Vai al contenuto

steve61

Utente Registrato
  • Numero contenuti pubblicati

    1042
  • Iscritto il

  • Ultima visita

Risposte pubblicato da steve61

  1. Allora che non vengano a raccontare di comprare italiano, bla bla bla.

    Se le vendite sono in caduta libera IN TUTTA EUROPA, se la sono cercata. Di sicuro è che parecchia gente i soldi alla Fiat e derivate non glieli darà mai più.

    E ringrazio Maglionne se al posto della Stilo Multiwagon in azienda ora ho una Ford Focus 2.0 TDCi Wagon Durashift

    Infatti ! io sono convinto che difficilmente chi si è trovato bene con modelli stranieri possa un domani ritornare a comperare italiano pur in presenza di un analogo modello fatto dal gruppo !

    Forse lo potrebbe fare solo con linee assolutamente convincenti e con prezzi competitivi, cosa che ad esempio la Punto Evo non ha .

  2. A me pare che PSA, Ford, Opel e compagnia bella si muovano con un pochino in più di svegliolina in corpo anche nel settore delle auto "normali" a dire il vero... Peugeot le sue medie le fa e sostituisce con una certa costanza e puntualità, una 508 la sta lanciando. Citroen di novità ne lancia, ne ha lanciate e ne lancerà. Opel ha fatto la sua D arricchendola di trazioni integrali, versioni SW e pure pompate (anzi per queste ultime c'è pur da chieder loro "ma vi conviene?"... però le fanno lo stesso :) ) la sua C l'ha presentata e NON COME ALTRI la lascerà senza Sw, 3 porte oppure magari anche cabrio (che a 'sto giro mi pare sia indecisa se 2 posti o 4), e son certo che la nuova Focus una gamma completa l'avrà molto presto.

    Sbaglio o qui in Italia siamo nella politica del monomodello ed ora in giorni di "la nostra attuale D non sappiamo quanto tira ancora perchè poi dobbiamo smontare per far la Panda e ops la nuova non è ancora pronta"?

    Siam sicuri che siamo sullo stesso livello?

    Infatti gli altri sono più "svegli", hanno più voglia di proporre più variazioni ad un modello. Qualche giorno fa sono andato in montagna assieme a 3 amici con una Peugeot 207 SW Gpl e zaini pieni al seguito; un'auto onesta, non lenta (nemmeno nelle salite normali), spaziosa, comoda; insomma tutto quel che basta per una famiglia media. Ma il gruppo nostrano latita, colpevolmente !

    ...ma non male cone Fiat!

    ....sono INDIFENDIBILI.

    Appunto !

  3. Da IL SOLE24ORE

    FRANCOFORTE. Dal nostro corrispondente

    Un anno fa i costruttori di auto di lusso in Germania subivano in pieno la crisi economica e finanziaria, registrando un forte calo delle vendite. Oggi i risultati aziendali hanno ricominciato a correre, trascinati dalla domanda proveniente dai paesi emergenti, in particolare dalla Cina. Al di là delle incertezze di breve periodo, le case automobilistiche tedesche appaiono ottimamente posizionate su mercati in forte crescita.

    Bmw ha pubblicato ieri i risultati del secondo trimestre, nettamente migliori del previsto: i profitti netti sono saliti a 831 milioni di euro, dai 119 milioni di un anno fa; il fatturato è cresciuto del 18% a 15,3 miliardi; le vendite di automobili sono aumentate del 12,5% a 380.412. Nei primi sei mesi dell'anno il gruppo bavarese, che comprende anche i marchi Mini e Rolls-Royce, ha venduto 696.026 veicoli. «Un forte aumento delle vendite nei mercati più importanti così come un buon mix di modelli sono le principali ragioni per i buoni risultati ottenuti nel secondo trimestre», ha spiegato il presidente di Bmw Norbert Reithofer. Commentava ieri Aleksej Wunrau, analista di Bhf-Bank a Francoforte: «Sono risultati fantastici». Alla borsa di Francoforte, il titolo della casa automobilistica ha chiuso in rialzo del 3,1% a 43,16 euro.

    Dietro al successo di Bmw si nasconde la forte domanda proveniente dai paesi emergenti. Mentre nel mondo industrializzato prevale l'incertezza, a Pechino o a Brasilia l'ottimismo è di rigore. Sta nascendo una classe media sempre più ricca, desiderosa di acquistare i grandi marchi occidentali, ritenuti status symbol. La società bavarese si aspetta che nel 2010 la Cina superi la Gran Bretagna e diventi il suo terzo mercato dietro Germania e Stati Uniti.

    Ormai il mercato cinese assorbe l'11% delle vendite di Bmw. Questo inizio d'anno è stato segnato dalla rivincita dei costruttori di auto di lusso, dopo un 2009 catastrofico. Le vendite di Mercedes-Benz nel primo semestre del 2010 sono salite del 12%, quelle di Audi del 19%. Approfittano della forte domanda nei paesi emergenti e dell'uscita di nuovi modelli: la Serie 5 di Bmw, la Classe-E di Mercedes-Benz e l'Audi 8.

    Mentre le vendite in Germania sono calate in luglio del 30%, l'export di auto tedesche nel mese scorso è aumentato del 6%. Bmw avvertiva ieri che il ritmo degli ultimi mesi non è sostenibile, fosse solo per fattori stagionali. A più lungo termine, però secondo At Kearney e Ihs Global Insight, entro il 2020 le vendite annue di auto di lusso aumenteranno a 9,4 milioni. Prima della crisi ammontavano a oltre 6,0 milioni, poi scese a meno di 5,0 milioni durante la recessione.

    Lungimiranza, ricerca continua, investimenti veri, ecc.

    Complimenti !!

  4. Non mi sono letto tutta la discussione, ma voglio solo aggiungere una mia personale considerazione.

    A parte che 4R ha spesso sparato a caso negli ultimi anni, e quindi potrebbe valere anche per questa volta; sembra quasi che non sapendo più cosa scrivere, si inventino qualche notizia buttandola in pasto al lettore, tanto per riempire di qualche "contenuto" la rivista.

    Che Alfa Venga o meno venduta a VW ormai mi interessa relativamente; il mondo sta cambiando in modo troppo rapido e convulso ed ormai può succedere di tutto.

    Quello che mi lascia invece "perplesso" è piuttosto questo: pur riconoscendo il valore di un marchio come Alfa, ma siamo davvero sicuri che VW ne abbia sicuramente bisogno ? Certo, anche loro a volte sbagliano (v.Seat), altre l'azzeccano (v. Skoda). Ma non vi sembra che se veramente VW volesse avere un marchio sportivo da posizionare sotto Audi, lo potrebbe creare direttamente dal nulla viste le loro capacità, invece di andare a comperare ormai solo un nome sborsando una bella cifra ?

  5. Si ma devono decidere in tempi non biblici perchè la nuova Panda ed indirettamente soprattutto la nuova Ypsilon devono partire

    Orsù, siamo seri !!

    Cosa pretendiamo, che in Fiat si diano una mossa ?

    Vogliamo perdere la buona pratica degli annosi ripensamenti, delle indecisioni, delle lungaggini ?

    Vogliamo per caso accelerare il tutto in modo da dare fastidio alla concorrenza ?

    Ma ci mancherebbe !

  6. Io sono del parere che queste cose non avvengono per caso .

    Le tempistiche sono sintomatiche di un disaccordo tra Montezuma e Maglionne sul piano operativo.

    Non ho mai stimato Montezemolo ma credo che abbia capito che in mano a Maglionne il futuro dell'auto è fuori dai confini nazionali e quindi lascia l'incarico a favore di un Elkann che non fa paura a nessuno e che accetterà la globalizzazione attuata dall'AD

    Quoto; il disaccordo c'è. Il cambio di rotta evidentemente non piace a LCDM che quindi, trovandosi in minoranza, se ne esce "signorilmente".

    Per quanto riguarda lo spin-off, che avvenga domani o tra un pò, sembra ormai cosa fatta, visto che in borsa ci stanno scommettendo parecchio (+ 9% circa!).

  7. Vista una ieri; che dire ? Uno schifo completo, un "coso" che se l'avesse fatto Fiat non oso pensare alle conseguenza che ci sarebbero state qui dentro....

    Una totale involuzione dello stile Toyota di questi ultimi anni confermato dalle vendite in discesa in tutta Europa di questo marchio che, a parer mio, è stato anche fin troppo sopravalutato.

  8. Sempre da Borsa Italiana

    Marchionne: Alfa Romeo, progetto per sbarco Usa nel 2012

    Finanzaonline.com - 3.3.10/15:25

    "Ho visto che Montezemolo ha parlato chiaramente di 2012" sullo sbarco di Alfa Romeo negli Usa. "Il progetto di portarla in America c'è, lo stiamo analizzando. Ne parliamo il 21 aprile". Così l'amministratore delegato del gruppo Fiat, Sergio Marchionne, a margine del Salone di Ginevra. "Il rilancio dell'Alfa è cominciato con la MiTo, che è un grandissimo successo, e continuerà con la Giulietta (anteprima mondiale a Ginevra), che è proprio una gran bella macchina. Fiat non ha mai fatto un'auto simile".

    Che gli ha preso ?? :pz

  9. Da Borsa Italiana

    Fiat: Marchionne, abbiamo capacita' sviluppo Maserati, Alfa e Abarth

    GINEVRA (MF-DJ)--"Con Maserati, Alfa Romeo e Abarth assieme abbiamo creato tutte le capacita' tecniche per sviluppare tutti e tre i marchi in maniera coerente. Questo e' l'obiettivo, solo questo".

    Lo ha affermato l'a.d. di Fiat, Sergio Marchionne al Salone dell'Auto di Ginevra spiegando che "ormai il marchio Fiat non ha bisogno di niente altro. Puo' andare avanti da solo. Chi e' debole, e lo dico da tempo, e' lo sviluppo del marchio Alfa Romeo che per l'impegno che ha e nel mercato in cui si trova ha bisogno di essere rafforzato". Per quanto riguarda "ci sono altri cambiamenti ne parleremo nel futuro". mcn

    (END) Dow Jones Newswires

    March 03, 2010 09:04 ET (14:04 GMT)

    Copyright © 2010 MF-Dow Jones News Srl.

  10. Fonte:Borsa Italiana

    Notizie Ansa - Economia

    Marchionne: il 2010 sara' un anno duro

    'Fiat e' capace di affrontarlo, sa lavorare a ritmo bestiale'

    (ANSA) - NABIRIEZHNI CIELNI (TATARSTAN), 11 FEB - 'Sarà un anno duro ma la Fiat sarà capace di affrontarlo':cosi' l'ad Marchionne su mancata proroga di incentivi. Secondo Marchionne, nel 2010 saranno vendute in Italia un milione e 710 mila auto, con una riduzione totale di 350 mila veicoli. Poi commentando l'obiettivo della Joint Venture con Sollers di produrre fino 500 mila auto l'anno entro il 2016: 'se c'é il terreno fertile per la domanda, faremo tutto il possibile, la Fiat sa lavorare a un ritmo bestiale.

    FIAT SA LAVORARE A UN RITMO BESTIALE !?!?

    QUALCUNO LO FACCIA TACERE !! GRAZIE !!

  11. A parte il frontale, il resto non mi piace.

    Vista di lato mi sembra proprio una Pluriel (ed i montanti la richiamano fortemente), il posteriore per me è la parte peggiore.

    A mio parere ad Audi non riescono bene le "piccole"; dopo l'A2 anche questa non mi sembra azzeccata.

    Ma tant'è, ne venderanno parecchie, soprattutto credo tra il pubblico femminile.

  12. La Chrysler è, grazie alla sapiente gestione della Mercedes, un gruppo automobilistico salvatosi dal fallimento stringendo un'alleanza con la FIAT. La quale, 5 anni fa era tecnicamente fallita ed oggi da l'illusione d'essere in buona salute solo grazie ai buoni risultati dell'Iveco/CNH, della FIAT-Brasile ed a trucchi contabili quali il rinviare a data da destinarsi il pagamento dei fornitori oppure tagliando tutto il tagliabile.

    Percui non ti stupire se, come ha detto lo stesso Marchionne, per loro la Lancia e la Chrysler sono lo stesso marchio che, a seconda dei mercati, utilizzerà due loghi differenti oppure se congelano tutti i nuovi prodotti dell'Alfa: gli unici soldi che hanno in cassa sono quelli che vengono dal Governo Obama per finanziare il risanamento della Chrysler. Ergo il Podestà italo-canadese (questa la capisce sono chi ricorda cos'era il Podestà nell'Italia dei Comuni) deve fare in maniera che tutti i futuri investimenti per i nuovi modelli del Gruppo FIAT/Chrysler appaiano come investimenti per la Chrysler; da qui la decisione di fondere di fatto il marchio Lancia con quello Chrysler e, non essendo possibile rimarchiare le Dodge, quella di congelare lo sviluppo dell'Alfa.

    Lampante ! :agree:

  13. Fonte: Borsa Italiana

    ""Fiat: Termini verso auto elettrica, da regione 350 milioni

    Giunta lombardo 'blinda' area. Da Spagna voci su gruppo Renault

    (ANSA) - PALERMO, 9 FEB - Prende sempre piu' corpo l'ipotesi che il dopo-Fiat a Termini Imerese possa essere all'insegna dell'auto elettrica. Lo stabilimento sarebbe trasformato in un centro per la produzione di tecnologia e vetture a emissioni zero, con piu' partner industriali coinvolti nel progetto. Tra i nomi spunta anche quello di Renault, voce rimbalzata da San Sebastian, in Spagna, dove si sono riuniti i ministri dell'Industria dell'Ue proprio per discutere di auto elettriche. Sono molti i segnali che portano verso questa soluzione che il ministro dello sviluppo economico Claudio Scajola ha indicato come ''una soluzione possibile'', per Termini Imerese non ultima la delibera con cui la giunta di Raffale Lombardo, la scorsa notte, ha vincolato l'area in cui insiste lo stabilimento Fiat all'attivita' industriale e, in particolare, alla produzione automobilistica. Il percorso, tuttavia, e' tutto da costruire. Al momento il ministero dello Sviluppo tiene nei cassetti una decina di proposte alcune delle quali ritenute interessanti. Intanto nel settore auto elettriche la Fiat ha annunciato di essere a buon punto con un veicolo che sara', pero', prodotto negli Usa col marchio Chrysler. In Francia, invece, la Renault ha in programma di proporsi sul mercato gia' nel 2011, e avrebbe messo in piedi, in parallelo, un polo per lo studio e lo sviluppo delle tecnologie per le batterie elettriche necessarie all'alimentazione di questi veicoli. Sarebbe proprio questo il settore in cui l'Italia potrebbe proporsi per sviluppare una forma di collaborazione con i francesi e l'impianto di Termini Imerese potrebbe diventare un polo di sviluppo della tecnologia.""

    Sarebbe veramente bello se Renault entrasse in Italia a "movimentare" la situazione.

  14. Non sembra male!

    Speriamo che sia risolto bene quello "scalino" che si vede sulla parte alta del fanale nel rendering.

    Sarà sicuramente questione di capitali e di recettività del mercato, però fa onestamente un po' male vedere che Fiat sembra quasi più vitale in Brasile di quanto lo sia in Italia... :roll:

    Per forza sono più vitali: loro hanno il SAMBA !

  15. Posto qui: fonte "Borsa Italiana"

    MF Dow Jones - News Italia

    MF/DOWJONES News

    Fiat: Francois, primi modelli Lancia-Chrysler dal 2012

    TORINO (MF-DJ)--I primi modelli della joint venture tra Lancia e Chrysler verranno lanciati nel 2012 e la linea produttiva sara' completata nel 2014. E' quanto dichiarato dall'amministratore delegato dei due brand, Olivier Francois.

    "Non abbiamo problemi a sviluppare uno stile europeo su macchine americane. Qui in Europa c'e' un mercato per le macchine grandi e a parte la Germania nessuno le sta costruendo. I due brand - ha spiegato - hanno un Dna simile e possono condividere innovazione e stile".

    I modelli, ha aggiunto il manager, saranno venduti con il marchio Lancia in Italia e Chrysler negli Stati Uniti.

  16. Rimanendo sempre nell'ipotesi di vendita dell'Alfa a VW e del fatto che Pomigliano non verrebbe ceduto (anche per il trasferimento della produzione della Panda), quello che non mi torna all'interno del gruppo tedesco sarebbe il ruolo di Seat, marchio mai veramente decollato e privo d'immagine.

    A questo punto per VW non resterebbe che farlo "morire" trasferendo la produzione di Alfa direttamente in Spagna; che ve ne pare ?

  17. Riporto il commento in 1^ pagina del Sole di oggi che mi sembra molto interessante.

    IL CASO TOYOTA / Squadra che vince si cambia al più presto

    di Alberto Orioli

    "Certo era difficile immaginare che un componente dell'acceleratore grande quanto la minuscola sim di un telefonino, capriccioso con le basse temperature e poco avvezzo all'umidità, avrebbe travolto il mito della Toyota e della qualità totale. E invece è andata così: quel piccolo pezzo blocca l'acceleratore di centinaia di migliaia di vetture e le rende tragicamente pericolose.

    Non basteranno le scuse tardive di Akio Toyoda, capoazienda della grande multinazionale nipponica dell'auto, a restituire al metodo kaizen (che significa "miglioramento") la gloria del suo mito. Oltre sette milioni di vetture già in fase di ritiro dal mercato e ormai l'occhio vigile delle associazioni consumeriste di mezzo mondo hanno seppellito la retorica del total quality management. E rischiano anche di dare corso a derive anti-capitaliste ben oltre le legittime attese dei consumatori in cerca di vetture sicure.

    In realtà la lezione Toyota è una: la presunzione di qualità, quando arriva al suo apice, decreta il suo fallimento. Il piccolo componente distrugge la grande azienda proprio quando l'impresa smette di interrogarsi su di sé, cessa di innovare, di mettersi in discussione.

    E allora quell'acceleratore difettoso parla a tutti noi. Soprattutto in una fase di uscita da una delle più drammatiche crisi economiche. Imprenditori e professionisti per primi dovrebbero oggi prendere gli articoli in cui compare la parola Toyota e sostituirla con il proprio nome, con quello della ditta o dello studio. Un esercizio di umiltà, ma di grande efficacia per tutti noi, giornalisti e operatori dei media in testa. Chi non innova, è la conclusione inevitabile, perde. Chi non cambia soccombe. Chi non ricerca si ferma. In nessun paese come in Italia la lezione va appresa a memoria. La crisi impone come non mai la tecnica del kaizen, del miglioramento costante e totale. Con la consapevolezza che il miglioramento è come una stella cadente, si vede quando è già spenta. La vera qualità c'è quando è la perfezione stessa a essere messa in discussione.

    E, forse, da oggi bisognerà anche accettare l'idea che – come insegna la clamorosa "distrazione" della Toyota – la vecchia morale del calcio è sbagliata e squadra che vince si cambia. Anche questo è kaizen."

  18. tutto vero, ma allora, in ossequio ai dizionari, smettiamola di chiamare "giornalismo" questo modo di fare "informazione" (si fa per dire) e "giornalisti" le schiene flessibili (ben stipendiate, non costrette da nessuno ;)) che si adeguano, chiamiamoli "pubblicità" e "addetti stampa" e diamo a quei periodici (il termine "giornali" appare francamente eccessivo) lo stesso credito che diamo ai depliant pubblicitari, perchè di questo si tratta, anche se finanziati con soldi pubblici :§.

    perfetto !!

×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.