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Giampi

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  1. Secondo me i numeri raccontano metà della storia. In teoria la coupé esotica alla Brera, dovrebbe emozionarti, entrare nel tuo immaginario finire nei giochi e nei film. Poi ovviamente per praticità la maggioranza DEVE comprare la berlina o il SUV. Detto ciò,I mercato italiano non è per niente esterofilo, il problema è che non è minimamente sufficiente per ammortizzare investimenti in una piattaforma per un veicolo nuovo.
  2. Ma fare una Giulia coupé che sia un Giulia con tre porte, e poche altre modifiche. Senza motori e modifiche meccaniche dedicate. Quanto costerebbe? Perché non fu fatta immediatamente sullo stile 159, Brera e spider?
  3. Sì. L'impairment di solito viene caldamente consigliato dal revisione contabile, o come in questo caso, in sede di due diligence per operazioni straordinarie. Detto ciò nelle quotate comunque avviene più frequentemente perché la revisione è più rigorosa. Anche Volkswagen ha fatto degli impairement: https://annualreport2018.volkswagenag.com/notes/income-statement-disclosures/cost-of-sales.html Mi sembra molto molto bassa la tua stima dei costi di produzione. Se si prendono i bilanci dei costruttori e si va sul margine operativo lordo diviso per il numero di auto vendute difficilmente si superano i 1000-2000 euro. Solo i brand premium superano questa cifra. E siamo molto prima degli ammortamenti (ovvero la quota parte degli investimenti, che includono i costi di sviluppo)
  4. Sulla carta non fa una piega, ma questa storia sono molti anni che la si dice. E i prodotti di basso livello hanno svalutato completamente il marchio, senza portare nessuna linfa.
  5. Comunque per chiarire il tema impairement, essenzialmente consiste nella svalutazione del valore contabile in quanto ora si prevede che dall'asset Giorgio si porteranno a casa, nel futuro, flussi di cassa attualizzati relativi allo specifico asset inferiori rispetto al suo valore contabile. In poche parole prevedono che il ROI di Giorgio sia negativo con tale sicurezza che hanno ritenuto necessario svalutare l'asset. Questo è esattamente ciò che hanno provato a fare con Lancia da Thesis in poi. Solo che all'epoca andavano i mini monovolumi (musa) e le supermini premium (upsilon) Sappiamo come è finita, e come finirà, dato che anche con Alfa mito e Giulietta non mi pare abbiano fatto miracoli di marginalità. Beh con la nuova serie1, di segmento c sportive e di contenuto tecnico non ne esistono più. Questa sarebbe una nicchia e un bel posizionamento come contenuto tecnico FORTEMENTE superiore rispetto a tutta la concorrenza
  6. La 124 è l'unico errore di Marchionne su Alfa, si è passati da un eccesso all'altro. Una piccola spider che andava a riempire una nicchia sarebbe stata fondamentale per TESTARE il posizionamento di Alfa e il segmento stesso, con investimenti minimi. Marchionne ha avuto troppe ambizioni in quel caso,di sicuro svaluta più il marchio una tonale che non il meraviglioso telaio Mazda.
  7. Era una fantasia pensare di poter rilanciare il marchio con UNA SOLA generazione di vetture riuscita, dopo anni di sfacelo. Bisogna perseverare (guardate gli sforzi su Jaguar) e farsi un po' di coraggio nel prevedere il mercato e dettare tendenza, invece che seguire con un lead time di 10 anni. Comunque le sportive alcuni riescono a farle e venderle... Anche nel basso di gamma (mx5 vende molto bene, GT86 la rinnovano) Io continuo a pensare che non fare una coupé e una spider con piattaforma già bella e pronta sia un errore, anche solo per i ritorni di immagine che avresti sul resto della gamma. SUV C-UV e sigh B-UV compresi...
  8. Mah insomma in teoria doveva vendere quasi il 40% della.produzione in USA, invece siamo al 18%. Quindi ha sottoperformato anche peggio rispetto al fatto di aver ampliamente sottoperformato in termini globali, 120k auto vendute vs 400k nei piani originali per il 2018
  9. Attenzione ad attendere troppo però, altrimenti i modelli escono quando il mercato neanche si ricorda più dei brand (eg.: Flop AR in USA). Certo le politiche industriali e occupazionali italiane non aiutano, ma il management ci ha messo del suo.
  10. In effetti è un calo verticale. Nuova serie 3 non aiuta, avrà messo in attesa possibili compratori, magari a breve avremo un recupero di chi non sarà convinto dalla tedesca. L'infotainment e la tecnologia di bordo soffrono un po', qui FCA deve lavorare tantissimo perché è 5-10 anni indietro ai best performer di mercato ed inutile negare che è un driver importante, e alla fine relativamente poco costoso. Devono però trovare fornitori di livello per il disegno delle GUI sia per l'hardware (eg. Audi ha fatto partnership con Nvidia 5-6 anni fa). È uscito il nuovo ora, non ho avuto modo di vederlo. Inoltre devono ancora nobilitare il brand, questo è un percorso più lento. Ad esempio con il restyle del marchio secondo me è stato un errore mantenere mito e Giulietta, doveva esserci una più forte discontinuità. È inutile, dopo anni di prodotti abbastanza scarsi la percezione di Alfa Romeo è ancora di un brand non a livello veramente premium. Qui il marketing deve fare qualcosa di più, e non sono neanche sicuro che la F1 sia la cosa giusta.
  11. Che peccato. Un tempo c'erano le esenzioni per serie limitate... Ma questo obbligo arriva di sorpresa o era previsto che uscisse quest'anno?
  12. L'hai mai provato almeno a usarlo quel touchscreen? La qualità dell user experience e il numero di servizi integrati che offre? L'impressione era di salire a bordo di un veicolo che sta 15 anni avanti ad altri veicoli premium, però io sarò uno stupido esterofilo (per quanto poi ho comprato solo alfa romeo nella mia vita, ma vabbè) Ripeto, continuare a spalare cacca sui best performer di mercato e poi guardarsi per aria e ulrlare di complotti contro il made-in-italy secondo me non è una strategia saggia. Forse meglio fermarsi e capire perchè alcune cose funzionano e altre meno, senza avere l'arroganza di dire che "tutti si sbagliano, sono esterofili, è colpa del mercato, gli aiuti di stato" e altre corbellerie. Che poi l'unica risposta possibile a tali affermazioni sarebbe: "Bene signori, lo svantaggio comparato di essere italiani è eccessivo, il mercato ci schifa ed è razzista, il nostro mercato interno è esterofilo e a parità di prodotto la gente preferirà sempre prodotti analoghi esteri. L'unica soluzione è liquidare gli asset, e comprare azioni di produttori di automobili esteri, dato che avranno, indipendentemente da tutto dei ritorni sull'investimento maggiore". A me sembrano solo tante scuse e quindi non ci credo a questa tesi, però non trovo che sia un atteggiamento costruttivo. Se il prodotto non vende ci si ferma un attimo e si analizza la soluzione e COSA SI HA SBAGLIATO, il mercato per definizione non sbaglia (è il produttore che deve soddisfare i gusti dell ostesso, non il contrario).
  13. Quelle foto non significano assolutamente niente, sono sicuro che OUTLIER esistono in ogni linea produttiva, di Tesla se ne parla tanto nel bene e nel male, è uno dei titoli in assoluto più scambiati nel mercato azionario, quindi ci sono interessi contrastanti fortissimi nel farla apparire sia bene che male. C'è un problema di qualità dei prodotti consistente e statisticamente significativo? Un tasso di difettosità atteso superiore alla media del mercato? Sinceramente non mi sembra. I problemi logistici potrebbero anche esserci, e il mercato li sconterà pure, evidentemente sono compensati dall'eccellenza di prodotto. Uno poi può avere una sovrastruttura logistica pazzesca ed efficace (sarebbe stato strano per Tesla averla, visti i volumi che faceva fino a pochi anni fa), ma se poi vende prodotti scarsi andrà male lo stesso. La marketcap altro non è che la valutazione dell'impresa quotata, che è funzione essenzialmente dei flussi di cassa attesi futuri, e quindi del successo che avrà sul mercato. Il prezzo di mercato è determinato da incontri tra domanda e offerta rispetto a chi scommette a favore e chi scommette contro. Il mercato dice che Tesla vale circa due volte e mezza FCA e più o meno come GM. Ovvero si aspetta che i flussi di cassa scontati che arriveranno agli azionisti valgono due volte e mezza quelli di FCA e più o meno come quelli di GM. Diciamo che i mercati bene o male sono abbastanza efficaci nel prezzare, non ho l'ambizione di dire che il mercato si sbaglia, se si ritiene che Tesla sia un grosso bluff nulla vieta di shortare il titolo e diventare milionari una volta che il titolo salta.
  14. Letto l'operazione e non ha alcuna rilevanza ne positiva ne negativa, la società si è finanziata con capitale per fare CAPEX. Che la qualità sia scarsa è decisamente opinabile, peraltro la model 3 performance gira sui tempi di una 458 italia a willow springs, alla faccia della scarsa qualità del progetto. Sicurezza è a livelli di benchmark, qualità costruttiva era tra le migliori di consumer report anche se c'è stato qualche problemino ed è finito nella mischia, comunque davanti ai veicoli FCA (giusto per fare un paragone). Poi ovviamente c'è hype nel bene e nel male, quindi ogni minimo problema finisce sui giornali, ovvimaente qualsiasi analisi statistica fa emergere il brand dove merita di stare, ovvero a livelli medio-alti di affidabilità e altissimi per quanto riguarda la sicurezza. Sul prodotto comunque non scherziamo, è eccezionale, poi ognuno risponde delle proprie affermazioni in termini di credibilità e magari in relazione a propri gusti. Ma grazie a dio c'è una cosa che si chiama mercato, e alla fine è lui a decretare vincitori e vinti. E sono 50 miliardi di dollari di market cap (poco dietro GM) a supporto, in 10 anni, insomma... chiudiamo qui che è OT.
  15. Ma a livello di costi marginali era un prodotto in perdita? Perché si è reso necessario farla uscire dal mercato?
  16. Sì sono abbastanza sicuro, e lo è anche il mercato, abbastanza efficace nel capire due enormi vantaggi competitivi di lungo termine della società: 1. La mole di dati sulla guida a autonoma, con un parco circolante totalmente sensorizzato che continua a produrre dati per il training degli algoritmi. 2. I vantaggi competitivi nella efficienza di produzione delle batterie, e gli asset ormai consolidato in merito (vedasi gigafactory) Gli investimenti richiesti ad altri gruppi per arrivare a tali risultati sono pazzeschi, e anche VAG con taycan faticherà non poco a tenere le performance di tesla (lo hanno detto loro che le tesla sono straordinarie, non io) Questo al netto di una qualità di prodotto elevatissima, sfido chiunque a metterci piede, usarla e interagirci e non capire il distacco abissale a livello di User experience dei loro veicoli. A ciò aggiungiamo, ciliegina sulla torta, considerando la tipologia di vetture, delle qualità dinamiche notevoli (Elon é un grande appassionato di auto sportive). Chiaramente è un brand fuori schema, con un management dalle capacità straordinarie, un outlier di capacità difficilmente colmabile da strutture rigide e burocratiche come le altre case automobilistiche. Sul delle "bisarche in cambio di azioni", forse qui c'è una lacuna di competenze per capire bene questi meccanismi, dato che si tratta di una società quotata la cosa sarebbe alquanto singolare se avvenuta nei termini che sembri sottendere. Se è avvenuta, è avvenuta pubblicamente, approvata dall'assemblea e recepita dal mercato ed eventualmente, se segnale negativo, è già scontata nel prezzo Se parte di un aumento di capitale viene sottoscritto in natura e vengono fatti conferimenti tanto meglio, significa che c'è stato un considerevole risparmio per gli azionisti e l'impresa. Un aumento di capitale è un meccanismo di finanziamento, se mi finanzio di x per comprare x bisarche o mi arrivano direttamente x bisarche in cambio di equity, cambia ben poco, anzi se un fornitore ci crede a tal punto da accettare azioni è un segnale molto positivo. Sugli sconti, vabbè queste auto vanno a ruba, ci sono liste di attesa pazzesche, ed essenzialmente sono tra le auto più vendute nei loro segmenti negli Stati Uniti. Detto ciò io non devo convincerti della bontà della società, c'è una market cap che parla, una cosa straordinaria per una società così giovane. Se credi che la società se la passi/passerà male, hai la libertà di shortare il titolo e guadagnarci, dimostrando di vedere cose che gli altri non vedono, altrimenti sono chiacchere, rumors e dicerie. Non credo che questo vittimismo aiuti. È invece importante chiedersi come mai e andare ad intervenire in modo puntuale sui motivi di questa differenza di percezione. Anche perché se fosse vera questa teoria del complotto e di allucinazione di massa contro i prodotti italiani, l'unica soluzione è liquidare gli asset e ridare soldi agli azionisti e lasciar usare gli stessi brand ai tedeschi. Non avrebbe senso finanziariamente accanirsi con questi brand se poi sono schifati perché italiani. La verità è che il made in Italy è uno dei brand più forti in assoluto al mondo, ma prodotti automotive che per anni sono stati a dir poco mediocri hanno affossato l'immagine nel settore (escluso il superlusso ovviamente). Sono necessari anni di prodotti di alta qualità (coerente con la value proposition) per ricostruire una reputazione. Guardate le stesse Volkswagen e Audi, che fino a metà anni 90 erano considerate essenzialmente dei bidoni. PS.: La value proposition di Audi é diversa da quella Alfa Romeo. Audi vende auto che devono essere tecnologiche dentro, infotainment di livello, con un design delle luci avveniristico, facili e sicure da guidare. Alfa Romeo ha una VP che è storicamente stata di auto con un contenuto meccanico superiore, focalizzate su emozione e piacere di guida. A ciò si aggiunge un design esotico ed emozionale. La prima tipologia di prodotto si può permettere di essere un ricarrozzamento, la seconda fa più fatica.
  17. Io l'ho presa. Ma l'Italia è un paese morto da questo punto di vista, pochi se la possono permettere e tra questi pochissimi giovani (più interessati all'appeal sportivo).
  18. Dati Italia? Un paese povero in recessione? Non può essere il mercato di riferimento AR. Detto questo il ragionamento è sbagliato sotto molteplici punti di vista: -Brand equity AR che funziona solo su un certo tipo di modelli e non altri -Marginalità dei modelli, i C SUV li fanno tutti e se neanche BMW riesce a tenere la piattaforma con motore longitudinale per star dietro ai bassissimi costi di produzione audi non mi pare il paese dei balocchi del profitto -La piattaforma è pronta, componenti e motori pure. Non stiamo parlando di grossi costi di sviluppo. -I danni di immagine che derivano per un brand come AR a non avere neanche una vettura sportiva a listino
  19. Comunque anche l'atteggiamento da follower completo: BMW fà così da 5 anni e quindi anche io faccio così oggi Il mercato sono due anni che chiede questo, usciamo dopo 3 anni con questo Paga relativamente, basti vedere tesla, da 0 a uno dei brand più potenti oggi nel mondo automotive in una decina di anni. E questo facendo disruption, non certo da pecoroni ritardatari. Il management FCA non ha visione, gestisce una società automotive come una catena retail. Così non rilanci proprio un bel niente, se ti va bene ti dividi il mercato, arrivando in ritardo. Impostare una visione di brand di medio-lungo respiro, con una comunicazione coerente, prodotti in linea con la stessa. In parte una scommessa, ma altrimenti non se ne esce. Fiat era un market leader, sono 20 anni che fa da follower di seconda scelta.
  20. Esistono ancora le SW? Non ne vedo più. Il problema semmai è la mancanza della coupé, sia per immagine che per prodotto. C'è un settore molto più interessante e crescente rispetto alle famiglie che sono i dual income no kids, il target ideale del premium. Non è la priorità di Alfa Romeo.
  21. Vogliamo davvero fare un analisi di mercato su quali siano i numeri che Alfa Romeo può tirare fuori dalle mamme? Ponderando con le ricadute negative a livello di immagine che sui clienti core AR? TA sui modelli entry level (serie 1) per star dietro ad una guerra di prezzo, comunque un errore, perché poco, ma svilisci l'intera gamma, dando la possibilità di fare affermazioni come la tua. C'é da dire che sopra il contenuto è sempre da benchmark nel segmento, sul D leadership persa solo su Giulia. Anche se la nuova 3 aveva come target riprendersi la loro leadership anche da quel punto di vista. Sono curioso in proposito. PS i virtual cockpit, con LCD e lucine sono roba che costa poco ma che ha un impatto forte sui consuner, deve adeguarsi e farli anche FCA. Non capisco perché sono cronicamente indietro da questo punto di vista.
  22. Non mi pare BMW abbia problemi a vendere auto premium con un elevato contenuto tecnico.
  23. Io comunque posizionerei alfa romeo molto più sullo sport premium che sul lusso, altrimenti l'overlap con BMW (che comunque è inevitabile) è troppo forte. Per differenziare calcherei sulla passione e design italiano, calcando se possibile su collaborazioni Ferrari (coniando una linea engineered in collaboration with Ferrari sulle versioni top di veicoli, o qualcosa di simile, che considerando i trascorsi storici dei due brand non è forzato, e purtroppo QV non è riconoscibile all'estero) Cercherei di ricavare una nicchia. Secondo me anche il mercato specialty sportiva tipo mx5, su scala globale, sfruttando la brand equity duetto poteva essere molto interessante. Però così a sensazione, si dovrebbe fare un analisi sui volumi effettivi.
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