9 agosto 2007 alle 14:23 — Fonte: repubblica.it voteWidget(341384, 0) voti
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“Pulizia etnica contro i culattoni”.
Questa l’espressione che il prosindaco di Treviso Giancarlo Gentilini ha usato per invitare i vigili urbani a “bonificare” un parcheggio di scambisti nella città veneta. Al clamore suscitato dalle sue parole, il vulcanico amministratore leghista risponde con una scrollata di spalle. “Come al solito — ha riferito al suo staff — il mio modo di esprimermi colorito viene trasformato in una notizia bomba dalla stampa, manca poco intervenga l’Onu. Era un’espressione colorita — ha ammesso — ma intendevo solo fare pulizia nella zona intorno all’ospedale, punto di ritrovo di giovani che si scambiano effusioni in pubblico”.
La campagna di Gentilini, tengono a precisare i suoi collaboratori, non è contro i gay in quanto tali, ma “contro un modo di presentarsi e di comportarsi in aree pubbliche”. La stessa espressione “pulizia etnica”, precisa l’entourage dello “sceriffo” leghista, è “usata spesso da lui nel senso di pulizia totale, non c’è nessun riferimento razziale. D’altronde — precisano — i gay non sono una razza…”.