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orson

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Risposte pubblicato da orson

  1. Parto dalle esigenze:

    1) Spendere poco

    2) Avere un'auto a metano

    3) Una bagaliaio rimanente discreto

    Le auto che ho preso in considerazione sono:

    1) Zafira vecchia serie

    2) Meriva

    3) Stilo Multiwagon

    4) Idea

    5) Picasso

    6) C4

    7) Focus

    Alla fine mi sono concentrrato su Stilo e Picasso, che hanno entrambe ottime scontistiche.

    Il fatto che siano a fine carriera mi preoccupano poco visto che l'auto penso di tenerla a lungo.

    Dando dentro una saxò 1.1 del '97 (con guarnizione dell testat da rifare) ho le seguenti offerte:

    Picasso Chrono 1.6 110CV a 13700 €

    Stilo Multiwagon 1.6 ???CV 14900 €

    Stilo Multiwagon 1.4 95CV 14300 €

    Tutte già comprensive di vernice metallizzata, nel caso della Stilo c'è anche l'autoradio con CD (ca. 250-300 € da aggiungere per la Picasso)

    Per la stilo se la Saxò la vendo a parte il prezzo di vendita resta praticamente identico.

    Curiosamente due concessionari Fiat hanno dato versioni diverse sul motore della 1.6. Uno insisteva sul fatto che è un Fiat (da 103CV), mentra l'altro diceva che è un Opel da 105 CV. VCredo abbia ragione il secondo.

    A me piace di più come estetica e funzionalità la Picasso, che in cambio è sicuraemnte peggio come visibilità.

    Qulacuno mi sa descrivere pregi e difetti delle due macchine?

    Infine sapete i consumi della Stilo con il 1.6 Opel, visto che con il Torque consuma di più dell Picasso.?

    Per le prestazioni ho visto che lo 0-100 dichiarato è lo stesso per Stilo 1.6 e Picasso mi sapete dare un conferma? A me sembra strano che Picasso abbia le stesse prestazioni di Stilo, consumando meno, nonostante una stazza maggiore, sarebbe tanto migliore il motore di Citroen?

    PS: Penso di prendere una decisioen entro il 30 novembre

  2. Incredibile!!

    Sempre le solite frasi per giustificare qualsiasi cosa.

    MI fa piacere leggere che molta gente al di la di orientamenti politici ed anche di possibili condivisioni di idee con Santoro, abbia preso una posizione precisa a riguardo senza le solite frasi e con chiarezza

  3. Non capisco perché io devo pagare di più i prodotti al GS sotto casa e tu li devi pagare di meno alla coop sotto casa tua solo perché la tua coop paga meno tasse del mio GS.

    Perché la quota a riserva indivisibile, ovvero gli utili non distribuibili ai soci sono patrimonio dello stato e non dei soci.

    Cioè se si liquida la società i soci non vedono il becco di un quattrino, ma i soldi li incassa lo stato.

  4. permettimi di dire che la piccola impresa privata fra lombardia e veneto ha creato equivalete richezza diffusa...ma in questo caso la sinistra parla di evasori fiscali

    e sai perchè

    perchè siamo liberi e nessuno può controllarci........:-P

    meglio essere in coopeeratiuva e cioè evasori legalizzati.

  5. che ne pensate? è giusto facilitare l'iter a una donna che ha deciso di interrompere la gravidanza risparmiandole di essere aperta chiururgicamente? Oppure ritenete che l'operazione chirurgica con tutti i traumi fisici e psichici che ne conseguono deve essere riteuta il giusto dazio da pagare, nonchè un deterrente, per chi ha deciso di non tenere un figlio?

    Quello che tu descrivi non è un deterrente ma è sadismo, o meglio vendetta.

    L'idea, di alcuni dei contrario all'aborto, di opporsi ai sistemi che ne riducano i traumi per chi abortisce è disumana.

  6. Conoscevo in linea di massima la situazioni della Coop di ARGENTA.

    Ciò che mi stupisce però sono alcune affremazioni.

    Non è il crack delle coop rosse, ma di una cooperativa.

    Secondo lo stesso criterio del titolo il fallimento parmalat è il crollo del capitalismo.

    L'estensore dell'articolo non conosce la legislazione in materia cooperativa, visto che il meccanismo che descrive per il prestito sociale non è esattamente il funzionamento del prestito sociale.

    Nessunmo impedisce ad uno di versare il 10% in prestito sociale, ma questo non non vuol dire che la coop trattenga una quota dello stipendio, si tratta di un meccanismo volontaristico.

    Tiziana Parenti non indagava sulle coop rosse, ma su Greganti che non è mai stati un cooperatore e che era indagato per attività scolte con società di capitali (mi sembra SRL ma non ricordo bene).

    Tiziana Parenti è quella che incarcerò Greganti e invece di interrogarlo partì per le ferie (mi sembra in Sardegna), poi si incazzò al ritorno dalle ferie perché le indagini, condotte da altri, su Greganti avevano dimostrato la sua innocenza sul principale reato per cui era stato incarcerato (non su tutto, Greganti non era il grande collettore di tangenti per il PCI ipotizzato da qualcuno, ma secondo me neanche uno stinco di santo.

    A indagare su questa cooperativa durante tangentopoli, incarcerando per mesi Donegaglia era stato il PM Nordio, che fece anni di indagini per anni indagini sulle tangenti date dalle coop (particolarmente la Argenta) al PCI.

    Alla fine Nordio rinunciò e furono tutti assolti.

    E' un capitolo interessante della tangentopoli veneta, che per va a demerito di Nordio, che invece di colpire chi (a sinistra e nelle coop) aveva commesso reati si cncentrò solo su alcuni soggetti. A lui non interessava incastrare alcuni poersonaggi, alla caccia di questi perse di vista i reati che venivano realmente commessi.

  7. Solo un'osservazione, molti paesi, ad esempio quelli del nord Europa, fanno pagare più tasse dell'Italia, ma hanno economie molto più sane delle nostre.

    Il problema non è il troppe tasse, ma il fatto che non funziona il "sistema paese", tra cui il fatto che ci sono troppi commercianti, ad esempio, perché troppo tutelati dalla concorrenza.

    Adesso come conseguenza abbiamo che questi chiudono lo stesos per la crisi economica, mentre la grande distribuione, escluse Coop e Conad, le abbiamo tutte regalate a multinazionali francesi.

  8. te lo spiego, con quello che ho trovato su repubblica...

    Con lo sbarramento al quattro per cento, com'è noto, i piccoli partiti (come i Verdi, i Comunisti Italiani, lo Sdi, il movimento di Di Pietro) portano voti alla coalizione cui appartengono, ma non prendono seggi. Ed ecco che nella nuova legge elettorale il premio di maggioranza non va alla coalizione che prende più voti, ma più seggi, in modo che se anche l'Unione confermerà i sondaggi vincendo con una larga maggioranza di voti, potrebbe trovarsi con questo artificio minoranza in Parlamento.

    Prodi e i suoi hanno già parlato di "legge truffa". In realtà è un'altra legge ad hoc, ad personam, nel solco del quinquennio berlusconiano. L'Udc deve aver avuto un soprassalto di vergogna, perché ha annunciato che in Parlamento correggerà la norma, in quanto vuole "vincere senza barare".

    Dunque è una legge da bari, quella che arriva alle Camere. Non occorre dire altro. Salvo chiedere a Follini e Casini se è questa la cultura centrista, istituzionale e moderata, che hanno decantato per tutta l'estate. Ricordare a Fini che solo pochi anni fa si batteva per il maggioritario. E consigliare a Berlusconi di non travolgere regole e istituzioni nel vortice della sua disfatta, perché la repubblica gli sopravviverà, anche se per lui è inconcepibile.

    bastava continuare a leggere...

    Esatto, hanno preso i dati delle regionali, li hanno studiati e hanno trovato un sistema elettroale che a parità di risultati gli consenta di vincere.

    Chi ha scritto la legge è tutt'altro che stupido, sarà moralmente scorretto, ma non stupido.

    Saremmo comunque l'unico paese che da un premio di maggioranza ad una coalizione che perde le elezioni a discapito di una che le vince, e scusate se è poco.

    In realrà le cose sarebbero più complesse, perché anche il sistema politico si modifica in base alle leggi.

    Comunque io che lo odio come strumento, credo che su una proposta del genere il centrosinistra dovrebbe fare ostruzionismo

  9. Comunque è una proposta a suo modo geniale, in pratica è un premio di maggioranza studiato per premiare non necessariamente la coalizione che prende più voti.

    Uno ha fatto la simulazione sugli ultimi sondaggi che danno l'unione al 52% e la CdL al 44, con la nuova legge vincerebbe la CdL.

  10. Da Repubblica

    Fiat 500, una vera gamma

    Montezemolo svela i piani

    Dai nostri inviati VALERIO BERRUTI e VINCENZO BORGOMEO

    ''L'accordo con Ford è fondamentale e importante''. Lo ha detto il presidente della Fiat, Luca Cordero di Montezemolo, parlando oggi a Francoforte con i giornalisti di mezzo mondo. L'attesa è tanta e il numero uno del colosso di Torino è stato lettaralmente preso d'assalto dai cronisti. ''E' il primo accordo - ha aggiunto così Montezemolo - dopo tanto tempo nel campo automobilistico, che va anche nella direzione delle altre Case se pensate ad esempio a quello tra Toyota e Psa. Soprattutto in un segmento, quello A, in cui noi abbiamo intenzione di crescere dopo il grande successo di Panda. In più - ha continuato Montezemolo - Dopo il successo con il pianale comune insieme a Peugeot nei veicoli commerciali, dove Fiat sta ulteriormente migliorando quote e presenze in Europa abbiamo capito che è questa la strada da seguire". Nello stesso momento, ma in un'altra zona del Salone, Lewis Booth, presidente della Ford Europe è intervenuto per la prima volta sull'accordo: Stiamo lavorando con Fiat per costruire insieme una piccola auto per l'Europa - ha detto - e dobbiamo ancora finire di esaminare la situazione e soprattutto stabilire dove conviene produrla. Una cosa è certa - ha aggiunto Booth - questo accordo sarà occasionale e concentrato su un solo modello esattamente come hanno fatto Toyota e Psa. Poi ognuno per la sua strada".

    Da parte italiana prende corpo l'ipotesi che la futura Fiat 500 non sarà una semplice macchina, ma una vera e propria gamma, piene di idee e proposte. A confermarlo è lo stesso Montezemolo: "Vogliamo affiancare alla Panda la 500 in molte versioni e questa macchina trarrà grandi benefici di costi dal condividere con Ford la piattaforma e i componenti. L'idea di base è la stessa della Panda: un modello con tante versioni, esattamente come è nella storica tradizione della piccola utilitaria Fiat". Il presidente non lo dice, ma è lecito aspettarsi una Giardiniera (Sw), una Abarth e - probabilmente - anche una diesel".

    Montezemolo ha poi ricordato che la Fiat da questo accordo ''trarrà grandi benefici in termini di costi da condividere con Ford sul fronte delle piattaforme e dei componenti''. ''E' una intesa - ha ribadito - che va ad inserirsi in un segmento in cui noi potevamo utilizzare molto bene l'eccezionale piattaforma della Panda che altrimenti sarebbe rimasta solo nell'ambito del nostro Gruppo. Sono molto contento di come si sta sviluppando la 500, anche per tanti contatti con la vecchia versione, è una macchina che ci darà tante sorprese".

    Per saperne di più sullo storico accordo Fiat Ford bisognerà però aspettare domani, quando Sergio Marchionne, a. d. del gruppo Fiat, sarà più preciso. Per ora Montezemolo ribadisce che Fiat non venderà il suo 56% della Ferrari, mentre per la quotazione della Ferrari ''noi dobbiamo parlare con Mediobanca. Forse Mediobanca potrebbe dismettere la sua quota, ma non noi''.

    Il Salone di Francoforte è anche l'occasione per fare il punto della situazione sul prodoto Fiat. E Montezemolo racconta che "la Panda 4x4 sta avendo un successo clamoroso, così come la Croma. L'Alfa 159 poi farà conscorrenza ad Audi e Bmw perché è una macchina che mi piace moltissimo, mentre la Brera ha uniziato il suo cammino che fra poco entrerà in produzione, e poi sono motlo contento della Lancia, della cretaività che questo marchio. Belle anche le nuove versioni della Quattroporte, mentre la Ferrari si appresta a chiudere un anno record in termini di volumi, ma sempre mantendo vivo il concetto di esclusività, una cosa molto importante per noi".

    "Stamattina - ha concluso poi il presidente - mi è venuto a trovare Rick Wagoneer e questo dimostra che i rapporti fra le due aziende sono ottimi. Mi ha detto Wagoner 'vedo con piacere sul Gruppo Fiat un tam tam diverso, una diversa immagine". E mi ha fatto anche piacere la visita di Edurad Michelin, e a lui e alla Mercedes ho fatto tanti tanti complimenti per questo campionato di F1".

  11. L'influenza aviaria non la portano gli immigrati, per lo meno quello che sono qui da più di qualche mese.

    Quindi non mi agiterei più di tanto, le probabilità che abbia questa malattia sono estremamente bassa, più probabile un virus s'altro tipo o un batterio di un ceppo resistente, magari gram negativo

    Si teme di più un trasporto a causa degli uccelli migratori, oppure dai puttanieri che girano l'estremo oriente.

  12. aggiungo che anche se non è obbligatorio' date=' il parroco mi ha detto che molti preti, nel caso i testimoni siano cattolici, chiedono loro di confessarsi anche perchè se vi è qualche impedimento o qualcosa da dire è più facile che il testimone la dica in confessione.[/quote']

    Questa mi sembra strana.

    Se io vado da un parroco e confesso un'eventuale causa di impedimento, il parroco è tenuto al segreto.

    Da quanto ne so quanto dichiarato in confessione non può, almeno in teoria, uscire di li.

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