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mariola

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Risposte pubblicato da mariola

  1. 3 minuti fa, Auditore scrive:

    Il segmento A saluterà Adam e Karl in questo 2019; sarà una coincidenza ma in questo modo possono lasciare campo libero a 500 e Panda senza buttare soldi in brutte copie di bestseller.
    Il segmento B è già ben presidiato, si potrebbe aggiungere la nuova Punto più i vari crossover (B-Suv alfa ecc.)
    Il segmento C è quello che subirà il rinnovamento più importante. Potrebbero pensare ad un trio 308-Astra-Giulietta (magari Delta) cercando di posizionarsi in tutte le fasce di prezzo.

    Per i segmenti superiori è tutto da vedere a lungo termine

    Personalmente non vedo la necessità di fare una nuova punto, C3, 208 e Corsa bastano a coprire il segmento B; similmente Astra e 308 bastano per il segmento C, semmai, al massimo, la Fiat può restare come semilow cost con la Tipo; meglio non fare Giulietta se non (a lungo termine) come premium.

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  2. Secondo me dismetteranno (entro due-tre anni) Adam e Karl per lasciare il segmento A a 500 e Panda.

    Mokka è un po' un duplicato di Crossland e credo sarà dismessa.

    Le altre resteranno fedeli alla politica di Tavares di coprire tutti i segmenti.

    Anche a livello di immagine ci sta: gli italiani sono famosi per saper fare bene le auto piccole (500, Panda) e le sportive (Alfa, Maserati), in quei segmenti un concessionario Opel (Vauxhall in GB) può offrire 500, Panda, Alfa varie senza perdere di immagine.

    Provate a immaginare cosa vuol dire per Alfa disporre in Gerrmania (o in GB) di una simile rete di vendita e assistenza...

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  3. 21 minuti fa, AndreaB scrive:

     

    Temo che, a tendere, il marchio Fiat diventerà una sorta di Vauxhall italiana (5oo a parte).....

    Non proprio per me.

    Proviamo a ragionare, separando i marchi europei da quelli americani.

    Vauxhall non è un marchio davvero, è solo un nome appiccicato alle Opel in Gran Bretagna, come marchio Opel e Vauxhall contano uno, non due.

    Lancia perde definitivamente senso, la sua nicchia è esattamente quella di Citroen (e/o DS).

    DS non ha mai decollato, non c'è ragione di buttarci altri soldi.

    Opel va tenuta per non perdere quote nei mercati dell'area tedesca.

    Fiat diventa specialista in auto piccole, segmento A e forse B, 500, Panda, e forse qualche versione cresciuta di 500.

    Peugeot e Citroen segmenti dal B al D, con i rispettivi SUV e (forse) monovolume

    Alfa e Maserati premium, alto di gamma e sportive da C o D in su (notate che non ci sono marchi concorrenti in PSA).

    In pratica i marchi italiani presidiano i segmenti più bassi (Fiat) e alti (Alfa e Maserati) del mercato.

    In mezzo Peugeot, Citroen e Opel.

    Tutto questo non tocca i marchi americani, che continueranno a vendere in europa praticamente solo con Jeep, che offrirà vetture più offroad (almeno in potenza) dei Suv dei marchi europei, come ora.

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  4. 25 minuti fa, HF integrale scrive:

    Dichiarazione del ministro dell'Economia della Francia

     

    Da parte del governo francese, che aveva messo pesanti condizioni nelle trattative con Renault, questa volta sembra ci sia comunque una posizione meno rigida. In una nota il ministero dell’Economia guidato dal Bruno Le Maire sottolinea di seguire "con attenzione e apertura" le discussioni in corso tra i due gruppi dovuta anche al “movimento di consolidamento mondiale del settore nel quale la Francia vuole occupare il posto che le spetta”. Il governo di Parigi promette di difendere occupazione e siti industriali ma nota anche come i negoziati aperti tra PSA e FCA siano la dimostrazione del rilancio fatto da Carlos Tavares con il sostegno dello Stato.

     

    Dichiarazioni del ministro dello sviluppo economico dell'Italia (ministro di seconda categoria):

     

     

    "Stiamo osservando quello che accade, e' un'operazione di mercato, credo sia corretto non rilasciare dichiarazioni su questo tema in questo momento". Lo ha detto il ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, a margine dell'assemblea Ance a proposito della trattativa di fusione in corso tra Fca e il gruppo Psa. alu (fine) MF-DJ NEWS

     

     

    Siamo un paese ridicolo. Non una parola sulla principale industria italiana, sulla difesa dell'interesse del paese, sui nostri stabilimenti e sull'occupazione. 

    Abbiamo una politica ridicola.

    Lo stato francese è socio di Peugeot, lo stato italiano non è socio di FCA.

    C'è una differenza fondamentale, uno parla da socio, l'altro no, e non ci sono leggi che possano impedire agli agnelli di vendere, se vogliono.

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  5. 4 minuti fa, nucarote scrive:

    Se Fiat si associa con un gruppo di marchi generalisti , allora diventerà, almeno per l'europa, l'equivalente della Mini di BMW, quindi solo 500 e forse la Panda posizionata un po più in alto.

     

    Perchè adesso?

    Sopra il segmento A Fiat (inteso come marchio) ha praticamente solo 500 L, 500 X e Tipo.

    L'alleanza con un generalista servirebbe proprio per offrire una gamma completa, sotto questo aspetto Renault era meglio perchè non aveva tre gamme ma una sola.

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  6. Io non sono molto favorevole, ma per motivi diversi.

    Non temo che i francesi comandino, reputo che gli Agnelli/Elkann vogliano restare alla guida del gruppo.

    Penso che ci siano delle belle sinergie, Peugeot ha una gamma generslista/semipremium completa, FCA è piena di buchi, Peugeot darebbe una rete europea di concessionarie importante per la distribuzione di tutti i marchi di provenienza FCA, FCA ha piattaforme di alto di gamma che a Peugeot mancano, ha una posizione importante nelle americhe.

    Fin qui tutto bene, il problema per me è che tre gamme complete generaliste (Peugeot, Opel, Citroen) sono troppe, se poi aggiungiamo da Fiat almeno Panda e 500...

    Ci sarebbe una grave sovrapproduzione e diseconomia, questo mi preoccupa.

    • Mi Piace 3
  7. 22 minuti fa, gianmy86 scrive:

    Io credo che con il suo chilometraggio non gli convenga economicamente il noleggio per 36 mesi.

     

    Considera che un mio caro amico ha ordinato una 3008 GTLine a noleggio per 12 mesi - 30mila km, e gli costerà 300 € + IVA senza anticipo. Con 50k km comunque costerebbe meno del doppio, credo, e dopo un anno cambia auto.

    Certo, non è un marchio "premium" ma un pensierino ce lo farei.

    Difficile che accettino senza anticipo anche sulle auto più costose, e se c'è l'anticipo conviene "spalmarlo" su una durata più lunga.

    Ho provato a girare un po' di  siti di NLT (Arval, Ald), ma non ti lasciano configurare il noleggio, devi chiedere un preventivo...

  8. le domande di base sono: qual è la rata mensile che può/vuole spendere? è vincolato a una particolare società di NLT?

    fatta questa selezione in un caso come il suo, di una persona che "la guida deve distrarlo meno possibile dal lavoro" privilegerei gli adas la connettività e la comodità.

    Quindi comincerei col vedere Quali modelli può avere col suo budget e con tutti gli adas e le connessioni; poi cercherei di capire quale ha il software più user-friendly.

    Poi sceglierei tra le residue.

    Comincia con darci budget mensile e eventuale società, poi ci ragioniamo sopra.

    • Mi Piace 1
  9. 1 ora fa, Felis scrive:

     

    Posso anticiparti che sulla Fabia la versione da 95cv è un po' ruvida nelle partenze da fermo ma quando entra il turbo sorprende, specialmente quelli dietro di te che pensano che hai il 65 cv. ? Guidata a mo' di diesel (cambi marcia poco prima dei 2.000 giri), secondo i consigli dell'indicatore di cambiata, consuma pochissimo se invece si inizia a pesticchiare l'acceleratore le cose cambiano ed anche piuttosto repentinamente. ?

    :shock:

    Io manco il diesel cambio sotto i 2000 giri, tornassi mai al benzina i miei consumi sarebbero un problema...

    • Ahah! 2
  10. 21 minuti fa, AndreaB scrive:

    Una Honda "Picasso" in pratica....

     

    Ci somiglia in effetti.

    Non è bella, ma è profondamente sensata, muso corto, spaziosa dentro, ha quel che serve e pochi fronzoli.

    Vorrei vedere la capienza del bagagliaio e vorrei una vista da dietro.

    Credo che costerà caretta, come la serie precedente, peccato perchè merita (dovessi comprare una segmento B nuova senza problemi di budget sarebbe la mia prima scelta; la seconda credo la nuova Clio)

  11. A me interesserebbe molto, perchè è un po' l'auto che vorrei in concreto, capiente, brillante, buon telaio, non esagerata.

    Peccato che con le mie percorrenze (30.000 annui circa con molta autostrada) serva, anche adesso, un diesel.

  12. 4 metri quindi segmento B massimo.

    Poco appetibili ai ladri, escluderei quindi SUV e rialzate varie, che sono di moda, VW, e forse anche Peugeot e Renault.

    Restano le giapponesi, le coreane, Seat e Skoda (gruppo VW ma non così ricercate), forse anche gruppo Fiat.

    Io andrei di cambio manuale, sia per la preferenza sia per lo stile di guida, niente ibride quindi (che comunque credo siano fuori budget).

    Hai esigenze di spazio (figli, hobby, ecc...?)

    Mi verrebbe da dirti Honda Jazz, Yaris seconda serie, Nissan Note, Skoda Fabia (o Seat Ibiza, dipende quella che ti piace di più).

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  13. Difficile scelta, sulla neve ci vogliono un 4x4 serio e pneumatici con molto battistrada, ma al tempo stesso cercherei una buona tenuta di strada sulla salita non innevata.

    Direi, guardando soprattutto al 4x4:

    Panda 4x4 o cross 4x4 se la cerchi nuova, occhio che costa parecchio più delle altre panda, ma è il 4x4 vero più economico

    Subaru XV poco usata (nuova è fuori budget), più grande, più motore e anch'essa un 4x4 vero da una casa specializzata.

    E' uscita da poco la Suzuki Jimny, ma non ho letto prove su strada, e poi di listino è sui 22, non so se riesci a stare entro i 20 di prezzo reale.

    • Mi Piace 1
  14. 3 ore fa, LucioFire scrive:

    ma scusate...con la caduta del governo,tutte le riforme approvate prima...che fine faranno?

    In linea di principio la caduta del governo non produce effetti.

    In dettaglio occorre distinguere, premesso che "approvate" non è un termine tecnico:

    1) le leggi approvate definitivamente sono leggi in vigore e basta.

    2) le leggi (o meglio i disegni di legge) approvate solo da una camera passano all'altra camera per esame ed eventuale approvazione

    3) i disegni di legge "approvati" dal consiglio dei ministri (cioè le proposte di legge che il governo ha deciso di presentare alle camere) devono essere esaminati, discussi e votati da ciascuna camera.

    4) I disegni di legge annunciati alla stampa ma non ancora deliberati dal consiglio dei ministri non vengono più in esame a meno che il nuovo governo non decida di riprendere in mano il progetto.

     

    Calcola poi che per i disegni di legge in discussione (casi 2 e 3) può essere decisiva la formazione del calendario dei lavori, la nuova maggioranza può decidere di accantonare un disegno di legge in itinere semplicemente non inserendolo in calendario.

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