Lisse

Invece, questa è la "Cec", che mi è piaciuta assai, con grande acidità... Barbera old-style, da lungo invecchiamento. Attualmente non ancora in commercio, sono riusciuto a strapparne una bottiglia. Questo è il "Niades" '14, fuori da tutte le denominazioni... un mosto parzialmente fermentato da uva Brachetto, con soli 4 gradi di alcool... di gusto abboccato, bevuto molto freddo è uno splendido succo di frutta dissetante Questo non l'ho assaggiato, ma solo portato via... un passito da uva Barbera

Dicevo... sono stato in Monferrato, attorno al 20 aprile, a trovare un bravo produttore locale, soprattutto di Barbera... lui è Gianluca Morino e la sua azienda si chiama CASCINA GARITINA, a Castel Boglione. Breve giro in vigna, poi iniziamo gli assaggi, partendo dal suo Pinot Nero, l'"Alfero" 2013, ancora in fasce Proseguiamo con le Barbera, il vero core-business dell'azienda, iniziando con un prodotto a metà della sua gamma, la "Villalta" '14... solo acciaio Passiamo poi alla "900 - Neuvsent", DOCG Nizza, da vecchie vigne (fra i 60 ed i 90 anni) che, dalla vendemmia 2013, vengono vinificate ed imbottigliate separatamente, dando origine a tre cru Questa è la "Margherita"

Sabato prossimo in Langa, ma dovrei postare ancora qualche immagine della gitarella di un paio di settimane fa in Monferrato..

Vacanziero.. Nelle ultime notti, terribili gelate oltr'alpe, con gravi danni soprattutto in Borgogna, Loira, Champagne.. ma pure in Mosella...

Beh, hai bevuto decisamente sopra la media... Da Frozza manco dal 2006, ma mi ricordo ancora la merenda a base di pane, soppressa e Prosecco...

Non è vero che si era alla fine... arriva l'ammazzacaffè! Solo 125 bottiglie prodotte (e l'amico ne ha due..), gradazione intera a 75,5°... interminabile...

Quando si comincia a questo livello, la giornata può essere solo buona... grande bottiglia di grandissima annata... Bottiglia che viene affiancata da un altro mostro, inferiore al naso, ma con bocca mostruosa... Il vaso di coccio della giornata... ottimo produttore, ottimo vino, annata top, eppure già in fase calante... Si riparte alla grande con questo affilato Sancerre... questo è l'autentico Sauvignon Blanc, dalle sue terre di origine, senza quei sentori di bosso, foglia di pomodoro o minzione felina che, troppo spesso, affliggono i Sauvignon italici Per i rossi, ci si ferma in Italia... questo Amarone di 25 anni non mi è dispiaciuto, pur se abbastanza limitato ad una ciliegiona sotto spirito e con i suoi 15° percepiti... almeno, non era "ingombrante" in bocca come certi Amarone che rifuggo... Fermi tutti! Quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare... arriva Sua Maestà! Naso un poco compresso (ripassare dopo il 2030..), ma bocca potentissima Si chiude con una bolla del 1990, ma tanto fresca da sembrare una 2008..

Purtroppo, oggi toccherà andare a festeggiare il compleanno di un amico.. e qualche altra cosa si dovrà bere...

Ed ora la bottiglia che, da sola, vale il viaggio... un vino santo da Albana, prodotto a Brisighella nel... 1901 La lunghissima operazione di stappatura, con cavatappi a lame.. Il 1901 nel bicchiere... ancora limpido, note di mallo di noce, fungo secco, cenere e cassettone, acidità ben presente ed integrata nel vino... emozione pura... ancora molti anni davanti a se... questo vino ci sotterrerà tutti La tavola imbandita prima dei bagordi.. Un paio di cose fra le molte che si sono sbafate: le pappardelle con la lepre (cacciata dal padrone di casa) E la lepre in salmì, con polenta fritta A seguire, un'interminabile sequenza di cacciagione da piuma. Terminando, un goccio di Porto.. Nella cantina del padrone di casa, fra altre "cosucce", abbiamo adocchiato anche questa coppia di vino santo locale... per una delle prossime volte

Bella giornata in quel di Brisighella, con amici vecchi e nuovi... Abbiamo cominciato con un paio di magnum di Champagne "easy", sgranocchiando qualche crostino.. vini decenti, di tipologia ruffiana Abbiamo proseguito con alcuni rossi, di eterogenea tipologia, tutti di ottimo livello, anche se qualcuno preso in fase troppo giovanile.. Questi i migliori (per me): LATOUR '99, un giovane mostro, anche se in annata solo media ed il "Vigneto Arborina" '96 di ALTARE, su note chinate-radicose.. Un buon "Clos de la Marechale" 2009 di J.F. MUGNIER, affiancato ad un BRANE-CANTENAC, pure 2009... questa è una bottiglia sprecata, così giovane non è minimamente leggibile.. Un (troppo) vegetale "Les Poyeux" 2007 di CLOS ROUGEARD, con uno splendido Solaia 1993, che urlava "Toscanaaaa"! Altra bottiglia sprecata... il "Percarlo" si deve bere a minimo venti anni dalla vendemmia... buono, ma non è ancora lui... Il mio Riesling... Wehlener Sonnenuhr Auslese 1989 di WEINS-PRÜM, bottiglia proveniente da asta... bellissimo, frutta candita, agrumi, zafferano, miele, kerosene... un continuo mutare nel bicchiere... per me, 95/100.

Brao Robe', bel resoconto! Tarlant è un grande, il suo "Zero" non manca mai nella mia cantina.. Domani sarò in trasferta in Romagna, si dovrebbe bere abbastanza bene... da parte mia, porterò un moselliano Riesling Auslese '89, spero di ben figurare...

Brao... Ci dovrebbe essere Tarlant, non lasciartelo sfuggire.. Annate? 2013?

I miei lettori saranno tutti in viaggio per il Vinitaly...

Provate il Moscato d'Asti "Vite Vecchia" di CA' D'GAL e non tornerete più indietro... Ce ne vorrebbe una damigiana...

Un gran bell'aperitivo Prima batteria bianca: il grand cru più reputato di Chablis (Les Clos), nella versione del produttore n. 2 di Chablis (Vincent Dauvissat), in due grandi annate... A seguire, il secondo grand cru di Chablis (Valmur), nella versione del dio-dello-Chablis (Raveneau), sempre in due annate top... "Panzer" Coche-Dury col suo 1er Caillerets di Meursault... Batteria rossa Chiusura di pranzo italica..

Oggi, in quel di Parma, andremo a stappare qualche decente bianchino borgognone... Stay tuned!

Altra buona bottiglia Idem, questa bianca (la precedente rossa) Per curiosità, questa sarebbe l'azienda di Aubert de Villaine (e della moglie Pamela)... Aubert è socio e gestore del DOMAINE DE LA ROMANÉE-CONTI... basta la parola E finiamo con l'ottimo Volnay 2009 di LAFARGE, altro tradizionalista Splendido colore...

Qualche bottiglia bevuta qua e là, fra ristoranti ed enoteche.. Decisamente buono Idem, al ristorante, ad un prezzo "irrisorio" (72 euro, in Italia, a trovarlo, serve almeno un centone... e da asporto, non al tavolo) Questa è stata una scommessa: denominazione minore, annata scarsina, ma produttore-top... Scommessa persa.. un vin-du-cass Bella bevuta in enoteca... il signore sullo sfondo ha fatturato non poco, visto quello che gli abbiamo asportato Bella boccia Il mitico "FanFan" Ganevat Cabernet Franc della Loira, la selezione "Le Bourg" 2010 (annata top) del mito CLOS ROUGEARD... bottiglia praticamente introvabile... trovandola, bisogna essere pronti a sborsare 3-400 euro. Servita al tavolo: 135 euro... come lasciarsela scappare?

Qualcuno sì, specie nelle denominazioni minori... per il resto, tutte barrique (anzi, "pièce", come le chiamano in Borgogna... e sono da 228 lt anzichè 225..), con qualche sporadica botte più grande.

Abbiamo pure cercato di fare qualche visita in azienda (fra quelle non presenti agli eventi), inviando qualche decina di mail... come risultato: qualcuno già sold-out, qualcuno che non riceve durante la settimana dei Grands Jours, qualcuno che manco ci ha risposto... Due visite programmate, ma una ci è stata rinviata, proprio un paio d'ore prima, al venerdì, quando noi si sarebbe ripartiti giovedì (cccci sua...). Quindi, l'unica visita l'abbiamo fatta al DOMAINE LEJEUNE di Pommard, piccola azienda (circa 60mila bottiglie totali) ma già ben reputata. Visita ai locali di vinificazione e stoccaggio e degustazione della gamma completa: bianchi, rossi, Ratafia e Marc de Bourgogne! Prezzi decenti (relativizzando alla Borgogna) per la bassa e media gamma, già abbastanza cari i top: il 1er cru "Rugiens" a 65 euro/bottiglia... e che fatica riuscire a farsene dare qualche bottiglia! Se ci sarà una prossima volta, meglio noleggiare un furgone...

Proprio di fianco al Romanée-Conti:

Sua Maestà lo Chambertin.. Il castello di Clos de Vougeot, all'interno dell'omonimo grand cru Il clos de Vougeot.. E non poteva mancare il Romanée-Conti..

Immancabile, qualche foto panoramica e dei crus... Mito assoluto Il Montrachet Pommard Il famoso campanile di Meursault

Questo è il salone del buffet al Palais des Congrès di Beaune, durante l'evento sui vini del Maconnais, mercoledì 23 Queste sono le cantine del castello di Chassagne-Montrachet, durante l'evento "Femmes et Vins" di mercoledì 23 Seguirà...

Eccomi di ritorno... tre giornate e mezza in Borgogna, visitando, fra l'altro, alcuni degli eventi dei Grands Jours de Bourgogne. Iniziamo da questi: evento biennale e riservato agli operatori (io, che operatore non sono, sono stato imbucato da amici che lo sono), ha un particolare sviluppo... ogni giorno ha sedi diverse (più sedi nello stesso giorno), in diversi comuni, con diversi temi... ha avuto inizio lunedì 21 e termine venerdì 25, noi siamo riusciti a partecipare solo il martedì ed il mercoledì e solo ad una parte, poichè è necessario iscriversi on-line ai singoli eventi, che sono a numero chiuso.. al raggiungimento di una soglia predeterminata, stop! Eventi molto bene organizzati, senza stand faraonici ma, al contrario, massima democrazia: ogni espositore aveva una barrique da utilizzare come piano d'appoggio per le proprie bottiglie... null'altro. Presente anche un servizio buffet gratuito, più o meno assortito, ma sempre soddisfacente; per finire, servizio di navette per raggiungere comodamente gli eventi e spostarsi da un evento all'altro. Queste due immagini sono dell'evento sui vini di Gevrey-Chambertin, tenuto nel palasport dell'omonimo comune, martedì 22