Vai al contenuto

multiplex

Utente Registrato
  • Numero contenuti pubblicati

    1490
  • Iscritto il

  • Ultima visita

  • Giorni Massima Popolarità

    9

Tutti i contenuti di multiplex

  1. ALFA ROMEO ALFA 6 - 1979/1987 Bidone? Ottima? Bella? Brutta? Boh, di certo nata vecchia e i poco più di 12000 esemplari prodotti in 8 anni stanno a dimostrarlo. Doveva fare concorrenza a Lancia, Mercedes, BMW ma forse si fece e tanta concorrenza da sola. Peccato Questo postato è relativo alla prima serie. La seconda serie, nata nel 1984, ebbe soltanto poche e significative modifiche che non interessarono però le lamiere. Introdotta l'iniezione elettronica e, solo per il mercato interno, un più piccolo 2000. Molti esemplari rimasero invenduti e esportati poi in Polonia.
  2. VOLVO GAMMA 1965 Della Volvo di quegli anni poco resta nella mia memoria. Le uniche che mi cominciarono a girare per la testa, la 140 e la 1800 VOLVO 140 - 1966/1974 VOLVO 1800 COUPE 1961/1973
  3. MORRIS MAESTRO - 1983/1994 Vista la mia toppata galattica 😄con la confusione tra Allegro e Maestro, vediamo anche quest'ultima. La Maestro venne per sostituire la Allegro che non aveva ottenuto un grosso successo. Le ridotte risorse economiche della British Leyland, costrinseroi progettisti ad alcune rinunce quindi via Hydragas. Prodotta come Austin, Morris e Mg, dal 1987 solo Rover. Dalla Maestro, nel 1984 è stata derivata una versione a tre volumi (e dal 1985 anche familiare), la Austin Montego.
  4. Infatti è così! Trascinato dal nome italiano ho scritto Maestro, invece, come affermi giustamente tu, era Allegro! Chiedo scusa, ho sbagliato e di brutto. INNOCENTI REGENT - 1974/1976 Ebbe vita brevissima questa pur valida vettura robusta e ben rifinita ma il passaggio da British Leyland a Alejandro De Tomaso, la sua produzione ebbe termine. Forse ci si ricorda di lei più per il bellissimo spot pubblicitario che rifaceva il verso al primo capolavoro di Steven Spielberg, DUEL
  5. INNOCENTI IM3S E I5 - 1966 La necessità di riorganizzare la gamma per via dell'accoglienza un poco scemata, indussero la Innocenti a presentare la versione S della IM3, che presentava lievi ritocchi, mentre la I5 era una versione unica della I4 e I4S con modifiche al frontale. Proseguirono fino al 1974 quando venne introdotta la Regent, versione italiana della Maestro.
  6. INNOCENTI IM3 Nel 1963 la Innocenti allargò l'offerta delle sue vetture, montando in Italia la nuovissima ADO 16, costruita con pochissime varianti, da Austin e Morris. L'Innocenti scelse quwat'ultima e per questo la denominazione divenne IM3, ovvero Innocenti Morris 3° modello La ca di lambrate scelse di fare di questa vettura quasi una Premium diremmo oggi e così oltre al motore da 55cv, finiture e dotazioni furono da subito ottime, giustificando il prezzo elevato richiesto di 1 milione e 250 mila lire. Il frontale era rivisto da Pininfarina INNOCENTI I4 - 1964 Per rendere più appetibile questa vettura al pubblico, la Innocenti presentò nel 1964, una versione che praticamente ricalcava la Morris originale. Più tardi venne presentata anche la I4S
  7. SALONE DI TORINO AL VALENTINO Se non siete mai stati al Salone di Torino che si teneva un tempo al Palazzo delle Esposizioni al Valentino, vi fornisco questa foto che ritrae alcune auto in attesa di percorrere giri di prova. Erano dei giri abbastanza lunghi che normalmente arrivavano al museo dell'auto, traversavano il Po e percorrendo poi la sponda opposta, si inerpicava su per la Collina dei Cappuccini (corretto torinesi?), Tra le auto provate ricordo Ascona, Fiat Dino Coupe 2400, A112 (Giorgio Pianta?) Simca 1100 e tante altre. La foto risale al 1969.
  8. INNOCENTI C - 1966/1968 L'avvento delle derivate 850 Fiat sia spider che coupe, fece correre ai ripari la Innocenti che presentò così la versione coupe della sua spiderina ma linea obsoleta rispetto alle 2 fiat e prezzo decisamente più alto, la posero fuori concorrenza cosi che dopo soli 2 anni INnocenti la tolse dai listini a fronte di poche centinaia di esemplari prodotti
  9. INNOCENTI A40S COMBINATA -1960/1967 Alla fine degli anni 50 l'Innocenti volle allargare la sua produzione verso il mercato automobilistico e per questo concluse un accordo con la BMC per il montaggio in Italia, della Austin A40. Il controvalore della sterlina e gli elevati dazi d'importazione rendevano quasi impossibile la vendita diretta di questa vettura, così con il montaggio in loco si evitavano almeno i dazi. Tra l'altro la prima montava un modesto 948cc che la poneva perfettamente a metà traFiat 600 e 1100, nel buco lasciato vuoto dalla casa torinese. All'inizio erano 2 le versioni, la normale e la Combinata che predeva apertura di lunotto e portello bagagliaio separatamente, poi, nel 1963 con l'avvento della versione S, la combinata adottà un più pratico portellone. INNOCENTI 950 SPIDER - 1960/1969 Concepita su base meccanica dell'inglese Austin Haley Sprite, la Innocenti 950 Spider aveva una carrozzeria realizzata da Ghia su disegno stilistico di Tjaarda e assemblaggio OSI. Era un piccolo sogno per gli italiani ma le prestazioni piuttosto irrisorie. Così prima ebbe una potenza incrementata di 3 cv, da 43 a 46 poi fu adottato il motore di 1089. Nel 1963 nacque la S. con piccole modifiche, freni a disco e possibilità di montare l'hard top.
  10. L’A112 era l'alternativa modaiola, l piccola sportiva quasi di lusso, era il raggiungimento di una posizione, era quel qualcosa in piu che nessun altra auto di quella tipologia ti dava. Non era la solita Fiat ma qualcosa di molto meglio e quasi si dimenticavano le origini. Ho ben vissuto quel periodo, da quando al salone di torino feci il giro di prova su per la collina. Il collaudatore che ci accompagnava aveva capito cosa ci piacesse a me e al mio amico e si prodigo in una guida quasi rallistica. Rimasi cosi piacevolmente impressionato che la presi in considerazione per la mia prima auto ma lontana nell prezzo pero quel blu petrolio, quel verde oliva o quel giallo erano troppo belli. Non giudicatela con gli occhi odierni.
  11. I Quattroruote li ho tutti dal n. 1 al n. 700. Poi lo abbandonai, non mi piaceva più, non era più il Quattroruote di cui mi ero innamorato a 8 anni Il problema è che dopo il trasloco di 2 anni fa, sono buttati alla rinfusa in garage. L’unico che ho vicino, è il n. 1
  12. AUTOBIANCHI YPSILON 10 - 1985/1995 Nessun depliant purtroppo per questa mitica vettura ma solo un estratto da Auto & Design
  13. Per quanto concerne il motore si, fu ilTipo A che equipaggiava già le Mini. Le sospensioni Hydragas vennero riprese dalla Allegro. Cambio a 4 marce e freni a disco anteriori
  14. 1969, nasce la piccola utilitaria sciccosa che per tanto tempo sarà il sogno degli italiani. Non era una Fiat ma tutta un'altra cosa, la AUTOBIANCHI A112.
  15. AUSTIN METRO - 1980/1990 Anche le cose più perfette a un certo punto non reggono più la concorrenza e la stessa Mini, complice anche un periodo non proprio felice per la British Leyland, dovette essere sostituita. Nacque così la Austin Metro che, pur essendo additata come auto economica e un pò "cheap", fu molto venduta tanto da diventare una delle auto inglesi più vendute di sempre. Fu sostituita dalla Rover 100, in pratica una versione riveduta e corretta della Metro stessa. D'altronde anche Rover non attraversava un periodo felice. Le ultime 2 immagini rappresentano la ROVER 100 che sarà prodotta fino al 1997, anno in cui sarà la Rover 200 (poi 25) a sostituirla
  16. FORD CONSUL CORSAIR - 1963/1970 La Consul 315 fu eliminata abbastanza presto dal listino e a sostituirla fu questa nuova media che, a sua volta fverrà sostituita dalla Cortina MKIII, come berlina e dalla Capri come versione sportiva mentre al di sotto c'era appunto la nuova Escort. Il termine CONSUL (CONSOLE) appare spesso nelle denominazioni delle Ford d'oltremanica, forse a intendere che fossero una sorta di ambasciatori della loro produzione? Non lo so ma so che la filiazione tedesca adottava il termine TAUNUS, catena montuosa tedesca e questo ne differenziava la provenienza. Chiaramente mie supposizioni. CITROEN AMI 8 - 1969/1979 Meno traumatico dal punto di vista stilistico, il passaggio alla successiva AMI 8, versione molto riveduta e corretta della precedente 6.
  17. Oggi vediamo come si è risolto il ritorno alla normalità, partendo dalla FORD ESCORT - 1968 Semplice, americaneggiante, lenta e robusta, affidabile. Ecco in poche parole come definire questa Mille destinata a sostituire la diffusa Anglia, facendolo molto bene. Prodotta sia in Inghilterra che in Belgio e Germania, fu una sorta di world car.
  18. CITROEN AMI 6 - 1961/1969 La necessità di colmare parzialmente il buco tra la 2CV e la DS, portò prima ad una versione semplificata di quest'ultima, la ID e poi alla creazione di un modello intermedio, la AMI 6 appunto. L'Ami fu tra l'altro la prima vettura con fari rettangolari. Il merito di questo lunotto ad angolo inverso, cioè produrre maggiore spazio per le teste degli occupanti i posti posteriori,ma di certo l'estetica non ne traeva vantaggio, anzi. Fortunatamente questa "moda" sparì in breve anche se alcuni carrozzieri ( anche Pininfarina) provarono a proporlo. Per quanto concerne l'Ami 6, il "complimento" migliore 😄 fu: sembra che un elefante si sia seduto sul cofano.
  19. Il 1961 vide la nascita di ben 2 modelli con il lunotto così montato. Per restare in casa Ford il primo fu la FORD CONSUL CLASSIC 315 - 1961/1963 Di questo modello si dice che sia stato messo in vendita troppo tardi e sostituito troppo presto (Ford Consul Corsair 1963) Ne vennero prodotte poco più di 100mila
  20. Ragazzi mai sentito parlare di "lunotto invertito"? Era chiamato così qule lunotto che aveva inclinazione negativa e la prima a proporlo fu la FORD ANGLIA 105E nel 1959. L'Anglia esisteva già dal 1940 ma questa versione fu l'ultima e più popolare, sostituita poi dalla Ford Escort. La linea molto americaneggiante, come in voga all'epoca, con vistose pinne al posteriore, dava l'idea di essere stata studiata nella galleria del vento con quel lunotto così particolare. Più di 1200000 costruite compresa la famigliare, in Italia Quattrostagioni. Anglia Quattrostagioni - 1961 FORD ANGLIA TORINO -1965/1967 Giovanni MIchelotti si adoperò per dotare l'Anglia di una carrozzeria normalizzata che venne sviluppata negli impianti italiani della Ford e prodotta dalla OSI Ne furono prodotte poco più di 10mila e esportate anche in Belgio e paesi limitrofi
  21. ALFAROMEO GIULIETTA 1977 Cosa posso dire di quest'auto? Che mi piaceva enormemente! Nessuna BMW (che tra l'altro non mi sono mai piaciute), nessuna Fiat o Lancia o qualsiasi altra marca. Lei era lei
  22. BMW 700 - 1959 La BMW nel dopoguerra, stentava a crescere e i vari modelli in listino non riuscivano a risollevarne le sorti. Con la versione tedesca della nostra Isetta, la BMW 600 che abbinava un motore motociclistico ad una piccola e leggera carrozzeria, ripresero un poco di vigore ma la 700 sarà la vera artefice di questa ripresa. Inizialmente solo coupe e cabriolet, dal 1960 verrà anche proposta nella versione a passo allungato e 4 posti, denominato LIMOUSINE. In Italia ebbe scarso successo dovuto soprattutto al prezzo molto elevato e ai lunghi tempi d'attesa. L'ultima foto allegata è appunto quella della BMW 600, in pratica un'Isetta maggiorata. Da notare che ancora una volta la linea di questa gradevole utilitaria è dovuta al nostro Giovanni Michelotti
  23. BMW 1600 - 1966 Serie 02 (progetto Typ 114) fascia medio - alta prodotta fino al 1977 Ancora una volta si parla italiano in Germania con linea disegnata da Giovanni Michelotti. Su pianale BMW 1500-1800 ( neue klass) debitamente adattato, nacque questo modello che prese la denominazione ufficiale di 1600-2 perche’ aveva 2 porte e in seguito questo 2 divenne parte intregrante del nome stesso. Forse a buon titolo, può essere definita la progenitrice della Serie 3 Mi scuso per la qualità di quest'opuscolo, provato dal tempo e dal ... tempo meteorologico, sopravvissuto a intemperie e allagamenti vari, problemi che me ne hanno distrutti più di 300, in massima parte giapponesi e Fiat ma anche francesi e tedeschi hanno fatto la loro parte.
×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.