integrato e con una mascherina più importante, atta a sottolineare la crescita del modello. Con 4.689 mm, la quarta generazione ŠKODA OCTAVIA Wagon è più lunga di 22 mm rispetto al suo predecessore; la sua larghezza è cresciuta di 15 mm a 1.829 mm (la lunghezza della berlina è aumentata di 19 mm a 4.689 mm e di 15 mm di larghezza, portandola a 1.829 mm). L'interasse misura 2.686 mm. Con la crescita delle dimensioni, anche il vano bagagli aumenta arrivando a 600 litri per la berlina e 640 litri per la Combi. Le barre del tetto ridisegnate e poco profonde sottolineano la sagoma allungata del veicolo, mentre i cerchi in lega, fino a 19 pollici, gli conferiscono un aspetto potente. La berlina ha un coefficiente di resistenza (cd) da 0,24 e OCTAVIA COMBI da 0,26. La nuova OCTAVIA si colloca quindi tra le auto più aerodinamiche al mondo. Di serie, la nuova Octavia, è disponibile con fari LED, mentre sugli allestimenti più ricchi sono presenti i Matrix LED. Tecnologia LED anche per i fari al posteriore. Al momento del lancio sul mercato, il nuovo OCTAVIA sarà disponibile nei livelli di allestimento Active, Ambition e Style. Più tardi nel 2020, la robusta OCTAVIA SCOUT e la sportiva OCTAVIA RS saranno aggiunte alla gamma. La gamma motori Oltre ai motori diesel e benzina, esiste anche una variante particolarmente ecologica con propulsione a metano, varianti ibride plug-in e, per la prima volta a ŠKODA, motori con tecnologia Mild-Hybrid a 48V. Se si sceglie di equipaggiare la propria Octavia con il cambio a doppia frizione DSG a 7 rapporti, il 3 cilindri 1.0 turbo da 110 CV ed il 4 cilindri 1.5 Turbo da 150 CV, sono mild-hybrid. Mentre, se si sceglie la trasmissione manuale a 6 rapporti, non abbiamo il modulo mild-hybrid. La 2.0 TSI con una potenza di 140 kW (190 CV) è disponibile esclusivamente con trazione integrale e DSG a 7 velocità. Tutte le TSI sono dotate di un filtro antiparticolato per benzina. Ibrido plug-in con due diverse varianti di potenza In seguito al primo ibrido plug-in ŠKODA, ŠKODA SUPERB iV, il marchio ceco offre anche il nuovo OCTAVIA con un motore a benzina 1.4 TSI abbinato ad un motore elettrico, che realizza la OCTAVIA iV con due diverse varianti di potenza. Oltre al modello con una potenza di 150 kW (204 CV), è prevista l'aggiunta di un'altra versione al da 180 kW (245 CV). Entrambe le varianti arriveranno con un DSG a 6 velocità. Per OCTAVIA, un totale di tre nuovi motori diesel forniscono potenze che vanno da 85 KW (115 CV) a 147 kW (200 CV). I TDI hanno ciascuno una cilindrata di 2,0 litri e provengono dalla nuova generazione di motori EVO equipaggiati con filtro anti-particolato DPF e sistema SCR "twin dose" con aggiunta di ADBlue G-TEC: variante CNG ŠKODA offre anche la quarta generazione OCTAVIA come modello G-TEC con propulsione a metano particolarmente ecologica. Rispetto a un'auto alimentata a benzina, OCTAVIA G-TEC produrrà quindi ancora una volta circa il 25% in meno di CO2, significativamente meno ossido di azoto (NOx) e nessuna particella di particolato. La 1.5 TSI che fornisce 96 kW (130 CV) è progettata per funzionare a metano. La capacità totale dei tre serbatoi di metano è di 17,7 kg. Se necessario, l'auto può anche utilizzare il suo serbatoio di benzina da 9 litri. Entrambe le varianti di carrozzeria della OCTAVIA G-TEC sono disponibili con la scelta di un cambio manuale a 6 marce o DSG a 7 marce. VIDEO DELLA PRESENTAZIONE WAGON ——————————————————————————————————————— SPY TOPIC ⤵️ https://www.autopareri.com/forums/topic/65228-skoda-octavia-iv-2020-spy? ———————————————————————————————————————
  5. Geely Xingyue L, SUV basato sul pianale CMA con motori Volvo 1.5 Turbo benzina, 1.5 versione PHEV e 2.0 Turbo MHEV, diretta concorrente di Tiguan e RAV4. Nei mercati del sud est asiatico ed est europa adotterà anche i motori 1.4 Turbo Geely da 150 CV e il 2.0 Mitsubishi da 140 CV Press Release: Geely
  6. Stellantis vara una nuova piattaforma per i LCV (Light Commercial Vehicle) con architettura Fuel Cell. Tale piattaforma è realizzata in collaborazione con Faurecia e Symbio(JV paritetica tra Faurecia e Michelin) Nello specifico la piattaforma avrà: Medesime capacità di carico dei modelli con motore a combustione interna (ICE) Meno di 3/4 minuti necessari per il rifornimento del serbatoio di idrogeno. Più di 400 km di autonomia. Per fare ciò, tutta la componentistica della Fuel Cel è stata integrata al di fuori dello spazio di carico della piattaforma concepita per l'utilizzo Full Electric. In questo modo si garantirà la modularità del sistema fra le due alimentazioni. Faurecia svilupperà, fornirà ed assemblerà il sistema dei serbatoi per l'idrogeno nel suo centro di esperti in Bavans (Francia), costituito da tre serbatoi in pressione, in grado di sopportare i 700 bar di pressione a cui verrà stoccato l'idrogeno. Un totale di 120 litri di H2 verranno stipati, così da avere ZERO emissioni ed una autonomia di oltre 400 km. La Fuel Cell sviluppata da Symbio è in grado di erogare 45 kW di picco e sarà supportata dal pack batterie in uso sui modelli PHEV del gruppo Stellantis. Questo per utilizzare la batteria nelle fasi di start/stop, nelle fasi di accelerazione e in quelle di decelerazione si utilizza la frenata auto-rigenerativa per ricaricare il pack batterie.
  7. La gamma di Seat Tarraco si amplia con l'arrivo di una variante ibrida plug-in: al debutto al Salone di Francoforte 2019, la Tarraco PHEV sarà la prima ibrida della storia della casa di Martorell. Disponibile in abbinamento all'allestimento sportivo FR, la Tarraco plug-in hybrid arriverà sul mercato il prossimo anno; entro il 2021, il numero di modelli elettrificati tra Seat e Cupra salirà a quota sei. Il powertrain della Seat Tarraco ibrida plug-in consta di un motore 1.4 TFSI da 150 CV e da un'unità elettrica da 116 CV, alimentata da un pacco batterie da 13 kWh. La Tarraco FR PHEV svilupperà fino a 245 CV e 400 Nm di coppia massima: valori, questi, che mettono la Tarraco FR PHEV al top della gamma del SUV della casa di Martorell. Press Release: SEAT Per quanto concerne gli altri dati tecnici della Tarraco FR PHEV, Seat ha fornito dati provvisori. L'autonomia in modalità full electric dovrebbe aggirarsi sui 50 km/h, mentre le emissioni sui 50 g/km nel ciclo WLTP. Quanto alle prestazioni, Seat parla di uno 0-100 km/h in 7,4 secondi e di una velocità di punta di 217 km/h. Nessun dato, invece, per quanto riguarda i tempi di ricarica. Visto che la Tarraco la facciamo qui a Wolfsburg insieme alla Tiguan , sicuramente ci sarà una versione ibrida anche per questa. È un anno che ne vedo girare una in fabbrica , due giorni fa anche una Allspace ibrida ho visto.
  8. Successore er la McLaren 570. Nuova piattaforma, nuova V6 Phev, autonomia elettrica ca. 30Km, disegno definitvo forse sul schermo della bord computer
  9. Per andare nella direzione che dici tu, bisognerebbe alzare molto le tasse sui carburanti (tutti), e in questo modo tasseresti in maniera proporzionale alle emissioni di CO2, e chi compra auto più ecologiche risparmierebbe. Ma quanti sarebbero daccordo? Credo in pochi.
  10. Beckervdo

    Kia XCeed PHEV 2020

    1.6 aspirato da 141 CV e 265 Nm di coppia che lavora in associazione ad una trasmissione doppia frizione a 6 velocità ed un motore elettrico da 44.5 kW. La batteria è da 8.9 kWh. La XCeed PHEV scatta da 0 a 100 km/h in 11 secondi, mentre la Ceed Sportwagon PHEV ne impiega 10.8. L'autonomia elettrica, dichiarata, è pari a 60 km e la presenza della batteria fa calare il volume utile del bagagliaio da 600 litri a 437 litri (per la Sportwagon) e da 426 a 291 litri per la XCeed PHEV. Cartella stampa completa Via Kia Topic Spy --->https://www.autopareri.com/forums/topic/68181-kia-xceed-phev-spy
  11. Per la SF 90 spider era prevista la presentazione a giugno a Maranello nel secondo Universo Ferrari Per il momento adesso la data più probabile è settembre,ma si "scontra" con MC20 e costringe a rimodulare la scaletta di 812 Vs e Portofino
  12. Al 99% stessa architettura della Classe A 250e, ossia il 4 cilindri 1.3 Turbo benzina in abbinamento al motore elettrico all'interno del cambio, con una potenza combinata di 218 CV e 450 Nm, che sono spinti da una batteria agli ioni di Litio da 15.6 kWh. Secondo ciclo WLTP avrà un'autonomia di 56 km.
  13. https://www.motorionline.com/2019/12/27/peugeot-508-peugeot-sport-engineered-pse-uscita-prezzo-2020-motori/ Rendering ⤵️
  14. Beckervdo

    Kia Niro M.Y. 2019

    Debuttano le rinnovate Kia Niro Hybrid e Kia Niro Plug-In-Hybrid, il cui stile esterno è ispirato alla versione full electric (Kia Niro EV), mentre all'interno troviamo l'utilizzo di nuovi materiali e nuove opzioni di colore. Inoltre, i modelli Niro sottoposti a restyling ottengono il nuovo sistema telematico UVO Connect di Kia. All'esterno, la Kia Niro M.Y. 2019 riceve un nuovo design dei paraurti, fari riprogettati caratterizzati da un design "ice-cube" (disponibile come FULL LED, optional), nuove LED DRL con un esclusivo layout a doppia freccia e fari antinebbia LED (optional). Nella parte posteriore, i crossover adottano luci posteriori a LED ridisegnate, una piastra inferiore in argento, nuovi catadiottri e fendinebbia posteriori. La Kia Niro Hybrid è disponibile con cerchi da 16 sino ai 18 " (quest'ultimi anche diamantati bicolore), mentre la declinazione Plug-In-Hybrid è disponibile esclusivamente con cerchio da 16". La telematica è affidata ad un sistema di infotainment da 8,0 pollici touchscreen e da uno schermo TFT da 4,2 pollici nel quadro strumenti. Optional schermo touchscreen da 10,25 pollici e schermo nel quadro strumenti da 7,0 pollici. La gamma Niro guadagna anche due pacchetti di colori in Europa: rosso-arancio o prugna. Altre modifiche includono l'adozione dei "paddles" al volante per il cambio a doppia frizione a sei rapporti ed un nuovo freno di stazionamento elettronico con freni posteriori più grandi. Il sistema telematico UVO Connect diventa disponibile sulla Kia Niro Hybrid. Compatibile con il touchscreen opzionale da 10,25 pollici ed uno smartphone, UVO connect offre accesso a informazioni sul traffico in tempo reale, previsioni meteo, POI, prezzi del carburante, parcheggio, informazioni sulla stazione di ricarica ed altro ancora. La gamma Niro aggiornata vede anche l'introduzione di nuove tecnologie di sicurezza attiva come la funzionalità Stop & Go per il sistema Smart Cruise Control e Lane Following Assist. Nessun cambiamento viene apportato ai propulsori, che combinano un motore a benzina GDi da 1,6 litri con una batteria ai polimeri di litio da 1,56 kWh (per Niro Hybrid) e lo stesso motore termico con una batteria da 8,9 kWh nell'ibrido plug-in . Le emissioni di CO2 dell'ibrido sono pari a 99,8 g / km (ciclo combinato WLTP) mentre l'ibrido plug-in emette 31,3 g / km. Il modello PHEV può essere guidato in modalità EV fino a 49 km. Kia inizierà le vendite europee della Niro PHEV e Niro Hybrid durante il secondo trimestre del 2019.
  15. Thread generale per notizie relative alle reti di ricariche auto EV e PHEV in Italia, in AC e DC fast. Notizie fresche per ricarica autostradale veloce, sperando che non siano come quelle vecchie mai realizzate. Il nostro paese è probabilmente quello più in ritardo in EU nella costituzione di una rete di ricarica ed anche plagato da costi alti per il kWh in ricarica pubblica. ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Ogni aggiornamento disponibilità e costi è quindi importante, fatto salvo che la base di ricarica per la gestione di una EV è la ricarica domestica, attualmente tra 0,16 e 0,20 Euro/kWh. https://insideevs.it/news/400022/ricarica-auto-elettriche-casa-colonnine/ Il progetto di ASPI, Autostrade per l'Italia, copre ovviamente solo le autostrade dell'ente, ma altri enti di tratte diversi stanno esaminando la cosa. https://insideevs.it/news/403592/colonnine-ricarica-auto-elettriche-autostrada-aspi/ In esclusiva il piano ASPI con le aree di servizio coinvolte. Obiettivo: coprire la grande viabilità con ricariche fino a 350 kW L’impegno di ASPI per installare una rete di ricarica per le auto elettriche in autostrada, annunciato dell’a.d. Roberto Tomasi, ha destato grande attenzione tra i proprietari dei veicoli a batteria. Perfino nei difficilissimi giorni del Coronavirus. Quello delle colonnine sulla grande viabilità, del resto, è un nodo fondamentale per lo sviluppo della eMobility in Italia e chi è abituato a usare una full electric come mezzo principale lo sa bene. Ecco quindi tutti i dettagli che abbiamo potuto ricostruire sul piano per la “rivoluzione green” di Autostrade per l’Italia, incluso l’elenco delle aree di servizio coinvolte dalla strategia, intercettato in esclusiva da InsideEVs.it. Gestione diretta A quanto si apprende, ASPI ha sviluppato la sua strategia nell’ottica di una gestione diretta dell’infrastruttura di ricarica, con una logica “multiclient” pensata per servire indistintamente tutti gli automobilisti che possono ricaricare in corrente continua. La prima fase del progetto, come anticipato, prevede l’installazione di stazioni di ricarica ultra-veloci da 4-6 postazioni in 67 aree di servizio (più in basso trovate elenco e posizioni), che rappresentano il 31% delle stazioni di rifornimento presenti sulla rete ASPI. Al termine di questa fase di “start-up” sarebbero presenti in media punti di ricarica ogni 90 km. La posa delle colonnine – al netto delle incertezze legate alla questione concessioni - partirà già da quest’anno e abbiamo trovato conferma che la prima sperimentazione sta coinvolgendo tre aree di servizio a Roma, Milano e Bologna. Qui, in partnership con un operatore del settore, verranno installati punti di ricarica da 350 kW. Il valore della sperimentazione dovrebbe aggirarsi sul milione e mezzo di euro, a fronte di un investimento complessivo per la fase uno stimato in 35 milioni di euro. La tecnologia Dal punto di vista tecnologico, le colonnine installate saranno tutte ad altissima potenza, fino a 350 kW. Verosimilmente Aspi punta a contenere quanto più possibile il tempo delle ricariche con l’intento di assimilarlo per quanto possibile a quello medio di sosta delle auto tradizionali. Un ragionamento valido anche in prospettiva, quando le full electric in circolazione saranno molte di più e occorrerà una velocità di ricarica importante per poterle servire agevolmente. Da quanto abbiamo potuto ricostruire, Autostrade sarebbe al lavoro anche per ottimizzare i circuiti di distribuzione elettrica nelle aree di servizio, con il duplice obiettivo di risparmiare energia e abbassare i costi di esercizio. Il nodo delle ricariche Ricarica auto elettriche, il Governo promette incentivi e semplificazioni Auto elettriche, appello al Governo: ricarica diventi servizio pubblico Le gare “aperte” nella fase 2 La seconda fase del piano dovrebbe scattare quando sarà raggiunto un determinato tasso di utilizzo delle colonnine installate. Da quel momento Aspi aprirà al mercato per coprire il rimanente 69% delle aree di servizio e raggiungere in questo modo una copertura totale della sua rete. Verranno quindi lanciate delle gare rivolte agli operatori del settore che vorranno attivarsi sul fronte retail. Anche una flotta green L’impulso per la sostenibilità del piano di Autostrade passa anche dalle illuminazioni a led in tutte le gallerieentro il 2022 e l’investimento di 25 milioni di euro per installare altri 144 impianti fotovoltaici, in grado di portare la produzione totale di energia verde oltre i 45 GWh. Infine, sarà avviato anche un piano di progressivo rinnovo dei mezzi di servizio della società (circa 200 vetture per ogni Direzione di Tronco) solo con motorizzazioni ibride o elettriche.
  16. Stando ai rumors, la Octavia RS diventerà PHEV. Spinta dal 1.4 Turbo 4 cilindri e dall'unità elettrica, garantirebbe una potenza complessiva di picco di 180 kW / 245 CV che saranno inviati alle ruote anteriori attraverso una trasmissione a doppia frizione con 6 rapporti. A queste si aggiungeranno la versione "liscia" con il 2.0 litri Turbo benzina di pari potenza (245 CV) abbinato alla trasmissione manuale a 6 rapporti o DSG a 7. Per alcuni mercati anche 2.0 TDI da 147 kW / 200 CV con il 7 marce DSG.
  17. Il modello in oggetto dovrebbe esser equipaggiato con il 3 cilindri da 1.5 litri da circa 150/170 CV, abbinato ad un motore elettrico all'asse posteriore. In combinata, la potenza sarebbe di circa 240 CV Land Rover’s announcement published on 17 December 2018 Via ElectricVehicleWeb
  18. Sotto il cofano della Renault Captur E-Tech ci sarà un suggestivo motore a benzina 1.6 accompagnato da due piccoli motori elettrici in un cambio automatico multi-mode. La batteria agli ioni di litio avrà una capacità di 9,8 kWh , che le consentirà di avere un'autonomia approssimativa di 45 chilometri in modalità completamente elettrica.
  19. Dovrebbe avere la nomenclatura di A250 e, la nuova variante ibrida della Mercedes-Benz Classe A. L'unità termica è il 4 cilindri 1332 che già equipaggia la A200 ed eroga 163 CV e 250 Nm di coppia, che viene accoppiato al cambio automatico che farà anche da "power-split" tra le due unità. Il motore elettrico eroga 102 CV e ben 300 Nm di coppia, che consentirà di eguagliare le prestazioni della A 250 a benzina (224 CV ed accelerazione da 0 a 100 km/h in 6.2 secondi, NdR). Il pack batterie dovrebbe esser l'unità da 15 kWh, che le dovrebbe garantire un'autonomia - secondo ciclo WLTP - di ben 60 km in modalità elettrica. Ovviamente per fare spazio alla batteria, qualcosa si perderà in termini di bagaglio e di serbatoio del carburante (passerà da 45 a 35 litri). Mentre sarà prevista - in futuro - la A200e, mossa dal medesimo motore elettrico, ma l'unità termica è il 1325 da 136 CV
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