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  1. E' una buona occasione per introdurre il problema velocità di ricarica, in un mondo dove non siamo ancora abituati a fare i conti sulle EV e si può essere fuorviati. Un esempio è l'articolo di Automobilismo, a cui sembra di aver fatto la scoperta dell'acqua calda: è l'integrale delle curve di ricarica che è importante e non la massima velocità di picco che la batteria permette. Bonjour Monsieur de Lapalisse. Adesso dovrebbero fare un'altra scoperta: non conta l'integrale della curva di ricarica ma quanto rapidamente l'auto reintegra i km che può fare, che è quello che ci serve. E qui conta l'efficienza dell'auto e la prova fatta è in realtà Audi E-Tron 55 con una Model 3, cioè la EV con la peggiore efficienza e quella con la migliore. Ottimale raffronto, rende l'idea di che calcoli dobbiamo fare per capire quanto ci vuole per fare i km che dobbiamo fare. La situazione reale è questa: https://cleantechnica.com/2019/06/12/sorry-audi-but-tesla-model-3-crushes-audi-e-tron-in-fast-charging-times-charts/ L'ispirazione dell'articolo di AUTOMOBILISMO viene da una prova fatta caricando ad un charger IONITY una Model 3 e una Etron 55. Model 3 carica al max a 250 kW ma solo ai Supercharger (per ora ben più diffusi e ben più economici degli IONITY, ladri da 0,79 Eur/kWh) mentre agli IONITY la prova ha dato un max di 180 kW. Infatti Tesla ha messo un limite cautelativo di 200 kW ai charger non suoi. Ma anche in queste penalizzanti condizioni ecco cosa è successo: https://electrek.co/2019/06/11/tesla-model-3-vs-audi-e-tron-350kw-charge-off/ Cara AUTOMOBILISMO, il tuo articolo non serve a molto, ma in compenso confonde molto le idee. E soprattutto non dà strumenti agli utenti ma li depista all'opposto dell'utile. Ma è comprensibile, i giornalisti auto arrivano sempre un pò in ritardo, le eccezioni sono rare.
  2. Cole_90

    Cadillac Lyriq Concept 2020

    carscoops Cadillac presenta finalmente il Lyriq... ma sottoforma di concept. Il modello di serie uscirà nel 2022/23 e questo rappresenta circa l’85% del modello che andrà in commercio. Nuova piattaforma EV, 300 miglia di percorrenza e dimensioni simili a quelle di XT5. Fa piacere vedere una Cadillac diversa ed innovativa, ma dispiace che siano ancora una volta distanti anni luce dall’obiettivo. Ennesima occasione perduta da GM, secondo me sempre più allo sbando.
  3. Il gruppo PSA lancerà nel 2023 una nuova piattaforma sviluppata esclusivamente per veicoli elettrici. Si chiama eVMP (acronimo di Electric Vehicle Modular Platform) e rappresenta un'evoluzione della Emp2, l'attuale base di numerosi modelli del costruttore transalpino. La strategia. La eVMP, sviluppata a costi contenuti in quanto derivata proprio dall'Emp2 e in grado di limitare al minimo gli investimenti per l'adeguamento degli impianti produttivi, sarà la base per i futuri veicoli elettrici dei segmenti C e D (dalle berline compatte fino alle Suv medie) e sarà una delle due piattaforme che il gruppo transalpino utilizzerà per rafforzare le sue strategie di elettrificazione. La seconda dovrebbe debuttare nel 2025 e derivare dalla Cmp, oggi utilizzata per le city-car e le piccole. Le due nuove architetture consentiranno alla PSA di passare gradualmente da due piattaforme "multi-energia" a due esclusivamente dedicate ai veicoli elettrici o comunque elettrificati. La eVMP, infatti, potrà essere utilizzata anche per modelli con alimentazioni ibride in base alle esigenze di mercato da soddisfare. Le caratteristiche. La eVMP, a detta della società transalpina, consentirà di progettare e produrre veicoli con autonomie comprese fra i 400 e i 650 chilometri nel ciclo Wltp e con una "capacità di stoccaggio di 50 kWh per metro disponibile tra i due assi". Grazie a un'architettura ottimizzata per sfruttare l'intero sottofondo dello chassis, sarà possibile montare pacchi batteria con una capacità tra 60 e 100 kWh, che andranno ad alimentare fino a due motori elettrici con una potenza massima di 340 CV. Il primo modello basato sulla nuova piattaforma dovrebbe essere una C-Suv, probabilmente la nuova generazione della Peugeot 3008. Ovviamente, alla luce dell’ormai imminente fusione con la Fiat Chrysler Automobiles , non è da escludere la possibilità che la nuova eVMP, al pari della futura eCMP, serva da base per i prossimi modelli dei marchi del costruttore italo-americano nel quadro di una crescente e pervasiva condivisione di parti e componenti. https://www.quattroruote.it/news/industria-finanza/2020/07/29/gruppo_psa_nel_2023_la_nuova_piattaforma_per_elettriche_evmp.html
  4. Pandino

    Mercedes-Benz EQC 2019

    Ed ecco il primo suv elettrico Mercedes. Niente male secondo me, a parte alcuni dettagli fascione nero posteriore, barra a led anteriore, e la calandra di quella bianca. Design: Press Release: Mercedes-Benz Topic Spy: ▶️ Mercedes-Benz EQC 2019 (Spy)
  5. Video della World Premiere Altri video ufficiali via Audi ———————————————————————————————————— SPY TOPIC ➡️ CLICCA QUI! ————————————————————————————————————
  6. Spinto da due motori elettrici, uno sull'asse anteriore (100 CV e 150 Nm) ed uno sull'asse posteriore (200 CV e 310 Nm), l'Audi Q4 e-Tron Concept, si riallaccia a stilemi anticipati dalla Audi Q8, ma evolvendoli in "stile e-Tron". Con questo setup meccanico, ed utilizzando entrambi i motori, abbiamo uno scatto da 0 a 100 km/h in 6.3 secondi ed una velocità massima limitata a 180 km/h. La batteria ha una capacità di 82 kWh che garantire l''80% dello SoC in appena 30 minuti se si utilizza il sistema CCS. L'autonomia complessiva è di 450 km (WLTP) Foto LIVE
  7. Thread generale per notizie relative alle reti di ricariche auto EV e PHEV in Italia, in AC e DC fast. Notizie fresche per ricarica autostradale veloce, sperando che non siano come quelle vecchie mai realizzate. Il nostro paese è probabilmente quello più in ritardo in EU nella costituzione di una rete di ricarica ed anche plagato da costi alti per il kWh in ricarica pubblica. ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Ogni aggiornamento disponibilità e costi è quindi importante, fatto salvo che la base di ricarica per la gestione di una EV è la ricarica domestica, attualmente tra 0,16 e 0,20 Euro/kWh. https://insideevs.it/news/400022/ricarica-auto-elettriche-casa-colonnine/ Il progetto di ASPI, Autostrade per l'Italia, copre ovviamente solo le autostrade dell'ente, ma altri enti di tratte diversi stanno esaminando la cosa. https://insideevs.it/news/403592/colonnine-ricarica-auto-elettriche-autostrada-aspi/ In esclusiva il piano ASPI con le aree di servizio coinvolte. Obiettivo: coprire la grande viabilità con ricariche fino a 350 kW L’impegno di ASPI per installare una rete di ricarica per le auto elettriche in autostrada, annunciato dell’a.d. Roberto Tomasi, ha destato grande attenzione tra i proprietari dei veicoli a batteria. Perfino nei difficilissimi giorni del Coronavirus. Quello delle colonnine sulla grande viabilità, del resto, è un nodo fondamentale per lo sviluppo della eMobility in Italia e chi è abituato a usare una full electric come mezzo principale lo sa bene. Ecco quindi tutti i dettagli che abbiamo potuto ricostruire sul piano per la “rivoluzione green” di Autostrade per l’Italia, incluso l’elenco delle aree di servizio coinvolte dalla strategia, intercettato in esclusiva da InsideEVs.it. Gestione diretta A quanto si apprende, ASPI ha sviluppato la sua strategia nell’ottica di una gestione diretta dell’infrastruttura di ricarica, con una logica “multiclient” pensata per servire indistintamente tutti gli automobilisti che possono ricaricare in corrente continua. La prima fase del progetto, come anticipato, prevede l’installazione di stazioni di ricarica ultra-veloci da 4-6 postazioni in 67 aree di servizio (più in basso trovate elenco e posizioni), che rappresentano il 31% delle stazioni di rifornimento presenti sulla rete ASPI. Al termine di questa fase di “start-up” sarebbero presenti in media punti di ricarica ogni 90 km. La posa delle colonnine – al netto delle incertezze legate alla questione concessioni - partirà già da quest’anno e abbiamo trovato conferma che la prima sperimentazione sta coinvolgendo tre aree di servizio a Roma, Milano e Bologna. Qui, in partnership con un operatore del settore, verranno installati punti di ricarica da 350 kW. Il valore della sperimentazione dovrebbe aggirarsi sul milione e mezzo di euro, a fronte di un investimento complessivo per la fase uno stimato in 35 milioni di euro. La tecnologia Dal punto di vista tecnologico, le colonnine installate saranno tutte ad altissima potenza, fino a 350 kW. Verosimilmente Aspi punta a contenere quanto più possibile il tempo delle ricariche con l’intento di assimilarlo per quanto possibile a quello medio di sosta delle auto tradizionali. Un ragionamento valido anche in prospettiva, quando le full electric in circolazione saranno molte di più e occorrerà una velocità di ricarica importante per poterle servire agevolmente. Da quanto abbiamo potuto ricostruire, Autostrade sarebbe al lavoro anche per ottimizzare i circuiti di distribuzione elettrica nelle aree di servizio, con il duplice obiettivo di risparmiare energia e abbassare i costi di esercizio. Il nodo delle ricariche Ricarica auto elettriche, il Governo promette incentivi e semplificazioni Auto elettriche, appello al Governo: ricarica diventi servizio pubblico Le gare “aperte” nella fase 2 La seconda fase del piano dovrebbe scattare quando sarà raggiunto un determinato tasso di utilizzo delle colonnine installate. Da quel momento Aspi aprirà al mercato per coprire il rimanente 69% delle aree di servizio e raggiungere in questo modo una copertura totale della sua rete. Verranno quindi lanciate delle gare rivolte agli operatori del settore che vorranno attivarsi sul fronte retail. Anche una flotta green L’impulso per la sostenibilità del piano di Autostrade passa anche dalle illuminazioni a led in tutte le gallerieentro il 2022 e l’investimento di 25 milioni di euro per installare altri 144 impianti fotovoltaici, in grado di portare la produzione totale di energia verde oltre i 45 GWh. Infine, sarà avviato anche un piano di progressivo rinnovo dei mezzi di servizio della società (circa 200 vetture per ogni Direzione di Tronco) solo con motorizzazioni ibride o elettriche.
  8. Nessuna informazione rilasciata da Cadillac, solo che è il loro primo Crossover EV. Stop Via Cadillac
  9. Beckervdo

    Kia e-Niro 2018

    Arriva la versione full electric, presentata in Korea - Seul - che garantisce una autonomia di 450 km con la batteria da 64 kWh, che scendono a 300 con quella da 39.2 kWh. Dati molto importanti se confrontati con la e-Golf, che rispetto a quest'ultima ha una batteria di 3.4 kWh più grande ed una autonomia di 200 km. Kia dichiara che sia possibile ricaricare la batteria all'80% (senza specificare l'amperaggio) in appena 54 minuti. Rispetto alla Hyundai Kona Electric, è più potente ( 204 CV e 400 Nm di coppia) ma realizza uno 0-100 km/h in 2 decimi in più (7.8 s rispetto a 7.6s). Kia ha dichiarato di aver già ricevuto 5000 ordini per la Niro EV in Korea.
  10. ma l'uso di queste routone strette (tipo le 195/55 20 che monta la Scenic) ha una motivazione pratica o è solo un espediente estetico per poter mettere cerchiazzi giganti?
  11. Apro questa discussione stimolato da questa foto della Mercedes vista in un'altro topic, dove si occhieggia al confronto fra una vettura "convenzionale come la AMG GT e le varie Tesla ed elettriche parcheggiate nei loro stalli in primo piano: Sono sempre stato un appassionato di automobili, dall'infanzia, e questa passione ha influito su alcune importanti scelte di vita (in primis gli studi). Gli sviluppi a cui stiamo andando incontro, con l'ostracismo sempre piu' diffuso verso le auto in generale e i motori a combustione interna in particolare, i sempre piu' stringenti limiti sulle emissioni e il target di 95g CO2/km, oltre che la presentazione di auto elettriche di serie di attitudine "sportiva" mi stanno facendo domandare con delusione dove andremo a finire per quanto riguarda l'auto sportiva. Le sportive "convenzionali" attuali sono dinosauri destinati a sparire ed essere soppiantati da nuove elettriche? Avrebbero senso Ferrari, Lamborghini, Porsche o anche Audi RS/BMW M/Mercedes AMG puramente elettriche? Perderemo del tutto il piacere del rombo del motore, di sentire un motore salire di giri, di smanettare con un cambio (manuale o elettroattuato che sia)? Puo' bastare la coppia immediata da zero giri e un'accelerazione "ludicrous" a fare una sportiva? Considerando che comunque i limiti e il traffico ad ogni modo condannano ai 130 al massimo (alcune Autobahn a parte). Il suono, le vibrazioni, il comportamento non lineare di un motore sono destinati a diventare ricordi di un passato che alle nuove generazioni non interessera' piu'? Qualcuno di voi ha guidato una Tesla di quelle Performance oriented? Al netto della gradevolezza della coppia istantanea e degli spari in rettilineo, sono davvero considerabili sportive? Spulciando sui forum USA, vedo tanti che si chiedono se prendere una Mustang, una M4 o una Tesla Model 3....e anche sul Tubo spuntano video comparativi di Tesla con tali vetture (o con la Giulia Q). Quindi qualcuno comincia a porsi il problema o a vedere l'elettrica come una seria competitor per le sportive "convenzionali". Sto pensando in questi ultimi mesi di cambiare la mia Scirocco che mi tiene compagnia da 9 anni, per una vettura sempre benzina ma possibilmente piu' potente. Mi trovero' in mano con un dinosauro fra qualche anno? Cosa ne pensate? Che futuro ci attende second voi?
  12. General Motors ha mostrato ai giornalisti durante l'EV Day a Warren, Michigan la loro nuova piattaforma elettrica ed anche i modelli che vi saranno costruiti sopra: tra questi, per Cadillac una berlinona flagship, un SUV medio e un SUV grande come l'Escalade; per GMC Hummer il pick-up e il relativo SUV; per Buick un crossover piccolo e uno medio; per Chevrolet un crossover medio, la Bolt aggiornata e la Bolt a passo lungo. Di seguito, l'articolo su autoblog.com, i cui giornalisti hanno provato a descrivere minuziosamente le maquette svelate, e i nomi dei veicoli Cadillac. Cadillac Celestiq The biggest surprise came at the end of the event, though, in the Cadillac Celestiq electric sedan, which Reuss described as a future flagship that would be hand-built “very locally.” It had been hiding under a dark sheet all morning, with the front and rear illuminated Cadillac emblems shining from underneath. When the wraps came off, we saw a long, white, four-seat fastback sedan. The 23-inch wheels were pushed out to the very corners of the car, giving it what appeared to be a very long wheelbase. The model on the stage had no side mirrors or visible door handles. The grille mirrored that of the Lyriq crossover next to it, with integrated lighting in lieu of the usual mesh or slats you’d see in an internal combustion car. The entire roof, all the way until it tapered to the tail of the vehicle, was tinted glass. In back, vertical tail lighting ran down the C-pillar before turning rearward across the top of the trunk. Inside, everything below the beltline of the windows — essentially all but the headrests and top portion of the steering wheel, was hidden from view. Behind the Celestiq, a large digital display showed a rendering of its interior. The dash consists of a pillar-to-pillar curved LED display serving as both instrument panel and infotainment system. Protruding forward between the front seats was another touchscreen that appeared to house some more controls, with open area, probably for storage, below it. The rear seats had the same sort of touchscreen between them. Built into the back of the front seats were a pair of rear-seat entertainment screens, much like we saw in the Lyriq. The door panels blended wood, metal and animated lighting to give character and a sense of opulence. GM interior design manager Tristan Murphy was on hand to tell us a bit more about the Celestiq. Although the Lyriq will be the first of the new Cadillac EVs shown to the public, the Celestiq’s design came first, and inspired the rest of what’s to come. Murphy described Celestiq as a design halo, “the ultimate experience” for his team. It provided designers with the opportunity to elevate the brand and inspire the more mainstream products to come. Speaking on the trend of crossovers taking over the market and pushing sedans to the sidelines, Murphy pointed to the Celestiq as an example why “It’s not that the sedan is dead, but the traditional three-box design” that’s becoming obsolete. The Celestiq is a beautiful vehicle, and it is very much intended for future production. Neither Reuss nor Murphy would comment on production timing, but they said the Celestiq would be individually hand-built, with a high level of personalization based on customer preferences. Murphy appeared excited that Cadillac would finally be able to coach-built vehicles again, harking back to the brand’s early years. For us, it has us excited about the brand’s electric future. Cadillac Lyriq We knew the Cadillac Lyriq was on its way, but today we learned its name and saw it in full for the first time. Appearing to be about the size of the midsize Cadillac XT5, Lyriq has a grille similar to that of the Celestiq, with an illuminated Cadillac crest front and center. The glossy plastic “black crystal jeweled” grille features illuminated lines around the sides and across the bottom, with triangular lighting housings on either side. It’s fairly faithful to the rendering we’d seen before, but with more visible details. In the rear, we saw vertical lighting on either side of the rear glass extending downward before turning inward across the tailgate. Below that, we saw vertical lighting on both sides of the lower fascia as well. The Lyric’s flat battery pack and lack of a traditional powertrain means good things for packaging. It has a long wheelbase, rides on 22-inch wheels, and the omission of a transmission tunnel allows for a cantilevered center console to extend forward between the front seats, with open air below. In front of the driver and passenger is a 34-inch, pllar-to-pillar LED screen, similar to what we saw in the rendering for the Celestiq. In real life, it looks nice, and well integrated into the surrounding design. Below that screen in the center are two opening drawers for storage. The steering wheel features a light-up Cadillac crest in the center. The doors feature a lot of wood and metal integrated artfully. Cadillac promises that plenty of hard, tactile controls will remain in the Lyriq, as that’s what helps to provide the “richness” and “warmth” a luxury experience demands. The side doors of the Lyriq automatically open with the touch of a button in door handle outlines that are flush with the body. Similarly, they close automatically, slowing down at the end to pull the doors fully shut. We wouldn't be surprised if this doesn't make it to production. You won’t have to wait long until you, too, can feast your eyes upon the Cadillac Lyriq, as it’ll be unveiled to the public in April. For now, here's the side profile silhouette: Cadillac SUV grande On the center right of the stage, on the other side of some of GM’s new Ultium battery and electric powertrain technology on display, a large Cadillac SUV stood in all its glory. It looked similar in size to the Escalade, sharing its more traditional, boxy looks. It had big, 24-inch wheels pushed toward the corners, long front and rear doors, and what appeared to be a slightly shortened cargo area compared to an Escalade. It will also feature a pillar-to-pillar LED screen like the other Cadillac EVS we saw today. This SUV will share the same underpinnings as the GMC Hummer electric truck, as well as a future full-size Chevy pickup EV that may or may not adopt the “Silverado” nameplate. GMC Hummer pick-up & SUV This is the one we saw teased during the Super Bowl, and it was one of the vehicles that wasn’t a clay model wrapped in body panels. It’s an off-road ready electric pickup, from the GMC brand, reviving the Hummer moniker. It’s tall, with the roof about eye-level compared to your 6-foot-tall author. The roof panels can be removed for topless driving, and they stow under the hood of the Hummer where the internal combustion engine would normally go. We were surprised to see it has sail panels behind the C-pillar connecting the cab to the sides of the bed, looking a bit like a Chevy Avalanche. The bed was hidden under a tonneau cover, but the truck’s rear appeared to incorporate the MultiPro tailgate we first saw on the GMC Sierra Denali. It also sported two huge tow eyes on the rear bumper. The GMC Hummer will be offered with a number of electric powertrain options, the most powerful of which will provide 1,000 horsepower and a 0-60 mph time of less than three seconds. This looks exactly like the Hummer pickup from the rear doors forward, but with an enclosed cargo area in the rear. Also built on the truck architecture, it features a shorter wheelbase than the pickup. Inside, it has a large, rectangular 15-inch infotainment screen, as well as a 12-inch digital cluster screen. It borrows some styling cues from the other Hummer, like a lunar theme with “Sea of Tranquility” contours on the speakers and floor mats. The angular hourglass-style air vent bezels mimic the look of the taillights. Chevrolet Bolt EV Aggiornata From the outside, we’d be hard-pressed to tell the difference between this and the newly refreshed Bolt you can find in dealerships today. Looking inside, we notice some interior updates. Most significantly, it has new front seats, which look more substantial and less plasticky than the current chairs. The dash also takes on a more traditional look, with more true angles and fewer flowing curves than the contours of the 2020 Bolt. This launches later this year. Chevrolet Bolt EUV This was another fully built prototype on the stage. It’s essentially a longer-wheelbase version of the Bolt. Its extra three inches in length go toward the rear legroom, making it more comfortable for any passengers you put back there. Its longer roof and roof rails make it look taller from the front, but we were told that it’s not raised up at all compared to the standard Bolt. It had prototype front lighting that differed from the eyes of the other Bolt onstage, but those should look like the more familiar headlights when it comes to production in summer of 2021. Perhaps most significantly, this will be the first non-Cadillac vehicle to feature GM’s Super Cruise hands-free advanced driver assistance system. The new and improved Super Cruise features automatic lane changes initiated using the turn signal, and rear facing radar that can better monitor your blind spots and the speed difference between you and other approaching vehicles to make sure it changes lanes safely. Its driver monitoring system has improved for fewer interruptions. A new lens, improved visible spectrum and a frame rated integrated with that of the infrared emitters in the steering wheel mean that it can better track your face even in harsh sunlight. It also does more to monitor the position of your eyeballs rather than your head to make sure you’re paying attention to the road. Chevrolet crossover medio This unnamed EV was a clay model, we were told, covered with fairly convincing body panels, like many of the other vehicles onstage. It appeared to be very close in size to the Lyriq, with a similar shape but fewer details. The main difference was a more upright rear window than the Lyric, which looked to provide a larger, more useful cargo space behind the second row. The interior will feature curved LED screens, with a digital instrument panel and a big, 18-inch central infotainment touchscreen. GM did not provide launch timing for this crossover, though, but like all the vehicles at the event, it represented a real product in the works. Buick crossover medio Again, this looked to be similar in shape and size to the Chevy CUV and the Cadillac Lyric. It features sharper creases compared to the Chevy’s more rounded angles. Picture the Buick EV rendered in an earlier GM presentation, but sized more like the Chevy Equinox, and you’re on the right track. We were told this would feature a 30-inch-wide combination instrument panel and infotainment screen. Buick crossover piccolo Take that small midsizer and shrink it to something that looks more like a lifted hatchback, and that’s what we saw next to it. It had the same face, which we were told would be shared across the Buick brand. It looked suspiciously like the new Buick Velite we recently saw leak out of China. It also bore many similarities to the Bolt EUV on the other side of the stage (more on that shortly). This, too, will use the 30-inch screen combo featured in its bigger brother. https://www.autoblog.com/2020/03/04/cadillac-celestiq-lyriq-gmc-hummer-chevy-bolt-euv-electric-cars-gm/
  13. Messaggio aggiornato al 01/01/2020 Durante ma conferenza Fiat di Ginevra è stata anche annunciata la presentazione tra 12 mesi della 500 elettrica, che come detto sarà specifica e tutta nuova e prodotta a Mirafiori al ritmo di 50 mila esemplari a pieno regime. Rilasciati anche due teaser ma solo uno son riuscito a reperire.
  14. Beckervdo

    Seat el-Born (Spy)

    Via AutoExpress
  15. Si aggira un dubbio tra esperti e non del settore auto: Le attuali auto elettriche sarebbero vendute sottocosto in modo da accumulare bonus e far rientrare i costruttori nei limiti di CO2 di gamma previsti dalle nuove normative in vigore. Il sospetto viene a molti guardando i prezzi di certe vetture elettriche, ultima in ordine di arrivo la Ford Mustang Mach-E, il cui prezzo di listino parte da 49.900 euro, senza togliere gli incentivi, per la versione a trazione posteriore con motore da 258 cv e batteria da 75,7 kWh. Come termine di paragone un'Alfa Stelvio turbodiesel da soli 160 cv parte da 45.700 euro di listino. Con questa mossa Ford potrebbe piazzare un discreto numero di Mach-E, ricevere i bonus per le auto ad emissioni zero, e continuare a vendere indisturbata i SUV o le Mustang con il possente V8 senza incappare nelle multe per le case che sforano le soglie di CO2. Da un lato c'è chi urla allo scandalo, citando l'antico adagio "fatta la legge trovato l'inganno", dall'altra c'è chi invece ritiene che la mossa di questi costruttori meriti un plauso, perché invece di risolvere la questione comprando certificati verdi da altri costruttori virtuosi, vedasi ad esempio l'accordo tra FCA e Tesla, si mettono in gioco e offrono al pubblico un prodotto innovativo a prezzi fino a pochi anni fa impensabili per un'auto elettrica. Qualcuno infine mormora che poi in fondo la tecnologia elettrica è sufficientemente collaudata ed i prezzi stanno velocemente scendendo, per cui non ci si deve sorprendere di certi listini. Il costo delle celle delle batterie agli ioni di litio è ormai sotto i 200 dollari a Kwh, mentre i motori elettrici hanno costi di assemblaggio inferiori di 10 volte rispetto ad un turbodiesel di ultima generazione, senza contare che fanno anche a meno del cambio. Probabilmente la verità sta nel mezzo, da una parte i costi di produzione si sono effettivamente ridotti, dall'altra le case li stanno tenendo artificiosamente bassi per non vedere buttati in fumo gli investimenti fatti sull'auto elettrica. Quello che è certo è che per i clienti aumentano le possibilità di scelta, potendo comparare direttamente i pregi e i difetti delle auto elettriche con le analoghe versioni a combustione vendute a prezzi simili.
  16. Pandino

    Tesla Model X 2016

    Messaggio Aggiornato al 30/09/2015 carscoops Press Release: Tesla
  17. L'auto elettrica è ormai un qualcosa sulla bocca di tutti: i media ne parlano ad ogni occasione in cui si fa riferimento alle novità del settore; i costruttori mostrano e lusingano con nuovi modelli, anche se spesso poco abbordabili ed all'antitesi dell'ecologia (SUV di lusso, enormi e pesanti); la politica spinge incentivando, con quelli che ritengono essere contributi green e penalizzando le emissioni locali del sistema trasporti su gomma (Limiti CO2 in UE: un affare da 34 miliardi di Euro); tra la gente, si dibatte sull'effettiva ecologicità dei mezzi elettrici, quasi certa a livello di emissioni locali, ma molto più dubbia per ciò che concerne l'elettrico a tutto tondo, ovvero dalla produzione allo smaltimento dei mezzi stessi, non senza trascurare il problema della produzione e distribuzione dell'energia elettrica. Ma fino ad ora non ci si era ancora soffermati abbastanza, sull'impatto che l'elettrificazione dei trasporti avrebbe avuto a livello industriale, sociale (occupazione) e quindi economico. Vediamo un po' cosa sta succedendo, citando alcuni articoli che affrontano il fenomeno: Fonte: https://www.formulapassion.it/automoto/mondoauto/audi-tagliera-oltre-9000-posti-di-lavoro-469374.html Fonte: https://www.ilsole24ore.com/art/daimler-l-auto-elettrica-non-fa-tornare-conti-a-casa-mille-manager-ACmBy0y Fonte: https://www.ilsole24ore.com/art/auto-crisi-diesel-colpisce-240-aziende-e-25mila-lavoratori-ACnThKu Fonte: https://www.ilsole24ore.com/art/crisi-diesel-tedescha-mahle-chiude-due-fabbriche-piemonte-AC1dF7t Fonte: https://www.ilsole24ore.com/art/crisi-diesel-620-esuberi-bosch-bari-ACINpKV Prima di passare la parola a voi, concludo evidenziando come già in passato, molte delle trasformazioni epocali abbiano comportato grossi cambiamenti e sacrifici. Quello che è importante capire però, è se ci si stia imbarcando verso un investimento veramente valido ed utile, che porterà ad un nuovo equilibrio, oppure se ci sia il rischio che il tutto si trasformi presto in un fuoco di paglia, con conseguenti ceneri ed emissioni... Metaforiche e non...
  18. Serie limitata a 155 unità per la berlina di Aston Martin in versione elettrica come test per una macchina elettrica di alto prezzo. Il processo di sviluppo è stato condotto presso il centro di produzione Aston Martin a St Athan. Rapide E rappresenta un primo passo verso la strategia di elettrificazione che Aston Martin ha lanciato e in cui il sottomarca Lagonda giocherà un ruolo da protagonista. Nel processo di sviluppo, Aston Martin ha collaborato attivamente con la Williams Advanced Engineering (WAE). Presenta un design che denota un'aerodinamica molto studiata. Tra le altre caratteristiche, una nuova calandra, cerchi in alluminio dal design specifico che calzano pneumatici Pirelli P-Zero ed un posteriore rivisto nel quale, logicamente, non esiste un sistema di scarico. Anche il sottoscocca del veicolo è stato modificato. Per quanto riguarda l' Aston Martin Rapide con motore a combustione interna, migliora le prestazioni aerodinamiche dell'8%. Al posto del V12 e nel tunnel della trasmissione, trova posto una batteria da 65 kWh ed 800 V, che muove due motori elettrici sull'asse posteriore: entrambi sviluppano una potenza di picco di 610 CV e 950 Nm. Secondo il ciclo omologativo WLTP, l'autonomia è di 322 km. Utilizzando un punto di ricarica da 50 kW è possibile ottenere un'autonomia di 298 km in un'ora di carica. È in grado di accelerare da 0 a 100 km / h in 4 secondi e raggiungere una velocità massima di 250 km / h . Il comportamento del veicolo può essere modificato mediante un selettore di profili di guida, tra tre modalità: GT, Sport e Sport +. Prezzo ? 200.000 Sterline La massa si ferma a 2140 kg In grado di realizzare un giro sul Nürburgring senza perdite di potenza produzione da Q4/2019 nel nuovo stabilmento a South Wales / St. Athan Topic Spy --> https://www.autopareri.com/forums/topic/63333-aston-martin-rapide-notizie/
  19. Toyota e BYD hanno deciso di costituire una società comune per la ricerca e lo sviluppo di veicoli elettrici a batteria (BEV) . La nuova società di ricerca e sviluppo lavorerà alla progettazione e allo sviluppo delle BEV, tra cui una nuova piattaforma e le sue parti correlate. Toyota e BYD investiranno ciascuno il 50 percento del capitale necessario per costituire la nuova joint venture in Cina nel 2020. Il valore dell'impresa non è stato reso noto. Le due case automobilistiche hanno anche dichiarato di aver pianificato di trasferire gli ingegneri e i lavori attualmente coinvolti nella relativa ricerca e sviluppo dalle loro società alla nuova joint venture. BYD Senior Vice President, Lian Yu-bo. Il vice presidente esecutivo di Toyota, Shigeki Terashi, ha aggiunto: A luglio, Toyota e BYD hanno dichiarato che avrebbero sviluppato berline e SUV completamente elettrici che sarebbero stati in vendita in Cina con il marchio Toyota prima del 2025. Il primo modello verrà lanciato il prossimo anno e sarà basato sul crossover C-HR . La joint venture Toyota-BYD svilupperà BEV appositamente per il mercato cinese, dove le aziende vogliono promuovere ulteriormente l'adozione diffusa di tali veicoli in quanto "mirano a contribuire al miglioramento ambientale". La Toyota ha dichiarato a giugno che mirava a ottenere metà delle sue vendite globali da veicoli elettrificati, compresi gli ibridi di benzina, entro il 2025 - cinque anni prima del previsto.
  20. Con l'annuncio di Tesla Shangai di inizio consegne a Marzo 2020 degli ordini Model 3 in Cina fatti ora, qualche foto e notizia di questa grossa fabbrica, costruita a tempo di record lavorando 24hr/7gg, a partire da gennaio 2019, superando anche le aspettative di Musk. Investimento 2 miliardi di $. Una serie di droni e curiosi con videocamera stanno documentando fin da gennaio la costruzione di questa fabbrica. Nell'ultima ripresa con drone, si è scoperto l'inizio di un altro grosso edificio alle spalle della fabbrica, di cui non si sapeva nulla. Al 12 settembre: Un paragone con le altre fabbriche Tesla, dove Freemont era in realtà la fabbrica Nummi di Toyota. In giallo le espansioni massime previste e possibili. Le uniche foto ufficiali (sfocate) provenienti da Tesla erano queste, che dimostravano l'installazione delle macchine all'interno, a fine luglio: https://electrek.co/2019/07/24/tesla-first-pictures-inside-gigafactory-3/ Quella che sembra una nuova pressa enorme forse in realzione a un brevetto recente Tesla: https://electrek.co/2019/07/24/tesla-first-pictures-inside-gigafactory-3/ Le foto trapelate in agosto con le scocche per la calibrazione dei macchinari (linee incomplete): https://twitter.com/KelvinYang7/status/1165981688117235714/photo/1?ref_src=twsrc^tfw|twcamp^tweetembed|twterm^1165981688117235714&ref_url=https%3A%2F%2Finsideevs.com%2Fnews%2F367172%2Ftesla-gigafactory-3-leaks-model-3-preparations%2F La prima pre-serie prodotta in Cina mostrata al convegno sull'Intellegienza artificiale in Cina: https://insideevs.com/news/367744/tesla-shows-first-model-3-made-china/ Certificati governativi e ispezioni per l'avvio di produzione, appena ottenuti: https://electrek.co/2019/08/20/tesla-gigafactory-3-official-govt-certificate/ https://electrek.co/2019/09/17/tesla-gigafactory-3-passes-inspection-neede-production/ L'annuncio di Tesla Shangai delle prime consegne a marzo 2020 e la lista dei prezzi: https://insideevs.com/news/368029/tesla-model-3-deliveries-gf3-march/ Previsto inizio produzione per fine anno, 3000 auto/settimana per 150,000 auto/anno inizialmente, fino a 500,000. Verrà prodotta qui anche Model Y. Al contrario che in USA, in questa fabbrica verrano prodotte anche le batterie/pacchi batteria. Foto spia di una batteria incompleta di preproduzione. Non si sa chi saranno i fornitori delle celle, ma pare non Panasonic ma LG e CATL: https://www.teslarati.com/tesla-model-3-china-battery-gigafactory-3-interior-pics-leaked/
  21. A.Masera

    Tesla Model 3 2017

    Presentata Autonomia: 215 miglia, quindi 345 km. Abilitazione ai Supercharger Autopilot 0-100 km/h in circa 6 secondi Tetto panoramico prezzo 35.000 $ t E sui sistemi di sicurezza Spy: http://www.autopareri.com/forums/topic/53275-tesla-model-3-mid-size-sedan-notizie
  22. in vendita dal prossimo anno questa cittadina lunga due metri e 49 cm e larga (anzi stretta) 1 metro e 29, con autonomia di 100 km e velocità limitata a 60 km/h. questo studio è il più vicino alla commercializzazione tra quelli che Toyota presenterà a Tokyo, visibili nella gallery al link https://www.quattroruote.it/news/nuovi-modelli/2019/10/17/toyota_una_due_posti_elettrica_per_la_citta_al_salone_di_tokyo_2019.html
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