E' un italiano di ventisei anni. Aveva dato fuoco ad auto e moto
Interrogato dai carabinieri ha detto: "Non so perché l'ho fatto"
Roma, arrestato uno dei piromani
Decisiva la segnalazione di tre giovani
Il comune di Roma promette aiuti economici per le vittime
Veltroni: "Grazie alla collaborazione dei cittadini"
Le ultime auto
bruciate dai piromani
ROMA - Arrestato grazie alla collaborazione dei cittadini. E' finita così l'avventura di uno dei piromani ritenuto responsabile degli incendi che dall'inizio di luglio, a Roma, hanno bruciato oltre 200 tra auto e motorini. I carabinieri della compagnia dell'Eur lo hanno fermato la scorsa notte. Si tratta di un italiano di 26 anni.
L'annuncio dell'arresto è stato dato dal Prefetto di Roma, Achille Serra, nel corso del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica che si è tenuto questa mattina in Prefettura. L'uomo vive con la famiglia all'Eur ed è stato bloccato dalle forze dell'ordine dopo che, all'alba di ieri, tre giovani residenti in via del Fiume bianco, dove erano appena state bruciate due auto, avevano visto il fuoco e avevano segnalato il numero di targa di una Opel che avevano visto allontanarsi.
"Sono particolarmente soddisfatto - ha detto il prefetto Serra - per l'arresto. Sia io che il sindaco Veltroni in questi giorni abbiamo fatto appelli ai romani, conoscendo la loro sensibilità e la loro maturità, perché collaborassero con le forze dell'ordine". Anche il sindaco ha ringraziato i cittadini: "È grazie alle loro chiamate e segnalazioni che possiamo assicurare alla giustizia i responsabili di queste azioni sciagurate".
Serra ha poi specificato, rispetto al problema dei piromani, che "non c'è dietro un'organizzazione malavitosa. Si tratta di malati, più di uno, e di tanti emulatori che hanno preso questa cosa come il gioco dell'estate. L'augurio del prefetto è che l'arresto di ieri "lanci un messaggio ai tanti che per gioco hanno preso ad incendiare macchine e motorini".
"Non so perchè l'ho fatto". Così R.G., romano, rappresentante, ha risposto ai carabinieri che lo interrogavano dopo averlo arrestato. Dopo una giornata di appostamenti, i carabinieri lo hanno bloccato ieri sera. Nella sua auto è stato trovato un bidone contenente residui di benzina e un tubo. All'inizio l'uomo ha tentato di negare. Poi, di fronte alle testimonianze, ha ammesso l'azione del Torrino.
Il sindaco Walter Veltroni ha fatto sapere che il Comune farà il possibile per aiutare economicamente le vittime degli incendiari, in particolare quelle appartenenti ai ceti sociali più deboli. "Questo tipo di incidenti - ha spiegato - spesso non è coperto dalle assicurazioni e ci sono persone che hanno perso uno strumento essenziale anche per il proprio lavoro. Nei limiti delle nostre possibilità cercheremo di essere vicini ai cittadini colpiti: ho dato mandato ai miei uffici di predisporre degli strumenti che siano operativi il prima possibile".
(11 agosto 2005)