è semplice: una "coppia" è per definizione composta da due persone...quindi due soggetti: non 3, 4 o multipli.
Due soggetti che dividono due vite ( passioni, delusioni, affetti, gioie, dolori, vecanze, tempo libero, colazione, cena, amici, casa etc etc) e che dividendo le due esistenze necessariamente rinunciano a una parte della propria.
La regola del fa comodo è il giustificativo di ogni eccezione al mondo a due: c'è chi definisce "open mind" il fatto che si possa stare insieme con interessi e scopazzare amorevolmente in giro consapevole e consenziente o meno che si ail parter. E ancora l'amor eccessivo per il proprio io e in questo i gay sono maestri, fa passare in seocndo piano quello per il prossimo. E' innegabile che il culto dell'esteta (non necessariamente fisico, ma anche mentale) porti via parecchio spazio alla eventuale coppia.
E infine se i gay fossero così' propensi e maturi a gestire un'unione non ci sarebbero così tanti, troppi eccessivi locali dove si può "socializzare" non a parole, ma a fatti. Un locale che non abbia un angolo "buio" difficilmente riesce a sopravvivere, basta vedere quanti pochi punti di socializzazione gay ci sono (ma di qualsiasi tipo per esempio, da un pub semplice ad un campeggio) e quanti invece sono quelli dove puoi "consumare".
Ecco sino a quando la comunità gay non si dimostrerà matura nel gestire una coppia (per cortesia non mi si tiri fuori il discorso di "coppie aperte" o di "buoni amici"), ma fa più comodo scopazzare una sera, tramite un sito internet, un'altra tramitre una disco, o dietro un cespuglio, o nel cesso della stazione, o negli spogliatoi dl gruppo sportivo, o in una sauna e potrei continuare in altri mille posti...dicevo sino a quando esisterà ciò e non una volontà di unione è inutile voler regolamentare qualcosa che purtroppo pochi troppo pochi volgion e sono in grado di portare avanti.