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Quattroanelli

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  1. La Fiat 130 Coupè viene presentata al salone di Ginevra del 1971. MECCANICA: Motore a 6 cilindri a V di 60° con cilindrata di 3235 cc, potenza di 165 cv (DIN) a 5600 g/m. Distribuzione a due alberi a camme in testa per gruppo di cilindri con comando a cinghia dentata. Valvole, parallele tra loro, comandate da punterie a bicchierino con pastiglie di regolazione del gioco sostituibili senza necessità di ricorrere allo smontaggio degli assi. Alimentazione tramite un carburatore doppio corpo Weber posto al centro della V dei cilindri. Trsmissione di due tipi: di serie cambio automatico a tre rapporti con convertitore idraulico e treno di ingranaggi epicicloidali costruito appositamente per la 130 dalla Warner Gear, oppure, a richiesta con sconto di 200.000 £ sul prezzo di listino, cambio manuale ZF a cinque rapporti. Trazione posteriore con differenziale autobloccante di serie. Sospensioni a quattro ruote indipendenti con barra antirollio all'anteriore. Impianto frenante a quattro dischi ventilati con servofreno e correttore di frenata sulle ruote posteriori. Servosterzo idraulico di serie. PRESTAZIONI (M= meccanica, A= automatica): Velocità massima di 192,719 km/h (M) e 190,074 km/h (A). Accelerazione da 0 a 100 km/h in 9,9 s (M) e in 12,0 s (A). Ripresa da 40 km/h in 35,520 s (M) e in 31,325 s (A). Consumi: a 80 km/h 8,65 km/litro (M) e 7,69 km/litro (A); a 120 km/h 6,12 km/litro (M=A); a 140 km/h 5,14 km/litro (M) e 5,80 km/litro (A); a 180 km/h 4,19 km/litro (M) e 3,20 km/litro (A). COMPORTAMENTO SU STRADA: Il motore è la parte meno riuscita di questa ottima vettura: ha un funzionamento regolare agli alti regimi, ma a quelli più bassi si avvertono vibrazioni e rumorosità fastidiose. Le velocità massime coincidono con quelle dichiarate dalla casa e sono adeguate al tipo di vettura: si raggiungono agevolmente. Buone le doti di accelerazione nella versione con cambio manuale, discrete in quella automatica: si tratta di valori praticamente corrispondenti a quelli della 130 berlina. Ripresa apprezzabile dalle basse velocità, i risultati migliori si ottengono col cambio automatico. Il consumo è la vera nota negativa della 130 coupè: è notevole a tutte le velocità e la versione con cambio manuale permette un miglioramento appena avvertibile. Freni ottimi in rapporto al peso e alle dimensioni della vettura: tutto bene anche nell'automatica, naturalmente più sollecitata nella frenata. Ridotto lo sforzo al pedale. Il cambio automatico previsto di serie ha buone qualità, ma è un pò troppo brusco negli innesti; più sportivo e preciso il cambio manuale ZF ex Fiat Dino offerto a richiesta, ma forse meno adatto alle caratteristiche di granturismo della 130. Lo sterzo è leggero e molto maneggevole grazie alla servoassistenza di serie, ma esige attenzione nella guida veloce a causa di una certa insensibilità al limite; buono il diametro di sterzata. Confort di marcia appena discreto, con sospensioni rigide pensate in chiave sportiva e rumorosità elevata agli alti regimi; contenuto il rollio in curva. La tenuta di strada è una delle migliori doti della 130: generalmente neutra e sottosterzante, solo alle alte velocità e sul bagnato impone di prestare attenzione nel manovrare lo sterzo, perchè possono verificarsi scappate di coda pericolose; ancora più prudenza con l'automatica, che a causa degli innesti del cambio un pò bruschi può riservare sgradite sorprese. CORPO VETTURA: Carrozzeria coupè a due porte, lunghezza massima di 4,84 cm e larghezza pari a 1,76 cm. Abitacolo con cinque posti a disposizione, bagagliaio con capienza di 430 dmc. Dotazione di serie comprensiva di: servosterzo, volante regolabile in altezza e inclinazione, sedili anteriori regolabili in altezza e nell'inclinazione continua degli schienali, bracciolo posteriore centrale estraibile, apertura porta destra comandabile dal posto di guida, deviatore avvisatore acustico città-strada, tergicristalli con temporizzatore, strumentazione con contagiri elettronico, termometro e manometro olio, amperometro e spia freno a mano inserito con cicalino di avvertimento, bocchette di areazione per i posti posteriori, luci di segnalazione rosse sulle portiere, alzacristalli elettrici, cristalli atermici azzurrati, lunotto termico con resistenze elettriche invisibili, luci di retromarcia. A richiesta: accensione elettronica, appoggiatesta per i sedili anteriori, selleria in pelle naturale, condizionatore d'aria, autoradio con antenna elettrica, autoradio stereo mangianastri con antenna elettrica, verniciatura metallizzata. Gamma colori: avorio (interno velluto rosso, pelle rossa); beige (interno velluto rosso o beige, pelle rossa o beige); viola scuro (interno velluto beige, pelle beige); bleu scuro (interno velluto rosso o beige, pelle rossa o beige); alluminio metallizzato (interno velluto rosso o bleu, pelle rossa o bleu); grigio scuro metallizzato (interno velluto rosso o beige, pelle rossa o beige); bleu medio metallizzato (interno velluto beige o bleu, pelle beige o bleu).
  2. Da qualche giorno a far compagnia alla Fulvia c'è una rossa tutta lucida...
  3. Festival di primavera per la Fulvia Coupè... Quarant'anni fa...
  4. Provata la Fulvia con i Melber: nessun problema di interferenza con i passaruote, sterzo molto più leggero, tenuta di strada notevolmente migliorata... Sono innamorato di questa macchina, posso dirlo?
  5. Che cos'è precisamente l'ET? Da quello che ho capito quindi non tutte le ruote da 6J sporgono allo stesso modo dalla carrozzeria?
  6. Riposo pomeridiano di due generazioni Lancia...
  7. Eccola qui... Sulla II serie non dovrebbero grattare, dato che l'altezza da terra è maggiore rispetto alla I serie, dal caratteristico assetto seduto. La mia Fulvia, in particolare, non ha di questi problemi date le sospensioni e gli ammortizzatori nuovi di zecca. Piuttosto, è stata la larghezza dell'impronta a terra a sconcertarmi inizialmente: la vettura ha completamente cambiato faccia! Solo ora comincio a farci l'ochhio...
  8. Piccolo aggiornamento: ho acquistato quattro, passatemi il termine FAVOLOSI, cerchi in lega Melber misura 6Jx14 con pneumatici 185/65 per la mia Lancia Fulvia Coupè. Non vedo l'ora di montarli!
  9. Ma va! I cerchi di serie della Giannini erano quelli stampati della 126 normale e della 500 R! A richiesta potevano essere montati quelli in lega che monta la rossa targata Bergamo, gli unici originali! I cerchi di questa gialla sono quelli della Personal uscita nel '76, inoltre non sono corretti nè la mascherina anteriore, nè lo specchietto, ne i sedili con i poggiatesta, almeno fino a clamorose smentite da parte di qualche espertissimo...
  10. Per ora della Giannini 126 ho solo questa foto, ed era anche sporca... La Delta è una 1300 primissima serie del 1980, nera, targhe originali, fendinebbia Siem gialli, carrozzeria in ordine e interni integri anche se da ripulire da cima a fondo...
  11. La 126 GP, a livello estetico, credo che di diverso dalla normale avesse lo stemma Giannini sul musetto e sul cofano motore, in aggiunta alle scritte Giannini e 126 GP sempre su quest'ultimo. Completavano l'allestimento i cerchi in lega (forse optional), lo scarico maggiorato, il volantino sportivo e la leva del cambio più corta con pomello dotato sempre di stemma Giannini. A richiesta sembra fossero disponibili un cruscotto con strumentazione più completa i fendinebbia rotondi. Delle strisce colorate non ho proprio notizie, ma può darsi che fossero vendute in kit.
  12. Dunque, ho verificato sia sul libretto che sulla targhetta punzonata nel vano bagagli anteriore: si tratta di una Giannini 126 GP originale. Oltretutto ho scoperto che è stata immatricolata l'11 ottobre 1973, e dal mio Quattroruote di agosto '73 risulta che a fine estate questo modello non era ancora entrato a listino, ragion per cui ho ben da pensare che si tratti di uno dei primissimi esemplari prodotti! La meccanica è in ordine, ma la carrozzeria è un pò malconcia, anche se sono presenti i rarissimi cerchi in lega originali... Sul web si trova pochissimo di questa vettura, le poche in vendita sono repliche Giannini, o, se sono originali, appartengono alla serie Personal 4 post'77, che di sportivo aveva ben poco... In aggiunta a ciò noto che queste Giannini sono spesso stracariche di orpelli e decorazioni di dubbio gusto, quando invece suppongo che l'allestimento di serie fosse piuttosto sobrio, come accadeva per le A112 Abarth, dall'estetica sì sportiva, ma sempre abbastanza misurata.
  13. Ciao e benvenuto! Prima di tutto una precisazione: la Panda nasce nel 1980, e la seconda serie, inizialmente denominata Supernova, esordisce solo nel 1986. In mezzo ci fu spazio per qualche modifica di allestimento: -1981: come optional è disponibile il tetto apribile in tela diviso in due porzioni. -1982: debutta la 45 Super, con quinta marcia e allestimento "lussuoso", con molti accessori di serie (poggiatesta, lunotto termico, tergilunotto...) e frontale con grigliatura orizzontale e marchio Fiat a cinque barre inclinate. - 1983: debutta la 4x4, con trazione integrale a inserimento manuale, maggiore altezza da terra, allestimento tipo Super, motore 965cc da 48 cv della A112 Elite / LX. Debutta la 30 Super, con allestimento quasi identico a quello della 45 S. -1984: al salone di Torino viene presentata la nuova gamma Panda: la 30 L prende il posto della base, seguita dalla CL e dalla S, la 45 base scompare e rimane solo la S, con orologio digitale di serie, coppe argento della Uno S e, a richiesta, le ruote in lega leggera; tutte hanno la mascherina con il logo fiat a cinque barre inclinate. - 1985: debutta la 4x4 Speciale, in colore bianco con tetto apribile, strisce adesive, fari supplementari, interno in panno rosso. Detto questo, per griglie di areazione sotto al parabrezza intendi quelle esterne o quelle interne? Le esterne aveno la grigliatura orizzontale, le interne invece l'avevano verticale.
  14. Quattroanelli

    Info Giannini 126 GP 800

    Ho la possibilità di acquistare in blocco dagli eredi di un anziano meccanico deceduto l'anno scorso una Lancia Delta 1300 nera del 1980 e una Giannini 126 GP 800 rossa del 1974. Se la prima la conosco molto bene, la seconda invece mi è pressochè sconosciuta: qualcuno di voi mi può dare qualche informazione in più? Si tratta di un modello interessante dal punto di vista storico? Grazie!
  15. No! Ce l'avevo già... Trovo abbastanza curioso avere due storiche targate Mantova, essendo questa una città non molto grande...
  16. Avete notato la "concittadina" mantovana davanti alla Beta?
  17. Eppure Quattroruote nella presentazione parlava di "grigio argento metallizzato"... In Fiat devono essersi accorti che col metallizzato la 126 sarebbe venuta a costare troppo e allora hanno ripiegato sul grigio pastello: a stò punto però la denominazione corretta sarebbe stata "Grey".
  18. A me piacciono tanto le 126 serie speciale, Black e Silver, Brown e Red: davvero eleganti e molto ben rifinite all'interno!
  19. Anche mia nonna aveva una 126, ma era una 650 Personal 4 del 1978, in colore blu Lord con l'interno in fintapelle tabacco. L'ha tenuta fino al 1987, quando ha preso una Panda 750 rossa, che c'è ancora, al contrario della nonna...
  20. Lo specchietto non l'avevo notato e mi associo a Mazinga nel dire che è stonato perchè troppo massiccio in rapporto all'insieme della carrozzeria (ma stava male anche sulla FSM/Bis...). Molto bello, invece, il tappo carburante cromato, ha anche la chiave?
  21. Sei di Urgnano tu? Sai quanto voleva di quella Beta?
  22. Carinissima, e anche del primo anno di commercializzazione, dato che la 126 fu presentata al Salone di Torino nel novembre del 1972. Caratteristico il colore verde Palude, molto richiesto anche su altre Fiat del periodo (127 e A112): personalmente preferisco tonalità più vivaci come il giallo Tufo, il rosso Corallo o l'azzurro Farfalla, perchè esaltano il carattere simpatico della 126. Effettivamente l'insieme paraurti-fascioni non è originale, ma a mio avviso nemmeno stona a livello estetico, oltre ad avere dalla sua un'indubbia funzionalità, spece se l'auto viene utilizzata in città: piuttosto che vedere certe lame cromate martoriate di colpi e tutte storte è preferibile la plastica! Se vuoi riportarla all'originalità vai tranquillo, l'unico fastidio, a livello economico, è dato dall'intervento sulle fiancate per eliminare i buchi delle viti dei fascioni.
  23. Mio zio ha in garage quattro cerchi in lega della sua Seat Ibiza 1500 GLX che comprò nel 1985, poi demolita. Li ho visti senza pregiudizio e vi dico che non mi sono affatto dispiaciuti (purtroppo non ho avuto la possibilità di appoggiarli alla Beta perchè lontana). Con le opprtune modifiche alle coppette nere centrali marchiate Seat, dite che ci starebbero male sulla mia? L'attacco è Fiat (4x98), la misura e 5,5 x 14. Considerate anche che li avrei in regalo...
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