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caravaggio

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Risposte pubblicato da caravaggio

  1. La mia e' solo un ipotesi d'altronde le acquisizioni si fanno raramente pagando cash Resta il fatto che Volvo e' un marchio globale molto forte in usa e con una rete commerciale e distributiva esistente attributi che mancano ai marchi premium Fiat.

    Si dice che Fiat ha gia AR e Lancia come premium.... Mi vien da ridere se guardo alla gamma Lancia (3 modelli che sfidano BMW 7er) e da piangere se guardo AR. Cos'avranno di premium I marchi fiat... Io li definirei dei marchi wannabe oppure yes we can't . Volvo è un vero marchio Premium con una gamma completa

  2. Uh cosa leggo... Tipo4? Dai, metto le foto di un paio di muletti?

    No! Dai, scherzo! No! Fermi! Ahia! Ahi! No il vaso no! Ahia! :D

    A parte gli scherzi, sono d'accordo con quanto è stato scritto sopra (non ricordo da chi, ho letto tutto e ora ho perso i nomi) sul fatto.... "dove sarebbero andati i nostri marchi, di diverso, se ad esempio per Alfa avesse vinto Ford".

    Spero di non scatenare lotte, ma se penso a Ford mi viene in mente una certa X-Typondeo 2.0 diesel a trazione anteriore.

    Che oggi deve arrivare un indiano a dirci che non si faranno più cose così, a casa del felino.

    Per la serie, non ci vuole molto ad arrivarci, a cosa bisognerebbe fare, e come, e soprattutto a cosa non bisognerebbe fare.

    Questo per dire che si, indubbiamente sotto la Mole ne han fatte di tutti i colori per far dire parolacce.

    Però dubito che se fosse arrivato l'ovale blu oggi le auto sarebbero chissà che. Le idee per Escort boxer e futura Sierra-futura75 di quei giorni, secondo me sono testimonianza del fatto che non sarebbe andata poi così diversa.

    Come appunto la Typondeo.

    Con l'aggravante che oggi, in quel caso ipotetico e con la stessa pupù, non potremmo più nemmeno essere qui a parlare di una speranza data dal fatto di avere ancora gli stemmi fra le mani, e tentare in extremis la mossa del rilancio.

    Quindi, tanti calci a qualcuno per ciò che ha combinato, ma.... tra i due mali, meglio così. IMHO, ovviamente.

  3. Io continuo a non vedere nulla di potenzialmente davvero competitivo in un gruppo diretto da Finmeccanica. Avrà anche tutte le virtù di questo mondo, ma non hanno nel dna i geni per competere nel mercato auto.

    Finmeccanica è solo un pour parler basato solo su un mio pensiero, finiamo con andare OT continuando a parlarne :) cmq nella mia testa finmeccanica sarebbe azionista di maggioranza relativa ma il management lo lascerei chiaramente in mano a SM o chi per lui.

    la chiudo qui :)

    per il resto del tuo discorso piu o meno concordo su quanto dici tu. è che al momento non vedo cosi realistica una cessione di FGA, la congiuntura economica è disastrosa, tutti hanno grossi problemi di liquidità e capitalizzazioni bassissime. i costi di integrazione e ristrutturazione derivanti da una fusione prima che possano liberare queste famose economie di scala sono lunghi e dubito che qualcuno in europa (lascio perdere indiani e cinesi che ci sarebbe una sollevazione popolare) abbia idee del genere al momento. MB è appena uscita con le ossa rotta dal matrimonio americano e di reinfilarsi in un ginepraio italiano (sicuramente piu complicato di quello americano) non ce lavedo, BMW ha i conti in rosso, Ford è alla canna del gas, PSA inguiata sino al collo...

    alla fine paradossalmente Fiat è quella che sta meglio!

    alla fine Lapo ti organizza un cocaparty con la mignottona che va a gigolo della famiglia Quandt e finisce tutto a tarallucci e vino :D e la fusione è servita....

  4. Sisi lo so ;) Pero conosco relativamente quella realta', poi degli altri non so eh.. ma credo che da quel punto di vista poco cambi...

    Non dico poi che il privato sia meglio del pubblico a priori, ma di certo in Italia purtroppo, nel settore pubblico, gli amici dei parenti dei politici ci sono ovunque... :(

    ma fiat è stata, è e sarà la quintessenza della politica italiana. tutti i politici sono sempre andati e continueranno ad andare a torino col cappello in mano. La Fiat è l'italia non una semplice fabbrica di auto.

  5. Eh ok...ma GM come AZ mangia miliardi di risorse da troppi anni e come AZ l'immobilismo la parola d'ordine..e ora che si "abbassa" ai soldi statali si pone ancora di più sulle stesso piano

    L'unica differenza è che GM si è tenuto a capo per anni un incapace strapagato, AZ ha strapagato diversi incapaci ;) ma forse la differenza è minima :lol:

    su Alitalia concordo in parte. colpe o non colpe degli AD, nei fatti sono sempre stati delle foglie di fico messe li per l'ordinaria amministrazione. Alitalia l'han da sempre governata i sindacati di categoria in primis e il palazzo che pur di evitare scontri e beghe ha sempre abbassato la testa ad ogni richiesta e minaccia.

    Ai voglia a costruire business plan e prevedere piani di ristrutturazione se tanto l'imperativo di chi comanda seriamente è sempre stato quello di mantenere le posizioni di rendita e mai fare un passo indietro.

  6. Dipende da cosa s'intende per efficienza: se intendi un'azienda snella e capace d'adattarsi alle mutate esigenze del mercato in poco tempo allora hai ragione. Se invece, come a mio parere è più corretto fare, s'intende la capacità di gestire le proprie risorse tecniche, umane, finanziarie in maniera razionale allora hai torto poiché la Toyota è un ottimo esempio di come un'azienda possa avere dimensioni colossali ed essere, nonostante ciò, molto efficiente.

    quoto quello che dici, il mio concetto di efficienza è relativo. resta il fatto che il concetto di efficienza non è direttamente legato al concetto pubblico-privato. Toyota è un esempio di efficienza nel settore auto, GM l'esatto opposto e sono due aziende private. Enron è un esempio di fallimento macroscopico di una multiutility privata EDF l'esatto opposto pur essendo statale.

    e cmq paragonare Finmeccanica con l'IRI di 20 anni fa è ingeneroso. Finmeccanica ce la invidiano in molti.

  7. dipende.

    cmq SM prospettava proprio un futuro di giganti dell'auto (almeno 5,5 mln auto /anno).

    sinceramente non so cosa aspettarmi da qui a primavera.

    SM ripete quello che si sente raccontare da qualche lustro, tutta roba fritta e rifritta. la storia recente ha dimostrato che nel settore auto la visione SM è fallimentare se la si intende come fusione tra grandi gruppi.

    la mia balzana idea riguardo Finmeccanica parte dalle parole di ACS e si basa su questo mio punto di vista:

    l'italia non rinuncia al settore automotive considerato strategico,

    la famiglia agnelli è una variabile cui si puo rinunciare a condizione di mantenere l'asset in italia

    le mega fusioni non funzionano

    i consorzi sono una strada che presenta "meno" difficoltà

    Finmeccanica è un'ottima azienda con il know how e l'esperienza necessaria per rispondere ai punti sopra.

  8. Occhio che Finemccanica non è solo elecotteri ;) c''è molto molto altro ma la sostanza non cambia: non compete nel mercato consume, come direbbero gli analisti del settore dell'informazione

    Non fa grandi numeri e non ha un marketing degno di tale nome...e forse è proprio questa la sua forza :)

    maa fiat non è solo BtoC ma anche BtoB. Magneti Marelli, Power Train etc etc.

  9. non crediate che Finmeccanica sia un esempio di virtuosita' eccezionale... sempre dello stato italiano e'.. e pur se non se la cava male ho esperienze che mi fan abbastanza ben dubitare che siano in grado di gestire un'azienda come la Fiat.. Vendere elicotteri ad eserciti con margini enormi e' cosa ben diversa.. Finmec non ha esperienza alcuna di produzione di massa in cui si va a caccia di 1 euro di margine, non ne sono capaci, non e' il loro mestiere e non lo impareranno dall'oggi al domani temo.

    Storielle alla vecchia Alfa ne esistono ovunque lo stato ha mani infilate...

    dubito che qualunque gigante proprio per le sue dimensioni elefantiache, sia esso pubblico che privato possa essere un florido esempio di efficienza. quando si gestiscono decine di migliaia di persone decine di società, migliaia di progetti, reti commerciali e chi piu ne ha piu ne metta l'efficienza diventa una chimera.

  10. notizia di stamane che in ammerreca non si sono raggiunti gli accordi per il mega ultra iper salva-finanzialamacchinachealtrimentiscoppia

    nemmeno pecorarosilvione potrebbe pensare di perdere un utile pari al 6% del pil italiano derivante dall'auto (TUTTA) e lasciarla in mano ad un crucco qualsiasi..piuttosto la nazionalizzano e la chiudono..

    rimane un'altra cosa che qui si dimentica sempre: se il mercato DIMINUISCE, creare un maxigruppo significa AUMENTARE la produzione per avere una scala maggiore, perché se si pensa che:

    -fatto 100 il mercato, oggi si producono 50 macchine*6 gruppi europei*200 persone ogni gruppo

    -domani con una maxi fusione/controllata/holding/cordata con produzione del numero di cui sopra leggermente rivisto.........

    LE PERSONE CHE FINE FANNO PER LA MISERIA???

    a cosa serve la fusione se tanto le persone le devono lasciare a casa?? ma è difficile da capire?

    la previsione di sergione è una sparata da venditore, che funziona per carità perché visto che lui "le azzecca tutte", allora quello che dice potrebbe avverarsi..ma è mooooolto difficile

    cazzo oggi una dr qualsiasi è partita da zero ed ha venduto un buon numero di veicoli..chiaramente costano quello che costano, valgono quello che valgono..

    lo scenario futuro non è avere cinque marchi extra ultra, ma sarà avere un piccolo ritorno al passato: diversi gruppi che agglomerano marchi (fiat che agglomera bimbumbam, peugeot che agglomera bimbumbam, renault che agglomera bimbumbam) e che si spartiranno il emrcato..chi avrà difficioltà saranno i marchi residenti in paesi con governo demenziale (vedi italia) che pensa alla "questione morale" invece di pensare a dove trovare la moneta per stare in piedi..

    in america l'accordo non l'han trovato oggi ma lo trovano nei prossimi giorni. essere liberisti va bene ma alla fine nessuno si assumerà la responsabilità di gestire una tragedia sociale di queste dimensioni, nemmeno nella terra del liberismo piu sfrenato.

    voglio vedere oggi cosa succede nelle borse di mezzo mondo a seguito del veto.

    è evidente che il mercato dell'auto è arrivato al punto di non ritorno ma non ritengo immaginabile che verrà lasciato al mercato il compito di gestire la crisi del settore per fare quella pulizia che è evidentemente ormai necessaria. ora è il tempo della politica e delle mediazioni ad ogni costo.

    i costi sociali sarebbero pazzeschi nel breve medio termine con tutti i potenziali problemi e rischi che uno scenario simile implicherebbe. ed Obama, il nuovo Messia, di sicuro non entra alla Casa Bianca mettendo sulla strada qualche milione di lavoratori come primo atto presidenziale.

    Alla fine gli USA concederanno gli aiuti tale e quale han fatto per le banche. significa drogare il mercato e curare il malato terminale con la tachipirina? evidentemente si, ma di sicuro il mondo ha bisogno di tempo in questo momento per riflettere e trovare il modo di metterci una pezza evitando un crack socioeconomico dagli effetti potenziali devastanti.

  11. In italia, io non credo al virtuosismo statale. Ma posso sbagliare...

    noi italiani siamo troppi abituati a disprezzarci. Finmeccanica, Eni ed Enel non mi sembrano affatto società da repubblica delle banane e la stessa Telecom, avessero evitata di cederla alla razza padana quando era una società solida e rispettata, non verserebbe nelle penose condizioni in cui si trova ora. il discrimine dal mio punto di vista non è pubblico/privato. entrambi hanno dimostrato di essere in grado di creare virtuosismi e disastri inimmaginabili.

    il tempo delle partecipazioni statali allegre è finito e Alitalia, nel bene e nel male, ne è una dimostrazione.

    l'industria dell'auto è considerata strategica per il paese e io non ci credo proprio che qualunque governo permetterebbe alla famiglia Agnelli di disfarsi delle auto senza colpo ferire.

    la mia è solo una provocazione, ma se mi ci soffermo un momento a pensare, un grande gruppo come Finmeccanica sarebbe un partner finanziario ed industriale mica da ridere per il gruppo. non solo, oltre ai quattrini e alla tecnologia d'avanguardia, porterebbe in dote anche una lunghissima esperienza di gestione consortile "multirazziale", proprio quella di cui stiamo vaneggiando in questo forum. e se mi fermo a leggere i giornali di questi ultimi mesi, le partecipazioni statali sono all'ordine del giorno e sembrano essere l'unica strada nel breve medio termine al tracollo dell'economia mondiale. L'IRI 2 in rapporto alle nazionalizzazioni bancarie americane ed inglesi sarebbe una scoreggetta.

  12. problema non da sottovalutare... una compagnia aerea ha asset che possono far gola, un'azienda automobilistica come fiat in un mercato del genere ha poco appeal vs. imprenditori non del settore.

    Cmq tutto può essere in questo paese di pulcinella...

    se lo fanno i francesi lo fanno bene, noi come al solito faremmo il pastrocchio all'italiana ;) questa è l'unica certezza...

    Io, sinceramente di questo revanchismo keynesiano non solo non mi beo per nulla, ma non ci trovo niente di "buono a lungo termine".

    Qualunque stato, anche il + virtuoso, non è in grado di fare l'imprenditore di cose che non siano servizi al cittadino. E manco quelli...

    Fare le regole e farle rispettare in modo equo e razionale. Cmq è una mia posizione, mica il verbo assoluto.

  13. Tutto condivisibile, ma manca un pezzettino. Forse insignificante ma potrebbe essere l'ago della bilancia ;)

    La famiglia, che non è + tale come una volta, ha + volte dato cenni di cedimento, non la considera come incedibile ne come da difendere a denti stretti come avrebbe potuto essere 20 anni fa. Già l'accordo con GM era propedeutico ad una cessione, e se non ci fosse stato l'affaire EDF-Italenergia andato in acido, oggi staremmo cantando peana anche nei confronti di detroit ;)

    In azienda, a certi livelli, queste cose si sanno... tutto è cedibile oggi, anche la Giuve, volendo. Ma su quella ci sono + problemi affettivi dei ragazzini.

    L'auto ormai non ha + la presa simbolica di un tempo ne a Villar Perosa ne altrove, la famiglia è infinitamente + numerosa e divisa. In troppi cercano di monetizzare e la redditività relativa agli sforzi finanziari è insignificante; senza considerare le grane sociopolitiche relative...

    Prima o poi ci arriveremo, e cmq non sono parole mie, come accennato sopra, ma dello stesso napoleone all'inizio del mandato...

  14. Forse non sono stato spiegato bbbuono ;):D:mrgreen:

    Lo schema che ho immaginato + sopra intende proprio prefigurare uno scenario dove le concatenazioni non sono di tipo "azionario" o "proprietario", perlomeno non nella gran parte. Proprio come nella tua Pippo Holding, però senza un'unica holding, cosa peraltro non da escludere, anzi ;)

    Le megafusioni? non fungono con il modello industriale dell'auto conosciuto fin'ora. Ma cosa ci impedisce di pensare che le cosa possano cambiare proprio perchè, come abbiamo tutti convenuto, il mondo dell'auto è rimasto molto indietro a riguardo?

    Voglio dire, anch'io oggi come oggi sono conscio che certe situazioni non funzionano, ma prima o poi i modelli di business cambiano, così come cambia la società.

    Il problema della eliminazione di marchi vari è un non problema. Da quando esiste l'auto i marchi sono nati e morti, anche nomi pesanti e storici.

    L'auto è sempre li, alcuni sopravvivono altri no. Ciò non significa hce in una strategia delineata come sopra (Pippo Holding o meno, ma compartecipazione diffusa per produrre componenti comuni) il problema diventa proprio solo di strategie di marketing... e volontà di attuarle ;)

    ps: Ratan non verrebbe MAI in italia a pretendere di insegnare a fare le auto. Non è arrogante come certi sabaudi che si presentarono a Milano con la stessa prosopopea! tuttalpiù lo farebbe fare a qualche emissario teutonico, che lui si con cognizione e autorevolezza potrebbe imporre qualche processo virtuoso... :D:D:D

  15. Neanche un po', a mio parere... infatti è esattamente quello che ho prospettato qualche post + sopra ;)

    In ogni caso, lo spazio per qualche accorpamento + sostanziale rimane, e secondo me prima o poi lo vedremo.

    L'accorpamento per me funziona tra elementi

    compatibili. Tra americani ed americani funzionerebbe ad es. Tra americani ed itakiani e' morta prima di cominciare o quasi. Mi ci vedo renault che si fonde con peugeot ma non renaul che acquista fiat. Men che meno un cinese che prende un tedesco etc etc. A meno che la societa' sia talmente ridotta male che la vendita a chichessia sia l'unica panacea temporanea a tutti I mali e l'unica manoiera per una classe politica di respirare (vedi rover). Ma non e' il caso di fiat per ora, almeno secondo me. Il consolidamento ci sara' ma da qui a dire che in europa resteranno in due non mi sembra realistico a meno che quel due non sia una soluzione simile a quella da me prospettata in maniera terra terra poco sopra.

  16. Ma l'auto non e' una scatola grigia da 5kg o un mattoncino coi pulsantini da un etto. E un prodotto intorno al quale lavorano produttori di pellame, di moquette, di cavi elettrici, di lampadine, di vernici, di abrasivi, di vetro di chip.... E potrei continuare per 15 minuti. Praticamente l'indotto e' sterminato, tutti lavoriamo prr l'auto :) l'auto e' un veicolo culturale indiretto mica da ridere se ci pensi. e'per questo che la maxifusione tra indiani o tedeschi che ci comprano non ce lo vedo. A meno che l'acquisizione miri solo ad eliminare marchi e non ad una strategia multibranding. ce lo vedi Ratan Tata fresco padrone fiat si rivolge alle maestranze di termini imerese e gli dice che vuole insegnargli a fare le auto? Ma sai I vaffa :)

  17. E' inutile fare previsioni al momento lo scenario si presta ad innumerevoli soluzioni. Sul fatto che FIAT possa essere ceduta non la vedo cosi facile considerate le resistenze politiche e sindacali che un simile scenario scatenerebbe per le sicure ricadute occupazionali che la cessione scatenerebbe portando all'inevitabile chiusura di stabilimenti produttivi.. Questa e' l'italia non il michigan e la differenza e' sostanziale. Come e' impensabile che la Francia permetta la cessione di PSA. Mai e poi mai qualunque sia il prezzo da pagare piuttosto la fondono con renault.

    A me viene da pensare a questo scenario: 3 o 4 costruttori decidono di creare una societa' holding finanziaria partecipata con sede da qualche parte che controlla altre societa' che producono dei pianali, motori, componenti varie per tutti. I marchi restano proprieta delle rispettive case partecipanti che mantengono I propri centri di design servizi finanziari e poc'altro. FIAT o PSA si trasformano cioe in societa' di servizi in senso stretto mentre la Pippo holding di cui sono azionisti si occupa di fare il resto in maniera piu snella garantendo fortissime economie di scala. L'auto si trasforma cosi in un puro prodotto di marketing come desiderato da Marchionne. Le sto sparando grosse????? :D

  18. la domanda da farsi è piuttosto cosa resterà in vita di GM che ha marchi tutti piu o meno moribondi a parte forse Chevrolet.

    continuo a chiedermi come sia possibile che Wagoner guidi da cosi tanto GM con tutti gli errori grossolani che la casa ha fatto in tutti questi anni. Ma il mondo non ha imparato nulla sul "cosa-non-si-deve-fare-per-non-massacrare/sputtanare-una-casa-automobilistica" dalla gestione FIAT dei decenni scorsi ??? Wagoner deve essere un grande fan di Cantarella e Testore, me lo sento:D

  19. al contrario possono essere la salvezza se ben articolate.

    Focus è già presente, toyota ed altri jap (mazda in primis, ma anche nissan) vendono le equivalenti di seg.B/C nostri.

    Il mercato sta cambiando, ci metterà un po' ma ci arriveranno. Chiaro che le gamme andranno anche completate con altro + tradizionalmente impostato, ma l'importante è che il baricentro si sposti, così da permettere reali economie di scala a livello globale.

    Già 10/12 anni fa, quano vivevo la le nissan sentra e compagnia avevano un discreta diffusione pure in zone "di provincia" dove spazio e abitudini non sono prettamente da grande agglomerato urbano stile metropoli.

    Toyota riesce a stare in piedi perchè Corolla/Auris le vende in tutto il mondo cambiando 4 viti e 2 lamiere superficiali al massimo.

    E nonostante tutto...

    Alla fine è solo una questione di ricambio generazionale e di offerta. Tra 10 anni la generazione ancora legata a certi macchinoni sarà quasi estinta.

    Rimarranno piccole nicchie facilmente accontentabili.

    male markettate, poco spinte, e con polemiche montate ad arte dai soliti personaggi alla simonpeter di Ashville, NC, cugino di un nostro caro amico toscano ;):D

    Tra l'altro in modo alquanto atificioso e pretestuoso, visto che proprio il brnad saturn è un marchio completamente privo di tradizione e legacy su modelli storici. Ed in gamma ha avuto sempre delle brutture inusitate.

    In USA ci sono case che vendono i peggio cessi della produzione automobilistica mondiale , e fanno numeri (coreane da brivido, jappanesi inguardabili, autarchiche da far accapponare la pelle).

    Se non sono riusciti a far sfondare le versioni europee GM è perchè non hanno realmente creduto nell'operazione.

    E su questo posso garantirtelo per conoscenza diretta di alcuni personaggi GM altolocati in EU che me lo hanno confermato.

    evidentemente le cose stanno cambiando piu in fretta di quanto immaginassi. quando vivevo in California nel 2001 di piccoline nemmeno l'ombra. e il consumatore californiano è "leggerissimamente" piu smaliziato di un redneck del nebraska o del North Dakota che non è ancora stato messo al corrente che il giappone è sopravvissuto ad Hiroshima e che il Canada non è il 51° stato americano :)

    Resto comunque piuttosto pessimista sul futuro di GM in particolare (Chrysler la considero già morta e mangiata).

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