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GTVeloce 71

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  1. Se esce coupé/spider TP per il centenario e poi due anni dopo la berlina e rispetta le attese (e almeno in parte i sogni) degli appassionati, si potrebbe accettare anche una "follia" per il nome...
  2. Beh, allora... Ma l'erede di 159 uscirà dopo il 2010, no? Dovrebbero uscire prima le derivate della berlina.
  3. Ok, ma questo mi sembra un quadro un po' diverso da quello suggerito dagli indizi di Ax, perché appunto riguarda una svolta a tutto campo, per la quale i 2010 mi sembra vicino. A meno che il 2010 non c'entri niente, però è il centenario... Mah?
  4. E grazie, anche i pianali si pagano! Ma voglio dire, un accordo presuppone prezzi vantaggiosi per entrambi, ecco perché magari GM compra il TST invece che un diesel altrui e Fiat compra il pianale della piccola Opel invece che quello, che ne so, della Mazda Miata. In tre anni e mezzo fai quello che vuoi, con i soldi, ma Ax - che a questo punto mi sembra di gran lunga il più informato - dice che non ci sono i soldi per far tutto. Un pianalone rimplicciolito non credo sia una passeggiata per gli ingegneri, poi non lo so, magari costa meno, però qualcuno immaginava una soluzione "a pronti".
  5. Me dicono tutti che il premium TP e la nuova segmento D arrivano nel 2012. Quindi per la spiderina del 2010 ci vuole altro. E anche più piccolo del premium TP. GM si tiene i cessi, però intanto su Saab, che in fondo ha un immagine "aero", ha preferito piazzare il TST. Niente è gratis;)
  6. E Saab non fa parte di GM? E quale pianale TP avrebbero in casa, a parte Maserati? Troppo costoso per una spiderina.
  7. Ecco, visto che a GM viene dato il diesel TST per prima (Saab), magari l'accordo è a più ampio respiro, e l'occasione ...se la fanno ripresentare;)
  8. E ci credo che se la ride, guarda che dibattito ha scatenato... Comunque secondo me di indizi ce ne ha dati, a meno che i "16 anni" non fossero un diversivo... Ad ogni modo, se Fiat è ancora in affari con GM (e gli vende i diesel), forse potrebbe comprare a prezzo buono il pianale della spiderina nuova Opel. Non so come sia, però la piccola Opel pare grintosa. Troppo piccolo?
  9. Il centenario cade nel 2010, 16 anni dopo la dismissione del Duetto. Una "minifamiglia" forse presuppone una spider e una coupé su meccanica analoga, forse rievocativa della Giulia (GT e Duetto, appunto). Del resto, se GT (base 147) è a fine carriera, ci sta che tra due/tre anni arrivi appunto una sostituta aperta e chiusa che si colloca sotto Brera e Spider come fascia di mercato. Visto che siamo ad indovinare, io butto questa...
  10. Ah. ma allora sei un insider o quasi, ecco perché hai una visione così chiara del futuro a breve/medio termine... Giustamente non "bruci" il tuo confidente, ma immagino che gli avrai segnalato di leggere i forum di appassionati e chissà che le idee che escono da "luoghi" come questo non vengano, almeno parzialmente, prese in considerazione ai piani alti... Visto che siamo a formulare auspici di gamma, mi par proprio che una spiderina bella e cattiva ci vorrebbe proprio. Giusto stamattina mentre venivo al lavoro mi ha sorpassato (con grinta, va detto) un tipo con una SLK nuova. Mi son detto che una macchina così (TP, piccola, reattiva, ben motorizzata, magari anche meglio di MB ) avrebbe dovuto farla Alfa, e magari la balenottera (bella, eh, però un po' motoscafo) avrebbe potuto farla Stoccarda. In generale, io auspico macchine sportive: non so se è a questo che fa riferimento implicito Ax quando parla di novità inaspettate, comunque spero. Mentre francamente sono scettico su Junior e SUV. E poi non vorrei che i SUV fossero in parabola discendente quando fosse a regime il progetto Fiat, bisogna stare attenti a progettare i veicoli modaioli fuori fase rispetto alle mode... A me piacerebbe una segmento D, TP, rapporto peso potenza adeguato al Biscione, telaio sopraffino (questo ancora lo sanno fare), motori autoctoni (per principio), declinata in berlina, wagon, e, con pianale accorciato, coupé e spider (piccole, queste, piccole e leggere). Poi, se si fa una bella segmento E, da lì derivare un coupé grande, la Montreal del 2010, insomma... Mentre se - come pare inevitabile - si tiene una segmento C a TA (una Bravo, insomma), da lì non tirerei fuori niente di sportivo, né coupé né spider. E quindi: Seg. C (149) due volumi, meccanica Bravo, con in più il JTB 1.8 (con autobloccante, però, visto che son tanti cavalli su TA) Seg. D tre volumi e wagon, TP, motori adeguati (JTB 230 cv e spero un V6 da 300cv) Seg. D "sport" spider e coupé, piuttosto accorciate e alleggerite rispetto alle berline, con una versione GTA solo se c'è un motore "fuoriserie" (il V8 4.7 o qualcosa del genere) ed è veramente alleggerita (alluminio, carbonio) Seg. E tre volumi (attenzione alla linea, che non sembri un panzer) e, forse, un coupettone grande e opulento (purché non vada a darsi fastidio con la Maserati Gran Turismo, bisogna rifletterci bene, dipende dal prezzo) Per me, la gamma potrebbe chiudersi qui, poca roba e fatta bene. Poi, anche se i sondaggi di mercato dicono che alla gente piacciono i gadget e le comodità, io 'ste macchine le farei tutte piuttosto asciutte dentro. Molti dicono che le BMW attuali sono troppo spoglie, beh, io trovo che la cosa più bella siano proprio gli interni. Essenziali, lineari. L'Italia è la patria del design di arredamento, si dovrebbe prendere un po' spunto da lì: linee minimaliste e pochi fronzoli. Tanti strumenti, con le scritte in italiano (come hanno messo adesso, grande scelta) "press. olio" "temp. acqua" "benzina"... bellissime e unica concessione al lusso un impianto audio degno di livello. Poi troppi accessori non li metterei: clima multizona (che tra l'altro a me pare sinceramente una mezza minchiata: non c'è mica un muro fra i sedili, l'aria circola e la temperatura si omogeneizza, tra il gomito sinistro di chi guida e il gomito destro del passeggero ci saranno due gradi se ne imposti cinque di differenza e nel mezzo niente...), servomotori per le regolazioni dei sedili, insomma, un Alfista potrà anche avere un grado di forma fisica che gli consenta di piegarsi e girare a mano una rotella... non va tanto di moda il fitness? Anche questa è un'immagine da cuore sportivo... Infine, le corse, bisogna avere una macchina forte nel turismo, anche se il WTCC è un po' una boiata, comunque Alfa Romeo non può stare lontano dalle piste, questa sì è davvero una questione di immagine fondamentale. Se no il cuore sportivo è una pippa. Nel mondo motocilistico, che conosco abbastanza, BMW sarà anche una moto figa, ma finché non si mette a correre (e vincere) qualche gara, non convincerà sul settore delle moto sportive. Ducati, con 14 titoli Superbike, guarda facilmente tutti dall'alto in basso, sulle race-replica. Se vuoi un'immagine di marchio sportivo, devi correre.
  11. Come mai non si vedono le faccine? Avevo messo le faccine sorridenti, ma guarda un po'...
  12. Grazie Mivar, un caffé adesso mi andrebbe proprio...http://www.autopareri.com/forum/images/icons/icon7.gif Comunque Ax mi sta pian piano convincendo, resto un po' sospettoso perché francamente io non ho avuto mai molta stima del management Fiat fino ad oggi. Certo, oggi c'è gente nuova, Marchionne sembra in gamba e forse, se resta in sella o comunque avvia una nuova mentalità che duri negli anni, un giorno le Alfa torneranno ad essere ciò che erano un tempo. Belle metafore, Ax (la virata del gommone e del transatlantico), però proprio l'Andrea Doria... mena un po' sfiga http://www.autopareri.com/forum/images/icons/icon7.gif A meno che non ti riferisci all'attuale nave da guerra (un incrociatore, un cacciatorperdiniere, qualcosa del genere)... Comunque, spero che tu abbia ragione. Nel frattempo, digeriremo la Junior, sperando almeno che ne vendano tante e guadagnino il denaro sperato. Se sarà una macchina da tamarri, speriamo che ci siano tanti tamarri...
  13. Appunto, è questo il problema: il vantaggio del gruppo non massimizza il vantaggio della singola casa. Ora come ora, fintantoché Alfa resta dentro Fiat, è ovvio che Fiat cerca il massimo risultato di gruppo e le scelte di gamma (e di "filosofia") Alfa sono funzionali al risultato complessivo Fiat. Può darsi che seguendo questa visione sinergica Fiat ottenga risultati (anche se finora non mi sembra abbia fatto miracoli: una rondine non fa primavera e bisogna vedere se le performances degli ultimi mesi saranno durature) e grazie ai risultati guadagni abbastanza da investire nella diversificazione. In dieci anni, dici ...beh può darsi, io non ho elementi per ritenere il contrario. Però io preferirei Alfa fuori da Fiat, da sola se qualcuno ci investe denaro o dentro un gruppo che non sia automobilistico o che, se automobilistico, faccia auto molto lontane dalla storia e dalla filosofia Alfa. Proprio perché a me questo tipo di "sinergie" (cannibali) piace poco.Vedi, quando dici che 147 ha fatto un buon risultato di mercato perché non c'era un'altra auto del gruppo a farle concorrenza, confermi i miei peggiori timori: adesso che c'è Bravo (bella macchina), che fine farà 149, così dannatamente simile (niente quadrilatero, niente benzina dedicati, niente di specifico)? Per Fiat vendere 7 149 e 8 Bravo sarà meglio che vendere 10 149, non dubito, ma non mi pare che questo faccia bene all'Alfa. Il futuro ... beh, se come dici fra due generazioni torneranno alla trazione posteriore, io sarò un cliente assai più incentivato di adesso. Poi certo, non sono quelli come me o come Fusi a fare il mercato, e probabilmente alla Fiat non gliene frega niente se un domani smettiamo di comprare Alfa Romeo dopo una tradizione ultratrentennale. Però... siamo davvero solo noi?
  14. Accidenti Ax, complimenti per l'analisi. Non so le cose che sai tu, quindi ascolto con attenzione. Vedo anche che non sono il solo ad auspicare un'Alfa "più Alfa" e mi chiedo se comunque, nel rispetto della cornice di efficienza industriale che descrivi, ci sia spazio per una maggiore peculiarità delle nostre beniamine. Va bene non perdere di vista le economie di scala, ma credo di non essere il solo a restare un po' deluso dalla somiglianza con Fiat e Lancia, e persino con Maserati: sarà una bestemmia, ma la 8c, pur bellissima (l'ho anche vista da vivo ad una fiera d'arte a Bologna), non è un'Alfa, è evidentemente una Maserati con il biscione sul muso. E dunque, non sarebbe meglio perlomeno ritagliare una nicchia solo per Alfa, all'interno del Gruppo? Io infatti non condivido che debba esserci una segmento C per ciascun marchio del gruppo (Brava, 149 e Delta quando uscirà) perché così ti fai concorrenza interna: vendi una sola macchina con una sola quota di mercato, divisa fra tre marchi. Così è difficile competere. Meglio sarebbe che Fiat facesse solo macchine economiche, Lancia solo auto lussuose e "glamour" (Y, Musa e Phedra) e Alfa le "premium". Senza Junior, e non perché poi qualcuno dal Brennero a Lampedusa, ci fa il tamarro (tanto i tamarri li trovi su tutte le auto: tempo fa da un'Audi A6 Avant vidi scendere quattro in canotta, panza, ciabatte, con musica turca a volume da far tremare la terra, quindi...). Quanto perché la riproposizione della stessa auto per tutti i marchi, con sole differenze di carrozzeria, omologa (la segmento B, C o D "italiana", è una sola auto) e quindi nuoce al marchio che dovrebbe avere un'immagine superiore. Alfa, appunto. E così l'operazione di conquista del mercato di alto livello viene compromessa. Ecco perché vorrei che le Alfa fossero TP: non tanto e non solo perché è superiore il piacere di guida (di quello sappiamo bene che si accorgono in pochi), quanto perché così potresti davvero dire: è un'altra macchina. Lo stesso a dirsi per i motori: non va bene che il turbo TST venga usato su tutti i marchi del gruppo, al massimo con 10 cv di differenza. Non va bene neanche che il 1.8 JTB finisca anche su qualche Lancia. Voglio dire: ma perché uno dovrebbe comprare un'Alfa e non una Fiat? Perché c'è il biscione? A me pare poco. Ecco perché capisco le considerazioni industriali e gli obiettivi che devono guidare le scelte imprenditoriali, ma temo che Fiat non sia sulla strada più giusta per raggiungerli. Il "cuore sportivo" è una "condanna" a fare macchine di grande impatto emotivo, e io continuo a dubitare che Fiat fosse (e sia) il gruppo giusto per gestire Alfa. Poi vedremo, tutti speriamo per il meglio.
  15. Ax, vedo che hai conoscenze da "addetto ai lavori" e in effetti io sono nuovo e molte cose ovviamente non le conosco. Ciò che dici mi pare molto sensato e anche convincente. Ci sono due cose, però, che ancora non capisco bene. La prima: ma perché si devono costruire così tante macchine per stare sul mercato e "non fare la fine della Lotus"? Mi pare che Marchionne abbia detto che Alfa Romeo deve riuscire a vendere 300 mila auto l'anno. Ma perché? E poi, se si devono fare 300 mila auto con quattro modelli (junior, 149, 159 e 169.... scusate ma non conosco i nomi di progetto... 939 è 159?), forse significa che se ne può fare uno "bestseller" da 200 mila e rientrarci, no? E mi chiedo: conviene alla Fiat che Alfa faccia 300 mila auto (o 500 mila, non so) perché così produce utili che servono al gruppo, oppure è in perdita se va sotto? Insomma questi obiettivi numerici di vendita mi risultano un po' oscuri. La seconda: posto che si debba raggiungere un certo obiettivo, qual'è la strada per riuscirci? Come si vendono 300 mila macchine a gente che oggi compra Bmw, Audi e Mercedes? A me pare che provare a rincorrere Audi partendo dal prodotto Fiat sia una strada tutta in salita... Cioè, capisco l'obiettivo, ma mi pare che la strategia per conseguirlo sia assai discutibile. La Junior è una Punto, la 149 avrà il McPherson all'avantreno, la 159 non avrà la TP... Mah... Tornando alla TI, capisco che la gente oggi la voglia per "moda", ma le mode le governi dall'alto, per definizione. Cioè: è l'industria e il suo marketing che ti convincono che la TI ci vuole o non ci vuole. Poi, si sa che non serve davvero a molto: se non hai gomme specifiche, su neve o - peggio - fango resti fermo con due o con quattro ruote motrici. Per scaricare la potenza a terra, beh, rispetto ad una TA ok, con oltre 200 cv concordo, ma rispetto ad una TP è inutile. A parte la Murciélago... E allora se fai una TP con degli atout seri, puoi dire a testa alta che della TI te ne freghi, perché pesa e fa attrito e le macchine sportive ne fanno volentieri a meno. Quando vai in montagna ti porti le catene, quando vai a caccia sali sul Pajero di un amico...
  16. Perché ci vorrebbero 700.000 macchine? Quella è la quota di mercato annua di BMW, che ha tantissimi modelli (alcuni dei quali declinati in varie versioni di carrozzeria), sforna un motore al mese, corre in F1, WTCC, compra e gestisce Mini, fa le moto... Molto meno ambiziosamente, Alfa Romeo potrebbe tornare a fare poche cose e fatte bene. Ad esempio, una segmento "D", berlina, station (oggi devi farla), coupé e spider. Con le caratteristiche che dicevo. E magari che costi anche più delle altre: se ci sono i contenuti, il prezzo non è un problema, anzi. Proprio i marchi Premium tedeschi dimostrano che più costano e più le comprano, sia perché si parte da un'apertura di credito (forse un pregiudizio vero e proprio) che "se costa di più, è meglio" e poi perché se un oggetto è molto caro, diventa esclusivo (nel senso proprio di "escludere" una fetta di mercato) e questo è di per sè attraente per molti acquirenti. Non credo che sia un caso il fatto che Alfa Romeo era regina d'Europa, negli anni '60 e primi '70, pur costando assai più di BMW, Fiat e Lancia. Se fai una segmento "D" con quelle caratteristiche e lavori sull'immagine (ma deve esserci sostanza, se no la gente si sente truffata) allora ne vendi abbastanza per remunerare l'investimento (che in fondo è su una linea di montaggio o poco più) senza bisogno di vendere 700.000 macchine. E senza andare a fare troppi modelli: io non sono d'accordo nell'andare a cercare grandi numeri con macchine abbordabili, è il contrario dell'idea di marchio di prestigio. Ad esempio, la Junior mi pare una pessima idea. E' una Punto Abarth, né più, né meno. Ed è un altro boomerang d'immagine, come i motori australiani sulla 159. Quanto ai gadget, non sono sicuro che si perdano clienti per quello: altrimenti comprerebbero tutti l'Espace. Se fai una macchina sportiva, devi farla con una visione coerente, interni bellissimi, di grande design, ma mimimalisti, duri. Alluminio, carbonio, e sedili ben profilati che trattengono bene. Le regolazioni a mano vanno benissimo, anzi danno un'idea spartana che non guasta; il resto lo fa un buon marketing; voglio dire, ti convincono a spendere denaro e far fatica in palestra, possono ben convincerti che per un'auto sportiva si può riunciare a qualche "mollezza". In fondo, i Carrera GT3 li vendono benissimo, no? Insomma, trasformare la semplicità in un vanto progettuale, in un plus rispetto alle macchine "da fighetta". Forse non funziona, ma a questo punto secondo me devi provare, anche perché continuare con il sistema Fiat non funziona comunque, già da vent'anni. Leggevo recentemente (purtroppo non ritrovo la fonte) che le Alfa progettate sotto l'egida Fiat non hanno mai (mai!) raggiunto gli obiettivi di vendita prefissati. Solo 156 e 147 ci sono riuscite per i primi due anni, poi si sono perse. Quando una strategia è perdente, va cambiata. P.S. resto convinto che la TI sia inutile, ma adesso devo andare, magari scrivo le ragioni in un altro post, stasera. Ciao
  17. Non ho detto che si poteva evitare "benissimo" né "facilmente", ho detto che non basta una manifestazione di un'idea delirante per instillarla nelle menti delle persone. Un folla nazista manifestante può essere innocua e comunque fermata se va al di là delle parole: se non accade, le ragioni sono altrove - e in questo siamo tutti d'accordo, Weimar, l'antisemitismo congenito in Europa e quant'altro - e non più nella libertà di manifestare il pensiero. Siccome si diceva che non si dovrebbe dare la parola a tutti (nazisti, stalinisti, pedofili), io rispondevo che la parola non uccide, al limite offende, denigra, ma può essere combattuta con altre parole. Si tratta di mantenere saldo il confine tra le parole e le violenze. Hitler, Mussolini, Stalin, Pol Pot, Pinochet, Castro e compagnia cantante non si sono mai limitati a parlare, ed anzi, una volta raggiunto il potere, hanno impedito che si parlasse. Se dovessimo reagire con violenza fisica alla violenza verbale, dovremmo bombardare le curve degli stadi ogni domenica.Perciò, se qualcuno manifesta a favore di Giuliani o di Priebke io ne sono disgustato, ma preferisco un paese in cui ci si digusta ad uno in cui si deve stare zitti.
  18. Sono d'accordo sul mantenimento del nome nel tempo, ma a partire da una vera svolta. Io ho già detto qualche altra volta che vorrei una "vera" Alfa (un po' alla Fusi, se ho capito il suo pensiero) e solo da allora in poi sarei d'accordo con l'uso dei nomi storici. Purtroppo le ultime Alfa prodotte da Fiat non sono male ma non sono Alfa. Intendiamoci, poi magari ne compro una (in fondo come vedi dalla mia firma c'è anche una 145 nella mia vita automobilistica), però il nome "sacro"... Beh, forse ho una visione ingenua e, come dici tu, non vedremo mai una Giulia come dico io, e allora ...lasciamo il nome là dove sta.
  19. I politici faranno schifo, ma i magistrati non sono santi. Sono generalmente molto preparati, ma talvolta poco equilibrati. L'amministrazione della Giustizia lascia a desiderare per tante ragioni e per tante "colpe": qualcuna ce l'hanno anche i magistrati. Quanto a "stare sempre dalla loro parte", attenzione, perché ultimamente i magistrati si stanno sempre più atteggiando a "potere" autonomo e svincolato da qualsiasi controllo. Basta vedere che cosa è successo la scorsa settimana, con la minaccia di sciopero di fronte all'ipotesi di riforma dell'Ordinamento Giudiziario...
  20. Mah, sinceramente spero proprio che la 149/159 non la chiamino "Giulia" o "Giulietta". Va bene tutto, ma un conto è ispirarsi ai valori di un marchio, un altro è usurparne il mito per contrabbandare una Fiat con l'assetto più rigido... Non so se accadrà mai sotto l'egida Fiat, ma una "Giulia" dovrebbe essere: trazione posteriore (e basta, niente integrale che non serve a niente) con un rapporto peso/potenza migliore delle concorrenti con un "telaio" di altissimo livello quanto a comparto sospensioni/freni con una linea bella, emozionante, evocativa e quanto più possibile innovativa. E per me potrebbero anche smettere di rimpinzare gli abitacoli di imbottiture, pelli, navigatori, motorini elettrici, condizionatori quadriziona, sedili elettrici a otto motori che ti massaggiano la schiena... Non basta chiamarla Giulia per fare una Giulia...
  21. Mario Placanica ha sparato a Carlo Giuliani per legittima difesa e questo mi pare piuttosto evidente sia dal punto di vista giuridico che di buon senso. Quindi Giuliani è tutt'altro che un martire da ricordare con manifestazioni, dalle quali personalmente dissento del tutto. Però, ritengo che anche chi dice stronzate abbia diritto di manifestare, per due ragioni. La prima è che mettere qualcuno a decidere chi può manifestare e chi no significa postulare un controllo delle idee "dall'alto". Questo è tipico delle dittature e credo che in fondo non piaccia neanche a chi sembra sostenere questo sistema di censure: che accadrebbe se qualcuno decidesse che sono proprio quelle le idee da censurare? Insomma, è il vecchio problema del "chi controlla il controllore", no? La seconda è che è bene che gli imbecilli vengano allo scoperto e dicano la loro, così tutti capiscono fino in fondo con chi hanno a che fare. Io sinceramente sono sempre contento quando qualcuno dice una solenne cazzata davanti a tutti, così ci saranno meno ingenui disposti a dargli credito domani. Vietare la manifestazione ai poliziotti? Mah, non sono d'accordo. Suppongo che il Prefetto l'abbia fatto per paternalistico senso istituzionale ("siete poliziotti, non vi mettete a fare casino come i filo-noglobal, portate una divisa" o qualcosa del genere), però io penso che portare una divisa imponga sì una responsabilità più alta del manifestante medio,ma quando si tratta di mantenere la calma nei tafferugli e non lasciarsi andare a vendette, mentre sinceramente non credo che dovrebbe impedire la manifestazione del pensiero. E poi, intitolare un'aula del Parlamento non è meno "istituzionale" che portare una divisa, quindi, con la stessa serenità con cui a suo tempo dissi che non andavano giustificati i poliziotti del pestaggio alla Diaz, dico che stavolta dovevano poter esprimere il loro pensiero. Quanto ai danni del manifestare il pensiero (da Hitler ai pedofili), non è certo perché li hanno lasciati manifestare... Voglio dire, un fenomeno come il nazismo in Germania è stato qualcosa che non si può certo addebitare alla mancanza di controllo sulle prime manifestazioni: questi hanno rovesciato il mondo sulla base di genocidi razziali. Ne hanno fatta di strada dalle manifestazioni, e di momenti intermedi per fermarli ce ne erano tanti. Per cui ripeto che secondo me si deve lasciare la libertà di dire ciò che si vuole, anche i pensieri "cattivi". Quando qualcuno dalle parole vuol passare ai fatti, lo si ferma. Infine, penso che meno si permette di parlare, più si fa venire la voglia a qualcuno di passare ai fatti.
  22. Bella iniziativa, beato te. Dalle mie parti c'è il Mugello, circuito fin troppo affollato di gare e prove ufficiali e credo sia difficile trovare iniziative a prezzi modici. Iniziative che secondo me oltretutto fanno bene al marchio, perché "fanno community", che nel marketing odierno è importante. Secondo me Alfa Romeo dovrebbe continuare e anzi aumentare le opportunità di "assaggiare la pista" per gli appassionati. La Ducati, ad esempio, propone vari corsi di guida in pista, a prezzi ragionevoli (considerando che ti danno la moto e una giornata di pista) e questo aumenta il legame con la Casa. Ben vengano queste iniziative. E complimenti per il giro, visto che hai avuto il plauso dell'istruttore.
  23. Allora, mi par di capire, da quanto dice Fusi, che Alfa Romeo in Fiat non abbia futuro. Ora io mi chiedo: davvero Alfa Romeo non potrebbe sopravvivere da sola? BMW c'è riuscita, forse erano altri tempi quelli in cui hanno intrapreso il cammino, forse oggi è tardi per avventurarsi da soli in un mercato come quello automobilistico. Non lo so, perché io non so come funziona un'azienda automobilistica. So però che moltissima gente oggi apprezza più Fiat, che è se stessa, di Alfa Romeo, che è una Fiat rivestita. Io credo che il management Fiat capisca poco il mercato. Forse questa cosa la avete sempre detta (perlomeno sembra che Fusi lo abbia sempre detto): io sono nuovo del forum, quindi mi sto orientando, però sulla mia esperienza personale rilevo che: il marchio Alfa Romeo è condannato ad essere élite o sparire per essere élite non si devono cercare grandi volumi di vendita per sopravvivere senza grandi volumi di vendita devi fare macchine care con margine di utile ampio per vendere macchine care devi dare qualcosa che gli altri non danno questo qualcosa lo devi capire e spremere dai valori del marchio, se no sei fuori asse i valori del marchio sono quelli che ti insegnano gli appassionati che lo amano da cinquant'anni devono capire ed ascoltare le richieste degli appassionati Se facessero questo, farebbero macchine per Alfisti, gli Alfisti sarebbero finalmente contenti e sarebbero la migliore immagine (molto meglio della pubblicità) dell'azienda. E alla fine arriverebbero anche i non Alfisti e l'azienda potrebbe sopravvivere serena.
  24. Ciao Ax. Hai ragione, ci vuole comunque un gruppo finanziario con le spalle larghe nel mercato di oggi. Soltanto mi chiedo: per forza Fiat? O meglio: per forza un gruppo automobilistico? Comunque, al di là delle specifiche di progettazione (non sono ingegnere, anche se qualche idea di fondo, come molti, ce l'ho), è appunto necessaria un'identità di marchio che ora non c'è. Non dico di fare le macchine solo per i "duri e puri", anzi dico di fare "vere Alfa Romeo" per attirare nuovi alfisti: in fondo, la Giulia fece così, negli anni '60. Non credo che la strada sia quella di fare le "Audi de noantri". Di belle macchine ce ne sono già tante, Alfa Romeo deve fare belle macchine a modo suo, cioè con una forte connotazione sportiva, come da tradizione. Ad esempio, un'Alfa deve essere progettata per essere vincente nei campionati Turismo (WTCC, DTM, Superturismo): 159 neanche la fanno correre... Altrimenti c'è una contraddizione di fondo che allontana i clienti: dove starebbe il cuore sportivo? Quindi non dico di restare aggrappati alle utopie, ma neanche di fare tutte Fiat con al massimo qualche dettaglio di differenza. Ecco, mi pare che fino ad oggi sia mancata questa consapevolezza, a Torino. Tu hai fiducia per il futuro? Non è una domanda retorica, è una domanda vera.
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