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mare&monti

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Risposte pubblicato da mare&monti

  1. 2 ore fa, sonica scrive:

    Per rimanere in argomento, se l'utilizzo è comprensivo di utilizzo frequente in città, conviene andare su un ibrido, magari anche solo con batteria tampone ( vedi ibrido Mazda con Wankel). Se non si vive in città e non ci si reca di frequente, diesel sono alla morte. Vanno bene anche i 6abc.

    ☏ Mi A1 ☏
     

     

    Qualunque sia l'uso, l'handicap di non poter circolare, tra soli 5 anni, nelle zone urbane B va conteggiato in termini di money: non esiste che compro una mozzarella che scade domani al prezzo di una a lunga conservazione.

    La mozzarella scaduta va pagata per mozzarella scaduta, è bene che se lo comincino a ficcare in testa un po' di venditori. ?

  2. 2 ore fa, gilerak scrive:

    Forse alcuni di voi hanno letto il mio topic "Ipotesi Giulia" dove si parlava anche di questo.

     

    Alla fine dei ragionamenti mi sono fatto l'idea che oggi non abbia senso spendere molti soldi per un diesel Euro6abc (e forse nemmeno per un d-temp/d) a meno che non si facciano veramente tanti km e quindi si pensi di portare l'auto a "valore residuo zero" entro i prossimi 5/6 anni.

    Merita prendere un altra alimentazione od aspettare, se possibile, che calino i prezzi: così se si avranno problemi almeno si sarà speso una cifra congrua.

    Poi è vero che per ora solo Milano ha sbroccato così però chissà se qualcuno ne seguirà l'esempio.

    Se uno compra l'auto per tenerla molto a lungo a mio avviso il mio discorso ha senso.

     

    PS: Poi sto anche valutando se, con questi andazzi, ha senso proprio comprarla l'auto ma è un altro argomento.

     

    No, gilerak ... non l'ho letto il tuo topic "Ipotesi Giulia". Anche perché non è facile, dal titolo, capire che potesse trattare di obsolescenza precoce del valore di un diesel. Credevo parlasse di Giulia, non so ... di qualche bella ragazza. ?

    Puoi linkarlo che me lo leggo?

    Grazie ?

  3. 15 ore fa, itr83 scrive:

    Ma ci rendiamo conto che ora le auto hanno una scadenza come le mozzarelle?

     

    Sì, infatti. E ci sono genialoni in giro ancora convinti, se ci parli, che tanto i consumatori siamo talmente stupidi o disinformati (come, educatamente, dicono loro) da buttar via tranquillamente 30.000 €uro, senza porci alcun problema, alcun interrogativo per l'acquisto di una mozzarella scaduta, per un USATO Euro 6 [A,B,C] la cui possibilità di accesso alle zone urbane B scade tra soli 5 anni.

    Ma si sbagliano, evidentemente.

    Una cosa però è vera e cioè che ci sono certi signori là fuori, a cui fa comodo che la gente rimanga completamente disinformata.

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  4. 15 ore fa, itr83 scrive:

    per fortuna che c'è il sud Italia e i paesi est-europei che impediscono questo spreco acquistando l'usato anziano ben messo...

     

    Se si vuole evitare che a rimetterci drasticamente, relativamente all'iperbolico abbassamento (nei soli prox due-tre anni) del valore d'acquisto di un USATO Diesel Euro 6 [A,B,C], sia UNICAMENTE il consumatore, cioè colui che oggi ottobre 2019, o domani gennaio 2020, o dopodomani (2021) ACQUISTI un USATO Diesel Euro 6 [A,B,C], bisogna che i concessionari italiani comincino a mettersi una mano sulla coscienza iniziando ad  abbassare gradualmente i prezzi di vendita dei loro Diesel USATI Euro 6 [A,B,C ], in modo da cominciare a dividere proporzionalmente la relativa perdita di valore, quanto meno in due: acquirente (cioè, consumatore) e venditore.

    Quindi, un Diesel usato omologato Euro 6 [A,B,C] del valore mettiamo di 25.000 euro, quotazione ipotesi gennaio 2020, farebbero bene, visto che nel giro di poco meno di un anno (mettiamo gennaio 2021) ne varrebbe non più di 15.000 di euro nel momento in cui il consumatore lo desse via, farebbero bene i concessionari, oggi ottobre 2019, a dividere la "patata" e ad abbassare il prezzo di vendita a 20.000 euro.

    Diversamente, senza un venire incontro ai consumatori, temo che il mercato del nuovo gli si mobilitera', è vero, ma i diesel USATI omologati Euro 6 [A,B,C] gli rimarrebbero invenduti sullo stomaco entro le recinzioni dei parco macchine dei loro concessionari.

    E questo, per un motivo: perché i consumatori non siamo esperti, è vero ... ma non siamo stupidi.

    E conviene ai concessionari italiani fare svalutare così tanto i loro Diesel USATI Euro 6 [A,B,C] invenduti, per poi darli in extremis a due lire ai mercati dell'Est?

    Non credo gli convenga molto. Anzi, credo non gli convenga per niente.

    Anche perché, anche al Sud, non è che possano pensare di darglieli a prezzo di "mercato", perché anche al Sud non sono mica stupidi.

    Anzi, tutt'altro! ?

  5. 3 ore fa, itr83 scrive:

     

    purtroppo in questo caso il cervello funziona benissimo:

    se hai troppo inquinamento e non prendi provvedimenti l'UE ti multa.

    Però il fatto che siano utili o meno non viene preso in considerazione, quindi cosa c'è di meglio di fare qualcosa che ti toglie dai guai a costo 0 e che ti permette di farti bello?

    fai un pezzo di carta e hai risolto tutto tanto son cazzi dei consumatori...

     

    sono stronzi mica stupidi.

     

    E il bello è che in tutto questo ci stanno marciando in tanti ... non solo gli amministratori locali ... perché muove il mercato del nuovo, a danno dei consumatori proprietari di diesel ...

    E, non appena poni la questione, fanno tutti orecchio da mercante.

    Eppure, ho sempre detto di non essere un esperto, mica me lo sono mai tenuto nascosto ... ma non ho mai detto di essere stupido. ?

     

    Per cui, per quanto mi riguarda, se non vogliamo che a rimetterci drasticamente, relativamente all'iperbolico abbassamento (nei soli prox due-tre anni) del valore d'acquisto di un USATO Diesel Euro 6 [A,B,C], sia UNICAMENTE il consumatore, cioè colui che oggi ottobre 2019, o domani gennaio 2020, o dopodomani (2021) ACQUISTI un USATO Diesel Euro 6 [A,B,C], bisogna che i concessionari comincino a mettersi una mano sulla coscienza iniziando ad  abbassare gradualmente i prezzi di vendita dei loro Diesel USATI Euro 6 [A,B,C ], in modo da cominciare a dividere proporzionalmente la relativa perdita di valore, quanto meno in due: acquirente (cioè, consumatore) e venditore.

    Quindi, un Diesel usato omologato Euro 6 [A,B,C] del valore mettiamo di 25.000 euro, quotazione ipotesi gennaio 2020, farebbero bene, visto che nel giro di poco meno di un anno (mettiamo gennaio 2021) ne varrebbe non più di 15.000 di euro nel momento in cui il consumatore lo desse via, farebbero bene i concessionari, oggi ottobre 2019, a dividere la "patata" e ad abbassare il prezzo di vendita a 20.000 euro.

    Diversamente, senza un venire incontro ai consumatori, temo che il mercato del nuovo gli si mobilitera', è vero, ma i diesel USATI omologati Euro 6 [A,B,C] gli rimarrebbero invenduti sullo stomaco entro le recinzioni dei parco macchine dei loro concessionari.

    E questo solo per un motivo: perché i consumatori non siamo esperti, è vero ... ma non siamo stupidi.

    E gli conviene farli svalutare così tanto, per poi darli in extremis a due lire ai mercati dell'Est?

    Non credo.

    Anche perché, anche al Sud, non è che possano pensare di darglieli a prezzo di "mercato", perché anche al Sud non sono mica stupidi.

    Anzi, tutt'altro! ?

     

  6. 3 ore fa, gilerak scrive:

    "acquistata" significa proprio "acquistata" e non "immatricolata" quindi se compri oggi un diesel usato Euro6c questo verrà bloccato nel 2025.

     

    Personale interpretazione senza nessuna base, solo ragionamento. Pronto ad essere smentito da chi ne sa di più.

     

    Grazie della risposta. È un modo per riflettere e provare a capire.

    Io non sono un esperto, per cui non sono in grado di smentirti.

    Attendo anch'io il contributo di qualche esperto che ci illumini a riguardo.

    Anche perché sono convinto che è un argomento che interessa molti e non solo me e te.

     

    Provo a fare anch'io il mio ragionamento.

    Se così fosse, nell'accezione 2) cioè con il termine "acquistate" interpretato letteralmente (premetto che neanche i codici civili e penali vengono mai interpretati letteralmente, non a caso esistono i giuristi), dunque Euro 6 [A,B,C] acquistati USATI nel 2019, 2020, 2021, etc. etc. sarebbero limitati a poter circolare entro le zone urbane B solo fino ad Ottobre 2025.

    Mi chiedo: chi se lo compra spendendo 25-30 mila euro, oggi o  domani, a Milano e comuni similari, un Diesel USATO omologato Euro 6 [A,B,C], sapendo che potrà circolare in zona urbana B per soli 5 anni (Ottobre 2025), anziché 8 anni (Ottobre 2028)?

    Secondo voi, il milanese (o di altri comuni similari) è disposto a spendere la modica cifra di 30.000 €uro per un USATO DIESEL che gli permette di circolare in zona urbana B per soli 5 anni?

    Secondo me, no: non è disposto.

    E secondo voi?

  7. On 20/10/2019 at 15:12, Vadocomeundiavolo scrive:

    db4989234cfb2c5f69ed358ec1657e93.jpg

     

    Chiedo, gentilmente, un chiarimento a chi se ne intende.

    "Ottobre 2028: vietate Euro 6 Diesel [A,B,C] acquistate entro il 31 Dicembre 2018."

     

    Quel "acquistate" cosa significa?

    Se scrivevano "immatricolate" non era più chiaro e senza alcun margine interpretativo?

     

    Margine interpretativo.

    1) Se "acquistate" lo si intende come sinonimo di "immatricolate", significa per esempio che se nel 2019 o nel 2020 o nel 2021, etc. etc.  acquisto un Diesel Euro 6 [A,B,C] USATO, immatricolato entro il 31 Dicembre 2018, potrò accedere alla zona B fino ad Ottobre 2028, dopo di ché non potrò più accedervi.

     

    2) Se, viceversa, quel "acquistate" significa "acquistate', be' allora cambia tutto il discorso, perché significa che se nel 2019 o nel 2020 o nel 2021, etc. etc. acquisto un Diesel Euro 6 [A,B,C] USATO, anche se immatricolato entro il 31 Dicembre 2018, potrò accedere alla zona B solo fino ad Ottobre 2025, dopo di ché non potrò più accedervi. 

     

    Praticamente, a seconda dell'interpretazione del termine "acquistate", ci passa una bella differenza di possibilità di accesso o meno alla zona B di ben 3 anni.

     

    Secondo voi esperti, qual è l'interpretazione esatta: la 1) o la 2)?

     

    Grazie mille ?

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  8. Non rispondo ad uno ad uno ai vari commenti recenti. Avendo tutti lo stesso comune denominatore e cioè il conformismo acritico pro-sistema, dal mio punto di vista, è sufficiente un'unica risposta che vale per tutti.

    Dopo di che, non risponderò più, a dimostrazione che a me di far polemica non me ne può fregar de meno.

    Mi interessava approfondire l'argomento, capirci qualcosa, ci ho capito quanto mi interessava capirci, grazie a tutti i vostri contributi, quindi ringrazio veramente tutti (non per finta) e niente, per me l'argomento  diesel Euro 6D o Euro 6 D-Temp si chiude qui: ci ho già capito quanto basta. L'idea me la sono fatta e stop.

    Dico solo a quelli che che tendono spesso a dirti come va usata un'auto, quanti chilometri devi farci, quanti anni devi usarla, etc. che quello l'ho sempre deciso io e continuerò a deciderlo io.

    E mi dispiace tanto se ciò non porta acqua al mulino dei "valori" pro-obsoletismo precoce portati avanti dal marketing automobilistico.

    Con me non hanno mai fatto breccia, né mai ne faranno.

    Se considerate che nel mio lavoro di venditori ne ho anche formati in passato, capite chiaro che il venditore anche in questo forum lo annuso non appena apre bocca. Quindi, risparmiatemi certe predicozze per favore. Fatelo con chi potete permettervi di farlo, non con me, rischiereste di fare qualche gran brutta figura.

    Buona serata a tutti ?

  9. 3 ore fa, jameson scrive:

    Beh, sì, come per la sanità, i rifiuti, il traffico, ecc.

     

    Bene, buono a sapersi.

    La pensiamo esattamente all'opposto.

    Ma siamo in democrazia e ci sta.

     

     

    2 ore fa, ale75 scrive:

     

    Rispetto il tuo punto di vista

    Ma ti assicuro che nel contesto generale alle case non conta 

    La.pongo in questo modo :

    Per una casa automobilistica x se tu compri una diesel nel 2020 e pensi di averla ancora nel 2028 quello è un problema 

    Anche perché nel 2028 un auto con almeno 200 mila km avrà altri problemi 

     

     

    Lo so che per la casa automobilistica se io arrivo al 2030 con la mia auto comprata nel 2020 è un problema. A loro interessa che io compro un'auto nuova magari ogni due-tre anni.

    Ma i loro interessi non sono i miei.

    I miei interessi sono che decido io cosa comprare, come comprare, dovre comprare e perché comprare.

    Ed io una macchina che acquisto nuova nel 2020 e che già nel 2028 non mi permetterà di entrare nelle zone B delle città NON la compro.

    Quindi, le case automobilistiche se ne facciano una ragione, nel momento in cui constateranno che gli acquirenti chiederanno Euro 6D. Siamo noi cittadini, noi consumatori che, con i nostri acquisti, teniamo in piedi le case automobilistiche: senza di noi, le case automobilistiche sono niente.

    Occorre rispetto nei confronti del consumatore.

    Se no, anche la casa automobilistica chiude.

     

  10. 24 minuti fa, nucarote scrive:

    Di recente mi sono beccato del "disinformato" dal venditore quando gli ho detto che i diesel potrebbero subire dei blocchi in alcune città. Per tale atteggiamento piuttosto irritante difficilmente mi rivedranno in quella concessionaria quando andrò ad ordinare effettivamente l'auto.

    Bravo!

    Ma vedrai che lo capiranno presto che con la chiacchiera o con l'arroganza nel corso di questo 2020 non venderanno neanche un diesel Euro 6D-Temp. Bisogna dargli tempo, prima o dopo, ci arrivano!

  11. 25 minuti fa, jameson scrive:

    Da una parte hai l'unione europea, 500 milioni di persone, che fa normative perché le nuove auto, prodotte da multinazionali che impiegano centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo e che spendono miliardi di euro in ricerca, siano sempre migliori dal punto di vista dell'inquinamento. Questo non prevede alcuna penalizzazione per chi ha comprato auto in precedenza, che restano a tutti gli effetti omologate e libere di circolare.

    Dall'altra parte hai amministratori di paese (perché tale è la competenza) che arbitrariamente e senza preparazione decidono di bloccare il traffico ad alcuni veicoli in maniera demagogica e pauperistica, e prendono sempre arbitrariamente come riferimento le normative Euro che neanche conoscono, perché il limite del particolato per i diesel è fermo dalla Euro 5 e quindi per uso urbano Euro 5, 6A, 6B, 6C, 6D-temp e 6D sono esattamente la stessa cosa, ma ciononostante le bloccano a scaglioni.

    Secondo te la UE e le case possono stare a perdere tempo con questi cialtroni? Se qualcuno decide di non comprare le auto, amen. Certamente non possono stare a riomologare prodotti già omologati, processo che costa un'ira di Dio specie adesso che va rifatto per tutte le misure di gomme riportate a libretto.

     

    Quindi, secondo il tuo punto di vista, è del tutto normale che a scontarne le conseguenze di questi "amministratori cialtroni di paese" siano i cittadini consumatori.

    Premetto che Milano, Bologna e tante altre città italiane che si adegueranno a breve alle delimitazioni della zona B e relativi divieti di accesso non sono propriamente "paesi", paeselli.

    Detto questo, posso anche concordare con te sul discorso "cialtroni".

     

    Ma non è questo il punto.

    Il punto è che a pagare non debba  essere sempre e comunque il cittadino.

    E l'unico modo che il cittadino ha per non scontare le scelte scellerate di altri è non comprare: di una semplicità, direi, assoluta. 

    Per cui, tenete in considerazione questa evenienza, non pensino i venditori che, attraverso la chiacchiera, riusciranno a vendere nel 2020 Diesel Euro 6D-Temp a chi, come il sottoscritto, non vuol sentirne neanche parlare.

    12 minuti fa, ale75 scrive:

     

    Per assurdo l'auto che avrebbe intenzione di acquistare l opener potrebbe anche non diventare mai 6d full  o nella nuova omologazione aumentare di prezzo 

    Io capisco le esigenze individuali, l acquisto di un auto è per quasi tutti un impegno importante,ma nel contesto generale conta poco

     

    Il contesto generale è fatto di individui: tanti individui messi insieme.

    E a pensarla come me, stai tranquillo, siamo in tantissimi. Non sono l'unica mosca bianca o nera, a seconda del punto di vista, a pensarla in tal modo.

    • Perplesso... 1
  12. 5 ore fa, Vadocomeundiavolo scrive:


    Si chiama mercato libero.
    Sai che significa che tu , i concessionari , i comuni , ma UE e i costruttori , siete liberi di fare come meglio credete.

    Non so se è chiaro il discorso.
    Penso di sì.

     

    Per fortuna! Ci mancherebbe che io consumatore venissi pure obbligato ad acquistare le loro Euro 6D Temp!

    Gliele lascio volentieri in autosalone, è questa la mia libertà di consumatore che non può togliermi nessuno.

    E vediamo, se tutti fanno come faccio io, se non cominciano subito a smuovere il didietro a ri-omologare tutte le loro Euro 6D-Temp.

    È questa la mia libertà di consumatore, hai pienamente ragione.

    È chiaro il discorso anche stavolta?

    Penso proprio di sì. ?
     

    5 ore fa, Vadocomeundiavolo scrive:

    db4989234cfb2c5f69ed358ec1657e93.jpg

     

    Non mi acquietano queste ordinanze comunali che, alla prima riunione di consiglio, sono capaci in un attimo a cambiare e ad insergli anche le Euro 6 D-Temp nelle restrizioni 2028.

    No. Serve che l'auto che acquisto nel 2020 me la diano omologata Euro 6D, non Euro 6D-Temp.

    Diversamente, non compriamo nessuno.

    Io, da questa posizione, non mi smuovo.

     

     

    7 ore fa, nucarote scrive:

     

    (...)

    2020 (...) omologazione all'Euro6D. Il problema è più di rete commerciale e di concessionarie che cercheranno di smerciare tutti i modelli Euro6DTemp non immatricolati, anche se è ordinabile il modello con l'Euro6D, ci si potrebbe tutelare un minimo è quello di mettere per iscritto nel contratto che si vuole proprio il modello con l'Euro 6D. 

     

    E così farò.

    Chiederò che venga scritto a contratto, nero su bianco, che l'auto diesel che sto comprando oggi ad Ottobre 2019 (nuovo modello uscito nel 2018), e che mi sarà immatricolata e consegnata nel 2020, dovrà avere sul libretto omologazione Euro 6 D.

    E fine della querelle.

    Se acconsentono, bene.

    Diversamente, possono tenersela in autosalone.

     

    Una riflessione.

    Prevedo vita non proprio rilassante, nel corso di questo 2020, durante il proprio turno di lavoro per tutti quei venditori che proveranno ad indossare i panni dell"imbonitore" smerciante di Euro 6D-Temp, specie tutte quelle volte che l'oggetto della compravendita sarà un Diesel.

    L'acquirente di auto a benzina, spesso, è disattento su queste tematiche.

    L'acquirente di Diesel, no: attentissimo ed informatissimo, relativamente alle questioni inquinamento/classi di omologazione/divieti di circolazione che riguardano l'auto che ha intenzione di acquistare.

    Se il discorso Euro 6D-Temp non lo convince, non compra. 

    Quindi ... a voi le conclusioni.

    • Mi Piace 1
  13. 36 minuti fa, ale75 scrive:

    Per quando riguarda le limitazioni non penso che per le case sia influente una differente limitazione ai Centri storici tra il 2028

    o il 2030 per un auto diesel venduta nel 2020.

     

    Ciao ale75,

    intanto la limitazione riguarderà una più vasta area, zona B e non solo i centri storici (zona A).

    Detto questo, probabilmente, hai pienamente ragione: per le case automobilistiche, probabilmente, non è influente una differente limitazione 2028 o 2030 per un'auto venduta nel 2020.

    Per me invece eccome se lo è acquistare nel 2020 un'auto che, se omologata Euro 6D, mi dà accesso fino al 2030 e viceversa, se omologata Euro 6 D-Temp, mi dà accesso fino al 2028.

    Per me che sono consumatore è influente, vediamo se per le case automobilistiche, come dici, la cosa è indifferente, se lo sarà uguale anche per le concessionarie nel momento in cui cominciano a rendersi conto che gli acquirenti cominceranno a lasciargli negli autosaloni tutte le loro belle Euro 6D-Temp! Le case automobilistiche, in tal caso, continuerebbero a rimanere indifferenti? Non credo proprio!  

  14. 22 minuti fa, jameson scrive:

    La normativa è comunitaria e non prevede blocchi del traffico, ma solo limitazioni all'omologazione e all'immatricolazione. Sono i comuni che, non capendo un tubo, hanno deciso di applicare blocchi in base alla normativa di omologazione dell'auto. Quindi sì, la colpa è al 100% dei comuni.

     

    Jameson, a me di chi sia la colpa ... se dei comuni  che non capiscono un tubo o della normativa comunitaria scritta con i piedi o delle case automobilistiche che vorrebbero marciarci per smerciarsi nel 2020 le Euro 6D-Temp che hanno preferito non ri-omologare a Euro 6D (visto che la riomologazione ha i suoi  costi), detta come va detta, non me ne può fregar de meno.

    L'unica cosa che a me interessa da consumatore è che, a pagarne lo scotto delle loro scorribande, non sia io che nel 2020 vorrò acquistare il mio modello preferito uscito nel 2018, modello ripeto uscito l'anno scorso non durante la seconda guerra mondiale.

    Per cui, o la concessionaria si adopera per farmelo avere omologato Euro 6 D oppure, per quanto mi riguarda, l'Euro 6 D-Temp se lo può tenere.

    Non so se è chiaro il discorso.

    Penso di sì.

    • Perplesso... 1
  15. 2 ore fa, Vadocomeundiavolo scrive:

    La normativa è comunitaria,sono i comuni che devono applicare le limitazioni in maniera intelligente.

     

    Non scarichiam tutto sui comuni, facendo sempre il solito giochino italiano dello scarica-barile.

    Sono le case automobilistiche che possono risolvere in un attimo la questione, riomologando adesso ad Euro 6D tutte le loro vetture Euro 6 D-Temp che hanno intenzione di vendere ed immatricolare nel 2020.

    E vedrai che lo fanno, non appena si accorgessero che non c'è un solo acquirente disposto a beccarsi nel 2020 una Euro 6 D-Temp (e relativi due anni di restrizioni) solo per fare un favore a loro.

    Te l'ho già detto prima ... hai pienamente ragione: l'informazione serve a qualcosa! ?

    • TESLA Hug [Trolling Mode] 1
  16. 25 minuti fa, Vadocomeundiavolo scrive:

    Intendevo informarsi prima per non rimanere sorpresi dopo , e fare un acquisto consapevole.

     

    Su questo ti do perfettamente ragione, ma in un senso diverso.

    Nel senso che in fondo sì, hai ragione, l'informazione può servire a qualcosa: può servire a far sì che andiamo tutti nelle concessionarie e fargli capire che le cose sono due:

    1) ri-omologhino subito le loro Euro 6 D-Temp ad Euro 6D;

                              oppure

    2) facciano modificare quella riga della norma che prevede il divieto di accesso, per le loro Euro 6 D-Temp, immatricolate 2020, alle zone urbane A a partire dal 2028.

     

    O l'una o l'altra, l'importante che a pagare due anni anticipati di restrizione non sia l'acquirente, visto che proprio lui in tutta questa storia non c'entra nulla.

    Diversamente, tutti uniti nel 2020 a non acquistare una sola Euro 6 D-Temp.

    Vediamo se non si smuovono!

    Effettivamente, sì ... devo darti ragione: l'informazione serve a qualcosa. 

  17. 50 minuti fa, Vadocomeundiavolo scrive:

    Non è sufficiente sarà comunque euro 6 D-Temp perchè è già omologato.
    Altrimenti devi aspettare 1 gennaio 2021 che entra in vigore per tutti.

     

    Quindi, vedi che è come dico io e cioè che non è un problema di disinformazione dell'acquirente?

    L'acquirente può essere informatissimo e non riuscire a fare un bel nulla per NON beccarsi omologato Euro 6 D-Temp nel 2020 il suo nuovo modello preferito che, purtroppo per lui, è uscito nel 2018 (cioè tanti secoli fa) e non nel 3099 cioè nel futuro.

     

    Ti pare una normativa che ha una logica una roba del genere?

    Una normativa giusta ... una roba che permette alle Case Automobilistiche di continuare ad omologare Euro 6D-Temp nel 2020?

    O, visto che volevano permettere questo, allora non sarebbe stato il caso di scrivere una norma giusta che non creasse alcuna discriminazione 2028-2030 alle Euro 6 D-Temp immatricolate 2020, rispetto alle Euro 6D?

    L'informazione o disinformazione dell'acquirente non c'entra completamente nulla in questa storia: c'entra solo che hanno confezionato una normativa fatta con i piedi che non so ... quanto non voluto.

    E la chiudo qui.

  18. 11 ore fa, nucarote scrive:

    Tutti i modelli nuovi (no Model Year, no Resty) immessi per la prima volta sul mercato da gennaio 2020 dovranno avere la omologazione Euro6D, mentre per qualsiasi auto PRODOTTA dopo il 31/12/2020 dovrà essere omologata Euro6D. Siccome siamo nel 2019 e  non stai comprando un modello nuovo, al 99% avrai un auto EuroDTemp.

     

    Ho riletto nuovamente quello che avevi scritto e mi sono reso conto che, probabilmente, nel commento  che ho scritto io poco fa ho continuato a non capirci niente.

     

    Provo a riprendere di nuovo le tue affermazioni passo passo, sempre nel tentativo di capirci qualcosa.

    11 ore fa, nucarote scrive:

    Tutti i modelli nuovi (no Model Year, no Resty) immessi per la prima volta sul mercato da gennaio 2020 dovranno avere la omologazione Euro6D.

     

    E qua ci siamo, penso di aver capito.

    11 ore fa, nucarote scrive:

    mentre per qualsiasi auto PRODOTTA dopo il 31/12/2020 dovrà essere omologata Euro6D. 

     Qua invece non capisco la differenza rispetto a prima, cioè rispetto a quelli immessi per la prima volta sul mercato a partire da gennaio 2020.

     

    Cioè, sempre Euro 6 D vengono omologati, sia gli uni che gli altri.

    Non capisco quindi la differenza, tra prima del 2020 e dopo gennaio 2020 se sempre Euro 6 D sono.

     

    11 ore fa, nucarote scrive:

    Siccome siamo nel 2019 e  non stai comprando un modello nuovo, al 99% avrai un auto EuroDTemp.

     

    Ecco, questa è l'unica cosa forse che ho capito e che conferma comunque il succo del mio commento di prima e cioè che l'unica cosa certa è che, acquistando a inizio 2020 un modello uscito nel 2018, mi ritroverò un modello NON-omologato Euro 6 D, bensì Euro 6 D-Temp che mi darà la fregatura di poter circolare in zona urbana B solo fino al 2028, anziché fino al 2030, come per gli altri.

    Io questa la chiamo fregatura, per non usare un altro termine e scadere nel volgare.

    Perché non capisco cosa c'entri io utente: per non avere restrizioni alla circolazione e dunque discriminazioni, sono costretto a non potere acquistare un modello nuovo uscito nuovo solo nel 2018? Cioè, non stiamo parlando di preistoria, posso capire un modello uscito nuovo nel 2016, ma non nel 2018.

    Siamo alla follia pura.

     

    Non sarebbe stato il caso che la normativa avesse previsto la re-omologazione obbligatoria Euro 6D per tutte le vetture che verranno immatricolate a partire da gennaio 2020, a prescindere dall'anno di uscita del modello, se 2018, 2019, 2020 o 2021?

    Oppure, viceversa (e credo sarebbe stata la cosa più logica da fare), acconsentire anche alle Euro 6 D-Temp immatricolate nel 2020 la circolazione alle zone urbane B fino al 2030?

    Io giusta, nei confronti di chi  acquisterà nel 2020, chiamerei una normativa del genere, non la cxxxxx discriminatoria che hanno confezionato. 

    Ma di normative logiche e giuste non credo questi signori saranno mai capaci di sfornarne.

     

    Oppure, l'alternativa è che lo scemo sono io che sto magari continuando a non capirci un tubo di come stanno le cose ... ma non credo. 

     

    8 ore fa, Vadocomeundiavolo scrive:

    Perchè non si è informato e quando sei a cavallo temporale tra le due normative , capita sempre.

     

    Ciao Vadocomeundiavolo,

    quindi dici che, per non beccare la fregatura di acquistare nel 2020 un'auto omologata Euro 6 D-Temp, alla quale è vietata la circolazione nelle zone urbane B a partire dal 2028, anziché 2030 come le Euro 6D, è sufficiente che il cliente-acquirente sia un acquirente informato?

    Cioè, è tutta e solo una questione di informazione?

    Allora, facciamo una cosa: sono informato. Bene.

    Cosa posso fare, visto che sono informato, per far sì che l'auto diesel nuovo modello, uscito l'anno scorso (2018), che ordinerò a breve (verrà immatricolata tra gennaio e febbraio 2020) me la diano omologata Euro 6D?

    L'informazione è sufficiente a farmi ottenere questa cosa?

    Attendo risposta, grazie ?

  19. 3 ore fa, nucarote scrive:

    Tutti i modelli nuovi (no Model Year, no Resty) immessi per la prima volta sul mercato da gennaio 2020 dovranno avere la omologazione Euro 6D.

     

    Grazie nucarote.

    quindi, significa che un diesel nuovo modello (no model year, no restyling) che è uscito per la prima volta l'anno scorso (2018), anche dal 2020 in poi lo si troverà sempre omologato Euro 6 D-Temp, anziché Euro 6 D, giusto?

     

    Se è così, bella fregatura per l'acquirente: non capisco infatti perché un acquirente, magari anche milanese, che nel 2020 compra un'auto diesel nuova di un modello uscito nuovo per la prima volta solo nel 2018 debba ritrovarsi un'auto omologata Euro 6 D-Temp che potrà circolare in zona urbana B fino al 2028 ed un acquirente, magari sempre milanese, che sempre nello stesso anno (2020) compra un'auto diesel nuova di un modello, uscito nuovo per la prima volta nel 2020, si ritrova invece un'auto omologata Euro 6 D che, a differenza del primo, gli permetterà di circolare in zona urbana B fino al 2030, anziché fino al 2028.

     

    Cioè, non capisco proprio (nel senso che non ne condivido assolutamente questa regola distintiva) perché, pur acquistando nuovo entrambi, il primo acquirente debba pagare di suo due anni di divieto anticipato di circolazione in zona urbana B.

    Cioè, non è mica colpa sua se acquistando nuovo quel modello X nel 2020 glielo danno unicamente omologato Euro 6D-Temp e non Euro 6D!

    Perché deve essere lui, l'acquirente, a doverci rimettere ben due anni di possibilità di circolazione in zona urbana B (2028-2030) per una decisione di acquisto del 2020 che, relativamente al modello, non gli permette di trovarlo Euro 6 D? Non è mica colpa sua se, nel 2020, anche volendolo acquistare Euro 6 D, non glielo danno perché non c'è e perché la normativa permette che glielo diamo Euro 6 D-Temp.

    Cioè la normativa, da un lato permette alle case automobilistiche, ancora nel 2020 di sfornare auto Euro 6 D-Temp, dall'altro punisce il cliente che l'acquista togliendogli 2 anni di possibilità di circolazione in zona urbana B.

    Perché fanno normative che permettono che a rimetterci alla fine sia sempre l'acquirente ?

     

  20. 9 ore fa, framilo14 scrive:

    AWD sta x All Wheel Drive,,,,,,

    4WD sta x Four Wheel Drive,,,,

    Qual è la differenza? ?

     

    Non sono un tecnico, potrei darti la definizione che si trova ovunque sul web ma che sono il primo a non capirla, quindi evito e te la dico alla carlona per come la capisco io.

    Per una spiegazione esatta, bisogna attendere qualcuno che lo sa o che è esperto in materia.

     

    Per quel che so io, AWD è una trazione permanente, simmetrica come si direbbe dalle parti di Subaru in tutte e quattro le ruote motrici.

    4WD, viceversa, è inseribile e disinseribile come nel caso di Nissan, Dacia Duster, etc. Per cui, puoi andare in 2WD e decidere di attivare la 4WD che non significa 4X4 permanente, bensì che in modo automatico, a seconda dell'aderenza di ciascuna ruota, viene ripartita percentuale di trazione là dove serve. Anche le 4WD hanno comunque una modalità "permanente": ma è valida  solo a basse velocità (dai 30-40 km/in giù). A seconda della taratura, ciascuna casa la propone chi 60-40, chi 50-50, etc. Jeep per esempio ha tre o quattro calibrazioni diverse a seconda del fondo, se neve, se fango, se erba, etc.

    Per correzioni da penna blu, rimaniamo in attesa di esperti ... ?

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  21. Salve, ho letto un articolo del Sole 24 ore, datato Settembre 2019, in cui si legge a quanto ho capito (sempre che abbia capito bene, perché non ne sono del tutto convinto) che per i nuovi modelli da omologare, la normativa Euro 6D entrerà in vigore a partire da Gennaio 2020, mentre per quelli già omologati, la normativa entrerà in vigore a partire da gennaio 2021.

    Siccome, in soldoni, non ci ho capito niente di cosa voglia dire, c'è qualcuno esperto in materia che gentilmente può spiegarmi, in concreto, cosa significhi tutto ciò?

     

    L'unica cosa che ho capito è che gli euro 6D fino al 2030 potranno circolare tranquilli anche dentro le zone urbane B vietate al traffico a tutti gli altri tipi di euro (2,3,4,5,6,6a,6b,6c, 6d-temp), mentre all'euro 6 d-temp sarà permesso circolarvi solo fino al 2028.

     

    Concretamente, la domanda è la seguente: siccome ho da ordinare un'auto con motore diesel, che verrà immatricolata, presumibilmente, a febbraio 2020 come faccio a fare in modo che mi diano un'auto Euro 6D, anziché una Euro 6D-Temp?

    Grazie mille.

     

    P.S. non so se ho postato l'argomento nella sezione giusta. Nel caso non lo fosse, mi scuso e chiedo ai moderatori di spostarla eventualmente nella sezione che ritengono giusta. Grazie.

    • Mi Piace 1
  22. 2 ore fa, bakercampa scrive:

    su dacia gpl sentivo di questi problemi:

    "

    che accusano accelerazioni anomale in fase di cambio marcia. Questa leggera salita di giri si verificherebbe con il cambio in folle, quindi nel passaggio tra un rapporto e l’altro e non con la marcia innestata.

    IL RICHIAMO UFFICIALE Dacia sta lavorando sulla ricalibrazione del motore per scongiurare questo fenomeno e il richiamo ufficiale dovrebbe essere comunicato a cavallo di maggio e giugno 2019"... qualcuno che ce l'ha? 

     

    Dispiace che su Duster GPL si stiano riscontrando dei problemi, che comunque Dacia (che, a quanto ho capito, è attenta alle problematiche che le proprie vetture possano riscontrare), grazie a questo richiamo, credo risolverà presto.

    Ricordo però che il topic vorrebbe occuparsi di SUV a GPL o a Metano che siano rigorosamente 4x4.

    E Duster Gpl non è 4x4.

    La notizia, pur interessante, non rientra nell'ambito di questo thread.

    Grazie comunque.?

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