Nella mia prima macchina (Fiat 1100 R del 1966) comprata usata, avevo il sincronizzatore della seconda praticamente distrutto (il precedente proprietario la usava in città), e la prima a denti dritti (non sincronizzata)
Quindi si è reso necessario imparate a fare le "doppiette" in modo scientifico (calcolate al contagiri). disegnando fisicamente il "grafico"
velocità/giri per ogni marcia
(questo è quello che usavo quando avevo un 132...
https://photos.app.goo.gl/srcH8u88VfobzRYN9).
Il punta tacco altro non è che una doppietta fatta frenando.
Se i sincronizzatori funzionano, e non lasci la frizione in folle ...meglio di niente.
Ma non è una "vera" doppietta... e se i sincronizzatori non sono efficienti gratterai.
Sul vetusto 1100 il punta tacco veniva naturale: tutti e tre i pedali attaccati in basso (con il buco nel pavimento) che riproducono in modo più naturale il movimento del piede, e soprattutto NIENTE servofreno (quindi premi con forza sulla "punta" del piede destro, e il movimento che fai con il "tacco" non altera significativamente la frenata).
Sulle altre vetture che ho guidato (con servofreni... con comandi sempre più "leggeri"... |||)
la forza che devo applicare sul pedale freno è talmente leggera, che con il movimento del piede si altera in modo orribile. Mi viene una schifezza.
A me i servocomandi... "non piacciono" !!
(ma perchè fanno pedali freno così leggeri? Vanno spinti con i PIEDI... abituati a portare tutto il peso della persona ... )
...quindi, tornando alla domanda...
trovo strano che il problema sia "lasciare la frizione" passando per il folle (il piede sinistro deve fare una cosa sola...)
Per me il problema è riuscire a dosare bene la frenata con la "punta" del destro muovendo il "tacco"
(già è un problema dosare bene la frenata con il tacco appoggiato...
...con i freni "a sfioramento" che fanno adesso !)