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mare&monti

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  1. Qualunque sia l'uso, l'handicap di non poter circolare, tra soli 5 anni, nelle zone urbane B va conteggiato in termini di money: non esiste che compro una mozzarella che scade domani al prezzo di una a lunga conservazione. La mozzarella scaduta va pagata per mozzarella scaduta, è bene che se lo comincino a ficcare in testa un po' di venditori. ?
  2. No, gilerak ... non l'ho letto il tuo topic "Ipotesi Giulia". Anche perché non è facile, dal titolo, capire che potesse trattare di obsolescenza precoce del valore di un diesel. Credevo parlasse di Giulia, non so ... di qualche bella ragazza. ? Puoi linkarlo che me lo leggo? Grazie ?
  3. Sì, infatti. E ci sono genialoni in giro ancora convinti, se ci parli, che tanto i consumatori siamo talmente stupidi o disinformati (come, educatamente, dicono loro) da buttar via tranquillamente 30.000 €uro, senza porci alcun problema, alcun interrogativo per l'acquisto di una mozzarella scaduta, per un USATO Euro 6 [A,B,C] la cui possibilità di accesso alle zone urbane B scade tra soli 5 anni. Ma si sbagliano, evidentemente. Una cosa però è vera e cioè che ci sono certi signori là fuori, a cui fa comodo che la gente rimanga completamente disinformata.
  4. Se si vuole evitare che a rimetterci drasticamente, relativamente all'iperbolico abbassamento (nei soli prox due-tre anni) del valore d'acquisto di un USATO Diesel Euro 6 [A,B,C], sia UNICAMENTE il consumatore, cioè colui che oggi ottobre 2019, o domani gennaio 2020, o dopodomani (2021) ACQUISTI un USATO Diesel Euro 6 [A,B,C], bisogna che i concessionari italiani comincino a mettersi una mano sulla coscienza iniziando ad abbassare gradualmente i prezzi di vendita dei loro Diesel USATI Euro 6 [A,B,C ], in modo da cominciare a dividere proporzionalmente la relativa perdita di valore, quanto meno in due: acquirente (cioè, consumatore) e venditore. Quindi, un Diesel usato omologato Euro 6 [A,B,C] del valore mettiamo di 25.000 euro, quotazione ipotesi gennaio 2020, farebbero bene, visto che nel giro di poco meno di un anno (mettiamo gennaio 2021) ne varrebbe non più di 15.000 di euro nel momento in cui il consumatore lo desse via, farebbero bene i concessionari, oggi ottobre 2019, a dividere la "patata" e ad abbassare il prezzo di vendita a 20.000 euro. Diversamente, senza un venire incontro ai consumatori, temo che il mercato del nuovo gli si mobilitera', è vero, ma i diesel USATI omologati Euro 6 [A,B,C] gli rimarrebbero invenduti sullo stomaco entro le recinzioni dei parco macchine dei loro concessionari. E questo, per un motivo: perché i consumatori non siamo esperti, è vero ... ma non siamo stupidi. E conviene ai concessionari italiani fare svalutare così tanto i loro Diesel USATI Euro 6 [A,B,C] invenduti, per poi darli in extremis a due lire ai mercati dell'Est? Non credo gli convenga molto. Anzi, credo non gli convenga per niente. Anche perché, anche al Sud, non è che possano pensare di darglieli a prezzo di "mercato", perché anche al Sud non sono mica stupidi. Anzi, tutt'altro!
  5. E il bello è che in tutto questo ci stanno marciando in tanti ... non solo gli amministratori locali ... perché muove il mercato del nuovo, a danno dei consumatori proprietari di diesel ... E, non appena poni la questione, fanno tutti orecchio da mercante. Eppure, ho sempre detto di non essere un esperto, mica me lo sono mai tenuto nascosto ... ma non ho mai detto di essere stupido. ? Per cui, per quanto mi riguarda, se non vogliamo che a rimetterci drasticamente, relativamente all'iperbolico abbassamento (nei soli prox due-tre anni) del valore d'acquisto di un USATO Diesel Euro 6 [A,B,C], sia UNICAMENTE il consumatore, cioè colui che oggi ottobre 2019, o domani gennaio 2020, o dopodomani (2021) ACQUISTI un USATO Diesel Euro 6 [A,B,C], bisogna che i concessionari comincino a mettersi una mano sulla coscienza iniziando ad abbassare gradualmente i prezzi di vendita dei loro Diesel USATI Euro 6 [A,B,C ], in modo da cominciare a dividere proporzionalmente la relativa perdita di valore, quanto meno in due: acquirente (cioè, consumatore) e venditore. Quindi, un Diesel usato omologato Euro 6 [A,B,C] del valore mettiamo di 25.000 euro, quotazione ipotesi gennaio 2020, farebbero bene, visto che nel giro di poco meno di un anno (mettiamo gennaio 2021) ne varrebbe non più di 15.000 di euro nel momento in cui il consumatore lo desse via, farebbero bene i concessionari, oggi ottobre 2019, a dividere la "patata" e ad abbassare il prezzo di vendita a 20.000 euro. Diversamente, senza un venire incontro ai consumatori, temo che il mercato del nuovo gli si mobilitera', è vero, ma i diesel USATI omologati Euro 6 [A,B,C] gli rimarrebbero invenduti sullo stomaco entro le recinzioni dei parco macchine dei loro concessionari. E questo solo per un motivo: perché i consumatori non siamo esperti, è vero ... ma non siamo stupidi. E gli conviene farli svalutare così tanto, per poi darli in extremis a due lire ai mercati dell'Est? Non credo. Anche perché, anche al Sud, non è che possano pensare di darglieli a prezzo di "mercato", perché anche al Sud non sono mica stupidi. Anzi, tutt'altro! ?
  6. Dal mio punto di vista (ma non sono un esperto), chi nei comuni pensa a queste pseudo-norme dovrebbe andare periodicamente a farsi dare una regolata al cervello.
  7. Grazie della risposta. È un modo per riflettere e provare a capire. Io non sono un esperto, per cui non sono in grado di smentirti. Attendo anch'io il contributo di qualche esperto che ci illumini a riguardo. Anche perché sono convinto che è un argomento che interessa molti e non solo me e te. Provo a fare anch'io il mio ragionamento. Se così fosse, nell'accezione 2) cioè con il termine "acquistate" interpretato letteralmente (premetto che neanche i codici civili e penali vengono mai interpretati letteralmente, non a caso esistono i giuristi), dunque Euro 6 [A,B,C] acquistati USATI nel 2019, 2020, 2021, etc. etc. sarebbero limitati a poter circolare entro le zone urbane B solo fino ad Ottobre 2025. Mi chiedo: chi se lo compra spendendo 25-30 mila euro, oggi o domani, a Milano e comuni similari, un Diesel USATO omologato Euro 6 [A,B,C], sapendo che potrà circolare in zona urbana B per soli 5 anni (Ottobre 2025), anziché 8 anni (Ottobre 2028)? Secondo voi, il milanese (o di altri comuni similari) è disposto a spendere la modica cifra di 30.000 €uro per un USATO DIESEL che gli permette di circolare in zona urbana B per soli 5 anni? Secondo me, no: non è disposto. E secondo voi?
  8. Chiedo, gentilmente, un chiarimento a chi se ne intende. "Ottobre 2028: vietate Euro 6 Diesel [A,B,C] acquistate entro il 31 Dicembre 2018." Quel "acquistate" cosa significa? Se scrivevano "immatricolate" non era più chiaro e senza alcun margine interpretativo? Margine interpretativo. 1) Se "acquistate" lo si intende come sinonimo di "immatricolate", significa per esempio che se nel 2019 o nel 2020 o nel 2021, etc. etc. acquisto un Diesel Euro 6 [A,B,C] USATO, immatricolato entro il 31 Dicembre 2018, potrò accedere alla zona B fino ad Ottobre 2028, dopo di ché non potrò più accedervi. 2) Se, viceversa, quel "acquistate" significa "acquistate', be' allora cambia tutto il discorso, perché significa che se nel 2019 o nel 2020 o nel 2021, etc. etc. acquisto un Diesel Euro 6 [A,B,C] USATO, anche se immatricolato entro il 31 Dicembre 2018, potrò accedere alla zona B solo fino ad Ottobre 2025, dopo di ché non potrò più accedervi. Praticamente, a seconda dell'interpretazione del termine "acquistate", ci passa una bella differenza di possibilità di accesso o meno alla zona B di ben 3 anni. Secondo voi esperti, qual è l'interpretazione esatta: la 1) o la 2)? Grazie mille ?
  9. Non rispondo ad uno ad uno ai vari commenti recenti. Avendo tutti lo stesso comune denominatore e cioè il conformismo acritico pro-sistema, dal mio punto di vista, è sufficiente un'unica risposta che vale per tutti. Dopo di che, non risponderò più, a dimostrazione che a me di far polemica non me ne può fregar de meno. Mi interessava approfondire l'argomento, capirci qualcosa, ci ho capito quanto mi interessava capirci, grazie a tutti i vostri contributi, quindi ringrazio veramente tutti (non per finta) e niente, per me l'argomento diesel Euro 6D o Euro 6 D-Temp si chiude qui: ci ho già capito quanto basta. L'idea me la sono fatta e stop. Dico solo a quelli che che tendono spesso a dirti come va usata un'auto, quanti chilometri devi farci, quanti anni devi usarla, etc. che quello l'ho sempre deciso io e continuerò a deciderlo io. E mi dispiace tanto se ciò non porta acqua al mulino dei "valori" pro-obsoletismo precoce portati avanti dal marketing automobilistico. Con me non hanno mai fatto breccia, né mai ne faranno. Se considerate che nel mio lavoro di venditori ne ho anche formati in passato, capite chiaro che il venditore anche in questo forum lo annuso non appena apre bocca. Quindi, risparmiatemi certe predicozze per favore. Fatelo con chi potete permettervi di farlo, non con me, rischiereste di fare qualche gran brutta figura. Buona serata a tutti ?
  10. Bene, buono a sapersi. La pensiamo esattamente all'opposto. Ma siamo in democrazia e ci sta. Lo so che per la casa automobilistica se io arrivo al 2030 con la mia auto comprata nel 2020 è un problema. A loro interessa che io compro un'auto nuova magari ogni due-tre anni. Ma i loro interessi non sono i miei. I miei interessi sono che decido io cosa comprare, come comprare, dovre comprare e perché comprare. Ed io una macchina che acquisto nuova nel 2020 e che già nel 2028 non mi permetterà di entrare nelle zone B delle città NON la compro. Quindi, le case automobilistiche se ne facciano una ragione, nel momento in cui constateranno che gli acquirenti chiederanno Euro 6D. Siamo noi cittadini, noi consumatori che, con i nostri acquisti, teniamo in piedi le case automobilistiche: senza di noi, le case automobilistiche sono niente. Occorre rispetto nei confronti del consumatore. Se no, anche la casa automobilistica chiude.
  11. Bravo! Ma vedrai che lo capiranno presto che con la chiacchiera o con l'arroganza nel corso di questo 2020 non venderanno neanche un diesel Euro 6D-Temp. Bisogna dargli tempo, prima o dopo, ci arrivano!
  12. Quindi, secondo il tuo punto di vista, è del tutto normale che a scontarne le conseguenze di questi "amministratori cialtroni di paese" siano i cittadini consumatori. Premetto che Milano, Bologna e tante altre città italiane che si adegueranno a breve alle delimitazioni della zona B e relativi divieti di accesso non sono propriamente "paesi", paeselli. Detto questo, posso anche concordare con te sul discorso "cialtroni". Ma non è questo il punto. Il punto è che a pagare non debba essere sempre e comunque il cittadino. E l'unico modo che il cittadino ha per non scontare le scelte scellerate di altri è non comprare: di una semplicità, direi, assoluta. Per cui, tenete in considerazione questa evenienza, non pensino i venditori che, attraverso la chiacchiera, riusciranno a vendere nel 2020 Diesel Euro 6D-Temp a chi, come il sottoscritto, non vuol sentirne neanche parlare. Il contesto generale è fatto di individui: tanti individui messi insieme. E a pensarla come me, stai tranquillo, siamo in tantissimi. Non sono l'unica mosca bianca o nera, a seconda del punto di vista, a pensarla in tal modo.
  13. Per fortuna! Ci mancherebbe che io consumatore venissi pure obbligato ad acquistare le loro Euro 6D Temp! Gliele lascio volentieri in autosalone, è questa la mia libertà di consumatore che non può togliermi nessuno. E vediamo, se tutti fanno come faccio io, se non cominciano subito a smuovere il didietro a ri-omologare tutte le loro Euro 6D-Temp. È questa la mia libertà di consumatore, hai pienamente ragione. È chiaro il discorso anche stavolta? Penso proprio di sì. ? Non mi acquietano queste ordinanze comunali che, alla prima riunione di consiglio, sono capaci in un attimo a cambiare e ad insergli anche le Euro 6 D-Temp nelle restrizioni 2028. No. Serve che l'auto che acquisto nel 2020 me la diano omologata Euro 6D, non Euro 6D-Temp. Diversamente, non compriamo nessuno. Io, da questa posizione, non mi smuovo. E così farò. Chiederò che venga scritto a contratto, nero su bianco, che l'auto diesel che sto comprando oggi ad Ottobre 2019 (nuovo modello uscito nel 2018), e che mi sarà immatricolata e consegnata nel 2020, dovrà avere sul libretto omologazione Euro 6 D. E fine della querelle. Se acconsentono, bene. Diversamente, possono tenersela in autosalone. Una riflessione. Prevedo vita non proprio rilassante, nel corso di questo 2020, durante il proprio turno di lavoro per tutti quei venditori che proveranno ad indossare i panni dell"imbonitore" smerciante di Euro 6D-Temp, specie tutte quelle volte che l'oggetto della compravendita sarà un Diesel. L'acquirente di auto a benzina, spesso, è disattento su queste tematiche. L'acquirente di Diesel, no: attentissimo ed informatissimo, relativamente alle questioni inquinamento/classi di omologazione/divieti di circolazione che riguardano l'auto che ha intenzione di acquistare. Se il discorso Euro 6D-Temp non lo convince, non compra. Quindi ... a voi le conclusioni.
  14. Ciao ale75, intanto la limitazione riguarderà una più vasta area, zona B e non solo i centri storici (zona A). Detto questo, probabilmente, hai pienamente ragione: per le case automobilistiche, probabilmente, non è influente una differente limitazione 2028 o 2030 per un'auto venduta nel 2020. Per me invece eccome se lo è acquistare nel 2020 un'auto che, se omologata Euro 6D, mi dà accesso fino al 2030 e viceversa, se omologata Euro 6 D-Temp, mi dà accesso fino al 2028. Per me che sono consumatore è influente, vediamo se per le case automobilistiche, come dici, la cosa è indifferente, se lo sarà uguale anche per le concessionarie nel momento in cui cominciano a rendersi conto che gli acquirenti cominceranno a lasciargli negli autosaloni tutte le loro belle Euro 6D-Temp! Le case automobilistiche, in tal caso, continuerebbero a rimanere indifferenti? Non credo proprio!
  15. Jameson, a me di chi sia la colpa ... se dei comuni che non capiscono un tubo o della normativa comunitaria scritta con i piedi o delle case automobilistiche che vorrebbero marciarci per smerciarsi nel 2020 le Euro 6D-Temp che hanno preferito non ri-omologare a Euro 6D (visto che la riomologazione ha i suoi costi), detta come va detta, non me ne può fregar de meno. L'unica cosa che a me interessa da consumatore è che, a pagarne lo scotto delle loro scorribande, non sia io che nel 2020 vorrò acquistare il mio modello preferito uscito nel 2018, modello ripeto uscito l'anno scorso non durante la seconda guerra mondiale. Per cui, o la concessionaria si adopera per farmelo avere omologato Euro 6 D oppure, per quanto mi riguarda, l'Euro 6 D-Temp se lo può tenere. Non so se è chiaro il discorso. Penso di sì.
  16. Non scarichiam tutto sui comuni, facendo sempre il solito giochino italiano dello scarica-barile. Sono le case automobilistiche che possono risolvere in un attimo la questione, riomologando adesso ad Euro 6D tutte le loro vetture Euro 6 D-Temp che hanno intenzione di vendere ed immatricolare nel 2020. E vedrai che lo fanno, non appena si accorgessero che non c'è un solo acquirente disposto a beccarsi nel 2020 una Euro 6 D-Temp (e relativi due anni di restrizioni) solo per fare un favore a loro. Te l'ho già detto prima ... hai pienamente ragione: l'informazione serve a qualcosa! ?
  17. Su questo ti do perfettamente ragione, ma in un senso diverso. Nel senso che in fondo sì, hai ragione, l'informazione può servire a qualcosa: può servire a far sì che andiamo tutti nelle concessionarie e fargli capire che le cose sono due: 1) ri-omologhino subito le loro Euro 6 D-Temp ad Euro 6D; oppure 2) facciano modificare quella riga della norma che prevede il divieto di accesso, per le loro Euro 6 D-Temp, immatricolate 2020, alle zone urbane A a partire dal 2028. O l'una o l'altra, l'importante che a pagare due anni anticipati di restrizione non sia l'acquirente, visto che proprio lui in tutta questa storia non c'entra nulla. Diversamente, tutti uniti nel 2020 a non acquistare una sola Euro 6 D-Temp. Vediamo se non si smuovono! Effettivamente, sì ... devo darti ragione: l'informazione serve a qualcosa.
  18. Quindi, vedi che è come dico io e cioè che non è un problema di disinformazione dell'acquirente? L'acquirente può essere informatissimo e non riuscire a fare un bel nulla per NON beccarsi omologato Euro 6 D-Temp nel 2020 il suo nuovo modello preferito che, purtroppo per lui, è uscito nel 2018 (cioè tanti secoli fa) e non nel 3099 cioè nel futuro. Ti pare una normativa che ha una logica una roba del genere? Una normativa giusta ... una roba che permette alle Case Automobilistiche di continuare ad omologare Euro 6D-Temp nel 2020? O, visto che volevano permettere questo, allora non sarebbe stato il caso di scrivere una norma giusta che non creasse alcuna discriminazione 2028-2030 alle Euro 6 D-Temp immatricolate 2020, rispetto alle Euro 6D? L'informazione o disinformazione dell'acquirente non c'entra completamente nulla in questa storia: c'entra solo che hanno confezionato una normativa fatta con i piedi che non so ... quanto non voluto. E la chiudo qui.
  19. Ho riletto nuovamente quello che avevi scritto e mi sono reso conto che, probabilmente, nel commento che ho scritto io poco fa ho continuato a non capirci niente. Provo a riprendere di nuovo le tue affermazioni passo passo, sempre nel tentativo di capirci qualcosa. E qua ci siamo, penso di aver capito. Qua invece non capisco la differenza rispetto a prima, cioè rispetto a quelli immessi per la prima volta sul mercato a partire da gennaio 2020. Cioè, sempre Euro 6 D vengono omologati, sia gli uni che gli altri. Non capisco quindi la differenza, tra prima del 2020 e dopo gennaio 2020 se sempre Euro 6 D sono. Ecco, questa è l'unica cosa forse che ho capito e che conferma comunque il succo del mio commento di prima e cioè che l'unica cosa certa è che, acquistando a inizio 2020 un modello uscito nel 2018, mi ritroverò un modello NON-omologato Euro 6 D, bensì Euro 6 D-Temp che mi darà la fregatura di poter circolare in zona urbana B solo fino al 2028, anziché fino al 2030, come per gli altri. Io questa la chiamo fregatura, per non usare un altro termine e scadere nel volgare. Perché non capisco cosa c'entri io utente: per non avere restrizioni alla circolazione e dunque discriminazioni, sono costretto a non potere acquistare un modello nuovo uscito nuovo solo nel 2018? Cioè, non stiamo parlando di preistoria, posso capire un modello uscito nuovo nel 2016, ma non nel 2018. Siamo alla follia pura. Non sarebbe stato il caso che la normativa avesse previsto la re-omologazione obbligatoria Euro 6D per tutte le vetture che verranno immatricolate a partire da gennaio 2020, a prescindere dall'anno di uscita del modello, se 2018, 2019, 2020 o 2021? Oppure, viceversa (e credo sarebbe stata la cosa più logica da fare), acconsentire anche alle Euro 6 D-Temp immatricolate nel 2020 la circolazione alle zone urbane B fino al 2030? Io giusta, nei confronti di chi acquisterà nel 2020, chiamerei una normativa del genere, non la cxxxxx discriminatoria che hanno confezionato. Ma di normative logiche e giuste non credo questi signori saranno mai capaci di sfornarne. Oppure, l'alternativa è che lo scemo sono io che sto magari continuando a non capirci un tubo di come stanno le cose ... ma non credo. Ciao Vadocomeundiavolo, quindi dici che, per non beccare la fregatura di acquistare nel 2020 un'auto omologata Euro 6 D-Temp, alla quale è vietata la circolazione nelle zone urbane B a partire dal 2028, anziché 2030 come le Euro 6D, è sufficiente che il cliente-acquirente sia un acquirente informato? Cioè, è tutta e solo una questione di informazione? Allora, facciamo una cosa: sono informato. Bene. Cosa posso fare, visto che sono informato, per far sì che l'auto diesel nuovo modello, uscito l'anno scorso (2018), che ordinerò a breve (verrà immatricolata tra gennaio e febbraio 2020) me la diano omologata Euro 6D? L'informazione è sufficiente a farmi ottenere questa cosa? Attendo risposta, grazie ?
  20. Grazie nucarote. quindi, significa che un diesel nuovo modello (no model year, no restyling) che è uscito per la prima volta l'anno scorso (2018), anche dal 2020 in poi lo si troverà sempre omologato Euro 6 D-Temp, anziché Euro 6 D, giusto? Se è così, bella fregatura per l'acquirente: non capisco infatti perché un acquirente, magari anche milanese, che nel 2020 compra un'auto diesel nuova di un modello uscito nuovo per la prima volta solo nel 2018 debba ritrovarsi un'auto omologata Euro 6 D-Temp che potrà circolare in zona urbana B fino al 2028 ed un acquirente, magari sempre milanese, che sempre nello stesso anno (2020) compra un'auto diesel nuova di un modello, uscito nuovo per la prima volta nel 2020, si ritrova invece un'auto omologata Euro 6 D che, a differenza del primo, gli permetterà di circolare in zona urbana B fino al 2030, anziché fino al 2028. Cioè, non capisco proprio (nel senso che non ne condivido assolutamente questa regola distintiva) perché, pur acquistando nuovo entrambi, il primo acquirente debba pagare di suo due anni di divieto anticipato di circolazione in zona urbana B. Cioè, non è mica colpa sua se acquistando nuovo quel modello X nel 2020 glielo danno unicamente omologato Euro 6D-Temp e non Euro 6D! Perché deve essere lui, l'acquirente, a doverci rimettere ben due anni di possibilità di circolazione in zona urbana B (2028-2030) per una decisione di acquisto del 2020 che, relativamente al modello, non gli permette di trovarlo Euro 6 D? Non è mica colpa sua se, nel 2020, anche volendolo acquistare Euro 6 D, non glielo danno perché non c'è e perché la normativa permette che glielo diamo Euro 6 D-Temp. Cioè la normativa, da un lato permette alle case automobilistiche, ancora nel 2020 di sfornare auto Euro 6 D-Temp, dall'altro punisce il cliente che l'acquista togliendogli 2 anni di possibilità di circolazione in zona urbana B. Perché fanno normative che permettono che a rimetterci alla fine sia sempre l'acquirente ?
  21. Non sono un tecnico, potrei darti la definizione che si trova ovunque sul web ma che sono il primo a non capirla, quindi evito e te la dico alla carlona per come la capisco io. Per una spiegazione esatta, bisogna attendere qualcuno che lo sa o che è esperto in materia. Per quel che so io, AWD è una trazione permanente, simmetrica come si direbbe dalle parti di Subaru in tutte e quattro le ruote motrici. 4WD, viceversa, è inseribile e disinseribile come nel caso di Nissan, Dacia Duster, etc. Per cui, puoi andare in 2WD e decidere di attivare la 4WD che non significa 4X4 permanente, bensì che in modo automatico, a seconda dell'aderenza di ciascuna ruota, viene ripartita percentuale di trazione là dove serve. Anche le 4WD hanno comunque una modalità "permanente": ma è valida solo a basse velocità (dai 30-40 km/in giù). A seconda della taratura, ciascuna casa la propone chi 60-40, chi 50-50, etc. Jeep per esempio ha tre o quattro calibrazioni diverse a seconda del fondo, se neve, se fango, se erba, etc. Per correzioni da penna blu, rimaniamo in attesa di esperti ... ?
  22. Salve, ho letto un articolo del Sole 24 ore, datato Settembre 2019, in cui si legge a quanto ho capito (sempre che abbia capito bene, perché non ne sono del tutto convinto) che per i nuovi modelli da omologare, la normativa Euro 6D entrerà in vigore a partire da Gennaio 2020, mentre per quelli già omologati, la normativa entrerà in vigore a partire da gennaio 2021. Siccome, in soldoni, non ci ho capito niente di cosa voglia dire, c'è qualcuno esperto in materia che gentilmente può spiegarmi, in concreto, cosa significhi tutto ciò? L'unica cosa che ho capito è che gli euro 6D fino al 2030 potranno circolare tranquilli anche dentro le zone urbane B vietate al traffico a tutti gli altri tipi di euro (2,3,4,5,6,6a,6b,6c, 6d-temp), mentre all'euro 6 d-temp sarà permesso circolarvi solo fino al 2028. Concretamente, la domanda è la seguente: siccome ho da ordinare un'auto con motore diesel, che verrà immatricolata, presumibilmente, a febbraio 2020 come faccio a fare in modo che mi diano un'auto Euro 6D, anziché una Euro 6D-Temp? Grazie mille. P.S. non so se ho postato l'argomento nella sezione giusta. Nel caso non lo fosse, mi scuso e chiedo ai moderatori di spostarla eventualmente nella sezione che ritengono giusta. Grazie.
  23. Dispiace che su Duster GPL si stiano riscontrando dei problemi, che comunque Dacia (che, a quanto ho capito, è attenta alle problematiche che le proprie vetture possano riscontrare), grazie a questo richiamo, credo risolverà presto. Ricordo però che il topic vorrebbe occuparsi di SUV a GPL o a Metano che siano rigorosamente 4x4. E Duster Gpl non è 4x4. La notizia, pur interessante, non rientra nell'ambito di questo thread. Grazie comunque.?
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