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GenLee

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Risposte pubblicato da GenLee

  1. dubito che interessi più dello 0,00000001% dei membri del forum, ma continuo con questa interessantissima temperatura di supposte :lol:

    Panda "Supernova": la prima foto è di una L, ma la CL originale esteriormente era identica salvo la scritta. Rispetto alla L aveva sedili umani (e non le sdraio della serie precedente) con un tessuto specifico azzurrino a quadratini bianchi, e aveva di serie alcuni accessori che sulla L erano optional (p.e. i poggiatesta :disp2: e il tergilunotto). La S invece aveva colori metallizzati, interni con altri tessuti e rifiniture (la lamiera della plancia non era a vista come sulle versioni più povere, "mobiletto" con accendisigari, termometro acqua, orologio analogico in plancia, credo avesse "addirittura" i pulsanti centrali retroilluminati o forse no ed è solo la proiezione di un sogno, visto che di notte li schiacciavo tutti uno dopo l'altro fino ad incontrare quello giusto). La S aveva esterni con frecce bianche e copricerchi, striscia sotto il parabrezza e montanti neri e altri dettagli.

    poi dal MY88 o 89 (non ricordo), la CL acquista le famose coppette che si vedono nella seconda foto (che sono poi quelle della prima Uno "S"), frecce bianche, strisciolina arancione sul portellone, nuovi tessuti a rigone verdi-blu e non so cos'altro. La S acquista una striscia nera puntinata sul portellone e la L mi pare che esce di produzione.

    Esatto, aggiungo che la 5^ marcia sulla CL era un optional obbligatorio:pz. Sì ,la S aveva i pulsanti illuminati, pannelli porte più grandi, coperture in plastica sulla parte interna dei parafanghi posteriori in corrispodenza dei sedili.

    La striscia nera sotto il parabrezza nella parte esterna, ce l'aveva anche la CL (my 88). La L restò in produzione sino al MY 92 e venduta solo all'estero....con sedili ad hoc:muto:

  2. Salve a tutti, spero di non aver sbagliato sezione, in caso spostate pure ;)

    Qualcuno mi sa dire quali erano i colori e le combinazioni delle strisce laterali della Panda Young prima maniera, quella di fine anni 80? Io le ho sempre viste in maggioranza bianche, qualcuna carta da zucchero e rossa, e pochissime di un verdino molto chiaro, ma qui da me ne gira una verde più scuro con mezzo filetto laterale, che a bollo risulta una 750 dell'88, era un altro colore disponibile o come credo un esemplare rimaneggiato e dunque non originale? Grazie in anticipo e scusate la domanda stupida :)

    Mmmm....io ne ho viste solo di bianche e rosse....

  3. La mia auto aveva iniziato a farlo timidamente nel giugno 2011, poi il fenomeno è scomparso per lunghi periodi ripresentandosi casualmente per altri.

    La cosa si è aggravata pesantemente nel maggio di questo anno ed ho infine proceduto alla sostituzione a giugno.

    Il problema risiedeva nel sensore di coppia dello sterzo, quello che misura "quanta servoassistenza" è necessaria. Il problema è che non è sostituibile da un meccanico normale, lo possono fare solo le aziende che ricondizionano nel complesso il dispositivo.

    Pericoloso? In linea di massima lo sterzo si disattiva solo all'avvio, non dovrebbe capitare che ti abbandoni in corsa, tuttavia è solo mia esperienza questa.

    Tuttavia guidare senza servosterzo a bassa velocità è impegnativo (non si blocca ma è molto molto duro) e non giova di certo alla sicurezza, in quanto manovre repentine difficilmente riuscirebbero. In velocità non si nota molto la mancanza invece, a parte in caso di fondo stradale irregolare, visto che viene a mancare l'azione filtrante del servo elettrico.

    Quanti km e quanti anni ha la tua auto?

    Perché se è relativamente "giovane" Fiat fa pagare solo la manodopera e sostituisce gratis il servosterzo ;) La mia auto ahimè aveva oltre 200.000 km e 8 anni, quindi non ho potuto giovare di tale favore...

    Per il resto nel 1° messaggio di questa discussione ho riassunto la vicenda ;)

    Grazie mille!

    La mia ha 185mila km e 8 anni, quindi stessa tua sorte, suppongo.

    L'accensione della spia e relativo indurimento, sono avvenuti quasi sempre all'avvio; solo in due occasioni in marcia, di cui una in una curva a gomito, a bassa velocità: non proprio "piacevole" e anche potenzialmente pericoloso. Ma ad oggi, solo il famigerato rumore-vibrazione a sinistra, che sta diventando sempre più "forte", ahimè.....

    Ciao!

  4. Queste ultime foto postate da Paolo, sono emblematiche dei veicoli già allestiti presso lo stabilimento Pilota,che non sono più prototipi, ma una vera e propria preserie.

    Il design pulito ma essenziale, con tutte le proporzioni azzeccate, proprio non lascia ad intendere che, da questi esemplari a oggi , sono passati ben 30 anni !

    E' proprio vero che un'idea azzeccata, invecchia molto lentamente nel tempo, e talvolta lascia una matrice indelebile , ispiratrice per nuove idee.

    E' proprio " La macchina vera" ! ( scusate se sono un pochino di parte....).

    - - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - -

    Visto che quei simpaticoni di Imageshack hanno cancellato tutte le immagini postate, reinvio le foto della " Turbononna" , non saranno professionali, ma quest'auto mette molto del suo per essere fotogenica :

    Uszts9x.jpg

    mwYT4KC.jpg

    WcRserT.jpg

    Vero, verissimo. Quoto in toto. A me, poi, piacevano tantissimo, gli interni con appoggiatesta neri in gomma (cento volte più scomodi e insicuri degli imbottiti ma a me piacevano, tra l'altro erano mobili a differenza di Panda/Uno) e quel velluto blu e mi pare di ricordare

    che un mio concittadino l'avesse (Turbo D) in bianco o grigio chiarissimo. Da me circola ancora una TD i.d. prima serie......

  5. i sovra-tappeti (quelli neri per intenderci) sono quelli originali della fiat 131 di mio padre ... l'estintore è meglio averlo a portata di mano ;) ... sopra la plancia è il cassettino, munito di chiave, di luce di cortesia e rivestito in vellutino, è diviso in due scompartimenti ;)

    Beh, complimenti. Bellissimo, in vacanza e pure con un'auto "storica", il massimo.

  6. ,.-

    Vi segnalo che la vicenda si è risolta con la sostituzione del servosterzo elettrico dopo un aggravamento della situazione: #229

    Ciao,

    ho paura che alla nostra Puntozza debba toccare la stessa sorte della tua. Infatti ho un comportamento dello sterzo esattamente identico al tuo. Rumorosità e vibrazione sterzando a sinistra, indifferentemente con o senza city. Zero spie, anche se fino a 3-4 mesi fa, col freddo di mattina, spesso si accendeva la spia e sterzo indurito:solita procedura, spegni e accendi. Inizialmente la rumosità si sovrapponeva con quella dei "tamponi" degli ammortizzatori, poi sostituiti. L'elettrauto mi ha detto che è un problema più che altro "fastidioso" e non pericoloso. Sarà, ma guidando sentendo quel "ronzio", non ci fa affatto stare tranquilli. Ti chiedo: per quanto tempo sei andato avanti? Sostituzione intero piantone? Che causa ti ha diagnosticato il tecnico?

    Grazie.

  7. mmm...che discussione interessante...talmente interessante che ritorno dopo molti molti mesi a scrivere qua...la discussione inizia subito arlando della 131 e chi più di me può parlare della 131...io, visto che conservo una terza serie in garage (forse alcuni di voi lo sanno già)...bene la 131 che ad alcuni può sembrare dimessa come aspetto era in realtà frutto della crisi petrolifera degli inizi degli anni 70...forse non tutti sanno che la 131 doveva essere lanciata prima della 132 (allora la sigla 131 e 132 erano le sigle di progetto) con motori bialbero, ma la congiuntura economica spinse la fiat a rivedere il progetto ristudiando completamente la vettura...forse non tutti sanno che il suo aspetto è frutto delle nuove concezioni sulla sicurezza in caso d'urto (lo sapete per esempio che la 131 ha delle barre antintrusione nelle portiere?) negli stati uniti, norme talmente dure che non estrarono in vigore neanche negli usa...forse non tutti sanno che con la 131 la fiat sperimentò nello stabilimento di mirafiori i robot...forse non tutti sanno che la 131 fino al 1981, cioè fino alla seconda serie, è stata prodotta in oltre 1.500.000 unità e che il 70% della produzione andava all'estero ed in maggior parte negli stati europei del nord...la 131 è nata così perchè doveva servire per quel periodo storico...è stata un ottima auto, da molti apprezzata e che ancora oggi fa voltare le persone ed è ciò che mi inorgoglisce di più...un saluto, michele
  8. Da un certo punto di vista credo che si sia trattato di una soluzione di comodo che veniva dal cambiamento radicale del modello inferiore nella gamma. Ai tempi di 131-segmento D, la segmento C e cioè 128 era anche lei una tre volumi, e l'unica due volumi era la segmento B 127.

    Di conseguenza, dopo la segmento C a tre volumi "come si usava una volta", la berlina di categoria superiore non poteva essere altro che un'altra vettura, più grande e non derivata... perchè non si poteva derivare niente da una 128, il baule l'aveva già.

    Poi il segmento C si convertì allo schema 2 volumi praticamente per tutti, (la Ritmo come la Kadett, la Escort, la R14) o meglio per tutti coloro che non l'avevano già fatto prima (vedi la GS di Citroen) e ovviamente continuava ad essere ovvio che la berlina di categoria superiore sarebbe stata a tre volumi. Probabilmente però, avendo in casa una C con due volumi, si pensò che si potevano prendere due piccioni con una fava andando a coprire il segmento delle tre volumi con un derivato delle due volumi, cosa che produceva più o meno lo stesso effetto evitando di creare un'auto completamente nuova.

    Insomma, per come la vedo io alcune D a tre volumi sono state sostituite da delle C a tre volumi perchè le C son diventate a due volumi. :D

    O almeno, questo per me vale parlando di ciò che ha deciso di fare Fiat. Opel ad esempio la pensava diversamente, perchè la Kadett D c'era a due volumi col portello piccolo o col portellone, c'era SW, ma la tre volumi non c'era, perchè loro continuavano a proporre l'Ascona nel segmento immediatamente superiore. Poi sdoppiarono, perchè dalla Kadett E derivò nel 1986 pure la tre volumi e l'Ascona diventò Vectra. Lo stesso fece la Ford che mise Orion a fianco di Escort e appena sotto a Sierra. Renault con la 11 e la 9 e pure la 18 appena sopra (poi 21). Volkswagen con Golf e Jetta e sopra Passat.

    Fiat invece coprì il vuoto con un modello solo, derivato da Ritmo, e lasciò il compito nelle fasce superiori a 132/Argenta e poi a Croma. Idem per Lancia, con Delta, Prisma e Thema. Anche Delta era vista un po' come l'erede di Fulvia, sopra c'erano Beta e Trevi ma poi tirarono fuori la Prisma derivata che faceva da congiunzione con la Thema.

    Anche secondo me, pur essendo più moderna ed efficiente, Regata veniva vista "un po' meno" di 131 in quanto modello derivato, ma ciò credo sia accaduto perchè divenne più economico avere in gamma un modello del genere, dato che la segmento C si era trasformata in un'auto a cui si poteva mettere il bagagliaio. :)

  9. Grosso modo quello che ha fatto sotto Fiat. Già con l'operazione Tipo 4, la strada era stata spianata. E precludeva accordi con altri costruttori. Se con la complicità di politica, non vi fosse stato un monopolio Fiat, è tuttavia probabile che l'accordo con Nissan avrebbe portato molti frutti, non ultimo quello di transplants per modelli jap in Italia. Secondo me i jap avrebbero avuto molto più "rispetto" di Alfa di quanto non abbia fatto Fiat e forse anche Ford. Ancora non avevano Marchi di lusso...chissà....

    Altra ipotesi è quella dello sviluppo dei motori boxer (c'era il 2000 boxer) che ipotizzando una joint venture con Fiat su pianali torinesi, con sospensioni ad hoc (vedi 156 TA), trazione anteriore e integrale avrebbe potuto portare a dei bei gran risultati. Non so se si era pensato anche al boxer modulare per poterne fare dei 6c....

  10. Ma grandi! Me le sono lette tutte 'ste 28 pagine.

    Onore alla mitica Uno!

    ..cut...

    Ammazza orribili queste interpretazioni. Ma l'Ibiza della Seat ci azzecca qualcosa in questa storia?

  11. Vero anche questo, però se noti il vero e proprio BOOM della Corsa B lo abbiamo con il leggero FL che le donò i paraurti parzialmente in tinta, coppe nuove e poco altro (periodo del tre cilindri se non erro), FL che in pratica la "completò" e la fece apparire come avrebbe sempre dovuto essere. La sua forma era sfiziosetta ma la prima confezione era un po' poverella da vedere. Questo in base a ciò che vidi qui eh, non so se possa valere per tutta l'Italia. Però con quel FL le strade qui furono invase dalle Corsa B. Sì verissimo, anche dalle mie parti , ci fu un boom con la FL 1,0 3 cilindri...
  12. Non vorrei sbagliarmi ma mi sembra che il 2.0 I.D. sia stato presentato già ai tempi di Vectra B (quindi metà anni '90 più o meno), erogante 82 lussuosissimi cavalli e sbandierato come un gioiello di tecnologia per questo, quello e quell'altro (non ricordo le specifiche, ricordo solo che le varie cartelle stampa cioè insomma gli articoli :D la menavano con l'estrema modernità). Poi portato a 101 sboronantissimi cavalli. Astra credo l'abbia poi avuto con la generazione 1998 (la G).

    Sì arrivò intorno al 95-96 con la B. Era ID con le 16v.

  13. Boh per quanto riguarda l'affidabilità, io so che ad es. il primo diesel a iniezione diretta montato nel 2000 o giù di lì su Astra e Vectra era stato abbastanza un bagno di sangue perchè andava letteralmente ad olio. Ora non intendo dire che fosse a livelli di una Ro 80, ma sapevo che l'elevato consumo d'olio aveva dato non pochi problemi. Isuzu probabilmente avrà cannato qualcosa, nel progetto...

    Forse non è un caso se in quegli anni, per l'ammiraglia Omega decisero di comprare il turbodiesel in casa BMW.

    :pen: Non saprei, di 2,0 ne vedo ancora in giro, non ho sentito di particolari lamentele, a parte il fatto che quello da 82cv sotto 12-13 q.li fatica non poco....

    Sapevo che il 2,0 era Opel a differenza del 1,7. Inoltre non vorrei sbagliarmi ma sotto l'Omega arrivò anche l'evoluzione 2,2 DTI. Venne scelto il 2,5 perchè all'epoca serviva un motore più "prestigioso",credo.:o

    Vetture che hanno contribuito alla crescita della stirpe dell'utente medio Opel, che esiste ancora come tipologia e del quale sto facendo le incazzate veci nel topic dell'Astra scabriolabile. Non erano affascinanti ma "c'erano". A lui puoi anche darle più rotonde e più belle, lui apprezza, non dorme mica nelle caverne. Ma non lo devi (non lo dovevi) fregare con le minchiate di robe che si spaccano in modo assurdo. Macchine come la tua Ascona erano di una certa Opel. Poi si son fatti fregare dalla lussuria :D:D:D

    Tuttavia nel settore delle compact, la Corsa del '93, fu un deciso passo in avanti: molto più "carina" e "modaiola"., rispetto a quella "nazionalpopolare" della prima. Specialmente la 3p, per me resta la più riuscita di tutte.

  14. Uh che nuiùs. Per una volta che ridevamo (di Nicketto :D) in mezzo ad un mare di lacrime.

    E' vero, hai ragione, ci siam fatti prendere dalle performans di Nickforspid al volante del 26.

    Rientro in carreggiata con un avvistamento della settimana scorsa. Non è un modello per cui strapparsi le mutande, ma almeno qui è diventata una vera rarità, la Passat berlina generazione '88 (infatti era targata Milano).

    Due considerazioni:

    1) chissà per qual motivo a VW venne in mente di fare le scritte sul bagagliaio in tinta vettura. Si leggeva una mazza (ok, lo capivi che era una Passat, però... mah)

    2) era talmente tanto tempo che non ne vedevo una che me l'ero scordato il rialzo nella parte superiore del portello bagagli. Roba aerodinamica, probabilmente.

    Nel 1991 fummo ad un passo dal comprarla. Mio padre stava decidendo per la Vectra GLS, ma non eravamo in buoni rapporti con quello che oggi è il conce di famiglia. Per cui andammo in un multimarche molto conosciuto in zona, che fra l'altro si trovava proprio sulla destra di questa Passat, a fianco alla rotonda che c'è sullo sfondo (stabile oggi occupato da una mega merceria cinese). La Vectra la comprò lì, ma il loquace venditore perse un paio d'ore a cercare di convincerci per una Passat proprio come questa, berlina e di questo colore, 1.800 CL, che veniva se non ricordo male 19 milioni e rotti. Mio padre per un attimo fu anche tentato dalla cilindrata 1.800, poi quando vedemmo le manette ai vetri anteriori ci caddero i cosiddetti (sulla Vectra c'era tutto....)

    2u4h3b6.jpg

    Così arrivò la prima Vectra, e pochi mesi dopo il geometra del Comune (che oggi è il sindaco) comprò una Passat come questa... e a furia di vederla in giro ogni giorno (si poteva fare il confronto diretto) fummo contenti della Vectra perchè sia per me che per mio padre la Opel come linea era riuscita molto meglio... questa Passat in versione berlina ci è sempre sembrata piuttosto goffa, col muso corto ed inclinato, carenato, un grande abitacolo e un culone alto. Andava molto meglio con la SW, ed infatti il mercato lo dimostrò.

    Condivido. La linea della Vectra, seppure anonima, era più equilibrata. Almeno dalle mie parti esistevano due "fazioni": una delle berline (al 75% nere) base,benzina, equipaggiate come una Panda, compresi cerchi in acciaio e mini coppetta; l'altra (più premium) di quelle Variant, equipaggiate meglio e col turbo diesel della GTD. In effetti, come dicevate, fu proprio questa a proiettare la Vw tra le berline medie più ambite.

    Il restyling lo trovo poco riuscito nel senso che l'ha resa più anonima, non sopperendo, nella berlina alla mancanza di equilibrio; però ebbe il mitico TDI.

  15. verissimo.. ecco la foto.. si nota quella cavolo di stanghetta piena di ghiere e tasti dall'aspetto precario :mrgreen:

    4084.jpg

    a loro discolpa devo dire che sulla mia vecchia tipo hanno resistito quasi 250k km indenni :pen: non ci avrei mai scommesso

    Anche sulla mia:mrgreen:

    Scusate, ma sono io, o anche le bocchette di areazione sono quelle della Tipozza?:pen:

    non per rovinare la poesia di questi ricordi ;) ma il cruscotto a groviera ce l'aveva anche la Beta coeva.

    e comunque sarà che una Beta del 1976 ce l'avevano i miei, ma a me pare che la Beta avesse per l'epoca uno stile fatto di dettagli tutto sommato moderni e puliti, soprattutto la seconda serie. la Trevi aveva un posteriore coraggioso, ma solo per il fatto di essere passati degli anni dal progetto originale, la linea aveva troppi dettagli che sembravano già vecchi. IMHO

    http://www.classicandperformancecar.com/front_website/octane_interact/modelpicture.php?id=5890 (1972)

    http://www.netcarshow.com/lancia/1975-beta/1024x768/wallpaper_02.htm (1976)

    Vista una in spiaggia ieri, bellissima...ma la pigrizia, l'ottima macedonia:roll:...hanno fatto in modo di che non la fotografassi....potrete mai perdonarmi?:(r

  16. Uhmmm beh dannoso no dai, non credo ;) Alla fine mi pare che la Regata abbia avuto una carriera comunque dignitosa in Italia, e come scrivevo sopra in qualche modo con questo modello sono rientrati "nei ranghi" rispetto alla 131. Non dimentichiamo che, per quanto riguarda le versioni a benzina, i numeri li ha fatti prevalentemente con la 70 ;)

    :pen: Eppure, credo che la 131 abbia venduto molto di più della Regata...Forse proprio la 1300. O no? Ovvio non aveva senso creare un pianale ad hoc per la berlina quattroporte, ma probabilmente differenziarla di più: passo diverso etc; un pò come per la Passat.

    In effetti se vogliamo fare un po' le pulci, era anche un piccolo accavallarsi di modelli, a mio modo di vedere. Rimembrando i tempi in cui le auto eran tutte più umane :D, secondo me era anche vero che Regata era scesa rispetto a 131, però però però. A me non pareva male che si fermasse ad un certo punto nella gerarchia, come gamma. Prima c'era 131 che si allargava un po' di più, e sopra c'era 132 che nelle versioni basse era ben poco più sopra di lei. Due auto abbastanza simili come impostazione, una un po' più grande dell'altra.

    La Regata che si fermava a 100 cavalli del 1.6, insieme ad una Croma che scendeva sì fino al 1600 (meno potente di Regata, altra tipologia di vettura: vuoi la media pepatella oppure la grande economica perchè ti serve più spazio? Una tre volumi, l'altra col portellone...) ma poi i motori prestanti tipo il Turbo li aveva lei. Trovo che Regata---->Croma fosse un accostamento migliore, e che fosse giusto che Regata se ne stesse nel suo spazietto. Con Tempra appunto ci salta fuori anche il 2.0, che però ci porta in un settore dove c'è ancora Croma in casa. Non so quanto fosse utile per la gamma un 2.0 sulla Tempra, ed infatti quelle che si son viste in giro (tre? quattro? sei? :D) lo hanno testimoniato.

    Diverso il discorso per Lancia, secondo me. Per Fiat si parlava di una gamma di auto più pratiche e tutte improntate alla sostanza, quindi ci stava una gamma che si ponesse i suoi limiti per evitare che i modelli si "pestassero i piedi". Per Lancia, chiamiamola premium era più giusto che ogni modello avesse le sue versioni sfavillanti: prendiamo Dedre Turbe e Integrali, si potrebbe dire che di veloci c'eran già le Thema, ma in realtà era giusto che le Dedre ci fossero Turbe e Integrali. Tutto ciò per dire che, imho, Regata stava bene coi motori che aveva. Avessero fatto una.... "Regata 130 Abarth"? Si... idea affascinante per certi versi, ma avrebbe avuto un senso, vista l'auto? Io credo di no.

    E' probabile che la collocazione dei modelli era diversa negli anni fine 60 inizio 70: tutte berline 4 porte, la 128, poi la 131...

    Con l'arrivo della "rivoluzionaria" Ritmo le cose cambiarono, credo:)

  17. Assolutamente sì, in rapporto alla 131 la Regata costituì un passo indietro, anticipando di molti anni la tendenza generale a condividere un solo pianale tra piu' modelli (lo aveva fatto pochi anni prima la VW con la Jetta 1a serie, ma in quel caso non mi sembra che la casa tedesca avesse cercato di farla passare per un modello di segmento superiore, ma semplicemente andava ad occupare uno spazio vuoto nella gamma, idem in casa Ford con la Orion nell'84).

    Si puo' dire che la 131 e' stata l'ultima vettura di segmento medio-superiore di casa Fiat completamente "autoctona", se vogliamo usare questo termine. Per conto mio, la 131 Supermirafiori era veramente piu' in alto come immagine rispetto alla Regata Super, la gamma prevedeva motori (2000 benzina e 2500 diesel) che sulla Regata non si sono mai visti (solo la versione sudamericana esisteva anche con motore 2 litri).

    Per vedere un motore 2 litri (di ottica molto europea IMHO) su un'auto di quel segmento e' stato necessario l'arrivo della Tempra, solo nel '90.

    Salutiamo:D

    E' vero la 131 2500 diesel!

    Peccato, non credi? Magari, questo fu dannoso per il futuro delle vendite e immagine della media italiana:pen:. Anche la 75, era una "superiore", addirittura

    di derivazione Alfetta, sostituita dal frame Tipo. Se, magari, si fosse seguita la strada "156" modulare:|...

  18. Assolutamente. Il frontale e la plancia di disegno diverso facevano sì che la Regata dissimulasse la sua derivazione-Ritmo, cosa che non si puo' dire invece ad es. della Marea.

    In generale la Regata forse non aveva nulla di particolarmente originale (non poteva essere altrimenti, vista la derivazione) ma era certamente accettabile per i suoi tempi ;)

    Ciao:razz:

    Tuttavia, per certi versi, il passaggio da 131 a Regata, sembrò un passo "indietro", nel senso che, fino alla Mirafiori, Fiat seguiva la strada classica della berlina media a 4 porte con meccanica e collocazione distinte e "superiore", rispetto alla cinqueporte media. "Impostazione" che, se non ricordo male (voi sicuramente mi insegnerete:agree:), gli altri in Europa e altrove hanno continuato a seguire (pianali ad hoc o derivati).

  19. Ma in effetti la Malaga ha più di Ritmo che di Ibiza, per quanto la notevole somiglianza nel frontale ed il fatto che alla fine anche Ibiza era pur sempre Ronda-Ritmo fa sì che le definizioni valgano un po' tutte. Però il giro porte era di Ritmo indubbiamente (o di Ronda, mettetela come volete). Fu disegnata dal Giugi nel 1982 e anche lì fu per lui un tema poco felice su cui lavorare. Aveva da pochissimo finito la Duna (sembra tanto lontana rispetto al lancio italiano del 1987, ma va detto che la Premio a due porte in Brasile andò in vendita nel 1985...) e si trovava di nuovo a dover tirare fuori una tre volumi da una due già impostata da mo' e pure in vendita da anni. Inoltre era la prima volta in assoluto in cui lui doveva operare su di un design di altri, la Ritmo mica era sua.

    Abbozzò delle proposte che erano differenti dalla Malaga che abbiamo conosciuto, poi anche lì fu un caso simile a quello della Stellar, Seat lo dirottò con le sue preferenze su quello che poi abbiamo visto, una tre volumi con un baule leggermente spiovente (lui l'aveva immaginato un po' più importante). Aggiungo, per pura curiosità, che a lui venne più volte addebitato anche il design degli interni di Malaga (che era diversa sia da Ibiza che da Ronda) mentre invece si trattava di un lavoro di Marcello Gandini.

    Insomma, io l'ho sempre vista come la Regata spagnola, piuttosto che una "Cordoba" dei tempi.

    V'è da dire che imho la Regata era uscita meglio. Quel baffo che si inventarono sul parafango posteriore secondo me ebbe piuù importanza di quel che sembra. Unito al nuovo muso, faceva sì che la Regata non fosse poi tanto Ritmo (con la II atto e la nuova linea di cintura poi, le cose cambiarono ancora di più... non che fosse un bijoux di stile, però non era neanche malaccio dai).

    Sì non era malvagia: nell'ultimissima versione, che citi, anche esclusiva.

    Ciao!

  20. No Fura, apparteneva ad accordi precedenti ( Fiat non ha mai prodotto in Italia la 127 4/5 p ) quindi poteva sopravvivere.

    Stesso discorso si ebbe tra Marbella/Panda , che infatti differivano pesantemente nei lamierati anteriori ( Panda poi adotto il pianale y10 )

    Ciao!

    Mmmh, non vorrei dire una castroneria, ma mi sembra che i lamierati che differivano tra Panda 80 e Marbella fossero "solo", il cofano anteriore e il portellone posteriore.

    Il frontale aveva fari "spioventi" che lo rendevano differente; idem luci posteriori. Ovviamente anche i paraurti erano differenti, così come i paracolpi avvolgenti laterali, che nascondevano le "zigrinature" tipiche della Panda I...o no?

    Poi, mi sembra, i pianali Panda I e Y10, fossero gli stessi, fatta eccezione per il ponte a omega posteriore...

    Ciao!

  21. Questa è una bella domanda, alla quale sul momento non saprei dare una risposta precisa.

    Di sicuro possiamo dire che oggi la possiamo vedere come decaduta perchè lo stile in merito a quel dettaglio si è rimescolato un po'. C'è chi la usa ancora questa soluzione, chi non la usa più (ma mi sa che sono più quelli che non la usano più) mentre ai tempi ci fu una vera e propria inflazione riguardo l'utilizzo di questo sistema.

    Grazie a Giugiaro e ad Aldo Mantovani (che ci ha lasciato).

    Anzitutto, grazie a Mantovani perchè come non mancava mai di sottolineare lo stesso Giorgetto, lui l'aveva ideata questa soluzione, ma SULLA CARTA. Tutti (le case) mentre se ne parlava ancora in via ipotetica, dissero "si bello ma non si può fare" e lui in effetti in quel momento non aveva granchè da rispondere, perchè dopo averlo ideato e disegnato, quel sistema bisognava REALIZZARLO materialmente, renderlo producibile con dei costi sopportabili.

    E questo fu il merito di Mantovani. Giugiaro, come dicevo, non mancò mai di sottolinearlo. "Io l'ho disegnato, ma lui l'ha reso possibile."

    Arrivò così la Asso di Fiori e di conseguenza la Isuzu Piazza, che Giugiaro portò come esempio davanti a tutti gli scettici, mostrando che si poteva fare.

    Da quel momento, alè, prima le sue auto (Piazza, Uno, Thema, Croma, Pony) e poi quelle degli altri adottarono la soluzione.

    La sua idea era appunto quella di far sparire tutti i bordi, profili, accostamenti che si potevano vedere osservando la finestratura girare attorno all'abitacolo.

    Per un raccordo parabrezza-vetro laterale c'erano:

    -la guarnizione del vetro

    -un facoltativo bordino cromato di decorazione

    -il montante del padiglione (una parte della sua sezione)

    -il gocciolatoio

    -il taglio fra montante e telaietto porta

    -il telaietto porta

    -la guarnizione del vetro porta.

    Con la Piazza, primo esperimento, tutto ciò era ridotto a parabrezza (la porta copriva la relativa guarnizione insieme a quella del giro porta), lamierato porta avvolgente e guarnizione vetro laterale. Fine.

    Perseguendo lo stesso obbiettivo, ad esempio, egli fece scomparire anche il montante centrale dell'abitacolo.

    Prendiamo la Thema o la Croma, ma meglio ancora la Uno. Osserviamola bene. Nella cinque porte, le due portiere si accostano lasciando solo la luce fra le due battute, ed il montante centrale rimane sotto (come in Thema e Croma).

    Egli amava "eliminare", ripulire. Se prendiamo la Delta, più vecchia (disegnata nel 1975), vediamo che una parte del montante centrale si vede ancora, con le relative luci rispetto ai telaietti delle porte che gli girano attorno.

    Soluzione che egli adottò anche sull'Audi 80 dei tempi (insomma quella prima della tuttatonda 1986).

    Oggi queste porte avvolgenti paiono in via di estinzione, come dici tu c'è un ritorno ad un telaietto nero che fa battuta sul montante che è tornato in superficie. Ci pare appunto come dettaglio premium. Non saprei dire se soltanto per correnti stilistiche oppure per metodologia costruttiva.

    Chissà, forse le famose fiancate stampate in un pezzo unico che si fanno oggi hanno suggerito di usare questo metodo perchè realizzando tutto insieme, pure il lamierato che poi si vedrà a vista d'occhio, si utilizza appieno il vantaggio che dà questo stampaggio in un minor numero di pezzi separati.

    Oppure evolvendo negli studi sull'insonorizzazione, chissà è venuto fuori che le porte avvolgenti, che avvolgevano si, ma lasciavano la luce fra loro stesse e la guarnizione di battuta sulla precisa direzione dell'aria che l'auto sta attraversando, producevano più sibili o fruscii, mentre un montante ritornato fuori e una porta che sta sotto a telarino, rimane più protetta.

    Oppure ancora, son tornati a quello perchè costa meno. Non saprei, forse Sporting o Roberto.c ci possono illuminare di più.

    Giugi comunque non si fermò mica lì, lui voleva nascondere e carenare ancora di più.

    Dopo le porte avvolgenti, cominciarono ad apparire concept coi vetri senza soluzione di continuità su tutti i montanti, i quali rimanevano sotto la sfumatura. Concept come la Oldsmobile Incas, la Lotus Etna, la Marlin su meccanica Delta 4x4.

    La stessa sfortunata Eagle Premier by Renault e AMC (poi Chrysler) lui la propose come maquette coi vetri che giravano tutt'attorno al padiglione. Poi Renault decise che non era il caso. Lui comunque ne aveva già dato un piccolo saggio con l'accostamento fra vetri laterali e portellone sulla 9000 di Saab.

    Poi decise di "eliminare" ancora di più, anzi estirpare proprio tutto, e fece la Machimoto :D. Via tutto, seduti come sulla moto. :D

    Vedete, lo dicevo io. A Gigio basta dare il "la" e lui parte. Mi ha sciorinato fuori una serie di dettagli che... :D

    Anche io ricordo queste. ;)

    Ciao:D

    Pensavo alle utilitarie Fiat segmento B, a proposito della soluzione "porta integrata": la Uno aveva tale soluzione diciamo "parziale", la Punto I la sposava appieno,

    la II (III) aveva la variante con "cornice", con la Grande Punto (Evo) si è ritornato alla soluzione "classica". Credo che le motivazioni al di là, di quelle tecniche (isolamento, sicurezza (?)), siano, probabilmente, di ordine estetico:pen:

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