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m2m

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  1. Me ne accorgo adesso: ma parliamo delle colline sopra a La Spezia, non a Savona. Quindi non c'entra nulla con la TO-SV ...
  2. Che acquolina che mi hai fatto venire ... (automobilisticamente parlando).
  3. Il tratto appenninico della TO-SV lo conosco abbastanza bene (ho un amico d'infanzia ad Altare), e proprio su quel tratto pensavo di organizzare il prox rilievo. Ma ... il bracco ... per il momento lo ignoro. Mi dai qualche dettaglio in + ? Thx
  4. Grazie, se poi la provi ...
  5. Ah, sapevo che mi dimenticavo qualcosa: i freni hanno retto molto bene. Gioco ormai permanentemente a frazionare la frenata, anche quando non serve. Stamattina mi sembrava di essere con la console in mano, + che su una macchina vera ...
  6. Un'altra esperienza davvero piacevole: la Cisa, via statale 62, direzione La Spezia. Me l'ha indicata un amico appassionato motociclista, descrivendomela come una delle strade migliori. E da oggi mi affianco anch'io agli estimatori. Intanto la lunghezza: 30 km di curve medie, godute poi con la splendida giornata odierna, con sole, colori e sfumature naturali che davvero mi hanno riempito gli occhi. Sedetevi comodi, ho parecchio da riportare. Il tour parte dall'auto-grill di Fiorenzuola: kit dell'test-driver empirico (bottiglietta d'acqua), caffè, bagno. Reset del trip di viaggio. Dimentico drammaticamente di fare benzina, preso dai preparativi. Arrivo alla Cisa e la imbocco, esco a Fornovo e rientrerò poi ad Aulla. Prendo la ss62, direzione passo della Cisa. Giornata stupenda: già la Cisa in autostrada prometteva bene, ma le colline multi-colore a perdita d'occhio sono uno spettacolo. Tralascio camion & fiorino che inizialmente mi hanno fatto un pò da tappo, inizio a salire, non prima di aver disattivato il primo livello di DTC. L'amico motociclista mi aveva avvertito in maniera molto chiara, all'inizio della ss62, della presenza di 3-4 tornanti ad ampio angolo di curvatura, ottimali secondo lui per scaldare le gomme. Che puntualmente riconosco ed utilizzo allo scopo. Il fatto di aver disattivato il DTC non cambia molto la resa, fa fischiare le gomme quel tanto che basta per dare un pò di soddisfazione ma senza compromettere l'equilibrio complessivo, che rimane ottimo. Metto in sequenziale, che non lascerò + per il resto del viaggio. Inizia una cavalcata ininterrotta di curve, controcurve, zig-zag continui, leggeri allunghi ... strada deserta. Dopo qualche curva secca e conseguente effetto pendolo della bottiglietta, la infilo a lato del sedile e me la dimentico. Sento il motore che sale di giri velocemente, con una spinta che sembra volermi far saltare dal primo curvone. Le gomme iniziano a rendere bene: inizialmente mi danno qualche pensiero per il grip in entrata in curva, in appoggio & frenata, ma poi gradualmente si equilibrano e mi permettono di abusare della mia buona stella. Nessun problema invece in uscita: accompagno il posteriore verso un limite di tenuta sempre molto percepibile, che si controlla + che si subisce. La strada è abbastanza aperta e la vista spazia sulle colline circostanti. Intorno un panorama dal verde intenso, a tratti molto scuro, con spruzzate di colore di fiori precoci. Mi sono fermato subito dopo un colpo di adrenalina (un TIR in senso opposto che giustamente, secondo lui, avendo a disposizione una strada a due corsia ha pensato bene di utilizzare anche gran parte della mia durante una curva ... un saluto al simpatico camionista che mi ha permesso un check-up gratuito delle coronarie) e mi sono riempito gli occhi. A tratti una caratteristica degli "urbanisti" della zona: all'inizio di un curvone, esattamente al punto di staccata, il guard-rail ... manca. Come dire "se vai lungo ... almeno non mi rovini il guard-rail" ... impenetrabile la logica. L'asfalto è veramente ben tenuto (non sarà così sino alla fine però) e passo da una "corda" all'altra senza preoccupazioni. In moltissimi punti l'effetto parabolica dà davvero sicurezza e rende la percorrenza della curva molto piacevole, quasi "race". Dopo credo 10 km di toboga inizio ad essere un pò stanco, non sono ancora al passo, non me l'aspettavo così lungo. Sfrutto solo la 2a e la 3a, difficile arrivare alla 4a: prendo l'abitudine di provare la scalata una prima volta con un buon anticipo rispetto alla curva, per avere il tempo eventualmente di riprovarci sotto curva ed a decellerazione mirata con il freno, nel caso lo step non mi permetta la scalata per fuorigiri. Continuando a non apprezzare la mancanza di un segnale d questo scenario, l'approccio è sufficiente per arrivare sempre in staccata con la giusta marcia e velocità. Non ho avuto problemi d trazione: il minore supporto dell'elettronica è facilmente dimenticato dalla possibilità di sentire meglio l'auto, al punto che inizio a giocare con i transitori per impostare le curve che seguono. Il motore è uno spettacolo: ruggisce sommesso, sembra sempre che per quanto cerco di sfruttarlo, riesca appena a solleticargli l'ombelico. Sale, scende, rimane sù di giri. Mah ... cosa volere di + ? Inizio a fare attenzione alle posizioni delle mani sul volante, che con l'andatura e le curve medie alternate costantemente da tornantini rappresentano il vero vincolo alla mia capacità di far viaggiare fluida l'auto. In particolare, cerco d non trovarmi mai con entrambe le mani "in movimento" sulla corona, solo 1 per volta, ma la frequenza delle curve non sempre rende facile applicare la teoria. Anticipo la posizione delle mani, es. in rettilineo avvicinandomi ad una curva a dx, posizionando la mano sx alle h 6, con il pollice sul lato dx della razza centrale, e la mano dx alle h 1-2, in modo che possa affrontare anche curve al limite del tornante senza spostare la mani. Con un pò di pratica la cosa riesce e funziona. Nelle guida veloce il volante torna bene, cosa che non succede invece in città (altro punto in wish-list). I paddles sono un ausilio perfetto; rimane la richiesta a BMW di ingrandire la parte posteriore al volante, che si "cerca" sempre un pò troppo con le dita, soprattutto ... guidando davvero. Sono un pò dibattuto su quale soluzione sia meglio: paddles solidali al volante o solidali al piantone ? Se fosse valida quest'ultima, devono essere necessariamente molto ampi. Arrivo finalmente al passo, ma non prima di rendermi conto della dimenticanza di cui sopra: ero in riserva, 60 km di autonomia. Inizialmente non ci ho fatto troppo caso ... "al prossimo borgo c sarà pur un distributore ...": aumentati i km percorsi e diminuiti i km di autonomia sino ai 30, ho iniziato a farmi prendere da qualche preoccupazione, ed ho alleggerito il passo quel tanto che bastava per riportarmi a 45 km d autonomia ... ma di benzinai nemmeno l'ombra. Supero il passo, sempre con il grillo parlante che mi martellava "non rimanere a piedi", la strada ed il panorama cambiano: in discesa, l'asfalto abbastanza disassato, a tratti pieno d buchi, che sento con colpi secchi sui cerchi ed allo sterzo, a tratti facendomi sobbalzare e scarrocciare come non vorrei: nessun problema, ma qualche curva l'ho dovuta correggere con decisione. Lo sterzo rimane un riferimento personale: trattandolo male sembra acquisire precisione e risposta. Cambia la natura intorno a me: la vallata che ho davanti viene nascosta alla vista da una vegetazione a tratti fitta, che con il sole di oggi invitava a godersi il verde ... e ad economizzare la benzina ... Scendo comunque abbastanza spedito, la strada si fa più larga, le curve più morbide, a tratti con zig-zag fitti ed in piano, che spingono ad sacrificare l'impostazione della curva + vicina a beneficio di quella successiva. Arrivo a Pontremoli, distributori ancora zero, chiedo ad una ragazza che sembra uscire da un ospedale: ho le orecchie ovattate come quando risalgo da un'immersione. Sono a quota 25 km d autonomia, ed il grillo ormai sta dando i numeri. Sto già pensando a che scusa inventare con chi mi aspetta ... Fortunatamente subito dopo la curva un meccanico/distributore, e mi rilasso del tutto. Mentre faccio benzina e cerco di riassestare gambe, mani, orecchie e testa, dò un'occhiata alla media del consumo: 10.7 l/100 km. Il meccanico, mani giallognole da pasta abrasiva, inizia a fare domande, e lì 10 minuti buoni di scambi "ma ha il differenziale e tutto il resto ?": e già qui, alla prima domanda, rischio il 18. "No, purtroppo no, è l'unica pecca che ...", "ma come ? Ce l'aveva di serie la mia vecchia 75 blablabla ...", ... ci salutiamo come vicini d casa, e riparto. Mi dicono che tornando da La Spezia verso Parma, ovvero facendo in discesa il tratto che ho fatto in salita, è probabilmente ancora più divertente. Ci credo, se non altro per la differenza di asfalto. Tirando le somme: evito nuovi elogi, se fate questa strada fate prima il pieno, se volete godervela con la famiglia portatevi dei sacchetti, se volete godervela da soli preparatevi ad un'oretta e più di soddisfazioni vere. La Serravalle passa al 2o gradino del podio, nella mia personale classifica delle top.
  7. Sinceramente non ancora. Oggettivamente a volte il DSC lampeggia, segno che fa il suo lavoro, mi riservo di provare.
  8. Dati dal trip: > consumo 11,3 km/l > velocità media 63 km/h.
  9. Argomento freni. Ormai viaggio abitualmente "lavorando" sui freni ad intermittenza, parzializzando, tipo alfabeto morse. Me lo ha fatto notare un amico, con il quale sono andato in Liguria sabato scorso, che mi seguiva con la sua auto. Non ho mai pensato si vedesse tramite le luci dei freni. E', credo, indice di una buona modulabilità, aspetto del quale non ero molto convinto inizialmente. Ed anche su potenza e resistenza non riesco a trovare problemi ... sto cercando argomenti per discutere con il mio meccanico ... solo che se gli riporto solo elogi non mi ascolta nemmeno, sorride ... Tornando dalla Liguria ho volutamente allungato tramite la SV-TO, che sul tratto di Altare è davvero tortuoso (di + andando da TO a SV, ma mi sono accontentato), e qui ... Insomma la "mia" non era propri felicissima del mio test-drive sui freni (mi sono dovuto fermare 2 volte in autogrill, e dopo la 2a fermata ha fatto eccheggiare la parola "divorzio", dopo qualche "ma ke c...o" e similari), ma ricordo un paio di curve secche dopo due rettilinei nei quali con la coda dell'occhio ho visto un pò di nebbia alle mie spalle ... con decellerazione perentoria, riconducendo la velocità a quella che volevo, dove la volevo. Insomma anche qui nessuna perplessità riportabile, un gran mezzo.
  10. Raccolgo una serie di considerazioni in merito al complesso sterzo, direzionalità, trazione, a fronte degli ultimi (circa) 1500 km fatti prettamente in autostrada. Lo sterzo continua a convincermi, in particolare a velocità medio-alte. Alle basse non condivido il fatto che "torni" poco, nelle curve molto strette, in città, etc. Sono sempre io che devo in qualche modo "remare" per riprendere la strada, e questo secondo me è migliorabile ... spero comunque non a scapito delle tante qualità che invece apprezzo. Se così deve essere ... "remo" volentieri. La sensibilità che trasmette è notevole, senza dubbi: avvallamenti, raccordi sui viadotti, anche solo la pendenza del lato strada, tenendo la "corda", si sente quel tanto che basta per non trovarsi il posteriore che la segue (e rischiare una strisciata su guardrail o equivalenti). Il fatto di avere i paddles, poi, invita una posizione delle mani in modo da "abbracciare" la corona con i palmi, allungando i polpastrelli di medio ed anulare sui paddles posteriori e avvolgendo i palmi delle mani intorno alla parte esterna della corona: questo noto che dà estrema sensibilità su quel che succede sotto le ruote. Al punto che le reazioni dell'auto nella guida sportiva possono essere "accompagnate" tempestivamente, invece che "corrette". Ho provato a fare e rifare la stessa curva cambiando il punto di corda, anticipandolo o ritardandolo, ma in nessun caso l'angolo d'attacco alla curva cambia la qualità dell'appoggio, richiedendo correzioni. Questo evidentemente è anche funzione dell'assetto, ma la capacità di anticipare o ritardare l'appoggio, alla ricerca del punto di corda migliore, transita comunque dalla sensibilità disponibile allo sterzo. Rimango convinto sostenitore della tp, non c'è nulla da fare: transitare dall'appoggio alla trazione con una tp da una soddisfazione che non ha riscontri, secondo me nemmeno con una ti. Complice anche questo splendido motore, normalmente anticipo l'apertura un attimo prima di cogliere il punto di corda, in modo da superarlo già in trazione e lascio sfilare il posteriore, certo di un feeling alle sue reazioni perfetto da parte dello sterzo. Si ha percezione di controllo totale, anche a velocità poco dichiarabili. Sulla Serravalle (al solito) c'è un punto nel quale si alternano una serie di curve/controcurve non molto secche (è circa a metà del percorso) ma molto ravvicinate, con due curve finali su un dosso e subito dopo una cunetta. Fortunatamente negli ultimi 2 viaggi non c'era nessuno ed ho potuto provarle bene: si riesce ad controllare molto bene i transitori giocando con il gas, aprendo con decisione al punto di corda, assecondare un pò di pattinamento in modo da impostare per la curva successiva, passare in appoggio e lasciarlo sino alla corda successiva. E' un giochino che fornisce parecchia dimestichezza con le reazioni ed il controllo nell'handling dell'auto; anche se è necessario conoscerla un pò per "sentirla" sotto i polpastrelli ed sotto il sedere. Personalmente ho avuto bisogno di 8-9k km ... La direzionalità è sempre molto buona, anche sotto pioggia scrosciante: sia in situazione di acquaplanning che con minore velo d'acqua, forzare l'inserimento dell'anteriore in curva non comporta mai reazioni moltiplicate o sensibilmente rallentate: è necessaria un pò di decisione nel comando, ma questo segue proporzionalmente all'intensità della sterzata, riconducendo la posizione del muso rispetto all'asfalto. In questo anche l'aspetto pneumatici (Bridgestone) ha la sua valenza. Nel complesso, una delle ... armi ... maggiormente affilate a disposizione del mezzo è senz'altro la capacità di lasciarsi condurre in maniera impegnata, fornendo in maniera molto diretta le giuste informazioni di ritorno dalla strada e di come queste influenzano la dinamica del mezzo. Faccio fatica a dare maggiore enfasi alla mia soddisfazione ...
  11. La scorsa settimana è successa una cosa particolare, che in parte la giustifica. Tornavo da TO, sulla TO-MI, h 19:00 circa: un tipo con una Lexus IS è arrivato lampeggiando da circa 10 km. Ero al telefono e l'ho lasciato passare; sembrava fosse lui i padrone della strada: arriva nel sedere alle auto, abbaglianti sparati, lampeggiava, ondeggiava ... una bella persona, insomma. Finita la telefonata, l'ho raggiunto, passato e lasciato indietro. Quando l'ho visto distante ho rallentato e mi sono messo in 1a corsia, tranquillo. Stessa solfa: visto arrivare sullo specchietto, lampeggiamenti mitragliati alle auto in 3a corsia. Lascio sfilare, quando la distanza era buona ho ripetuto "l'esercizio". Ha cercato per un pò di stare davanti, ma la differenza era impari. Non ho mai toccato i fari, è davvero raro che lo faccia. Prendo distanza, mi riporto in 1a corsia, ... etc.: ho ripetuto il giochetto altre 3-4 volte ... alla fine deve essere uscito o si è fermato ad un autogrill a piangere ... ) P.S. mi piacerebbe a volte filmare il viso in queste occasioni. Va bene fare i "ganasa" a volte, ma senza esagerare. In particolare, fari a mitraglia e mancanza di distanza di sicurezza sono cose che non approvo. Vuoi passare, sei + veloce ? Ok, fatti vedere sulla dx, avvicinati, capisco e ti lascio spazio. Ma così ... nothing.
  12. Consumi. All'alba dei 10000 km (9780 stasera) dal trip risulta 11.2 km/l. L'aspetto degno di nota è però il rilievo che questo valore sino a 3 gg fa era fermo a 10.6-10.7 da parecchie settimane. Da martedì u.s. ho viaggiato in maniera continuativa - e molto veloce - ... in autostrada. Mentre nell'ultimo periodo ho macinato km nelle viuzze del centro di MI, in circonvallazione interna/esterna, viali e vialoni vari. Apro una parentesi: rimango sempre stupito dei km che si possono fare anche in città. Ieri sera, venendo in Liguria, ho viaggiato (da solo) senza troppo traffico, godendomi come di consueto motore & c., pennellando traiettorie a mak3. Ed a fine viaggio avevo guadagnato ancora un 0.1 km/l ... Aggiungo che in autostrada non lavoro + con l'accelleratore a moh di "interruttore", non ricerco sempre un "totale" cambio di passo appena mi si libera la strada, viaggio sempre veloce ma con meno enfasi. Mi diverto di tanto in tanto a ... ricondurre all'umiltà chi arriva sparando abbaglianti a ripetizione ... In sintesi: se usato bene questo motore ha tutte le caratteristiche per arrivare ai 12 km/l ... a patto di non usarlo strettamente in città, nella quale i 10.5 mi sembra il risultato + realistico.
  13. Sarebbe bello disporre di un service di map che permetta di segnalarci a vicenda percorsi particolarmente interessanti. googlemaps & c non sembrano troppo utilizzabili, per lo meno oggi ed a questi fini. Qualcuno ha qualche idea/conosce risorse ? Nel frattempo, l'unica mappa significativa trovata per fornire un minimo di riferimenti è questa http://www.skiinfo.it/skimaps/detail_big.jsp?product.skiinfo.DESTID=EITALPEDISI Il percorso descritto parte dall'Hotel Saltria (1700 mt, circa a centro mappa) e prende a dx, sino a raggiungere 2 rifugi, attraverso le piste. La strada è usata anche come pista da slittino. La strada che invece ci siamo proposti di verificare la prox è quella che porta al M.te Pana (sempre dal Saltria, a sx), limitata al pullman ... ne ho fatto un piccolo tratto (e poi mi hanno fermato ...) ma è uno spettacolo, in mezzo ai boschi ... vedremo. La strada di collegamento tra Compash e Saltria è ugualmente bella, sempre bianca. Nella cartina stranamente Compash non è tracciato, ma è alla destinazione della funivia che sale da Siusi. Da lì in poi solo catene o termiche. Rinnovo la domanda: qualcuno conosce risorse che possano essere utilizzate come repository di chi, del forum, ha piacere a segnalare percorsi sperimentati e particolarmente significativi in termini di guida ?
  14. Mah, non le chiamerei pippe ... Alla fine, parliamo sempre dell'innalzare la qualità della guida, che non considero un esercizio fine a sè stesso: una buona padronanza delle reazioni/azioni del mezzo alle sollecitazioni è precondizione per il suo controllo. Giungere ad guida fluida in velocità non è cosa da poco, nè basta una bottiglietta, ma può essere una delle esperienze che portano ad affinare e migliorare. Se infine ci si guadagna in sicurezza, oltre che in confort, chè c'è di meglio ?
  15. C'è un'altro tratto, ancora + tortuoso ed impegnativo, anche se + breve: la TO-SV, nel tratto appenninico ed andando a SV è davvero notevole. Ho preso 40 € di multa per un autovelox dopo una galleria, ma insomma ...
  16. Guida pulita. Appoggiare una bottiglietta d'acqua nei portabicchieri dell'auto mi ha insegnato, con un certo stupore, davvero molto. E "la capacità" acquisita è particolarmente utile quando si vuol viaggiare veloce e si ha a bordo passeggeri che, per vari motivi, potrebbero non gradire un'andatura garibaldina. L'effetto cercato è semplice: cercare di percorrere le curve, gestire i transitori ed i riallineamento nel modo + "soft" possibile, mantenendo comunque una buona/ottima velocità. La cosa funziona molto bene in autostrada, anche tortuosa (mia prediletta Serravalle) e su statali/provinciali; stressante in città, meglio non guardarla. In curva per normale fisica dei fluidi il piano dell'acqua si inclina verso il centro della curva (lato + basso del livello dell'acqua verso il centro-curva). Il gioco è cercare d impostare la percorrenza e lo spostamento di peso dell'auto in modo da inclinare il meno possibile l'acqua. E si scopre che per avere risultati degni di nota non è necessario spendere un patrimonio in pedaggi autostradali: la stessa curva, con questo riferimento oggettivo, può essere percorsa in un modo decisamente + comodo; l'azione è abbastanza intuitiva. Inizialmente meglio non esagerare con la velocità: l'attenzione da dedicare al livello dell'acqua distoglie dalla guida istanti preziosi, ma gradualmente si arriva a tenere sotto controllo l'inclinazione dell'acqua con la coda dell'occhio. Alla fine, penso di essere migliorato parecchio, se non altro divertendomi nello studio della ... fisica applicata.
  17. Riporto esperienze vissute in Trentino, nel quale (oltre a sciare) ho specificatamente cercato i limiti del mio "giocattolino" su strade bianche (inteso come "imbiancate con 10 cm di neve", con pista da sci da entrambi i lati). Il grip era a tratti labile: con gli scarponi da sci le persone dovevano stare attente in qualche passaggio per evitare sgambate alla fantozzi. Il percorso non aveva molta pendenza, ma 4 curve molto divertenti, 2 delle quali abbastanza secche, con le quali prendere "la misura". Ho iniziato tranquillamente, da "comune mortale": tutti i dispositivi accesi, sensibilità alla frenata prima che al grip in accellerazione/appoggio. Gomme termiche Bridgestone 225/45 17". Inutile dire che con i dispositivi accesi anche mia moglie viaggiava senza problemi, senza reazioni particolari, troppo facile (letteralmente il suo commento). Presa in mano l'auto con l'obiettivo di passare al secondo livello, ho disattivato tutto. Partire richiede un pò di sensibilità, è necessario giocare un pò con lo sterzo per contrastare inizi di pattinamento laterale, ma nulla di impegnativo. Basta trattare il volante come prendereste le gambe della vostra ragazza: con ferma dolcezza. Dosare l'accelleratore in modo da mantenere un filo gas anche quando si sente che le ruote patinano, mantenendo traiettoria giocando col volante, a volte cercando lo spostamento laterale in modo da spostare le gomme dalle tracce che già solcavano la strada. Presa un minimo di velocità, la parola d'ordine è stata: prendere maggiore dimestichezza con la risposta al freno, con frequenti "frenatine" per recepire che tipo di grip avevano le gomme. Fornisce una buona dose di fiducia nel mezzo, ci ho speso praticamente un percorso completo (circa 3 km). Per evitare rischi, la decellerazione era affidata in parte ai freni ed in parte al freno motore. Meglio dimenticarsi del "D", troppo poco collaborativo sulle neve. Ma il "DS" è perfetto, com'è anche il sequenziale. Con le termiche alla fine questo grande impegno non è stato necessario: il grip era garantito, in curva l'auto accennava una derapata laterale, ma non facevo in tempo a correggere che finiva subito: "poco divertente", a velocità media (30-40 km/h). Il mio via/vai da un albergo all'altro, neve sotto le scarpe/gomme, è continuato tra le battute dei compagni di merende che partecipavano, volente o nolente, alle "mie paturnie". Anche aumentando la velocità, con la giusta prudenza e testa, l'auto non si è mai rivelata davvero impegnativa. Una curva in particolare, con angolo di curvatura che accennava un mezzo tornante intorno ad uno steccato di una casa, è diventata alla fine il vero banco di prova "alla rally": divertente davvero, sono sceso dall'auto con "la solita faccia" da bambino radioso. Provando e riprovando, anche l'effetto pendolo riusciva abbastanza bene (non dovevo guardare la faccia della "mia" mentre mettevo in dubbio il mezzo che avrebbo dovuto portarci a casa ...), in qualche passaggio il posteriore tracciava una curva + ampia di altri, ma comunque entro la carreggiata; era praticamente costante invece l'inserimento del muso, a prova dell'ottima direzionalità disponibile anche sulla neve. Prova finale: su un parcheggio di pullman, già provato a suo tempo, ma con un lato che Sabato sera aveva parecchia neve in + rispetto all'ultima prova; il parcheggio traccia un ovale allungato, con al centro una piccola staccionata (il pullman ci gira intorno per raccogliere gli sciatori): nulla di + divertente girarci intorno, accennando una derapata continua, con l'auto ben in appoggio, giocando con il gas "a tratti", dando e togliendo trazione in modo da modulare la spinta in funzione della posizione dell'auto rispetto all'ovale. Credetemi se dico che mi sono divertito come un pazzo. Giudizio critico, nelle condizioni indicate (termiche, neve battuta ma abbastanza "solcata", pendenza non troppo accentuata, percorso abbastanza tortuoso): nessun problema, nè per chi semplicemente vuole recarsi al proprio albergo nè per chi vuole divertirsi nello sfruttare la propria TP. La prox volta proveremo una strada in salita, con tornanti, ma dobbiamo starci attenti: è una strada a traffico limitato ed e Capodanno mi sono guadagnato un bel 46 € di multa dalla forestale (... ehm ... bravi bambini ...). Ma li investo volentieri (i soldi della multa, non la forestale) ...
  18. Ho realizzato (ma è una mia interpretazione) che l'apparente impossibilità di viaggiare con il cruise control senza l'opzione "active" (imposto velocità, ma il sensore non frena o accellera in base al rilievo di auto davanti a sè) è stata pensata in maniera diversa. Se appoggio appena il piede sull'accelleratore, "l'active" rimane attivo (icona gialla compare e scompare) ma non "entra a gamba tesa": mantengo velocità, e con la nebbia continuo a "vedere virtualmente" le auto nascoste dalla nebbia un 5-6 secondi prima che riesca fisicamente ad intravederne gli stop. Passate le auto, sollevo il piede e proseguo l'andatura automatica. Migliorerà, ma è già un grande oggetto.
  19. Solo post "veloce" ... ) ... anche se: mi sto godendo la 335d, preparandomi per la M3 ... forse un pò di dietrologia c'è ...
  20. m2m

    Quale benzina per i nuovi motori ?

    Blue Diesel, Super Diesel, Iperultradiesel o "normale" gasolio ? La domanda me la pongo ogni volta che scendo dall'auto e chiedo "il pieno, per favore". Parlando con il mio meccanico, il suo consiglio è stato "normale diesel, i vari "blue" sono ... troppo secchi ??". Non ho avuto il tempo di chiedergli maggiori info, ne sapete qualcosa in + ?
  21. Guida pulita. La bottiglietta sul cruscotto sta diventando la mia begnamina nel rilevare la qualità delle azioni impartite al mezzo; al punto che sto pensando di darle un nome, quasi fosse una "consigliere". Lasciamola la femminile, non guasta. Il portabicchieri è ... quello che dice il nome, ovvero un supporto di altezza compatibile con un bicchiere di plastica, mentre una bottiglia rimane "fuori" per un buon 2/3 (appoggia solo 1/3). Ovvero i trasferimenti di carico ne influenzano la posizione/dondolio in maniera netta, vista la sua ampia possibilità d'escursione. Ho raccolto un pò di considerazioni, che voglio consolidare ancora un attimo. Premessa importante: molte cose sono certamente "banali" per chi ha una certa capacità alla guida; dico subito che cercherò di non tenermele dentro, penso serviranno per partire da un contesto chiaro. Se volete, infierite tranquillamente con qualche "ma vah ?!!". In ogni caso, queste righe rimangono un diario di bordo, nel quale mi prendo la libertà di riportare quello che sento. Una considerazione preliminare è: anticipare l'appoggio rispetto alla curva, rimanendo nella propria corsia, è già un'azione che permette di farsi trovare in corda con l'auto già stabilizzata. Non serve che l'azione venga impartira in maniera brusca: avendo lo spazio per gestirla potrà essere effettuata con la giusta progressività, a vantaggio del confort e della pulizia di guida.
  22. Non so che dire: prima "del fulmine" dell'altro giorno ero quasi certo che il problema "non potesse che ricondursi agli RF". Considerato che conosco lo sterzo e le qualità di guida bmw, non riuscivo ad accostarlo ad altro. Non ho una risposta, e finchè non proverò di nuovo l'auto (al prox tagliando "ci riprovo") non credo di riuscire a trovarle.
  23. Fulmine a ciel sereno (o quasi) !! Ad Ottobre ho avuto tra le mani una 530d per una settimana, che ho soppesato secondo manuale. In quell'occasione ero rimasto stupito (direi sconcertato) della risposta dell'auto ad alta velocità: galleggiante, ipersensibile alle correzioni, ... Ho in quel momento addossato il problema alle RF, delle quali raccoglievo continuamente riscontri negativi dai forum, ma ... Non è che quel comportamento allucinante (per una BMW, come minimo) era da ricondurre allo sterzo active steering ? Non mi capacito di non essermi posto prima questa domanda. Successivamente in altra accasione, qualcosa di simile. Un 530d davanti a me in tangenziale: chi guidava sembrava ubriaco, continui scarti a dx e sx (d piccolo angolo, ma percepibili in maniera evidente) ... in quell'occasione il pensiero è stato: i soliti 'piloti della domenica' ... Possibile che questo sia l'effetto active steering ? Mi rifiuto di crederlo.
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