Quella in neretto è senz'altro la motivazione più importante... mai nessuno sport (a parte il calcio che per me è un gioco, non uno sport...) mi ha coinvolto così tanto.
Io però cerco di evitarlo il traffico, complice pure il fatto che non abito in una grande città, quindi la questione agilità di una "moto leggera" mi tange poco e niente, anche perchè la mia città la ritengo quasi perfetta come organizzazione del traffico, complice il fatto che è stata ricostruita completamente dopo il terremoto del 1915.
Mi diverto da matti a rendere tecnicamente perfetto il mezzo, per quel che può essere perfetto un mezzo poco più che entry level... la mia catena è sempre splendente e oliata, provo soddisfazione a guardarla scorrere mentre pedalo... rovescio della medaglia: come sento qualche rumore (frequentissimi) o c'è qualche altra noia meccanica mi innervosisco, e non poco... per non parlare del fatto che ho spesso da ridire del meccanico ciclista!!
Granturismo devo dire che non è il mio modo di intendere la bici, tant'è che le mie uscite durano raramente più di 2 ore. Preferisco fare meno km a medie sostenute invece che magari una mattinata a "passeggio". Non per niente l'itinerario preferito è una strada in salita a 1 km da casa: scarsi 10 km in salita col cuore a mille e poi giù in picchiata a 70 all'ora (col limite di 30 , quanto vorrei mettessero un velox!!)... la discesa è il mio terreno preferito: sempre alla ricerca della traiettoria perfetta, del limite scivolo non scivolo, compiacendomi di aver scoperto che tiene anche se mi incanto un po' di più (miracoli della Fisica l'equilibrio su ruote così fine a certe velocità) ogni volta tirando un po' meno i freni, cercando sempre di rubare qualche segreto a chi mi sta davanti.
Un altro aspetto meraviglioso del ciclismo che non ho trovato in altri sport è la capacità di non farmi pensare. Vuoi per la fatica quando si pedala, o per la concentrazione quando si è in discesa, quando sono in bici la mente si libera completamente di tutti (o quasi) i pensieri negativi...
edit. Sacrilegio!!! Ho dimenticato un'altra cosa bellissima: lo spirito di "fratellanza" tra ciclisti. Nessuno ti nega mai un saluto per strada, un incoraggiamento, un "vai che è finita"... tante volte mi sono ritrovato a collaborare per km con gente che non avevo mai visto, come fossimo stati amici da sempre... uno sguardo e ci si capisce... e mai una volta che io mi sia fermato e qualcuno che passava non si sia preoccupato per me... Applausi!!!