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Giampi

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Risposte pubblicato da Giampi

  1. On 11/11/2019 at 09:29, stev66 scrive:

    Ai tempi di 159 , lo sviluppo di Brera/Spider costò circa 100 Milioni di euro.

    Di seguito i numeri di produzione della gamma .

    Totali 281.935

    Di cui:

    159 sedan 136.458 (48,4%)

    159 sw.       111.203 (39,44%)

    Brera              21.786 ( 7,72%)

    Spider.            12.488 ( 4,44%)

     

    come sempre, i numeri non mentono e spiegano il perché delle scelte.

    Fonte : Anfia 

    Secondo me i numeri raccontano metà della storia.

    In teoria la coupé esotica alla Brera, dovrebbe emozionarti, entrare nel tuo immaginario finire nei giochi e nei film.

    Poi ovviamente per praticità la maggioranza DEVE comprare la berlina o il SUV.

     

    Detto ciò,I mercato italiano non è per niente esterofilo, il problema è che non è minimamente sufficiente per ammortizzare investimenti in una piattaforma per un veicolo nuovo.

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  2. On 2/11/2019 at 13:42, Scott scrive:

    Domanda da ignorante in materia: questo discorso su impairment/svalutazione non potrebbe essere anche un "artificio" contabile in qualche modo propedeutico alla fusione?
    Almeno io non avevo mai sentito parlare di impairment in precedenza, per progetti "sbagliati" che han richiesto una rivisitazione o la fine precoce, eppure di casi anche recenti ne abbiamo avuti

    ☏ BAH-L09 ☏
     

    Sì.

    L'impairment di solito viene caldamente consigliato dal revisione contabile, o come in questo caso, in sede di due diligence per operazioni straordinarie.

    Detto ciò nelle quotate comunque avviene più frequentemente perché la revisione è più rigorosa.

    Anche Volkswagen ha fatto degli impairement: https://annualreport2018.volkswagenag.com/notes/income-statement-disclosures/cost-of-sales.html

    8 ore fa, stev66 scrive:

    In genere nell'automotive il costo di produzione è circa il 25% del prezzo franco fabbrica , mentre il costo di sviluppo sta tra il 25% ed il 33% dello stesso costo.

    2,5 miliardi è il costo di sviluppo. Diviso 200.000 è uguale a 12.500 euro per ciascun auto venduta, una quota per ora maggiore di quella prevista. ( circa 9000 euro )

    Mi sembra molto molto bassa la tua stima dei costi di produzione.

    Se si prendono i bilanci dei costruttori e si va sul margine operativo lordo diviso per il numero di auto vendute difficilmente si superano i 1000-2000 euro. Solo i brand premium superano questa cifra.

    E siamo molto prima degli ammortamenti (ovvero la quota parte degli investimenti, che includono i costi di sviluppo)

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  3. 45 minuti fa, Parabellum scrive:

    Eppure il segmento C-UV va forte, in tanti ci fanno utili.

    Si trata di trarne linfa per poi riprendere con i prodotti più ambiziosi.

    Per me può essere ragionevole, a patto che poi siano seguiti da E-SUV e qualcosa tipo GTV/Coupè a stretto giro.

     

    Ho fiducia nelle capacità dimostrate da Tavares e nella sua passione per le auto.

    Non credo si lasci scappare l'opportunità Alfa Romeo.

    Sulla carta non fa una piega, ma questa storia sono molti anni che la si dice. 

    E i prodotti di basso livello hanno svalutato completamente il marchio, senza portare nessuna linfa.

  4. Comunque per chiarire il tema impairement, essenzialmente consiste nella svalutazione del valore contabile in quanto ora si prevede che dall'asset Giorgio si porteranno a casa, nel futuro, flussi di cassa attualizzati relativi allo specifico asset inferiori rispetto al suo valore contabile. In poche parole prevedono che il ROI di Giorgio sia negativo con tale sicurezza che hanno ritenuto necessario svalutare l'asset.

    1 ora fa, Parabellum scrive:

    Tornando al futuro di Alfa, scusate ma mi sta a cuore.

    Trovato questo stralcio di dichiarazione virgolettata di Manley.

     

    Personalmente lo trovo molto condivisibile.

     

    Mike Manley addressing the FCA investors during the Q3 results conference in regard to Alfa Romeo:
    "Now as you know, I have not been happy with the performance of Alfa Romeo and while I fundamentally believe in the brand, we must make sure that any investments that we make generate an appropriate return. Therefore, we have spent a lot of time and we are going to refocus a portfolio of actions for the brand to segments and geographies where we have successfully competed in the past and we will also maintain the brand premium position in the marketplace. Now as a result of this, in the need near term, the new portfolio for the brand is significantly scaled back with a corresponding reduction in capital spending. And I believe these actions will allow the brand to return to profitability. And while there are no product actions planned beyond what you see here, obviously I wouldn't rule out that possibility in the future depending on the performance."

     

     

    Ripartire dal segmento D Premium non ha funzionato, nel corto termine si continua sui segmenti inferiori dai quali si crede fattibile tornare a generare utili, sempre mantenendo la posizione premium.

    Oltre non ci sono piani, che dipenderanno dai risultati a breve, dei prossimi C & B SUV.

     

    È necesario che Tonale funzioni bene, come lo fece la Giulietta a suo tempo.

    Il segmento è quello giusto, che sarà bello non ho dubbi, che sarà tecnológico nemmeno. Ne va dei piani futuri di Alfa.

    Questo è esattamente ciò che hanno provato a fare con Lancia da Thesis in poi. Solo che all'epoca andavano i mini monovolumi (musa) e le supermini premium (upsilon)

    Sappiamo come è finita, e come finirà, dato che anche con Alfa mito e Giulietta non mi pare abbiano fatto miracoli di marginalità.

    1 ora fa, AlexMi scrive:

     

     

    Aggiungici i costi fissi di ogni modello, che sono on top rispetto a quelli della piattaforma, e vedi quanto sangue sono costate Giulia e Stelvio.

    Sviluppare una Giulietta su Giorgio, per vendere qualcosa solo in Italia?

    Anche no.

     

    Beh con la nuova serie1, di segmento c sportive e di contenuto tecnico non ne esistono più. Questa sarebbe una nicchia e un bel posizionamento come contenuto tecnico FORTEMENTE superiore rispetto a tutta la concorrenza

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  5. La 124 è l'unico errore di Marchionne su Alfa, si è passati da un eccesso all'altro.

    Una piccola spider che andava a riempire una nicchia sarebbe stata fondamentale per TESTARE il posizionamento di Alfa e il segmento stesso, con investimenti minimi.

    Marchionne ha avuto troppe ambizioni in quel caso,di sicuro svaluta più il marchio una tonale che non il meraviglioso telaio Mazda.

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  6. 14 ore fa, lukka1982 scrive:


    Ma in realtà con Giulia e Stelvio che son le più vendute nelle sue categorie in Italia non sembrerebbe così!

    In Italia soprattutto Stelvio è considerata un’ottima alternativa.

    Mancano le vendite nei grandi mercati europei come UK e DE.

    Era una fantasia pensare di poter rilanciare il marchio con UNA SOLA generazione di vetture riuscita, dopo anni di sfacelo.

    Bisogna perseverare (guardate gli sforzi su Jaguar) e farsi un po' di coraggio nel prevedere il mercato e dettare tendenza, invece che seguire con un lead time di 10 anni.

    Comunque le sportive alcuni riescono a farle e venderle... Anche nel basso di gamma (mx5 vende molto bene, GT86 la rinnovano)

    Io continuo a pensare che non fare una coupé e una spider con piattaforma già bella e pronta sia un errore, anche solo per i ritorni di immagine che avresti sul resto della gamma. SUV C-UV e sigh B-UV compresi...

     

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  7. In effetti è un calo verticale. Nuova serie 3 non aiuta, avrà messo in attesa possibili compratori, magari a breve avremo un recupero di chi non sarà convinto dalla tedesca.

     

    L'infotainment e la tecnologia di bordo soffrono un po', qui FCA deve lavorare tantissimo perché è 5-10 anni indietro ai best performer di mercato ed inutile negare che è un driver importante, e alla fine relativamente poco costoso. Devono però trovare fornitori di livello per il disegno delle GUI sia per l'hardware (eg. Audi ha fatto partnership con Nvidia 5-6 anni fa).

    È uscito il nuovo ora, non ho avuto modo di vederlo.

     

    Inoltre devono ancora nobilitare il brand, questo è un percorso più lento.

    Ad esempio con il restyle del marchio secondo me è stato un errore mantenere mito e Giulietta, doveva esserci una più forte discontinuità.

    È inutile, dopo anni di prodotti abbastanza scarsi la percezione di Alfa Romeo è ancora di un brand non a livello veramente premium.

     

    Qui il marketing deve fare qualcosa di più, e non sono neanche sicuro che la F1 sia la cosa giusta.

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    • TESLA Hug [Trolling Mode] 2
  8. 16 ore fa, nucarote scrive:

     

    Impossibilità, al netto di riprogettazione, di poter mettere gli airbags nelle portiere e nella struttura in carbonio, da quest'anno obbligatori per poterla omologare.

    Che peccato.

    Un tempo c'erano le esenzioni per serie limitate...

    Ma questo obbligo arriva di sorpresa o era previsto che uscisse quest'anno?

  9. 1 ora fa, tonyx scrive:

    tipo usare i menu del touchscreen anche per aprire il cassetto portaoggetti?

     

    :roll:

     

    L'hai mai provato almeno a usarlo quel touchscreen? 

    La qualità dell user experience e il numero di servizi integrati che offre? 

     

    L'impressione era di salire a bordo di un veicolo che sta 15 anni avanti ad altri veicoli premium, però io sarò uno stupido esterofilo (per quanto poi ho comprato solo alfa romeo nella mia vita, ma vabbè)

     

    Ripeto, continuare a spalare cacca sui best performer di mercato e poi guardarsi per aria e ulrlare di complotti contro il made-in-italy secondo me non è una strategia saggia.

     

    Forse meglio fermarsi e capire perchè alcune cose funzionano e altre meno, senza avere l'arroganza di dire che "tutti si sbagliano, sono esterofili, è colpa del mercato, gli aiuti di stato" e altre corbellerie.

     

    Che poi l'unica risposta possibile a tali affermazioni sarebbe: 

    "Bene signori, lo svantaggio comparato di essere italiani è eccessivo, il mercato ci schifa ed è razzista, il nostro mercato interno è esterofilo e a parità di prodotto la gente preferirà sempre prodotti analoghi esteri. L'unica soluzione è liquidare gli asset, e comprare azioni di produttori di automobili esteri, dato che avranno, indipendentemente da tutto dei ritorni sull'investimento maggiore".

     

    A me sembrano solo tante scuse e quindi non ci credo a questa tesi, però non trovo che sia un atteggiamento costruttivo.

    Se il prodotto non vende ci si ferma un attimo e si analizza la soluzione e COSA SI HA SBAGLIATO, il mercato per definizione non sbaglia (è il produttore che deve soddisfare i gusti dell ostesso, non il contrario).

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    • TESLA Hug [Trolling Mode] 2
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  10. Quelle foto non significano assolutamente niente, sono sicuro che OUTLIER esistono in ogni linea produttiva, di Tesla se ne parla tanto nel bene e nel male, è uno dei titoli in assoluto più scambiati nel mercato azionario, quindi ci sono interessi contrastanti fortissimi nel farla apparire sia bene che male.

     

    C'è un problema di qualità dei prodotti consistente e statisticamente significativo? Un tasso di difettosità atteso superiore alla media del mercato? Sinceramente non mi sembra.

     

    I problemi logistici potrebbero anche esserci, e il mercato li sconterà pure, evidentemente sono compensati dall'eccellenza di prodotto. Uno poi può avere una sovrastruttura logistica pazzesca ed efficace (sarebbe stato strano per Tesla averla, visti i volumi che faceva fino a pochi anni fa), ma se poi vende prodotti scarsi andrà male lo stesso.

     

    La marketcap altro non è che la valutazione dell'impresa quotata, che è funzione essenzialmente dei flussi di cassa attesi futuri, e quindi del successo che avrà sul mercato. Il prezzo di mercato è determinato da incontri tra domanda e offerta rispetto a chi scommette a favore e chi scommette contro.

    Il mercato dice che Tesla vale circa due volte e mezza FCA e più o meno come GM. Ovvero si aspetta che i flussi di cassa scontati che arriveranno agli azionisti valgono due volte e mezza quelli di FCA e più o meno come quelli di GM.

     

    Diciamo che i mercati bene o male sono abbastanza efficaci nel prezzare, non ho l'ambizione di dire che il mercato si sbaglia, se si ritiene che Tesla sia un grosso bluff nulla vieta di shortare il titolo e diventare milionari una volta che il titolo salta.

     

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  11. 5 ore fa, Cosimo scrive:

     

    Nessuno contesta che Tesla finanziariamente sia un miracolo. Sinceramente la cosa mi interessa relativamente.

     

    I miei dubbi sono esclusivamente produttivi. La qualità oggettivamente è scarsa se rapportata al prezzo di acquisto,  i metodi produttivi sono eufemisticamente acerbi e certe scelte progettuali non sarebbero state perdonate a un altro marchio.  La prima singolarità che mi viene in mente è la totale dipendenza da un tablet centrale, perfino il cruise deve essere comandato da li. Oppure casi di ruggine su macchine nuove. Oppure paraurti che si staccano, roba che su di una qualsiasi auto di segmento medio alto è abbastanza impensabile. 

     

    relativamente ai due punti da te citati: 

     

    1. Vero, ma a fine anno hanno smesso di promuovere il Full Self-Driving (notizia ufficiale del loro sito) che secondo Musk avrebbe dovuto essere pienamente operativo a partire dal 2017.  Non entro in questioni finanziarie, ma non mi pare un risultato straordinario, visto che di fatto era uno dei capisaldi della loro politica innovativa. 


    2. Questione batterie: sicuramente le più avanzate in assoluto,  veramente un bel progetto a detta di chi ne capisce, ma prodotte in collaborazione con la Panasonic che al momento pare essersi un po' raffreddata nell'investimento con la gigafactory in Navada, che, a differenza di quanto promesso in pompa magna, pare non essere del tutto operativa. In compenso c'è stato un accordo di 2 mld con il gorverno cinese per la realizzazione di uno stabilimento gemello nel loro paese. Quindi ci son buone possibilità che il modello Y finisca li

     

    relativamente alle bisarche,questa è la notizia. Io non contesto la liceità amministrativa di tale operazione, mi limito a constatare il fatto che, banalmente, visto che dovevano produrre mezzo milione di model 3, forse avrebbero dovuto pensarci prima. 


    https://www.cnbc.com/2019/03/11/tesla-issues-13point8-million-in-stock-to-buy-trailers-to-transport-cars.html



     

    Letto l'operazione e non ha alcuna rilevanza ne positiva ne negativa, la società si è finanziata con capitale per fare CAPEX.

     

    Che la qualità sia scarsa è decisamente opinabile, peraltro la model 3 performance gira sui tempi di una 458 italia a willow springs, alla faccia della scarsa qualità del progetto.

    Sicurezza è a livelli di benchmark, qualità costruttiva era tra le migliori di consumer report anche se c'è stato qualche problemino ed è finito nella mischia, comunque davanti ai veicoli FCA (giusto per fare un paragone).

     

    Poi ovviamente c'è hype nel bene e nel male, quindi ogni minimo problema finisce sui giornali, ovvimaente qualsiasi analisi statistica fa emergere il brand dove merita di stare, ovvero a livelli medio-alti di affidabilità e altissimi per quanto riguarda la sicurezza.

     

    Sul prodotto comunque non scherziamo, è eccezionale, poi ognuno risponde delle proprie affermazioni in termini di credibilità e magari in relazione a propri gusti. Ma grazie a dio c'è una cosa che si chiama mercato, e alla fine è lui a decretare vincitori e vinti.

     

    E sono 50 miliardi di dollari di market cap (poco dietro GM) a supporto, in 10 anni, insomma... chiudiamo qui che è OT.

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  12. On 14/3/2019 at 09:51, Cosimo scrive:

     

    sicuro che tesla a livello finanziario e societario sia un esempio da seguire ?

    hai visto come e dove lavorano? le hai viste le linee di produzione sotto i tendoni?

    lo sai che cominciano a venderle scontate?

    che sono disposti a cedere quote azionarie in cambio di bisarche perchè  adesso non sanno come far funzionare la logistica?

     

    se parti da zero e hai solidissimi appoggi politici puoi permetterti comportamenti cosi, chiamiamoli così, disinvolti.

    se hai una struttura consolidata, stai uscendo da situazioni pesantissime e radicate e devi mantenere l'occupazione e plessi industriali non razionali,  sicuro che puoi comportarti allo stesso modo?

     

    parli di brand di medio lungo respiro. C'è qualcuno che ha idea di cosa succederà nell'automotive a tutti i livelli nei prossimi 10-15 anni?  A me piacerebbe saperlo, se puoi darmi risposte son ben contento  

    Sì sono abbastanza sicuro, e lo è anche il mercato, abbastanza efficace nel capire due enormi vantaggi competitivi di lungo termine della società:

    1. La mole di dati sulla guida a autonoma, con un parco circolante totalmente sensorizzato che continua a produrre dati per il training degli algoritmi.

    2. I vantaggi competitivi nella efficienza di produzione delle batterie, e gli asset ormai consolidato in merito (vedasi gigafactory)

    Gli investimenti richiesti ad altri gruppi per arrivare a tali risultati sono pazzeschi, e anche VAG con taycan faticherà non poco a tenere le performance di tesla (lo hanno detto loro che le tesla sono straordinarie, non io)

     

    Questo al netto di una qualità di prodotto elevatissima, sfido chiunque a metterci piede, usarla e interagirci e non capire il distacco abissale a livello di User experience dei loro veicoli.

    A ciò aggiungiamo, ciliegina sulla torta, considerando la tipologia di vetture, delle qualità dinamiche notevoli (Elon é un grande appassionato di auto sportive).

    Chiaramente è un brand fuori schema, con un management dalle capacità straordinarie, un outlier di capacità difficilmente colmabile da strutture rigide e burocratiche come le altre case automobilistiche.

     

    Sul delle "bisarche in cambio di azioni", forse qui c'è una lacuna di competenze per capire bene questi meccanismi, dato che si tratta di una società quotata la cosa sarebbe alquanto singolare se avvenuta nei termini che sembri sottendere. Se è avvenuta, è avvenuta pubblicamente, approvata dall'assemblea e recepita dal mercato ed eventualmente, se segnale negativo, è già scontata nel prezzo 

    Se parte di un aumento di capitale viene sottoscritto in natura e vengono fatti conferimenti tanto meglio, significa che c'è stato un considerevole risparmio per gli azionisti e l'impresa.

    Un aumento di capitale è un meccanismo di finanziamento, se mi finanzio di x per comprare x bisarche o mi arrivano direttamente x bisarche in cambio di equity, cambia ben poco, anzi se un fornitore ci crede a tal punto da accettare azioni è un segnale molto positivo.

    Sugli sconti, vabbè queste auto vanno a ruba, ci sono liste di attesa pazzesche, ed essenzialmente sono tra le auto più vendute nei loro segmenti negli Stati Uniti.

     

    Detto ciò io non devo convincerti della bontà della società, c'è una market cap che parla, una cosa straordinaria per una società così giovane. Se credi che la società se la passi/passerà male, hai la libertà di shortare il titolo e guadagnarci, dimostrando di vedere cose che gli altri non vedono, altrimenti sono chiacchere, rumors e dicerie.

    On 15/3/2019 at 14:22, damar3 scrive:

    In questo momento ai tedeschi è concesso ricarrozzare mentre ad FCA no.

    Non credo che questo vittimismo aiuti.

    È invece importante chiedersi come mai e andare ad intervenire in modo puntuale sui motivi di questa differenza di percezione.

     

    Anche perché se fosse vera questa teoria del complotto e di allucinazione di massa contro i prodotti italiani, l'unica soluzione è liquidare gli asset e ridare soldi agli azionisti e lasciar usare gli stessi brand ai tedeschi.

    Non avrebbe senso finanziariamente accanirsi con questi brand se poi sono schifati perché italiani.

    La verità è che il made in Italy è uno dei brand più forti in assoluto al mondo, ma prodotti automotive che per anni sono stati a dir poco mediocri hanno affossato l'immagine nel settore (escluso il superlusso ovviamente).

    Sono necessari anni di prodotti di alta qualità (coerente con la value proposition) per ricostruire una reputazione. Guardate le stesse Volkswagen e Audi, che fino a metà anni 90 erano considerate essenzialmente dei bidoni.

     

    PS.: La value proposition di Audi é diversa da quella Alfa Romeo. 

    Audi vende auto che devono essere tecnologiche dentro, infotainment di livello, con un design delle luci avveniristico, facili e sicure da guidare.

    Alfa Romeo ha una VP che è storicamente stata di auto con un contenuto meccanico superiore, focalizzate su emozione e piacere di guida. A ciò si aggiunge un design esotico ed emozionale.

     

    La prima tipologia di prodotto si può permettere di essere un ricarrozzamento, la seconda fa più fatica.

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  13. On 6/3/2019 at 12:10, LucioFire scrive:

    io ripeto...qua che tutti volevano Tp,piacere di guida,buona qualità...prezzi onesti (vedere le km0) in quanti se la sono presa un'alfa (giulia o stelvio?)

    Io l'ho presa.

    Ma l'Italia è un paese morto da questo punto di vista, pochi se la possono permettere e tra questi pochissimi giovani (più interessati all'appeal sportivo).

  14. 19 ore fa, HF integrale scrive:

     

     Jeep ha mancato il target di 1,9 mln del 2018 (si è fermata a 1,5)

     

     

    Esistono ancora le Coupè? 

    saranno 4-5 anni che non ne vedo più di fresche in giro.

    Chi è uno di quei 7000 che le compra nel 2018.... 

    ma tranquilli nei primi 2 mesi del 2019 sono scese di un altro 30%.

    la più vendutadel 2018 è la Mercedes classe E coupè con 858 esemplari.

    dispiace ma un casa ridotta male come Alfa Romeo non può buttare soldi in auto che non si vendono.

    Dati Italia? Un paese povero in recessione? Non può essere il mercato di riferimento AR.

    Detto questo il ragionamento è sbagliato sotto molteplici punti di vista:

    -Brand equity AR che funziona solo su un certo tipo di modelli e non altri

    -Marginalità dei modelli, i C SUV li fanno tutti e se neanche BMW riesce a tenere la piattaforma con motore longitudinale per star dietro ai bassissimi costi di produzione audi non mi pare il paese dei balocchi del profitto

    -La piattaforma è pronta, componenti e motori pure. Non stiamo parlando di grossi costi di sviluppo.

    -I danni di immagine che derivano per un brand come AR a non avere neanche una vettura sportiva a listino

    • Perplesso... 1
  15. Comunque anche l'atteggiamento da follower completo:

    BMW fà così da 5 anni e quindi anche io faccio così oggi

    Il mercato sono due anni che chiede questo, usciamo dopo 3 anni con questo

     

    Paga relativamente, basti vedere tesla, da 0 a uno dei brand più potenti oggi nel mondo automotive in una decina di anni. E questo facendo disruption, non certo da pecoroni ritardatari.

     

    Il management FCA non ha visione, gestisce una società automotive come una catena retail.

    Così non rilanci proprio un bel niente, se ti va bene ti dividi il mercato, arrivando in ritardo.

     

    Impostare una visione di brand di medio-lungo respiro, con una comunicazione coerente, prodotti in linea con la stessa. In parte una scommessa, ma altrimenti non se ne esce.

     

    Fiat era un market leader, sono 20 anni che fa da follower di seconda scelta.

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  16. Esistono ancora le SW? Non ne vedo più.

    Il problema semmai è la mancanza della coupé, sia per immagine che per prodotto.

    C'è un settore molto più interessante e crescente rispetto alle famiglie che sono i dual income no kids, il target ideale del premium.

    9 ore fa, TonyH scrive:

     

    Si, in effetti i Pillon e gli Adinolfi non comprerebbero più Alfa Romeo. Ma è un bene.

     

    Manco più i pannolini fanno più le distinzioni "per lui" e "per lei"....ma di che cavolo avete paura di un'Alfa Romeo che vende anche alle donne?

     

    No, non la farebbero rosa.

    No, non la farebbero glitterata.

    No, non la farebbero pucciosa.

     

    Han semplicemente parlato di farla "pratica per caricare i bambini". Requisito che, ohibò, piacerebbe anche ai papà.

    Almeno, io non mi sento più virile al pensiero di dover tirare una infinita serie di madonne per poter mettere mia figlia nel seggiolino.

    Non è la priorità di Alfa Romeo.

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  17. On 8/3/2019 at 09:32, LucioFire scrive:

    Mia moglie guida una giulietta...e vorrebbe lo stelvio (e pur ei figli a breve ) :D

    Lei è pienamente nel target

    Vogliamo davvero fare un analisi di mercato su quali siano i numeri che Alfa Romeo può tirare fuori dalle mamme? Ponderando con le ricadute negative a livello di immagine che sui clienti core AR?

     

    On 9/3/2019 at 08:52, AlexMi scrive:

    Una volta, adesso trazioni anteriori e sospensioni semplificate, ma con bellissimi virtual cockpit.

    Questo vuole la gente, e i soldi si fanno così.

    TA sui modelli entry level (serie 1) per star dietro ad una guerra di prezzo, comunque un errore, perché poco, ma svilisci l'intera gamma, dando la possibilità di fare affermazioni come la tua.

    C'é da dire che sopra il contenuto è sempre da benchmark nel segmento, sul D leadership persa solo su Giulia. Anche

    se la nuova 3 aveva come target riprendersi la loro leadership anche da quel punto di vista. Sono curioso in proposito.

     

    PS i virtual cockpit, con LCD e lucine sono roba che costa poco ma che ha un impatto forte sui consuner, deve adeguarsi e farli anche FCA.

    Non capisco perché sono cronicamente indietro da questo punto di vista.

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  18. Io comunque posizionerei alfa romeo molto più sullo sport premium che sul lusso, altrimenti l'overlap con BMW (che comunque è inevitabile) è troppo forte. Per differenziare calcherei sulla passione e design italiano, calcando se possibile su collaborazioni Ferrari (coniando una linea engineered in collaboration with Ferrari sulle versioni top di veicoli, o qualcosa di simile, che considerando i trascorsi storici dei due brand non è forzato, e purtroppo QV non è riconoscibile all'estero)

    Cercherei di ricavare una nicchia. Secondo me anche il mercato specialty sportiva tipo mx5, su scala globale, sfruttando la brand equity duetto poteva essere molto interessante.

    Però così a sensazione, si dovrebbe fare un analisi sui volumi effettivi.

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