Vai al contenuto

Ares

Utente Registrato
  • Numero contenuti pubblicati

    2441
  • Iscritto il

  • Ultima visita

Risposte pubblicato da Ares

  1. Anche io ero poco convinto sul 55-200 però alla fine ho voluto provare lo stesso e lo sto usando abbastanza spesso, più di quanto credessi... certo senza VR mi sa che è meno efficace visto che io non ho una mano ferma, però mi ci diverto non poco a inquadrare gente che combina un po' quel che gli pare a Piazza del Popolo, che essendo uno spazione largo per coprirla bene c'è bisogno di un teleobiettivo.

    Non ho smesso di giocare con la Praktica MTL 5B di papà, mi diverto a scattare con il 29mm 2.8 e pellicola b/n (purtroppo non trovo un modo agevole per recuperare le Ilford Hp5... proverò a informarmi meglio...)

  2. pagato tutto 400 euro.

    le deformazioni prospettiche non mi danno troppo fastidio, perchè usarle a proprio vantaggio è proprio il bello... mi scocciano di più le distorsioni.

    purtroppo 2200 dollari per un 24mm perspective control non li ho :D

    il 35mm mi andava benissimo proprio perchè su DX diventa una normale come il 50mm che ero abituato a usare sulla reflex a pellicola di mio padre ;)

  3. non vedo il nesso tra l'ecologia e il far finta di apparire ecologico.. non ha senso imho, ed è il concetto buonista da evitare se si vuol cercare veramente di vedere auto ecologiche anche ai duri e puri della strada.

    Mah, forse io scrivo male in italiano, ma sta cosa non l'ho scritta da nessuna parte.

    Ho scritto che tralasciavo le componenti progettuali perchè altrimenti la discussione non finiva più, e mi si dice che il design è anche funzionalità. Eh, grazie al piffero.

    Intendevo fare una carrellata e pagari una piccola discussione sul linguaggio con cui si trasmette il concetto di "sostenibile".

    Vabbè, la discussione è andata su altri fronti, pazienza.

  4. Bè, uno squalo è aggressivo, un serpente, un felino! sono milioni le fonti di ispirazione che si possono trovare in natura! non vedo nessun problema a contestualizzarci un auto sportiva! anche le forme del vento i tagli che lascia nelle rocce, le erosioni dell'acqua, sono tutti elementi che si possono riprendere e trasportarli in stile in una vettura! prendi come esempio gli ultimi concept mazda!

    Eh, appunto stavo sistemando il post proprio su questi temi... non ho mandato tutto insieme perchè non ho il tempo per farlo...

  5. Premessa: per ecodesign si intende un progetto e un processo completo di progettazione/produzione/smaltimento del prodotto, volto a ridurne l'impatto ambientale. Per ovvie questioni di brevità e per non impelagarci in una discussione senza fine, mi ridurrò a considerare una piccola parte dell'ecosistema (!) della produzione sostenibile, lo stile, che ha il compito di trasmettere e di rendere chiaro a tutti il processo produttivo che sta alla base del prodotto "ecocompatibile".

    Aggiungo anche che probabilmente tralascerò parecchia roba, per gli stessi motivi di brevità, e perchè non è che ho tutta 'sta gran memoria, ovviamente.

    Ora, tralasciate anche tutte le discussioni su quanto la tendenza sia o meno "onesta", quanto sia moda e quanto sia vero interesse ambientalista, è innegabile che il trend attuale sia quello.

    In una recente puntata di Top Gear, Jeremy Clarkson alla guida di una Aston Martin V12 Vantage ha espresso il suo rammarico per la quasi certa "sparizione" di auto del genere.

    Insomma, le auto con grossi motori a 12 cilindri votate unicamente alla sportività. In effetti ha ragione, basta considerare più in generale il caso del mercato USA: le tradizionali macchinone sono ormai considerate obsolete e le citycar che spopolano in Europa da tempo (per questioni di spazio e tessuto cittadino più denso e concepito in un periodo in cui le auto non esistevano proprio) cominciano a far gola agli statunitensi e inevitabilmente diventeranno anche un segmento di progettazione e studio.

    Persino i tradizionali marchi superamericani come Cadillac, Chrysler e Dodge a modo loro hanno cercato di darsi "una regolata".

    I giapponesi in questo caso hanno meno difficoltà visto che sono più abituati alle auto scatoletta e la loro estrema sensibilità per la natura e per i materiali facilita loro il compito di dare una parvenza naturale e ecologica all'automobile.

    La soluzione che tutti hanno adottato fino ad ora è quella più semplice: ispirarsi a forme, trame e materiali naturali per dare una parvenza meno artificiale e meccanica alle auto. I dettagli "high-tech" e elettronici sono pure i benvenuti, perchè rimandano alle tecnologie che stanno all'interno dell'auto "ecologica", l'elettrico e l'idrogeno.

    Nel lontano (!) 2005 Chrysler aveva tirato fuori un concept atipico (per gli standard USA): una piccola citycar. L'interno è firmato da una designer giapponese (appunto) ed è realizzato con materiali naturali.

    TorqueOmata2983.jpg

    Per quanto riguarda l'esterno, i colori predominanti nel nuovo trend sono quelli del cielo: tonalità di bianco, azzurro, verde. Anche i nomi sono di ispirazione naturale talvolta, come per Nissan Leaf o Citroen C-Cactus.

    peugeot_207_cc_epure_01.jpg

    La 207 Epure sfrutta la purezza del bianco e usa vetri con una leggera tinta verde per rendere tutto più "luminoso" e "naturale".

    Per la (IMHO stupenda) C-Cactus tutti i dettagli sono decorati con motivi floreali o comunque ispirati alla natura e anche in questo caso si ripete lo schema bianco/alluminio/verde. Anche in questo caso il design esalta la compattezza sfruttando il più possibile le forme arcuate e arrotondate, che nel design delle interfacce grafiche ricorda anche un po' il Web2.0, rimandando a un'immagine di tecnologia avanzata (e quindi ecologica). Le forme curve rendono anche "amichevole" il design e accentuano l'idea di un'auto amica e "inoffensiva" nei confronti della natura e dell'ecosistema in pericolo, la fanno sembrare meno impegnativa e più sbarazzina, immaginando un'ideale di vita quasi nomade a contatto con la natura e libero da vincoli (del petrolio?).

    1024_48edf0043a070.jpg

    citreon_c_cactus_concept_image003.jpg

    citroen-c-cactus-concept-34.jpg

    Citroen-C-Cactus-4-lg.jpg

    La Honda Puyo porta all'estremo il concetto di amichevolezza e naturalità, trasformando l'auto in una vera e propria capsuletta per spostarsi.

    big_Honda_Puyo_Concept_Tokyo2007_18.jpg

    big_Honda_Puyo_Concept_Tokyo2007_10.jpg

    l'alternativa è un'ispirazione più vaga al concetto di aereodinamicità, che funziona bene con la diffusione del concetto crossover: la struttura si riduce a un volume unico, come per Prius e Honda FCX.

    big_fcx_clarity_129.jpg

    toy_hy_x_press_13.jpg

    big_nuovaToyotaPrius_12.jpg

    -continua-

    scusate se non ho concluso il post in una sola mandata... ma si tratta pur di un periodo di vacanza!

    (immagini prese da autocult.com.au, netcarshow.com, autoblog.it, carclub.ru, egmcartech.com, autoblog.gr, carbodydesign.com)

  6. un pò di cornice ce l'ha anche l'originale... Poi rimpicciorirla la rende anche più proporzionata ed esteticamente + leggera...

    No, non è una cornice piatta, è esattamente la piega del volume. E di sicuro una calandra più piccola non rende più leggero il frontale, anzi, aumenti i bordi e le doppie linee, fai l'esatto contrario...

  7. Il frontale a me pare nient'altro che una reinterpretazione di questo:

    Ovvero Bentley S2 del '60.

    A me tutto sommato piace più della RR.

    Ok, infatti si nota una evidente ispirazione nella fiancata e nell'uso di quel leggero spigolo che richiude il paraurti, però il frontale è risolto in modo parecchio tamarro e le grafiche interne dei fari sono eccessivamente vistose, IMHO.

  8. a me quella NON aveva fatto ben sperare, e infatti... curve a caso, tamarraggine profusa, muscoli sparati ovunque, cromature orrende (MAI variare lo spessore di una cromatura, al massimo con uno scatto di spessore alla citroen, altrimenti MAI.), brutta finestratura, proporzioni da barcone con la cellulite.

  9. D'altro canto, penso che le tue critiche sulle dimensioni e sul calcolo degli spazi siano diventate un tantino esagerate e soprattutto poco convincenti le prove di quello che sostieni (i miei manichini sono lunghi 185 cm).

    Ma lo sai che esiste un telaio? una meccanica? i tuoi "manichini" (alti 1,85 e con il fisico di kate moss apparentemente) si infilano in modo irreale, come se l'auto fosse una scatola di lamiera da 5 mm e le ruote appiccicate agli angoli senza un minimo di sospensioni/meccanica.

    Se nella smart entrano due soli posti un motivo ci sarà, non è che gli ingegneri mercedes sono stupidi.

×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.