L'idea non sarebbe male anzi tutt'altro anche se ho trovato degli appunti per quanto riguarda la trasmissione automatica.
Cambio automatico
Il cambio automatico è un tipo di cambio che negli autoveicoli provvede
automaticamente a variare il rapporto di trasmissione, senza l'intervento
del guidatore.
Le prime applicazioni del cambio automatico risalgono agli anni 50, quando
negli Stati Uniti, fu applicato su vari modelli di auto: Ford, General
Motors e Chrysler.
Uno dei motivi del poco utilizzo è dovuto alla riduzione dell'efficienza
energetica e quindi al maggior consumo di carburante causato dal cambio
automatico, particolare evidente nei primi modelli.
Sono stati ideati vari tipi di cambio automatico tipo: CTX, ECVT e AG4.
Cambio CTX
Il cambio automatico CTX, caratterizzato dal fatto che, a differenza
degli altri tipi di cambio, esso non dispone di rapporti di trasmissione
fissi, ma è in grado di realizzare infiniti rapporti compresi tra un valore
minimo (low) e massimo (high) prestabiliti mediante un apposito variatore
continuo di velocità.
Il variatore continuo è composto da una puleggia primaria o conduttrice e
da una puleggia secondaria o condotta, collegate fra loro da una cinghia di
trasmissione metallica di sezione trapezoidale. Le due pulegge sono
entrambe ad apertura variabile: sono cioè composte di una semi puleggia
fissa e di una mobile.
Le semi pulegge ruotano solidali ai rispettivi alberi, ma possono spostarsi
anche assialmente per la spinta dell’olio nel cilindro idraulico della loro
parte mobile.
La semi puleggia primaria mobile si sposta assialmente perché viene
comandata dall’olio in pressione pilotato dal comando idraulico, mentre la
puleggia secondaria si sposta in senso opposto alla primaria (cioè se una si
chiude l’altra si apre) sotto l’effetto di una molla interna per chiudersi, o
sotto la spinta impressa della cinghia trapezoidale per aprirsi. A seconda
del pilotaggio impartito dal gruppo valvole del comando idraulico la parte
mobile della puleggia primaria si aprirà o si chiuderà mentre farà lo stesso
ma in senso opposto, la parte mobile della puleggia secondaria perciò la
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cinghia di trasmissione si disporrà salendo su una puleggia e scendendo
nell’altra, a trasmettere un certo rapporto di trasmissione. Detto
rapporto può variare un infinito numero di volte tra un massimo (high) e
un minimo (low) prestabiliti.
Le Frizioni a dischi multipli, servono per determinare le condizione di
trasmissione del moto in folle, in marcia avanti oppure in retromarcia del
cambio.
Il bloccaggio e lo bloccaggio di una o di entrambe le frizioni fa variare le
condizioni di trasmissione del moto di un sistema epicicloidale di
ingranaggi posti nella catena di trasmissione del moto tra l’albero di
entrata e la puleggia primaria.
I dischi delle frizioni sono disposti alternati, uno a scanalature interne e
uno a scanalature esterne in gruppi di sei dischi per frizione. Nella
frizione retromarcia i dischi scanalati esternamente sono solidali alla
scatola cambio, mentre quelli scanalati internamente sono solidali al piatto
porta satelliti del gruppo epicicloidale. Invece nella frizione marce avanti
i dischi scanalati esternamente sono solidali alla puleggia primaria, mentre
quelli scanalati internamente sono solidali al piatto porta satelliti del
gruppo epicicloidale. I dischi delle frizioni possono venir bloccati fra loro
dalla pressione dell’olio che agisce su uno stantuffo che si muove
assialmente contro i dischi impachettandoli. La pressione dell’olio nelle
frizioni è variabile (modulata) a secondo delle condizioni di trasmissione
del moto.
Le frizioni possono venir bloccate o sbloccate sia dallo spostamento della
leva selettrice che dal pedale acceleratore.
Cambio ECVT
Un altro tipo di cambio automatico è il cambio ECVT (Electronic
Continuosly Variable Transmission), che si differenzia dal cambio CTX, in
quanto, il collegamento della trasmissione al motore è realizzato
attraverso una frizione elettromagnetica, invece che utilizzare una
frizione a dischi multipli, alimentata da una centralina elettronica con
intensità di corrente variabile in funzione della coppia da trasmettere.
Cambio AG4
Il cambio AG4 (Automatik Gertiebe 4 rapporti), già utilizzato dal gruppo
Vokswagen, ha un cambio con convertitore di coppia tradizionale, a
quattro rapporti, gestiti da una centralina elettroidraulica interfacciata
con una elettronica.
Il convertitore di coppia è un dispositivo idraulico che ha il compito di
creare un accoppiamento, più o meno solido, tra il motore e il cambio
stesso. L’aggettivo “idraulico” deriva dal fatto che per completare la sua
funzione, il convertitore di coppia utilizza un fluido, generalmente un olio
poco viscoso. Esso ha la forma di una grossa ciambella metallica con al suo
interno due elementi dalla forma anch’essi a ciambella: da un lato,
troviamo la pompa collegata direttamente all’albero motore, dall’altro, un
motore idraulico o turbina connessa all’albero di ingresso del cambio. Le
due parti sono molto vicine tra di loro ma non in contatto, e sono immerse
nel fluido. Sia la pompa che la turbina sono provviste di palette che
formano dei canali disposti a raggio ma con una certa inclinazione,
all’interno dei quali è obbligato a scorrere il fluido seguendo un
determinato percorso.
La pompa, posta in rotazione dal motore, raccoglie il fluido al centro e lo
spinge, per effetto della forza centrifuga, verso l’esterno imprimendogli
anche un moto vorticoso. Il fluido viene quindi raccolto dalla turbina,
entrando dalla periferia attraverso i canali raggiunge il centro dove viene
espulso; da qui attraversa un terzo elemento detto statore, che ha il
compito di guidarlo nella maniera più efficiente possibile, e infine viene
poi ricatturato dalla pompa per ricominciare il ciclo.
Se non vi fosse lo statore l’olio di ritorno dalla turbina colpirebbe la
pompa con una direzione contraria al suo movimento; invece con lo statore
l’olio colpisce la pompa dando una direzione concorde al suo movimento e
permette così che le due energie cinetiche, cioè quella dell’olio e quella
della pompa, possano sommarsi, moltiplicandone la coppia. Quindi nella
pompa il fluido segue il percorso centro-periferia, nella turbina periferiacentro.
Il fluido spinto nei canali della turbina subisce una deviazione, e
per le leggi della dinamica, se si vuole cambiare la direzione di un corpo
(liquido, solido o gassoso) in movimento bisogna applicare una forza, e per
la terza legge della dinamica sappiamo che ad ogni forza ne corrisponde
una uguale e contraria. Così come i canali della turbina deviano il fluido
(QUESTI APPUNTI CONTINUANO MA NON LI HO FINITI DI SCRIVERLI PER NON SCOCCIARVI PIU DI QUANTO GIà STESSI FACENDO >.<) A VOSTRO AVVISO SONO BUONI QUESTI APPUNTI?