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Regazzoni

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Risposte pubblicato da Regazzoni

  1. :rotfl:

     

    Cacchio, Matteo ha sgamato subito la mia copertura.

     

    17 minuti fa, lukka1982 dice:

    P.S.: da telefono le prime tre immagini postate qui sopra le vedo così...

     

    Perfettamente ragione, ho ricaricato le immagini.


     

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  2. Secondo me il problema di quest'auto in europa è che sta troppo a metà: la linea non è per niente male, ma la qualità è da auto cheap e si vede, soprattutto negli interni e nella fanaleria posteriore.

    Avrebbe dovuto essere almeno a livello di una C francese.

    La qualità che "si vede" guardando qualche foto è sempre un concetto molto poco credibile.

    Sia quando "si vede che è alta" che quando "si vede che è bassa".

    Il problema è proprio di immagine, io non la trovo brutta, ma quest'auto, per usare una espressione un po' infelice "puzza di sfiga".

    Si, vabbè. :disp2:

  3. Springsteen, credo stia sopra ogni cosa, quando si parla di esperienza live nei concerti a cui ho partecipato.

    Che si tratti di far ballare e saltare lo stadio di San Siro sotto una tempesta estiva... o di trascinare l'arena di Verona armato di una band di 30 elementi e pezzi di 60 anni fa... oppure di cantare in un palazzetto con 10.000 senza usare il microfono e con l'unico accompagnamento musicale del piede battuto sul palco... o di suonare ininterrottamente per quasi 4 ore davanti a 60mila persone... il Boss c'è. E forse è l'unico a poter fare tutte queste cose.

    Ma è stata un esperienza indimenticabile anche quella davanti (o dietro) ai palchi di Coldplay, Brian May, Rem, Muse, U2, per rimanere sui nomi internazionali.

    Però spesso sono i "piccoli" concerti quelli che ti danno di più. O i nomi (ancora) poco noti. Se cito Pacifico, Carlo Fava, Musica Nuda, Levante, Daniele Celona, Ilaria Viola, probabilmente 9 su 10 di voi non li avrà mai sentiti nominare.

    Eppure i loro concerti, sia che ne abbia visti 10 dello stesso artista o uno solo, per me sono e sono stati splendidi.

  4. Ho recuperato la vecchia discussione, di 3 anni fa.

    http://www.autopareri.com/forum/manutenzione-e-assistenza-problemi-ricambi-e-accessori/57380-richiamo-toyota-200-000-veicoli-italia-auris-corrolla-rav4-e-yaris.html

    Già allora si parlava di oltre 7 milioni di vetture richiamate, con più o meno i medesimi modelli.

    Però non coincide del tutto il periodo temporale.

    Quindi non capisco se si tratta dello stesso richiamo, citato ora per errore dal Sole 24 ore, come se fosse una novità.

    Oppure se si tratta dello stesso richiamo, mai portato a termine.

    O ancora, se si tratta di altri 6 milioni e mezzo di vetture oltre i 7 milioni di 3 anni fa. E con un intervento a 3 anni di distanza, su una problematica già palese.

    :dubbio:

    Proverò a indagare oltre nella stampa per capire se si tratta di uno svarione giornalistico oppure se si tratta dell'ennesimo scivolone di Toyota degli ultimi anni in ambito qualità, difetti e richiami.

    - - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - -

    Mini-verifica fatta.

    E' proprio lo stesso identico problema di surriscaldamento, corti circuiti e principi di incendio negli abitacoli (a vettura in movimento) su cui stanno facendo partire un secondo maxi-richiamo.

    E i modelli coinvolti sono gli stessi, solo che ora richiamano un'altra valanga di vetture, sia prototte precedentemente che successivamente agli esemplari già richiamati.

    I dettagli del richiamo 2012 http://www.autoblog.com/2012/10/10/toyota-recalls-7-5-million-cars-for-door-fires/

    I dettagli di quello 2015 http://www.autoblog.com/2015/10/21/toyota-power-window-switch-recall/

    Il problema viene "spiegato" sempre nello stesso modo. Il colpevole sarebbe il grasso lubrificante che viene messo sui contatti striscianti degli alzacristalli. Tre anni fa dicevano che se il grasso era stato messo in modo non uniforme, capitava il problema.

    Ora dicono che il grasso non è sufficiente e quindi causa il problema. Giustificano il nuovo richiamo dicendo che su queste altre auto era stato un grasso diverso.

    A me pare che siano di fronte ad un problema di difettosità intrinseca (molto) mal gestito.

    Praticamente hanno trascurato di risolvere su almeno metà delle auto su cui era presente e noto. :|

  5. Si ,ok per il diametro complessivo della ruota,ma il secondo punto?Trattandosi di un cerchio il punto tangente sul terreno sara' una linea a livello teorico,a livello pratico sara' una specie di rettangolo dovuto alla deformazione dello pneumatico.Ammettiamo che la superficie di contatto sia larga 1cm,su di uno pneumatico 275/quello che vuoi sara !X27.5 cm=27.cm cm quadrati.Su di uno pneumatico da 195/quello che vuoi sara' 1x19.5 =19.5 cm quadrati.Anche se lo pneumatico fosse completamente rigido,senza deformazione,avremo nel primo caso una linea dii 27.5 cm nel secondo 19.5 cm.Come fai a dire che la superficie a contatto con il terreno non cambia?

    L'impronta non è affatto lunga uguale.

    Come dicevo, è semplice questione di fisica.

    L'area di contatto non è affatto corta come la immagini tu.

    Per farla un po' semplice, l'impronta del pneumatico è un rettangolo (almeno a vettura ferma) molto arrotondato che è più largo che lungo per un pneumatico largo e man mano che il pneumatico diventa stretto si allunga e tende a diventare un quadrato o addirittura un rettangolo più lungo che largo.

    Questo perchè la superficie di contatto col terreno è pari a "pressione gomma x peso vettura". Non proprio peso vettura: porzione di peso vettura che grava su quella ruota, ovvio. ;)

    L'estensione superficie è (praticamente) indipendente dalla forma del pneumatico. Quindi gomma stretta>>impronta lunga; gomma larga>> impronta corta.

    Non a caso la pressione delle gomme delle bici da corsa è esagerata. Essendo il pneumatico molto stretto e non potendo avere una superficie di contatto molto lunga (pneumatico praticamente a terra) si deve aumentare la pressione e far accorciare la superficie di contatto.

  6. Mi permetto 2 riflessioni

    Punto primo:non e' vero che non puoi diminuire o aumentare il diametro dei cerchi.Basta far scrivere le nuove misure sul libretto,ovviamente non passi da un 14" ad un 20",perche' non ti rilascerebbero il nulla osta.

    Punto secondo:tutto giusto riguardo alla pressione gomme che aumenta o diminuisce l'impronta a terra,ma dire che cambiando misura di gomme quest'ultima non varia e' un 'inesattezza.Ovvio che cambia.

    Leggi meglio quello che ho scritto. ;)

    Non puoi cambiare il diametro del pneumatico (se non per qualche millimetro). Puoi cambiare quello del cerchio e adottare un pneumatico con più spalla, ma non puoi cambiare il diametro complessivo della ruota.

    Usciresti completamente dai parametri di progetto e funzionamento della vettura.

    A quel punto dovresti riomologare tutta la vettura, verificando prima che tutto funzioni a dovere e che l'auto non abbia problemi seri di funzionamento e dinamica su strada.

    Per il punto secondo, ribadisco che non cambia la superficie (la quantità di cm2 della zona di contatto col terreno)a terra. Per semplice fisica. Cambia la forma.

    ;)

  7. Il "prendere i cerchi più piccoli" è riferito al fatto che spesso diminuendo il diametro diminuisce l'impronta a terra.

    Sulla neve fresca più i tasselli sprofondano meglio lo pneumatico fa presa, per questo una gomma più stretta applicando un pressione maggiore ha in teoria un leggero vantaggio.

    Nel tuo caso credo che a parità di gomma non c''è alcuna differenza su neve tra le due misure.

    Correggo un po' il tiro.

    Punto primo, non si diminuisce (o sia aumenta) il diametro del pneumatico, passando da una misura a libretto all'altra.

    Ne si può farlo.

    Punto secondo, l'impronta a terra non aumenta o diminuisce semplicemente cambiando misura di gomme.

    L'impronta a terra è proporzionale alla pressione delle gomme e al peso della macchina.

    A parità di macchina e a parità di pressione gomme la superficie dell'impronta è uguale.

    Se la determinata misura di gomma richiede una pressione di gonfiaggio più alta, allora la superficie a terra diminuisce e la pressione applicata a terra aumenta.

    Quello che cambia, semmai è la forma dell'impronta a terra. Da larga e corta (pneumatici larghi) a stretta e lunga (pneumatici stretti).

    Un pneumatico più stretto è migliore per la neve fresca perchè smaltisce più facilmente la neve sui lati e ne accumula meno davanti.

    Più o meno la stessa cosa che accade con l'acqua. Pneumatico più stretto, più facile smaltimento dell'acqua, minore aquaplaning.

    Un pneumatico più stretto rischia meno di accumulare e dover pressare neve davanti a se e quindi di bloccarsi su neve fresca o strato di neve semisciolta o su pozzanghera di acqua e neve.

  8. Le prese d'aria sono divise in due da un deflettore. La parte inferiore serve agli intercooler ma la parte superiore alimenta due condotti che corrono sulla fiancata e sboccano tra il vano portatarga e i fari posteriori.

    La funzione di questi condotti è solo aerodinamica e non partecipano al raffreddamento. Servono a incrementare la deportanza sfruttando il diffusore posteriore.

    Sono necessari "purtoppo" perchè la Ferrari 488 dovrà correre in GTE contro un prototipo come la Ford GT.

    Se non ci fosse questa esigenza agonistica e i limiti regolamentari alla modifica del corpo vettura anche le prese per gli intercooler sarebbero state di dimensioni più ridotte.

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