Dopo il Canada e la Spagna, sono divenuti quattro i paesi che hanno approvato una legge che equipara l'unione tra persone dello stesso sesso al matrimonio. E sono sempre più numerosi i casi di predicatori che, qua e la per il mondo, vengono accusati di incitazione all’odio per aver condannato la pratica omosessuale. Certo è difficile per noi stabilire se nelle omelie incriminate siano stati effettivamente usati toni rabbiosi dove non si è distinto il peccato dal peccatore. Sta di fatto che, così come è concepita, questa norma lascia ampia discrezionalità al giudice che deve decidere se le cose dette dal pulpito possono esporre ad atteggiamenti di intolleranza o discriminazione coloro che si dichiarano omosessuali.
Premesso che la chiesa è chiamata ad amare e usare misericordia verso il peccatore, (Giovanni 12:47 E se uno ode le mie parole e non crede, io non lo giudico; perché io non sono venuto a giudicare il mondo, ma a salvare il mondo.) quale che sia il suo peccato, e che non è compito della chiesa condannare, ma offrire il perdono mediante la fede nella Parola di Dio ed il ravvedimento, e offrire speranza.
Resta però il fatto che la Bibbia condanna senza mezzi termini la pratica omosessuale,come dimostrano le Scritture:
Levitico18 “22 Non avrai relazioni carnali con un uomo, come si hanno con una donna: è cosa abominevole.
Romani 1 “25 Essi che hanno cambiato la verità di Dio in menzogna e hanno adorato e servito la creatura, al posto del Creatore che è benedetto in eterno. Amen. 26 Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami, poiché anche le loro donne hanno mutato la relazione naturale in quella che è contro natura. 27 Nello stesso modo gli uomini, lasciata la relazione naturale con la donna, si sono accesi nella loro libidine gli uni verso gli altri, commettendo atti indecenti uomini con uomini, ricevendo in se stessi la ricompensa dovuta al loro traviamento. 28 E siccome non ritennero opportuno conoscere Dio, Dio li ha abbandonati ad una mente perversa, da far cose sconvenienti,
I Corinti 6, “9 Non sapete voi che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non v’ingannate: né i fornicatori, né gli idolatri, né gli adulteri, né gli effeminati, né gli omosessuali, 10 né i ladri, né gli avari, né gli ubriaconi, né gli oltraggiatori, né i rapinatori erediteranno il regno di Dio. 11 Or tali eravate già alcuni di voi; ma siete stati lavati, ma siete stati santificati, ma siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù e mediante lo Spirito del nostro Dio. 12 Ogni cosa mi è lecita, ma non ogni cosa è vantaggiosa; ogni cosa mi è lecita, ma non mi lascerò dominare da cosa alcuna.”)
1 Timoteo 1 “8 Or noi sappiamo che la legge è buona, se uno la usa legittimamente; 9 sapendo questo, che la legge non è stata istituita per il giusto, ma per gli empi e i ribelli, per i malvagi e i peccatori, per gli scellerati e i profani, per coloro che uccidono padre e madre, per gli omicidi, 10 per i fornicatori, per gli omosessuali per i rapitori, per i falsi, per gli spergiuri, e per qualsiasi altra cosa contraria alla sana dottrina, 11 secondo l’evangelo della gloria del beato Dio, che mi è stato affidato).
Questo peccato risulta particolarmente odioso agli occhi di Dio al punto da averlo spinto a distruggere due note città, dove questo peccato era largamente praticato, Sodoma e Gomorra. Da allora la pratica omosessuale viene anche definita Sodomia.
Questo però non giustifica atteggiamenti violenti, ne discriminanti nei confronti di chi sceglie di continuare a vivere nel peccato.
I Corinti 5 - 9 Vi ho scritto nella mia epistola di non immischiarvi con i fornicatori, 10 ma non intendevo affatto con i fornicatori di questo mondo, o con gli avari, o con i ladri, o con gli idolatri, perché altrimenti dovreste uscire dal mondo. 11 Ma ora vi ho scritto di non mescolarvi con chi, facendosi chiamare fratello, sia un fornicatore, o un avaro o un idolatra, o un oltraggiatore, o un ubriacone, o un ladro; con un tale non dovete neppure mangiare.
Occorre però ricordare che c’è un altro peccato peggiore di questo, di cui però poco si parla: l’incredulità.
Matteo 11 “23 E tu, o Capernaum, che sei stata innalzata fino al cielo, sarai abbassata fino all’inferno, perché se in Sodoma fossero state fatte le opere potenti compiute in te, essa esisterebbe ancora oggi. 24 Pertanto io vi dico che nel giorno del giudizio la sorte del paese di Sodoma sarà più tollerabile della tua".
L’incredulità è alla base di ogni peccato c’è, ed il rifiuto della grazia offerta da Dio preferendo il peccato.
E che la chiesa ha il dovere di mettere in guardia il peccatore dai rischi che la sua condotta comporta, con la separazione da Dio e l’eterna condanna:
Ezechiele 3 “17 "Figlio d’uomo, io t’ho stabilito come sentinella per la casa d’Israele quando udrai una parola dalla mia bocca, li avvertirai da parte mia. 18 Se io dico all’empio: "Certamente morirai" e tu non l’avverti e non parli per avvertire l’empio di abbandonare la sua via malvagia perché salvi la sua vita, quell’empio morirà nella sua iniquità, ma del suo sangue domanderò conto a te. 19 Ma se tu avverti l’empio, ed egli non si ritrae dalla sua empietà e dalla sua via malvagia, egli morirà nella sua iniquità, ma tu avrai salvato la tua anima.”
Tenendo sempre ben presente che Dio odia il peccato, ma ama il peccatore.
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