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Trovato 6 risultati

  1. stev66

    Prova Kawasaki J300

    Come ho già ricordato nell’ altro post, il mio Honda @150 dopo quasi 18 anni di vita e 122.200 km percorsi ha ceduto durante una salita e vista la illogicità della costosa riparazione (in pratica c’era da rifare il motore) , ho dovuto rottamarlo. Essendo impossibile (o quasi) vivere a Genova senza scooter ho dovuto sostituirlo con una certa urgenza. Escludendo l’acquisto di un modello nuovo per prezzo e destinazione d’uso, mi sono rivolto verso l’usato, con la principale avvertenza che fosse poco kmtrato ( l’età su uno scooter, se non è geologica, è meno importante che su un’auto, a differenza della percorrenza ). Alla fine ho trovato ed acquistato un Kawasaki J300 usato . Immatricolato a fine Ottobre 2015, ha percorso 10.425 km ( reali ). L’omologazione è euro 3. Nel prezzo ( 2.860 euro ) era compreso il passaggio, il tagliando dei 10.000 km ( è previsto un tagliando ogni 5000 km ) e la gomma anteriore nuova . La scelta, oltre al favorevole rapporto qualità prezzo, visto l’età di solo 4 anni e 3 mesi ed la percorrenza bassa, è stata dovuta all’estetica ed alla presenza dell’ABS , all’epoca non di serie. Estetica Kawasaki non è mai stato un produttore di scooter e per entrare nel segmento ha scelto di appoggiarsi a Kymco come meccanica, ma di ispirarsi alle sue moto di alta gamma (Ninja in primis) per l’estetica (linea e plastiche esterne sono dedicate) ed i risultati tutto sommato sono soddisfacenti. Il muso con il suo faro doppio è aggressivo, la linea filante e la livrea bicolore (nero più verde mela, optional) tipici della Casa sono decisamente gradevoli e lo fanno emergere dalla massa. Materiali e finitura Sebbene non ci siano particolari difetti, l’impressione che i materiali scelti siano buoni , ma non ottimi. Le plastiche esterne di scudo, tunnel centrale e fianchetti tutto sommato sono invecchiate bene, segno di una qualità elevata all’origine; non così tutta la componentistica esterna. .L’età si nota soprattutto nei due blocchetti multifunzione al manubrio ( gli interruttori colorati sono un po’ stinti ), nel blocco accensione e nelle plastiche del cockpit. Meccanica Telaio a diamante, motore, trasmissione e parte della componentistica provengono dal Kymco Downtown, mentre forcella anteriore, sospensioni posteriori e freni sono Kawasaki. Il motore è il noto G5 della casa taiwanese dotato però una centralina elettronica Kawasaki; ( è dato per 28 CV e 26 Nm di coppia ) ed anche la trasmissione ha una taratura “ad hoc”. La meccanica si presenta pulita ed ordinata , segno di un uso corretto .Serbatoio nella pedana, con tappo a chiave. Molto ben accessibili, per la piccola manutenzione, batteria e vaso di espansione radiatore . Dotazione Lo scooter è dotato di ABS, doppio disco ( anteriore e posteriore ) a margherita, sospensioni posteriori con precarico regolabile a cinque posizioni ed una presa di ricarica cellulare nello sportello portaguanti (purtroppo senza chiave ). L’impressione è che in questo “cugino ricco” sia stata scelta una componentistica di più alto livello rispetto alla media Kymco.. Le luci posteriori sono a led, i fari anteriori misti led/alogene ( posizione a led abbaglianti/anabbaglianti alogeni ). Bagagliaio Lo scooter è dotato di sottosella ampio in lunghezza ma poco profondo per circa metà della lunghezza: di conseguenza.si può mettere solo un casco integrale, anche se lo spazio rimanente ( in assoluto non piccolo ) può essere utilizzato per tute ed altri oggetti poco spessi. Le chicche “premium” sono l’asta con ammortizzatore per tenere sollevata la sella e l’illuminazione. E’ comunque presente un bauletto posteriore da 46 litri ( optional ) Posto guida e comandi La posizione è quella classica degli scooter a ruota bassa, cioè seduta a busto appoggiato al gradino della sella e piedi in su ( non troppo ). All’inizio è un po’ strana ( almeno per me ) poi ci si abitua in fretta. .La sella, nella parte del posto guida, è bassa e molto bene imbottita. Una volta seduti si apprezza che la pedana sia sciancrata all’altezza dei piedi, un aiuto nelle manovre da fermo. Strumentazione completa ( tachimetro e contagiri, più uno schermo centrale con indicatore livello benzina e termometro acqua a segmenti ) Leve dei freni regolabili (come nelle moto) . Si notano alcuni comandi tipicamente motociclistici come il pulsante di arresto ed il fatto che le luci non siano spegnibili. In strada Nelle manovre da fermo od in retromarcia, si apprezza il baricentro basso , un po’ meno il peso (191 kg a secco) e l’angolo di sterzo non eccessivo, che rendono a volte problematiche l’inserimento/estrazione nei parcheggi, soprattutto se non perfettamente piani. Anche il metterlo/toglierlo dal cavalletto non è sempre facilissimo. Appena ci si muove, però lo scooter smentisce le sue misure rivelando un’agilità sorprendente per massa e lunghezza e nel classico “slalom tra le auto” non fa rimpiangere mezzi ben più piccoli, . Solo nei tornanti più stretti e nelle inversioni ad U lunghezza , peso e angolo di sterzata tornano a ricordare che non hai più quella “bicicletta” che era l’Honda @. A differenza di quest’ultimo, però, la presenza del passeggero non influisce sulla dinamica e sulle prestazioni. Comfort L’ottimo comportamento delle sospensioni, la sella bene imbottita, la pastosità del motore e la dolcezza della trasmissione fanno sì che la guida dello scooter sia sempre molto piacevole e non stressante anche per lunghi periodi . L’assorbimento delle asperità della ciclistica è ottimo. Un unico difetto: il parabrezza, piccolo, ripara molto poco , facendo sì che l’esperienza, passati i 60/80 km/h, diventi più motociclistica che scooteristica  . Poco male, negli accessori a disposizione è comunque disponibile un parabrezza allungato . Qualche vibrazione di troppo al minimo a freddo, che poi a caldo scompare. Motore Unità double face: molto elastico e pastoso se guidato in souplesse ( anche perché coadiuvato da un’ottima trasmissione ) , tira fuori una grinta mica da ridere se gli si chiede un po’ di più. Se non ci si sta attenti è facilissimo trovarsi in zona “rimozione punti” . La “cura Kawasaki” sembra perciò aver giovato al comparto meccanico, in quanto rispetto al fratellastro taiwanese, sembra aver guadagnato parecchia guidabilità ai bassi/medi regimi. Se alimentato con benzina a 100 ottani, migliora ancora, perdendo la residua minima ruvidità ai regimi più bassi (ma i consumi crescono molto). Il minimo è a 1700 giri, a 60 km/h è a 4500 giri. Piacevole il suono , soffocato per non disturbare al minimo, ma roco al punto giusto in accelerazione ( tanto per ricordarti che sei su uno scooter sportivo  ). Prestazioni Esaltanti. Accelerazione e ripresa sono di altissimo livello in assoluto ed in relativo e si sposano con una ciclistica di qualità. In marcia, lo scooter trasmette una sensazione di assoluta controllabilità e sicurezza a qualunque andatura, tanto che occorre fare uno sforzo cosciente e costante per restare nei limiti. L’allungo si conserva ben oltre i 60/70 km/h ( dove i 150 cc cominciano ad annaspare ), e si possono tenere anche lunghi tratti a velocità da superstrada/autostrada senza particolari problemi ( aria a parte ). Anche in curva e nel misto la guidabilità e la maneggevolezza restano ottime, con qualche limite solo nei tornanti più stretti. Consumi Buoni, visto cilindrata e sportività : in uso cittadino, ad andature normali, su e giù per i colli genovesi spesso in due sta sui 23/24 km/litro. Per paragone l’Honda @ 150 a parità di condizioni faceva i 27/28 km/litro (ma l’andatura media era più lenta ). C’è chi fa di meglio, per esempio Honda SH 300, che però è decisamente più costoso come prezzo d’acquisto . Attenzione però a non farsi prendere la mano. Affidabilità A parte un problema iniziale di spegnimento a caldo e di strappi alla trasmissione ( risolta con il MY 2015 e riprogrammando la centralina ) non risultano in letteratura difetti particolari. Soprattutto lo scooter sembra esente dai problemi all’impianto elettrico che hanno afflitto il fratellastro Downtown, segno di una maggiore qualità di componentistica ed assemblaggio dovute al cambio di marchio. In conclusione Provenendo da uno scooter ben più leggero e ben meno potente, il mio approccio è stato di massimo rispetto , visto le prestazioni ed il peso. Questo almeno all’inizio, ha falsato un po’ il mio giudizio, in quanto alle basse andature emergono maggiormente i difetti ( peso , scarsa agilità alle basse velocità, ruvidità ai bassi regimi, difficoltà nelle manovre da fermo ). Una volta presa un minimo di confidenza , ed aumentando leggermente l’andatura ( pur sempre restando nei limiti di sicurezza ovviamente ), sono usciti con prepotenza i pregi, cioè la potenza, elasticità e pastosità, dolcezza trasmissione, prestazioni, tenuta di strada e stabilità ( qualità tra l’altro non modificate dalla presenza del passeggero ), comfort. Ed anche come qualità complessiva assoluta, lo sforzo per elevarsi dalla base di partenza Kymco per raggiungere i più elevati standard Kawasaki è palese e riuscito. Certo in termini assoluti, Sua Maestà Honda SH 300 è sempre davanti, ma , è indubbio che nel rapporto qualità/prezzo, sia per il nuovo sia per l’usato, il J300 si piazza ai primi posti della griglia.
  2. Buongiorno, come anticipato un mese fa al momento del lancio, dove avevo provato per 30 km una clio 5 dci 85cv, eccomi alla prova su strada di una Clio 5 allestimento Intens, con il nuovo 1.300 cc 4 cilindri a benzina che sviluppa 130cv e 240nm di coppia, con il nuovo cambio automatico edc a 7 rapporti km percorsi dalla vettura in prova, 1250 KM PERCORSI NELLA PROVA 350 KM consumo medio rilevato da ccb iNTERA PROVA 16.1 KM LITRO,. ESTERNI 8.0 era più facile fare danni alla bella ed apprezzata linea della clio 4, che modificarla migliorandola. Secondo me ci sono riusciti. Pare una megane 4 più piccola, nuovi gruppi ottici, e linee piu moderne. Mi è piaciuta. INTERNI 8.5 Passo avanti notevole, non solo dal punto di vista della qualità visiva percepita, ma le plastiche morbide usate in più punti, gli assemblaggi, migliorati in quasi tutti i punti dell'abitacolo hanno completamente stravolto, in meglio gli interni della nuova clio 5, brava Renault. morbida e priva evidenti problemi di montaggio, la plancia risulta moderna e bella. POSTO GUIDA 8.0 Spazioso, comodo con ogni regolazione, tutto a portata di mano, sedili nuovi, abbastanza comodi, ma serve trovare la giusta regolazione, l'iversione dei comandi per alzare sedile ed inclinare lo schienale devo ancora capirlo. PLANCIA E COMANDI 8.5 Strumentazione nuova e digitale, configurabile, bella e di comprensione immediata. Plancia morbida e ben realizzata , bella la presa areazione lungo buona parte della plancia un passo avanti notevole rispetto alla serie precedente, belli i pannelli porta e le maniglie delle portiere. ABITABILITA' 7.5 buona, comoda il giusto, spazi adeguati ma non da record, ci si sta comodi nulla da dire. dietro spazio corretto anche grazie alla nuova forma dei sedili anteriori che regalano qualche cm in più alle gambe. BAGAGLIAIO 8.5 La nuova Clio ha un bagagliaio molto capiente grazie ai 391 litri, molto profondo, ma capiente. ACCESSORI 9 aggiornata ed al passo con i tempi. tablet di dimensioni enormi, connessioni di ogni tipo, e nuovi sistemi di sicurezza posizionano clio 5 al top del segmento, ovviamente non tutto è di serie e serve aggiungere alla già buona dotazione di serie molti accessori per renderla veramente completa. Una piccola Megane. il sistema è compatibile con AppleCarPlay ed Android Auto. e anche direttamente connessa tramite 4g scheda sim di bordo che consente di navigare sulla rete 4G, riceve gli aggiornamenti OTA (Over The Air) ed effettua se necessario, una chiamata di emergenza in caso di incidente. Presente anche la ricerca dei punti di interesse del navigatore tramite Google search. bene. COMFORT 8.5 Le Renault sono sempre state dotate di un buon di livello di confort, grazie agli assetti morbidi. in questa versione intens siamo su livelli molto buoni, anche grazie alle gomme da soli 16 pollici. Silenziosità di marcia al top della categoria MOTORE 8.5 Bella sorpresa il nuovo 1300cc con 130cv e molta coppia subito pronta, 240nm poco sopra i 1600giri minuto, sonorità piacevole essendo 4 cilindri, allungo adeguato, e prende giri e velocità molto bene ed in fretta- adeguato alla vettura. 0-100 sotto i 10 secondi ampiamente. Consumo 8 Calcolando peso, cilindrata potenza e prestazioni direi molto buoni a patto di non esagerare. Tirando è facile avvicinarsi ai 10 litro, stando calmi si possono tenere senza troppi patemi i 17.5 km litro. RIPRESA 8.8 7 rapporti ben spaziati ed il cambio automatico regalano una ripresa vispa e piacevole. , CAMBIO 8.0 7 i rapporti disponibili grazia al nuovo cambio edc, utilizzato in modalita automatica è quasi perfetto, in modalita manuale cercando lo srint non è un fulmine, nel complesso adeguato alla vettura. piccoli i comandi al volante fissi sulle razze. STERZO 8 abbastanza preciso, non troppo diretto, permette comunque una buona precisione di guida, su questa versione è perfetto per una guida allegra senza esagerare-migliorato rispetto alla serie precedente. FRENI 8 Dotata di 4 dischi e di dimensioni adeguate, la piccola Clio si ferma anche da alta velocità con buona prontezza e senza dare segni di affaticamento, abbastanza piatta, nessun evidente scompenso in caso di frenate secche da alta velocità. TENUTA DI STRADA/STABILITA’8.5 sicura e agile , nonostante le gomme turistiche, un pò troppo invasivi i controlli di sicurezza non disattivabili. anche forzando il ritmo rimane precisa e sicura. IN CONCLUSIONE 8.5 Il nuovo telaio regala una migliorata guidabilità anche nelle versioni diciamo da famiglia, ottimo il nuovo motore e riusciti i nuovi interni, bel lavoro Renault. dati dichiarati. Dimensioni e peso Lunghezza 405 cm Larghezza 179 cm Altezza 144 cm Passo 258 cm Bagaglio 391 L Serbatoio 42 L Peso 1173 kg Motore e prestazioni Velocità massima 200 km/h Accelerazione 9,0 s (0-100 km/h) Classe ambientale Euro D-Temp Emissioni Co2 119 g/km Autonomia 900 km Consumo urbano 6,7 L/100 Km Consumo extra-urbano 4,3 L/100 Km Consumo combinato 5,2 L/100 Km qualche video in attesa della mia solita video recensione.
  3. Ciao a tutti, rompendo la tradizione autopareristica di aprire un topic di 2000 pagine in cerca dell'auto perfetta per l'allargamento della famiglia, andando contro il mio istinto e contro la natura di ogni cellula del mio corpo, ho comprato quasi dal nulla una VW Golf. R-Line.1.4 TSI "Bluequalcosao" 125 CV col DSG. E' del 2016 e ha percorso 36.7k km. In ordine sia dentro che fuori. Siccome non sono mai stato un fan del modello, ma poi alla fine l'ho comprato, pianifico di tenere qui un diario VAGamente razionale su come va l'auto, sulle sue funzionalità e sulla manutenzione necessaria. Quasi niente di più, non aspettatevi note sulla tenuta al limite e il feeling dello sterzo perché l'auto suscita in me tanta passione quanto potrebbe suscitarmene una lavatrice. Partiamo dalla descrizione: è una Golf. Fine. Come detto è in allestimento R-Line, pre-restyling, ed è bianca. Questa cosa del bianco va risolta in qualche modo creativo, si accettano consigli. Cerchi da 17" gommati hankook 225/45. Interni neri/grigi in tessuto, c'è il cruise control adattivo, l'assistente di frenata, il clima bizona automatico, il sistema multimediale con Android Auto e Apple Carplay e quella roba tra l'inutile e il fastidioso delle icone che cambiano dimensione quando avvicini le mani. Avrebbe anche una funzione di comando vocale per controllare il sistema multimediale (che è differente da quella dei cellulari) ma va pagata a parte. Quindi c'è un tasto che se lo schiacci dice "DEVI DA PAGAREEE!" Perché ho preso una Golf? Cercavo una C che stesse sotto i 4.5 m (così sta nel box), che avesse un buon bagagliaio (ci sta la bici!), che fosse adatta al trasporto di un infante, con tutte le paranoie di isofix e barre sul tetto, che NON fosse un SUV, che fosse automatica e a benzina, che avesse il cruise adattivo e che, semplicemente, fosse comoda e non desse pensieri. Insomma un'auto per andare da A a B in souplesse per circa 10k km/anno e che non fosse un salasso. Ho fatto un po' di cernita, dopo aver visto una Civic e una Focus nuove, ho trovato questa Golf usata. Aveva tutto quello che mi serviva, un prezzo congruo, l'ho presa e l'ho portata a casa Come va? Per adesso ci ho fatto poca strada, quasi tutta in città con una puntatina in autostrada. Non va niente male: è molto silenziosa ed è sempre "consistente" a qualunque velocità , consuma il giusto, per i miei parametri (per ora siamo sui 7.7 l / 100km in urbano con A/C... insomma non miracoloso ma coerente). La seduta piatta e dura è quella tipica delle VW, non è necessariamente un male, è una filosofia. Diciamo che io preferisco altro tipo di sedute, ma questa va benissimo per il lavoro che deve fare. Vedremo questo agosto se cambierò idea dopo il primo lungo viaggio. L'accoppiata motore/cambio funziona in modo del tutto "trasparente" (nel bene e nel male: molto confortevole ma ha il carattere di un comodino, giustamente anche) in quasi tutte le condizioni. Sono rimasto piacevolmente sorpreso dal funzionamento durante le fasi di parcheggio in cui il software è abbastanza "intelligente" da aprire le frizioni quando vuoi star fermo e passare a fare un po' di creep appena sfiori l'acceleratore. Le note dolenti sul doppia frizione: nelle ripartenze da quasi fermo c'è troppa indecisione. Questo porta spesso ad un ritardo nella risposta all'acceleratore seguito da brusca accelerazione, del tutto fuori comfort e fuori "consistenza". Non so se sono io che mi devo abituare, ma avrei preferito che fosse più lineare. In più la modalità "S" non serve ad una mazza: tira le marce a caso e basta. Sarebbe stato più interessante se passando in "S" cambiasse anche qualcosa a livello di risposta acceleratore e sterzo. Vabbè, tanto dove ci devi andare con sta lavatrice? (a parte al 'ring con @ricky1750). Ci sono i micro-paddle sul volante: scomodi e del tutto inutili per il tipo di auto/destinazione d'uso. Dentro sto ancora facendo l'occhio allo schermone, che è un po' troppo in basso. Ottima la funzione DAB radio, bene Adroid Auto. Anzi, benissimo. Male Apple Carplay: con l'iPhone 6 della mia compagna non funziona, parte, si stoppa, crasha, riparte. Pare serva il cavo marchiato a fuoco da Apple, passerò comunque da un'officina autorizzata per tagliandone e aggiornamenti, quindi preparatevi ad un post sui costi! Nel sistema multimediale ci sono dei tasti secondo me del tutto inutili: il tasto "Mute" che poteva essere reso meglio e magari sistemato di fianco al controllo del volume, il tasto "Sound" che può semplicemente stare dentro le impostazioni nel menù principale. E poi il tasto "Voice" che, come detto, serve solo a farvi dire che dovete pagare perché esso abbia un senso. Per il resto che dire: il climatizzatore climatizza, messo su "auto" e su "sync", pianifico di dimenticarmene a breve. Mi pare di aver capito che le bocchette posteriori siano operabili solo manualmente come flusso, ma direi che va più che bene. Vani ce ne sono a bizzeffe, tutti foderati, niente da dire, ci sono anche mille lucette per guardarsi i piedi, guardarsi allo specchietto, guardare il design dei pannelli porta.
  4. Ieri sera ho potuto guidare per la prima volta una Giulietta, si trattava di una 1.4 turbomultiair 170 cv exclusive grigio antracite di un mio amico. Eravamo a Genova, e data l'ora tarda e la stanchezza lui non aveva volgia di guidare fino a Chiavari, allora dato che io non aspettavo altro, mi sono subito offerto come autista sostitutivo prima che qualcun altro mi fregasse il posto Interni devo dire molto curati, sedili in pelle color cuoio sono molto avvolgenti ed estremamente comodi, materiali della plancia veramente piacevoli al tatto. La visuale è buona forse un pelino meno dietro, ma con i sensori sei in una botte di ferro! In città dato che era anche la prima volta che la guidavo sono rimasto in Normal: la macchina va che è una meraviglia e il motore è pronto ma comunque abbastanza silenzioso. Appena entrato in autostrada però ho premuto la levetta magica e sono passato in Dynamic... Oh mio Dio La macchina ha assunto un aspetto decisamente più sportivo, e la senzazione che ho provato è stata veramente piacevole Pur restando sempre nei limiti di velocità, ed avendo incontrato anche qualche cantiere lungo il tragitto, per me quel viaggio è stato divertimento allo stato puro, anche perchè essendo le 2 e 30 del mattino non abbiamo incontrato praticamente nessuno.. Non ho provato la "A", ma sarà la prima cosa che faccio la prossima volta Che dire, promossa a pieni voti, solo alcune osservazioni: 1 Ma dove si trova il tasto city? (Il mio amico non ha saputo dirmelo...) 2 Potevano pensare un posto più normale dove mettere la porta usb. 3 Il bracciolo l'ho trovato molto comodo nella guida in città, ed estremamente scomodo in quella autostradale, dove infatti l'ho piegato all'indietro. PS: Molto probabilmente leggendo questo post molti di voi penseranno "Ha scoperto l'acqua calda..", anche perchè avrò scritto cose già detto milioni di volte... Però mi faceva comunque piacere darvi la mia opinione su una macchina così bella e così ben riuscita, che dire... lunga vita alla Giuly!
  5. ciao a tutti devo cambiare la mia oscena 159 SW (mai nessuna macchina fu più scomoda), faccio circa 50 mila Km/anno 90% autostrada e spesso per ragioni di famiglia carico la macchina come un mulo quindi mi sono deciso a cambiarla con una monovolume grande ed ora sono indeciso tra la nuova Alhambra/sharan (sono identiche ma la seat costa 10/15% meno!!) e la più collaudata Ford S max motore diesel cambio Powershift (adottano entrambe lo stesso) versione 163 o 170 cv il prezzo alla fine a rent è molto simile (differenza sono 50 €/mese) quindi è proprio solo una questione di COMODITA', dopo la 159 voglio viaggiare comodo!!!! qualcuno le ha provate? ha dei consigli/alternative ? grazie EG
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