Vai al contenuto

steve61

Utente Registrato
  • Numero contenuti pubblicati

    1043
  • Iscritto il

  • Ultima visita

Risposte pubblicato da steve61

  1. Appena finita la telenovela vi farò la telecronaca delle peregrinazioni che sto facendo per un progetto nel profondo nord.. se l'investitore fosse stato un tedesco alla secondo parere arrivato dall'ufficio non competente (giuro :disp2:) avrebbe tirato fuori la mauser del nonno

    Un'azienda al momento, se investe in italia, ha l'AD dedito al masochismo e al bondage. Garantito al limone

    Sulla burocrazia siamo tutti d'accordo, è asfissiante.

    Personalmente mi sono fatto una teoria, e cioè che sia anche voluta per mantenere, oltre a tanti enti e poltrone inutili, anche molti professionisti che altrimenti avrebbero poco o nulla da fare.

    Perché ad esempio per un accatastamento mi devo rivolgere ad un tecnico quando, se il tutto fosse molto più semplice, lo potrebbe fare direttamente il catasto ?

    Sentii qualche tempo fa che nella sola Milano vi è lo stesso numero di avvocati che c'é in Francia: ed allora i dubbi ti vengono !

  2. Adesso vi faccio una domanda terra terra, foste voi l'imprenditore, al di là del discorso buono-cattivo che nel mondo del lavoro è cosa purtroppo molto relativa, non guadereste altrove per avere meno problemi?

    Che sia indubbio che in Italia il mondo del lavoro abbia problemi siamo tutti d'accordo !

    Però se tutti guardassero alla logica "me ne vado perché altrove vi sono meno problemi" allora saremmo un paese senza imprese, ma non mi sembra sia così...

    Piuttosto mi sembra che talvolta dove vi sono problemi, la colpa non è solo di una parte.....

    Vi sono grosse aziende italiane (Luxottica è solo la punta) che hanno ottimi rapporti datore di lavoro/dipendenti....

    Forse che in Fiat da questo punto di vista non abbiano delle pecche ???

  3. Incrociata per strada una ieri; Bianca con targa Tedesca.

    Bella.

    Sicuro che la targa fosse tedesca, perché somiglia molto alla targa svedese ?

    Idem.... Incrociata sul Garda a Toscolano. Nera. Splendida! La migliore, stilisticamente, nel segmento.

    Qui nella zona a nord-ovest della provincia di Verona verso il Garda ne girano diverse da settimane tutte con targa svedese e credo siano quelle date alla stampa di settore per i servizi, infatti anche dalle foto postate e dal servizio fatto di recente da TG2 Motori ho riconosciuto questi luoghi: che dire ! Veramente bella e dal vivo ti fa veramente girare la testa, cosa che non succede ad es. (almeno per me) con la Serie 1 !

  4. Riporto un intervento sul forum da Finanzaonline; il dato di Thema è a dir poco sconcertante !!

    Dati produzione Chrysler di marzo

    Ottimi ma non eccellenti. nel trimestre la produzione ha raggiunto quota 603 mila con un aumento del 23% ma nel solo mese di marzo la crescita della produzione è stata inferiore al 10%. Fra i numeri che più mi hanno colpito:

    - pessima la Thema, ne hanno costruito solo 2

    - ottima la Voyager (quasi 1.000)

    - benissimo la 500, circa 7.000 (ma, come sappiamo, ne hanno vendute di più)

    - strabene il Freemont, nel trimestre sono stati circa 15 mila contro i 33 mila del Journey

    - ineguagliabile la performance del Grand Cherokee (oltre il 50% in più sul 2011)

    Segnalo infine 281 Lancia Flavia.

  5. Tempo di bonus in Germania e per una volta a goderne non sono i grandi banchieri ma i dipendenti del settore automobilistico.

    La Volkswagen ha annunciato ieri che, per le «eccellenti prestazioni» fornite nell'anno record 2011, darà un premio di produzione di 7.500 euro ai circa 90mila dipendenti impiegati col contratto collettivo nelle sei fabbriche tedesche. Lo ha reso noto ieri lo stesso colosso automobilistico dalla casa madre di Wolfsburg. L'ammontare del premio è stato determinato da una trattativa tra il consiglio d'amministrazione e i rappresentanti dei lavoratori. «Nell'anno passato i dipendenti Volkswagen hanno fornito prestazioni eccellenti», ha commentato il capo del personale, Horst Neumann. L'anno passato la casa automobilistica tedesca, che domina il mercato europeo, aveva fatto registrare un utile netto di 15,4 miliardi di euro, più del doppio rispetto all'anno precedente. Il premio del 2010 era stato pari a 4mila euro.

    Dopo un anno da record, pochi giorni fa anche la consociata Audi, il marchio di fascia più alta del gruppo Volkswagen, aveva annunciato il pagamento di un premio di produzione, di 8.251 euro. La Porsche, che fa capo allo stesso gruppo nel settore delle auto di lusso, ha dichiarato un bonus di 7.600 euro. L'altra grande del settore autonmobilistico tedesco, la Daimler, produttrice della Mercedes e della Smart, pagherà ai dipendenti un premio alla produzione di 4.100 euro.

    I risultati eccezionali del gruppo di Wolfsbrug beneficiano sia gli azionisti sia i clienti, ha osservato il rappresentante sindacale nel consiglio Volkswagen, è giusto che questo venga condiviso con i dipendenti. I bonus peraltro non vanno a tutti ma solo alle "elite" protette in Germania dai contratti collettivi. Il gruppo Vw impiega a livello mondiale oltre 500mila persone e ha aumentato l'occupazione in Germania nell'ultimo anno di 11mila unità (28mila a livello globale).

    Il momento straordinario dell'auto tedesca nel 2011 non sarà necessariamente ripetuto quest'anno, anche se l'Audi ha annunciato ieri vendite record per il mese di febbraio a 106 mila autovetture con un aumento di oltre il 16%. Nella sola Cina, le vendite di Audi sono cresciute del 53%. contro un aumento solo del 2% in Europa e del 10% negli Stati Uniti. Sempre a febbraio, l'aumento delle vendite Bmw è stato del 14% e quello della Daimler di oltre il 20%.

    Tuttavia, gli analisti del settore automobilistico ritengono che il 2012 possa presentare utili stagnanti e margini in calo sia per l'Audi sia per la Daimler (come indicato preliminarmente dalle stesse case), in quanto il possibile rallentamento dell'economia cinese potrebbe mettere un freno alla capacità della nascente classe media di continuare ad acquistare le auto di lusso tedesche.

    La Bmw ritiene di poter superare con i volumi del 2012 il record di vendite messo a segno l'anno scorso.

    Ai dipendenti Volkswagen un premio di 7.500 euro - Il Sole 24 ORE

  6. Riporto questo pezzo:

    A proposito degli altri stabilimenti, Punto e Bravo stanno andando male: avete intenzione di accelerare il rinnovo?

    "Prima di criticare l'andamento della Punto guardate al segmento B in Europa. Il fatto di rinnovare il prodotto non aiuterebbe la domanda, i numeri sono quelli che sono. Stiamo lavorando sulla nuova Punto per avere un prodotto competitivo, ancora non c'è una data precisa di lancio, stiamo lavorando soprattutto sui costi. Dobbiamo trovare una soluzione per avere un prodotto competitivo rispetto ai concorrenti: questo è il segmento più importante come misure, ma come margini è ridotto brutalmente. Le perdite dei nostri concorrenti sono dovute a questi segmenti, persino per la Volkswagen. La situazione è delicata: dobbiamo lavorare per ottenere un prodotto competitivo anche dal punto di visto del costo, per rimanere a galla".

    Traduzione:

    Mi copro gli occhi: tutte le segm.B sono In TopTen Europa, Punto NO, e ce ne freghiamo, anche perché non sappiamo ancora come mi....a fare la prossima, né come linea, né come pianale, né quando ! E chissenefrega se VW ci guadagna anche in questo segmento !!

  7. Hanno fatto un lavorone. Il grosso è tutto sottopelle.

    Nuovi motori Volvo VEA a 4 cilindri, modulo ibrido e 4x4, cambio AW ad 8 rapporti, Haldex di 5th generazione e sembra che abbiano migliorato un attimino l'infotainment.

    IMHO se la gioca ad armi pari con 1er, A3 e Classe A

    Parere personale: come linea le supera tutte e tre. Veramente notevole !

  8. Certo, ma so anche a parte il Giambattista Vico, sono stabilimenti vecchi e su cui si è investito poco o nulla negli ultimi anni e soprattutto viaggiano su livelli di saturazione ridicoli, finanziati dalla cassa integrazione straordinaria. A volte mi chedo se la 500L non c'era davvero nessun modo per produrla in Italia.

    E' un'idea mia, probabilmente priva di fondamento, ma mi piacerebbe sapere se in assenza di Cassa Integrazione (non più) Straordinaria, certi investimenti sarebbero stati fatti ancora all'estero.

    Cosi si lascia a casa la gente, tanto paga pantalone e si produce in Serbia con stipendi bassi ed incentivi di ogni genere, senza licenziare nessuno in Italia, senza problemi con le parti sociali, senza scioperi, senza rotture di scatole. Poco importa se si devono costruire dal nulla delle cattedrali nel deserto, se la componentistica deve viaggiare per centinaia di km e se creiamo inefficenze di ogni genere, se i costi ricadono sulla collettività e sugli stessi lavoratori in Italia e ci si deve sottomettere a ricatti di ogni genere.

    Personalmente credo che sia un sistema assurdo di gestire la crisi. Costerebbe molto meno incentivare le aziende a produrre in Italia, con sgravi, o al contrario disincentivare il ricorso alla Cigs e vedere l'effetto che fa.

    Voglio proprio vedere se Marchionne ha il coraggio di chiudere Mirafiori.... E questo senza fare discorsi populisti e tantomeno sinistrorsi, lungi da me...

    Scusate per OT, ma il processo di deindustrializzazione italiano sta procedendo molto più velocemente di quanto vorrebbe logica e nessuno sembra preoccuparsene minimamente. Perchè in Usa si sta ripartendo e da noi è sempre peggio? Solo per un problema di cambio euro dollaro e di rigidità del mondo del lavoro? Ho qualche legittomo dubbio quando vedo Bmw, Mercedes, Vw, Bayer, Siemens, Bosch in Germania...

    Ti quoto e straquoto al 100% !!

  9. Non so se hai capito il senso di quella risposta.

    Ha detto che se la produzione in Italia non si rivelerà economicamente sostenibile per l'esportazione fuori dall'europa e in particolare verso gli Stati Uniti, non andranno a produrre in perdita e quindi la quantità di vetture prodotte in Italia dovrà essere sicuramente più bassa.

    E siccome tenere aperto uno stabilimento per produrre metà o un terzo della produzione a regime è economicamente una minchiata, se hai 5 stabilimenti non puoi ridurre a tutti la produzione, ma devi chiuderne proporzionalmente alla diminuzione di vetture totali.

    Ovviamente il presupposto è che il mercato interno ieri poteva assorbire 10 (pre-crisi e drogato a dismisura), ma in futuro assorbirà 7 o 5 (dipende dall'economia nazionale), mentre il mercato Europeo prima assorbiva 10, ma in futuro potrà assorbire 9 se le cose vanno da Dio e 7 se le cose vanno meno bene. Questo spero sia chiaro a tutti.

    Permettimi un'osservazione: come può uno stabilimento essere "economicamente sostenibile" se nello stesso si insiste nel costruire modelli che vengono sistematicamente lasciati morire ??

  10. Ciò non toglie che il primo paese da cui uno se ne và è di sicuro quello dove i sindacati coprono ogni tipo di comportamento sul posto di lavoro, dove i politi fanno i cazzi propri, dove c'è una corruzione altissima, dove la burocrazia è lentissima, ecc ecc ecc.

    E chiudo qui per non continuare un OT che rischia di diventare politico.

    Ed aggiungiamoci pure la corresponsabilità di tanti "imprenditori", compresi gli Agnelli, che in tutti questi decenni hanno bussato alle porte della politica per chiedere favori di ogni genere !!

  11. ah ecco la seconda umile ammissione !!

    (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Detroit, 09 gen - "Ho fatto una

    grandissima cavolata". Cosi' l'amministratore delegato di

    Chrysler e Fiat Sergio Marchionne ha commentato, durante una

    conferenza stampa al Salone dell'Auto di Detroit, le vendite

    della Fiat 500 negli Stati Uniti. L'auto che ha segnato il

    ritorno nel 2011 del marchio sul mercato americano avrebbe

    dovuto nelle previsioni dell'amministratore delegato vendere

    50.000 unita', ma ha chiuso il 2011 a quota 19.769 unita':

    "50.000 negli Stati Uniti non si potevano vendere", ha

    detto. Di qui l'annuncio che gli obiettivi di vendita per

    l'anno in corso sono ridimensionati, "25 o 35.000", secondo

    il numero uno di Fiat e Chrysler.

  12. Finalmente comincia ad ammettere i suoi errori di valutazione, solo che la cura sembra peggio del male !

    (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Detroit, 09 gen - Per

    raggiungere l'obiettivo di 6 milioni di veicoli venduti nel

    2014 come gruppo, Fiat-Chrysler puo' scegliere la via di una

    maggiore efficienza o l'aggiunta di un terzo partner, ha

    detto Marchionne, sottolineando che il partner "puo' essere

    di qualsiasi colore", ovvero provenire da qualunque area

    geografica. Queste due opzioni sono tanto piu' importanti

    considerando che, secondo Marchionne, "se l'Europa continua

    cosi' Fiat perde 4 o 500.000 vetture". Una cifra che pero' si

    potrebbe recuperare, "in Brasile, che ho sottovalutato, o

    con Chrysler". Quanto alla data della fusione con Chrysler,

    Marchionne ha ribadito che per prima cosa deve avvenire il

    riacquisto della quota di Chrysler in mano al fondo Veba.

    "Per me la fusione succede tra il 2013 e il 2015", ha detto

    Marchionne, "per la data esatta si vedra'. Non e' un problema

    del 2012". Marchionne ha parlato anche di successione, per

    la quale sta preparando un piano, ma non perche' abbia una

    data in mente per lasciare, piuttosto perche' "lo devo

    all'azienda, non si puo' pensare di avere cinque

    amministratori delegati in 24 mesi dopo che me ne vado io",

    cosa che potrebbe accadere senza un piano. "Al 90 per cento

    il mio successore uscira' dal Gec, il Global Executive

    Council", che governa le due aziende, o da Auburn Hills: "Li

    sto facendo crescere apposta e stanno crescendo tutti quanti

    alla velocita' della luce. Sono dei bravi ragazzi, uomini e

    donne", ha detto.

  13. e questo è un bene che il gruppo stia in piedi senza contributi statali mascherati, è palese che il gruppo non è piu' italocentrico (nelle decisioni intendo) e quando si fanno scelte di siti di produzione, progettazione, industrializzazione, finanziamenti molto spesso si guarda fuori dall'Italia, li si trovano condizioni piu' favorevoli nei rapporti sociali e in termini finanziari.

    La tendenza aumentera' ancora di piu' dopo il 2014 quando le redini del gruppone saranno negli usa, perche' è stato fatto capire questo e non ho dubbi che sara' cosi, la questione basilare (e qui non faccio provincialismo facile come qualcuno ha detto) è che fiat stia diventando una filiale europea del futuro gruppo e come tale la sua importanza decisionale nelle scelte strategiche, (produzione, mantenimenti di posti di lavoro nel paese) diminuira' a favore degli states, quando ci sara' da tagliare i primi saranno gli stabilimenti italiani, non in casa loro, negli usa.

    E' per questo motivo che puo' sembrare una formalita' dove piazzano sede legale e testa del gruppo, ("per i lavoratori non cambia nulla", ha detto qualcuno, questo lo dice lui ma non ci credo per nulla, anche perche' non avra' molto voce quando si dovranno prendere le decisioni) ma nel pratico è molto importante per il paese che il gruppo rimanga con la testa qui e non negli states, accusatemi pure di provincialismo, ma la realta' che si prospetta non è favorevole.

    Putroppo alcune parti sociali, non capiscono che c'e' un countdown in corso, 2 anni, è cambiato tutto ma non se ne rendono conto.

  14. Marchionne lo dice pure chiaro e tondo: "la piazza che garantirà maggiori potenzialità per reperire risorse finanziarie"

    preferiamo una quotazione a New York, con maggiori potenzialità di reperire fondi da investire (e poi bisogna dimostrare se davvero è cosi..) oppure una quotazione in una sede dove i soldi scarseggiano?

    non sta scritto da nessuna parte che i soldi tirati su a new york devo essere impiegati solo negli usa :roll: verranno impiegati ovunque il gruppo FIAT/Chrysler lo riterrà opportuno, ivi compresa l'Italia (e quindi Fabbrica Italia ne avrebbe giovamento)

  15. non so se state discutendo delle stesse cose di cui parla questo articolo pubblicato su Omniauto ed i cui concetti sono stati pubblicati in questi giorni dal Sole24Ore, ma se fosse vero il discorso su 500, credo che per Fiat ci sia ben poco da sperare: separare la 500 dal marchio Fiat !!! è come se Barilla vendesse gli spaghetti in scatole con il marchio "Spaghetti" anziché Barilla !!

    ""Per competere sul mercato globale il Gruppo Fiat sta valutando tre ipotesi: far diventare la Fiat 500 un marchio a se stante da lanciare nei mercati emergenti, come in quello russo; puntare solo su Alfa Romeo e Jeep come brand globali e lasciare Piazza Affari, una volta completata la fusione tra Fiat e Chrysler, per essere quotati negli Stati Uniti. Al momento sono solo teorie, ma bastano a riaccendere i riflettori su Torino.

    FIAT VIA DA MILANO?

    Dopo l'uscita da Confindustria e dall'ANFIA, l'abbandono di Milano significherebbe per il Gruppo italiano un ulteriore allontanamento dal nostro paese. Nei giorni scorsi Marchionne ha sempre confermato la volontà di restare e realizzare il piano Fabbrica Italia, ma ieri in un'intervista ad Automotive News ha detto: "Il nuovo gruppo Fiat-Chrysler potrebbe essere quotato al New York Stock Exchange e avere sede negli Stati Uniti oppure alla Borsa di Milano, dove è quotata oggi Fiat, con il quartiere generale a Torino". L'ad ha osservato in più di un'occasione "che la scelta dipenderà da quale piazza finanziaria garantirà maggior facilità nel reperimento delle risorse finanziarie", si legge su Borsa Italiana.

    JEEP GUIDERA' LO SBARCO IN RUSSIA

    I marchi che invece sembrano più promettenti a livello globale sono Alfa Romeo e Jeep. Il primo tornerà in Nord America nel 2013 ed entrambi potrebbero essere venduti in Russia dove "il piano originale - ha detto Marchionne ad Automotive News - era di andare con il marchio Fiat. Non sono più sicuro che faremo così. Più probabilmente Jeep guiderà lo sbarco seguita da Alfa Romeo". Secondo il manager entrambi hanno il DNA e la storia per "essere riconosciuti a livello internazionale. Dobbiamo continuare a globalizzarli - ha detto - quindi lo sviluppo di architetture e motori designati a sostenerli è cruciale; tutto il resto diventa quasi secondario".

    FIAT 500 COME MINI E DS?

    Come abbiamo detto il manager sta valutando l'ipotesi di far evolvere la Fiat 500 in un marchio, proprio come è accaduto a MINI o Citroen DS. Marchionne sarebbe convinto che la leadership di Fiat nelle piccole auto può essere "giocata", come riporta il Sole24Ore, "solo in mercati consolidati come il Brasile e l'Europa; altrove non c'è speranza di fronte a coreani e cinesi. Con una sola eccezione: la 500, ovvero il modello di maggior successo dell'era Marchionne".

  16. La metto qui, trovata sul forum Finanzaonline, prendetela con le pinze: a qualcuno risulta o è una baggianata ?

    (ANSA) - TORINO, 18 SET - Sergio Marchionne si prepara alla stretta finale con il sindacato americano Uaw per il contratto di lavoro dei 26.000 dipendenti della Chrysler.

    Il nuovo termine scade mercoledi' a mezzanotte (ore sei italiane) e martedi' l'amministratore delegato della Fiat tornera' a Detroit per cercare di chiudere la complessa partita.

    Intanto per Mirafiori spunta l'ipotesi di affiancare, alla Mito e al nuovo modello da scegliere, la Ypsilon attualmente realizzata a Termini Imerese. (ANSA).

×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.