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mariola

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Risposte pubblicato da mariola

  1. tra qualche mese dovrò fare una scelta non facile, sto già guardandomi in giro adesso e chiedo consigli.

     

    Innanzitutto le auto presenti in famiglia oggi, famiglia composta da tre persone, io, mia moglie e un figlio di quasi 13 anni:

    1) mia auto, Honda Civic Tourer diesel 1600 immatricolata marzo 2016, acquistata novembre 2016 con 7000 km, attualmente ha 166.000 km circa, è l'auto che dovrò sostituire, a ottobre o novembre termina il finanziamento, per allora avrà circa 180.000 km a occhio.

    2) auto di mia moglie, Skoda Fabia SW del 2009 benzina 1000, circa 20.000 km, era l'ultima auto di mio padre che, molto anziano, non la guidava quasi mai, dopo che è mancato è stata intestata a mia moglie, questo spiega il basso chilometraggio

     

    Uso dell'auto:

    in città di regola ci spostiamo con un'auto sola, quella di mia moglie, a meno che nell'arco della giornata di lavoro io non abbia esigenza di andare fuori città in macchina, cosa che accade (come spiego dopo) senza una regola e una periodicità precisa; in questi casi partiamo con due auto.

    L'uso principale della mia auto consiste negli spostamenti per lavoro, che non sono prevedibili e programmabili con grande anticipo, può capitarmi di andare con l'auto in quasi tutte le città del nord e in molte del centro, uso il treno solo se devo andare in alcune città poste sulle direttrici Venezia - Torino e Venezia - Roma, molto raro che faccia spostamenti che richiedono l'aereo.

    Nell'ultimo anno, per esempio, mi è capitato, escludendo le destinazioni entro i 100 km, di andare in auto da Padova a Udine. Forlì, Tolmezzo, Brescia, Trieste, Trento, Feltre, Gorizia, Mantova, tutti percorsi effettuati con andata e ritorno in giornata, quindi tra i 300 e i 500 km  in un giorno, quasi sempre autostradali.

    Non è poi raro che per un fine settimana o un ponte possa percorrere dai 150 ai 300 km (di andata, ed altrettanti di ritorno) per raggiungere la mia destinazione, anche in questo caso sono viaggi del tutto o in gran parte autostradali.

    In totale comunque percorro, a seconda di dove si spostano i miei lavori, tra i 25 e i 35.000 km l'anno, per lo più in autostrada, con le modalità sopra descritte; non mi aspetto che diminuiscano negli anni a venire.

    A questo si aggiunga che con la mia auto traino un carrello con il gommone, non si tratta di un uso intenso (2-3.000 km l'anno, inclusi nel totale sopra indicato), ma condiziona pesantemente le scelte, la prossima auto deve avere una capacità di traino del rimorchio frenato tassativamente di almeno 1300 kg, più sono meglio è.

    E' per questa vincolante esigenza di trainare che nel titolo ho scritto che cerco un trattore (si, ok, anche per attirare l'attenzione).

     

    Non vanno bene le auto elettriche, o ibride (se non microibrido), visto il tipo di uso che ne faccio (prevalenti autostrada e traino) il maggior costo di una ibrida non sarebbe giustificato dal risparmio di spesa; inoltre si tratta di motorizzazioni negate per il traino. Infine avrei spesso bisogno di una bella ricarica tra l'andata e il ritorno nei viaggi giornalieri, e le postazioni di ricarica ad oggi non sono abbastanza diffuse.

    Sono abituato a disporre di un bagagliaio grande e ho la tendenza innata a spostarmi, specie per vacanze, portando via di tutto, sono 25 anni che scelgo SW/monovolume/SUV (con bagagliaio grande).

    Credo che l'auto giusta per me sia un diesel SW, o, se il consumo autostradale non cresce troppo, anche un Suv o monovolume.

    Preferisco, per questione di gusti, il cambio manuale, sarà meno comodo, ma a me piace (preferenza non tassativa peraltro); nonostante il traino non ritengo importante una trazione 4x4, me la cavo benissimo anche con la attuale, che 4x4 non è.

    Viste le percorrenze deve essere un'auto nuova, o quasi nuova (km0, aziendale, dimostrativa...) con non più di 10.000 km, altrimenti fa troppo in fretta a raggiungere chilometraggi importanti.

    Budget: 30.000 circa di prezzo reale (più il costo del gancio traino), da cui detrarre il valore della mia Honda (secondo autoscout sui 10.000), auto da acquistare con finanziamento in cinque/sei/sette anni, escluse le formule tipo minirata e maxirata finale, non ho convenienza a fare leasing/NLT.

     

    Perchè cambio? perchè dopo i 200.000 km le magagne aumentano, e la mia (peraltro grande macchina, di cui sono estremamente soddisfatto, motore e spazi perfetti!) ci arriverebbe l'anno prossimo, perchè finchè se ne trovano vorrei prendere un altro diesel, visto l'uso che devo farne, perchè vorrei prendere un diesel prima che arrivi la normativa euro7 (2025?), perchè probabilmente sarebbe l'auto da tenere a vita per trainare il carrello, non so se nel 2028-30 si troveranno altre auto nuove con queste funzionalità.

    Nel dare i vostri consigli privilegiate la funzionalità sull'estetica, non sono interessato a spendere per avere un certo disegno delle ruote in lega, preferisco pneumatici di misura più piccola perchè costano meno, ecc... pensate sempre che ho scelto la Honda civic Tourer, eccellente ma decisamente non bella (mia moglie dice che è proprio brutta).

     

    E adesso viene il problema: cosa c'è che risponda a tutte queste caratteristiche sul mercato?

    Io finora ho individuato solo due auto: la Peugeot 308 SW che sta per essere lanciata (diesel 1600 130 cv) e la Skoda Octavia col motore 2.0 e potenza inferiore, apparentemente la prima è più economica a parità di dotazioni.

    Ci sarebbero le coreane Kia e Hyundai, ma il motore diesel ha fama di fiacco e assetato (confermate?).

    Le italiane non hanno nulla nella categoria, Tipo non rimorchia abbastanza, Tonale costerà troppo (e ancora non si conosce la massa rimorchiabile); potrei rinunciare a una SW per la Giulia TD, ma non credo che a fine anno si troveranno ancora KM0 a circa 30.000 euro.

    Mi piacerebbe la nuova C5X, ha un bel prezzo, è bella, dotazioni ricche, ma non c'è diesel, non c'è cambio manuale e il motore 1.2 è improponibile, non ho ancora poi trovato la massa rimorchiabile.

    Le Honda non hanno massa rimorchiabile sufficiente, e così anche le Toyota.

    Le auto della triade costano troppo, e anche le VW con le caratteristiche richieste.

    Pressochè tutte la SUV C costano troppo, dai 35.000 in su

    Restano, mi pare, due alternative:

    1) molto interessante: Suzuki S-Cross, non bella, ma costa poco, specie 4x2, ha fama di auto robusta, ha dotazioni di serie ricche, capiente il giusto, offre pure come optional il gancio traino a un prezzo che è metà del costo usuale (500 euro anzichè 1000), ha la potenza di traino richiesta. Però c'è solo a benzina. Qual è il consumo reale in autostrada? Ipotizzando che benzina e gasolio costino uguali, quanto spenderei in più per i maggiori consumi rispetto a una C sw diesel in 200.000 km?

    2) osare l'impossibile: la nuova - in uscita (ancora non è nota la massa rimorchiabile) - DR 6.0 a gas. pare, dalle foto di presentazione, bella, capiente, con un rapporto prezzo-dotazioni inarrivabile. Però... è affidabile? Quanto consuma davvero? Sarà facile trovare ricambi? E all'estero? Non c'e con cambio manuale... L'ho considerata ma mi lascia molto perplesso.

     

     

    Alternativa sarebbe cambiare tutto. prendere un vecchio gippone usato diesel per il traino (che di regola avviene in periodi non interessati a blocchi della circolazione delle auto più vecchie) e per poche altre occasioni 3-5.000 km l'anno, non importa il consumo, fa poca strada e con il traino i consumi sono sempre alti, e prendere un'auto più piccola per l'uso quotidiano, diciamo per esempio una Tipo Hatchback Diesel, una Skoda Scala, ecc...; budget complessivo lo stesso, circa 30.000 diviso più o meno tra 20.000 per la nuova e 10.000 per il vecchio gippone.

    Quel che mi trattiene è che non avrebbe senso avere tre auto in famiglia, dovremmo vendere la Skoda Fabia che è quasi nuova per i km, ma visti gli anni non vale quasi niente (2-3.000 euro per Autoscout), ma mi pare uno spreco.

    Valutate comunque anche questa alternativa, aspetto pareri, riflessioni, consigli, anche uscendo dai percorsi più battuti.

    Grazie a chi vorrà rispondere.

  2. 6 minuti fa, LucioFire scrive:

    Domanda idiota...

     

    Cosa succede alle ferrari prenotate (e quindi già pagate) che non possono più essere esportate?

    Ferrari da indietro i soldi?

    Non può, c'è l'embargo e comunque la Russia non è più nel sistema Swift.

    Credo che se ne parli a guerra finita ed embargo tolto, intanto le venderanno a qualcun altro in lista d'attesa.

     

     

     

    Che sia la volta buona che dal concessionario trovo una Ferrari KM0? 😂

    • Ahah! 2
  3. 8 minuti fa, KimKardashian scrive:

    Punti di vista ;) l’interno chiaro (come su Giulia) è molto più elegante e lussuoso invece del banale nero

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    Ma se appena piove un poco, o fai una strada polverosa è un disastro, si sporca subito, fai un abbonamento col lavaggio auto (anche interni!).

  4. Le prime idee che mi vengono sono vecchie Mercedes o Volvo, forse di queste ultime trovi anche la versione 4wd, ma penso che comunque una Mercedes anni 90 non tema uno sterrato, se è solo una strada bianca.

    Chiaro che le troveresti già stracariche di chilometri, non so quanto sia saggia la tua scelta, poi vedi tu.

  5. 2 ore fa, stev66 scrive:

    Più che altro considera che auto per auto pre elettronica parliamo di anni 80. 

    Quindi Euro 0. A parte vetusta' e sicurezza, tra poco per legge non potranno più circolare se non in rarissimi casi. 

    Quindi non mi sembra un'idea brillante. 

    Che legge, scusa? Forse mi è sfuggita, non l'ho presente (lo dico senza polemica).

  6. Per una SW benzina io andrei senza molti dubbi sulla Ford Focus, versione active, gìà ben accessoriata di suo, il motore ecoboost ha buona fama (mai provato personalmente).

    Con vernice metallizzata e cambio manuale stai (da configuratore) sui 22k e rotti, con cambio automatico (io non pagherei neppure un euro in più per averlo) sono 2k in più, sempre sotto i 25, da cui poi devi togliere il rientro del tuo usato.

    al di fuori delle SW o la versione Hatchback della Focus (risparmi qualcosa rispetto alla SW) o, per avere qualcosa di più sfizioso e brillante la Honda Civic (supera i 25k di listino, ma con un km0 o con la scontistica dovresti andare sotto) che ha un bagagliaio enorme per una non SW.

    Io ho la Civic SW Diesel (adesso fuori produzione) ed è una gran macchina davvero, brillante, spaziosa, affidabile.

    occhio solo che i sedili anteriori, sportiveggianti e sagomati, non sono comodissimi se hai le spalle larghe (io ho la 56 di giacca e li trovo stretti, anche se ormai mi ci sono abituato).

    Per mia esperienza quando ti sposti con bimbi piccoli e fai almeno una notte fuori lo spazio non è mai troppo, non tanto per l'ovetto/seggiolino (dietro il passeggero normalmente ci sta), quanto per tutto il resto dell'ambaradan, Passeggino, lettino, scaldabiberon, pannolini, sterilizzatore biberon, ecc...

     

  7. Proposta un po' fuori dal coro, prova a considerare la Honda Civic, purtroppo non vendono più l'ottimo Diesel 1.6 che è montato sulla mia, ma anche con i motori a benzina consumi poco e hai prestazioni brillanti, e pure le doti di guida sono eccellenti, credo non inferiori alla Giulietta (che non ho mai provato).

    E' a fine serie, tra poco dovrebbe arrivare la prossima, possibile che tu possa spuntare un buon prezzo.

    Certo la linea è particolare, può anche non piacere.

     

  8. E' un pezzo, da prima del covid, che mi aspetto una inflazione importante, diciamo più alta di quella degli anni '70, anche se (forse!!!) non a livello dell'inflazione tedesca dei primi anni 20.

    Se ci pensate sono anni che, con le politiche antirecessive di USA e UE, aumenta rapidamente il circolante senza che salgano i prezzi nonostante l'offerta non sia cresciuta in proporzione.

    E' una eccezione alla legge fondamentale dell'economia per cui se aumenta la liquidità a parità di offerta aumentano i prezzi.

    Non è facile individuare la causa del mancato aumento, probabilmente (detto da non economista), la maggiore liquidità (almeno per la maggior parte) non si è trasformata in una maggiore domanda di beni o servizi, ma è rimasta all'interno del circuito finanziario.

    Però non può durare all'infinito, e adesso le condizioni ci sono tutte, calo dell'offerta, aumento della domanda, aumento del circolante.

    Se ho ragione sarebbe ora il momento giusto per stipulare un mutuo a tasso fisso, e/o aspettare che l'inflazione esploda per poi estinguere un mutuo in corso grazie alla Bersani pagando un capitale svalutato.

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  9. 59 minuti fa, Damynavy scrive:

    Per me un meccanismo così potrebbe funzionare davvero.

    Un solo dubbio: nel video i pianali sono pulitissimi, ma fango, neve, polvere ecc... potrebbero impedire un corretto funzionamento.

    Penso anche però che una squadra di buoni ingegneri troverebbe rapidamente una soluzione  (basterebbe lavare il pianale con un getto ad alta pressione prima di iniziare il cambio?)

  10. On 25/9/2021 at 19:29, tonyx scrive:

    anche no...

     

    è così difficile capire che sono due cose totalmente diverse?

    un conto è cambiare un oggetto delle dimensioni di una pentola e dal peso di un fardello di 6 bottiglie, un conto è cambiare un oggetto 2 metri x 1.5 che pesa 500kg, oggetto che rendere swappabile crea notevoli svantaggi strutturali, abitativi, economici al automobile che lo ha.

     

    come quel azienda le cui citycar elettriche, che non ricordo il nome, pensano di mettere pacchi batterie sostituibili nel bagagliaio e sul tetto, anche solo a pensare di mettere un pacco batterie sul tetto bisogna essere proprio imbecilli a livello automotive.

     

    non è che perché sono elettriche allora il primo ingegnere elettronico di turno si mette a fare di testa sua, mandando a quel paese 100 anni di innovazioni e graduali miglioramenti nel rendere l' automobile (non mi riferisco alla propulsione) quella che è oggi.

    fare automobili quadrate, con le ruote ultramega ribassate che puoi contare i sassolini di ghiaia a cui passi sopra, pesanti, con il manubrio al posto del volante perché fa figo, con la batteria sul tetto così ti ribalti alla prima rotatoria presa allegramente: non è evoluzione, è INVOLUZIONE

     

     

    Mica è necessario porre le batterie sopra il tetto...

    Immagina moduli di batterie standard grandi (per esempio )80x80 cm e spessi 10 cm, da porre in uno spazio ricavato tra il telaio di tipo skateboard e la cella abitativa, accessibili attraverso sportelli e sostituibili solo attraverso un apposito macchinario in dotazione a ogni postazione della stazione di servizio.

    Esteticamente questo "gradino" di 12-15 cm tra il pianale e la portiera non sarà bello, ma è l'unica controindicazione che riesco ad immaginare.

    Poi una auto  può avere sei batterie (due per lato, sportelli in corrispondenza delle portiere, più una davanti e una dietro) se della taglia delle Tesla, o meno se più piccola, al limite anche una sola per una citycar tipo la nuova Ami.

    E' solo una delle ipotesi possibili, quella che io (che non sono nessuno) immagino, e credo anche che costruire un "distributore" di ricarica costi meno che avere centinaia di prese sparse, di regola questi impianti sono più efficienti.

    L'importante è creare uno standard, come standard sono il numero di ottano della benzina, la forma e il diametro delle pompe...

     

  11. più che l'effetto economico da questo rincaro mi aspetto un effetto psicologico.

    Neppure durante la crisi del 1973 i prezzi del carburante sono cresciuti del 40% in un mese, adesso mentre il prezzo dell'energia elettrica sale a razzo quello di benzina e gasolio resta fermo o quasi.

    Secondo me ci sarà un grosso contraccolpo psicologico sull'acquisto di auto elettriche (o plug-in) nel timore che il risparmio in termini di costo del "pieno" sia vanificato dagli aumenti di prezzo dell'energia elettrica.

    E il timore durerà molto a lungo se il mercato dell'energia elettrica si dimostrerà costantemente più volatile di quello dei carburanti fossili.

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  12. Io ho una Honda Civic Tourer 1.6 diesel.

    Gran macchina, motore parco e brillante, ottima tenuta di strada, con tutto lo spazio che serve, problemi meccanici zero, considera che ci faccio circa 30.000 km l'anno.

    Una sola nota, per i miei gusti i sedili anteriori non sono comodi, intanto io preferisco sedili meno rigidi, più "poltrona", poi se sei di taglia robusta (io sono 1,82 x 90 kg) sono un po' piccoli, sono ben sagomati ma io ho le spalle larghe e ci sto strettino.

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  13. 12 ore fa, tonyx scrive:

    tesla l' aveva sperimentato agli albori ma i costi logistici, di infrastrutture e personale rendono decisamente più costoso di una ricarica, si parlava di circa 50 dollari per lo swap batteria (ma non erano le batteria da 100kw e sono passati un po di anni, oggi come oggi per 100kw sarebbero sui 60 dollari come minimo).

    le batterie poi bisogna anche trasportarle tra una stazione e l' altra, è improbabile che ci sia sempre lo stesso numero di pacchi batteria in entrata e in uscita in ogni stazione di swap

    cioè capisci che 60 dollari per lo swap batteria per farci 500km è bello caro, è caro anche per gli standard europei dove il carburante costa parecchio di più che negli usa, con la benzina a 70 euro cent al litro, con un veicolo con consumi ragionevoli fai molto più di 500km con 50€

    e parliamo degli usa, dove l' energia elettrica per ricaricarle costa comunque meno che in europa (occidentale), quindi il prezzo da noi sarebbe ancora più caro e alla fine chi te lo fa fare se devi spendere di più a fare uno swap di batteria che un pieno di carburante?

     

    inoltre, ultimo ma non ultimo, la tendenza è usare le batteria come elementi strutturali del auto, per ottimizzare spazi e pesi ma capisci che a quel punto renderle swappabili non è più possibili

     

    cioè non è come uno scooter elettrico che apri uno sportello e sfili fuori quei (20kg?) di pacco batteria a mano, sulle elettriche decenti c' è anche il circuito termico a liquido, etc...

    Non capisco il discorso del trasporto batterie, ad ogni swap il "distributore" riceve una batteria scarica e ne consegna una carica, il conto è sempre pari, purchè ovviamente il "distributore" ricarichi le batterie che riceve (non è difficile: se una ricarica, per esempio, durasse al massimo 5 ore - 300 minuti - e uno swap richiedesse 3 minuti un distributore con 100 batterie ne avrebbe sempre almeno una carica).

    Occorre, questo si, che le batterie non siano elementi strutturali, che si definisca una batteria standard (come peraltro sono standard le caratteristiche della benzina e persino del tubo della pompa) e che si definisca un meccanismo standard di estrazione/introduzione della batteria (dubito che possa essere tecnicamente troppo difficile).

    Considera poi che è più facile installare (relativamente) pochi distributori che una miriade di colonnine, che di regola gli impianti più grandi sono più efficienti, e soprattutto che non riesco ad immaginare un altro modo per superare il problema dell'autonomia e dei tempi di ricarica.

    Ultima cosa, come hanno calcolato quei 50 dollari? perchè un conto è un sistema per poche auto di un'industria nascente, altro un sistema generalizzato. Come hanno computato le economie di scala?

  14. 2 ore fa, KimKardashian scrive:

    I supercharger o le colonnine potrebbero essere roba vecchia più velocemente del previsto, in Cina già vi sono centinaia di stazioni Battery Swap che in 60 secondi ti smontano e rimontano una batteria (Nio) e altri (Geely e JAC/VW) in poco più di due minuti . Ovviamente si tratta sia di strutture ex novo che pompe di carburante cittadine riconvertite. E la Cina (ma anche in India con Piaggio) sta investendo propria sulla riconversione delle pompe.

    Sono da anni un sostenitore (a livello di chiacchiere da bar/chat) del battery swap, puoi per favore fornirmi le tue fonti?

  15. Quello che mi lascia perplesso delle scelte della commissione europea è l'indifferenza con cui vuole impattare sulla vita di ogni giorno.

    Una parte importante del processo di sviluppo degli ultimi 150 anni consiste nell'aumento della velocità di circolazione.

    Fino alla scoperta del telegrafo il modo più veloce per comunicare una notizia era mandare un corriere a cavallo, poi dopo il telegrafo abbiamo avuto il telegrafo senza fili, il telefono, la radio, la televisione (e 50 anni fa le connessioni intercontinentali erano rare e complesse), adesso con internet le notizie, le parole, le idee circolano istantaneamente in tutto il mondo.

    Così anche per la circolazione delle persone, si è passati di nuovo dal dorso di cavallo e le navi a vela alle navi a vapore, al treno all'aereo; le auto hanno consentito la circolazione individuale di ciascuno, senza la necessità di fare ricorso ai mezzi di trasporto collettivi, e fino a circa 10-15 anni fa il trend era di rendere sempre più accessibile a tutti gli spostamenti individuali, con auto migliori che almeno in proporzione costavano meno.

    Voler invertire questo trend equivale a una deliberata volontà di peggiorare il tenore di vita delle persone, di cercare di riportare indietro l'orologio del progresso, niente in contrario all'elettrico, ma non sulla pelle della classe media e soprattutto dei ceti popolari.

    La mia impressione è che la commissione da una parte sopravvaluti il contributo del traffico automobilistico alla produzione di CO2, dall'altra sottovaluti i costi sociali della riduzione della mobilità individuale.

     

    Sotto tutt'altro aspetto resto dell'idea che se caricare le batterie è troppo lento l'unica soluzione è poterle cambiare, occorre ovviamente prima definire una batteria standard e un metodo standard di sostituzione, ma non mi pare una gran difficoltà in confronto a tutto ciò che viene fatto per introdurre la mobilità elettrica.

    Qui sul forum una volta ne avevo parlato e qualcuno aveva trovato il paragone giusto: come si cambiano le bombole di gas (quelle che si usano per alimentare la cucina dove non c'è ancora la rete del gas in strada).

    L'altra alternativa può essere una soluzione tipo filobus sulle autostrade, mentre l'auto compie i tragitti lunghi non consuma l'energia contenuta nella batteria, anzi la ricarica.

    Ho visto in questo thread camion con il trolley a pantografo, ho letto che alcune case stanno provando a introdurre il battery swap, ho l'impressione che si tenda a sottovalutare i problemi della ricarica rapida e sopravvalutare i problemi di queste altre tecnologie.

     

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  16. Una cosa importante: adesso avrai, immagino, la assicurazione RCA in classe 1, ma se la disdici perché con il NLT passi all'assicurazione della società di noleggio il giorno in cui vorrai tornare ad avere una vettura intestata a te ti ritroverai in classe 14, a meno che tu non possa avvalerti della Bersani rispetto alla classe di un familiare convivente.

    Per questo, e non solo, tornare indietro non è facile.

    Pensa per esempio che questa volta magari con la tua auto vecchia ti pagherai l'anticipo, ma la prossima volta non potrai farlo e dovrai cacciare i 5000 di tasca tua.

    Io faccio circa 30.000 km l'anno e ho concluso che l'opzione migliore, almeno con le mie percorrenze, è acquistare un'auto km0-semestrale-aziendale con finanziamento a 6 o 7  anni con incluso furto incendio atti vandalici eventi atmosferici cristalli, eventualmente anche kasko mini o full (non la RC).

    Finito il finanziamento cambio auto dando dentro la vecchia, che è ormai sui 180-200.000 km, e comincio un nuovo ciclo.

  17. 15 ore fa, Wilhem275 scrive:

    E aggiungo: perfino con i treni si era tentata la strada delle batterie al posto del diesel, da fine '800. C'è stato qualche tentativo regolare in Germania negli anni '40, oggi si fa qualcosa in Giappone.

     

    Già allora, come per le auto, sapevano benissimo che costruzione e manutenzione sono estremamente più semplici.
    Si sa dalla notte dei tempi che un filobus ha una vita utile molto più alta, anche doppia, rispetto ad un autobus.

     

    Questi biroccini qui hanno prestato servizio regolare dal '55 al '95:

     

    515-800-79-01.jpg

     

     

     

    E' esattamente così che funziona la mia :mrgreen:

    Pare assodato che il problema delle auto elettriche siano le percorrenze autostradali. 

    Chiedo a chi ne sa più di me, si è mai pensato di dotare le sole autostrade di sistemi tipo filobus (vuoi con cavo aereo vuoi con cavo interrato) per far sì che i veicoli viaggino in autostrada senza consumare la batteria e magari anche ricaricandola?

    Il passo successivo potrebbe essere (ma qui andiamo nel futuro lontano) una guida centralizzata computerizzata delle auto connesse al cavo elettrico. 

    Imposti la destinazione e il sistema ti porta fino all'uscita regolando velocità, distanze, frenate, accelerazioni, ecc..., si ottimizzerebbero i tempi di trasporto. 

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