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MartinLuther

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Risposte pubblicato da MartinLuther

  1. In linea di massima possiamo dire che dal '98 in poi il marchio è cresciuto in tutti i segmenti ed ancora sta crescendo? Vogliamo dire che giochiamo una partita di calcio con la nostra squadra in 7 mentre gli altri sono in 12 (arbitro compreso)...?

    Azzardo un ipotesi: se le vendite della 159 saranno almeno come quelle della 156 (basterebbe un 10% di crescita in più) potremmo dire di aver conquistato non dico definitivamente, ma... il bastione Italia su certi segmenti (C ed D), oltre che soddisfare una certa clientela sportivo-elegante, la quale - diciamolo - non sa molto di auto, ma l'auto gli serve per ragioni di immagine o anche di semplice gusto delle cose belle : per questo tipo di utente la Brera - credetemi - è un bolide anche nel 2.2. E questo tipo di cliente CI SERVE perchè è con lui che si raggiungono i numeri.

    Dopo di che potremo concorrere decentemente anche in europa. Ma, se i clienti continentali hanno sentore che nemmeno noi apprezziamo il prodotto, come possono farlo loro.

    I francesi saranno sempre un pò sciovinisti con noi, i tedeschi lasciamo stare, ma il mercati dell'est, non sono tutti da conquistare, non lo stiamo già facendo in molti settori del made in Italy...?

  2. BRERA», UN'AUTO LABORATORIO

    La coupé derivata dalla concept presentata da Giugiaro nel 2003 al Salone di Ginevra non è soltanto l'auto-icona dell'auspicato rilancio Alfa, ma anche un test interessante per saggiare la capacità di Alfa di espandersi verso l'alto. Infatti, non essendoci alcun modello analogo nella gamma attuale (la "Gtv" è ormai fuori produzione e poi era un'altra cosa), la maggior parte dei clienti -lo sottolinea lo stesso Kalbfell - saranno di conquista. E dovranno giocoforza venire da marchi come Audi, BMW. Mercedes, forse persino Porsche.

    “La "Brera" è un modello non comune e credo che l'aspettativa fra gli appassionati di automobili sia alta. Sono convinto che la versione più richiesta sarà quella al top di gamma, con il V6 di 3.2 litri e la trazione integrale" afferma il tedesco.

    Da 4R marzo 2005

    Abbiamo chiesto a Kalbfell che cos'ha in più della media attuale che il cliente possa percepire subito. "Beh, non è un mistero che la "156" sia troppo piccola, soprattutto in termini di abitabilità. Ebbene la "159" è molto convincente come dimensioni, come spazio a bordo, come posizione di guida... In-somma ora è un'auto adulta, ma senza aver perso l'emozionabilità della progenitrice. È una berlina sportiva che ha migliorato le opportunità d'uso per la famiglia».

    "L'ho guidata» esclama Kalbfell con entusiasmo «e posso dire che la sensazione che ti trasmette lo sterzo è straordinaria e lo dice uno che viene dalle trazioni posteriori. Vi assicuro che aver speso la vita fra quelle che considero tra le migliori macchine del mondo e poi venire in Italia e trovare auto così convincenti nel comportamento su strada, mi ha proprio tirato su il morale!».

    /Idem)

  3. Verdetto: "Finalmente un buon motivo per non comprare un'auto tedesca". Titola proprio così, in copertina, il settimanale inglese "Autocar", dopo il primo assaggio dell'ultima nata di casa Alfa, la "159". Non è il solito giudizio della stampa italiana, a rischio "partigianeria" nazionalista: gli inglesi, si sa, di auto se ne intendono, soprattutto quando si tratta di sportività.

    All'interno, la rivista prosegue: "Non ha solo una bella faccia: è una vettura che può mettere fine alla supremazia del made in Germany". Aggiungendo che "questa è la migliore Alfa di sempre". Dal punto di vista della linea, "l'aumento delle dimensioni non ha intaccato la bellezza delle forme della '156', di cui prende il posto"; lo stile "è più muscoloso, con spalle più pronunciate e, soprattutto, inconfondibile". Insomma, Giorgetto Giugiaro ha saputo rendere il progetto più moderno, senza perdere nulla dell'originalità Alfa Romeo.

    I colleghi inglesi hanno apprezzato anche l'abitacolo, "più ampio, soprattutto per quanto riguarda lo spazio tra il guidatore e la portiera"; note positive anche per il confort e lo sterzo. Ma sono i motori, come spesso accade per le Alfa Romeo, a entusiasmare di più: il nuovo V6 da 3.2 litri e 260 CV "è un serio rivale per i migliori sei cilindri in linea della BMW"; il "2400" turbodiesel viene definito "spettacolare, anche perché il 90% della coppia è disponibile tra 1750 e 3500 giri". Anche il "2.2 JTS" a iniezione diretta di benzina raccoglie consensi.

    "Aderenza, controllo della vettura e finiture sembrano da impegno di prima classe". Insomma, secondo "Autocar" pare proprio che Mercedes, BMW, Audi e forse anche Jaguar abbiano una nuova rivale.

  4. L'attuale congiuntura può rendere alcuni un pò nervosi e non sopportare un successo parziale, quello della 159, che rimane sopra quello delle già citate dirette concorrenti, anche se di poco.

    Fuori da ogni sciovinismo mi sento di dire che in questo momento dovremmo cercare tutti di vedere il mezzo bicchiere pieno, pena averlo completamente vuoto nei prossimi anni.

    Se qualcuno di noi ha dato l'impressione di parzialità pro Alfa, non è tanto per l'eventuale e possibile prosciutto sugli occhi, ma a causa del clima difficile - di guerra - che attraversano i nostri marchi.

    Se fossimo in altre posizioni di mercato forse i giudizi sarebbero un pò più sfumati, ma si deve comprendere che chi ama l'Alfa, non può non fare quel sano tifo, quando il marchio produce vetture come 147, 159 e Brera, (senza dimetticare 156 e 166) .

    O gridi ora o taci per sempre

  5. veramente la 166 3.2 credo sia ancora in produzione...

    e mio padre aveva una bellissima e rimpianta 166 3.0,che era un gioiellino...una posizione di guida che tutte le altre ammiraglie si sognano...e il vecchio busso euro3,che spingeva ben bene....

    basta che mi metto a piangere...

    Prima del'avvento della 159 era la mia preferita, peccato però che si parli di svalutazioni fino al 50% nel secondo anno di vita

  6. ciao a tutti è il mio primo messaggio, chi sa qualcosa sulla produzione dell'Alfa 159, quante escono ora ogni giorno e quante dovrebbero essere a regime? Praticamente non se ne vedono in giro, so che ci sono stati problemi, sono stati risolti?

    Ciao. guarda il topic "vendite 159": è un pò che se ne parla...

  7. La 159, come impatto visivo, se non fa scomparire, almeno ridimensiona molto Serie 3 e, perchè no, anche Classe C. D'altro canto, cannibalizza per quel poco che c'è da cannibalizzare, la 166.

    La 159 rivoluziona in alto il segmento D, rimanendo una berlina classica e non una cross over dlla quale aspettarsi delle "trsgressioni".

    Mi chiedo se questo "disordine" introdotto nel segmento gioverà e quanto. Inoltre, la sostituta della 166, cosa sarà? Un intermedia tra D ed E?

    Poichè l'introduzione della sostituta della 166 non è mi pare imminente, quale destino aspetta la 159?

    Quello, forse, di combattere un match nel campionato dei medi ed uno in quello dei massimi, salvo essere lei stessa un medio massimo?

  8. state andando ot ragassuoli...

    Vorrei che ogni mese avesse 5 domeniche:

    La prima uscirei con l'Alfa 6

    La seconda con il "2000"

    La terza con la Giulia Super 1600

    La quarta con l'Alfetta 1.8

    e..la quinta: grande trasgressione e cornetto: con la Gamma coupè 2.5

    Basta ho il groppo alla gola, non ce la faccio a continuare...

  9. okkio che adesso si mettono a lucidare i kiodi x crocefiggerti, hai toccato alcuni modelli intoccabili x l'Alfista puro... ;)

    Alfasud Sprint = la 128 sport di quelli un po' + ricchi

    Arna = figlia di de mita, non la considero manco un Alfa

    Nuova Giulietta = eccellente meccanica, la peggiore Alfa Moderna in quanto a confort, interni e qualità generale

    Alfa 90 = incompresa xkè giusto un'Alfetta ricarrozzata, piccola dentro e fuori rispetto a Thema e tedesche, molle di sospensioni, cambio lungo di rapporti (lascio perdere il leveraggio) prestazioni solo "pari" alla concorrenza che stava crescendo... però gli Alfisti ancora ne pensano benino. Interni a mio parere migliori di 75 come stile.

    Alfa6 = nata obsoleta, prestazioni risibili, soluzioni d'alta classe ma con qualità materiali da fiat, assemblaggi solo accettabili. Eh, ma è un'Alfa... di quelle di una volta...

    L'Alfa 6 nacque effettivamente "vecchia" nello stile. Tuttavia, portava in sè alcuni "geni" nobili che ancora oggi sono riconoscibili. Ancora oggi, quando mi capita di vederne una - quasi mai - suscita delle emozioni - in me evidentemente - cosa suscita una Serie 5 coeva o anche una M 200...?

  10. Purtroppo questo luogo comune è abbastanza diffuso anche in ITalia, soprattutto fra la clientela meno informata ed è fondamentalmente per questo che 159 non può vendere ai prezzi di Bmw ed Audi. E' una percezione dura a morire che per esempio lancia non ha assolutamente, anzi. Per questo sono convinto che LAncia sarebbe molto più facile da rilanciare.

    Credo che in parte i film degli anni '70 ed '80 e soprattutto alcuni modelli assurdi (Alfasud sprint, Alfa 6, Arna, Giulietta ultima serie, Alfa 90) abbiano contribuito a creare questa percezione.

  11. :clap:clap

    bello l'esempio della 92FS (mitica che avevo in dotazione) però è vero anche in quel campo che i miti nell'immaginario collettivo sono cmq Magnum/Colt/Gluck e compagnia... a beretta alla fine si associano + le doppiete da caccia...

    Quoto il discorso socioculturale... in toto

  12. Quel mitico Mexico '70 ci ha tramandato una verità tale in molti campi: I tedeschi sono battibili anche se di misura ad alcune condizioni. Essendo disposti a lottare oltre il 90° minuto e sapendo e accettando che la battaglia sarà senza quartiere o oltre i limiti dei tempi regolamentari, provo schematizzando a dare alcuni comandamenti almeno quelli che vedo io:

    1. Essere squadra, consapevole dei nostri valori interni.

    (Un esempio: La 166 che io ritengo una ancora splendida berlina equilibrata, slanciata, ben rinnovata, viene considerata una macchina cadavere. Certo lo è per le vendite, ma prima ancora lo è nelle menti di molti.)

    2. Promuovere una cultura e un' informazione corretta volta a distruggere alcuni miti relativi alle qualità spesso presunte delle tedesche, ad altri relativi all'Alfa e ad alcune italiane.

    (Un esempio: L'Alfa sarebbe una marca da spacconi, "truzza" e quant'altro. Espressioni prive di qualsiasi valore critico, dicerie che appestano il nostro mondo automobilistico, gravandolo con pesi che non le le competono).

    3. Prendere accordi affinchè le nostre auto entrino maggiormente nei circuiti dei servizi.

    4. Mantenere gli anni di garanzia sempre al vertice, a costo di perderci inizialmente, non dimenticando che quell'aspetto "predica" più di ogni altro messaggio.

    5. Omologazione sempre ai vertici rispetto alle norme CEE sull'inquinamento.

    6. Iniziare programmi e concretizzarli relativi a motori che utilizzino energia alternativa.

    7. Un approccio più maturo e meno istintivo all'auto. Apprezzarle di più anche quando il modello invecchia. Il che si concretizza in una minore svalutazione del prodotto, che oggi precipita vertiginosamente.

    (Un esempio: Un mio conoscente a reso al concesionario la sua 156 del '99, perfetta, 60.000 km. (nell'inverno 2005) per acquistare una GT. Si è sentito proporre € 1. 500 di valutazione, elevato poi a 5.000, poichè, giustamente indignato, si stava alzando per andare via - forse anche dal marchio - )

  13. Ma sono solo io che deve la 159 come "diversa" dall'eventuale ipotetica reale sostituta di 156?

    Anche se "dilatato" è sempre un "D". Se no allora, lo dicano e ci spieghino cosa pensano di opporre alla serie 5 alla A6...

  14. Io mica ci ero arrivato a queste cose..........

    Che è un'Alfa e non una Kia. Che è una macchina che ha un passato glorioso di cui essere fieri che condensa l'esperienza nel nuovo modello.

    Cazzarola....l'Audi usa le 3 cagate che la storia li fornisce per farsi bella. E l'Alfa che di storia ne ha faldoni pieni la dimentica.....

    La storia dell'Alfa è gloriosa, quella del nostro paese non proprio. L'atteggiamento verso i nostri prodotti automobilistici risente del rapporto difficile, contraverso e dilaniato che abbiamo con la nostra storia. Noi siamo fieri del made in Italy, per ciò che riguarda i vestiti, i gioielli... In generale verso tutto ciò che attiene all'estetica, all'immagine.

    Le cose cambiano per ciò che riguarda il prodotto tecnologico (l'unica eccezione contemporanea è la Ferrari che unisce il massimo del glamour con la perfezione o comunque l'efficienza tecnologica)

    Per ragioni antiche, noi connettiamo, immediatamente, l'idea di potenza ed affidabilità ad altre culture e nazioni. Altra eccezione, anch'essa controversa (riverso un pò d'interesse anche nel mondo delle armi leggere) è rappresentata dal caso dell'adozione della pistola Beretta 92 FS da parte dell' U.S. ARMY.

    In sintesi, sia nel nostro conscio e ancor più nel nostro inconscio nutriamo ancora seri dubbi sulla nostra serietà per quanto attiene il mondo dell '"adulto", salvo concederci larghe licenze in quello del "bambino".

  15. A me sembra che non venda manco sto intellettualismo.......... visto che certo intellettualismo ha già i suoi "nomi" e che andarci "sopra" con l'andazzo Fiat non mi pare foriero di risultati.

    Il successo di un marchio, del nostro beneamato anche, non può non collegarsi alla percezione positiva dell'azienda e in generale dell'azienda Italia. La Lancia Thema fu il simbolo di un'Italia vincente e rampante e del Craxismo. Non faccio giudizi di valore, mi limito a constatare.

    Il pregiudizio di un'Alfa "truzza" o quant'altro è in effetti molto radicato. Un mio amico, proprietario di una 320d, interrogato da me sull'eventuale acquisto alternativo di un'Alfa, ha risposto: "Ma non è un'auto "terrona". E badate bene lui è fiero di essere siciliano, nonostante sia da 35 anni a Firenze.

    Temo che il problema dell'Alfa sia simile a quello di una moglie che pur bella cerca di piacere al marito che rimane distante: cambia il trucco, i look, vestiti, tecnica e frequenza dei rapporti sessuali, ma niente.

    Niente perchè lui ama un'altra (o altre...)

    Tutti gli sforzi sono inutili se alla base non c'è amore per sè stessi, per la propria storia. Quello non s'inventa in poco tempo e soprattutto deve avere ragioni antiche e fondate, ma qui parliamo di macchine. Ma, una macchina non è solo un veicolo è un segno che predica di tante cose; e quelle cose sono il prodotto di un'idea che abbiamo della nostra vita sociale ed economica

  16. Uhm...let me think....l'idea e' proprio fantastica.....mi piace molto la proposta di megale....pero' ecco...io la moglie ce la farei entrare in bagno,perche' attratta da sti brumm,brumm...che il marito farebbe con la bocca,sognando di guidare davvero.....

    lascerei da parte il richiamo alle alfa da corsa,se e' vero...che l'alfa nn la fanno correre quest'anno...almeno nn a livello ufficiale....e che cmq con nuova razza...vogliono proprio tagliare i ponti

    Il fatto del bagno,mi ha riportato alla mente,che sta cosa e' successa per davvero....quando gramigni,all'ultima corsa del mondiale 125,93.....disse di essersi fatto il gp in bagno.....prima di correre quello vero...

    Il regista,ce l'abbiamo....solo che e' un po' fantasma,da un po'....sul forum....

    Il precision driver....pero' lo faccio io....

    Magari lo dobbiamo raffinare un po' come concetto...nn vorrei che dopo,ci dicano che con sta fissa delle sgasate,le corse ecc....siamo i soliti truzzi:-))))o come si dice qua cozzali...:-))))))))))))

    Come s'è messa il regista - produttore lo farebbe meglio Schicchi...

  17. Appunto. Alla TT prossima ventura??? Come dice al volante, se non erro.

    Cioè ad un auto su pianale Golf. All'inizio si sperava in un auto che avrebbe convertito . oso dirlo? - qualche chiente italiano che si rivolge alle Porsche (non ai fan italiani della medesima- che quelli non li convincerebbe nessuno, piuttosto ai cultori dell'auto sportiva per motivi d'immagine e simili: servono anche quelli...)

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