mi sono dovuti ritirare fuori due conti di meccanica applicata, quel poco che ricordo
In sintesi potenza = forza x velocità; per un autoveicolo quindi la potenza disponibile è = alla massa inerziale totale (le ruote valgono anche come inerzia rotante) * velocità x accelerazione.
Quindi Massa Inerzia tot * vel * acc del veicolo è uguale al bilancio della potenza motrice - le potenze resisitente.
La potenza motrice è = coppia x vel angolare del motore = Mm * wmot
La potenza resistente alle ruote totale = Mres * wruot
wmot = wruot / K (dove K è quello che di solito s'indica con tau, cioè il rapporto di trasmissione, per una prima ad esempio 1/16)
Intot * vel * acc = Intot * wruot x acc.ang.ruot * (r^2) =
= Mmot *wruot /K - Mres*wruot
Quindi Accang..ruot = (Mmot/K - Mres) / Inerzia totale
In questa inerzia totale compaiono anche il raggio delle ruote, l'inerzia del motore e K, ma il "grosso" lo fà la massa del veicolo)
Quindi l'acc.ang..ruot ~ Coppia motrice / K - Coppia resistente (che dipende dalla velocità del veicolo, trascurando attriiti interni del motore)
Quindi tirare una seconda anche dove la coppia è + bassa di un corrispondente 3^ conviene fino a che Mmot2/K2 > Mmot3/K3
E si può andare tranquillamente un po' aldilà della potenza massima, pochi centinaia di giri però....