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Fede82

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  1. Perché? Quelle vetture rispettano la legge. Che non dice "Tutte le vetture esistenti devono rispettare gli standard Euro 5" ma "Tutte le vetture esistenti vendute dopo il XX/XX/XXXX devono rispettare gli standard Euro 5." E, tra parentesi, i proprietari delle vetture da Euro 3 in giù a volte SONO appiedati, causa blocchi del traffico. Non ne faccio una questione personale (non sono anti-Volkswagen), ma di principio: trovo veramente pazzesco che per tantissimi l'idea di rispettare le regole e le leggi sia qualcosa da mettere in pratica solo in caso di interesse personale. In questo caso, la vettura non rispetta la legge. Certo, non è colpa del cliente, ma deve essere sistemata. Se il cliente, in seguito, si accorgesse di aver subito un danno, si rivarrebbe sull'azienda che lo ha frodato, vendendogli qualcosa di non a norma. Questo, chiaramente, presumendo che l'aggiornamento sia obbligatorio. Fosse non obbligatorio... sarebbe una vergogna.
  2. Per fortuna il detto " il cliente ha sempre ragione" sta sparendo dalla consuetudine... esperienza personale, il cliente non ha ragione praticamente mai. Ho sentito richieste e affermazioni che si superavano l'un l'altra per assurdità e pretenziosità. In questo caso, parere mio, l'ipotetico cliente avrebbe torto in pieno: hai per le mani qualcosa che danneggia l'ambiente e la salute pubblica, ti viene proposto di metterlo a norma e ti rifiuti di adeguarti? Vai a piedi.
  3. E allora non mi so spiegare neanche io: tutta la discussione era nata attorno al concetto "Gli operai Volkswagen hanno giovato o no della frode della Volkswagen stessa?" La mia risposta era "Si, e non mi sembrerebbe giusto che si faccia di tutto per evitare loro ogni conseguenza. Questo atteggiamento equivarrebbe a non punire Volkswagen e, indirettamente, giustificare il danno subito dagli operai degli altri gruppi". Per il resto, io sono proprio l'ultimo che goda delle disgrazie di questo gruppo: oltretutto tu in garage hai una Peugeot, io una Polo e non escludo di comprarne un'altra.
  4. Vabbè, ma questo mi sembrava sottinteso: è chiaro che noi non si possa quantificare al centesimo guadagni e perdite degli uni o degli altri: l'unica cosa certa è che vi siano stati. A me sembra assurdo pensare che questi guadagni e queste perdite non abbiano avuto conseguenze dal punto di vista occupazionale e retributivo, ma alla fine ognuno può pensarla come vuole, le nostre discussioni non cambieranno la realtà
  5. I licenziamenti o la cassa integrazione ci sono stati nelle altre aziende, a causa della frode della Volkswagen. E' inevitabile, se il tuo rivale continua a crescere ed erode le tue vendite. In quel caso funziona il meccanismo al contrario: azienda che non vende, azienda che deve diminuire la forza lavoro. E, fra parentesi, i lavoratori assunti grazie alla crescita Volkswagen dovuta alla frode secondo te hanno giovato o no della frode stessa?
  6. Ma scusa, senza polemica... se un'azienda cresce, assume. Se è in crisi, licenzia. Se non avessero attuato la truffa, non sarebbero cresciuti così tanto, ergo tanti operai che adesso lavorano in Volkswagen in realtà non ci lavorerebbero. Oppure credi li avrebbero assunti lo stesso, a priori? I bonus li avrebbero dati anche non avessero avuto i soldi?
  7. E chi ne vuole il crollo? Io no di sicuro. Solo una giusta punizione. Non ci hanno guadagnato? Io ne sono convinto abbastanza, invece. Quantomeno, anche senza parlare dei bonus, non sono stati licenziati come tanti altri operai in Europa che avrebbero dovuto montare auto in regola ma non l'hanno fatto a causa della concorrenza sleale. - - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - - Concordo in tutto, assolutamente.
  8. Non ho detto che sia questione di colpe, ma dato il fatto accertato che i suddetti operai hanno, a loro insaputa, giovato della frode ( a spese di qualcun altro, precisiamo, eh), mi sembra ingiusto che adesso si pretenda che nessuna conseguenza, a priori, arrivi loro. L'azienda è una, e come prima tutti ne hanno guadagnato, adesso tutti ne pagheranno.
  9. Beh, però gli operai gli stipendi più alti ed i bonus aggiuntivi in busta paga non li hanno rifiutati... chiaro, la maggioranza non lo sapeva, però della truffa hanno giovato anche loro. La pagnotta è stata molto più grossa.
  10. La mia ragazza, dopo dieci anni che si va in giro sempre con la stessa auto, ancora non ne conosce la marca e tende a dirigersi verso quelle sbagliate, nei parcheggi...
  11. Ma infatti, la Volkswagen deve essere punita severamente. Mi sembra ancora folle che abbiano potuto pensare di fare una cosa del genere. Una tracotanza veramente mostruosa.
  12. No, quelle sono cose oggettive. Trovare l'auto nel concessionario, e che tale auto si possa provare, e si possa acquistare, non sono cose che dipendano dal cliente. Dipendono dal cliente invece, e quindi sono soggettive, le motivazioni grazie alle quali, dopo aver visto la macchina, provata, e valutata, il cliente decida di firmare il contratto. Poi, parere mio eh, data questa premessa io sono convinto che fra queste motivazioni, fra l'acquirente medio di Polo, Golf, Ibiza, Octavia, A4, non sia presente quella che suona sul genere di "L'ho comprata perché inquina meno delle altre, così aiuto l'ambiente e il pianeta".
  13. Non è questione di logica, semplicemente stiamo parlando di due cose differenti. Tu stai parlando delle condizioni oggettive che consentono la vendibilità dell'autovettura, io delle condizioni soggettive che l'hanno fatta comprare dall'acquirente. Fra le condizioni soggettive (ovvero le priorità dell'acquirente), insisto a dire che non rientri il livello di inquinamento ambientale, mentre tasse, possibilità di circolare e prestazioni si. In parole povere e volgari, del barbatrucco per ora al cliente medio non frega assolutamente nulla: comincerà ad importare quando verranno poste in atto azioni che gli faranno pagare più tasse, non gli consentiranno di circolare e faranno calare le prestazioni.
  14. Mi sa che non mi sono spiegato bene Il danno erariale c'è. Il danno ambientale c'è. La Volkswagen deve porre rimedio a tutto. Voi però confondete il "Compro questa macchina perché emette pochi inquinanti, migliorando le condizioni del pianeta" con il "Compro questa macchina perché emette pochi inquinanti, facendomi pagare meno tasse". Non sono equivalenti. Se i clienti avessero seguito il primo ragionamento, vedremmo moltitudini di persone infuriate a causa della fiducia tradita e dalla consapevolezza di aver contribuito a far peggiorare l'atmosfera. Queste folle però, da quel che traspare su questo topic, non ci sono. La maggioranza dei clienti, amaro ammetterlo, ha seguito il secondo ragionamento: il pianeta non rientra nei loro pensieri, all'acquisto, le tasse si. Le persone infuriate arriveranno quando le tasse saranno loro aumentate, non prima. E infatti, per adesso, si lamentano in pochi.
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