L'esponente della Margherita assassinato mentre votava
L'omaggio del presidente alla salma di Fortugno. «Vicino alla famiglia con tutto il cuore»
Ciampi: «Calabresi reagite, l'Italia è con voi»
Maria Grazia, la moglie di Fortugno, abbracciata al figlio Giuseppe (Ansa)
REGGIO CALABRIA- «Reagite con fermezza. Non siete soli, l'Italia tutta è con voi». Con questa incitazione si chiude la dichiarazione del presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi a Reggio Calabria per rendere omaggio alla salma del vicepresidente del consiglio regionale della Calabria, Francesco Fortugno. Il capo dello Stato si stringe alla famiglia della vittima alla quale «ho voluto essere vicino con tutto il cuore». E invita i calabresi a «non darsi per vinti» di fronte alla criminalitá organizzata. «L'impegno delle istituzioni non basta, non basterá mai - ammonisce Ciampi - se mancherá l'appoggio consapevole della societá civile alle forze dell'ordine e alla magistratura». «La mia presenza qui a Reggio Calabria - ha detto ancora il Capo dello Stato - vuole essere innanzitutto il doveroso omaggio alla figura del professor Francesco Fortugno, al suo impegno politico e civile da tutti apprezzato».
L'OMAGGIO - Ciampi ha parole di elogio anche per la manifestazione degli studenti svoltasi a Locri: «Ho preso atto, con piena coscienza della sua importanza, della manifestazione spontanea degli studenti delle scuole superiori di Locri che hanno portato in piazza la loro protesta».
STUDENTI ANCORA IN PIAZZA - Per il secondo giorno consecutivo, gli studenti di diversi istituti superiori della Locride sono infatti scesi per strada a manifestare pacificamente. Il corteo, composto da un migliaio circa di giovani, è passato per il corso principale di Locri e poi si è diretto nella piazza antistante il Tribunale. I manifestanti hanno distribuito un volantino in cui dicono un «basta» ai «troppi eventi spiacevoli ed evitabili» e ai «troppi massacri». «Noi studenti e futuri uomini della Locride, della Calabria e dell’Italia, diciamo basta a queste ingiustizie, che fanno di questa terra splendida, una terra maledetta e penalizzata a causa dell’omertà, dell’indifferenza ma soprattutto della paura. L’ultima prova è stato l’omicidio del vicepresidente del Consiglio regionale Francesco Fortugno»
19 ottobre 2005
corriere.it